Gli agenti della Polizia municipale hanno sequestrato un immobile costruito abusivamente in pieno centro a Marina di Ragusa. Il provvedimento è scattato nel quadro di una serie di iniziative di controllo del territorio comunale, particolarmente delle zone rivierasche. In campo il nucleo di Polizia Edilizia che ha effettuato dei sopralluoghi congiuntamente a funzionari dell’ufficio infrazioni dello Ufficio tecnico. L’immobile sottoposto a sequestro preventivo si trova in una zona centralissima di Marina di Ragusa, tra la via Benedetto Brin ed il lungomare Bisani, con vista sul porto turistico; si tratta di una intera sopraelevazione costruita sul preesistente lastrico solare sito al secondo piano dell’edificio, consistente nella realizzazione di un manufatto della superficie di circa 85 metri quadrati per una cubatura di circa 225 metri, con struttura portante in profilati in ferro, tamponamenti in muratura e copertura a tetto ad unica falda con pannelli coibentati e tegole. Il proprietario è stato denunciato alla Procura per violazione del Testo unico edilizio.
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POZZALLO: SEQUESTRATE 5000 LUCI NATALIZIE PRIVE DEL MARCHIO CE
Cinquemila luci natalizie pronte ad essere immesse in commercio sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza di Pozzallo perché prive dei prescritti requisiti per la loro vendita al dettaglio. Luci e colori pronti a riscaldare e rendere natalizia l’atmosfera nelle abitazioni pozzallesi; peccato che si trattava di oggetti pericolosi e non conformi alla normativa CE. Inoltre le istruzioni per l’uso non erano indicate in lingua italiana: requisiti fondamentali che garantiscono la qualità dei prodotti, soprattutto, come nel caso di specie, quando si tratta di materiali elettrici, composti anche da piccoli oggetti ingeribili da parte dei più piccoli. Il titolare, un cinese, rischia una sanzione pecuniaria fino a 25.000 euro.
RAGUSA, DETURPATO IL MONUMENTO AI CADUTI
E’ stato deturpato il monumento ai caduti di piazza San Giovanni a Ragusa. Ignoti hanno rubato la targa in bronzo, del peso di almeno venti chilogrammi, che venne fatta fare dagli emigranti iblei in Argentina in onore ai caduti per la Patria. Sino a domenica sera, la targa era al suo posto così com’è sempre stato da oltre mezzo secolo. “Io amo il monumento di piazza San Giovanni – racconta Giovanni Cascone – e infatti nelle mie passeggiate quotidiane nel centro storico di Ragusa superiore, ci passo sempre accanto. Domenica sera era tutto a posto, lo ricordo bene, invece martedì mattina, al posto della targa, c’era un vuoto, e in quel vuoto sono rimasti solo i tondini di ferro che la ancoravano al monumento”. Il signor Giovanni ricorda a memoria la scritta della lapide: “Per i ragusani caduti per la patria, dai fratelli emigranti in Argentina. Buenos Aires”. Il cittadino ha segnalato alla Polizia municipale, l’assenza dell’elemento in bronzo. Molti anziani, fra quelli soliti a sedersi nelle panchine della piazza, a seguito della segnalazione di Cascone, si sono scandalizzati per questo furto. “E’ incredibile – si chiede uno di loro – chi può aver fatto una cosa del genere? Forse per rubare il materiale, cioè il bronzo? Oppure è uno sfregio?”. Se fosse vera la seconda ipotesi, il fatto sarebbe ancora più grave. I monumenti ai caduti, e tutto ciò che fa parte di questi complessi scultorei, oltre ad avere un valore artistico e monumentale, hanno soprattutto un significato morale e civile. Sono le “vestigia di una generazione sfortunata che dovette sopportare la carneficina della Grande guerra”. Ed è giusto ricordare ciò che scrisse Milizia: “La vita del morto sta nella memoria del vivo”.
RAGUSA, INCIDENTE STRADALE IN VIA MONSIGNOR RIZZO
La Polizia municipale ha denunciato un quarantenne per guida in stato di ebbrezza. Mercoledì mattina, alle ore 8 circa, avrebbe causato un incidente stradale sulla via Monsignor Rizzo che ha coinvolto 3 veicoli: una Peugeot 106, uno scooter Aprilia e una Bmw. Il denunciato, M.E., rumeno, era alla guida della Peugeot che, in corrispondenza dello stallo riservato alla fermata del bus di linea non si fermava in tempo tamponando il ciclomotore fermo in fila che, a causa del forte urto avanzava in avanti e il suo conducente (una studentessa di sedici anni) veniva sbalzato sulla Bmw. La ragazza ha rimediato ferite giudicate guaribili in 20 giorni.
MODICA, LA PROCURA SEQUESTRA IMMOBILE DI VIA TRANI
Personale del Nucleo Ambientale della Polizia provinciale di Ragusa, comandato dal dirigente Raffaele Falconieri e coordinato e diretto dal Procuratore della Repubblica di Modica Francesco Puleio, ha proceduto al sequestro del terreno e delle attività di cantiere presenti nel fondo sito a Modica in via Trani. Si tratta del provvedimento in esecuzione di decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Modica, Manenti. Per il terreno in questione (della superficie complessiva catastale di mq. 2773) i proprietari avevano chiesto ed ottenuto dal Comune di Modica la concessione edilizia per la realizzazione di un edificio per civile abitazione e, recentemente avevano proceduto ai primi lavori di spianamento e movimento terra. Le indagini hanno accertato che la concessione edilizia sarebbe stata rilasciata omettendo ogni valutazione sulle possibili conseguenze che la realizzazione dell’edificio avrebbe avuto sulla regimentazione delle acque. Infatti, l’immobile sarebbe sorto in una zona di impluvio naturale dove convoglia buona parte delle acque piovane (superficiali e di infiltrazione) di tutto il bacino sovrastante la Via Trani, oggi fortemente urbanizzato. Il cantiere della costruenda palazzina, come si evince anche dagli ulteriori accertamenti svolti dal settore Geologia della Provincia regionale di Ragusa, avrebbe modificato i profili dell’impluvio e avrebbe ristretto la sezione naturale del letto di piena o di magra con possibili rischi geomorfologici ed idraulici dei luoghi e con processi di erosione accelerata, in occasione di eventi piovosi critici e non solo. Le indagini hanno documentato quanto realmente accaduto nell’agosto scorso: a seguito di un violento temporale, le acque piovane provenienti dalle vie sovrastanti e dalle traverse della Via Trani hanno trasformato questa strada in un unico fiume in piena con allagamenti che hanno creato molto allarme negli abitanti. I residenti del quartiere erano già preoccupati per i pericoli per l’incolumità pubblica che l’edificazione di quel fondo poteva comportare. Ai due proprietari del terreno e a un dirigente ed un funzionario del Comune di Modica contestata l’ipotesi di reato di abuso d’ufficio in concorso per l’indebito rilascio della concessione ad edificare.
Sorveglianza speciale per un pozzallese
Accogliendo la richiesta del Procuratore della Repubblica di Modica Francesco Puleio, il Tribunale di Ragusa, sezione Misure di prevenzione, ha applicato con provvedimento reso all’udienza del 30 novembre scorso nei confronti di B.L., (nato a Ragusa nel 1976 ma residente in Pozzallo), la misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per la durata di 2 anni. Il Tribunale ha ritenuto che B.L., già destinatario di analogo provvedimento di misura di prevenzione nel 2002, attualmente detenuto in esecuzione di due misure cautelari per sequestro di persona, rapina, violenze e lesioni, nonché per incendio ed illecita concorrenza con violenza, sia soggetto socialmente pericoloso, dedito a traffici delittuosi.
RAGUSA, DUE ARRESTI PER FURTO IN ABITAZIONE
Gli uomini della Squadra Volanti di Ragusa hanno arrestato per furto in abitazione due croate, Romina Miljak, nata a Torino, 19 anni e D.P. nata a Catania dell’età presunta tra i 17 ed i 18 anni. I fatti risalgono a lunedì mattina. Alle 10.45 un’anziana signora ha contattato il 113 per segnalare di aver subito un furto in appartamento in via Palma di Montechiaro, che doveva essere accaduto da pochi minuti, giacché la signora si era allontanata per un quarto d’ora da casa per alcune commissioni. La vittima ha aggiunto di aver visto uscire da casa due giovani donne, ma non aveva fatto in tempo neanche a capire cosa potessero aver fatto che erano fuggite. Le Volanti della Polizia di Stato si sono precipitate sul posto ed in pochi istanti hanno raggiunto la vittima e costatato l’avvenuto furto; altre due Volanti hanno controllato palmo a palmo le vie limitrofe per ricercare le donne. Cinque minuti dopo, un ispettore capo ed un assistente capo della Polizia Penitenziaria, liberi dal servizio, si trovavano nella vicina via Carducci ed avendo visto passare due donne apparentemente nomadi che, con fare sospetto, guardavano gli appartamenti, decidevano di richiedere l’ausilio dei colleghi della Squadra Volanti per identificarle. La perquisizione dà esito positivo, le donne vengono trovate in possesso di anelli, bracciali ed orologi in oro e per di più avevano tentato di nascondere nel cestino dei rifiuti gli arnesi atti allo scasso (due cacciavite di grosse dimensioni ed anche dei guanti) ma erano state notate dagli operatori della Polizia. Recuperata la refurtiva, sequestrati gli arnesi atti allo scasso ed i guanti utilizzati, le due donne sono state condotte presso la Questura dove un’agente donna ha completato la perquisizione personale. Inoltre, durante il controllo presso un bar, una giovane ragazza si avvicinava agli operatori per riferire che tre giorni prima aveva notato le due donne mentre tentavano di aprire la porta della sua abitazione. La minore è stata condotta al Centro di Prima Accoglienza di Caltanissetta, mentre la maggiorenne si trova agli arresti domiciliari presso una casa accoglienza, visto lo stato di gravidanza. Il materiale oggetto di furto è stato recuperato e riconsegnato alla vittima.
RAGUSA, INTERVENTO DEI VIGILI DEL FUOCO PER UNA FUGA DI GAS
Allarme per una fuga di gas lunedì, dopo le 14, in via Cartia, all’angolo con via Rumor, a Ragusa. Durante le operazioni di scavo per realizzare l’allaccio fognario di alcuni edifici di nuova costruzione è stato tranciato un tubo del metano della Enel Gas, a media pressione (4.5 Bar). Personale dei Vigili del fuoco, allertato con una chiamata al 115, ha immediatamente provveduto ad isolare la zona, solo parzialmente abitata, e nel contempo ha impedito il transito veicolare molto denso nella zona. Contestualmente i Vigili del Fuoco hanno allertato l’Enel Gas, che prontamente intervenuta, ha provveduto ad intercettare la condotta interessata dal sinistro bloccando la perdita. I pompieri hanno inoltre verificato sottovento con le attrezzature in dotazione la concentrazione di gas in prossimità di via Psaumida e del campo sportivo Selvaggio e non sono state rilevate misure di allarme. Sul posto anche gli agenti della Polizia municipale che hanno provveduto a deviare il traffico, oltre al personale dell’Ufficio di Protezione Civile comunale. Il personale dei Vigili del fuoco ha fatto rientro in sede alle ore 16.15 quando l’emergenza è stata dichiarata conclusa.
VITTORIA, UN ARRESTO
Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Vittoria hanno arrestato Octav Chiriac, 22 anni, romeno, per furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione. Gli agenti di Polizia erano intervenuti presso un negozio di abbigliamento di piazza Nenni a Vittoria, dove avevano identificato e perquisito il giovane romeno, che all’uscita del negozio avrebbe fatto azionare il dispositivo antitaccheggio. I poliziotti hanno rinvenuto, nascosti dentro la parte anteriore dei pantaloni del giovane, un altro paio di pantaloni con la piastra antitaccheggio danneggiata. Il giovane veniva condotto in Commissariato, dove, appena sceso dall’auto, avrebbe gettato distante il portafogli. Il gesto non è sfuggito agli agenti che hanno recuperato il portafogli. Nel frattempo il romeno avrebbe tentato di scappare, senza riuscirci perché bloccato dai poliziotti. Il portafogli conteneva un documento di guida ed alcune tessere sanitarie intestate a italiani. Gli accertamenti effettuati sui documenti e su un telefono cellulare hanno permesso agli agenti di stabilire che tutto era provento di un furto subito da una giovane donna, a cui sono stati restituiti.
LONDRA, SCOTLAND YARD ARRESTA OMICIDA LATITANTE Aveva ucciso un rumeno a Comiso
E’ stata la polizia londinese a mettere le manette a Dimitrie Rosu, il cittadino rumeno di 31 anni, che nel dicembre del 2008 aveva ucciso un suo connazionale a Comiso. I poliziotti di Scotland Yard hanno eseguito il mandato di arresto europeo emesso in Italia, mettendo fine al caso dell’omicidio di Daniel Carlan. La vittima era stata aggredita da Rosu e altri due suoi connazionali. Il gruppo lo aveva colpito ripetutamente alla testa e in altre parti del corpo, massacrandolo con bastoni di legno e un martello e procurandogli una “emoraggia sub aracnoidea con frattura pluriframmentaria”. Il ferito agonizzante era stato abbandonato per terra (dopo pochi giorni morì in ospedale). L’intervento immediato dei Carabinieri di Comiso aveva permesso di identificare uno dei tre aggressori, Gabriel Dogariu. Qualche giorno dopo era stato individuato anche il secondo omicida, Sebastian Colpos, di 37 anni, intercettato dai Carabinieri della compagnia di Bitti a bordo di un’autovettura in compagnia di altri connazionali. Il terzo complice dell’omicidio era latitante da 4 anni. Le indagini sono proseguite grazie al lavoro del Nucleo operativo della Compagnia di Vittoria e dei carabinieri della Stazione di Comiso, che hanno operato in stretta collaborazione con Scotland Yard e con il tramite dell’Interpol. E’ stata la Polizia londinese, infatti ad avere individuato la presenza di Rosu nel Regno Unito, dove l’omicida si era recato, trovando rifugio dalla madre. Domenica si è chiuso il cerchio intorno a Rosu, che è stato arrestato e subito condotto nelle carceri londinesi, in attesa del provvedimento di estradizione in Italia, dove espierà la pena.
Ragusa scompare anziana la Polizia la ritrova
Era scomparsa domenica pomeriggio dalla sua casa, in zona Pianetti a Ragusa. Gli uomini della squadra Volanti della Polizia di Ragusa l’hanno ritrovata dopo tre ore di ricerche. Da domenica sera è fuori pericolo un’anziana di 76 anni, che essendo affetta di Alzheimer, era uscita da casa, sfuggendo al controllo di chi ne aveva cura. I poliziotti l’hanno ritrovata all’interno del cortile di una villetta vicina alla sua casa. Secondo la ricostruzione degli inquirenti la donna aveva aperto la porta della sua abitazione ed era uscita, e poi disorientata, anche per l’intensa nebbia di domenica sera, anzichè far ritorno a casa sua, era entrata nel giardino di un’ignara famiglia. L’anziana era riversa per terra, bagnata dalla pioggia battente e dolorante a un piede, a causa della caduta. La signora è stata trasferita in ospedale: ne avrà per tre giorni.
RAGUSA, RISSA IN CENTRO
Cinque persone sono finite ai domiciliari, a Ragusa, per una rissa scoppiata all’alba, poco prima delle 5 di sabato, in un locale notturno del centro storico, in corso Vittorio Veneto. I Carabinieri, giunti sul luogo, hanno trovato due romeni feriti, che sono stati accompagnati al Pronto Soccorso. In ospedale i due sono stati riconosciuti da tre italiani di Vittoria coinvolti nella rissa – che si erano fatti medicare -, i quali hanno tentato di aggredire i romeni. Gli uomini dell’Arma, aiutati dai colleghi della Polizia, sono riusciti a evitare il peggio. Dopo le cure dei sanitari, i cinque sono stati arrestati e portati in caserma. Alcuni di loro, stremati, si sono addormentati sulle sedie. I loro nomi sono Adrian Cobzaru, 21 anni; Ionel Munteanu, 20 anni; Giovanni Guglielmino, 27 anni; Stefano Bonomi, 27 anni; Giovanni Saillant, 23 anni. I cinque si erano incontrati nello stesso locale dove una settimana prima avevano avuto qualche battibecco. Così se le sono date di santa ragione, usando anche una mazza da baseball e un martello. Uno dei tre italiani, colpito in piena fronte, è svenuto.
RAGUSA, SEQUESTRATI DUE CONTI CORRENTI
Due conti correnti intestati a Domenico Caggegi, di 65 anni, arrestato il 16 novembre scorso per usura ed estorsione continuata nell’ambito dell’operazione denominata “No problem”, sono stati sequestrati, su disposizione della magistratura, dalla Squadra Mobile e dalla Guardia di Finanza di Ragusa. La somma di denaro sequestrata, su conti on-line di due banche, sarebbe pari al valore degli interessi usurai che sarebbero stati illecitamente incassati dall’indagato. Agenti di polizia e militari hanno eseguito nei suoi confronti un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale di Ragusa Claudio Maggioni su richiesta del sostituto procuratore Federica Messina.
VITTORIA, CONTROLLI DEI CARABINIERI
I Carabinieri della Compagnia di Vittoria, a conclusione del servizio coordinato a largo raggio disposto dal Comando Provinciale di Ragusa e finalizzato al controllo del territorio, hanno deferito in stato di libertà un romeno di 19 anni, sorpreso dai militari alla guida della sua autovettura privo della patente di guida perché mai conseguita; l’auto è stata sottoposta a sequestro amministrativo. Ad Acate i Carabinieri hanno deferito in stato di libertà un romeno di 44 anni, sorpreso alla guida del proprio motociclo, sottoposto a sequestro amministrativo, privo della copertura assicurativa e della patente di guida in quanto mai conseguita. Inoltre, l’uomo ha fornito ai militari false generalità. Segnalati all’Ufficio Territoriale del Governo di Ragusa due vittoriesi trovati, dopo perquisizione personale, in possesso di marijuana del peso complessivo di gr. 2. Durante i controlli i Carabinieri hanno elevato 8 contravvenzioni al Codice della Strada, sequestrato due veicoli e ritirato una patente di guida.
Danni notevoli ai servizi igienici della Villa comunale di Comiso
Persone ignote hanno divelto i sanitari dei servizi igienici della villa comunale di Comiso, sfondato le porte, asportato altri arredi. A denunciare il fatto è l’assessore comunale all’Ambiente Emanuele Amenta. “E’ l’ennesimo atto inqualificabile di teppisti senza scrupoli – ha dichiarato l’assessore Amenta -, che in dispregio delle più elementari regole di convivenza civile e della cosa pubblica non hanno di meglio da fare e non trovano altro modo per trascorrere il loro tempo che procurare danni. Come già in passato – ha dichiarato Amenta -, provvederemo alle riparazioni e a ripristinare i servizi igienici. Il fatto è stato ovviamente denunciato alle forze dell’ordine e mi auguro che presto i responsabili siano individuati e puniti per come meritano”.
Si picchiano e finiscono in ospedale, denunciati due marocchini a Vittoria
Due extracomunitari di nazionalità marocchina sono stati denunciati dalla Polizia per vari reati. Erano stati medicati nella tarda serata dell’ultimo sabato di novembre presso il pronto soccorso dell’ospedale di Vittoria. L’intervento della volante era stato richiesto in Piazza Daniele Manin, dove gli agenti trovavano già il personale del 118 intento a soccorrere un extracomunitario con una evidente ferita al capo. Trasportato presso il pronto soccorso veniva curato e medicato, ma a causa delle ferite non era in grado di fornire agli agenti dettagli circa quanto accaduto. Contemporaneamente giungeva presso il pronto soccorso un altro extracomunitario con evidenti ferite al volto e con parte del padiglione auricolare sinistro amputato. Riferiva che aveva avuto una colluttazione con un altro marocchino che con un morso gli aveva staccato un pezzo d’orecchio. Il primo marocchino E.A.H. di 31 anni riceveva una prognosi di dieci giorni per trauma cranico facciale. Il secondo marocchino B.H. di 33 anni riportava trauma cranico minore. Le indagini successive hanno permesso di appurare che i due avevano litigato, non in piazza Manin ma in un casolare in territorio di Acate. I due sono stati denunciati per lesioni personali. Per il 33enne anche la denuncia per tentata estorsione: aveva preteso del denaro dal connazionale.
ILLECITI FINANZIAMENTI COMUNITARI NEGLI AIUTI ALL’AGRICOLTURA, ARRESTATO PROFESSIONISTA DI MONTEROSSO
C’è anche un professionista di Monterosso Almo, Giovanni Morello, 55 anni, tra i cinque arrestati nell’operazione del Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari – Nucleo Antifrodi – di Roma. Coinvolti anche i comandi provinciali di Roma, Catania e Ragusa. L’operazione è stata diretta contro il sistema degli illeciti finanziamenti comunitari nel comparto agro-alimentare, nel cui ambito è emersa una fitta rete di complicità tra operatori del settore e addetti di alcuni Centri di Assistenza Agricola. Sono state eseguite nelle prime ore del mattino di mercoledì cinque ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta di quella Procura della Repubblica a carico di soggetti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, mediante l’accesso abusivo ad un sistema informatico. Le indagini sono state avviate nel 2010 e si sono sviluppate attraverso attività sia di natura tecnica (intercettazioni telefoniche) sia di tipo classico e hanno consentito di accertare la presenza di un gruppo affaristico – criminale ben organizzato che si avvaleva di una fitta rete di complicità di diversi operatori dei Centri di Assistenza Agricola. In particolare, le investigazioni intraprese si inseriscono nell’ambito dei controlli sulla corretta presentazione di Domande Uniche di pagamento. I militari hanno riscontrato la presenza di un’associazione per delinquere specializzata nella presentazione telematica di Domande Uniche di pagamento dirette all’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea) che, attraverso diversi sportelli di Centri di Assistenza in Agricoltura (C. A.A.) sin dall’anno 2009, intestava a soggetti ignari o compiacenti la conduzione di terreni fittizi al fine di beneficiare del contributo erogato che finiva nella disponibilità degli indagati. Le indagini hanno fatto emergere che, tramite l’utilizzo di password detenute a vario titolo dagli indagati, venivano inseriti nel Sistema Informativo Agricolo Nazionale (Sian) una notevole quantità di dati falsi che attestavano illecitamente la conduzione di terreni agricoli da parte di vari soggetti. Le attività hanno evidenziato, tra l’altro, che i terreni dichiarati “in conduzione” risultavano sia di proprietà di privati, sia di enti pubblici/demaniali, che in entrambi i casi non avevano mai concesso l’uso di tali fondi agricoli. L’azione del Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari – Nucleo Antifrodi di Roma ha permesso di accertare una truffa di 6 milioni di euro di cui 4 milioni sono stati bloccati a seguito dell’intervento dei militari.
Controlli antidroga nelle scuole di Vittoria
Percorsi di legalità a parole e con i fatti. Gli uomini del Commissariato di Polizia di Vittoria, con l’ausilio di due unità cinofile di Catania, hanno dedicato un’intera mattinata ad effettuare controlli antidroga all’esterno ed all’interno di un istituto di istruzione superiore di Vittoria. “Con tale attività di prevenzione e repressione – spiegano gli uomini del Commissariato -, concordata con il dirigente scolastico, si è inteso assicurare alla grande maggioranza degli studenti ed alle loro famiglie, un ambiente scolastico pulito e scevro da qualsivoglia fenomeno di illegalità”. Durante i controlli, effettuati con due cani antidroga dei Reparti Cinofili della Polizia di Stato, nelle parti comuni della scuola ed aula per aula, sono stati rinvenuti una “stecchetta” di hascisc ed un sacchettino con diverse dosi di marijuana all’interno dell’aula magna dove erano raccolti centinaia di alunni. Nel corso dei controlli uno studente di 15 anni è stato segnalato alla locale Prefettura per uso di sostanza stupefacente. E’ stato bloccato mentre tentava di disfarsi di una “dose” di hascisc lanciandola dalla finestra di un corridoio. Dell’accaduto sono stati portati a conoscenza i genitori del ragazzo.
apinano un connazionale, arrestati due tunisini
I carabinieri della Stazione di Santa Croce Camerina, collaborati dai colleghi della Compagnia di Ragusa, hanno arrestato due tunisini per aver rapinato un loro connazionale. Nella notte tra lunedì e martedì s’è presentato un trentenne tunisino presso la guardia medica di Santa Croce: l’uomo presentava contusioni in varie parti del corpo, alla testa e al naso, tanto che i medici hanno deciso l’immediato trasporto al Pronto Soccorso di Ragusa. Raggiunto da una pattuglia radiomobile, la vittima ha riferito di essere stato picchiato e rapinato da due connazionali e che conosceva tali persone. Allertati immediatamente, i militari di Santa Croce si sono recati presso l’abitazione dei due tunisini, residenti nella cittadina camarinense, due cugini braccianti agricoli. Accompagnati in caserma, i due si sono giustificati affermando che uno era stato aggredito e che poi, insieme, avevano reso “pan per focaccia” al connazionale, malmenandolo pesantemente. E fin qui poteva apparire una “semplice” lite con un reato di lesioni procedibile con querela di parte. Nel frattempo, infatti, l’aggredito era stato ricoverato in chirurgia con una prognosi iniziale di dieci giorni. Ma la questione delle banconote sottratte al tunisino non convinceva i militari che, nel frattempo, perquisiti i due cugini, avevano trovato e sequestrato parecchie banconote di vario taglio e – in particolare – non erano convinti delle giustificazioni accampate dai due sulla provenienza del contante. Hanno deciso pertanto – vista la gravità del fatto e il pericolo che i due potessero “cambiar aria” – di sottoporli a fermo. I due fermati sono i cittadini tunisini Mohamed Jamazi, 25enne e Yosser Amor, 20enne.
Derubò un’anziana di Ispica fingendosi medico: arrestata nomade
Si presentava come medico dell’Azienda sanitaria provinciale incaricato delle verifiche per la domanda di accompagnamento. Con questo espediente, insieme con una complice, una donna si è introdotta in casa di una 81enne di Ispica e, approfittando di una sua distrazione, le ha rubato danaro e preziosi, gettando nella disperazione l’anziana. La ladra, una nomade 36enne, di Roma, è stata identificata e arrestata dai carabinieri del Comando provinciale di Ragusa, su ordine della procura di Modica, con l’accusa di concorso in furto in abitazione, aggravato dall’aver simulato la qualità di pubblico ufficiale e dall’aver agito con destrezza, fra l’altro approfittando della veneranda età della vittima. La sua complice è ricercata. Le due donne, che appartengono alla comunità dei “Camminanti”, sono sospettate di altri numerosi furti ad anziani.