21-12-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

Coltivava marjuana in garage in via Sacro Cuore a Modica Arrestato Gianluca Cannata

Alle 6.30 di venerdì 28 settembre personale del Commissariato di Modica, dopo avere approfondito alcune informazioni sugli inquilini di un immobile di via Sacro Cuore, all’interno del quale erano stati segnalati movimenti sospetti, ed avendo individuato in particolare un garage da cui fuoriusciva un forte odore riconducibile a stupefacente, decideva di intervenire. Un breve appostamento ha consentito di individuare in Gianluca Cavallo l’utilizzatore del garage che veniva fermato ed identificato mentre saliva a bordo di un’auto. La perquisizione effettuata nei suoi confronti, nonché presso la sua abitazione, consentiva di rinvenire un mazzo di chiavi all’interno del quale vi era anche quella del vano garage dove la Polizia ha scoperto una piccola serra realizzata artigianalmente, al cui interno, illuminato e riscaldato con una apposita lampada temporizzata, vi erano tre piante di “Cannabis indica”, di cui una alta circa 1 metro e 80 centimetri, in piena fioritura. All’interno di detta serra vi era un ventilatore, anch’esso temporizzato e collegato ad un condensatore, diversi contenitori di fertilizzante liquido ed alcune bottiglie in plastica piene di acqua mista a fertilizzante liquido. La serra in questione, veniva aerata mediante un tubo della lunghezza di circa 2 metri, la cui estremità risultava fuoriuscire dalla finestra. Inoltre, vicino alla serra, dentro uno scatolone a sua volta illuminato e riscaldato da una lampada temporizzata, venivano rinvenuti tre bicchieri in plastica pieni di terriccio con ciascuno una piantina di Cannabis Indica appena germogliata. Nel prosieguo della perquisizione, posta sopra una mensola, veniva rinvenuta una confezione di cellophane trasparente già parzialmente utilizzato, nonché un coltello da cucina con la punta intrisa di sostanza solida di colore scuro ed una sfera di colore nero, divisibile in due parti, con all’interno degli spuntoni in plastica, utilizzata per la triturazione dello stupefacente. Analoga sostanza, già parzialmente essiccata, veniva rinvenuta dentro una boccia in vetro dentro un’auto, parcheggiata nel garage, di proprietà del Cannata, al cui interno vi erano anche alcuni semi di Cannabis Indica ed un bilancino di precisione. Gianluca Cannata è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Venerdì pomeriggio il Giudice del Tribunale di Modica, accogliendo la richiesta della Procura della Repubblica, ha convalidato l’arresto, disponendo nei confronti di Gianluca Cannata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione presso gli Uffici della Polizia tutti i giorni della settimana.


Indagine omicidio Ivano Inglese La Polizia scientifica al lavoro

Coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Claudia Maone, continuano le indagini della Polizia di Vittoria e Ragusa sull’efferato delitto del 20 settembre. Sono in azione anche i reparti specializzati della Polizia scientifica dei Gabinetti Regionali di Palermo e Catania. Il loro compito è quello di scovare, individuare, catalogare, classificare, utilizzando le tecniche più avanzate, le tracce rilevabili nella scena del crimine. Il reparto di Catania è specializzato nell’esaltazione delle impronte papillari latenti con mezzi chimici, in particolare attraverso la fumigazione con esteri di cianoacrilato. Il reparto di Palermo ed il L.I.B. (Laboratorio Indagini Biologiche) della Polizia di Stato sono specializzati nel rilevamento di tracce di tipo biologico, utilizzando mezzi biologici come il luminol, e fisici attraverso il prelievo di cellule epiteliali di sfaldamento al fine di evidenziare il profilo genetico utile per eventuali comparazioni.


Pozzallo, incendiata la macchina dell’ingegnere capo Gambuzza

Nella notte, intorno alle 2.30, un incendio quasi certamente di natura dolosa ha distrutto l’automobile dell’ingegnere Giovanni Gambuzza, dirigente Ufficio Tecnico e dell’Ufficio Ecologia del Comune di Pozzallo. Le fiamme hanno distrutto completamente la Mercedes parcheggiata in via Lucania, davanti all’ingresso secondario dell’abitazione. I Carabinieri stanno ancora indagando.

Ragusa, palermitano stalker perseguita ragusana Il giudice gli proibisce di avvicinarla

Ancora un provvedimento della Squadra Mobile della Polizia per un caso di stalking. Un cinquantaseienne palermitano responsabile di “atti persecutori” nei confronti di una quarantenne ragusana è stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima. Tra i due c’era stata una relazione sentimentale. Finito l’amore, peró, è iniziata una serie di azioni vessatorie inflitte alla vittima consistite in intrusioni nella vita privata, attraverso ripetuti appostamenti sotto l’abitazione, presso il luogo di lavoro. Ed ancora comunicazioni telefoniche ed sms ripetuti e indesiderati, al punto da provocare alla malcapitata forte ansia e paura. Gli esiti investigativi forniti dalla “sezione specializzata” della Squadra Mobile hanno permesso al Pm di chiedere la misura cautelare poi emessa dal gip Claudio Maggione. Da qualche mese la vita della vittima era diventata particolarmente difficoltosa per timore di ricevere nuove molestie; aveva paura di uscire di casa e dal posto di lavoro, temendo seriamente per la propria incolumità personale e dei propri figli. Addirittura il molestatore era arrivato a pedinare e disturbare incessantemente la vittima presso il luogo di lavoro mandando in tilt le utenze telefoniche dell’Ufficio ed effettuando delle vere e proprie “imboscate” per intercettarla e ottenere un “contatto”. Per lui è scattata anche la denuncia per peculato, interruzione di pubblico servizio e sostituzione di persona. Lo stalker aveva preso una stanza in una struttura ricettiva, non una a caso: da lì si vedeva l’ufficio della vittima, così poteva controllarla meglio. Per di più si era allontanato senza nemmeno pagare il conto.

SORPRESO ALLA GUIDA: ARRESTATO SORVEGLIATO SPECIALE

I Carabinieri della Compagnia di Vittoria hanno tratto in arresto il vittoriese Giovanni Busacca, 35 anni, pregiudicato per reati contro il patrimonio e contro la persona, sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. E’ stato sorpreso alla guida di un motociclo Kimco “People” non di sua proprietà, sprovvisto di patente di guida in quanto mai conseguita. Busacca è stato condotto presso la caserma di Via Garibaldi, ove al termine delle formalità di rito è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione in atteso del rito direttissimo. Nella mattinata di sabato il processo. Busacca ha patteggiato una pena di mesi 8 e giorni 15 di reclusione da scontare con l’obbligo di presentazione giornaliera alla Stazione dei Carabinieri di Vittoria.

PER SFUGGIRE A CONTROLLO INVESTE UNA BIMBA Denunciato acatese


E’ stato già individuato il pirata della strada che martedì sera mentre percorreva la via Umberto, ad Acate, alla guida di un Quad privo di targa e di copertura assicurativa, per evitare il controllo da parte di una pattuglia dei Carabinieri, aveva cambiato direzione allontanandosi velocemente e, nei pressi di Piazza Libertà, aveva investito una bambina di 5 anni. Il conducente del mezzo non si era fermato per prestare soccorso. La piccola per fortuna non ha riportato gravi ferite: al pronto soccorso dell’ospedale di Vittoria è stata giudicata guaribile in sei giorni per trauma cranico. Le indagini condotte dalla Stazione dei Carabinieri di Acate hanno permesso di individuare in breve tempo il 30enne, residente ad Acate, bracciante agricolo, incensurato, che è stato denunciato per lesioni personali colpose nonché per fuga ed omissione di soccorso in caso di incidente con danni alle persone. Dovrà pagare anche multe salate per mancanza di copertura assicurativa e per mancato uso del casco protettivo. Il mezzo è stato sequestrato per la successiva confisca.

Droga, tunisino arrestato

Un tunisino di 36 anni, Ben Abdessalem Bechir, con precedenti, è stato arrestato dai carabinieri nel corso di un servizio di controllo. In casa sua, a Torre di Mezzo, i militari dell’Arma hanno trovato diverse stecchette di dosi di hascisc, già sezionate e pronte per lo spaccio, del peso complessivo di 13 grammi. La perquisizione è avvenuta dopo che il 36enne era stato individuato mentre entrava in un bar della zona. All’esterno gli si è avvicinato un giovane a bordo di uno scooter e con tutta probabilità c’è stato uno scambio di droga. Da li è partita la perquisizione.

Incidente stradale a Frigintini Ferite due persone

Scontro fra tre veicoli, mercoledì pomeriggio a Frigintini in via Ponte Margione, all’intersezione con la Vanella 170. Due i feriti. L’incidente ha coinvolto una Ford Fiesta condotta da una donna del posto, C.G., 54 anni, e una Nissan Micra alla cui guida era L.A., 19 anni. Nell’impatto è stata coinvolta anche una Toyota che era ferma, anche se a bordo c’era G.F., 55 anni, rimasta, comunque, illesa. Gli altri due conducenti sono stati soccorsi e trasferiti al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Modica, dove la donna è stata giudicata guaribile in dieci giorni, e il diciannovenne in otto. Il Nucleo di Pronto Intervento della polizia locale di Modica ha provveduto ai rilievi dell’incidente per stabilire dinamica ed eventuali responsabilità. I due conducenti sono stati comunque sanzionati per le infrazioni accertate. Alla donna sono stati, inoltre, decurtati cinque punti dalla patente, mentre il giovane ha subìto una decurtazione di dieci punti in quanto neo patentato.

MODICA, CELEBRATI I 110 ANNI DALL’ALLUVIONE

Con una Santa Messa in ricordo delle 112 vittime dell’alluvione del 26 settembre del 1902, nella Chiesa di Santa Maria di Betlem, officiata da don Antonio Forgione, e la deposizione di una corona d’alloro alla lapide posta a ricordo di quel tragico evento nell’atrio di Palazzo San Domenico, l’amministrazione comunale di Modica ha celebrato i 110 anni da quel tragico evento. Presenti il vice sindaco Giorgio Cerruto, il vice prefetto vicario aggiunto, Ferdinando Trombadore, rappresentanti di Carabinieri e Polizia di Stato, assessori e consiglieri comunali e il direttore del CTCM, Nino Scivoletto. Al termine della Santa Messa, il vice sindaco Cerruto ha salutato gli intervenuti ricordando come la laboriosità dei modicani e la solidarietà di numerosissimi comuni italiani risollevarono la Città con una ricostruzione degna della migliore Protezione Civile di oggi. La Chiesa di Santa Maria di Betlem, assurge, oggi, a luogo simbolo. Ripulita dal fango e dall’acqua divenne luogo di riparo per quanti sfollati rimasero senza casa e senza affetti. Furono poi i Comuni di Milano e di Palermo che con le loro offerte consentirono la costruzione di un quartiere, 40 alloggi e un asilo d’infanzia, che oggi porta ancora il nome delle due città. “Una ricorrenza intima ma intensa”, ha rimarcato la prof.ssa Grazia Dormiente, che sull’alluvione ha curato una pregevole edizione in occasione del centenario di quell’evento, rilevando come da quella esperienza, Modica cambiò sostanzialmente i suoi connotati più significativi nel rapporto urbano, economico e soprattutto commerciale. Quell’alluvione fu un fatto funesto e terrificante per la Città dove però si originò un senso della solidarietà, intesa nel senso più umano possibile. Subito dopo si è formato un corteo diretto nell’atrio di Palazzo San Domenico, dove una lapide ricorda il livello dell’acqua raggiunto. Il vice sindaco Cerruto ha deposto una corona d’alloro.

RAGUSA, UN ARRESTO PER COLTIVAZIONE E SPACCIO DI MARIJUANA

Ancora un arresto in città per coltivazione e spaccio di marijuana. In manette è finito A.R., ragusano di 51 anni. L’operazione è stata messa a segno dal personale della Squadra Volanti diretto dal commissario capo Antonio Ciavola. La droga sequestrata ammonta ad un chilo e mezzo per un valore sul mercato di circa 15.000 euro. L’arrestato conduceva una vita del tutto modesta, effettuando vari lavori e saltuariamente. L’operazione è scattata dopo che la Polizia ha appreso che nei pressi di Piazza Libertà a Ragusa era possibile acquistare sostanze stupefacenti del tipo cannabis indica all’interno di uno stabile. Il servizio è scattato alle sei di mercoledì mattina con l’attività di osservazione dello stabile interessato, mentre alle 7.45 si è proceduto alla perquisizione dell’abitazione individuata dagli investigatori. Gli agenti, una volta all’interno dell’appartamento, hanno trovato nella camera da letto in uso al figlio (assente da casa da mesi per motivi di studio) due armadi in tela di grosse dimensioni muniti ognuno di lampade fluorescenti per riscaldamento, ventole per l’areazione, collegamenti con tubi all’ambiente esterno al fine di creare le condizioni di controllo del tasso di umidità e temperatura muniti di timer, vasi contenenti piante in fioritura ed alcuni in fase di germogliazione. La stanza luogo del rinvenimento era stata adibita per la coltivazione di tipo professionale, dato che i vetri della finestra del balcone erano stati oscurati, il vano dell’avvolgibile era stato appositamente modificato con due grosse aperture e tubi per la ventilazione della produzione floreale. All’interno degli armadi sono stati rinvenute più piante di marijuana alte circa un metro ciascuna in piena fase di fioritura ed altre in fase di germogliazione ed inoltre nella stanza è stata rinvenuta una cassetta in legno con all’interno denaro contante, numerose bocce di vetro con marijuana pronta per la vendita in quanto già essiccata. All’interno del congelatore vi erano 700 grammi di marijuana non ancora essiccata. Non è inoltre stato possibile quantificare il peso delle piante ancora in vaso poiché dovranno essere prima analizzate, ma il peso non sarà inferiore ad ulteriori 800 grammi.

Comiso, sequestrati documenti relativi all’aeroporto

La Guardia di Finanza ha sequestrato una serie di documenti al Comune di Comiso riguardanti l’aeroporto. Bocche cucite sui dettagli del sequestro ordinato dalla Procura della Repubblica di Ragusa per un’inchiesta penale. Le “visite” delle forze dell’ordine quindi proseguono per l’acquisizione di documenti al municipio casmeneo. All’inizio del 2012 erano stati i Carabinieri a recarsi in Comune per prendere degli atti. C’era già una indagine della Corte dei Conti sulla questione dell’aeroporto, ma adesso è stata la Procura a chiedere ulteriori documenti. Segnale che su quella struttura ci si vuole vedere chiaro.

Modica, scoperta maxi discarica abusiva, tra i rifiuti anche amianto

I militari della Compagnia di Modica hanno sottoposto a sequestro, in contrada San Filippo, nel comune di Modica, un’area di circa 1500 metri quadrati di pertinenza di un vasto capannone in disuso adibita a deposito incontrollato di rifiuti. Al momento dell’intervento, i militari dell’Arma si sono trovati dinnanzi uno scenario di particolare e preoccupante degrado ambientale; sulla nuda terra, era presente un ingente quantitativo di rifiuti, moltissimi dei quali pericolosi e fonte potenziale di inquinamento del sottosuolo, motivo per cui si sarebbe reso necessario trattarli con specifiche e complesse attività di smaltimento. Terra e rocce da scavo non caratterizzate, lastre onduline in eternit sgretolate, rifiuti plastici e rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, materassi e pneumatici in disuso sono solo alcuni dei materiali pericolosi scoperti dai Carabinieri. L’area destinata a discarica, sottoposta a sequestro ai sensi del decreto legislativo sulla tutela ambientale, è stata circoscritta e messa in sicurezza dai Carabinieri mediante prescrizioni ed affidata all’imprenditore ragusano titolare dell’azienda che è proprietaria del terreno su cui è stato rinvenuto il deposito incontrollato di rifiuti. Si attendono i provvedimenti per la bonifica.

Modica, affitta la casa a due prostitute: denunciato

La Polizia di Modica ha denunciato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina un 43enne, proprietario di un immobile di via Fornai, nel Quartiere Catena. L’uomo è ritenuto responsabile di avere dato in affitto un immobile del centro storico a due donne di origini colombiane che in quella casa si prostituivano. Le due donne, una di 30 e l’altra di 40 anni, sono state allontanate dall’Italia. Secondo la polizia il modicano avrebbe affittato l’immobile ad un canone mensile di gran lunga superiore ai parametri di mercato. Nelle scorse settimane era stato un “Comitato spontaneo” a chiedere interventi decisivi, anche se la Polizia stava già lavorando sul fenomeno di giovani prostitute che si spostano da una città all’altra, rimanendo solo un paio di settimane, per evitare problemi.

RAGUSA: STALKING Giovane casertano dovrà stare lontano dalla ex

Non sopportava di essere stato lasciato. E per lei, quel legame che una volta era stato un’occasione di belle emozioni, si è rivelato un incubo. Lui è un casertano di 34 anni, D.T. le sue iniziali. Gli agenti della Squadra Mobile gli hanno notificato un divieto di avvicinamento alla ragazza, una 24enne, in esecuzione di un ordine del Tribunale. È accusato di atti persecutori, cioè del reato di stalking. Gli esiti investigativi forniti dalla sezione specializzata della Squadra Mobile sono stati stati poi alla base della misura cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ragusa Giovanni Giampiccolo, su richiesta del Pm Monica Monego. L’uomo non aveva mai accettato di essere stato “mollato” dalla ragazza che ha dieci anni in meno di lui. E così ha iniziato a tormentarla con una serie di vessazioni: intrusioni nella vita privata, comunicazioni anche telefoniche ripetute e indesiderate. Atteggiamenti tanto pesanti da provocare alla giovane forte ansia e paura. La condotta posta in essere dal 34enne era caratterizzata sia dal pretesto di esercitare il diritto di visita al figlio minore, sia dal tentativo di recuperare il rapporto precedente. Non riuscendoci, tormentava la giovane che, tra l’altro, lavora di sera. Ed aveva paura ad uscire di casa. “In situazioni normali, quando si cerca di stabilire una relazione con qualcuno, la maggior parte delle persone è in grado, dopo alcune risposte negative, di comprendere che l’altra persona non è interessata. Ma l’indagato non si è reso conto che il continuare a insistere ulteriormente poteva significare dare inizio ad una condotta di stalking che distrugge la vita di molte persone – spiegano gli inquirenti – sia della vittima che la vita dei suoi familiari”.

In casa una piantagione di droga, pizzaiolo ragusano arrestato a Caucana

Un pizzaiolo ragusano è stato arrestato dai carabinieri. Si tratta di B.B., 30 anni, sposato. I Carabinieri del Nucleo investigativo di Ragusa lo hanno arrestato in flagranza di reato. Nel corso di un servizio di controllo, i militari dell’Arma hanno individuato, a Caucana, un’abitazione usata come una serra, dove veniva coltivata e lavorata la marijuana. I militari, una volta giunti nei pressi dell’abitazione del ragusano, hanno suonato alla porta, ma non rispondeva nessuno. Si sono quindi appostati, e dopo pochi minuti hanno visto il trentenne che cercava di scappare passando sul tetto. Dopo averlo bloccato, i militari hanno proceduto alla perquisizione dell’abitazione rinvenendo una vera e propria piantagione di buone dimensioni. Sul terrazzo dell’appartamento c’erano dieci piante di marijuana dell’altezza di circa 2 metri. Le piante erano nascoste da alcune asciugamani. All’interno di una stanza adiacente alla camera da letto c’erano circa 15 rami di marijuana appesi ad un filo di nylon ad essiccare. L’arrestato aveva creato una vera e propria stanza per favorire l’essiccazione della marijuana per renderla fruibile. Il procedimento era favorito da alcuni faretti e da una stufa che fornivano calore. All’interno di un armadio e sul comò della camera da letto sono stati rinvenuti un barattolo in vetro, di circa 2 litri, con all’interno svariati grammi di sostanza stupefacente, sempre marijuana, essiccata e confezionata in un’unica busta di plastica trasparente, un bilancino di precisione elettronico, due coltelli con evidenti residui di hascisc. Nel portafogli del giovane c’erano duemila euro. Ora si cerca di capire se il 30enne abbia avuto o meno dei complici.

Modica, imbrattata la facciata di una delle case per la pronta accoglienza

Stanotte è stata imbrattata la facciata di una delle tre case che si stanno approntando per la pronta accoglienza: la casa Sorelle Giurdanella, in pieno centro storico, sulla scalinata laterale della chiesa di San Pietro. Nella stessa notte c’era chi imbrattava e chi confrontava preventivi per l’arredamento e scriveva appelli per i fondi necessari. Ritorna il problema del vandalismo giovanile, indicativo di un lento ma sempre più consistente degrado. “In una città in cui resta vivace la cultura, auspichiamo – scrivono i promotori della casa di accoglienza – che essa diventi diffusa prevenzione, con la capacità di cogliere e accogliere anzitutto i più deboli. Il nostro cantiere educativo “Crisci ranni”, non è solo una concreta, faticosa e povera esperienza di servizio educativo, ma anche un segno per tutta la comunità un continuo interrogarci su come raggiungere tutti per prevenire e su come ritrovare un’anima per la nostra città, così che ragazzi e giovani non abbiano più bisogno di dirci il loro disagio con la violenza o, peggio, con l’apatia”.

Vittoria, servizio di controllo: scattano multe e denunce

Nella tarda serata di lunedì è stata portata a termine un’operazione straordinaria di controllo del territorio ipparino con finalità preventiva. Il Ministero dell’Interno su richiesta del Questore di Ragusa ha disposto l’invio di 9 pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Catania, che hanno dato man forte alle quattro pattuglie messe su strada dal Commissariato di Vittoria e dalla squadra Mobile di Ragusa. Decine i posti di controllo effettuati nei punti nevralgici della città e nelle aree a maggiore densità criminale. I controlli sono stati effettuati sui veicoli, più di 50 quelli intercettati ai posti di blocco, e sulle persone, 114 quelle controllate. Numerose le infrazioni al codice della strada rilevate, quattro i veicoli sottoposti a sequestro e altrettanti i documenti ritirati. Dieci le perquisizioni domiciliari effettuate alla ricerca di armi e stupefacenti. Come al solito, l’attenzione maggiore è stata rivolta nei confronti dei sorvegliati speciali e arrestati domiciliari. Un 63enne è stato denunciato per omessa custodia di armi. L’uomo che deteneva le armi regolarmente, non utilizzava tutte le cautele che il buon senso impone affinché persone incapaci, minori, e soprattutto eventuali ladri, potessero impossessarsene.

Sorpreso a catturare cardellini, arrestato acatese

Catturava cardellini, specie protetta. Quando è stato “scoperto” dai carabinieri li ha aggrediti, per cercare di evitare loro di effettuare una perquisizione. Si tratta di Vincenzo Gallo, 39 anni, con precedenti. Durante un controllo in contrada “Bonincontro”, ad Acate, i carabinieri hanno sorpreso il 39enne mentre era intento a catturare cardellini, specie per la quale è vietata sia la cattura che la detenzione. L’uomo aveva predisposto una trappola: usava un cardellino in gabbia per richiamare altri uccelli che sarebbero rimasti incastrati. Aveva, infatti, cosparso di colla alcuni rami vicino la gabbia. In casa aveva quattro gabbie contenenti nove cardellini. Come detto, Gallo si è scagliato contro i carabinieri, ma è stato bloccato. Deve rispondere di furto aggravato, maltrattamento di animali, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

VITTORIESI ARRESTATI PER COLTIVAZIONE DI DROGA

Personale dei Commissariati di Polizia di Niscemi e Vittoria ha tratto in arresto cinque soggetti, per reati legati alla coltivazione ed alla detenzione di sostanze stupefacenti. Alle prime ore del mattino, numerosi agenti hanno eseguito varie perquisizioni, tra cui quella nei confronti di Antonio Paravizzini, 40 anni. Nella sua azienda agricola, in contrada Fondo Abate, dove abita insieme alla moglie Carmela Occhipinti, 28 anni, anch’essa tratta in arresto, hanno rinvenuto, nascosti occultati in un casolare, nella sua disponibilità, 15 sacchi di plastica contenenti marjuana, per un peso complessivo di 10 chili. Nella serra inoltre, tra i filari coltivati a pomodoro, sono state rinvenute numerose piantine di marjuana e molta altra sostanza già essiccata, per un peso complessivo di 15 chili. Nel corso della perquisizione, inoltre, è stato notato Francesco Torres, 22 anni, mentre tentava di fuggire a bordo della propria autovettura, ma è stato bloccato. All’interno del cofano c’erano tre sacchi di plastica per un peso complessivo di 30 chili di marjuana. La perquisizione è stata estesa anche alla azienda agricola di proprietà di Giovanni Ficicchia, 42 anni. C’erano cinque chili di droga in un casolare. Usava lo stesso stratagemma di Paravizzini. Le piante di marjuana erano nella parte centrale della serra, tra i filari di altre coltivazioni di ortaggi. L’indagine, partita due mesi fa, ha visto la polizia impegnata nella ricerca dei canali di approvvigionamento di marijuana sulla piazza di Niscemi. Una volta avuto sentore che il Paravizzini potesse essere il terminale per il rifornimento di numerosi niscemesi, è iniziata un’attività di collaborazione con il Commissariato di Vittoria, con appostamenti ed osservazioni. In manette anche Benedetto Torres, 20 anni. Tutti gli arrestati sono stati associati alla casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, solo per la donna sono stati disposti agli arresti domiciliari. La sostanza, al dettaglio, avrebbe fruttato circa 250.000 euro.

Inseguimento in pieno centro a Vittoria. ARRESTATI TRE TUNISINI

A folle velocità sfrecciavano in pieno centro storico. Notati dalla Polizia è iniziato un inseguimento in pieno regola che si è concluso con l’arresto dei tre, di cui due senza fissa dimora e con documenti irregolari. Welid Dafuz Unis dovrà rispondere del reato di tentato omicidio oltre che di guida in stato di ebbrezza e resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Unis ha infatti trascinato un agente di Polizia – che aveva provato in un tentativo disperato di spegnergli il motore del veicolo sottraendone le chiavi – per alcune decine di metri, procurandogli lesioni. Ramzi Boufaied e Anis Daafous devono rispondere dei reati di resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Alle ore 23.30 di domenica i tre a bordo di un’Astra correvano sulla via Adua, da dove è iniziato l’inseguimento, durante il quale il conducente ha effettuato alcune manovre pericolose, col rischio di andarsi a schiantare contro altre auto provenienti dalla direzione opposta. Unis ha anche tentato di travolgere un agente che con l’auto di servizio si era piazzato trasversalmente sulla rotonda di San Biagio ed aveva – con la pistola in mano – intimato l’alt ai fuggitivi. Il poliziotto è riuscito ad evitare lo scontro solo all’ultimo momento. Unis ha anche speronato le auto della Polizia. Alla fine, comunque, i tre sono stati bloccati nonostante l’estremo tentativo di fuggire a piedi. E’ stata una scena da film. Numerosi passanti con coraggio e senso civico si sono prestati a dare una mano agli agenti mentre i delinquenti prendevano i poliziotti a calci e pugni provando a divincolarsi. Uno dei tre era anche ubriaco.

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