Quattro cittadini indiani sono stati denunciati in stato di libertà all’autorità giudiziaria di Ragusa per i reati di violenza privata e in concorso e detenzione di armi improprie. Nel corso della notte tra mercoledì e giovedì, uno di questi, nei pressi , aveva bloccato la marcia di un veicolo condotto da un giovane vittoriese. La scusa era stata quella di accendere una sigaretta, poi erano spuntati gli altri tre che brandivano armi improprie. Il ragazzo impaurito, nonostante fosse trattenuto per le braccia, era rientrato in auto e si era dato alla fuga. Aveva chiamato il commissariato ed agli agenti immediatamente intervenuti aveva raccontato la storia. Gli agenti si sono messi alla ricerca dei quattro che venivano individuati nei pressi di piazza del Popolo. Alla loro vista gli extracomunitari hanno tentato la fuga, ma uno dopo l’altro sono stati bloccati. Perquisiti, a ciascuno di loro è stata trovata un’arma impropria: un tubo di plastica rigida, un grosso “giratubi” un tubo flessibile in metallo, un grosso martello ed un coltello. Per i tre è scattata la denuncia. Un’ulteriore richiesta di intervento ha visto gli agenti della volante intervenire in via Cacciatori delle Alpi angolo via San Martino dove hanno individuato un giovane extracomunitario che era stato visto trafugare dall’interno di un autocarro in sosta un borsello. Visti i poliziotti il giovane è fuggito, lasciando cadere a terra il borsello. E’ stato però fermato e denunciato.
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Aggrediscono carabinieri, arrestati due rumeni a Ragusa
Avevano organizzato un festino in pieno giorno. Musica ad alto volume, schiamazzi ed una buona dose di alcol. Un rumore insopportabile per i vicini, che hanno chiamato i carabinieri. E’ accaduto nella tarda mattinata di mercoledì in via Fratelli Belleo, nel centro storico della città. I militari dell’Arma, dopo la segnalazione, si sono diretti verso quella casa, dove abita Ciprian Stroe, 22 anni, rumeno, sposato e senza precedenti penali. Insieme a lui c’era un connazionale, Enica Dumitru, 30 anni, muratore, pregiudicato. I due erano in evidente stato di alterazione, probabilmente avevano già bevuto troppo e si sono scagliati contro i militari: due carabinieri sono rimasti lievemente feriti.
Controlli nel modicano, multati cinque giovani del Bangladesh
Servizi di controllo da parte di Polizia di Stato e Polizia municipale a Modica. Passati al setaccio il centro e le periferie. Sono stati identificati cinque extracomunitari del Bangladesh intenti a vendere merce senza alcun titolo autorizzatorio. I giovani stranieri, regolari sul territorio nazionale, sono stati sanzionati e la merce (10 casse circa) è stata sequestrata e sarà distrutta.
DROGA A SCUOLA
L’hanno scoperta i carabinieri nel corso di un controllo all’interno degli istituti scolastici superiori di Vittoria e Comiso. I militari delle locali stazioni carabinieri, con l’ausilio di due cani antidroga, hanno rinvenuto all’interno di un bagno, sopra lo sciacquone, e nel parcheggio riservato ai motocicli, diversi involucri contenenti hascisc e marijuana. Fondamentale è stata l’abilità dei due cani: un pastore tedesco di nome “Berry” e un labrador di nome “Ivan” che già nel corso di altri servizi si erano dimostrati indispensabili per la buona riuscita delle operazioni. Sempre martedì, nel corso di altre perquisizioni effettuate con l’ausilio di unità cinofile specializzate “antiesplosivo”, i carabinieri hanno trovato, in casa di un agricoltore in contrada Dirillo, 4 fucili antichi ad avancarica funzionanti ed in buono stato di conservazione, e 240 grammi di polvere da sparo. L’agricoltore è stato denunciato per non aver denunciato la detenzione di armi antiche.
Arrestato pregiudicato alla guida di un’auto senza patente
Era alla guida di un’auto, a Scoglitti, nonostante la patente gli fosse stata revocata. In manette è finito Alessandro Cassisi, vittoriese, 32 anni. Cassisi era sottoposto al regime della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Circolare alla guida di un’auto, senza la patente perchè in questi casi viene revocata, gli è costato l’arresto. Il giovane è ai domiciliari.
Scontro multiplo di vetture sulla strada Vittoria – Comiso Ferite cinque persone
Cinque persone sono rimaste ferite, in modo per fortuna non grave, in un incidente avvenuto lungo la Vittoria – Comiso nel pomeriggio di lunedì. Poco dopo le 18, per cause ancora da accertare, si sono scontrate, a quanto pare frontalmente, una Peugeot 306 ed una Fiat Panda. Una settimana di prognosi per conducente e passeggero del Peugeot. Tre i feriti nell’altra auto. La peggio è toccata ad uno dei passeggeri della Panda, una donna acatese di 72 anni. Per lei la prognosi riservata è di trenta giorni. Sul posto per i rilievi del caso, la Polizia stradale.
Sbarco a Pozzallo, si cercano quattro dispersi Arrestati i presunti scafisti
Quattordici egiziani, tutti giovani ad eccezione di un 50enne, sono stati arrestati da Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza perché ritenuti gli scafisti dello sbarco di lunedì. Settantasette gli stranieri arrivati nel primo sbarco di quest’anno. Sono gravemente indiziati del delitto di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’avvistamento al largo delle coste ragusane è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì. Poco prima delle sei del mattino, l’imbarcazione si è incagliata a Caucana, a poche centinaia di metri dalla riva. Sul posto le unità navali della Guardia di Finanza e della capitaneria di Porto che hanno disincagliato il peschereccio poi trascinato, con un rimorchiatore, fino al Porto di Pozzallo. Una decina di persone, che accusava qualche malore, è stata fatta visitare. Ma nessuno era in gravi condizioni. I 77 migranti, tutti uomini di nazionalità egiziana, sono stati ospitati in una palestra di Pozzallo, dal momento che i locali dell’ex dogana sono in ristrutturazione. In tarda mattinata le Forze dell’Ordine hanno illustrato i dettagli dell’operazione. Inizialmente il piano degli scafisti era il seguente: gli immigrati dovevano essere fatti salire a bordo di un gommone per arrivare a riva. Durante le operazioni di trasbordo, però, qualcosa è andato male. Alcuni immigrati, pare quattro, sono caduti in mare e sono dispersi. Sulla “nave madre” è nata una colluttazione, tant’è che alcuni stranieri sono rimasti feriti. Sarebbero stati alcuni immigrati a chiamare i carabinieri. Sono in corso le ricerche dei dispersi, anche se difficilmente potranno essere trovati vivi.
SBARCO A CAUCANA
Riprendono gli sbarchi in provincia di Ragusa. Lunedì mattina un peschereccio, con a bordo 76 persone, tutti uomini, è rimasto spiaggiato lungo la costa di Caucana. Immediato l’intervento dei mezzi della Capitaneria di Porto che hanno trasbordato gli immigrati, quasi tutti di nazionalità egiziana, a bordo di un’imbarcazione veloce per il trasferimento al porto di Pozzallo dove sono giunti nella tarda mattinata. Una decina sono stati fatti scendere a Caucana e condotti con il 118 in strutture sanitarie per qualche malore. Alcuni avevano delle escoriazioni. Sul posto anche le forze dell’ordine per le indagini sugli scafisti.
Vittoria, arrestato marocchino
Deve scontare un anno e nove mesi di reclusione per una condanna per spaccio di droga. Su ordine del Tribunale di Cremona, i carabinieri hanno arrestato, a Vittoria, Ahmed Adnane, 51 anni, marocchino. Due giovani vittoriesi, invece, sono stati denunciati perchè trovati in possesso di rame rubato.
Vittoria, incendio vicino l’ospedale
Diverse squadre dei vigili del fuoco sono state impegnate, lunedì, per domare un incendio di sterpaglie e macchia mediterranea. Il denso fumo ha raggiungo l’ospedale. Anche un elicottero è giunto da Catania per operare con getti d’acqua per domare il rogo e per far disperdere il fumo.
INCIDENTE CON UN FERITO
Mezz’ora dopo la mezzanotte tra sabato e domenica scorsa, due auto si sono scontrate a Ragusa sulla strada provinciale numero 10. Al chilometro 6+900 una Fiat Multipla, condotta dal ragusano F.S. di 23 anni, è entrata in collisione con una Ford Fiesta, che marciava nella stessa direzione verso Chiaramonte Gulfi, guidata dal chiaramontano C. G. di 45 anni che ha riportato ferite guaribili in otto giorni.
Acciuffato a Comiso diciottenne autore di una rapina in tabaccheria
I carabinieri hanno individuato l’autore della rapina ai danni della tabaccheria di Via Roma che, giovedì scorso, verso le 16.30, indossando un paio di occhiali da sole e con un taglierino, si era fatto consegnare 700 euro e alcuni gratta e vinci. A.C., disoccupato e incensurato, è stato deferito in stato di libertà presso l’Autorità Giudiziaria per rapina aggravata dall’uso delle armi.
44 CHILI DI DROGA PER IL MERCATO IBLEO
E’ stato arrestato a Messina l’autotrasportatore albanese Ilirjan Hoxha, di 27 anni, diretto a Ragusa. Si era rifornito in provincia di Lecce e aveva tentato di portare in città 44 chilogranni di marijuana, raccolta in dieci panetti. Ma la Guardia di Finanza di Messina, appostata sul molo della rada San Francesco, lo ha bloccato venerdì sera subito dopo lo sbarco dal traghetto.
DOPO 30 GIORNI DI COMA, MUORE GIOVANNI DISTEFANO
E’ deceduto nel reparto di rianimazione e terapia intensiva dell’Ospedale Civile di Ragusa il ragusano Giovanni Distefano di 30 anni che era rimasto vittima di un grave sinistro stradale verificatosi sulla Strada Provinciale n. 13 “Beddio – Tresauro – Piombo” al Km. 11 + 600 circa, nei pressi dell’azienda di famiglia “Serrande Distefano”. Il giovane mentre era alla guida di un Motociclo Honda Varadero, proveniendo da Vittoria, si scontrò con l’autovettura Alfa Romeo, condotta dal sig. M. F. di anni 29, residente a Bordighera.
Automobilista rimane illesa
Poteva avere conseguenze più gravi l’incidente avvenuto nella giornata di giovedì lungo la circonvallazione di Ibla. Una Fiat Seicento è andata a finire sul canale di convogliamento delle acque che si trova sotto via Ottaviano, la cosiddetta circonvallazione. Alla guida del mezzo una donna di 51 anni, G.M., di Ragusa, che per fortuna non ha riportato ferite. Secondo la ricostruzione della Polizia municipale, l’auto circolava sulla circonvallazione Ottaviano, tratto e direzione di marcia Largo San Paolo – Ss Trovato. La conducente, nell’imboccare la prima curva dopo l’area adibita a parcheggio, avrebbe perso il controllo della sua autovettura. L’auto ha invaso l’opposta corsia, è salita sul marciapiede ed ha abbattuto la ringhiera. Inevitabile la caduta nel sottostante canale, a circa quattro metri dal livello della strada. Il mezzo si è ribaltato. Nonostante la caduta la donna alla guida dell’auto è rimasta praticamente illesa. Sul posto anche i vigili del fuoco che, con l’autogru, hanno tirato fuori la vettura dal canale.
Trasportavano rifiuti pericolosi, denunciati tre pregiudicati
I Carabinieri della Stazione di Ispica, al termine di accurati accertamenti condotti insieme alle autorità sanitarie, hanno denunciato in stato di libertà tre cittadini siracusani, tutti gravati da precedenti penali, ritenuti responsabili di attività di raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti senza autorizzazione. I tre erano stati fermati, giovedì mattina, in occasione di un posto di controllo eseguito dai Carabinieri di Ispica lungo la strada litoranea provinciale n.67 in contrada Rio Favara. I militari, insospettiti dalla loro presenza, hanno sottoposto a perquisizione il camion su cui stavano viaggiando ed hanno rinvenuto nel cassone posteriore un ingente quantitativo di materiale ferroso e numerosi rifiuti pericolosi che i tre siracusani avevano evidentemente raccolto per le vie di Ispica senza rispettare le norme. Tutti i rifiuti sono stati sequestrati alla stregua del camion che è stato sottoposto a fermo amministrativo atteso che il conducente, proprietario del mezzo, stava guidando nonostante la patente di guida gli fosse stata recentemente sospesa. Si tratta dell’ennesimo sequestro di rifiuti eseguito in pochi giorni dai Carabinieri di Modica dopo quello che, in contrada Scaro di Pozzallo, ha portato all’individuazione ed al sequestro di una intera area di abbandono e deposito incontrollato di rifiuti.
Scuola paritaria come “diplomificio” Ragusa, denunciate 5 persone, tra loro anche un preside
La Guardia di Finanza di Ragusa, a conclusione di una complessa attività d’indagine, ha denunciato cinque persone tra cui il rappresentante legale ed il preside di un istituto scolastico paritario ragusano per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di falsità ideologica e materiale in atto pubblico, commessi da pubblici ufficiali e da privati, alla truffa ai danni della Regione Sicilia e dello Stato, estorsione in danno dei docenti, abuso ed omissione atti d’ufficio. Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, sono state avviate nei mesi scorsi a seguito delle molteplici segnalazioni e delle notizie che da più parti indicavano l’istituto scolastico paritario ragusano come un vero e proprio “diplomificio”, presso il quale senza eccessivi impegni scolastici e con minima frequenza era possibile conseguire un diploma statale. Gli investigatori della Guardia di Finanza iblea nel corso delle indagini, che si sono protratte per circa un anno, hanno fatto ricorso anche all’ausilio di personale dell’ufficio scolastico provinciale e regionale che hanno fornito ampi e dettagliati chiarimenti in merito alle modalità di gestione delle scuole paritarie. Le successive indagini hanno portato all’acquisizione di una grande mole di documentazione presso l’istituto scolastico ragusano; documentazione passata sotto l’attenta lente d’ingrandimento degli ispettori della Guardia di Finanza di Ragusa e riscontrata con le numerose dichiarazioni rese dai vari studenti. Sono state rilevate diverse irregolarità poste in essere sulle modalità di gestione dell’istituto paritario fra cui: classi con un esiguo numero di studenti, impiego di personale docente senza l’abilitazione all’insegnamento, mancanza di locali idonei da adibire a palestra, mancanza di un’aula informatica; pagamento di una consistente somma di denaro per l’effettuazione degli Esami di Stato in sede da parte di candidati esterni privatisti, giustificata quale tassa d’esami, nonostante tale pratica sia espressamente vietata da una serie di ordinanze ministeriali. Ora l’attenzione delle Fiamme Gialle è puntata all’esame della documentazione contabile della scuola.
Pozzallo, scoperta evasione fiscale da 130.000 euro in un’associazione sportiva
A Pozzallo i Finanzieri hanno scoperto che sotto le vesti di una associazione dilettantistica senza fine di lucro in realtà vi era una florida attività imprenditoriale. Le Fiamme gialle sono riuscite a ricostruire una situazione imprenditoriale ben diversa rispetto a quella prospettata “cartolarmente” dal titolare. Difatti, sebbene si presentasse come associazione sportiva dilettantistica, i soci non pagavano la classica quota associativa, risultante dalla suddivisione delle spese sostenute, ma una vera e propria retta mensile, tra l’altro variabile a seconda dei corsi cui si risultava iscritti, qualificandosi come veri e propri clienti. Non solo, l’associazione organizzava numerosi eventi danzanti e altre feste, il tutto senza tener conto delle prescrizioni fiscali previste in occasione di tali manifestazioni. L’esito dell’attività di controllo, si sintetizza in 55.000 euro di ricavi non dichiarati e quasi 75.000 euro di corrispettivi non registrati. “La Guardia di Finanza – spiegano al Comando provinciale – proseguirà i controlli in materia per evidenziare nelle associazioni la eventuale mancanza del requisito dello scopo di lucro, per garantire e tutelare la sana e corretta concorrenza tra le imprese”.
Due incidenti stradali a Modica, ferite due persone
Due incidenti stradali e altrettanti automobilisti feriti. E’ questo il bilancio dei sinistri rilevati dalla Polizia municipale di Modica, che mercoledì è intervenuta per un incidente in contrada Abremi, all’intersezione con contrada Donna Raimonda Ciaceri. A scontrarsi un autocarro Fiat, condotto dal modicano C.G., e un’Opel alla cui guida era G.M.B., 74 anni, anche questi di Modica. E’ stato proprio l’anziano a rimanere ferito nell’incidente. L’uomo è stato trasportato all’Ospedale Maggiore, dove i medici del Pronto Soccorso l’hanno giudicato guaribile in sette giorni. Altro incidente, quello avvenuto giovedì mattina in via Aldo Moro. Coinvolti una Bmw, guidata da M.G., e una Lancia Y, condotta da P.E., donna di 59 anni. Per questa è stato necessario il ricorso alle cure mediche; anche per lei prognosi di sette giorni.
La morte di Emanuele Speranza, sopralluogo nel luogo dell’incidente
Eseguito il sopralluogo in via Archimede teatro lo scorso giovedì sera dell’incidente stradale in cui ha perso la vita Emanuele Speranza, 22 anni. Per la morte del ragazzo al momento non ci sono indagati anche se il Pm Monica Monego ha aperto un fascicolo affidando anche una perizia tecnica all’ingegnere Roberto Piccitto per verificare lo stato dei luoghi. Oltre al tecnico erano presenti al sopralluogo l’avvocato Valerio Palumbo, nominato dalla famiglia Speranza, ed i rappresentati della Polizia municipale e dei Vigili del fuoco. Quest’ultimi hanno anche fornito l’autogru per ispezionare il palo della pubblica illuminazione, investito dal centauro, da cui è caduta sulla sede stradale la plafoniera, senza colpire Speranza. Appena due pali più in alto manca un’altra plafoniera. Nei prossimi giorni il consulente tecnico d’ufficio nominato dalla Procura esaminerà anche la moto Atlantis, un cinquantino prodotto dalla Derby, su cui viaggiava il ragazzo deceduto. Da quanto emerso dai rilievi l’impatto della moto contro il palo è stato frutto di una serie di circostanze negative. E’ probabile che Speranza, per evitare la presenza di due tombini che si trovano sulla sede stradale, si sia spostato sulla destra costeggiando il marciapiede quando, all’altezza dell’Unicredit, è andato a sbattere contro il palo della pubblica illuminazione con la testa. Il giovane non ha sterzato violentemente ma è andato ad urtare con violenza contro il palo e, nonostante indossasse il casco di protezione, ha subito un terribile trauma cranico e la frattura dello omero, tanto da giungere cadavere in ospedale.