Un centauro di 33 anni è deceduto dopo un incidente autonomo avvenuto domenica mattina sulla mare-monti, la Ragusa-Palazzolo, nel territorio del comune aretuseo.
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SCONTRO SULLA RAGUSA-CATANIA: MUORE CARBONIZZATO GEORGE CRISCIONE
Scicli: operazione antidroga dei Carabinieri, arrestato 37enne tunisino
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Modica hanno eseguito uno specifico servizio antidroga sul territorio di Scicli, in particolare nei pressi dei luoghi maggiormente frequentati e punto di ritrovo di giovani. Arrestato un 37enne, Ben Haj Mohamed Adnan, tunisino, già noto alle forze dell’ordine, sorpreso con diverse dosi di hashish e soldi in contanti. Il giovane, infatti, è stato notato dai militari dell’Arma mentre camminava a piedi in una stradina del centro di Scicli e si è poi soffermato su una panchina in uno slargo, spesso punto di ritrovo di molti giovani, tenendo un atteggiamento sospetto. Dopo averlo seguito nei movimenti, gli uomini dell’Arma hanno hanno fermato lo straniero. Il giovane è stato sottoposto a perquisizione personale ed è stato trovato in possesso di una stecchetta di hashish del peso di circa 1 grammo. A questo punto, i Carabinieri hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione dell’uomo ed hanno rinvenuto, all’interno di un borsone nascosto sotto il letto, un sacchetto di plastica contenente circa 50 grammi di hashish, una decina di stecchette della medesima sostanza del peso di circa 5 grammi ciascuna. Lo straniero, dunque, è stato condotto in caserma e dichiarato in stato di arresto per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti e, al termine delle formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno, dott. Francesco Riccio, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
Scicli: evade dagli arresti domiciliari a Catania, trovato a Scicli
I Carabinieri di Modica, nel corso di un servizio di controllo del territorio a Scicli, hanno arrestato in flagranza per il reato di evasione un 45enne, Francesco Carmelo Di Mauro, catanese, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo, infatti, dallo scorso aprile, era sottoposto al regime degli arresti domiciliari nella propria abitazione a Belpasso, tuttavia, già da qualche settimana, non era risultato presente ai controlli operati dalle forze di polizia presso la sua residenza. Nella serata di giovedì una pattuglia dell’aliquota Radiomobile di Modica si è recata a Scicli per effettuare il controllo di un soggetto sottoposto alla detenzione domiciliare e, nella circostanza, i militari dell’Arma hanno trovato Di Mauro che si era appena nascosto sotto un letto nella speranza di non essere sorpreso dai Carabinieri. Era evaso dagli arresti domiciliari a Belpasso lo scorso 13 novembre. E’ stato tradotto presso la Casa Circondariale di Ragusa.
RAGUSA, DA’ UN MORSO AL VISO DELLA COMPAGNA: ARRESTATO
Nella giornata contro la violenza sulle donne i Carabinieri di Ragusa hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia Andrea Forzoso 34enne ragusano, pregiudicato; lo stesso era già stato denunciato più volte per maltrattamenti nei confronti della compagna. Da qualche mese era stato colpito dal divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi frequentati dalla stessa. Tuttavia ha più volte violato tale divieto, fino ad arrivare due giorni fa a raggiungere la donna a casa e, durante una discussione, a ferirla con un morso sulla guancia. La donna, visitata presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Ragusa, porterà per sempre sul volto i segni di quei momenti di rabbia incontrollata, in quanto la ferita era talmente profonda che è stata chiusa con 7 punti di sutura. Da oggi, con il Forzoso in carcere, la donna e la figlia di appena 4 anni possono sentirsi più sicure.
L’ASSASSINO DI PAMELA CANZONIERI HA CONFESSATO
Da La Repubblica: Ha confessato l’uomo arrestato per la morte della trentanovenne Pamela Canzonieri a Morro de Sao Paulo, in Brasile. Antonio Patricio dos Santos, conosciuto come Fabricio, ha ammesso di aver ucciso la donna, secondo il quotidiano brasiliano Globo.com. “Ha detto di aver fatto uso di cocaina prima di incontrare la ragazza e di non ricordare bene i dettagli dell’omicidio”, fanno sapere le autorità brasiliane. L’uomo, già conosciuto per reati di droga, era un vicino di casa della vittima. La notizia arriva dopo la fiaccolata organizzata a Ragusa dagli amici di Pamela. L’uomo ha precedenti per traffico di stupefacenti. La confessione del reato è avvenuta durante l’interrogatorio presso il commissariato territoriale di Cairu. Agli investigatori l’omicida ha detto di aver incontrato la vittima per strada e di essersi poi recato con lei fino al luogo del delitto, la casa di Pamela. “Ha spiegato di aver usato abbastanza cocaina prima di vedersi con l’italiana e di non ricordarsi molto bene dei dettagli”, ha riferito il commissario responsabile per il caso, Argimaria Soares Freitas. Su dos Santos – è stato reso noto – pendeva un altro mandato di arresto emesso dalla giurisdizione territoriale di Valenca. Da tempo infatti l’accusato era dedito allo spaccio nella zona. “Nel corso dell’interrogatorio ci siamo resi conto che, dopo l’esperienza in carcere, era diventato più aggressivo”, ha aggiunto il commissario Freitas.
ARRESTATO DALLA POLIZIA UN PERICOLOSO PREGIUDICATO DI PALAGONIA
I controlli preventivi della Polizia di Stato attuati mediante il capillare pattugliamento del territorio urbano e periferico della città di Vittoria consente sempre di ottenere risultati positivi per l’ordine e la sicurezza pubblica. Le Volanti della Polizia hanno infatti notato in una strada senza sbocco, un’autovettura in sosta davanti al cancello di un’abitazione, con a bordo due individui che alla vista degli agenti avviavano il veicolo e partivano velocemente tentando di far perdere le loro tracce. Ne scaturiva un inseguimento del mezzo in fuga al quale più volte veniva intimato l’alt polizia che i fuggitivi disattendevano, imboccando la provinciale per Pedalino ad altissima velocità. Gli Agenti riuscivano a bloccare l’auto ma solo dopo aver percorso oltre 10 chilometri e giungendo alle porte del centro di Pedalino. Conducente e passeggero venivano fatti uscire dall’auto e identificati. Si tratta di due uomini residenti a Palagonia dei quali, il conducente incensurato ed il passeggero, sprovvisto di documenti e che inizialmente dichiarava dati anagrafici falsi, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza con l’obbligo di soggiorno nel comune di Palagonia. Si tratta di Salvatore Pastore, 41enne catanese. L’uomo è stato arrestato e portato in carcere a Ragusa. Ha pure accumulato una denuncia per il reato di false dichiarazioni circa la propria identità personale ed assieme al complice M.A.M. di Palagonia per il fatto di non essersi fermati all’alt polizia intimato dagli agenti e per la pericolosa fuga intrapresa per le strade urbane ed extraurbane, recando un concreto pericolo per l’incolumità pubblica.
GUARDIA DI FINANZA: MAXI SEQUESTRO DI OLTRE 70.000 PRODOTTI CONTRAFFATTI E NON SICURI.
Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, i negozi hanno iniziato ad approvvigionarsi di prodotti destinati ai regali. In tale contesto e nell’ottica della salvaguardia della salute pubblica, i finanzieri del Comando Provinciale di Ragusa hanno intensificato i controlli in materia di sicurezza prodotti. In particolare, le Fiamme Gialle di Ragusa, al termine di accurati accertamenti presso un mega store di Ispica, hanno sequestrato oltre 70.000 prodotti made in China, fra giocattoli privi del marchio “CE” e materiale elettrico (tra cui luminarie, alberelli e presepi luminosi) con il marchio di fabbrica contraffatto per un valore complessivo di circa 300.000 euro. I giocattoli, costituiti da pupazzetti di peluche, emoticons, palline contenenti liquidi pericolosi, fionde con freccia luminosa e girandole, sono stati importati in Italia e venduti come decorazioni per giardini o ornamenti vari. Talvolta i giocattoli destinati ai più piccoli possono disperdere frammenti che, qualora ingeriti dai bambini, possono determinare il grave rischio di soffocamento. Pertanto, è necessario prestare grande attenzione quando si acquista questo genere di prodotti. È consigliabile acquistare esclusivamente da negozi fidati e controllare l’etichetta, che deve essere completa delle informazioni relative al produttore, nonché delle istruzioni d’uso in italiano.
ACATE, SCOPERTA PIANTAGIONE DI MARIJUANA: ARRESTATO UN PREGIUDICATO E SEQUESTRATI 4500 CHILI DI DROGA
Gli uomini dei Commissariati di Vittoria e Niscemi hanno rinvenuto in contrada Dirillo, agro di Acate, all’interno di un vasto appezzamento di terreno, un impianto serricolo di oltre 5000 mq all’interno del quale era coltivata della cannabis indica, ossia della marijuana , comunemente conosciuta come “Skunk”, una pianta creata attraverso incroci tra preesistenti varietà di cannabis e che si caratterizza per l’ottima resa in principio attivo e l’odore particolarmente pungente, oggi tra le varietà maggiormente diffuse nel mercato illecito di questo stupefacente. La coltivazione era condotta mediante le più aggiornate tecniche agronomiche; le piante disposte in filari regolari erano parzialmente occultate o meglio, si cercava di confonderle attraverso l’impianto, nelle stesse serre, di due filari di piante di pomodoro prospicienti i lati perimetrali. E’ stato sorpreso, intento a vigilare la “coltivazione” un vittoriese, Giovanni Rubbino, di 57 anni con precedenti penali per reati in materia di armi, contro il patrimonio e la persona. Si è accertato che l’uomo aveva stipulato un contratto di affitto registrato all’Agenzia delle Entrate di Vittoria dell’azienda agricola in questione, che è di proprietà di soggetti niscemesi, allo stato risultati estranei alla vicenda. All’interno delle serre sono state rinvenute più di 7200 piante coltivate da circa due mesi e prossime alla raccolta ossia quattro tonnellate e mezzo che una volta essiccata ne avrebbe prodotto 1500 chilogrammi circa da commercializzare. Tutta l’azienda era controllata mediante un moderno sistema di videosorveglianza. E’ possibile sostenere che dallo stupefacente rinvenuto sono ricavabili più di un milione e cinquecentomila “canne”, che al dettaglio avrebbero potuto fruttare oltre 1.000.000,00 di Euro.
Omicidio Pamela Canzonieri, fermato un uomo in Brasile
La Repubblica edizione on line ha pubblicato la notizia. “È stato fermato un sospettato per l’omicidio di Pamela Canzonieri, la trentanovenne ragusana uccisa tra giovedì e venerdì scorsi in Brasile. Secondo alcuni siti locali brasiliani si tratta di Patrick Antonio dos Santos, detto “Fabrizio”. È stato arrestato nella notte dalla polizia di Cairu. L’uomo è stato trovato a Morro de Sao Paulo, nella stessa zona dove la donna viveva. La notizia è stata confermata da fonti investigative italiane. Il passo avanti nelle indagini arriva dopo i risultati dell’autopsia che hanno stabilito le cause della morte della Canzonieri: la donna è stata strangolata nella sua casa. Dopo l’apertura del fascicolo della procura di Ragusa, anche Roma ha aperto un’inchiesta. Secondo quanto si è appreso a piazzale Clodio gli accertamenti saranno coordinati dal procuratore aggiunto Francesco Caporale. Gli inquirenti della capitale attendono nelle prossime ore una relazione da parte delle autorità di polizia”.
FURTO DI ENERGIA ELETTRICA: ARRESTATO UN RUMENO
I poliziotti di Comiso hanno arrestato in flagranza di reato George Tudoran per furto aggravato di energia elettrica. Tudoran sottoposto attualmente agli arresti domiciliari, ha subìto un controllo e gli agenti hanno notato come il contatore fosse spento con i led rossi accesi. Al momento del controllo, nonostante teoricamente il contatore fosse staccato, risultavano accesi due grandi televisori a led, un piccolo impianto dolby surround, un frigorifero, nonché tutte le luci dei vari ambienti . A questo punto gli agenti chiedevano al Tudoran da dove provenisse l’energia elettrica e dopo un primo momento di titubanza, l’uomo li portava in un piccolo ed angusto stanzino, posto alle spalle della propria camera da letto, dove dietro un armadio indicava un vecchio contatore elettrico di colore nero, modello in disuso da diversi anni, che da subito appariva cessato con l’apposizione di un sigillo a cui però risultavano attaccati due coppie di cavi elettrici. A questo punto intuendo che gli agenti di Polizia volessero approfondire la vicenda, Tudoran con una banale scusa si allontanava, prendeva un piccolo cacciavite posto su una mensola e dirigendosi verso il contatore ne staccava con un gesto fulmineo la coppia di cavi. Immediatamente si spegnevano tutte le luci e gli elettrodomestici accesi. A quel punto veniva contattato il responsabile “Enel” di zona, il quale inviava sul posto una squadra: il contatore nonostante i sigilli era stato manomesso e la corrente proveniva dalla rete esterna. L’uomo malgrado la giovane età annovera numerosi precedenti penali tutti correlati a reati contro il patrimonio.
Ragusa, un arresto per atti persecutori
Un escalation di minacce, percosse, lesioni ed in poche parole atti persecutori sono quelli messi in atto da Solarino Alessio, 30enne ragusano, pregiudicato e sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, che non ha accettato la separazione dalla compagna, giovane donna che gli aveva dato due figli e che per incompatibilità caratteriali aveva deciso di terminare la loro relazione. Non si è mai rassegnato, l’uomo, alla fine di quell’amore e, da gennaio 2016, in più occasioni ha pedinato la donna, l’ha raggiunta a casa e l’ha ingiuriata con i più svariati epiteti sino a picchiarla perché si rifiutava di ricominciare una relazione con lui. Qualche mese di respiro alla donna è stato concesso da febbraio a luglio poiché Solarino è stato detenuto in carcere per un furto perpetrato proprio a casa della donna, ma appena tornato in libertà l’ossessione per la madre dei suoi figli ha ripreso il sopravvento. Non è bastata la decisione del Tribunale di Minori di autorizzare gli incontri tra padre e figli solo in presenza degli assistenti sociali ed il Solarino ha continuato con i suoi comportamenti molesti, le chiamate ed i messaggi sino ad arrivare a picchiare per l’ennesima volta la donna e a strappargli di mano il cellulare per evitare che potesse chiedere aiuto. Dopo quest’ultimo episodio, avvenuto una settimana fa, la donna ed i bambini, attraverso i servizi sociali del Comune di Ragusa, sono stati collocati in una struttura protetta, mentre l’uomo è stato denunciato per l’ennesima volta dalla Stazione di Ragusa Ibla che ha richiesto l’emissione di una misura cautelare adeguata a contenerne il comportamento. Il giudice Claudio Maggioni ha emesso una misura di custodia cautelare in carcere che i militari della Stazione di Ibla hanno immediatamente eseguito.
Sparatoria in Corso Italia a Ragusa
Primo pomeriggio di mercoledì 23 novembre piuttosto movimentato a Ragusa. Durante un servizio antidroga gli uomini della Guardia di Finanza hanno inseguito un giovane che era a bordo di una Alfa Romeo bianca, sparando forse alle gomme. Il giovane ha quindi abbandonato l’auto ed ha proseguito la fuga a piedi. L’auto è andata a sbattere contro un altro mezzo che saliva da Corso Italia, che a sua volta si è scontrato con un‘altra auto parcheggiata. Nella Giulietta abbandonata i finanzieri hanno trovato un grosso quantitativo di droga.
GUARDIA DI FINANZA: SCOPERTE FATTURE FALSE PER QUASI 6 MILIONI DI EURO E SEQUESTRATI BENI TRA VITTORIA E ACATE PER OLTRE 1 MILIONE DI EURO.
I finanzieri del Comando Provinciale di Ragusa hanno denunciato 13 persone per reati fiscali, riconducibili a 9 società, e sequestrato beni immobili, mobili nonché somme di denaro per un ammontare complessivo pari ad oltre 1 milione e 100 mila euro. Da un’attenta analisi delle avanzate banche dati in uso al Corpo, le Fiamme Gialle della Compagnia di Vittoria hanno rilevato delle anomalie in alcune partite iva ricadenti nei territori di Acate e Vittoria, caratterizzate da rapporti commerciali anche con Stati esteri. I settori economici interessati sono la produzione di imballaggi, il trasporto di merci su gomma e il commercio all’ingrosso di ortofrutta, tutte attività cardine dell’indotto del mercato ortofrutticolo di Vittoria. Leitmotiv di queste frodi è stato l’utilizzo strumentale delle “teste di legno”, cioè soggetti prestanome nullatenenti, sfruttati al solo fine di “scaricare” le responsabilità civili e penali scaturenti dal mancato rispetto degli obblighi fiscali su persone fisiche e giuridiche non aggredibili patrimonialmente. Dei sei prestanomi individuati, posti quali amministratori formali di altrettante società cartiera, è apparso singolare lo sfruttamento di un’intera famiglia vittoriese, costituita da padre e due figli, i quali si sono apprestati, evidentemente per rilevanti difficoltà economiche, a divenire intestatari fittizi di diverse società.
Catturati tre rapinatori per il colpo tentato alla Banca Popolare di Ragusa di Pedalino
La Polizia ha eseguito la misura cautelare della custodia in carcere a carico di Salvatore Barrera, comisano, Mario Benenati, vittoriese, e Angelo Ventura, anch’egli vittoriese, tutti residenti a Vittoria, per i reati di tentata rapina aggravata avvenuta il 6 settembre scorso presso la succursale della B.A.P.R. di Pedalino. Due uomini armati di taglierino, entrambi con il volto travisato, erano poi fuggiti a bordo di un’auto condotta da una terza persona. I due rapinatori, una volta all’interno dell’Istituto bancario, in rapida successione ed impugnando, uno un taglierino e l’altro una lama, avevano minacciato gli impiegati senza però riuscire nell’intento di prelevare il denaro contenuto nelle casse a seguito della presenza di un temporizzatore, che non permetteva l’apertura. L’auto veniva ripresa dalle telecamere cittadine ed alcune testimonianze erano utili per l’indicazione del modello e del colore. Proprio la mattina della rapina, un Ufficiale di Polizia della Squadra Mobile aveva notato, mentre si recava a lavoro, un gruppo di pregiudicati vittoriesi a Ragusa presso l’officina di un pluripregiudicato. Dopo un’attenta osservazione, i pregiudicati, avendo riconosciuto il poliziotto si allontanavano. Il poliziotto, aveva comunque notato la macchina identica per colore e modello a quella utilizzata per commettere il delitto. Da immediati accertamenti presso l’officina, si apprendeva che il proprietario della macchina, un dipendente dell’officina, fosse assente perché gli avevano rubato l’auto e stava presentando denuncia presso un ufficio di Polizia. La strana coincidenza faceva convergere gli investigatori sul gruppo di criminali che quella mattina era stato visto proprio presso l’officina del denunciante. Davanti all’evidenza dei fatti, il proprietario dell’auto ammetteva di averla prestata ai tre soggetti oggi arrestati, ma di non sapere nulla rispetto ai fatti reato commessi e che proprio loro, gli avevano suggerito di fare denuncia di furto del veicolo per dimostrare la sua estraneità. Dopo ore di interrogatorio il giovane riferiva a chi aveva prestato l’auto. Mentre Ventura e Barrera, immediatamente ricercati dagli uomini della Squadra Mobile e del Commissariato di Comiso, hanno ammesso le proprie responsabilità, rilasciando una piena confessione, Benenati ha dichiarato di non aver commesso nulla e di non essere mai stato presente insieme agli altri complici. Le ricerche di impianti di video sorveglianza permettevano di riscostruire ogni dettaglio: Benenati era stato immortalato dalle immagini.
Martedì 22 novembre uffici della polizia munIcipale di Ragusa chiusi al pubblico
Ragusa, denunciate 7 persone per ricettazione di cellulari
Stesso copione ripetutosi durante l’estate quello di qualcuno che, approfittando della distrazione di infermieri impegnati nel loro lavoro o pazienti che hanno altro di cui preoccuparsi, ha perpetrato i furti di alcuni cellulari all’interno dell’ospedale “Maria Paternò Arezzo” di Ragusa Ibla. Gesto deprecabile a cui i militari della stazione di Ragusa Ibla hanno risposto con una mirata attività investigativa. E così dall’analisi dei tabulati è emerso che i telefoni rubati venivano utilizzati da 7 persone, tra cui una casalinga italiana, due sudafricani e due ragazze romene che li avevano acquistati a cifre irrisorie da conoscenti. I militari, dopo aver identificato gli utilizzatori hanno proceduto alla perquisizione degli stessi e dei loro domicili, riuscendo a ritrovare la refurtiva che è stata recuperata per essere successivamente restituita. Tutti e sette i detentori dei cellulari sono stati denunciati a piede libero per ricettazione, mentre, sulla scorta delle indicazioni fornite dagli indagati sui venditori dei cellulari, la Stazione continua l’attività di indagine tesa a scoprire i materiali esecutori dei furti.
GUARDIA DI FINANZA: SCOPERTE A MODICA IRREGOLARI INSTALLAZIONI DI MISURATORI FISCALI
Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ragusa hanno denunciato un tecnico che ha installato e curato la manutenzione dei registratori di cassa in numerosi esercizi commerciali della provincia iblea, senza avere la prescritta abilitazione dell’Agenzia delle Entrate. Nell’ambito dei controlli finalizzati al riscontro del regolare rilascio dello scontrino fiscale, i finanzieri della Tenenza di Modica hanno scoperto un modicano, S.M. di anni 41, commerciante di macchine ed attrezzature per ufficio, che ha ingegnato questa truffa nei confronti di oltre 350 ignari esercenti che, in buona fede, si sono affidati al tecnico. Sono in corso gli ulteriori accertamenti finalizzati a quantificare l’ammontare delle operazioni irregolarmente certificate. L’attività del tecnico è stata prontamente interrotta attraverso il ritiro del punzone identificativo irregolarmente utilizzato e dei bollini di certificazione. Inoltre lo stesso è stato deferito alla Procura della Repubblica di Ragusa per i reati di falso in certificazione e truffa nei confronti dell’Agenzia delle Entrate.
Vigilessa ragusana si spara con la pistola d’ordinanza
Ragusana morta in Brasile: indagini per omicidio
Gli investigatori brasiliani sono convinti che Pamela Canzonieri, 39 anni, trovata morta in casa il 25 novembre a Morro de San Paulo (Bahia), sia stata uccisa. La Squadra mobile di Ragusa sta collaborando alle indagini ed ha sentito alcuni amici di Pamela Canzonieri che da dieci anni frequentava il Brasile, lavorando come cameriera.