Una piantagione di marijuana è stata individuata dai carabinieri della compagnia di Vittoria all’interno di un terreno agricolo situato in contrada Gaspanella, coltivato ad ulivi. Un disoccupato incensurato di Niscemi, Vincenzo Pitrolo di 44 anni, residente a Vittoria è stato arrestato per il reato di coltivazione di sostanze stupefacenti. Ogni pianta di cannabis era alta circa 2 metri.
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Prostituzione davanti al mercato ortofrutticolo di Vittoria Arrestato favoreggiatore
Per favoreggiamento della prostituzione i Carabinieri del nucleo radiomobile di Vittoria hanno arrestato un bracciante agricolo di 54 anni, G.N. vittoriese. Un mese fa i militari avevano arrestato il protettore di una prostituta, l’unica che esercitava il mestiere proprio davanti al mercato ortofrutticolo ipparino. L’opera di favoreggiamento e “assistenza” offerta alla donna dal bracciante agricolo fermato comprendeva anche il rifornimento di acqua e caffè, durante il lavoro della prostituta. Ogni qualvolta la donna si appartava con un cliente, il vittoriese (a bordo di un veicolo parcheggiato nei pressi del mercato) le lanciava un segnale lampeggiando con i fari della macchina, per segnalare e confermare la sua presenza. G.N. è stato trasferito nel carcere di Ragusa.
RAGUSA NELLA MORSA DEGLI INCENDI A fuoco Scassale e Cava Misericordia
Domenica pomeriggio e lunedì di fuoco nel capoluogo. Nella giornata di domenica a poca distanza l’uno dall’altro, sono divampati diversi incendi che hanno funestato tutta l’area a sud ovest della città di Ragusa. In pratica la zona delle vallate, da Scassale fino a contrada Tabuna. Non è escluso che possa esserci la mano di un piromane, anche perché alcune aree erano già state attaccate dalle fiamme qualche giorno fa. Il primo allarme proprio in contrada Tabuna, in una zona che era stata risparmiata dal grande incendio della scorsa settimana. Sul posto, oltre alle squadre dei Vigili del fuoco, anche la Protezione civile comunale che ha lavorato a supporto dei pompieri. Di continuo le autobotti che hanno fatto la spola per gli idranti. Apprensione per la presenza in zona di un deposito di fuochi pirotecnici. L’area è stata presidiata per l’intero pomeriggio, ma per fortuna, intorno alle 20, c’erano ormai solo piccoli focolai tenuti sotto controllo dai vigili del fuoco. Poco dopo le 16 è divampato l’incendio più grosso, quello che ha devastato l’area di contrada Scassale. In più punti, le fiamme hanno mandato in fumo alberi e sterpaglie dell’intera vallata che sovrasta il San Leonardo. Il rogo, a quanto pare, è partito dalla zona superiore, da contrada Patro, dove ci sono le antenne delle emittenti televisive e diverse aziende agricole. Poi la scia di fuoco ha iniziato a scendere a valle, proprio di fronte il cimitero di Ragusa Superiore. Ma il fronte si è esteso a tutta la vallata, quella di cava Misericordia, creando non pochi problemi. Anche in questo caso stato necessario l’intervento della Protezione Civile, in considerazione pure del fatto che a valle, dove c’è il San Leonardo, si trovano alcune abitazioni. Oltre alle squadre dei vigili del fuoco, anche la Forestale che è intervenuta con uomini e mezzi per domare l’incendio che ha mandato in fumo tantissimi alberi di pino. Sono stati inviati anche due elicotteri per continui lanci di acqua, trattandosi tra l’altro di una zona impervia, difficilmente raggiungibile. Atteso per ore anche l’arrivo dei moderni mezzi Fire Box, che però non sono mai giunti sul territorio ibleo. Un’enorme scia di fumo scuro ha avvolto la città, ed è stata visibile da ogni zona, anche da via Archimede. Tanta gente, nonostante fosse di domenica e nonostante il forte caldo, si è avvicinata alle ringhiere di via Generale Cadorna (per tutti i ragusani la strada della Serra) da dove si può ammirare la vallata, fino al cimitero e, in alto, più, in là, fino alla strada che porta a Chiaramonte e Giarratana. A sentire qualche anziano, un incendio così vasto non si era mai visto, considerato appunto che il rogo ha colpito tutta la zona sud ovest della città, quella appunto delle vallate, con scorci paesaggistici di assoluto pregio. Ma il fuoco non si è fermato a queste zone. Nel tardo pomeriggio un altro fronte, sotto l’ospedale Paternò Arezzo di Ibla, in terreni che costeggiano la vecchia strada che da Ragusa porta fino a Modica. Questo incendio è stato domato più facilmente, ma l’altro fino a tarda sera risultava difficile da gestire per via della vastità dei luoghi interessati. Per alcune ore è stato interdetto il traffico ferroviario.
RAGUSA NELLA MORSA DEGLI INCENDI A fuoco Scassale e Cava Misericordia
Domenica pomeriggio e lunedì di fuoco nel capoluogo. Nella giornata di domenica a poca distanza l’uno dall’altro, sono divampati diversi incendi che hanno funestato tutta l’area a sud ovest della città di Ragusa. In pratica la zona delle vallate, da Scassale fino a contrada Tabuna. Non è escluso che possa esserci la mano di un piromane, anche perché alcune aree erano già state attaccate dalle fiamme qualche giorno fa. Il primo allarme proprio in contrada Tabuna, in una zona che era stata risparmiata dal grande incendio della scorsa settimana. Sul posto, oltre alle squadre dei Vigili del fuoco, anche la Protezione civile comunale che ha lavorato a supporto dei pompieri. Di continuo le autobotti che hanno fatto la spola per gli idranti. Apprensione per la presenza in zona di un deposito di fuochi pirotecnici. L’area è stata presidiata per l’intero pomeriggio, ma per fortuna, intorno alle 20, c’erano ormai solo piccoli focolai tenuti sotto controllo dai vigili del fuoco. Poco dopo le 16 è divampato l’incendio più grosso, quello che ha devastato l’area di contrada Scassale. In più punti, le fiamme hanno mandato in fumo alberi e sterpaglie dell’intera vallata che sovrasta il San Leonardo. Il rogo, a quanto pare, è partito dalla zona superiore, da contrada Patro, dove ci sono le antenne delle emittenti televisive e diverse aziende agricole. Poi la scia di fuoco ha iniziato a scendere a valle, proprio di fronte il cimitero di Ragusa Superiore. Ma il fronte si è esteso a tutta la vallata, quella di cava Misericordia, creando non pochi problemi. Anche in questo caso stato necessario l’intervento della Protezione Civile, in considerazione pure del fatto che a valle, dove c’è il San Leonardo, si trovano alcune abitazioni. Oltre alle squadre dei vigili del fuoco, anche la Forestale che è intervenuta con uomini e mezzi per domare l’incendio che ha mandato in fumo tantissimi alberi di pino. Sono stati inviati anche due elicotteri per continui lanci di acqua, trattandosi tra l’altro di una zona impervia, difficilmente raggiungibile. Atteso per ore anche l’arrivo dei moderni mezzi Fire Box, che però non sono mai giunti sul territorio ibleo. Un’enorme scia di fumo scuro ha avvolto la città, ed è stata visibile da ogni zona, anche da via Archimede. Tanta gente, nonostante fosse di domenica e nonostante il forte caldo, si è avvicinata alle ringhiere di via Generale Cadorna (per tutti i ragusani la strada della Serra) da dove si può ammirare la vallata, fino al cimitero e, in alto, più, in là, fino alla strada che porta a Chiaramonte e Giarratana. A sentire qualche anziano, un incendio così vasto non si era mai visto, considerato appunto che il rogo ha colpito tutta la zona sud ovest della città, quella appunto delle vallate, con scorci paesaggistici di assoluto pregio. Ma il fuoco non si è fermato a queste zone. Nel tardo pomeriggio un altro fronte, sotto l’ospedale Paternò Arezzo di Ibla, in terreni che costeggiano la vecchia strada che da Ragusa porta fino a Modica. Questo incendio è stato domato più facilmente, ma l’altro fino a tarda sera risultava difficile da gestire per via della vastità dei luoghi interessati. Per alcune ore è stato interdetto il traffico ferroviario.
LA GDF SCOPRE UN’EVASIONE PER PIU’ DI 600 MILA EURO
Individuata e segnalata dalla Guardia di Finanza di Ragusa un’evasione fiscale nel settore degli autotrasporti. Una ditta individuale, con sede a Comiso, avrebbe tentato di sottrarre a tassazione ricavi per circa 500mila euro, che avrebbe dovuto, invece, indicare nelle dichiarazioni ai fini delle imposte dirette ed ai fini Irap. La GdF, inoltre, avrebbe accertato una evasione dell’imposta sul valore aggiunto per oltre 100mila euro, nonché mancati versamenti della stessa imposta per oltre 32mila euro. La Guardia di Finanza ha proceduto nei confronti del titolare della ditta, contestando i presunti illeciti amministrativi di omessa presentazione delle dichiarazioni annuali obbligatorie e di omessi versamenti periodici I.V.A., in riferimento all’anno di imposta 2010.
COSTA MAGICA, LA CAPITANERIA DI PORTO DI POZZALLO SALVA UNA GIOVANE OLANDESE
Complesso e delicato intervento di assistenza, soccorso, trasporto e trasbordo realizzato dai militari della Guardia Costiera di Pozzallo nella notte fra il 13 ed il 14 luglio. I militari hanno soccorso una giovane donna olandese che si trovava imbarcata sulla nave da crociera “Costa Magica”. La donna era affetta da emorragia intestinale. Alle 22,50 circa, il comandante della nave da crociera ha informato la sala operativa della Capitaneria di Porto di Pozzallo della presenza a bordo di una passeggera che presentava forti dolori all’addome e chiedeva l’urgente intervento di trasporto della stessa a terra per ricevere cure mediche. Immediatamente da Pozzallo partiva la motovedetta CP 304 per dirigersi verso la Costa Magica, mentre la stessa faceva rotta verso il porto di Pozzallo. A poco più di dieci miglia dalla costa iblea la motovedetta ha intercettato la nave da crociera e, nonostante le avverse condizioni meteo-marine (mare forza 4 e raffiche di vento da ponente pari a 20 nodi), ha abbordato la Costa Magica (nave di 100.000 tonnellate di stazza lorda). L’abilità e la professionalità dell’equipaggio della CP 304 ha permesso che l’operazione andasse a buon fine e che fossero trasbordati sulla motovedetta la giovane olandese, il medico di bordo della Costa Magica, un infermiere e i familiari della donna. Giunti al porto di Pozzallo, la donna è stata trasportata all’ospedale Maggiore di Modica.
Tentata frode alimentare Denunciato commerciante di Scoglitti
Un commerciante di Vittoria proprietario di una pescheria situata a Scoglitti è stato denunciato dai Carabinieri della motovedetta della compagnia locale per tentata frode alimentare. L’uomo ha posto in vendita pesce decongelato, soprattutto gamberi, gamberoni e calamari del peso complessivo di 22 kg spacciandolo come fresco. Al soggetto è stata contestata una violazione amministrativa per una somma complessiva di 1166 euro. La stessa multa è stata comminata ad 8 titolari di pescherecci per aver posto in vendita prodotti di varie specie senza apporre la prevista etichettatura con la denominazione commerciale e il luogo della pesca. Intanto prosegue l’attività di monitoraggio e controllo per tutto il periodo estivo, a garanzia di una maggiore sicurezza dei bagnanti del litorale vittoriese e il rispetto della normativa di polizia marittima.
LA FINANZA SEQUESTRA 6 VIDEOPOKER ABUSIVI
I finanzieri di Vittoria intervenuti in un bar hanno scoperto, in una stanza attigua ai servizi igienici, sei videopoker abusivi, in quanto in carico ad un altro gestore e scollegati alla rete (in nero). L’ammontare delle somme complessivamente giocate supera i tre milioni di euro. Le fiamme gialle indagano per verificare se le cifre che risultano hanno costituito base per il versamento di imposta.
MEZZA PROVINCIA A FUOCO, ENORME INCENDIO A TABUNA
La provincia nella morsa degli incendi. Da mercoledì notte brucia il costone nei pressi di contrada Tabuna, a Ragusa. Un enorme incendio divampato intorno all’una di notte. Sul posto, oltre a diverse squadre dei vigili del fuoco del Comando provinciale, anche i mezzi aerei, dal momento che l’estensione dell’incendio è troppo ampia ed i luoghi sono impervi. Oltre alle squadre dei vigili del fuoco, compresa una da Modica, anche il Corpo Forestale, che sta lavorando ormai da diverse ore anche per proteggere gli insediamenti rurali della zona. Una squadra dei vigili del fuoco ha lavorato anche all’interno della Colacem per fermare il fronte del fuoco del costone sottostante, in contrada Lusia. Giovedì mattina sono intervenuti due Fire Box del servizio aereo antincendio regionale. Altri due velivoli provenienti da Catania sono al lavoro nella Pineta dei Pini d’Aleppo per un altro vasto incendio che da ore tiene impegnati i vigili del fuoco. Ma le segnalazioni d’incendi riguardano tutta la provincia, tanto da far scattare l’allerta per le strutture comunali per l’attuazione dei piani di emergenza connessi a questi eventi. Oltre ai pompieri, in azione anche i volontari del dipartimento di Protezione civile, mentre i Comuni hanno messo a disposizione le autobotti per i rifornimenti idrici.
Raid punitivo per “vendicare” la figlia, altri guai per Carmelo Ricca
Per “vendicare” la figlia aveva organizzato un raid punitivo, insieme ad altri tre complici, malmenando, con una mazza di legno, un giovane italiano e due ragazze rumene. Il fatto era accaduto nel mese di maggio. I tre malcapitati erano stati spediti in ospedale con traumi al cranio e in varie parti del corpo. Adesso i carabinieri hanno ottenuto dal Tribunale di Ragusa, su richiesta del Pm Federica Messina, l’ordine di custodia cautelare ai domiciliari. Protagonista della vicenda è Carmelo Ricca, 44 anni, pluripregiudicato. L’uomo è già detenuto nel carcere di Siracusa, deve scontare oltre dieci anni di carcere per il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico e detenzione illegale di sostanze stupefacenti. L’uomo era stato arrestato nel 2006 nell’ambito dell’operazione “Machete”. Di recente la condanna è diventata definitiva e per l’uomo è iniziato il periodo di espiazione della pena nel carcere aretuseo. Alla base del raid punitivo ci sarebbe stato un litigio tra la figlia ed una delle due giovani rumene.
Vittoria, ritrovati mezzi rubati
Ritrovati dopo alcune ore dalla Polizia quattro automezzi rubati ad un’azienda etnea che sta eseguendo lavori di scavo in provincia di Ragusa. Ignoti avevano portato via due grossi camion e due macchine per il movimento della terra del valore complessivo di circa centomila euro. Martedì, in contrada Boscorotondo, in un magazzino abbandonato in campagna, gli agenti hanno ritrovato i mezzi che sono stati restituiti alla ditta.
Acate, sequestrata autocisterna con oltre 23mila litri di carburante in nero
Trasportava 23.197 litri di gasolio con una autocisterna. Ai finanzieri che lo hanno fermato ed hanno chiesto la documentazione relativa al trasporto, documentazione obbligatoria per tale tipologia merceologica, l’autista ha fornito due note di peso, in nessun modo idonee a giustificare con precisione provenienza e destinazione del gasolio che cartolarmente risultava indirizzato ad una struttura pubblica distante circa un centinaio di chilometri. L’applicazione della recente normativa in materia di accise ha consentito, quindi, il sequestro dell’autocisterna e del suo contenuto. Il conducente è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per contrabbando nonché per omesso pagamento dell’accisa sugli oli minerali. Il prodotto sarebbe stato destinato al mercato “nero”. Il mezzo è stato fermato ad Acate.
Immigrazione, in 50 sbarcano a Pozzallo
Altro sbarco di migranti lungo le coste iblee: un gommone è stato segnalato, martedì, da un guardacoste veloce del gruppo aeronavale della guardia di finanza di Messina a 60 miglia a sud di Portopalo di Capo Passero. Le 50 persone a bordo del natante, (38 uomini, 11 donne e una bambina di circa 3 anni), sono state trasbordate sull’imbarcazione delle fiamme gialle. Il convoglio è arrivato nella notte nel porto di Pozzallo. Sarebbero già stati fermati i due presunti scafisti.
Una macchia di schiuma nel mare di Sampieri Allertata la Capitaneria di Porto
L’ufficio di protezione civile del Comune di Scicli alle 11,30 di martedì ha segnalato alla sala operativa della Capitaneria di Porto di Catania la presenza di una macchia di schiuma nel tratto centrale dello specchio di mare prospiciente la spiaggia di Sampieri. Gli ufficiali della Capitaneria etnea hanno riferito di aver già ricevuto, nei minuti precedenti, analoga segnalazione da parte di un bagnino in servizio nel lido sciclitano e di aver prontamente dato mandato alla Capitaneria di Pozzallo di inviare con solerzia una motovedetta sul posto, al fine di prelevare alcuni campioni di acqua marina da inviare all’Arpa di Ragusa per le conseguenti analisi.
Maxi operazione antidroga, coinvolto anche un modicano
La Guardia di Finanza di Catania, coordinata dalla Procura distrettuale antimafia, ha arrestato 42 persone accusate di far parte di un intreccio malavitoso tra mafia e camorra alleate. Al centro delle attività illecite un maxi traffico di stupefacenti che passava attraverso l’Olanda e la Campania. Lo spaccio avveniva poi in Sicilia, tra le province di Catania e Ragusa. In manette è finito anche un giovane modicano, Roberto Avola. Era stata creata una rete di soggetti sudamericani che gestiva i corrieri. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati circa 40 chili di droga e beni per un valore di 5 milioni di euro.
Ispica, anziano cade dal tetto e muore
Un pensionato di piazza Armerina, che si trovava in vacanza ad Ispica, è morto, lunedì pomeriggio, cadendo da un tetto. L’incidente è avvenuto a Santa Maria del Focallo dove l’uomo, un 72enne del quale non sono state rese note le generalità, aveva un’abitazione. L’uomo sarebbe salito sul tetto per sistemare alcune tegole, ma, probabilmente per via del forte caldo, ha avuto un capogiro, ed è caduto giù, facendo un volo di circa quattro metri. Al momento dell’incidente l’uomo era da solo. Sono stati i vicini di casa a chiamare i soccorsi, ma quando gli operatori dell’emergenza 118 sono giunti sul luogo l’anziano era già esanime. I sanitari del Pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Modica hanno potuto solo accertare la morte del pensionato.
Falsifica la data di scadenza della patente, denunciato un medico
Fine settimana impegnativo per la Polstrada iblea. Due persone sono state trovate positive all’alcoltest. Sono state ritirate nove patenti di guida per eccesso di velocità e sorpassi pericolosi. Denunciato, infine, un medico con l’accusa di aver alterato la propria patente di guida. L’uomo, originario di Catania, fermato sulla Sp 25, aveva esibito agli agenti la patente di guida, regolarmente ottenuta. Tuttavia, verificando la data di scadenza, gli agenti hanno accertato che era stata scritta a penna e recava la data del 12 settembre 2012. Attraverso un controllo ai terminali della Motorizzazione è emerso che la patente era scaduta invece già nel mese di di giugno, per cui gli agenti hanno provveduto a sequestrare la patente e a denunciare il conducente per falsità materiale commessa dal privato.
RAGUSA, INCIDENTE STRADALE IN VIA RISORGIMENTO
Un grave incidente stradale si è verificato lunedì mattina, poco dopo le 7.40, in via Risorgimento a Ragusa, all’altezza del civico 149/A, direzione di marcia Ragusa Ibla, corso don Minzoni. Il bilancio è di una donna in prognosi riservata ed un uomo ferito in modo non grave. Sul posto sono intervenute due pattuglie della polizia municipale che hanno proceduto ai rilievi del caso. Nel sinistro sono rimasti coinvolti due veicoli. Per cause ancora in corso di accertamento, la conducente di un’autovettura Renault Twingo (B.P., originaria di Chiaramonte Gulfi, di 42 anni, residente a Ragusa) proveniente dalla via Risorgimento, in direzione corso Don Minzoni, invadeva la corsia di marcia opposta ed entrava in collisione con l’autovettura Mercedes 220 (condotta da C.G., nato a Modica e residente a Giarratana, di 57 anni) proveniente dal senso opposto di marcia. Tra i primi a soccorrere la conducente (le cui condizioni apparivano gravi già nell’immediatezza dell’evento) un ispettore del reparto di polizia annonaria del Comando di Polizia Municipale di Ragusa che si stava recando a Ibla per espletare il servizio d’istituto. In conseguenza del sinistro entrambi i conducenti sono stati trasportati con ambulanza del 118 al Pronto soccorso dell’Ospedale Civile. Nel nosocomio tutt’ora è ricoverata presso il reparto di Rianimazione la signora B.P., in prognosi riservata (trauma renale sinistro, trauma cranico commotivo e ferite lacero contuse al piede e alla testa). Per il conducente della Mercedes, già dimesso, la prognosi è di 20 giorni (trauma discorsivo cervicale e dorso lombalgia post-traumatica). Ingenti i danni ai mezzi. I veicoli sono stati sottoposti a sequestro come da prassi in caso di incidente con prognosi riservata.
Vittoria, la Polizia sventa un furto
Aveva appena rubato qualche oggetto quando è stato fermato dalla Polizia. Un rumeno di 33 anni, Dragos Halici, senza fissa dimora, è stato arrestato dalla Polizia per il furto in un’abitazione tra Vittoria e Scoglitti. E’ stato il proprietario dell’abitazione un vittoriese, a chiamare il 113 dopo che al suo cellulare era arrivata la segnalazione, grazie al sistema di allarme collegato col telefonino, di presenze in casa. Ha quindi allertato la Polizia, ed una pattuglia è arrivata sul posto sorprendendo il rumeno che era riuscito a trafugare pochi oggetti prima di cercare, invano, di fuggire. Poche ore dopo, gli agenti hanno eseguito un ordine di carcerazione di arresti domiciliari nei confronti di Orazio Perone, 27 anni: deve scontare sei mesi di reclusione per porto ingiustificato di strumenti atti allo scasso. Il fatto era avvenuto nel 2007 a Pozzallo.
VIOLENZA SESSUALE SU MINORE, ARRESTATO RUMENO
Era ricercato in ambito internazionale per una pesante condanna inflittagli nel suo Paese d’origine, la Romania. Un ordine di arresto spiccato nell’aprile del 2011 dalla Corte locale di Focsani. E’ stato rintracciato a Vittoria ed arrestato. Si tratta di Sorinel Maricel Cojoc, 30 anni. Il reato per il quale era ricercato è gravissimo: violenza sessuale contro minore. Ma il trentenne è anche l’unico indagato per l’omicidio di un agricoltore di San Leucio del Sannio, nel Beneventano, avvenuto nel luglio del 2010. Essenziale per portare a compimento l’individuazione del trentenne è stata la rete di coordinamento che esiste a livello nazionale tra i Comandi di Stazione dei Carabinieri. Prima di venire in Sicilia, Cojoc aveva dimorato per qualche tempo in Campania. I suoi spostamenti sono stati “registrati” dai militari che hanno così proceduto al suo arresto.