Telenova Ragusa

I Carabinieri di Scicli hanno denunciato in stato di libertà due donne cinesi perchè in due esercizi commerciali del centro di Scicli di loro proprietà sono stati rinvenuti oltre 300 giocattoli destinati all’infanzia privi del previsto marchio CE con cui viene attestata la conformità alla vigente normativa in materia di sicurezza. I giocattoli sono stati messi a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Nei prossimi giorni, d’intesa con quest’ultima, verranno inviati presso i laboratori del Ris dei Carabinieri di Messina ove saranno analizzati per verificarne il contenuto chimico e la loro eventuale pericolosità per la salute umana. Nel corso di analoghi sequestri eseguiti sul territorio nazionale è emersa la presenza, in alcuni dei campioni di giocattoli analizzati, di elevate quantità di composti chimici usati nell’industria delle materie plastiche come agenti plastificanti, ovvero come sostanze aggiunte al polimero per migliorarne la flessibilità e la modellabilità. Un loro uso eccessivo può però recare nocumento alla salute dei bambini interagendo sul loro sistema linfatico. In caso di esito positivo degli accertamenti di laboratorio verranno avviate le procedure di allerta comunitaria con l’invio, attraverso i competenti uffici, di una segnalazione al Ministero della Salute che provvederà ad informare gli altri Stati membri dell’Unione Europea.

Nell’ambito dell’attività svolta dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Ragusa, sono stati irrogati dal Questore otto avvisi orali nei confronti di 6 pregiudicati residenti a Pozzallo, Ragusa ed Acate, 2 dei quali già segnalati per il reato di associazione a delinquere finalizzata all’ingresso clandestino di stranieri, e 1 per reati inerenti sostanze stupefacenti. E’ stato disposto per 6 pregiudicati di Priolo e di Gela il divieto di ritorno a Scicli per 3 anni perchè resisi responsabili dei reati di raccolta non autorizzata di rifiuti pericolosi, scippo e furto. E’ stato disposto nel confronti di 3 pregiudicati di Gela, Bologna e Santa Croce Camerina, il divieto di ritorno a Vittoria per 3 anni perchè responsabili di furto, reati contro la persona e reato di raccolta non autorizzata di rifiuti pericolosi.

In occasione delle festività natalizie sono stati intensificati i controlli su strada al fine di prevenire e reprime i reati predatori. Sono stati segnalati quattro giovani per furto aggravato: durante la notte tra giovedì 27 e venerdì 28 dicembre avevano forzato una macchinetta adibita a distributore automatico posta all’esterno di una rivendita di tabacchi, sita in pieno centro a Comiso, al fine di prelevare le monete; dopo aver danneggiato seriamente il distributore riuscivano ad impossessarsi solo delle bevande che erano all’interno. L’azione criminale era stata però ripresa dalle telecamere della rivendita e in poche ore gli uomini del Commissariato riuscivano a riconoscere i quattro giovani, già fermati e controllati alcune sere prima. I ragazzi prelevati dalle loro abitazioni e accompagnati in ufficio, messi di pronte all’evidenza, ammettevano le loro responsabilità e venivano pertanto deferiti all’Autorità Giudiziaria del Tribunale di Ragusa e del Tribunale dei minori di Catania. Si tratta di due fratelli comisani di 20 e 16 anni, di un loro cugino di 15 anni e di un lametino di 18 anni. Durante un controllo su strada un comisano di 17 anni è stato segnalato per porto abusivo di armi da taglio, falsa attestazione a Pubblico Ufficiale in quanto durante il controllo aveva fornito generalità false ed inoltre segnalato al locale ufficio Territoriale di Governo per detenzione per uso personale di sostanza stupefacente. Sono stati segnalati una comisana di 49 anni ed il figlio di 21 perchè ritenuti responsabili di tentata truffa in concorso ai danni di una compagnia assicurativa di Milano: sono stati trovati in possesso di contrassegni assicurativi falsificati. E’ stato deferito per lesioni un ragusano di 28 anni per aver aggredito una donna di Comiso. In totale sono state controllate 166 persone, 55 veicoli.

Due persone ferite a seguito di un incidente della strada avvenuto venerdì sera in Via Boccone del Povero, al Quartiere Dente. Sono stati coinvolti un ciclomotore Malaguti e un’autovettura Lancia Lybra station wagon. Lo scooter era condotto dal quindicenne modicano E.A. mentre alla guida dell’auto era una donna di 29 anni, V.G.. Entrambi i conducenti sono rimasti feriti. L’ambulanza del 118 ha provveduto a trasferirli al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore dove il minorenne e’ risultato il piu’ grave, tant’è che e’ stato ricoverato con una prognosi di venticinque giorni, salvo complicazioni. La donna, invece, e’ stata giudicata guaribile in dieci giorni. Sul luogo dell’incidente e’ intervenuto il Nucleo di Pronto Intervento della polizia municipale di Modica per i rilievi e per stabilire l’esatta dinamica e le eventuali responsabilità. I due mezzi provenivano dai sensi opposti.

I carabinieri hanno arrestato Benito Distefano di 45 anni, trovato in un’abitazione di Santa Croce. L’ uomo, vistosi scoperto dai Carabinieri, si è barricato in una stanza e calato dalla finestra, dove ad attenderlo c’era un altro militare, al quale però non è riuscito il placcaggio e il ladro, riuscito a divincolarsi, è scappato in direzione di una Mercedes parcheggiata poco lontano, inseguito dal carabiniere. Salito in auto, non è riuscito a chiudere lo sportello poiché il militare è riuscito ad agguantarlo per la giacca. Determinato più che mai a fuggire, il malvivente ha ingranato la prima marcia trascinandosi dietro il graduato, facendolo ruzzolare a terra. A questo punto è partito un inseguimento in auto verso Ragusa. Nel corso del pericoloso inseguimento la centrale operativa provinciale ha fatto convergere altre tre autopattuglie. Il fuggitivo è stato infine intercettato e bloccato in viale Europa, nei pressi dell’abitazione della madre, dove probabilmente era intenzionato a nascondersi. Nell’auto, una Mercedes classe A di sua proprietà, sono stato trovati una torcia elettrica e cinque grossi cacciaviti, sottoposti a sequestro. Ammanettato e condotto in caserma Benito Distefano, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine iblee, è stato denunciato all’autorità giudiziaria in stato d’arresto per i reati di tentato furto in abitazione aggravato, resistenza e violenza a un pubblico ufficiale, lesioni aggravate a un pubblico ufficiale (il militare scaraventato a terra dall’auto s’è infatti escoriato la mano sinistra), porto ingiustificato di arnesi da scasso. Dal carcere di via Giuseppe di Vittorio è stato tradotto innanzi al giudice di Ragusa che ha convalidato l’arresto e lo ha condannato, applicando la pena su richiesta delle parti, a dieci mesi di reclusione, disponendo altresì gli arresti domiciliari. I carabinieri camarinensi e ragusani stanno vagliando alcune denunce di furto e tentato furto in abitazione dei mesi scorsi in cui era stata avvistata una Mercedes, poiché è possibile che il Distefano, visti anche i precedenti, possa essere autore di altri colpi tra il capoluogo ibleo, soprattutto nella zona sud, e Santa Croce Camerina.

Un uomo di 66 anni, Giuseppe Magno, di Vittoria, ha perso la vita venerdì pomeriggio sulla strada Vittoria – Acate, al chilometro 2+ 600. Il pedone che aveva lasciato la sua bici sul ciglio della strada, è stato investito da un autocarro Iveco condotto da un carlentinese di 37 anni. E’ intervenuta la Polizia Provinciale. L’autocarro è stato sequestrato.

Il cittadino di nazionalità romena Gheorghe Adrian Nastasia, 28 anni, è stato arrestato in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura presso la Corte d’Appello di Catania, essendo divenuta definitiva la condanna a suo carico a tre anni e 4 mesi di reclusione. Il romeno è stato riconosciuto colpevole dei reati di furto aggravato e ricettazione. I fatti risalgono al maggio 2009 quando venne fermato dalla polizia per concorso in omicidio e rapina ai danni di un connazionale. Arrestati i tunisini Lofti Alim, 29 anni, pluripregiudicato per reati inerenti gli stupefacenti, che è stato arrestato per il reato di evasione dagli arresti domiciliari e Nebil Afdhali, 39 anni, pluripregiudicato, che si trovava in compagnia dell’evaso e che alla richiesta si è rifiutato di fornire le generalità ed esibire i documenti, tentando poi di colpire gli agenti che lo ammanettavano ed arrestavano per resistenza a pubblico ufficiale. All’esito del rito direttissimo, celebrato presso la sezione distaccata del Tribunale a Vittoria, è stato condannato a sei mesi di reclusione e posto agli arresti domiciliari. I controlli effettuati dalla Polizia di Vittoria nei luoghi di maggiore aggregazione dei giovani hanno consentito inoltre di rinvenire ad un ragazzo di soli 15 anni un paio di dosi di hashish. Per tale motivo il minore è stato consegnato al genitore e segnalato alla Prefettura di Ragusa per i provvedimenti amministrativi di competenza.

Un uomo di 66 anni, Giuseppe Magno, di Vittoria, ha perso la vita venerdì pomeriggio mentre camminava sulla strada Vittoria Acate, al chilometro 2+ 600. Il pedone è stato investito da un autocarro Iveco condotto da un uomo di 37 anni. E’ intervenuta la Polizia Provinciale. L’autocarro è stato sequestrato. Ancora non si è ricostruita la dinamica della disgrazia.

Risulta ancora disperso il sub scomparso nelle acque di Punta Secca dove si era immerso la mattina del 25 per pescare. La Capitaneria di Porto si occupa del coordinamento delle unità navali e la Prefettura coordina i circa 150 volontari della Protezione Civile con unità appiedate e navali, i vigili del fuoco, la Guardia di Finanza con unità navali e automontate, i Carabinieri, il “118” e la Polizia Locale. Le ricerche di Bruno Bufardeci, ragusano di anni 53, vengono effettuate anche con aerei e elicotteri del Reparto Volo della Polizia di Stato per potere individuare dall’alto la persona scomparsa. Un funzionario della Questura di Ragusa è in costante contatto con i familiari per assisterli ed aggiornarli sull’esito delle ricerche.

V.D., di anni 35, originario di Palermo e residente a Ragusa, è stato denunciato in stato di libertà per i reati di violenza privata e lesioni. Questo quanto accaduto: erano le 16 del 25 dicembre quando veniva segnalato al 113 che una donna si era lanciata dal 4′ piano di una abitazione ubicata a Ragusa in zona Centro. Gli uomini della Volanti si recavano immediatamente sul posto e accertavano che la giovane donna, per sfuggire all’aggressione del proprio convivente, si era lanciata dal balcone della propria abitazione per raggiungere la terrazza dell’abitazione sottostante. La donna, in stato di shock, veniva accompagnata all’ospedale dove i medici gli riscontravano delle lesioni guaribili in 12 giorni causate dalla caduta e dall’aggressione del convivente. Dalla ricostruzione della dinamica dei fatti, veniva accertato che l’aggressione era scaturita per motivi di gelosia da parte di V.D. il quale accusava la donna di un presunto tradimento. L’uomo, in preda all’ira, aveva dato degli schiaffi alla convivente e, per “punirla”, le aveva tagliato tutti i capelli.

Nella serata del 26 dicembre, gli uomini della Sezione Volanti hanno tratto in arresto Kucma Przemyslaw e Bogucki Tomasz, entrambi cittadini polacchi residenti a Ragusa, rispettivamente di anni 26 e 31, già noti alle forze dell’ordine. Gli agenti hanno trovato Kucma, appena uscito dall’abitazione dell’altro – nel centro storico di Ragusa – in possesso di circa 5 grammi di hashish. Avendo già avuto notizia che in quella abitazione si spacciava, veniva effettuata una perquisizione domiciliare dove sono stati rivenuti 80 grammi di hashish in parte già suddivisa in dosi e i bilancini di precisione. Perquisita anche la casa di Kucma dove c’erano 42 grammi di marijuana, 4 piante di marijuana, semi e bilancino di precisione.

Un chiaramontano di 85 anni, N. F., ha riportato ferite giudicate guaribili in cinque giorni in seguito ad un incidente autonomo avvenuto sulla statale Ragusa-Catania, al chilometro 8+700. Il sinistro è avvenuto mercoledì mattina, alle ore 10.45, mentre l’anziano era alla guida di una Fiat Panda e percorreva la strada statale nella direzione di marcia Ragusa – Catania.  

Era andato a pescare la mattina di Natale, ora è disperso. Bruno Bufardeci, 50 anni, dipendente della Forestale, un sub esperto e molto conosciuto tra gli amanti del mare, si era immerso nelle acque di fronte Punta Secca, dopo avere ancorato il suo gommone. I sommozzatori hanno ritrovato il fucile che era dotato di una telecamera che ha ripreso i movimenti del sub mentre mirava alla preda, poi il fucile è caduto dalle mani del sub. Forse Bruno Bufardeci è stato colto da un malore. Le ricerche proseguono senza sosta in un vasto tratto di mare – Casuzze, Punta Secca,
Torre di Mezzo – e le correnti nella zona sono molto forti.  “Le ricerche proseguono fino a quando non avremo notizie certe del pescatore subacqueo -assicura il tenente di vascello, Salvatore Trovato -ufficialmente fino ad ora è disperso”. Giovanni Rosa, del circolo nautico di Punta Secca, si esprime così: “Bruno Bufardeci  amava questo mare -spiega – ricordo con  affetto i suo racconti legati alle battute di pesca. Una uomo, un amico, che ricordo con stima”.

 Sono stati individuati i possibili autori, modicani di 17 e 18 anni, degli incendi di cassonetti della spazzatura, della rottura di vetrine di negozi e dello scassinamento di auto in sosta. Sempre a Modica è stato denunciato un albanese di 25 anni trovato in casa, dove era ristretto, con un tirapugni di ferro. Ed ancora. Una coppia di modicani, lui 25 anni e lei 23, sono stati segnalati all’autorità giudiziaria per possesso di una piccola quantità di hashish, detenuta a fini personali. Un altro modicano, di 24 anni, è stato segnalato per il possesso in auto di una piccola quantità di hashish in auto. Infine un altro ragazzo è stato sorpreso ubriaco al volante della propria auto e denunciato all’autorità giudiziaria. 

Il giorno di Natale alle ore 17.30 sulla strada statale 194 Modica – Pozzallo, al chilometro 107, in territorio di Modica, una Kia, condotta da un modicano di 63 anni, G.C., è andata a finire contro un grosso bovino che si trovava nella carreggiata. L’animale è morto. Per fortuna solo lievi ferite hanno riportato sia il conducente che la passeggera, G.G. modicana di 51 anni. 

Dopo settimane di posizionamento di gabbie autocatturanti, controlli e monitoraggi da parte della Polizia Municipale di Santa Croce Camerina e Ragusa, collaborata dalle Guardie Zoofile dell’Enpa e dalla Protezione Civile, per la ricerca del branco di cani autori di razzie presso 3 aziende agricole, sono stati catturati tre esemplari, presumibilmente i due capi branco, di cui uno femmina meticcio Rottweiler ed un terzo cane, cucciolone. Il Sindaco e l’Amministrazione comunale di Santa Croce esprimono un plauso alla signora Senatore che opera per conto dell’Enpa e a quanti si sono impegnati per raggiungere l’obiettivo.

Scontro tra due ciclomotori venerdì sera in Via San Giuliano. La polizia municipale è intervenuta per un incidente che ha visto coinvolti due scooter Malaguti condotti, rispettivamente, da C.B., 18 anni, e da A.Z., di 17 anni. Lo scontro è stato frontale. I due conducenti sono stati trasportati all’Ospedale Maggiore dove sono stati ricoverati con prognosi di trenta giorni ciascuno.

Andrea Forzoso, disoccupato, originario di Augusta, ma che negli ultimi anni aveva vissuto in provincia di Catania, tra il capoluogo Etneo e Biancavilla, aveva commesso svariati reati contro il patrimonio, furti e rapine, tra il 2002 e il 2009. Negli ultimi anni, i procedimenti penali in cui era coinvolto si sono conclusi ed erano arrivate diverse condanne. La Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catania, quindi, scontati i periodi trascorsi in custodia cautelare e messe insieme le singole pene, ha determinato la pena residua da scontare in 1.973 euro di multa e tre anni, undici mesi e dieci giorni di reclusione. Nel frattempo Forzoso era stato sottoposto a sorveglianza speciale di pubblica sicurezza dai Carabinieri di Biancavilla (Ct) e si era poi trasferito a vivere a Santa Croce. Qui i militari del locale comando dell’Arma, informati dalla Procura Generale di Catania, lo hanno rintracciato e arrestato. Dopo la rituale schedatura, Forzoso è stato accompagnato al carcere di via Giuseppe di Vittorio per scontare la sua pena detentiva.

La Polizia di Vittoria è intervenuta in via Forcone per la segnalazione di una rissa. Sono state denunciate sette persone, di età compresa tra i 17 ed i 61 anni, tutti pregiudicati, appartenenti a due distinti gruppi familiari. La rissa sarebbe scaturita da futili motivi, pare uno sguardo di troppo rivolto da un ragazzo alla compagna di un altro giovane. Il fatto era avvenuto all’interno di un supermercato. I due si sarebbero scambiati alcune battute e tutto sembrava finito, invece dopo alcune ore “l’offeso” si recava a casa del contendente accompagnato da altre tre persone di rinforzo. La discussione “chiarificatrice” era degenerata in rissa alla quale avevano preso parte complessivamente sette persone. Allo arrivo della volante quattro dei denunciati si stavano allontanando a bordo di un fuoristrada. Bloccati, presentavano evidenti segni di colluttazione. A guardare dal balcone di un’abitazione vicina, altre persone con segni di violenza sul viso: erano la controparte. Tutti sono stati condotti in Commissariato e denunciati all’autorità giudiziaria.

Due incidenti stradali si sono verificati nel territorio comunale, ma solo in uno ci sono stati feriti. In Via Torre Cannata Olivieri, all’intersezione con la Modica Mare, si sono scontrati un autocarro Fiat Iveco, condotto dal modicano G.C., 39 anni, che stava imboccando la Via Torre Cannata Olivieri, e una Volkswagen Sharan, condotta da R.V., una donna di 25 anni, ispicese, che proveniva dal senso opposto. La donna e la passeggera, R.C., 52 anni, sono rimaste ferite e trasportate al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore. La prognosi è di cinque e sette giorni. Sul luogo dell’incidente, per i rilievi, è intervenuto il Nucleo di Pronto Intervento della Polizia Locale. L’altro incidente si è verificato in Via Trapani Rocciola tra una Citroen C 3 e una Fiat Brava. Solo danni, per fortuna, ai mezzi. Illesi i conducenti e i passeggeri.