Ancora sangue sulle strade iblee. A perdere la vita in un incidente stradale avvenuto alle prime luci dell’alba di domenica è stata una giovane vittoriese, Cristina Trapani, 21 anni. Cristina era a bordo di una Smart, quando, per cause che spetta alla Polstrada di Ragusa, intervenuta sul posto, accertare, l’autovettura è rimasta coinvolta nel sinistro. Alla guida della Smart c’era B.G., vittoriese di 22 anni, che si trova ora ricoverato presso l’ospedale Guzzardi di Vittoria. L’incidente è avvenuto lungo la sp 17 – Acate, in c.da Sughero Torto nel territorio di Vittoria alle 5,30 circa di domenica.
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Vittoria, arrestate due persone
Nella notte tra venerdì e sabato, i Carabinieri di Vittoria hanno messo a segno una operazione di polizia giudiziaria che ha portato all’arresto di due persone. In manette Massimo Favata, 37enne vittoriese, pluripregiudicato, per evasione, e Plescan Nicusor, 42enne di Jud Vrancea (Romania), residente in provincia di Ragusa. L’uomo era ricercato in ambito europeo dal 2008 per una condanna nel suo Paese.
OPERAZIONE “COUS COUS” ESEGUITE DUE ORDINANZE DI CUSTODIA IN CARCERE
I Carabinieri della Tenenza di Scicli hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a carico di due persone dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo su richiesta della Procura del capoluogo siciliano. L’emissione del provvedimento da parte dell’autorità giudiziaria palermitana fa seguito all’operazione “Cous Cous” eseguita a Scicli il 26 giugno dai Carabinieri di Modica e che aveva portato all’arresto di 4 cittadini tunisini ritenuti responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente avvenuto a Scicli tra il mese di luglio 2010 ed il successivo mese di febbraio 2011. Il Gip del Tribunale di Palermo, dopo aver ricevuto lo stralcio delle indagini condotte dai Carabinieri di Scicli relativo alle condotte delittuose poste in essere a Palermo da una parte delle persone arrestate il 26 giugno, nei giorni scorsi ha quindi disposto la misura cautelare della custodia in carcere per Majed Mbarek, 32 anni, e per Ben Habib Fodha, 33 anni, entrambi tunisini. I due si trovavano già detenuti presso il carcere di Modica a seguito del loro arresto eseguito nell’ambito della operazione “Cous Cous” coordinata dalla Procura della Repubblica di Modica.
PROCESSO “MODICA BENE” LA PROCURA RICORRE CONTRO ASSOLUZIONI E PROSCIOGLIMENTI
Il Procuratore della Repubblica di Modica, Francesco Puleio, ha impugnato, il 28 giugno scorso, la sentenza di assoluzione del processo “Modica Bene”. Per Puleio era necessario, durante la fase dibattimentale, ammettere l’audizione dell’imputato Bruno Arrabito, richiesta che fu rigettata. Il Gup, il 28 novembre aveva assolto gli imputati che avevano scelto il giudizio abbreviato: l’ex parlamentare dell’Udc. Peppe Drago, il fratello Carmelo Drago, l’ex sindaco di Modica, Piero Torchi, l’ex segretario provinciale dell’Udc, Giancarlo Floriddia, Giorgio Aprile (all’epoca dei fatti assessore) e il consigliere provinciale Vincenzo Pitino, mentre per gli altri, giudicati col rito abbreviato si era espresso per il “non luogo a procedere”. L’indagine, riguardava il periodo compreso tra l’ottobre 2003 e fino al settembre 2007. Puleio, quindi, fa sapere che il 28 giugno “la Procura della Repubblica ha pertanto depositato entrambi gli atti di impugnazione e precisamente: il ricorso innanzi alla Corte di Cassazione in Roma, avverso la sentenza di non luogo a procedere emessa al termine dell’udienza preliminare e l’appello innanzi alla Corte di appello di Catania, avverso la sentenza di assoluzione emessa al termine del giudizio abbreviato. Giova precisare che, come risulta dalla motivazione di entrambi i provvedimenti impugnati, gli imputati – spiega ancora il Procuratore Puleio – sono stati prosciolti dalle accuse loro contestate per insufficienza delle prove, ex art. 530 comma 2 codice di procedura penale”.
In quaranta sbarcati nella notte Pakistani e somali arrivano a Pozzallo
Quaranta immigrati, trenta uomini e dieci donne, pakistani e somali, sono sbarcati nella tarda serata di mercoledì a Pozzallo. Il gommone sul quale viaggiavano era stato intercettato a circa 29 miglia a sud ovest del porto di Pozzallo, scortato da una motovedetta maltese. Gli uomini della Capitaneria di Porto di Pozzallo hanno trasbordato i mi- granti, in tutto trenta uomini e dieci donne in una imbarcazione veloce, trasportandoli sino al Porto dove sono arrivati all’una di notte. Il gommone era stato intercettato alle 19.30. E’ stata la motovedetta Cp 304 della Capitaneria di porto ad intervenire sotto il coordinamento del Maritime Rescue Sub Center della direzione marittima di Catania. Una volta giunti all’approdo è scattato il piano antisbarco provinciale approvato dalla Prefettura di Ragusa.
CONTROLLI DELLA POLIZIA A Comiso denunciate tre persone
In occasione dell’estate si intensifica l’attività di controllo da parte degli uomini del Commissariato di Polizia di Comiso. Nelle ultime 24 ore sono state denunciate tre persone ed effettuati numerosi accertamenti su strada e anche a persone sottoposte ad obblighi. Sono state controllati 59 soggetti, 22 mezzi ed elevate due contravvenzioni al codice della strada. Nel dettaglio, un modicano di 61 anni, G.R., è stato denunciato per molestie telefoniche nei confronti di una sua collega di Comiso. L’uomo era solito chiamarla più volte al giorno proponendole “incontri”. La donna ha fatto ascoltare le chiamate ricevute anche ad una sua amica che in alcune circostanze era con lei. Lui ha negato di aver chiamato, ma dai controlli è emerso che la tempestava di telefonate. Un pregiudicato di 56 anni è stato segnalato perchè guidava un motociclo nonostante la patente gli fosse stata revocata. La terza denuncia riguarda una 38enne nata in Germania. E’ stata segnalata alla Procura per violazione degli obblighi di assistenza familiare e mancata esecuzione di un provvedimento del giudice. La donna già denunciata in passato dall’ex marito si ostina tuttora, nonostante un provvedimento del giudice, a non fare vedere i propri figli al marito. L’uomo più volte è stato costretto a ricorrere all’intervento della Polizia.
Vittoria, cazzotti e spari in strada tra due pregiudicati: nessun ferito, i proiettili erano a salve
Pomeriggio di Far West a Vittoria. Due uomini, di 67 e 37 anni, per motivi ancora non chiari, hanno iniziato a litigare, nei pressi di via Modica. Pare che il più anziano avesse in un primo momento avuto la meglio. E’ poi andato in casa del 67enne, per “rifarsi”. Ma questi, per metterlo in fuga, ha preso un’arma da fuoco e gli ha sparato contro due proiettili. L’arma non è stata trovata, ma i bossoli e diverse macchie di sangue sì, in via Parma. Gli agenti hanno poi accertato che i due colpi erano stati sparati a salve. In casa dell’anziano c’era una scatola di cartucce dello stesso tipo di quelle esplose. Protagonisti della vicenda sono due noti pregiudicati. La loro posizione è ora al vaglio degli inquirenti per eventuali misure di prevenzione.
Attentati incendiari a Pozzallo. Arrestate quattro persone
Per due volte aveva fatto incendiare il negozio del concorrente, sul viale Kennedy a Pozzallo, a pochi metri di distanza dal suo. Giuseppe Vaccaro, pachinese di 35 anni, era il mandante di entrambi gli attentati ai danni di un negozio di ortofrutta, andato in fiamme, sia la notte del 27 maggio del 2011 che nella notte del 16 novembre dello stesso anno. Lo hanno scoperto la Procura della Repubblica di Modica e i Carabinieri della Compagnia locale al seguito di una lunga indagine che ha portato all’emissione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti del Vaccaro, e dell’esecutore materiale dei due delitti: Luciano Basile, pozzallese di 37 anni. Un anno di fuoco il 2011, contrassegnato negli ultimi tre mesi da altri episodi del genere. Mercoledì mattina è stato arrestato anche il pluripregiudicato Emanuele Scarrozza, ritenuto il mandante dell’attentato incendiario ai danni di un’abitazione pozzallese sita in contrada Scaro Pantanelli, avvenuto nella notte del 5 ottobre del 2011. Esecutore materiale del delitto, il giovanissimo Alex Sessa. Il quarto raid incendiario ha avuto luogo nella notte del 13 dicembre dello scorso anno: a fuoco la vettura di una donna marocchina. Scarrozza e Sessa sono agli arresti domiciliari anche per questo episodio. Il gruppo aveva contatti con la criminalità catanese.
Vittoria, i poliziotti salvano una ragazza dal suicidio
Mattinata movimentata per gli agenti del Commissariato di Vittoria. E’ stata una telefonata al 113 a chiedere l’aiuto dei poliziotti. A chiamare, una donna: sua figlia, di 19 anni, voleva buttarsi da una finestra di casa che dà su una vallata. Gli agenti sono arrivati sul posto in maniera tempestiva. In un primo momento la giovane sembrava aver desistito dal suo proposito, ma poi, ancora prostrata da un stato di sconforto, ha iniziato a correre verso il parapetto della strada davanti casa che si affaccia proprio su un dirupo. Con non poche difficoltà, i poliziotti sono riusciti a bloccarla, evitandole di compiere l’insano gesto. Gli agenti hanno chiesto l’intervento del 118 per prestare le cure dovute alla giovane
Abusi edilizi e affissioni non autorizzate, denunce e multe a Modica
Tredici persone sono state denunciate nell’ultimo semestre dal Nucleo Operativo di Polizia Edilizia e Abusi pubblicitari della polizia locale di Modica. Costante il lavoro del Nope diretto dal tenente Egidio Santaera che dal mese di gennaio ha espletato 544 pratiche di settore di cui 34 di polizia giudiziaria e 421 di natura amministrativa. Sono stati, poi, eseguiti 163 sopralluoghi e 144 controlli e verifiche inerenti all’attività edilizia attraverso l’azione di vigilanza sul territorio. Sul fronte dei controlli ed accertamenti di pubblicità e affissioni di cui da qualche mese il Nucleo si occupa, ne sono stati eseguiti 214. Elevati 86 verbali amministrativi per pubblicità sulle strade non autorizzata. I verbali amministrativi sono stati 42. Complessivamente sono state contestate nell’ultimo semestre infrazioni per circa quarantamila euro.
Aeroporto: la Guardia di Finanza torna al Comune di Comiso
Le Fiamme Gialle tornano al Comune di Comiso. Questa volta, nel mirino della Guardia di Finanza, documenti relativi al 2007, quando l’allora vice presidente del Consiglio Massimo D’Alema atterrò (era il 30 aprile 2007) nell’aeroscalo comisano per l’inaugurazione. In realtà inaugurazione solo sulla carta, dal momento che i voli, a distanza di oltre cinque anni, non sono mai partiti. In particolare pare si stia indagando sui costi di quella manifestazione che dovrebbero ammontare a 140.000 euro. Ma un altro filone dell’indagine riguarda un aspetto importante, ossia quello della convenzione con Adecco, la società che venne incaricata di ricevere i curricula per le richieste di lavoro all’aeroporto di Comiso. Di curriculum ne arrivarono più di cinquemila, ma non se ne seppe più nulla.
Controlli interforze a Pozzallo
Servizio straordinario di controllo interforze attuato da Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. E’ stato attuato su input del prefetto, anche a seguito della recrudescenza di episodi criminosi che si sono ripetuti a Pozzallo. Centonovantacinque le persone controllate, venti le contravvenzioni e tre le patenti ritirate. Segnalati otto assuntori di droga, sequestrati otto grammi di marijuana.
Scarico a mare a Donnalucata Legambiente: “E’ abusivo”
Il presidente di Legambiente Antonino Duchi con una lettera inviata all’Arpa, al Consorzio di bonifica 8 e al Comune di Scicli segnala uno scarico “verosimilmente abusivo a mare a Donnalucata”. “Lo scarico si trova all’inizio della scogliera che porta all’albergo Acquamarina al di sotto del prato verde con gli ombrelloni dedicato agli ospiti dell’albergo. E’ coperto da alcuni massi nel tentativo di camuffarlo. Si tratta probabilmente – scrive il biologo – di acque provenienti da terreni agricoli scaricati a mare attraverso i canali del consorzio 8, come testimoniato anche dal frequente rinvenimento di residui di ortaggi. Inoltre è stata denunciata anche la presenza di animali morti”. Legambiente richiede la verifica della balneabilità delle acque e della eventuale presenza di agenti inquinanti, fra cui i residui di fitofarmaci.
Ruba un televisore, arrestato algerino
Roudmani Smael, 25enne algerino senza fissa dimora, è stato arrestato dai carabinieri a Vittoria. L’uomo è stato sorpreso, in piena notte, dopo avere rubato un televisore in un esercizio commerciale. Il giovane è stato arrestato, mentre il televisore è stato restituito al negoziante.
Marina di Ragusa, denunciati due albanesi per ricettazione
Due albanesi di 24 e 27 anni sono stati sorpresi da un Assistente capo della Polizia di Stato a bordo di un ciclomotore rubato. I due, nella serata di lunedì, stavano percorrendo le vie di Marina di Ragusa, ma la loro andatura, alquanto sospetta, non è sfuggita all’occhio esperto del poliziotto, che, benché libero dal servizio, ha voluto vederci chiaro sugli strani movimenti. I due si sono fermati e sono scesi dalla moto. Il poliziotto ha chiesto loro cosa stessero facendo. I due hanno detto di essere lì per fare una passeggiata, ma dal controllo al terminale (il poliziotto aveva infatti telefonato nel frattempo ai colleghi), è emerso che il motorino era rubato. Per i due è quindi scattata la denuncia per ricettazione.
Incidente mortale sulla Scicli – Santa Croce, muore giovane donna russa, feriti anche due bambini
Una donna russa di 33 anni è morta in un incidente stradale avvenuto nel tardo pomeriggio di lunedì lungo la strada provinciale Scicli – Santa Croce, al km 13+900, all’incrocio con la strada provinciale 37. Per cause ancora da accertare si sono scontrate una Panda ed una Smart. Dalla prima ricostruzione, la Fiat Panda da Santa Croce era diretta verso Scicli, mentre la Smart da Marina di Ragusa si dirigeva verso il comune capoluogo. La donna deceduta viaggiava nella Panda, condotta da una connazionale, anche lei rimasta ferita. Feriti anche gli altri occupanti della Panda, tutti russi. Tra di loro anche due bambini di due e sei anni. Ferita anche una 65enne. Nell´incidente è rimasta ferita anche S.E. comisana 47enne, che guidava la Smart. L’incidente è stato rilevato dalla Polstrada.
Spara al cognato, ma la vittima si salva: arrestato muratore ragusano
Gli ha sparato contro due colpi di pistola, una calibro 7,65. La vittima, però, è riuscita a salvarsi buttandosi per terra. Non contento, gli si è avvicinato e lo ha colpito in testa con il calcio della pistola. Sabato pomeriggio di panico, nel cortile di un’abitazione del capoluogo. I carabinieri hanno arrestato Alfredo Scatà, 46 anni, muratore, per tentato omicidio e porto abusivo d’arma da fuoco. La vittima, che ha riportato ferite guaribili in dieci giorni, è un ragusano di 65 anni, cognato dello Scatà. Alla base della lite dei dissidi familiari. Dopo aver colpito il cognato alla testa, Scatà è fuggito a bordo di un motorino. Poco dopo, però, è stato fermato dai carabinieri allertati da alcuni vicini che hanno assistito alla scena. Per l’uomo sono quindi scattate le manette. Già nel 2007 era stato arrestato per tentato omicidio per futili motivi.
Vittoria, furto e ricettazione: arrestati due comisani
Nella nottata di sabato la pattuglia dei Carabinieri di Vittoria è stata allertata per un furto in atto in zona contrada Bonincontro, presso un’azienda agricola. Sul posto, i militari hanno intercettato un furgoncino carico di molto materiale di varia natura. Così lo hanno bloccato: c’era materiale ferroso ed altri rifiuti speciali, rubati dall’azienda. Per i due comisani a bordo del mezzo, Iacopo Verzeroli e Giancorrado Violante, 31 e 49 anni, entrambi pregiudicati, si sono aperte per porte del carcere. Il Gip ha già convalidato l’arresto predisponendo la misura cautelare al carcere di Ragusa.
Deve scontare una condanna per rapina e furto: arrestato vittoriese
I carabinieri hanno rintracciato ed arrestato a Scoglitti, Giuseppe Cannizzo, 40 anni, pluripregiudicato vittoriese, colpito da un provvedimento di ordine di cattura e contestuale carcerazione emesso dall’Autorità giudiziaria etnea. L’uomo è stato condannato dalla Corte d’Appello di Catania per rapina, furto aggravato e ricettazione e dovrà scontare una pena detentiva in carcere di quasi quattro anni. I reati per i quali è stato ritenuto responsabile sono stati commessi a partire dall’anno 2006.
INCIDENTE STRADALE SULLA SS 194
Tre autoveicoli (una Volkswagen, e due Fiat) sono rimasti coinvolti nell’incidente stradale che si è verificato lunedì alle 12,40 circa al chilometro 79+000 della strada statale 194, in territorio di Ragusa. Dal sinistro hanno riportato ferite ben quattro persone: la conducente della Volkswagen, D.P., monterossana di 55 anni, e la passeggera M.V., monterossana di 82 anni; R.M., giarratanese di 56 anni, conducente della prima Fiat; O.M., ragusano di 36 anni, conducente della seconda Fiat. Il traffico è rimasto bloccato in entrambi i sensi di marcia, fino a quando la Polizia Stradale di Ragusa, intervenuta sul posto, ha dato l’ok per la ripresa del transito.