Mega rissa, ad Acate, tra italiani e stranieri. E’ accaduto nella notte tra sabato e domenica. I militari dell’Arma hanno arrestato cinque persone: due acatesi, due romeni e un marocchino. Sono stati arrestati per rissa, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, minacce e ingiuria aggravate in concorso: Abdelali Arif, 25 anni marocchino ma residente in Acate, bracciante agricolo pregiudicato; Placido Dino Giuffrida, 26 anni di Acate, in attesa di occupazione pluripregiudicato; Antonio Giuffrida, 60 anni di Acate, bracciante agricolo, incensurato; Ionut Dolis, 29 anni romeno residente a Vittoria bracciante agricolo pregiudicato; Irinel Costantin Bran, 29enne romeno residente ad Acate bracciante agricolo incensurato. Alla base della rissa, avvenuta in piazza Matteotti, uno zainetto con un computer portatile. Uno zainetto scomparso, che ha messo gli uni (i due rumeni) contro gli altri (il marocchino ed i due acatesi). Qualcuno aveva anche bevuto troppo, e così dalle parole si è passati ai fatti. Ci sono voluti i carabinieri di Acate e Vittoria per sedare gli animi.
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Sorpreso con 50 grammi di marijuana, arrestato minorenne ragusano
Quando gli agenti hanno intimato l’alt, il conducente dell’auto ha fatto inversione di marcia tentando la fuga. I poliziotti, però, hanno bloccato il mezzo e perquisito i tre occupanti. Uno dei passeggeri, un ragusano minorenne, era in possesso di circa 50 grammi di marijuana, sufficienti a confezionare circa 100 “spinelli”, e di un bilancino elettronico di precisione. Per il ragazzo è scattato l’arresto: ora si trova in un centro per minori a Catania. L’episodio è avvenuto nella fascia costiera del capoluogo.
Rubava borselli e soldi ai bagnanti a Marina di Ragusa, arrestato albanese
L’intensificazione dei servizi di controllo del territorio messi in atto dalla Polizia di Stato, ha consentito di individuare ed arrestare il responsabile di alcuni furti commessi in spiaggia a Marina di Ragusa. Nel pomeriggio di sabato, infatti, è stato sorpreso un albanese mentre rubava borselli e denaro ai bagnanti. Milisjan Hoxa, 21 anni, albanese, poi risultato essere irregolare nel territorio nazionale, è stato arrestato per furti con destrezza sulla spiaggia di Marina di Ragusa. Il ragazzo, mentre una coppia stava andando a prendere il bagno, si è avvicinato al posto dove i due avevano lasciato gli effetti personali ed ha sottratto il borsello con soldi e documenti. E’ fuggito in sella ad una mountain bike. Ma è poi stato fermato in un casolare in territorio di Santa Croce. Il giovane aveva messo a segno altri furti analoghi.
Comiso, armi e monete antiche in casa, denunciato muratore
Grazie alle unità cinofile, i Carabinieri di Comiso sono riusciti a trovare diverse munizioni all’interno dell’abitazione di un muratore comisano. L’uomo non aveva mai denunciato il possesso di quel munizionamento. L’uomo aveva pure tredici monete di epoca romana e bizantina ed anche un metaldetector, col quale probabilmente andava a cercare i reperti antichi.
Servizi di controllo del territorio: arrestate due persone a S. Croce
I loro movimenti non sono passati inosservati. Stavano cercando di nascondere un sacchetto con 22 stecche di hascisc, per un peso di 90 grammi, dentro un cespuglio. Sono stati notati dai carabinieri ed arrestati per spaccio di droga. Si tratta di due tunisini, Maher Ezzine, 29 anni, e Hamdi Bouhareb, 26 anni, senza fissa dimora. L’arresto è avvenuto a Punta Braccetto.
Dati alle fiamme tre mezzi della Geoambiente, notte di fuoco a Pozzallo
Tre mezzi della Geoambiente di Belpasso, l’azienda che si occupa della nettezza urbana a Pozzallo sono stati dati alle fiamme nella notte tra giovedì e venerdì. “Se l’atto consumatosi questa notte – afferma il Sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna – fosse di natura dolosa, costituirebbe un atto gravissimo. Auspico – ha continuato il primo cittadino – che le forze dell’Ordine, che si sono subito attivate, possano fare chiarezza, nel più breve tempo possibile, sull’accaduto. Come Amministrazione Comunale combatteremo ogni tentativo di radicamento di forme di illegalità nel nostro territorio, sicuri che le Forze dell’Ordine, che conducono egregiamente il lavoro di controllo del territorio, riusciranno ad identificare gli eventuali responsabili di questi deprecabili atti delinquenziali”. Interviene anche il deputato del Pd Roberto Ammatuna, il quale, che nell’ipotesi che l’evento incendiario abbia origini dolose, ritiene “necessaria un’attenta operazione di intelligence da parte delle forze dell’ordine per fare chiarezza sull’accaduto. Sulla gestione del servizio di smaltimento dei rifiuti a Pozzallo, abbiamo nutrito da sempre forti perplessità. E’ opportuno, quindi, che gli investigatori mettano in campo tutta la loro esperienza e le risorse umane necessarie per combattere eventuali illegalità”, ha detto l’on. Ammatuna. Non ci sono troppi dubbi sulla natura dolosa, dal momento che sarebbero state trovate tracce di liquido infiammabile su altri mezzi che per fortuna non sono stati intaccati dalle fiamme. I danni ammontano a circa 50.000 euro. In corso le indagini. Le Forze dell’Ordine hanno già ascoltato i responsabili della ditta etnea.
Crea un finto profilo facebook per vendicarsi del suo ex, denunciata sedicenne di Vittoria
Dieci pattuglie sono state impiegate mercoledì, su disposizione della Questura, nei servizi straordinari di prevenzione su tutto il territorio di Vittoria. Numerosi i controlli ai veicoli ed alle persone, ed altrettanto numerose le infrazioni al codice della strada che sono state rilevate. Preoccupante il numero di veicoli in circolazione sprovvisti della regolare copertura assicurativa, solo nel corso della mattina ne sono stati sequestrati cinque per questo motivo. Dieci le persone denunciate a vario titolo. Una ragazzina di sedici anni, al termine di laboriose indagini condotte in collaborazione con la Polizia postale di Ragusa, è stata denunciata per il reato di sostituzione di persona. Le risultanze d’indagine hanno permesso di accertare che la minorenne si recava di tanto in tanto a casa di un’amica e approfittando della possibilità di connessione wireless, su internet aveva creato un profilo su facebook al precedente fidanzatino, ignaro della cosa, per vendicarsi di essere stata lasciata. La denuncia del ragazzo ha fatto scattare le indagini, particolarmente difficili poiché la ragazzina non si collegava dalla linea telefonica di casa propria, ma da quella della amica sfruttando la connessione non bloccata da alcuna password. E’ stata denunciata alla Procura per i minorenni di Catania per il reato di sostituzione di persona. Le altre persone sono state denunciate perché coinvolte in due distinti episodi relativi a liti avvenute in ambito familiare che sono degenerate in minacce, ingiurie e lesioni personali che grazie al tempestivo intervento della polizia non hanno avuto effetti degenerativi più gravi.
Rubano angurie, due marocchini denunciati a Ispica
Due cittadini di origine marocchina residenti a Rosolini sono stati fermati nel corso di un normale controllo alla circolazione stradale da parte di una pattuglia della Stazione di Ispica, nel pomeriggio di mercoledì. La presenza a bordo dell’autovettura su cui stavano viaggiando di un discreto quantitativo di angurie ha subito insospettito i militari che non hanno impiegato molto tempo per comprendere che si trattava di refurtiva. Le immediate indagini, infatti, hanno permesso di accertare che la frutta che i due stranieri avevano caricato sul loro veicolo era appena stata rubata all’interno di un’azienda agricola ubicata in contrada Oliva di Ispica. Accertato ciò i Carabinieri hanno provveduto a restituire l’intera refurtiva al titolare dell’azienda agricola vittima del furto che, nel frattempo, si era recato in caserma per segnalare l’accaduto. Visto l’esiguo valore del maltolto i due stranieri sono stati denunciati a piede libero all’autorità giudiziaria con l’accusa di furto aggravato.
Uxoricidio, la Procura chiede il rinvio a giudizio per Massimo La Terra
Chiesto il rinvio a giudizio per Massimo La Terra, 41 anni, accusato dell’omicidio della moglie, avvenuto il 14 gennaio scorso a Scicli, al culmine di una lite. La donna, Rosetta Trovato, era morta strangolata. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe avuto una relazione extraconiugale con una donna straniera. Avrebbe quindi ucciso la moglie per “potere continuare indisturbato la propria relazione” – spiegano in Procura. Lui si è sempre dichiarato innocente. Nel 1999 La Terra finì in carcere per aver tentato di ammazzare a colpi di spranga l’anziano padre.
Violenta disabile, rumeno rischia il processo
La Procura della Repubblica di Modica ha chiesto il rinvio a giudizio per Ciurar Dorin Viorel, il rumeno di 33 anni arrestato dalla polizia per violenza sessuale aggravata e continuata ai danni di una giovane modicana invalida civile all’80%, nonché di resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Il 33enne si trova rinchiuso nel carcere di Piano del Gesù a Modica Alta. Ciurar Dorin Viorel aveva avvicinato la ragazza a tarda sera, facendola salire in auto per un primo approccio. Il giovane aveva tentato una prima volta di avvicinare la ragazza, ma questa era riuscita a fuggire. Una seconda volta, però, è riuscito nel suo insano gesto. Dopo la denuncia dei genitori della ragazza, il 33enne è stato individuato ed arrestato.
Denunciati tre ciclisti iblei, avevano numerose sostanze dopanti
Agenti della Squadra Mobile, sotto le direttive dell’autorità giudiziaria iblea, hanno individuato tre atleti ragusani i quali, in tre distinte circostanze, sono stati trovati in possesso di numerosi farmaci, detenuti senza valida motivazione. Nello specifico, C.P., ragusano di 46 anni, ciclista semi – professionista locale, è stato trovato in possesso di alcuni farmaci quali Kenacort, Gonasi e Diuresix contenenti sostanze dopanti ed anabolizzanti, il tutto senza la prevista prescrizione medica. Successivamente è stato controllato D.A., ragusano di 47 anni, il quale, a seguito di mirato controllo, è stato trovato in possesso diversi farmaci, tra i quali l’Andriol, contenente sostanze dopanti ed anabolizzanti, sempre senza prescrizione medica. Infine, a seguito di un controllo su strada, all’interno dell’autovettura condotta da R.T., sciclitano di 41 anni, sono stati trovati e sequestrati altri farmaci contenenti sostanze dopanti ed anabolizzanti. C’erano diverse siringhe di Aranesp, sostanza assolutamente vietata ed il cui uso indiscriminato può creare danni irreversibili all’organismo. Inoltre sono state rivenute e sequestrate anche numerose siringhe di diverse misure che confermavano l’utilizzo di tali medicinali da parte dei tre soggetti. Tutti i farmaci indicati sono stati sequestrati e inviati all’ufficio corpi di reato presso il Tribunale di Ragusa, mentre i tre soggetti, tutti vicini agli ambienti del ciclismo semi – professionistico locale, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Ragusa. Sono in corso le indagini da parte degli agenti della Squadra Mobile iblea per accertare il coinvolgimento di eventuali medici o farmacie compiacenti da cui provengono i numerosissimi e pericolosi farmaci sequestrati.
Allevatore che coltivava droga arrestato a Monterosso Almo
I carabinieri hanno arrestato, a Monterosso in flagranza di reato, , allevatore. Il giovane è accusato di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il 29enne è stato sorpreso in un terreno in contrada Casale, mentre coltivava sette piante di marijuana di varia grandezza. In casa aveva 500 grammi di marijuana, suddivisa in dosi.
Furto in un bar di Scicli, arrestati tre aretusei
A seguito di indagini dirette dal sostituto Gaetano Scollo e coordinate dal Procuratore della Repubblica di Modica Francesco Puleio, i Carabinieri della Compagnia di Modica hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Modica a carico di tre persone residenti a Priolo Gargallo, in provincia di Siracusa, responsabili di furto da un apparecchio cambiamonete in un esercizio pubblico di Scicli. Si tratta di Michele Parisi, 53 anni, Prospero La Spina, 47 anni, e Nazareno Foti, 28 anni. Collaudato il modus operandi dei tre: si introducevano nel bar e, mentre uno faceva da palo, un altro, fingendo di giocare, nascondeva l’attività del terzo complice che, con chiavi adulterate, svuotava la cassa della macchina cambiamonete. Le indagini sono ancora in corso, al fine di accertare gli autori di altri episodi.
RAGUSA, PRODOTTI AGROALIMENTARI CONTRAFFATTI SIT-IN DI ALTRAGRICOLTURA IN PREFETTURA
Pene esemplari e severe per chi tarocca i prodotti agralimentari. Un vero e proprio “furto” perpetrato ai danni dei produttori nostrani e rappresentato dal fenomeno crescente della pirateria agroalimentare che utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni, ricette, o peggio ancora marchi che si richiamano al territorio di produzione. Il rischio reale è che si radichi un falso Made in Italy che toglie spazio di mercato a quello autentico e banalizza le specialità frutto di tecniche, tradizioni e territori unici e inimitabili. Dopo il “caso” delle melenzane taroccate scoperte in un grande discount di Vittoria, il movimento Altragricoltura, con il presidente Tano Malannino, il responsabile provinciale Tonino Messinese, e l’imprenditore Sandro Donzelli, hanno voluto organizzare un presidio dinanzi alla prefettura di Ragusa per chiedere al governo di attivare tutte le misure previste fino alla chiusura dell’attività per chi tarocca i prodotti agroalimentari. Una vera e propria crociata contro la grande distribuzione organizzata che, in alcuni casi, non ha dato il buon esempio mettendo sugli scaffali prodotti contraffatti. La delegazione di Altragricoltura è stata ricevuta dal vice prefetto. “In un momento di grande difficoltà per l’economia di migliaia di aziende la Gdo commercializza prodotti agroalimentari contraffatti – dice Malannino -. Chiediamo con forza la chiusura delle attività per chi, come nel caso di Vittoria, ha fatto questi gravi illeciti. Taroccare e contraffare i prodotti alimentari è sicuramente un danno per i consumatori, ma allo stesso tempo va a discapito dei produttori. Il vice prefetto, che ringraziamo per la grande disponibilità – aggiunge Malannino -, ci ha rassicurati che la prefettura si attiverà nelle sedi opportune per applicare le leggi previste in materia di contraffazione. Lo Stato c’è e deve tutelare i produttori onesti che, tra mille difficoltà, lavorano rispettando le regole”.
OPERAZIONE COUS COUS, ARRESTATI QUATTRO STRANIERI PER SPACCIO DI DROGA
Quattro immigrati nordafricani sono stati arrestati dai Carabinieri della compagnia di Modica perché ritenuti i componenti di una rete di spacciatori di hascisc, marijuana e cocaina che operava in provincia. Altri due indagati, destinatari dello stesso provvedimento restrittivo emesso dal Gip Manenti, sono ricercati all’estero. L’inchiesta, coordinata dal procuratore capo di Modica, Francesco Puleio, e dal sostituto Gaetano Scollo, ha fatto luce sulla “gestione” di alcune piazze di spaccio di sostanze stupefacenti nel centro di Scicli. Gli arrestati sono i tunisini Majed Mbarek, di 32 anni, Yassine Messai, di 35 anni, Ben Habib Chiheb Fodha, 33 anni, e il marocchino Tarik El Jirari Tarik, di 36 anni. Le indagini, avviate da Carabinieri della Tenenza di Scicli nell’estate del 2010, si sono avvalse dell’ausilio determinante delle intercettazioni telefoniche e hanno permesso di accertare i canali di rifornimento del gruppo, che avvenivano a Palermo e Catania. A indagini ancora in corso, il 5 gennaio del 2011, i carabinieri hanno sequestrato 1,1 chilogrammo di hascisc trovato in possesso di un cittadino tunisino che, dopo essersi sottratto alla cattura in flagranza del reato, è fuggito nel Nord Europa dove ancora si trova assieme a un altro ricercato.
Era ai domiciliari per atto intimidatorio contro un giornalista. SI TOGLIE LA VITA CARLO ASSI’
Era agli arresti domiciliari perché accusato di aver bruciato il portone di casa del giornalista Rosario Cannizzaro, e lunedì Carlo Assì, 60 anni, ha deciso di impiccarsi nella sua abitazione di Modica, lasciando una lettera per spiegare il suo gesto. L’uomo, detenuto dal 15 settembre, era preoccupato per l’esito del processo, dopo che il suo complice, Giorgio Benzi, era stato condannato a due anni. A scoprire il corpo privo di vita è stata la Polizia durante uno dei controlli di routine.
Sequestra gli ospiti e li picchia: arrestato rumeno
Momenti di vero e proprio terrore sono stati vissuti da una coppia di rumeni nella giornata di domenica, al termine di un pranzo consumato con altri connazionali. Una coppia composta da un uomo e la sua compagna si era recata presso l’abitazione di Gheorghe Dogariu, 42enne rumeno, a Comiso, per un invito a pranzo. La stessa mattina infatti Dogariu e la vittima si erano recati presso la foce del fiume Irminio e la avevano pescato insieme alcune carpe. Visto che la battuta di pesca era andata bene avevano deciso di consumare il pasto insieme alle loro famiglie presso l’abitazione del Dogariu. Ultimato il pasto, nel corso del quale il vino è stato consumato abbondantemente, nel tardo pomeriggio la coppia di invitati aveva deciso di andare via, ma il padrone di casa ha detto che non aveva intenzione di accompagnarli in quanto ubriaco. Nonostante tutto, sino a quel momento Dogariu era tranquillo ed anzi dava alcune delle carpe rimaste alla coppia affinché le mangiassero successivamente. Gli invitati si accingevano a quel punto a raggiungere l’uscita, ma hanno notato il cancello chiuso con un grosso lucchetto. Tornati indietro, il padrone di casa ha iniziato però ad insultare la coppia, decidendo di controllare la busta con il pesce che gli aveva regalato in quanto era convinto che i due amici ne avessero rubato dell’altro oltre quello donatogli. Dagli insulti si è passati rapidamente all’aggressione fisica, violenta ed ingiustificata. La coppia ha tentato di scappare, ma è stata raggiunta dal Dogariu proprio nel cortile dell’abitazione. Li l’aggressore ha iniziato a picchiare violentemente l’invitato con calci, pugni ed un grosso bastone. Gli ha puntato contro un grosso coltello premendolo sulla gola e minacciando di ucciderlo. A quel punto la compagna dell’aggredito, ha provato a mettersi in mezzo per difenderlo, ma è stata picchiata anche lei violentemente al volto tanto da fratturarsi il setto nasale. La violenza del Dogariu è continuata per diversi minuti. Solo durante un attimo di tregua, la vittima è riuscita ad alzarsi e a provare a scavalcare la recinzione. Non ce l’ha fatta, perchè Dogariu ha afferrato l’uomo dai pantaloni. A quel punto la ferocia bestiale del Deogariu si è manifestata con più forza. Il connazionale, rimasto ormai senza pantaloni, è stato afferrato per i testicoli. Con un ultimo sforzo, l’aggredito è riuscito a fuggire scavalcando il cancello, ma lasciando dentro la casa la compagna. A piedi e con il volto sanguinante, solamente a tarda serata ha raggiunto il commissariato di Comiso, dove ha raccontato i fatti. E’ stato accompagnato in ospedale (ha riportato ferite guaribili in 45 giorni), mentre la Polizia si è recata in casa del Dogariu. Questi ha tentato di aggredire gli agenti. Nè lui ne la compagna ha però voluto rivelare dove si trovasse la donna dell’uomo aggredito. Gli agenti si sono recati in casa di lei. La poveretta, dopo alcune insistenze, ha aperto. L’avevano riaccompagnata Dogariu e la compagna intimandole di non raccontare quanto era successo. Dogariu è stato arrestato per tentato omicidio oltre che per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Si trova nella casa circondariale di Ragusa.
Modicano arrestato per vari furti
In esito ad indagini dirette dal sostituto procuratore Gaetano Scollo e coordinate dal Procuratore della Repubblica Francesco Puleio, nelle prime ore di lunedì, gli uomini del Commissariato di Polizia di Modica hanno dato esecuzione a tre ordinanze di misura cautelare in carcere nei confronti del giovane modicano Fabio Marcì, 33 anni, per svariati delitti di furto, ricettazione, truffa ed uso fraudolento di carte di credito.
RAGUSA IBLA, INCIDENTE STRADALE
Gli agenti della Polizia municipale hanno denunciato il conducente di un’auto per guida in stato di alterazione per uso di sostanze stupefacenti. I fatti risalgono alle 19.10 di giovedì scorso ed hanno avuto come teatro la via Giusti, nel quartiere barocco di Ibla. Gli agenti della polizia locale, giunti sul posto, accertavano la presenza di una vettura Mini Cooper adagiata sul proprio fianco sinistro e con il cerchione della ruota anteriore destra ammaccato e il relativo ammortizzatore divelto dalla propria sede. Sul posto era inoltre presente una squadra dei Vigili del fuoco. Per cause che sono ancora in fase di accertamento la vettura proveniente da largo San Paolo e diretta verso piazza Repubblica, giunta nei pressi del civico 50 di via Giusti andava a collidere con la ruota anteriore destra un gradino di accesso pertinente a civile abitazione. A seguito dell’urto la vettura, condotta da C.A., ventisettenne, residente a Ragusa, si ribaltava adagiandosi sul proprio fianco sinistro. Il giovane conducente veniva trasportato a mezzo ambulanza del 118 presso il pronto soccorso dell’ospedale Civile. Si provvedeva a ripristinare la regolare circolazione stradale facendo rimuovere il veicolo a mezzo carro attrezzi. La particolarità del sinistro induceva gli operatori di polizia municipale intervenuti a richiedere il controllo tossicologico forense del tasso alcoolemico e tossicologico di laboratorio, eseguito presso l’Unità operativa di Patologia Clinica. Dai riscontri clinici si constatava che il conducente risultava positivo ai Cannabinoidi. L’automobilista è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa per guida in stato alterazione per uso di sostanze stupefacenti o psicotrope ai sensi dell’articolo 187 del Codice della Strada. La patente di guida è stata ritirata, il veicolo è stato sottoposto a sequestro.
Carcere di Ragusa, in una cella esplode una piccola bombola di gas
Momenti di panico nel tardo pomeriggio di venerdì all’interno della casa circondariale di via Giuseppe Di Vittorio a Ragusa. All’interno di una cella è esplosa una piccola bombola di gas con la quale era alimentato un fornello per preparare i pasti. Sei i detenuti presenti nella cella in quel momento. Uno di loro si è ustionato per il 20 per cento del corpo ed è stato ricoverato presso la Chirurgia dell’ospedale Civile per le cure del caso. Un altro, ferito più lievemente, è stato affidato al pronto soccorso dell’ospedale Civile di Ragusa e poi è stato dimesso.