I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Ragusa, come primo esito del sopralluogo condotto sul litorale santacrocese lo scorso 26 agosto, che aveva impegnato decine di militari, due natanti e un elicottero, hanno deferito in stato di libertà 69 persone alla Procura della Repubblica di Ragusa. Un primo rapporto dell’indagine era già stato redatto e depositato in Procura dai militari della motovedetta di Pozzallo che quel giorno avevano già sanzionato in via amministrativa quindici persone per avere parcheggiato sul demanio marittimo, per un importo superiore ai tremila euro. I militari avevano poi denunciato due persone per aver installato su area demaniale una pedana e un gazebo. Nei mesi successivi l’intervento, i carabinieri avevano proseguito e approfondito gli iniziali accertamenti tesi ad individuare i responsabili delle altre irregolarità riscontrate. Mentre la cartellonistica sulle spiagge e le boe in mare erano risultate tutte regolari, illeciti sono stati ritenuti i blocchi delle vie d’accesso all’arenile, che la legge vuole siano libere e sgombre da qualsiasi cosa. Su alcuni accessi, sei in particolare, invece, erano state arbitrariamente poste opere, anche murarie, finalizzate a impedire ai turisti, e agli utenti della battigia in genere, l’accesso alla spiaggia, costringendoli a fare lunghi giri per trovare un accesso aperto. La legge (il codice della navigazione), mentre prevede la sanzione amministrativa di euro 206 e la rimozione forzata per chi temporaneamente blocca l’accesso (ad esempio le auto parcheggiate o i mezzi dei venditori ambulanti), sancisce che sia reato occludere tali accessi al demanio marittimo, contravvenzione penale punita con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda fino a euro 516. Scrivono i carabinieri: “Succede purtroppo nel Bel Paese che privati cittadini, o per non essere disturbati dal via vai di turisti o per usare la strada pubblica come cortile per il proprio automezzo, pongano un bel cancello, oppure dei bei muretti o paletti in cemento o in ferro, con o senza catene e lucchetti per delimitare e di fatto privatizzare l’area pubblica demaniale che è di proprietà solo e soltanto dello Stato”. I disagi per l’utente del mare, sia egli pescatore sportivo, bagnante, o turista, sono evidenti, senza pensare ai rischi – tristemente accaduti – per eventuali urgenti interventi di soccorso di persone colte da malore che non vengono tempestivamente raggiunte dai sanitari, costretti a mirabolanti giri per arrivare alla spiaggia. Dei sei accessi trovati bloccati da manufatti permanenti (inclusi anche quelli apparentemente temporanei come una catena, ad esempio), situati tra le località di Caucana e Punta Braccetto, sono stati individuati e identificati i proprietari delle abitazioni a valle della chiusura, che di fatto traggono vantaggio dalla privatizzazione dell’area. Queste persone, complessivamente sessantasei sono state tutte deferite in stato di libertà per il reato di abusiva occupazione di spazio demaniale e inosservanza di limiti alla proprietà privata. Si tratta di persone dall’età e dall’estrazione sociale più disparata. La stragrande maggioranza sono ragusani e camarinensi, ma non mancano vittoriesi, comisani, catanesi, palermitani, e addirittura milanesi, varesini, ravennati e un fiorentino. Si trovano tantissimi pensionati, che magari si sono comprati la casa al mare con la liquidazione, impiegati, anche pubblici, e non mancano un avvocato, un architetto e un giornalista, c’è perfino uno studente minorenne. I manufatti (cancelli, muretti, pali e paletti), una volta emessi gli ordini di rimozione, verranno rimossi. Sono state denunciate anche altre tre persone, due comisani con seconda casa a Caucana per abuso edilizio aggravato dalla presenza di vincoli. Avevano ampliato l’abitazione con diverse nuove strutture per una metratura aggiuntiva abusiva di circa sessantatre metri quadri. Un artigiano di Vittoria aveva invece violato i sigilli del contatore per consumare a sbafo l’acqua. È stato denunciato per furto aggravato e continuato e violazione dei sigilli. Le indagini continuano.
Archivio della categoria: Cronaca
Vittoria, dai domiciliari al carcere
Agenti del Commissariato hanno arrestato Lotfi Ben Ahmed Alim, tunisino 29enne, già ai “domiciliari” perché condannato dal Tribunale di Ragusa a quattro anni di reclusione e 18.000 euro di multa per il reato di spaccio di stupefacenti. Considerato che il 26 dicembre era stato arrestato dai poliziotti del Commissariato per il reato di evasione, la seconda sezione penale della Corte di appello di Catania ha deciso di revocare la misura degli arresti domiciliari sostituendola con quella della custodia cautelare in carcere.
Scoglitti, sedicenne alla guida di un’auto fermato dopo un inseguimento
In piena notte, a Scoglitti, la Volante del Commissariato di Vittoria ha notato un’autovettura Fiat Panda con due persone a bordo che transitava in via Augusta. Gli agenti hanno deciso di controllare il mezzo ed hanno imposto l’alt. Il veicolo, però, anziché arrestare la marcia ha accelerato l’andatura dandosi alla fuga. Ne è scaturito un lungo inseguimento fino in via Plebiscito. Lì il conducente del mezzo ha perso il controllo e l’auto si è schiantata contro il marciapiede. A bordo due sedicenni. Il conducente V.G., evidentemente senza patente di guida, nel corso della perquisizione è stato trovato in possesso di circa un grammo di sostanza hascisc. E’ stato denunciato alla Procura per i minori per il reato di guida senza patente, inoltre gli sono state contestate svariate infrazioni amministrative al codice della strada e sarà segnalato alla Prefettura di Ragusa poiché assuntore di sostanza stupefacente.
SCICLI, SIGILLI AD IMMOBILE IACP OCCUPATO ABUSIVAMENTE
Primo caso in Provincia di Ragusa. I Carabinieri hanno sottoposto a sequestro preventivo, disposto dall’autorità giudiziaria, un immobile Iacp occupato abusivamente. L’immobile si trova in via Pico della Mirandola, a Scicli. Il provvedimento cautelare, richiesto della Procura della Repubblica di Modica, è stato emesso dal Tribunale di Modica. Le indagini condotte dai Carabinieri hanno permesso di accertare come l’appartamento, formalmente assegnato ad una anziana signora di Scicli, fosse stato occupato illecitamente da una coppia di forestieri che, approfittando dell’allontanamento della legittima assegnataria, ricoverata in una casa di riposo sciclitana, dopo averne forzato la serratura di ingresso, si erano introdotti all’interno, con l’intento di occuparlo, dando poi il via ad una serie di lavori di ristrutturazione. Il figlio dell’anziana vittima, intervenuto per tutelare gli interessi familiari, sarebbe stato addirittura costretto a liberare l’alloggio dalla mobilia della madre lì presente dopo aver ricevuto la reiterata minaccia da parte degli abusivi. I due conviventi che hanno occupato l’alloggio abusivamente dovranno rispondere di concorso in invasione di edifici e violazione di domicilio aggravata. L’uomo, appartenente alla famiglia Dominante di Vittoria, è ritenuto responsabile anche di violenza privata nei confronti del figlio della beneficiaria dell’alloggio popolare.
Vittoria: agenzia di onoranze funebri senza licenza, scatta la chiusura
Nel corso di un servizio finalizzato al controllo delle licenze delle agenzie di onoranze funebri nell’ambito del territorio del Comune di Vittoria effettuato dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile nei primi giorni dell’anno, è stato riscontrato che una di queste non era in possesso della licenza comunale necessaria per l’esercizio di tale attività. E’ quindi scattata una multa di oltre tremila euro oltre alla misura della chiusura dell’esercizio.
Si ribalta un’auto sulla Ragusa-mare, anziana in Rianimazione
Una donna di 75 anni, M.C., residente a Ragusa, si trova ricoverata in Rianimazione all’ospedale “Civile” per le ferite riportate in un incidente stradale avvenuto sulla Ragusa – mare, nella rotatoria di contrada Mugno, all’uscita dal capoluogo. La donna era nell’auto condotta dal marito, un uomo di 81 anni. Il mezzo, una Fiat Punto, avrebbe urtato il cordolo della rotatoria, ribaltandosi. I due sono stati trasportati in ospedale: l’uomo è stato dimesso poco dopo, la donna è stata ricoverata. La 75enne non sarebbe in pericolo di vita. Sul posto la Polizia municipale.
TRAGEDIA A VITTORIA, BIMBA VEDE LA BEFANA E MUORE DI PAURA
Una bambina di 5 anni è morta di spavento alla vista di una parente che, durante una festa in famiglia a Vittoria, si era travestita da Befana per portare regali ai più piccoli. Vana la corsa al pronto soccorso dell’ospedale “Guzzardi”, dove ai medici non è rimasto altro che constatare il decesso della piccola, originaria di Niscemi, per arresto cardiocircolatorio. Sono stati gli stessi genitori della bimba a fornire ai medici la ricostruzione della vicenda, confermando che la figlioletta in passato aveva sofferto di problemi convulsivi ed era stata anche ricoverata per questi motivi. Secondo il primario del pronto soccorso, Francesco Palumbo, “è probabile che il decesso sia stato dovuto a uno stress emotivo, e che la bimba soffrisse di qualche problema cardiaco o neurologico che finora non era emerso nella sua gravità”.
Controlli nel Modicano, scattano sette denunce
Sette persone sono state denunciate, per reati vari, dai carabinieri nel corso di un controllo del territorio nel fine settimana. Passati al setaccio di comuni del comprensorio modicano. Tra le persone denunciare un giovane pozzallese trovato in possesso di marijuana ed un modicano che aveva con sé un coltello di genere vietato. Nei controlli sono stati multati diciotto automobilisti e segnalati cinque giovani alla Prefettura come assuntori di droga.
Rissa ad Acate
Nel giorno dell’Epifania, i carabinieri hanno tratto in arresto due tunisini di 35 e 22 anni: Kochbati Riadh, falegname, e Lahbib Zied, bracciante agricolo, residenti ad Acate. I due sono ritenuti responsabili di aver dato origine ad una rissa in Piazza Libertà. A seguito di perquisizione personale, il Kochbati veniva trovato in possesso di un coltello a serramanico di genere vietato del quale non sapeva fornire alcuna giustificazione. Il Llahbib trasportato al pronto soccorso dell’Ospedale Guzzardi di Vittoria veniva giudicato guaribile in giorni 10 salvo complicazioni per ferite lacero contuse al cuoio capelluto. Quattro giorni di prognosi per Kochbati. Nel pomeriggio di martedì 8 gennaio è stato nuovamente tratto in arresto uno dei due tunisini, Zied Lahbib che non è stato trovato presso la propria abitazione. Dopo una ricerca di oltre otto ore lo stesso è stato rintracciato, gli è stato notificato il provvedimento di arresto per il reato di evasione e quindi è stato nuovamente sottoposto agli arresti domiciliari. Sono ancora in corso le indagini per individuare i restanti partecipanti alla rissa, nella quale sono state usate spranghe e coltelli, e per comprenderne il reale movente.
SCIPPO A CHIARAMONTE, TRE GELESI FERMATI
Nel fine settimana i Carabinieri della Stazione di Chiaramonte Gulfi hanno tratto in arresto Giuseppe Iaglietti, 20 anni, di Gela, con precedenti, ed hanno denunciato due minori, due sedicenni di Gela, ritenuti responsabili di aver scippato poco prima, in via Dante Alighieri, una collana d’oro ad una signora rumena di 44 anni, residente a Chiaramonte Gulfi. Immediate le ricerche da parte del maresciallo Alberto Bruno, poi supportato dai colleghi di Vittoria. La donna ha riconosciuto i ragazzi. I tre, davanti all’autorità giudiziaria dovranno rispondere di furto con strappo ed anche di un tentato furto sempre a Chiaramonte.
LITE IN FAMIGLIA A COMISO – ACCOLTELLA IL COGNATO: ARRESTATO
Alle ore 15 di oggi è giunta al Commissariato di Polizia di Comiso la segnalazione di un accoltellamento in via Generale Girlando. A rimanere gravemente ferito G. A., comisano di 40 anni, colpito alla schiena mentre era in strada, all’altezza della sua abitazione. G. A. è stato colpito con diverse coltellate all’altezza dei polmoni al termine di una lite in famiglia ed in particolare dopo un diverbio, per motivi economici, fra la vittima ed il cognato, anch’egli comisano. Sul luogo dell’accoltellamento sono stati rinvenuti frammenti di vetro riconducibili all’autovettura utilizzata dall’accoltellatore per portarsi sotto casa del cognato, probabilmente vetri appartenenti al lunotto posteriore, che, da quanto raccontato dall’accoltellatore sarebbe stato frantumato dalla vittima prima dell’aggressione. Nella tarda serata il cognato di G.A. è stato arrestato dai Carabinieri di Comiso. Si tratta dell’operatore ecologico Vincenzo Argentino, coniugato, di 38 anni, che si è presentato spontaneamente, dopo essersi dato irreperibile per diverse ore e sollecitato da una serie di perquisizioni effettuate dai militari dell’Arma in tutti i luoghi frequentati dallo stesso, che avevano dato però esito negativo. Anche le abitazioni e le pertinenze presso le quali Argentino poteva recarsi erano state tenute sotto controllo dagli uomini della Polizia di Comiso, di Vittoria e Ragusa. La vittima è stata trasportata prima all’ospedale di Comiso e poi, a causa della gravità delle sue condizioni, è stato trasferita al Guzzardi di Vittoria. I medici ne avevano disposto l’ulteriore trasferimento a Catania, ma le sue condizioni si sono ulteriormente aggravate ed è stato operato direttamente al nosocomio vittoriese, anche se attualmente risulta essere vigile e rispondere bene alle sollecitazioni mediche.
Controlli nel ragusano: un arresto ed una denuncia
Dopo la rapina all’ufficio postale di Santa Croce Camerina e il ferimento di un cittadino extracomunitario avvenuto in contrada Punta Braccetto, fatti che hanno creato allarme sociale nella cittadina camerinese, è stato predisposto un servizio di controllo straordinario del territorio che ha coinvolto 30 Carabinieri. Sono stati effettuati posti di controllo sulle principali vie di comunicazione extraurbane e urbane, eseguite perquisizioni domiciliari e personali, identificati soggetti socialmente pericolosi nonché è stata effettuata vigilanza sui soggetti sottoposti a misure di prevenzione e di sicurezza. Durante l’espletamento del servizio, è stato tratto in arresto per tentato furto aggravato di un’autovettura, L.A. ragusano di anni 21, nullafacente, pregiudicato; un cittadino di nazionalità romena M.B.M., di anni 29 abitante a Ragusa, nullafacente, incensurato, è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per ricettazione di circa 100 litri di carburante; a un cittadino extracomunitario B.H, di anni 33, pregiudicato, senza fissa dimora, è stato notificato un provvedimento di esecuzione di pena detentiva. Sono state inoltre controllate decine di persone e di veicoli ed elevate varie contravvenzioni al codice della Strada.
UN ANNO DI ATTIVITA’ DELLA CAPITANERIA DI POZZALLO
A conclusione dell’anno in corso si riepilogano i dati delle attività istituzionali svolte nelle diverse operazioni effettuate sia a tutela di tutta la filiera ittica che dei bagnanti e degli usi pubblici del mare nel periodo estivo. Controlli effettuati a mare ed a terra
124; sanzioni amministrative elevate 11.616 euro; 2 le notizie di reato per frode in commercio. Per l’operazione mare sicuro: 15 le persone soccorse o salvate; 7 le imbarcazioni soccorse; 253 gli stabilimenti balneari controllati con 1574 controlli effettuati. Nel corso dell’anno sono state anche effettuate ulteriori verifiche e controlli ambientali nei seguenti settori: operazioni portuali e altre attività commerciali ed industriali in relazione ai rischi di natura ambientale connessi a tali attività; imbarco e trasporto marittimo, sbarco e reimbarco delle merci pericolose ed inquinanti; controllo e repressione degli scarichi abusivi e dell’abusivismo edilizio sul demanio marittimo; sorveglianza per la prevenzione dagli inquinamenti da idrocarburi e da altre sostanze nocive dell’ambiente marino portuale, costiero e delle aree marine protette; monitoraggio delle operazioni di dragaggio e scarichi in mare o in ambienti ad esso contigui dei materiali provenienti da escavo di fondali di ambienti marini o salmastri o di terreni litoranei emersi. Sono stati effettuati accertamenti sulla modalità di gestione dei rifiuti urbani ed assimilabili in ambito portuale e controllati i sistemi di raccolta dei rifiuti provenienti dalle navi con ispezioni sul conferimento dei rifiuti prodotti a bordo. Per quanto riguarda, invece, i traffici marittimi svolti nello scalo pozzallese, questi sono i valori registrati: 275 le navi da traffico arrivate; tonnellate di merci movimentate 1.063.866; 410 le navi di linea arrivate (catamarano veloce nella tratta Malta – Pozzallo); passeggeri in arrivo/partenza 267.677; veicoli imbarcati e sbarcati 44.061; container movimentati 2.913.
Continua a protestare chi resiste davanti al Comune di Ragusa
Nella notte fra mercoledì e giovedì un altro indigente ha avuto un malore. Sale a cinque il numero delle persone che in questi otto giorni di presidio sono state soccorse dall’ambulanza e trasferite d’urgenza al Pronto soccorso dell’ospedale Civile. Tutte hanno accusato sintomi di bronchiti trascurate, malattie respiratorie, tachicardia, problemi dovuti all’esposizione alla pioggia e al freddo senza alcuna protezione. L’ultimo ad essere stato trasportato al nosocomio del capoluogo è stato, Alessio Virzì, che è uno degli organizzatori di questa protesta. Giovedì, appena dimesso dall’Ospedale, Virzì è ritornato in corso Italia. “Devo partecipare all’incontro con il commissario”, ha detto prima della riunione. E all’uscita dalla sala giunta ha annunciato che avrebbe continuato a dormire sul marciapiede.
SPACCIAVANO IL METADONE RICEVUTO AL SERT – ARRESTATI DUE FRATELLI POZZALLESI
Il dipartimento di Salute mentale di Pozzallo, in ragione del loro stato di tossicodipendenti, gli erogava il metadone – stupefacente utilizzato come terapia curativa, e loro lo rivendevano. Emanuele e Saverio Di Stefano, di 32 e 33 anni, sono finiti in manette con l’accusa di spaccio di droga, nello specifico, appunto metadone. Sono stati i carabinieri della Compagnia di Modica a scoprire il losco traffico gestito dai malviventi, a seguito di una lunga attività investigativa condotta nei primi mesi del 2012. In particolare il 21 aprile del 2012 i carabinieri di Pozzallo avevano arrestato in flagranza di reato Emanuele, sorpreso a cedere due flaconi di metadone a un acquirente di fiducia. In quella occasione l’uomo era stato tradotto nel carcere di Modica. Mercoledì sera i militari hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari a carico dei fratelli Di Stefano, emessa dalla Procura di Modica.
CARABINIERI VITTORIA, CONTROLLI DI FINE ANNO
Servizio coordinato predisposto dal Comando della Compagnia Carabinieri di Vittoria per il fine 2012. I militari dell’Arma hanno effettuato dei controlli durante la notte di San Silvestro e hanno deferito in stato di libertà una donna residente a Vittoria, sorpresa alla guida di un’autovettura sprovvista di patente di guida perché revocata dalla Prefettura di Ragusa nel 2002. Deferito in stato di libertà dai Carabinieri anche un uomo residente a Vittoria, sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S., perché non è stato trovato in casa negli orari previsti dal provvedimento. Infine, i militari dell’Arma hanno deferito in stato di libertà un rumeno residente ad Acate, perché sorpreso alla guida di un’autovettura sprovvisto di patente di guida perché mai conseguita; l’automobile era sprovvista di copertura assicurativa obbligatoria. Segnalato dai Carabinieri all’Ufficio Territoriale del Governo di Ragusa un vittoriese che, a seguito di perquisizione personale, è stato trovato in possesso di 2,5 gr. circa di sostanza stupefacente del tipo hashish. Nel corso dei controlli i Carabinieri hanno anche elevato 10 contravvenzioni al Codice della Strada, decurtato complessivamente 15 punti dalle patenti di guida, sequestrato/fermato due autovetture, effettuato 10 perquisizioni personali e domiciliari con l’ausilio di unità cinofile di Catania, effettuati 15 posti di controllo e 2 posti di blocco nel corso dei quali sono state controllate 70 autovetture e 110 persone.
Rapina a Scoglitti, la Polizia trova l’auto ed il fucile utilizzati dai malviventi
E’ stata rinvenuta l’auto, gli indumenti e l’arma utilizzata dai rapinatori la sera del 29 dicembre durante l’assalto alla rivendita di tabacchi di via Napoli a Scoglitti. Già la polizia aveva compreso che i quattro arrestati avessero cambiato auto, si fossero cambiati d’abito, e, soprattutto, si fossero preoccupati di occultare il fucile, oggetto troppo importante per rapinatori d’esperienza come Campailla e Di Stefano che con analoghe modalità, in periodo pre-natalizio, due anni fa, avevano rapinato una tabaccheria di Vittoria, imbracciando anche quella volta un fucile da caccia. Il territorio compreso tra la periferia di Scoglitti ed il luogo in cui i 4 soggetti sono stati intercettati è stato “battuto” palmo a palmo. Le ricerche sono state coronate da successo quando in c.da Gerbe Resinè all’interno di un podere è stata rinvenuta, con gli sportelli aperti, una Fiat Uno di colore grigio verde. I controlli in banca dati hanno stabilito che di quel veicolo era stato denunciato il furto la sera del 24 dicembre. Immediata la sensazione che si trattasse dell’auto ricercata; distante alcune decine di metri dall’auto, capi d’abbigliamento identici a quelli descritti dai testimoni e immortalati dalle telecamere di sorveglianza interna alla tabaccheria. L’acume investigativo degli agenti non si è fermato e con l’utilizzo di attrezzature tecnologiche si è cercata l’arma che dopo alcune ore è stata rinvenuta occultata sotto una catasta di pali di cemento del tipo utilizzati per la realizzazione della struttura delle serre. Si tratta di un fucile da caccia calibro 12 automatico Beretta mod. 301, perfettamente funzionante. Rinvenuta anche una cartuccia dello stesso calibro. Il fucile, occultato per essere recuperato dagli stessi malviventi (se non fossero stati arrestati) o da altri eventuali malviventi, sarà inviato ai laboratori della Polizia Scientifica per gli esami di comparazione balistica volti a stabilire se sia stato utilizzato in altri episodi delittuosi. Indagini in corso in ordine anche alla sua provenienza.
SANTA CROCE, RAPINA ALL’UFFICIO POSTALE
Tre uomini col viso coperto da passamontagna martedì mattina hanno rapinato l’ufficio postale di Santa Croce Camerina, in via Luigi Pirandello. I malviventi sono entrati
nei locali attraverso la porta posteriore, dopo averla forzata con un piccone. Si sono diretti verso le casse e, minacciando le due dipendenti addette allo sportello con dei taglierini, si sono fatti consegnare dalle impiegate i soldi, complessivamente
circa cinquemila euro. Le due donne hanno avuto un malore e sono state trasportate in
ambulanza all’ospedale Civile di Ragusa. Le loro condizioni non destano preoccupazioni.
L’auto utilizzata dai rapinatori è stata ritrovata nella periferia di Santa Croce, una Fiat
Uno di colore grigio. I carabinieri della stazione camarinense e del Nucleo operativo di
Ragusa stanno setacciando il territorio. Ancora nessuna traccia dei rapinatori.
Rapina in tabaccheria a Scoglitti – Polizia arresta quattro vittoriesi
Giuseppe Mangione 46 anni, Marco Campailla 31 anni, Salvatore Distefano 25 anni e Angelo Ventura 26 anni sono finiti in carcere per rapina. Alle 19 di sabato, nella centralissima via Napoli a Scoglitti, tre malviventi, travisati con berretti di lana e maschere di lattice, hanno fatto irruzione in una rivendita di tabacchi, edicola e sala giochi. Uno di loro era armato con un fucile da caccia del tipo semiautomatico. All’interno dell’esercizio commerciale erano presenti decine di persone. L’uomo armato si piazzava all’ingresso dell’esercizio commerciale, mentre gli altri due scavalcavano il bancone, impossessandosi delle banconote contenute nel ricevitore di cassa e della borsa della moglie del proprietario. I rapinatori sono quindi usciti fuori, dove ad attenderli c’era un quarto complice alla guida di una utilitaria di colore scuro e si sono dileguati. Ricevuto l’allarme al 113, sono stati istituiti posti di controllo nelle arterie stradali possibili vie di fuga dei malviventi e, quindi, nei pressi della strada provinciale Vittoria – Santa Croce Camerina, in località c.da Buffa, una pattuglia della Polizia ha intercettato l’utilitaria, al cui interno vi erano alcuni pregiudicati locali. Sbarrata la strada con l’auto di servizio, i malviventi erano costretti ad arrestare la marcia. Controllati e perquisiti con l’ausilio di equipaggi di volante nel frattempo sopraggiunti, era rinvenuta, appallottolata su entrambe le tasche dei pantaloni di uno dei fermati, la somma di 4.500 euro circa e ricevute di ricariche telefoniche per cellulari effettuate proprio presso il terminale elettronico della rivendita di tabacchi fatta oggetto di rapina. Nella perquisizione si riveniva altresì all’interno del veicolo, una carta di credito intesta ad una persona non presente e inoltre, perlustrando a ritroso il prevedibile tragitto percorso dai malviventi, a diverse centinaia di metri, sul ciglio della strada, era rinvenuta una borsa da donna, vari effetti personali e documenti. I soggetti venivano condotti in ufficio, dove dopo l’acquisizione delle testimonianze del titolare dell’esercizio e di altri testimoni si sono delineati quegli elementi di prova che hanno consentito di trarre in arresto i quattro uomini. Le ricevute trovate addosso a uno di loro erano state sottratte dal ricevitore di cassa della tabaccheria rapinata, la carta di credito rinvenuta nell’automobile era dello stesso titolare della tabaccheria, mentre la borsa da donna, gli effetti personali ed i documenti trovati sulla strada erano della moglie di quest’ultimo. La somma di denaro rinvenuta corrispondeva esattamente a quella asportata. Sono stati quindi arrestati Giuseppe Mangione, pluripregiudicato per reati associativi, in materia di armi e contro il patrimonio, già sorvegliato speciale di p.s., Marco Campailla, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio ed in materia di armi: due anni fa si era reso responsabile di un rapina ad un rivendita di tabacchi, condotta con le medesime modalità nel centro di Vittoria, Salvatore Distefano, pluripregiudicato, responsabile due anni fa, con Campailla, della analoga rapina e Angelo Ventura, incensurato. I quattro vittoriesi sono stati condotti nel carcere di Ragusa.
CONTROLLI SULLE STRADE IBLEE
Sulle principali arterie della provincia di Ragusa sono stati effettuati dalla polizia stradale di Ragusa e Vittoria controlli per contrastare le condotte di guida più pericolose. Sono 9 le persone trovate positive all’alcoltest durante i controlli effettuati a Ragusa, Ispica, Modica e Vittoria, dei quali 5 sanzionati amministrativamente (500 euro, decurtazione di 10 punti) e 4 penalmente, denunciati alle Procure di Modica e Ragusa. Tre dei denunciati avevano superato di tre volte il limite massimo consentito di 0,50. A tutte e nove le persone trovate positive è stata ritirata la patente. E’ stato utilizzato il Telelaser sulla Ragusa Catania e sulla Ragusa mare che ha consentito di elevare 26 infrazioni per eccesso di velocità (18 le patenti ritirate in quanto il limite era stato superato di oltre i 40 km orari). Durante i controlli effettuati sulla Ragusa Catania sono state denunciate due persone (un vittoriese ed un ragusano) perché trovate in possesso di tagliandi assicurativi falsi ed un torinese, residente a Catania, con precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti, per aver violato le prescrizioni inerenti alla sorveglianza speciale di Pubblica sicurezza che gli imponeva l’obbligo di non allontanarsi dal comune di residenza. I controlli da parte della Polizia Stradale continueranno anche nei prossimi giorni.