21-12-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

Rapina ad Acate. Arrestato Crocifisso Piscopo

Un minorenne, autore della rapina, era già stato arrestato all’inizio dell’anno. Venerdì è invece scattato l’arresto di Piscopo, 20 anni, di Vittoria, con precedenti di polizia. Il giovane è accusato di avere messo in atto una rapina il 18 settembre del 2011, insieme ad un minore, ad Acate, ai danni di un bracciante agricolo di nazionalità rumena. L’uomo era stato affiancato da due ciclomotori condotti da altrettanti giovani. Mentre uno lo bloccava, l’altro gli portava via il portafogli con 105 euro.

Anabolizzanti in palestra ad Ispica. Denunciato il titolare

I finazieri di Pozzallo sequestrano anabolizzanti e integratori alimentari, in pastiglie e in polvere all’interno di una palestra di Ispica. Alcuni dei frequentatori della palestra, quindi, oltre a tonificare il proprio corpo con il sudore e la fatica, avevano la possibilità di scegliere anche vie più “comode”: bastava chiedere al titolare della struttura che era in grado di fornire ogni tipo di amminoacido, integratore alimentari utile a rinvigorire e gonfiare i muscoli del corpo. Peccato, però, che si trattava di prodotti contenenti sostanze delle quali ancora non si conosce la natura in quanto privi di etichette e titoli autorizzativi, e pertanto potenzialmente dannose per la salute di chiunque ne abbia fatto uso. I prodotti sono stati reperiti tramite mercati paralleli facilmente accessibili attraverso internet. Per il titolare della palestra è scattata la denuncia.

Quando lo stalker è donna, quarantenne denunciata a Comiso

Anomalo caso di stalking è stato segnalato a Comiso. Un uomo di 40 anni è in questo caso la vittima delle attenzioni morbose di una coetanea con la quale aveva intrapreso negli anni scorsi una relazione. L’uomo, un operaio presso una azienda comisana, non sposato, aveva iniziato alcuni anni fa una relazione con la donna. Era durata alcuni mesi, poi l’uomo, forse accorgendosi della personalità della compagna, aveva interrotto il rapporto. Da quel momento, per lui, sono iniziati i problemi. Centinaia le telefonate ricevute in qualsiasi momento del giorno e della notte, tanto da essere costretto a cambiare il numero di telefono sia di casa che della abitazione; decine gli inseguimenti effettuati dalla donna che si appostava sotto casa ed aspettava che l’uomo uscisse per andare a lavoro seguendolo sino all’azienda e costringendo più volte i colleghi della vittima ad intervenire per fare allontanare la stalker. Il quarantenne è stato anche obbligato a cambiare sia lo stile di vita, a volte decideva anche di non uscire di casa neppure per fare una passeggiata, che i turni di lavoro all’improvviso pur di evitare la donna, ma anche questo non ha scoraggiato la persecutrice. Alla fine, dopo più di due anni, l’uomo ha deciso di segnalare al Commissariato la donna. Sentiti parecchi testimoni dei fatti, tutti hanno confermato quanto veniva vissuto dall’uomo e la stalker è stata segnalata in Procura. Anche condotta in Commissariato per formalizzare la sua posizione di indagata, la donna ha continuato ad affermare che è ancora innamorata dell’uomo.

Controlli notturni sul litorale ragusano, quattro denunciati

I militari delle Stazioni di Ragusa e Santa Croce Camerina con quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Ragusa, hanno portato a termine un servizio di controllo nel litorale che va dalla foce dell’Irminio a quella dell’Ippari. Quattro le persone denunciate. Due tunisini, LBM di 44 anni e JG 38enne, entrambi domiciliati a Ragusa e braccianti agricoli, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per guida in stato d’ebbrezza poiché alla guida delle rispettivi automobili zigzagavano pericolosamente sulle strade della provincia dopo aver abbondantemente bevuto. Un altro giovane tunisino, 21enne operaio residente a Modica, è stato fermato mentre guidava una grossa motocicletta giapponese, di sua proprietà, senza aver mai conseguito la patente. E’ stata poi fermata – dopo un breve inseguimento – un’auto sospetta con a bordo cinque ispicesi. La perquisizione ha permesso di trovare un grosso pezzo di mannitolo, sostanza utilizzata per “tagliare” la cocaina, e alcune siringhe, ma nessuna sostanza stupefacente. Il conducente, privo di patente poiché revocata e sotto l’effetto di stupefacenti, ha ben pensato di fornire i dati anagrafici di un’altra persona. Smascherato da uno dei militari che già lo conosceva, è stato denunciato anche per false attestazioni.

Modica, incidente autonomo: ferita giovane ragusana

Incidente stradale autonomo, venerdì mattina, poco dopo le 9, sulla Pozzallo-Ragusa, nell’immediata periferia di Modica. Una giovane ragusana è finita fuori strada per cause ancora da accertare. La giovane, che era alla guida di un’Alfa Romeo 156, ha riportato ferite guaribili in venti giorni. Sul posto la Polizia stradale.


Controlli della Polizia a Vittoria, tre denunciati

Tre persone sono state denunciate all’autorità giudiziaria dalla Polizia del Commissariato di Vittoria. Si tratta di N.G., vittoriese 22enne sorvegliato speciale. La Volante del Commissariato lo ha trovato fuori dalla sua abitazione dopo le 21, orario massimo entro il quale il sorvegliato doveva fare rientro in casa. Si tratta dell’ennesima segnalazione nel volgere di alcuni mesi. Per ciascuna di tali infrazioni la sanzione penale prevista varia da un minimo di tre ad un massimo di 12 mesi di arresto. L’altro denunciato è M.P., vittoriese 42enne, agli arresti domiciliari. Nel corso di un controllo mattutino non è stato trovato in caso. Per lui è scattata la denuncia per evasione. Ed ancora S.T., ghanese di 18 anni, denunciato perchè resosi responsabile di danneggiamento di una struttura presso la quale è ospite.


Controlli antidroga nelle scuole del capoluogo

Nell’ambito dei servizi di prevenzione e controllo del territorio, gli uomini della Squadra Volanti della Questura di Ragusa, hanno effettuato servizi straordinari finalizzati ad ostacolare il fenomeno di spaccio ed uso di sostanze stupefacenti nelle scuole. L’attività degli agenti è stata svolta durante tutta la mattinata di giovedì. Si è concentrata nei pressi dei principali istituti scolastici del capoluogo. Sono stati effettuati posti di controllo, sia negli orari di ingresso che di uscita degli studenti, finalizzati a garantire il rispetto delle norme del Codice della Strada. In particolare, previe intese con i dirigenti scolastici e con l’utilizzo di unità cinofile della Questura di Catania, sono stati effettuati accurati controlli setacciando sia alcune aule che i posti più sensibili di alcuni istituti: bagni, scale d’emergenza, corridoi, cortili, parcheggi dei ciclomotori. I controlli effettuati con le unità cinofile hanno dato esito negativo: nessun studente è stato trovato in possesso di sostanze stupefacenti.

Guida in stato di alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti

Un giovane pozzallese è stato denunciato, a Marina di Ragusa, per il reato di rifiuto di sottoporsi agli accertamenti sanitari sullo stato di alterazione psicofisica conseguente all’uso di sostanze stupefacenti. L’episodio è avvenuto giovedì, intorno alle 16,30, in contrada Castellana. Il giovane, alla guida di un’auto, quando ha visto gli agenti ha cambiato direzione improvvisamente. Dopo un breve tentativo di fuga, l’auto è stata fermata e i tre occupanti sono stati trovati in possesso di alcune siringhe dalle quali si evinceva chiaramente che avevano fatto uso di eroina. Il conducente si è rifiutato di eseguire i test ed è quindi stato denunciato. Ritirata anche la patente. Nel corso di un controllo nel centro storico, invece, è stato denunciato un rumeno di 33 anni, per ricettazione di un motorino risultato rubato.


Perse un dito durante il fuoco pirotecnico, richiesto rinvio a giudizio per gli organizzatori della festa

Il procuratore della Repubblica di Modica ha richiesto il rinvio a giudizio nei confronti di Martino Li Greci e Igor Bajardi, entrambi palermitani, per lesioni personali colpose in concorso. Lo scorso gennaio ad Ispica durante uno spettacolo di ricostruzione storica denominato “Raduno degli eroi” furono sparati dei fumogeni, uno dei quali colpì un figurante della manifestazione. Le ferite riportate furono assai gravi: falangi amputate e perforazione del palmo della mano destra. Non si trattava quindi di fumogeni ma di veri e propri petardi. I due palermitani organizzatori dell’evento agirono, scrive la Procura di Modica, “con negligenza, imprudenza, imperizia ed inosservanza delle norme che regolano l’uso e l’impiego di materiale pirotecnico”.

Cane antidroga scova a Comiso 110 grammi di marijuana

A scovare la droga è stato Indic, un pastore tedesco di due anni, specializzato nella ricerca di stupefacenti. L’ha trovata all’interno di un forno, in casa di un operaio 21enne di Comiso: un giovane senza alcun precedente penale. Chiarini.

Giovanni Cabibbo, dai domiciliari finisce in carcere

I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Ragusa hanno tradotto in carcere Giovanni Cabibbo, il trentaquattrenne di Santa Croce Camerina agli arresti domiciliari dal settembre scorso per le raffiche di mitra Kalashnikov che hanno attinto nello scorso inverno una ditta di legnami e un ristorante nel comune di Santa Croce. Fatti che risalgono alle notti del 21 e 24 di febbraio 2012. Le indagini dei carabinieri di Ragusa, inizialmente dirette nell’area degli usurai e del recupero crediti fai-da-te, s’erano presto spostate nel mondo del gioco e dei relativi debiti. Sembra infatti che il Cabibbo avesse sparato per far capire a un dipendente della ditta di legnami e a un parente del titolare del ristorante che meglio sarebbe stato se avessero reso quei debiti che avevano accumulato sul tavolo da gioco. Qualche giorno dopo i fatti i militari avevano rinvenuto, di fronte a un fondo utilizzato dal Cabibbo a Santa Croce, un caricatore, decine di proiettili e materiali di pulizia e accessori. L’aggravamento della misura è stato deciso perché nel corso del bimestre di domiciliari, l’uomo ha incotrato alcuni amici violando le prescrizioni imposte dal Gip nella misura cautelare. Si sono quindi per lui aperte le porte di via Giuseppe Di Vittorio e mercoledì mattina è stato accompagnato in carcere. L’indagine continua, alla ricerca dell’arma che ha sparato, sicuramente un fucile d’assalto di origine sovietica, un Kalashnikov o qualche sua successiva riproduzione e/o imitazione, come confermato con certezza dai Carabinieri del R.I.S. di Messina ch’erano stati chiamati ad analizzare e confrontare bossoli e ogive trovati nelle tre occasioni a Santa Croce. Tale arma, infatti, è di estrema pericolosità e si dovrà profondere il massimo sforzo al fine di trovarla e di levarla dalla circolazione.

ARRESTATO MODICANO PER RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE

Arrestato per violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale il modicano Bernardo Lagona di 35 anni, con precedenti di polizia in materia di stupefacenti. L’arresto è stato eseguito dagli agenti del Commissariato di Modica che lo scorso sabato sera, nel corso di un controllo volto a contrastare il triste fenomeno delle cosiddette stragi del sabato sera, ha intercettato Lagona a bordo della sua autovettura. L’uomo, alla richiesta degli agenti di esibire i documenti di identità, a causa dello stato di ebbrezza alcolica, si è opposto con violenza aggredendo fisicamente un agente rimasto ferito. Il giudice ha quindi disposto la scarcerazione e la misura dell’obbligo di presentazione al Commissariato.

EVASIONE FISCALE, FIAMME GIALLE ALL’OPERA

Le Fiamme Gialle scoprono 250.000 euro di evasione fiscale da parte di consulente agronomo di Giarratana. L’interessato, già noto alla giustizia, è stato destinatario nel 2011 di un’ordinanza del Tribunale di Caltagirone di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, nell’ambito della vicenda che ha portato agli arresti domiciliari Salvatore Montagno, di Vizzini, per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Per ricostruire il reale volume di affari del professionista sono state condotte apposite indagini finanziarie con il controllo dei conti correnti a disposizione dello stesso. Dal riscontro tra la documentazione contabile prodotta dal professionista ed i movimenti bancari effettuati per il periodo oggetto della verifica, l’agronomo non è stato in grado di fornire idonee e comprovate giustificazioni alle operazioni economiche dei suoi conti correnti e di quelli a lui stesso riconducibili a vario titolo. “L’attività in questione – scrive la Finanza – è stata svolta nell’ottica di salvaguardare i professionisti onesti dalla concorrenza sleale esercitata da coloro che non pagando le imposte hanno un indebito vantaggio”.


Rubano capi di abbigliamento in un centro commerciale: arrestati coniugi albanesi

I Carabinieri di Modica sono intervenuti al Centro Commerciale “La Fortezza” per un un furto all’interno di un negozio della galleria. Due persone si erano allontanate precipitosamente nonostante il tentativo del personale di vigilanza di fermarli. I carabinieri hanno subito rintracciato i coniugi albanesi che, una volta rimossi i talloncini antitaccheggio dai capi di abbigliamento trafugati, avevano celato la refurtiva nel camerino di un altro negozio del centro commerciale; poi, vista la presenza di numerose guardie giurate avevano preferito allontanarsi. Lui, 37 anni, carpentiere, lei I.M., 26 anni, casalinga, entrambi residenti a Ragusa, sono stati arrestati. La refurtiva – due maglie da donna del valore di circa 150 euro – è stata rinvenuta priva delle placche antitaccheggio in un camerino.


Ragusa, il treno passa a sbarre alzate

A distanza di un paio di mesi è successo di nuovo. Allora il video aveva fatto il giro del network. Postato su facebook, quindici secondi che documentavano come un treno sia passato senza che le barre del passaggio a livello si siano chiuse. Ieri un’altra immagine, questa volta solo una foto: il treno passa e le sbarre rimangono alzate. E’ successo sempre nello stesso punto, in viale Colajanni. Si vedono chiaramente, nella foto, i vagoni merce in transito con le sbarre alzate e alcune persone ferme a guardare quanto stava accadendo. Non molto tempo fa era successo un’altra volta. “Tre volte è un po’ troppo – spiegava un signore fermo a guardare il passaggio del treno -. Ma non si potrebbero sistemare questi meccanismi?”. Già per gli altri episodi Trenitalia aveva cercato di rassicurare: il mancato abbassamento delle sbarre viene tempestivamente segnalato al macchinista del treno. Questi, quindi, cammina a vista, procedendo a rilento proprio nella zona dell’apertura, per evitare rischi per le auto o le persone in transito.


ARRESTATO L’ACCOLTELLATORE DI VITTORIA

E’ accusato di tentato omicidio con l’aggravante dei futilissimi motivi, il parrucchiere part time vittoriese, C.V. di 24 anni, che lunedì sera, davanti a un bar del centro storico di Vittoria, ha accoltellato un suo coetaneo. La vittima, B.M., è fuori pericolo. Fortunatamente la lama gli ha perforato un polmone e solo per pochi millimetri non l’ha ucciso, dato che gli ha sfiorato il cuore. Il tentato omicida, incensurato, di buona famiglia, è invece ai domiciliari. Braccato dalla Polizia, martedì sera si è presentato al Commissariato di Polizia. Quanto è accaduto alle 18.30 del 12 novembre, fra la via Milano e la via Bixio, davanti a un bar, zona che a quell’ora era affollatissima, è un episodio gravissimo. Uno sguardo di troppo, ritenuto provocatorio dal parrucchiere, è stata la miccia che ha fatto scattare l’aggressione. La vittima era in compagnia di una ragazza e così anche il parrucchiere: le due coppie si sono incrociate davanti al bar e così anche gli sguardi dei due uomini. Il parrucchiere ha chiesto un chiarimento al suo coetaneo. I due si sono appartati, pochi metri più in là, non lontano dal bar. La risposta di B.M. non ha soddisfatto C.V., che ha deciso di estrarre il coltello a serramanico da una borsa che aveva a tracolla. Gli ha inferto il colpo, che avrebbe potuto essere mortale. Il titolare del bar e una donna, testimoni dell’accaduto, hanno dato degli indizi somatici importanti agli inquirenti per risalire all’aggressore. Un’altra coincidenza cruciale: la fidanzata dell’accoltellatore pochi mesi prima aveva presentato una denuncia proprio al Commissariato di Vittoria. Grazie a questa querela, la Polizia è riuscita a risalire al parrucchiere. Il fiato sul collo degli inquirenti non ha lasciato scampo all’aggressore che martedì si è costituito. Una nota dolente sottolineata in conferenza stampa dal dirigente Ps, Rosario Amarù: “Vi sono stati tantissimi testimoni, ma solo due hanno parlato. Come accade spesso, più il fatto è cruento, maggiore è l’omertà”. Quando il ferito è arrivato in ospedale i medici, inizialmente temevano il peggio. Poi la perizia del cardiologo ha escluso che il cuore fosse compromesso.


DUE RAPINE IN BANCA A MODICA E POZZALLO Arrestato il catanese Bombaci

La Squadra Mobile e la Polizia di Modica hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Giuseppe Bombaci, catanese di 57 anni, emessa dal Gip presso il Tribunale di Ragusa su richiesta della Procura, poiché ritenuto responsabile delle rapine messe a segno ai danni della Monte dei Paschi di Siena di Modica (il 18 maggio 2011) e del Banco Intesa San Paolo di Pozzallo (19 maggio 2011). Secondo le indagini, nel primo episodio, il Bombaci armato di taglierino e spalleggiato da due complici minacciò la cassiera della Monte dei Paschi di Siena. Non riuscì, però, nel suo intento per la pronta ed inaspettata opposizione di un altro dipendente che bloccò la bussola di accesso della Banca, costringendo i tre malviventi ad una precipitosa fuga. Nella seconda rapina, ai danni della Banca Intesa San Paolo, il Bombaci minacciò con un taglierino il cassiere, sempre con l’ausilio di due complici, riuscendo a sottrarre duemila euro. Il provvedimento gli è stato notificato in carcere a Perugia, dove si trova ristretto per altre rapine.

 

Agli arresti domiciliari uno stalker ragusano di 35 anni

E stato arrestato un 35enne ragusano, C.C. le sue iniziali, accusato di stalking. Sono stati gli agenti della Squadra Mobile a dare esecuzione all’ordinanza di arresti domiciliari. La misura cautelare è stata emessa quale aggravamento della precedente ordinanza che aveva previsto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Lo stalker vessava costantemente la vittima, con intrusioni nella vita privata, attraverso ripetuti appostamenti sotto l’abitazione della donna. L’uomo aveva anche sfrontatamente, nonostante l’avviso, esteso il proprio raggio d’azione, appostandosi spesso nel luogo di svago, un bar solitamente frequentato dalla vittima. La condotta del 35enne ha provocato alla malcapitata forte ansia e paura nell’uscire di casa. La donna di recente temeva seriamente per la propria incolumità.


IL MAGO PARACELSO ACCUSATO DI VIOLENZA PRIVATA CONTINUATA CONTRO LA TROUPE DELLE IENE

In esito ad indagini dirette dal sostituto procuratore Gaetano Scollo e coordinate dal procuratore Francesco Puleio, la Procura della Repubblica di Modica ha emesso il decreto che dispone il giudizio nei confronti di Alfio Sciacca, nato ad Acireale, di 72 anni, sedicente mago “Paracelso”, accusato di violenza privata continuata. Alfio Sciacca, accusato di avere esercitato arbitrariamente il mestiere di mago con denominazione “Mago Paracelso” nell’abitazione sita a Pozzallo in via Del Pozzo nr. 69, con insegna pubblicitaria di “Chiromante, Cartomante, Astrologo e Medium”, nel febbraio di quest’anno intimava a Fabrizio Montagner e a Niccolò Torielli, rispettivamente autore e inviato del Gruppo Mediaset per la realizzazione dei servizi della trasmissione televisiva “Le Iene” di consegnargli la telecamera contenente le registrazioni fatte a sua insaputa e con violenza strappava di mano a Fabrizio Montagner il microfono, impediva momentaneamente agli stessi di uscire dal suo studio, quindi percuoteva il Torielli con una scopa e gli lanciava contro un pezzo di legno trovato per strada, nonché li inseguiva sulla pubblica via facendo intendere di avere una pistola per ammazzarli. Il Mago era stato contattato da Niccolò Torielli che aveva simulato di essere omosessuale ed al quale aveva chiesto almeno 5.000 euro per “curare” la sua “malattia”.

VITTORIA, CONTROLLI DELLA GUARDIA DI FINANZA

I militari della Guardia di Finanza di Vittoria hanno redatto 65 verbali di mancata emissione di documento fiscale e 3 verbali per omessa installazione di registratore fiscale nel corso della “Fiera di San Martino”. In particolare, allo scopo di tutelare il Made in Italy, sono stati intensificati da parte delle Fiamme Gialle, soprattutto nell’ultimo fine settimana, i controlli a tutela degli operatori economici corretti e dei cittadini. La Tenenza della Guardia di Finanza di Vittoria ha sequestrato 43 tra giubbotti, cinture, jeans, scarpe e borse contraffatti recanti il marchio di famose griffe, nonché circa 350 cd video e musicali. Un soggetto è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa.

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