La polizia ha fermato un romeno di 27 anni, Marcel Gheorghe Ursache, sospettato di aver ucciso l’algerino Miluod Halilov, 42 anni, trovato morto vicino a un casolare in via Trazzera Surdi, a Vittoria. Nel casolare si trovavano 4 romeni, poi portati negli uffici di polizia e interrogati e tra questi anche Ursache, che si sarebbe contraddetto. Il romeno, senza dimora e senza lavoro come l’algerino, secondo la polizia, avrebbe massacrato di botte il nordafricano provocandone la morte. Futili motivi alla base del pestaggio costato la vita al clochard algerino. L’omicidio è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì.
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RAGUSA, FURTI NEL CENTRO STORICO
Agiscono indisturbati in pieno giorno. Una vera e propria emergenza furti nel centro storico di Ragusa superiore. L’ultimo colpo messo a segno in un appartamento di via Diaz. Un altro fortunatamente non è andato a buon fine. I ladri sono stati scoraggiati dalla presenza di un ragazzo all’interno dell’appartamento che avevano appena forzato. “Ho sentito un rumore anomalo che proveniva dalla porta d’ingresso – racconta il giovane – mi sono avvicinato alla porta e ho visto di spalle un uomo che di gran fretta correva giù per le scale. In pochi secondi si è letteralmente volatizzato. Ho chiamato i miei genitori che hanno allertato le forze dell’ordine”. La tecnica utilizzata dai malviventi sembra essere sempre la stessa. Un grosso cacciavite con un scheda per forzare la porta d’ingresso nelle abitazioni sprovviste di sistemi di allarme. Il consigliere comunale di Idv, Peppe Tumino, lancia un appello. “Invitiamo i cittadini del centro storico e in particolare in quel tratto di strada a segnalare qualunque movimento sospetto alla polizia o ai carabinieri. Ogni particolare è utile agli investigatori per risalire agli autori di questi colpi”. Le tecniche di furto adottate sono le più svariate, ma da qualche tempo desta preoccupazione l’uso del gas narcotizzante usato nei furti a Marina.
Operazione della motovedetta di Scoglitti: denunciate quattro persone
Nella giornata di giovedì i Carabinieri del battello pneumatico CC 51-61della Compagnia di Vittoria, in servizio presso lo scalo marino di Scoglitti, dopo un pedinamento durato alcuni giorni, hanno sequestrato all’interno del mercato ittico 25 cassette di novellame di pesce per un peso di kg. 125 di elevato valore commerciale. Il pesce illecitamente pescato è stato, su disposizione dell’Autorità competente, donato a strutture presenti sul territorio, che operano, senza scopo di lucro, al sostegno di orfani e poveri.
MARINA DI RAGUSA, SOCCORSO GOMMONE
Nel pomeriggio di giovedì il personale della Squadra Nautica della Questura di Ragusa, in servizio a Marina di Ragusa, ha notato nelle acque antistanti il porto turistico, un natante di circa 8 metri e alcune persone in acqua che tentavano di trattenere il gommone, ormai in procinto di sbattere sugli scogli. Immediato l’intervento dei poliziotti che hanno messo in salvo il gommone con i suoi due occupanti. Il conducente ha riferito agli agenti di essere alla deriva poiché non riusciva più ad azionare i motori del natante. Il gommone è stato trainato fino al pontile Andrea Doria.
RAGUSA, DENUNCIA PER GUIDA SENZA PATENTE
Un diciassettenne è stato denunciato in stato di libertà per guida senza patente. Gli agenti di una volante di Polizia hanno notato giovedì sera in via Palermo a Ragusa un giovane alla guida di un’automobile. Insospettiti, i poliziotti hanno fermato l’auto e accertato che alla guida vi era un diciassettenne che è stato denunciato in stato di libertà per guida senza patente e affidato alla madre. Il veicolo, sprovvisto di assicurazione, è stato sequestrato.
SANTA CROCE, RECUPERO DELL’EX CASERMA DELLA FINANZA
Un progetto organico per il pieno recupero dell’ex caserma della finanza a Punta Secca. L’immobile, da anni, in totale abbandono è diventato oramai un ricettacolo di rifiuti. Primo obiettivo è l’acquisizione tra i beni del Comune dell’immobile di proprietà del demanio. I tecnici, con l’ingegnere capo, Franco Poidomani, e il geometra, Michele Di Raimondo, hanno redatto un fitto carteggio fotografico e documentale per testimoniare lo stato di enorme degrado in cui versa l’ex caserma. Il dossier sarà inviato a Palermo per acquisire i pareri necessari nel più breve tempo possibile “Il primo ostacolo è di ordine burocratico dice l’ingegnere capo del Comune, Franco Poidomani – cioè la cessione di un bene della regione al Comune di Santa Croce. E’ probabile che l’assessorato competente possa avanzare delle pretese di natura economica. In quel caso il Comune dovrà reperire le risorse necessarie o, nella peggiore delle ipotesi, fare una proposta di acquisto”. Superata la fase procedurale l’ex caserma potrà essere demolita. “La nostra proposta è di realizzare un spazio aperto – spiega l’ingegnere – con un grande belvedere sul mare fruibile a tutti. Vogliamo, altresì, lasciare per terra, parte del muro perimetrale perr testimoniare la storia del sito. Un intervento mirato, simile per certi versi, a quello che è stato fatto per l’ex camperia, a Marina di Ragusa”. Da troppi anni l’ex caserma è stata oggetto di attenzioni. Non ultimo la querelle con una ditta privata, la Mg costruzioni, che voleva acquisire l’immobile per realizzare, a costo zero per le casse del Comune, una struttura ricettiva. “La torre di capo scalambri, accanto all’ex caserma, dopo la diffida del comune inviata al privati, sarà pienamente restaurata – aggiunge l’assessore comunale alle manutenzioni, Rosario Pluchino – ci auguriamo che anche l’ex caserma della finanza possa diventare, al più presto, uno spazio pienamente fruibile a tutti. L’amministrazione, insieme agli uffici, sta lavorando in questa direzione per rendere turisticamente più accogliente Punta Secca e la sua caserma”. Nelle settimane scorse i ragazzi di Libera…mente hanno realizzato alcuni graffiti lungo il muro esterno che è stato coperto con una parete in legno.
Calci e pugni a vigili e carabinieri Arrestato Nicolò Xalfa
Nel pomeriggio di giovedì intorno alle 17 i Carabinieri di Comiso su segnalazione della Polizia Municipale hanno inviato una pattuglia presso un bar della cittadina casmenea dove una persona stava molestando alcuni avventori dell’esercizio commerciale. Appena giunti i militari bloccavano Nicolò Xalfa di 43 anni, operaio di Scordia, gravato da numerosi precedenti penali per reati contro la persona. Dalla ricostruzione degli eventi fatta dai Carabinieri è emerso che alcuni minuti prima l’uomo avrebbe molestato alcune avventrici del locale, proferito frasi ingiuriose e aggredito fisicamente i vigili urbani che per primi erano intervenuti. Nelle concitate fasi tese a bloccarlo, Xalfa avrebbe tentato di reagire anche ai Carabinieri sferrando calci e pugni. Mobilizzato è stato dichiarato in stato di arresto per resistenza, minaccia, ingiuria ed oltraggio a pubblico ufficiale. Inoltre, dalla perquisizione personale eseguita sullo Xalfa, i Carabinieri rinvenivano e sequestravano un coltello a serramanico di 12 centimetri. L’uomo è stato quindi denunciato anche per porto abusivo di arma impropria. Si trova ora al carcere di Ragusa in attesa del processo per direttissima.
Clochard ucciso a Vittoria, arrestato il presunto assassino
La polizia ha fermato un romeno di 27 anni, Marcel Gheorghe Ursache, sospettato di aver ucciso l’algerino Miluod Halilov, 42 anni, trovato morto vicino a un casolare in via Trazzera Surdi, a Vittoria. Nel casolare si trovavano 4 romeni, poi portati negli uffici di polizia e interrogati e tra questi anche Ursache, che si sarebbe contraddetto. Il romeno, senza dimora e senza lavoro come l’algerino, secondo la polizia, avrebbe massacrato di
botte il nordafricano provocandone la morte. Futili motivi alla base del pestaggio costato la vita al clochard algerino. L’omicidio è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì.
ASSENTEISMO AL GUZZARDI, SETTE DENUNCIATI, PRIMARI INCLUSI
Sette dipendenti dell’Asp 7 di Ragusa in servizio nell’Ospedale di Vittoria – tra cui primari e caposala – sono stati denunciati dal Nas dei carabinieri per assenteismo e truffa aggravata al Sistema sanitario nazionale. Secondo quanto accertato dai carabinieri avrebbero timbrato il badge per poi uscire dal nosocomio per sbrigare faccende personali in orario di lavoro. La denuncia è arrivata al termine di indagini anche con telecamere nascoste ed intercettazioni ambientali. E’ stata la Procura a chiudere le indagini che hanno appurato il reato di assenteismo e truffa aggravata che si sarebbe verificata in tre reparti del nosocomio vittoriese. I militari del Nas hanno fatto ricorso ad attrezzature elettroniche ed altri strumenti per le intercettazioni ambientali.
OMICIDIO A VITTORIA
E’ stata una telefonata ad avvertire il commissariato di Vittoria della presenza di un cadavere vicino la stazione ferroviaria. Era passata l’una di notte ed in via Trazzera i poliziotti hanno trovato dentro un casolare il corpo di un uomo, morto per le percosse subite. Pare che si tratti di un cittadino straniero di mezza età, già conosciuto alle forze dell’ordine.
Omicidio Nigito Scarcerati Rico e Giovanni Interlici
Il Tribunale del Riesame di Catania ha annullato l’ordinanza di carcerazione nei confronti di Rico Francesco Giliberto, 42 anni, e di Giovanni Interlici, 20 anni, accusati di concorso nell’omicidio di Francesco Nigito, ucciso lo scorso 18 luglio, a Vittoria, nel corso di una sparatoria al seguito di un “chiarimento” per il controllo delle macchine da video poker e dei distributori automatici di caffè nel Ragusano. Secondo gli inquirenti i due, difesi dagli avvocati Daniele Scrofani, Enrico Platania e Valentina Sanzone, avrebbero fornito la seconda pistola all’assassino di Francesco Nigito, Massimo Interlici, che all’indomani del delitto si era costituito. Interlici e Giliberto erano stati arrestati dalla Squadra mobile di Ragusa dopo una serie di testimonianze e la visione di alcuni filmati degli impianti di video sorveglianza dei negozi di via Adua dove avvenne la sparatoria. Il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza di carcerazione non individuando sicuramente motivi di colpevolezza dei due.
MAXI EVASIONE FISCALE, DENUNCIATO IMPRENDITORE MODICANO
Un imprenditore modicano di 65 anni, P.R., operante nel settore della grande distribuzione, è stato denunciato in quanto ritenuto autore di un’evasione fiscale da nove milioni di euro. La Guardia di Finanza lo ha denunciato ed ha eseguito un sequestro di beni pari a 5 milioni di euro. L’uomo, che opera nel settore della grande distribuzione, avrebbe messo a segno la cosiddetta truffa a carosello. Suo fratello era stato denunciato di recente per una maxi frode, con l’evasione di circa undici milioni di euro. L’operazione portata avanti dalla Guardia di Finanza e dal personale della dogana di Pozzallo non è stata facile, in quanto non è stato semplice accertare la falsità dei documenti che accompagnavano la merce, che risultava venduta in Romania, Slovenia e Malta, per evadere l’Iva. In realtà i prodotti alimentari venivano venduti in Italia a prezzi notevolmente ridotti, danneggiando la concorrenza con metodi sleali. La truffa è stata scoperta tra i territori di Ragusa e Modica, dove l’imprenditore operava, e Siracusa, territorio dal quale la dogana ha coordinato le operazioni.
ARMI E MUNIZIONI IN CASA, DUE ARRESTI AD ACATE
Un niscemese e la sua convivente sono stati arrestati dai carabinieri della stazione di Acate nel corso di un servizio per la ricerca di armi illegalmente detenute. In manette Salvatore Cannizzaro, 51 anni, e la sua compagna, C.S. di 32 anni, originaria di Licata. I due sono residenti in contrada “Dirillo – Recinto”, in territorio di Acate. I due erano in possesso di un piccolo arsenale: un revolver cal. 7,65 con matricola parzialmente abrasa, di marca e modello da identificare, con 5 cartucce inserite nel tamburo, occultata nella biancheria intima della signora; 203 cartucce di vario calibro (357 magnum, 7.65, 6.35 e 12), 59 bossoli di cartucce di vario calibro già esplosi (7.65 e 38 special), 600 inneschi per cartucce marca “fiocchi” e kg. 4 circa di pallini di piombo, materiale per la preparazione delle cartucce, occultati in vari punti interni ed esterni dell’abitazione. Il tutto era illegalmente detenuto. I due dovranno rispondere dei reati di detenzione abusiva di armi e munizioni e di ricettazione.
Scontro bici – autocarro, grave un ragazzino
Un grave incidente stradale, tra un autocarro e una bicicletta, si è verificato poco prima delle 21 di martedì sulla Strada provinciale 25, Ragusa-Marina di Ragusa, all’altezza del km. 4,4. Sul posto sono intervenuti gli agenti del Comando della Polizia Municipale di Ragusa per i rilievi del caso che si sono protratti sino a notte. Per cause che sono ancora in corso di accertamento, il conducente di un autocarro tipo Volpino condotto da L.G. nato e residente a Ragusa, di 57 anni, ha investito una bicicletta condotta da un ragazzo quattordicenne, residente a Ragusa, di nazionalità rumena. Entrambi i veicoli coinvolti procedevano nello stesso senso di marcia (Marina di Ragusa – Ragusa zona industriale). A seguito dell’impatto il ragazzino è finito sull’asfalto. Un equipaggio dell’ambulanza del 118 ha trasportato il minore presso il pronto soccorso dell’Ospedale Civile di Ragusa, nosocomio dove tutt’ora il minore si trova ricoverato in prognosi riservata. L’autocarro e la bicicletta sono stati sottoposti a sequestro.
Droga, arrestato disoccupato
Nel giardinetto di casa sua, in via Duca D’Aosta, a Vittoria, aveva due piante di cannabis indica di 1,20 metri ciascuna. Possedeva anche due cartucce calibro dodici. Per Pietro Bevitore, 38 anni, disoccupato con precedenti, è scattato l’arresto operato dai carabinieri della locale Compagnia.
Sequestrata discarica abusiva in area sottoposta a vincolo
Una discarica abusiva di inerti è stata individuata e sequestrata dal Nucleo Operativo di Polizia Ecologica della Polizia Locale di Modica in Contrada Nacalino Guadagna. Si tratta di un’area pubblica di circa 950 metri quadrati dov’era stata depositata in maniera incontrollata da ignoti una notevole quantità di rifiuti, anche speciali e pericolosi tra cui elettrodomestici, cartoni, materiale plastico, vetro, rifiuti legnosi, suppellettili, pedane, oggetti metallici e, soprattutto, numerose lastre di eternit. Si tratta, tra l’altro, di un’area sottoposta a vincolo ambientale. Il Nope, come si diceva, ha proceduto al sequestro di polizia giudiziaria per evitare che la disponibilità possa portare ad un ulteriore utilizzo. “Sono in corso ulteriori indagini – spiega il comandante Giuseppe Puglisi – in tutta la zona per individuare i responsabili dell’incivile gesto”.
Organizzatori di sbarchi, fermati sette presunti “basisti
Alle prime ore dell’alba di martedì, a seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Modica, i Carabinieri della Compagnia di Modica, coadiuvati in fase esecutiva da un elicottero e da un pattugliatore del gruppo aeronavale della Guardia di Finanza di Messina, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto sette persone accusate di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Si tratta dei pozzallesi Giuseppe Zocco, 36 anni, e Donato Angilieri, 31 anni. E di: Saidani Mohamed, 33 anni, tunisino, residente a Pozzallo, operaio; Lutfi Mohammed Essabah Adnan, palestinese, 35 anni, residente a Malta, disoccupato; Farag Mahoud Abdalla, egiziano, 44 anni. Bourbia Mohamed, tunisino, 31 anni, residente a Pozzallo. Quest’ultimo è il responsabile della comunità islamica di Pozzallo. Il settimo fermato è Krifa Moahamed, tunisino, 37 anni, residente a Pozzallo, pescatore. I sette, ritenuti essere i basisti – per la zona del Ragusano – di una più ampia organizzazione criminale transnazionale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, hanno organizzato l’arrivo sul territorio italiano del natante giunto a Pozzallo nella mattinata di martedì. E’ emerso che lo sbarco doveva avvenire senza intoppi, con due lance leggere, ma qualcosa è andato storto. E così sono entrati in azione i finanzieri di Messina: ad attendere l’imbarcazione, nella zona di Costa Cirica, in territorio di Ispica, c’erano una cinquantina di uomini delle forze dell’Ordine. Secondo i piani, i migranti, una volta arrivati, dovevano essere trasferiti altrove a bordo di due furgoni. Ma una volta fatto pedinare ed “agganciare” il natante, i carabinieri hanno fatto irruzione all’interno dell’abitazione di uno dei due pozzallesi, dove i 7 fermati si erano riuniti per gestire in maniera riservata le ultime fasi dello sbarco. Nel corso della perquisizione domiciliare, i militari hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro decine e decine di Sim card internazionali, due bilancini di precisione, bottiglie di acqua ed un grosso quantitativo di pane per il primo sostentamento degli sbarcati che, dopo qualche giorno, sarebbero stati allontanati in maniera anonima verso il nord Italia. Arrestati anche i presunti scafisti, egiziani di 18 anni: Islem Moustafa, Mohamed Karam El Saed e Mahamed Alzoheri Ahmed.
MARINA DI RAGUSA, FATTO BRILLARE UN PROIETTILE
Martedì mattina, in prossimità dello specchio d’acqua antistante il locale denominato “La Fazenda” di Marina di Ragusa, sono intervenuti gli specialisti del Nucleo S.D.A.I. (Nucleo Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) della Marina Militare di Augusta, che, in collaborazione con l’equipaggio della Guardia Costiera di Pozzallo, imbarcato sul battello GC A07, hanno localizzato, rimosso e fatto brillare con idonee controcariche al tritolo un proiettile di piccolo calibro giacente su un fondale di circa 5 metri di profondità, a circa 200 mt. dalla riva. Per tutelare la sicurezza della balneazione e la pubblica incolumità di cose e persone, già con apposita Ordinanza di polizia marittima emanata il 31 luglio, un giorno dopo il ritrovamento, la Capitaneria di Porto di Pozzallo aveva interdetto la navigazione, la sosta, la pesca e qualsiasi altra attività marittima in prossimità dell’ordigno, anche per favorire il successivo intervento di rimozione dello stesso ed il trasporto nella zona di mare riservata al brillamento. Le operazioni di rimozione sono durate circa 2 ore, nel corso delle quali, sotto il diretto controllo e vigilanza dei militari ed unità navali intervenute, è stato monitorato il fondale per recuperare l’ordigno: un proiettile di piccolo calibro. In seguito, il residuato bellico è stato trasportato, in sicurezza, dal convoglio dei mezzi navali e sotto il diretto controllo del Nucleo SDAI, in una zona di mare distante circa 2,5 miglia dalla costa, per effettuarne il definitivo brillamento con contro cariche al tritolo, che è avvenuto alle ore 12:30 circa. Tutte le operazioni portate a termine dal Nucleo SDAI, unitamente al periodico monitoraggio dell’area di ritrovamento effettuato dalle motovedette della Capitaneria di Porto di Pozzallo, hanno consentito di ripristinare la sicurezza della navigazione nello specchio d’acqua interessato dalla presenza dell’ordigno fatto brillare.
Incendio sterpaglie, tra le fiamme un uomo
La squadra operativa del distaccamento di Modica è intervenuta in c.da Campanella, a Frigintini, per un incendio di sterpaglie. I vigili del fuoco sono arrivati mentre il 118 aveva già recuperato un signore di 81 anni, di Frigintini, ustionato dall’incendio. Considerate le condizione del malcapitato si è deciso di trasferirlo in elisoccorso all’ospedale Cannizzaro di Catania. L’elicottero è dovuto atterrare in modo avventuroso, nel primo spazio di terra battuta trovato in zona, non essendoci apposite piste. Per lo spegnimento dell’incendio squadre di vigili e di forestali hanno lavorato sino al pomeriggio di lunedì.
Scoglitti, la panineria fa troppo rumore: e prende a bastonate il gestore
Un infermiere professionale di 41 anni, A.P. le sue iniziali, è stato arrestato dai carabinieri per lesioni personali aggravate. Armato di un bastone di legno, l’uomo avrebbe colpito ripetutamente un insegnante, provocandogli una ferita lacero-contusa al labbro inferiore e diverse escoriazioni al dorso, all’addome e al braccio destro. Il malcapitato ne avrà per 10 giorni. Alla base del gesto ci sarebbe l’insofferenza per i continui rumori provenienti dalla panineria gestita dalla vittima, panineria che si trova nei pressi dell’abitazione del 41enne. Il giudice ha già disposto la scarcerazione.