Una denuncia contro ignoti è stata presentata dal consigliere comunale di Vittoria Francesco Aiello, alla locale stazione dei carabinieri. L’auto di Aiello, posteggiata dinanzi l’abitazione, sabato è stata trovata, lungo lo sportello anteriore sinistro, imbrattata di liquami. E, nelle settimane precedenti, il consigliere ha avuto modo di riscontrare, sulla carrozzeria della stessa auto, incisioni evidentemente volontarie che Aiello non aveva pensato di segnalare prima di tale episodio. “Vasto è il quadro delle possibili cause dell’atto indegno – scrive Aiello nella denuncia presentata – ma fra tutte ritengo di dovere segnalare il clima pesante che si è determinato attorno alla vicenda del mercato ortofrutticolo, rispetto alla quale le intimidazioni non sono state solo anonime o indirette, ma sottoscritte persino in documenti e dichiarazioni formali lanciate e sottoscritte da soggetti collegati alle indagini in corso”. Ad Aiello è già arrivata la solidarietà dei componenti del Movimento territoriale di Azione democratica di cui il consigliere è presidente.
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Furto ad Acate, arrestati tre giovani
Ha udito tre persone parlare, in piena notte. La voce proveniva dalla scala. Ha sentito anche i vetri di alcuni quadri andare in frantumi, ma è rimasta immobile nel suo letto. Poi si è alzata, ha guardato dal balcone, ed ha visto i tre ladri fuggire ed ha chiesto aiuto ai vicini che hanno chiamato i carabinieri. Notte di paura per una vedova vittoriese la cui abitazione è stata presa di mira da tre giovani ladri. I tre sono stati individuati ed arrestati poco dopo, avevano ancora il televisore appena rubato. Si tratta di Mario Procida, 25 anni, Marco Campagnolo, 22 anni e di un 17enne, tutti e tre di Acate. Il minorenne è stato condotto in un centro di pronta accoglienza di Catania, gli altri due nel carcere di Ragusa. Le indagini proseguono per cercare di capire se il terzetto abbia messo a segno altri furti.
Servizi di controllo dei carabinieri, un arresto e quattro denunce
Ampio servizio di controllo dei carabinieri nel fine settimana. Un arresto e quattro denunce l’esito dell’operazione che ha visto in campo anche un elicottero dell’elinucleo di Catania. Controllati 186 automezzi, identificate 208 persone, elevate 38 contravvenzioni al Codice della strada, decurtati 190 punti patente per infrazioni varie, ritirata una patente di guida, sottoposte a sequestro due. I militari hanno arrestato un rumeno di 32 anni, Ionel Adin Gorga, che vive nel capoluogo. All’uscita di un centro commerciale è stato trovato in possesso di abiti per un valore di cento euro. Era riuscito a togliere i dispositivi anti tacheggio e a non pagare la merce. Il giovane si trova ora ai domiciliari. A Punta Secca un 27enne ed un 30enne di Vittoria, entrambi pregiudicati, sono stati denunciati perché trovati in possesso di un coltello di genere vietato. Infine, a Monterosso, sono stati individuati due giovani di Vizzini, uno per furto in un bar (aveva ancora con sé diciotto pacchi di gomme rubati poco prima) e l’altro per possesso di 25 grammi di marijuana.
RAGUSA, DUE VITELLINI ABBANDONATI IN UN CASSONETTO
Due vitellini di razza Frisona sono stati abbandonati in un cassonetto dei rifiuti, in contrada Gilestra, sulla Provinciale 60 Ragusa-Malavita, a circa quattro chilometri dal capoluogo. Sono stati visti da operatori ecologici e recuperati dai vigili del fuoco sabato mattina alle 7,30. I due vitellini sono stati soccorsi dai veterinari dell’Asp ed affidati temporaneamente ad aziende della zona. Si tratta del secondo caso a distanza di una settimana. Otto giorni orsono i Vigili del fuoco sono intervenuti alla periferia della città per recuperare un vitellino appena nato che poi è stato affidato ad un allevatore locale.
DROGA, ARRESTATA UNA GIOVANE RAGUSANA
Una donna di 26 anni, originaria di Ragusa, è stata arrestata da agenti della Squadra Mobile della Questura di Catania. La donna è stata trovata in possesso di 10 grammi di cocaina, che poi, secondo gli inquirenti, avrebbe potuto rivendere. La giovane, che ha un bambino di un mese, è stata accompagnata dalla Polizia a Ragusa, dove si trova agli arresti domiciliari. Sono indagati in stato di libertà anche altri due ragusani che erano con lei.
OPERAZIONE ANTIDROGA A VITTORIA
Operazione anticrimine dei carabinieri della compagnia di Vittoria per il contrasto del traffico di sostanze stupefacenti nel territorio ipparino. I militari hanno tratto in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio Orazio Fede, pregiudicato vittoriese di 35 anni, Belgacem Hedi, bracciante agricolo vittoriese, pluripregiudicato per estorsione e rapina. Fede è stato trovato in possesso di marijuana e hashish per un peso complessivo di 22 e 7 grammi. Belgacem è stato trovato in possesso di marijuana per un peso complessivo di 30 grammi, 2 bilancini di precisione e 17 semi di canapa indiana. Fondamentale è stato il contributo di “Zito” pastore tedesco, nato in Germania nel 2005, addestrato al Centro cinofili carabinieri di Firenze. Zito lavora da circa 3 anni in servizio al nucleo Cinofili di Palermo Villagrazia, ed è specializzato nella ricerca di stupefacenti. Nell’ultimo mese, tramite le operazioni anticrimine, i carabinieri hanno proceduto all’arresto di 7 persone, al rinvenimento e al sequestro di oltre 6 chili tra marijuana e hashish, al sequestro di 6 armi illegalmente detenute tra pistole e fucili di diverso tipo e calibro, al sequestro di un laboratorio artigianale in contrada Macconi. Deferiti in stato di libertà 17 persone, per diversi reati, elevate 50 contravvenzioni.
Frodi in Germania, arrestato a Pozzallo
In Germania è accusato di 40 frodi e di 3 tentativi di frode. Per questo un giovane operaio pozzallese, G.A. di 30 anni, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Modica al fine di essere estradato nel Paese dove ha commesso i reati. In manette anche un tunisino che era stato arrestato per spaccio e poi scarcerato dal Gip. Il Riesame, però, ha accolto la richiesta della Procura di Modica disponendo i domiciliari.
Ispezioni dell’antimafia a Vittoria
Il gruppo interforze della Prefettura ha effettuato alcune ispezioni ad imprese interessate alla realizzazione dell’autoporto di Vittoria, su richiesta del centro operativo della Dia di Catania, volte alla verifica di eventuali tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata. Sequestrate 2 cave di ghiaia e sabbia e tre mezzi per la movimentazione del terreno. Sono state infine rilevate numerose violazioni in materia ambientale. Identificati tutte le maestranze e numerosi mezzi.
Il giudice lo aveva rimesso in libertà, la Procura si oppone e il Riesame gli dà i domiciliari
Il Gip del Tribunale di Modica aveva convalidato l’arresto, senza disporre alcuna misura cautelare. Una decisione impugnata dalla Procura modicana che ha ottenuto i domiciliari nei confronti di un indagato. Si tratta di Karim Sahoroui, tunisino di 22 anni, che era stato tratto in arresto dai Carabinieri di Scicli in flagranza di diversi reati di furto aggravato e di un tentato furto aggravato. Nonostante tutti questi reati, il giudice per le indagini preliminari non aveva previsto il carcere né misure alternative. Il Riesame di Catania, come detto, ha dato ragione alla Procura di Modica, in quanto il soggetto potrebbe tornare a “colpire”. Per questo è stato disposto che rimanga ai domiciliari.
Simula un furto nel suo bar e cerca di truffare l’assicurazione DENUNCIATO UN VITTORIESE
A fine del 2011 aveva presentato una denuncia di furto. Aveva raccontato ai carabinieri che qualcuno, dopo aver scardinato la porta d’ingresso del magazzino del suo bar di Scoglitti, aveva rubato generi alimentari e bevande per un valore di trentamila euro. Una volta fatta la denuncia, aveva avviato le pratiche di risarcimento alla propria compagnia assicurativa. Le indagini, però, hanno permesso di appurare, anche attraverso le testimonianze di persone informate sui fatti e le riprese delle telecamere di video sorveglianza, che quanto denunciato non risultava vero. Per questo motivo, il titolare del bar, è stato denunciato per tentato furto e simulazione di reato. Non è il primo caso di questo tipo, attuato per frodare l’assicurazione con furti mai avvenuti.
Non emette lo scontrino, chiusa per tre giorni pescheria di Ragusa
Tre giorni di chiusura per una pescheria del centro storico di Ragusa. Ad eseguire il provvedimento la Guardia di Finanza sempre impegnata nel controllo sull’emissione dello scontrino fiscale. Il provvedimento è stato emesso dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate di Palermo, a seguito di quattro distinte mancate emissioni dello scontrino fiscale negli ultimi 5 anni, accertate dalla Guardia di finanza. Dall’inizio dell’anno, le fiamme gialle di Ragusa hanno eseguito, nei confronti di tutte le categorie economiche, 584 controlli tesi a verificare la regolare emissione dello scontrino e della ricevuta fiscale; di questi 232 hanno dato luogo alla rilevazione di infrazioni. Inoltre, dal primo gennaio, sono già stati segnalati, per l’emissione del provvedimento di chiusura dell’esercizio ben 31 esercizi commerciali che si sono resi responsabili di almeno quattro mancate emissioni negli ultimi cinque anni. “E i controlli – avvertono le fiamme gialle – saranno ulteriormente intensificati in virtù anche delle numerose segnalazioni pervenute”.
CONTROLLI ANTI EVASIONE AZIENDA NON DICHIARA UN MILIONE E MEZZO DI RICAVI
I militari della Guardia di Finanza di Ragusa mettono a segno un nuovo colpo nella lotta all’evasione fiscale. Un’azienda modicana, operante nel settore della costruzione e riparazione di imbarcazioni da diporto e sportive, è stata sottoposta a verifica fiscale. L’azienda per più anni consecutivi non ha presentato la dichiarazione dei redditi e non ha versato le relative imposte sul reddito e sull’Iva riscossa dalle vendite e riparazioni di imbarcazioni effettuate. Al termine dell’attività ispettiva i verificatori delle Fiamme Gialle hanno constatato un’evasione che ha permesso di determinare una “dimenticanza” pari a oltre un milione e mezzo di euro tra ricavi non dichiarati e circa centoquarantamila euro di Iva dovuta e non versata. Debitamente segnalata ai competenti uffici, l’impresa dovrà ora provvedere a mettersi in regola con il pagamento delle imposte pregresse e versare le relative sanzioni amministrative. In questo caso, la Guardia di Finanza ha attivato la richiesta per l’applicazione delle misure amministrative a garanzia dei crediti erariali che determina l’ipoteca sui beni del trasgressore e che può arrivare anche al sequestro conservativo dell’azienda.
Droga, immigrato torna in cella. E’ stato sorpreso a spacciare nella stazione Fs di Ragusa
Era finito in manette perché trovato con un panetto di hascisc. Era stato posto ai domiciliari, ma pochi giorni dopo è finito di nuovo in carcere. Si tratta di Mongi Ghars, sorpreso a spacciare droga alla stazione ferroviaria di Ragusa. Alla vista degli agenti ha tentato la fuga, ma è stato bloccato ed arrestato.
Controlli dei carabinieri a Vittoria
Alle prime luci dell’alba di mercoledì, i carabinieri, con il supporto di un elicottero dell’elinucleo di Catania, hanno portato a termine una vasta operazione di controllo del territorio. Numerose le perquisizioni domiciliari a carico di soggetti sottoposti alla misura alternativa al carcere. Un automobilista è stato denunciato per guida dopo aver fatto uso di droghe. Numerosi i posti di blocco e le multe per violazione al codice della strada.
Donnalucata, venditore ambulante denunciato per commercio di prodotti con marchi falsi
Nell’ambito dei servizi eseguiti in occasione della fiera di San Giuseppe, a Donnalucata, i Carabinieri della Tenenza di Scicli hanno sottoposto a controllo alcuni venditori ambulanti che con le loro bancarelle hanno invaso il lungomare. Nel corso delle verifiche condotte a carico di un venditore di origini maghrebine e residente da diverso tempo a Rosolini, i carabinieri hanno rinvenuto una cinquantina di borse, cinture ed orologi con marchi contraffatti che erano stati posti in vendita dal commerciante straniero. Tutti gli accessori di abbigliamento, il cui valore stimato si aggira intorno ai 2.000 euro, sono stati sottoposti a sequestro penale. Il titolare dell’attività commerciale è stato denunciato alla Procura della Repubblica per detenzione ai fini della vendita di prodotti commerciali contraffatti e per ricettazione.
Convalidato arresto dei 2 tunisini che tenevano la droga nello stomaco
Il Gip del Tribunale, Giovanni Giampiccolo, ha convalidato l’arresto dei due tunisini bloccati dalla Squadra Mobile della Polizia domenica scorsa. Dopo la convalida il giudice ha disposto la misura cautelare in carcere come richiesto dal Pm. Davanti al magistrato quello che aveva ingerito i quattro ovuli con 200 grammi di eroina, ha ammesso i fatti scagionando il connazionale. Salim Ben Janet, 26 anni, ha detto che Khaled Zidi, 25 anni, lo aveva solo accompagnato e che era ignaro della presenza della droga. Il Gip non ha creduto a questa versione dei fatti. A difendere i due indagati è stato l’avvocato Massimo Garofalo che ha preannunciato ricorso al Tribunale della Libertà di Catania. I tunisini sono stati fermati dagli agenti della sezione antidroga per un controllo. I due magrebini, che hanno precedenti specifici, sono apparsi particolarmente nervosi e gli agenti hanno deciso di sottoporli a una radiografia nel Pronto soccorso dell’Ospedale Civile. Nello stomaco di Be Janet sono stati così scoperti quattro ovuli, ciascuno contenente 50 grammi di eroina da cui si potevano ricavare 2000 dosi di droga pesante.
Armi e munizioni in casa, arrestato comisano
I carabinieri hanno arrestato, in quanto deteneva armi nel garage di casa sua, a Pedalino, Salvatore Occhipinti, 50 anni, muratore incensurato. I carabinieri, a seguito di una perquisizione, hanno trovato una pistola con matricola abrasa Beretta calibro 7,65, con caricatore già inserito, 57 proiettili dello stesso calibro, tre bossoli già esplosi e quattro cartucce calibro 12 per fucile.
La ragazza era morta per overdose. Arrestato pusher che avrebbe ceduto la droga a Irene Carletti
Un tunisino di 28 anni, Jamel Harchani, è stato arrestato dalla polizia, a Modica, con l’accusa di aver venduto il 16 febbraio scorso una dose di eroina ad una donna padovana di 31 anni, Irene Carletti, e al suo convivente, causando la morte per overdose della giovane. E’ stato il procuratore capo di Modica, Francesco Puleio, ad illustrare i dettagli dell’operazione, durante una conferenza stampa, martedì mattima. Il fermo dell’uomo, avvenuto venerdì, era stato convalidato dal giudice del tribunale di Modica nella giornata di lunedì. Durante una perquisizione nell’abitazione dell’extracomunitario gli agenti hanno sequestrato un’ingente somma di denaro.
Bimbo di diciotto mesi in gravi condizioni rimasto ustionato
Ustioni di secondo e terzo grado su buona parte del corpo per un bambino di appena diciotto mesi di Ispica trasportato, lunedì mattina, dalla madre al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Modica. Dopo le prime urgenti cure, i rianimatori del nosocomio modicano, hanno deciso il trasferimento al Centro Grandi Ustioni del “Cannizzaro” di Catania, in ambulanza accompagnato dagli stessi rianimatori. Il minore presenta ustioni su circa due terzi del corpo ed e’ in prognosi riservata. Pare, dal primo racconto della madre, che la donna avesse messo sul fuoco un pentolino per bollire un uovo. Il bambino si sarebbe avvicinato al fornello e avrebbe allungato una mano fino a tirarsi addosso il contenitore di acqua oramai bollente.
PROVOCA UN INCIDENTE E FUGGE VIA
Fuga a seguito di un incidente stradale con due feriti. Con quest’accusa è stato arrestato, un automobilista modicano, S.B., 46 anni, operaio, incensurato, rintracciato dopo poco meno di un’ora dal sinistro, avvenuto in Via Resistenza Partigiana. La polizia municipale di Modica aveva rilevato l’incidente con due feriti: un quindicenne che ha riportato la frattura del femore, e un suo coetaneo che viaggiava sul sedile posteriore e che riportato lievi ferite. I due minori erano stati investiti da un’autovettura che si era, però, allontanata omettendo i soccorsi. Si trattava di una Fiat Punto; attraverso i terminali della centrale operativa si è addivenuti al nome del proprietario. L’auto è stata trovata parcheggiata davanti l’abitazione del proprietario che è stato fermato. I segni evidenti presenti sull’utilitaria hanno, alla fine, indotto l’uomo ad ammettere di essere stato coinvolto nel grave incidente e di essersi allontanato perchè il suo veicolo era sprovvisto di copertura assicurativa. S.B. è stato tratto in arresto e, come disposto dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Gaetano Scollo, associato alla detenzione domiciliare. L’autovettura è stata sequestrata e la patente gli è stata ritirata. Il ciclomotore, invece, è stato sottoposto a fermo amministrativo per 60 giorni perchè il conducente minorenne trasportava una seconda personale. L’arrestato è comparso per direttissima davanti al giudice monocratico del Tribunale, Antongiulio Maggiore, che lo ha rimesso in libertà con l’obbligo di firma tutti i lunedì, mercoledì e venerdì pressso il Commissariato di Modica. Il processo è stato fissato al prossimo 16 aprile.