22-12-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

Oltre cinquantamila dosi di droga sequestrate dalla Polizia di Vittoria

Le analisi quantitative e qualitative eseguite dal Laboratorio di Sanità Pubblica dell’Azienda Sanitaria Provinciale n.7 di Ragusa hanno stabilito che ammontano a 50.888 le dosi ricavabili dalla marijuana sequestrata lunedì 24 ottobre in contrada Fondo Abate. In quell’occasione la Polizia aveva arrestato cinque persone e sequestrato 70 chili di marijuana per un valore sul mercato della droga di più di 200 mila euro. A capo dell’organizzazione un esponente della “Stidda”, già arrestato nell’operazione “Piazza Pulita” nel 2007. Antonio Paravizzini, 40 anni, di Vittoria, insieme alla moglie Carmela Occhipinti, alla quale sono stati concessi gli arresti domiciliari, gestiva il traffico sull’asse Vittoria-Niscemi insieme a Giovanni Ficicchia, proprietario di un appezzamento attiguo di terreno a quello di Paravizzini, dove era stata impianta la piantagione. In manette anche i fratelli Benedetto e Francesco Torres di 22 anni e 18 anni che fungevano da corrieri della droga oltre a curare la coltivazione della piantagione.

Vittoria, arrestato trentaduenne

Viola gli obblighi imposti dal giudice e torna in carcere. I carabinieri hanno arrestato Alessandro Cassisi, 32 anni, di Vittoria. Era sottoposto al regime della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. E’ stato trovato alla guida dell’auto della madre nonostante la patente gli fosse stata revocata.

Malagestione dei rifiuti a Ragusa Il Gip archivia la querela della ditta Busso contro Legambiente

Definitivamente archiviata dal Gip del tribunale di Ragusa, dopo una prima archiviazione del Pm, la querela per diffamazione nei confronti dell’ex presidente della Legambiente di Ragusa Claudio Conti avanzata dalla ditta Busso. Venivano contestate le affermazioni di Conti in merito ai risultati della Rda Ragusa e al debito che la società Il Gip ha riconosciuto che non c’è diffamazione in quanto i dati pubblicati da Legambiente sono veri. “Finisce così la propaganda della ditta Busso e dell’ex sindaco Dipasquale, – commenta Conti – avallata da dirigenti e funzionari del settore Ambiente del Comune di Ragusa, volta a manipolare i dati per coprire il fallimento della gestione dei rifiuti a Ragusa. Ora bisognerà recuperare i maggiori costi – afferma l’ex presidente del Circolo “Il Carrubo” di Ragusa che la città ha sopportato per la mancata raccolta differenziata, restituendo ai cittadini quanto pagato indebitamente”.

Ragusa, controlli della Polizia

Task force della Polizia in campo lunedì sera a Ragusa. In campo 7 pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Catania, 4 Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e 2 equipaggi della Squadra Mobile. Gli agenti hanno effettuato un capillare controllo del territorio sia nelle vie del centro che nelle zone periferiche e rurali. Eseguite 4 perquisizioni domiciliari e 12 controlli a soggetti sottoposti a misure di prevenzione e ad arresti domiciliari. Inoltre sono stati effettuati dei posti di controllo nel corso dei quali sono stati controllati 115 veicoli, 227 persone e sono state contestate 23 violazioni al Codice della strada. L’attività si concludeva con l’arresto in flagranza di Fares Henaien, cittadino tunisino di 30 anni, resosi responsabile dei reati di furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, oltre alla guida senza patente. Alle ore 22.30, mentre gli agenti effettuavano un servizio mirato ad identificare gli autori dei furti su auto recentemente commessi, venivano avvicinati da un uomo che riferiva di aver appena subito il furto di gasolio dalla propria auto in corso Mazzini. Le indagini hanno portato all’arresto del tunisino che aveva versato il gasolio nella sua Bmw la cui fiancata era imbrattata del carburante. Per bloccarlo sono rimasti feriti due agenti con prognosi di 20 ed 8 giorni.

Vittoria, la Polizia sequestra videogiochi illegali

Nel fine settimana la Polizia ha eseguito specifici controlli negli esercizi pubblici che hanno installati apparecchi da gioco. I sopralluoghi effettuati presso una sala giochi ed un bar hanno consentito di rilevare condotte illecite. Nella sala giochi, sita sulla strada per Scoglitti, sono stati trovati 3 videogiochi, un flipper e 2 tavole da biliardo senza che il titolare avesse mai chiesto l’autorizzazione del Questore, per tale motivo è stato multato per 1.032 euro e inoltre per 1.333,26 euro per ciascuno dei videogiochi (totale 3.999,78 euro) perché non rispondenti ai requisiti obbligatori previsti dalla normativa vigente. Tutti i videogiochi sono stati sequestrati, così come la somma di 2154 euro che era contenuta al loro interno e che dà l’idea di quanto possano accumulare questi congegni. In un bar al mercato ortofrutticolo di Vittoria, inoltre è stata rilevata la presenza di 2 videogiochi illeciti, dello stesso tipo dei tre trovati nell’altro esercizio, ed inoltre un apparecchio cosiddetto “Led rotanti distributore di chewing gum” che in effetti è una macchinetta mangiasoldi assolutamente illecita. Le sanzioni in tale caso ammontano complessivamente a 3.999,78 euro.

Controlli nel week end, passate al setaccio Vittoria e Pozzallo

La Squadra Volanti, insieme agli agenti dei Commissariati di Modica e Vittoria, ha effettuato, nel week end, due distinte attività di controlli straordinari del territorio. A Pozzallo sono scese in campo dieci Volanti. A seguito dei controlli sono stati sanzionati 47 conducenti di veicoli su un totale di oltre 120 soggetti identificati. Inoltre 4 giovani sono stati denunciati per possesso di sostanze stupefacenti, marijuana e hascisc. A Vittoria, sono stati identificati 45 pregiudicati su 189 soggetti; effettuate 24 perquisizioni personali e veicolari, elevate 77 contravvenzioni al codice della strada di cui 7 per mancata copertura assicurativa. Inoltre è stato effettuato un accurato controllo amministrativo in un bar in contrada Dirillo – Macchione frequentato solitamente da pregiudicati. Il controllo ha permesso di rilevare infrazioni alle norme vigenti.

ACATE, SEQUESTRATA MAXI DISCARICA ABUSIVA

I Carabinieri della Stazione di Acate hanno individuato un’area agricola di 25.000 metri quadrati totalmente adibita a discarica abusiva. L’area si trova in contrada Bosco Rinelli. Proprietario è un imprenditore agricolo di 38 anni, con pendenze penali. Per lui una nuova denuncia per i reati di attività di gestione di rifiuti non autorizzata, abbandono di rifiuti e getto di cose pericolose nonché discarica abusiva. Nella discarica c’erano rifiuti di ogni genere, compresi rottami ferrosi, rifiuti inerti, pezzi di asfalto, pneumatici fuori uso, parti di auto demolite, rifiuti cavi elettrici, tubi e pezzi di manufatti in eternit e residui di amianto sfibrato.

Vittoria, passaggio a livello bloccato, traffico in tilt

E’ accaduto lunedì mattina e la Cna di Vittoria è intervenuta duramente scrivendo: “E’un episodio assurdo, da tempo denunciamo che occorre risolvere il problema ma la classe politica del territorio continua a non ascoltare. Lo abbiamo detto in tutte le lingue, lo abbiamo urlato ai quattro venti, ma nessuno ha preso posizione. Le sbarre del passaggio a livello si sono bloccate e il traffico in entrata e in uscita della città è andato in tilt”. E’ la denuncia del presidente Giuseppe Santocono dopo quanto accaduto in uno dei principali ingressi alla città, nel tratto all’altezza della fontana della Pace. “Camion fermi – scrive Santocono – autobus immobilizzati, furgoni stoppati, i carabinieri a gestire il traffico. Se avessimo avuto una classe politica e amministrativa più attenta e meno abituata a macerare in un ambiente saturo di cloroformio tutto questo non sarebbe successo. Abbiamo anche fatto proposte poco costose indicando anche dove poter reperire i fondi. Tutto è caduto nel vuoto – scrive la Cna di Vittoria -. Possiamo produrre le cose migliori del mondo, ma se non riusciamo a immetterle nel mercato in tempi celeri rimaniamo fuori da ogni idea di economia. I faccioni di tutte le liste abbiano la dignità di pensare a queste cose e non alle succulenti indennità”.

Controlli nell’Ipparino, scattano le denunce

Servizi di controlli del territorio ipparino da parte dei carabinieri. A Scoglitti sono stati denunciati un 37enne pluripregiudicato per guida senza patente (il titolo di guida gli era stato revocato) ed una 22enne rumena perchè trovata alla guida di un motorino risultato rubato. A Vittoria un sorvegliato speciale non è stato trovato in casa durante un controllo. Sempre a Vittoria un modicano di 37 anni, con precedenti, è stato denunciato per furto: nel parcheggio del supermercato “Le Dune” ha sottratto la borsa ad una signora: dentro c’erano 600 euro. Ad Acate denunciato un giovane tunisino: trasportava plastica dismessa dalle serre senza autorizzazione.

Controlli tra Scicli e Ispica, sei persone denunciate nel week end

Nell’ultimo week end 22 pattuglie della Compagnia di Modica si sono avvicendate in una serrata attività di controllo preventivo del territorio che ha riguardato i centri cittadini di Ispica e di Scicli. I carabinieri hanno sottoposto a controllo 141 persone e 97 autovetture denunciando in stato di libertà sei persone. In particolare, le pattuglie impegnate in attività di prevenzione del crimine ad Ispica, hanno denunciato in stato di libertà tre cittadini catanesi, tutti e tre pregiudicati, accusati di detenzione di strumenti di effrazione. Dopo essere stati fermati nel centro cittadino di Ispica mentre viaggiavano a bordo di una autovettura di proprietà di una società di autonoleggio catanese, i 3 sono stati sottoposti a perquisizione. I carabinieri hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro una mazza, un piccone ed un cacciavite. Tre le persone denunciate a Scicli, due giovani sono stati trovati alla guida con un tasso alcolemico superiore al consentito. Un diciottenne, invece, guidava nonostante avesse fatto uso di droga.

Eseguita la condanna per Cirnigliaro

L’Ufficio esecuzioni penali della Procura generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Catania, ha emesso l’ordinanza di carcerazione nei confronti di Raffaele Cirnigliaro, vittoriese, pregiudicato 51enne. L’uomo deve scontare la pena residua di 3 anni e 10 mesi di reclusione, per i reati di estorsione continuata Raffaele Cirnigliaro operava a Vittoria per conto di una ditta ragusana. Secondo l’accusa avrebbe costretto alcuni cittadini albanesi a pagargli una tangente di 2500 euro per formalizzare un contratto di lavoro, peraltro fittizio, all’ufficio territoriale del Governo per il rilascio del permesso di soggiorno. Il pregiudicato è stato arrestato il 28 ottobre del 2011 e il 10 dicembre scarcerato. Le vittime sarebbero state una dozzina di cittadini albanesi.

FURTO AL FEMMINILE Arrestate tre donne a Scoglitti

Alle prime luci dell’alba di sabato mattina i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile delle Compagnia di Vittoria hanno arrestato le disoccupate Erika Campagnolo di 30 anni, pregiudicata, residente a Vittoria, Clarissa Cicero di 23 anni, incensurata, domiciliata a Comiso, Giuseppa Latino di 22 anni, incensurata, domiciliata a Vittoria, coniugata. Le donne sono state sorprese all’interno di un’abitazione di Scoglitti, ove si erano introdotte previa forzatura del cancello in ferro e della porta d’ingresso. Successivamente, a seguito di una perquisizione personale e dell’autovettura Renault “Clio” di proprietà della Cicero, con cui si erano portati sul posto, venivano rinvenuti all’interno del bagagliaio una tenaglia ed un giravite, usati poco prima per la commissione del reato. Le tre donne, dopo l’arresto, sono state tradotte dinnanzi al Tribunale di Ragusa – Sezione distaccata di Vittoria per la celebrazione del rito direttissimo nel corso del quale il Giudice, oltre a convalidare l’arresto, ha condannato le tre alla pena di 1 anno di reclusione con sospensione condizionale della pena, con onere per la Campagnolo di un risarcimento di 500 euro.


Incidente sulla Comiso-Chiaramonte

Due auto condotte da due comisani di 48 anni (prognosi di 7 e 5 giorni) si sono scontrate sulla Sp 7 alle 15,25 di sabato 6 ottobre.

Modica, quattro auto coinvolte in un tamponamento

Tamponamento a catena, venerdì mattina, in concomitanza con l’ingresso nelle scuole degli studenti, intorno alle 8,20, all’altezza del Viadotto Guerrieri, sulla SS. 115. Un tamponamento a catena che ha coinvolto quattro autovetture, una Toyota, una Mercedes, una Lancia e un’Audi che viaggiavano tutte in direzione Ragusa. Tutti gli occupanti i mezzi, quattro donne e una minore, G.G., G.S., L.S., M.C.R. e la ragazzina, V.B., sono state trasportate al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Modica. Dopo le cure i feriti sono stati dimessi con prognosi non superiori ai quindici giorni, ad eccezione di una di loro che è stata ricoverata in Chirurgia. Sul Viadotto Guerrieri è intervenuta la polizia locale che ha provveduto a deviare parte del traffico per il centro dove ci sono state code in Corso Umberto.

Furto in abitazione, arrestato gelese

La Polizia ha arrestato, a Scoglitti, Carmelo Palmieri, 47 anni, di Gela, per furto in abitazione. I poliziotti lo hanno visto mentre scavalcava il muro di cinta di una villa. Lo uomo ha detto di essere lì per raccogliere lumache, ma non c’era traccia di contenitori nè di “barbani”. C’erano invece arnesi atti allo scasso. Aveva portato via un cavo elettrico da 50 metri.


Droga, arrestato giovane calatino

Nella serata di venerdì i Carabinieri della Stazione di Comiso, nel corso di un mirato servizio per il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, hanno arrestato Davide Cambria, 36 anni, operaio, incensurato, di Caltagirone. E’ stato fermato in auto a Pedalino: aveva 120 grammi di marijuana nascosti nei pantaloni. In casa sua, appese nel sottoscala, piantine della stessa sostanza per un peso di 1,6 kg circa.


IL MUOS È SOTTO SEQUESTRO

A poche ore dal primo Corteo nazionale “No Muos” del 6 ottobre a Niscemi, è giunta la notizia del sequestro preventivo della area e degli impianti in costruzione del sistema satellitare di telecomunicazioni, gestito dalle forze armate Usa, per violazione delle prescrizioni fissate dal decreto istitutivo della Riserva naturale. L’impianto di contrada Ulmo si trova infatti all’interno della Riserva Naturale Orientata “Sughereta”, area di inedificabilità assoluta e Sito di Interesse Comunitario. Il provvedimento è stato emesso dal Gip su richiesta della Procura di Caltagirone, a conclusione di indagini avviate nel luglio del 2011. L’esecuzione del sequestro preventivo è stata affidata a Carabinieri e agenti di Polizia Municipale con l’ausilio dei Carabinieri della compagnia di Sigonella e del comandante del 41esimo stormo dell’Aeronautica Militare di stanza a Signonella. Al vaglio dell’autorità giudiziaria ci sarebbero anche altri aspetti della questione. Peppe Cannella, del Comitato di Base No Muos di Modica, dichiara: “La lotta dei giusti paga. Questo sequestro è uno schiaffo al governo Lombardo e all’Asr che in questi anni hanno permesso l’inverosimile sul Muos. I Comitati No Muos continueranno ad informare, denunciare, fare pressione. Il progetto Muos è marcio, pericoloso e devastante. Va fermato e basta”.

UCCISE IL PADRE, SCONTERA’ DIECI ANNI

Torna in carcere Corrado Moncada, condannato dalla Corte d’Assise d’Appello di Catania il 28 giugno del 2011 a 10 anni di reclusione per l’omicidio del padre Emanuele, 76enne, avvenuto nel 2009 a Modica. La corte di Cassazione ha infatti respinto il ricorso avanzato dai legali dell’uomo, confermando la sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Assise d’Appello di Catania, che aveva a sua volta riformato la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Modica il 12 ottobre del 2010. L’omicidio avvenne il 22 agosto del 2009. L’anziano fu ucciso a colpi di spranga di ferro perché accusava il figlio di aver dilapidato i soldi della famiglia in “gratta e vinci”. Dopo il suo arresto, Moncada è rimasto nella casa circondariale di Modica per quasi due anni prima di essere affidato ad una comunità terapeutica agli arresti domiciliari. Dopo che la sentenza è passata in giudicato, con il definitivo pronunciamento della Corte di Cassazione, per l’uomo si sono nuovamente aperte le porte del carcere.


DONNAFUGATA MEZZA INGUAIATA L’ESPRESSO RACCONTA

Riportiamo un articolo apparso nell’ultimo numero del settimanale l’Espresso: “Un lussuoso albergo a 5 stelle con due campi da golf, spa, e suites realizzato alle porte di Ragusa, nel cuore del barocco siciliano. Costruito su un’area archeologica vincolata grazie anche a un sostanzioso contributo pubblico erogato da Sviluppo Italia. Si tratta del Donnafugata Golf e Resort, inaugurato due anni fa. Le violazioni, denunciate senza risultato negli anni scorsi agli uffici comunali e adesso all’esame della procura di Ragusa, emergono dalle carte di un arbitrato in corso tra il proprietario del fondo sul quale sono state realizzate le opere, Orazio Arezzo, e la società titolare della struttura, la . Dalle carte depositate da Arezzo spunta un altro interessante dettaglio: a ricevere l’incarico per curare a colpi di centinaia di migliaia di euro la parte esecutiva dell’operazione è stata la Proger spa, società di famiglia di Massimo Caputi (ma lui ha sempre sostenuto di essere uscito dalla società alla fine degli anni novanta) che nel 2004, come amministratore delegato di Sviluppo Italia, concesse i circa 20 milioni a fondo perduto per realizzare il resort”. Tele Nova tornerà a breve sull’argomento con una interessante inchiesta.

Angelo Di Natale: “I manifesti elettorali finora affissi sono tutti illegali”

Angelo Di Natale, candidato all’Ars nella lista Sel, denuncia il ritardo nella ripartizione degli spazi. “Tutti i manifesti elettorali comparsi a Modica e a Ragusa, sia quelli palesemente abusivi perché posti al di fuori degli spazi predisposti nelle apposite strutture, sia quelli collocati all’interno, sono stati affissi in violazione della legge e la loro permanenza, da molto tempo ormai, reitera una situazione di illegalità che chiama in causa non solo la responsabilità diretta dei partiti politici e dei loro candidati, ma anche quella delle istituzioni preposte. L’omissione di atti dovuti per legge da parte di tali istituzioni consente e favorisce – scrive Angelo Di Natale – questa totale e diffusa illegalità. Ai sensi della legge entro il trentesimo giorno precedente le elezioni (quindi entro il 28 settembre) le Giunte dei Comuni sono tenute ad installare, in ogni centro abitato con almeno 150 residenti, speciali spazi per la propaganda elettorale, e nei tre giorni successivi – nel nostro caso entro il primo ottobre scorso – a provvedere a delimitare gli spazi e a ripartirli in tante sezioni quante sono le liste. Nel caso in cui le Giunte non provvedano nei termini prescritti agli adempimenti, – scrive Angelo Di Natale – il prefetto nomina un suo commissario. Alla luce della normativa, e per giurisprudenza consolidata, qualunque manifesto apposto prima che gli spazi siano stati ripartiti in sezioni distintamente assegnate alle singole liste è affisso abusivamente ed in violazione della legge. Fino alla ripartizione nessuno infatti – ricorda Angelo Di Natale – ha titolo per occupare una sezione, anziché un’altra, dello spazio, anche perché appena esso risulta totalmente occupato, una lista o un candidato dovrebbero sovrapporre il loro manifesto a quello dei concorrenti. Una legge della giungla che offenderebbe lo spirito civile di una comunità e alla quale io – dice Angelo Di Natale – non sono disposto a sottostare. Nessun mio manifesto finora è visibile perché non sono disponibile a violare la legge, neanche se indotto dalla colpevole inadempienza di enti pubblici territoriali. Il sindaco di Modica e il commissario del Comune di Ragusa avevano, e a maggior ragione hanno ancora, il dovere fare rimuovere tutti i manifesti finora affissi, perché tutti, senza esclusione alcuna, illegali. In alcune realtà come quella del capoluogo è poi molto diffuso un sistema oscuro di condizionamenti e intimidazioni, un vero e proprio racket sull’attività materiale di affissione. Ho rappresentato tutto ciò alla Prefettura, – denuncia Angelo Di Natale – riservandomi di segnalare alle Procure di Modica e Ragusa i profili di rilevanza penale”.


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