21-12-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

NON VUOLE ATTENDERE E ACCOLTELLA IL FORNAIO

Entra in un panificio, chiede il pane ma alla risposta che deve attendere qualche minuto, estrae il coltello e colpisce al volto ed all’addome il panettiere, un ragazzo di 28 anni di Santa Croce Camerina. Il gravissimo episodio si è registrato lunedì intorno alle 19 all’inizio di via Caucana, l’arteria che si deve percorrere per entrare in città provenienti da Punta Secca. Il giovane ferito è stato soccorso dall’ambulanza che staziona nei pressi della Guardia Medica di Santa Croce e trasferito al Pronto Soccorso dell’ospedale Civile di Ragusa mentre i Carabinieri, arrivati velocemente sul posto, si sono subito messi alla ricerca dell’accoltellatore cinturando il paese. Da quanto emerso l’accoltellatore sarebbe una persona del posto che non aveva mai dato segni di particolare pericolosità sociale. Il panettiere presenta una ferita importante al volto ed una da arma da taglio all’addome ma non è in pericolo di vita. L’episodio è avvenuto a poche ore di distanza dai tre arresti messi a segno dai carabinieri nel paese santacrocese, per due episodi che si sono consumati la scorsa settimana: una azienda di confezionamento ortofrutticolo ed un ristorante vicino la casa del Commissario Montalbano, presi a colpi di kalashnikov.

Comiso, auto data alle fiamme

La natura dolosa sembra scontata. In fiamme una vecchia Mercedes ormai non utilizzata nella tarda serata di domenica, a Comiso, in via Risorgimento. Intorno alle 22 sono stati gli stessi proprietari ad accorgersi che il mezzo, parcheggiato sotto l’abitazione, stava prendendo fuoco. Le fiamme si erano sprigionate sul tettuccio dell’auto. Quando i pompieri sono andati via, dopo aver domato il rogo, a distanza di qualche ora, un nuovo incendio, sempre nello stesso mezzo. Un dato inquietante sul quale sta indagando la Polizia.

Modica, tre rumeni in manette per tentato furto di auto

Tre romeni residenti a Comiso sono stati fermati dalla Polizia per aver tentato di mettere a segno un furto in un autosalone lungo la Modica – mare. L’allarme è scattato mentre il terzetto stava entrando all’interno del piazzale dell’autosalone. Immediato l’arrivo delle guardie giurate di un istituto di vigilanza privato che hanno avvertito la Polizia. I tre sono stati arrestati per tentato furto e violazione di proprietà privata.

Atti vandalici nei bagni dei Giardini iblei

Sono stati inaugurati nel novembre del 2006. Ma da allora i bagni pubblici situati all’interno dei Giardini iblei, hanno avuto vita grama e il loro funzionamento è stato sempre a singhiozzo. Negli ultimi anni sono stati oggetto di ripetuti atti vandalici. L’ultimo di questi è avvenuto tra le 14 e le 17 di sabato, quando la villa è custodita. Come è possibile che i vandali riescano a scassinare la porta e la serratura dei bagni comunali, indisturbati? Se lo chiedono i frequentatori dei Giardini del quartiere barocco, che fra l’altro hanno segnalato questo atto vandalico. La serratura e le porte erano state sistemate di recente dal Comune di Ragusa, a seguito di precedenti e reiterati atti vandalici operati da ignoti. Per non parlare del fatto che vi sarebbe una telecamera di videosorveglianza attiva alla Pro Loco, che potrebbe essere utile, magari per risalire all’identità dei vandali. Ma pare che le fronde degli alberi, evidentemente non ben potati, impediscano la piena visuale delle telecamere. Di recente il Comune aveva riaperto questi bagni, con tanto di comunicato stampa che comunicava, appunto, l’attivazione del servizio a partire dal venerdì sino alla domenica. Un servizio a tempo: si poteva fare pipì e popò, all’interno dei bagni dei Giardini iblei, solo dalle 17 alle 21. Infatti, un operatore viene appositamente per aprire i servizi, prima delle 17, il venerdì, sabato e domenica, e ritorna per chiudere alle ore 21. Adesso che la porta è stata rotta e con essa la serratura non c’è nemmeno bisogno che l’addetto venga ad aprire e chiudere i bagni. Ultima chicca. Nei mesi estivi, sino al 20 settembre scorso, trattandosi di periodo altamente turistico, il Comune ha speso una considerevolissima cifra al giorno per mantenere aperti i bagni chimici. Poi questi sono spariti e la villa è rimasta sprovvista di bagni, dato che dal 20 settembre erano rimasti chiusi. Infine sono stati riaperti solo il fine settimana. Il futuro delle toilette dei Giardini iblei resta un incognita.

Ragusa, inveisce contro gli agenti e danneggia l’auto della Polizia

Gli agenti si erano recati nel locale notturno perchè era stata rubata una borsetta. Mentre effettuavano gli accertamenti, un 25enne originario di Augusta, ma residente a Ragusa, ha inveito contro i poliziotti. Il giovane, completamente ubriaco, si è poi scagliato contro la Volante staccandone lo specchietto. E’ stato denunciato per danneggiamento aggravato e oltraggio a pubblico ufficiale.

Allaccio Enel abusivo, denunciate due persone a Vittoria

Si era allacciato abusivamente alla rete elettrica, per fornire di energia la sua abitazione rurale di contrada “Macconi”. Per questo motivo è stato denunciato un bracciante agricolo vittoriese di 56 anni. A denunciarlo i carabinieri nel corso di un servizio di controllo. I militari dell’Arma hanno denunciato anche un gelese perchè nella sua auto è stata rinvenuta un’ascia.

Stragi del sabato sera, controlli e denunce nel Modicano

Anche nell’ultimo week-end sono stati intensificati, i servizi straordinari di controllo del territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Modica per prevenire il fenomeno delle “stragi del sabato sera”. Tra sabato e domenica, con l’utilizzo dell’etilometro, i militari dell’Arma hanno eseguito una decina di posti di controllo nei pressi dei principali locali notturni dislocati sul litorale pozzallese e sulle principali arterie stradali che collegano le località rivierasche della provincia iblea. I militari hanno sottoposto a controllo oltre 60 conducenti di veicoli, tre dei quali sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza. Un automobilista è stato denunciato, invece, per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti. Infine, una denuncia è scattata per un automobilista che guidava senza aver mai conseguito la patente.

SCOPERTI TREDICI LAVORATORI IN NERO Tra gli irregolari anche un’associazione sportiva

Tredici lavoratori in nero sono stati scoperti in due imprese commerciali e presso un’associazione operanti rispettivamente a Ragusa e Santa Croce. L’operazione delle fiamme gialle ha consentito, in tre distinti interventi, di rilevare varie irregolarità che hanno portato a multe che, nel caso di lavoratori in nero prevedono il pagamento da un minimo di 1.500 ad un massimo di 12.000 euro per ogni lavoratore, oltre ad un’ulteriore maggiorazione pari a 150 euro per ciascuna giornata di lavoro irregolare. I controlli hanno riguardato un parrucchiere di Ragusa, un’attività di albergo, ristorazione e locale da intrattenimento nella zona costiera di Santa Croce Camerina e un’associazione sportiva che gestisce un impianto a Ragusa. “I controlli della Guardia di Finanza continueranno in maniera sempre più incisiva, per vigilare sul corretto adempimento di tutte le norme a tutela dei lavoratori dipendenti e per riscontrare il corretto adempimento di tutti i versamenti, – assicurano i finanzieri – dovuti dai datori di lavoro, necessari per il corretto andamento del settore previdenziale ed assistenziale oggi più che mai in relazione al fatto che il sistema contributivo è diventato la regola assoluta in materia”.

Scontro auto-moto, ferito un diciottenne

Scontro frontale, nella serata di domenica, lungo la strada comunale di Piano dell’Acqua, in territorio di Chiaramonte. Per cause da accertare, si sono scontrati una Fiat Punto ed un motorino, in sella al quale c’era un giovane di Chiaramonte. La peggio è toccata al centauro, L.S. di 18 anni, che ha riportato ferite e traumi guaribili in trenta giorni. Sul posto la Polizia stradale.

Scicli, i figli non vanno a scuola: denunciati undici genitori

Servizio di controllo dei carabinieri sull’assenteismo scolastico. Al termine di servizi mirati al contrasto della dispersione scolastica eseguiti all’interno di un istituto di istruzione superiore, i Carabinieri della Tenenza di Scicli hanno denunciato in stato di libertà undici genitori per inosservanza dell’obbligo dell’istruzione elementare nei confronti dei propri figli minori. Si tratta di genitori esercitanti la patria potestà che, senza valido motivo (malattia o trasferimento in altra zona), non mandavano a scuola i figli. “Per i bambini più piccoli – spiegano i militari dell’Arma – la responsabilità è unicamente dei genitori che deliberatamente e consapevolmente non mandano i propri figli a scuola, mentre crescendo cambiano i motivi. Tanti giovani smettono di frequentare la scuola dopo ripetuti insuccessi o per entrare nel mondo del lavoro, lecito o sommerso che sia. Il primo presidio di garanzia – spiegano ancora i Carabinieri – dovrebbe essere costituito dall’ambito familiare; se manca anche questo, il lavoro è tutto in salita”.

Geometra di Santa Croce dichiarava pochi euro ed evadeva le tasse

Dichiarava compensi per poche centinaia di euro al fisco, soldi che non avrebbero nemmeno potuto coprire le spese necessarie per l’iscrizione all’albo professionale. Lo hanno scoperto le fiamme gialle, a Santa Croce. L’indagine ha permesso di recuperare a tassazione elementi impositivi di reddito non dichiarati per 397.000 euro, Iva dovuta per 36.000 euro ed Iva relativa per 79.500 euro. Inoltre sono state scoperte violazioni all’Irap per 397.500 euro.

RAPINA IN BANCA A RAGUSA

Quattro persone hanno messo a segno una rapina ai danni della banca Carige di via Archimede a Ragusa. I malviventi sono entrati dal retro, pensando non ci fosse più nessuno. Invece c’erano il direttore ed altre due persone. Hanno rinchiuso i tre malcapitati in bagno ed hanno arraffato quanto c’era in cassaforte. Per entrare avrebbero tagliato la vetrata di un palazzo disabitato che si trova alle spalle della banca. Sul posto la Polizia. L’episodio è avvenuto nel tardo pomeriggio di mercoledì. Non ancora quantificato il bottino.

Estorsioni nel Calatino, in dodici finiscono in manette

Dodici persone sono state arrestate nell’ambito dell’operazione “I Carusi” messa a segno dai carabinieri e coordinata dalla Procura di Caltagirone. Prestiti con tasso d’interesse superiore al 166%, con “garanzie” su immobili o veicoli di proprietà delle vittime, e imposizione di lavori e forniture di calcestruzzo a imprese che lavoravano nel Calatino per “non avere problemi”. Alle indagini dei militari dell’Arma, che si sono avvalse di intercettazioni e pedinamenti e che nascono dall’operazione “Efesto” del 2010, hanno contribuito alcune delle vittime che hanno rifiutato di pagare tangenti o dare lavori in subappalto e hanno, invece, collaborato con gli investigatori. Tra questi ci sarebbe anche l’ingegnere ragusano, Pippo Battaglia. Diverse sono state le denunce ai carabinieri di imprenditori, anche di livello nazionale, impegnati nel Calatino nella costruzione di strade, impianti fotovoltaici e aree di servizio, delle minacce subite da esponenti del gruppo. Gli arrestati, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Gip di Caltagirone su richiesta del procuratore capo Francesco Paolo Giordano, sono: Francesco Paolo Ragusa, di 59 anni, Fabio Giuseppe Specchiale, di 36, Oscar Maria Crimi, di 36, Giuseppe Modica, di 24, Salvatore Modica, di 22, Andrea Ragusa, di 27 anni, Emilio Giuseppe La Rocca, di 41, Francesca Placenti, di 47, Giuseppe Disilvestro, di 31, Michele Coppoletta, di 44 anni, Francesco Paolo Monteleone, di 57, e Franco Di Stefano, di 55 anni.

Non emettono gli scontrini. Chiusi due negozi gestiti da cinesi

Le Fiamme gialle hanno apposto i sigilli ad un negozio di abbigliamento sito in centro città, a Ragusa: rimarrá chiuso per dieci giorni. Ad un ambulante di articoli tessili è stata inflitta la sospensione dell’attività commerciale per cinque giorni. I provvedimenti sono stati emessi dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate di Palermo, a seguito di quattro distinte mancate emissioni dello scontrino fiscale negli ultimi cinque anni, accertate dai militari della Guardia di Finanza nel corso dell’attività di controllo. Dall’inizio dell’anno, la Guardia di Finanza di Ragusa ha eseguito, nei confronti di tutte le categorie economiche 300 controlli con la rilevazione del 30% di infrazioni, mantenendo lo stesso trend dell’anno appena trascorso, dove a fronte dei 4.200 controlli eseguiti, per ben 1.200 sono state contestate irregolarità, mentre a fronte di 98 proposte di sospensione dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività, sono state eseguite 41 chiusure di esercizi commerciali.

Amianto: primo risarcimento americano per asbestosi ad un marittimo pozzallese

Sarà risarcita la famiglia di L.S., marittimo pozzallese che ha lavorato su imbarcazioni costruite ed arredate negli Stati Uniti e che ha contratto una malattia asbesto correlata. La notizia arriva da Ninella Azzarelli collaboratrice dell’avv. Pierpaolo Petruzzelli del foro di Bari. “La storia di L.S. è identica a tante altre vicende che purtroppo l’amianto ha determinato nelle vite delle famiglie. Una vita spesa come operaio di macchina a bordo delle navi di compagnie marittime americane, in luoghi stretti dove l’aria e le fibre di amianto stazionavano, lavorando senza protezioni e nella più totale ignoranza di quello che accadeva giorno dopo giorno”. Riferisce l’avv. Pierpaolo Petruzzelli: “In collaborazione con il collega americano Mitchelle Cohen, da fine novembre dopo il riuscitissimo convegno di Pozzallo sull’Amianto abbiamo lavorato duro e nel giro di poco più di due mesi siamo riusciti a scalfire le resistenze della compagnia di assicurazioni statunitense e ad ottenere un risarcimento di più di 60 mila dollari netti a favore del marittimo pozzallese. Quello di L.S. è solo il primo di altri riconoscimenti che possono essere ottenuti per i marittimi siciliani”.

Condannati i tre ladri che agivano con due bambini

E’ finito con tre condanne il processo ai danni di tre vittoriesi in trasferta arrestati martedì scorso dai carabinieri a Santa Croce Camerina in flagranza del reato di furto aggravato in concorso. Si tratta di Francesco Gagliano, 23 anni, Maria Concetta Ventura, 33 anni, condannati dal giudice unico del Tribunale di Ragusa ad un anno di reclusione, e di Salvatore Di Stefano, 29 anni, in atto sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel Comune di Vittoria, condannato ad un anno e sei mesi di reclusione. La pena è stata sospesa dal giudice unico Andrea Reale solo ai primi due. I tre erano stati già scarcerati in sede di convalida. Ancora più pesanti erano state le richieste del Pm Sonia Vizzini. Il rappresentante dell’accusa ha chiesto la condanna di Distefano alla pena di 2 anni e 10 mesi di reclusione, 2 anni e 4 mesi sono stati chiesti per Gagliano (reo confesso) e due anni e due mesi per la donna. Per tutti c’era l’aggravante di avere agito con la complicità di due bambini. I tre erano stati bloccati in via Roma, immediatamente dopo aver rubato svariate bottiglie di alcolici dall’interno di due supermercati di Santa Croce Camerina. Come detto i tre, per compiere i furti, si sono avvalsi di una undicenne e di un quattordicenne, entrambi di Vittoria, che, successivamente, venivano: la prima affidata ai propri genitori; il secondo deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Catania. La refurtiva, per un valore di circa 2.000 euro è stata interamente recuperata.

Right Price: il Tribunale collegiale esamina i ricorsi dei commissionari

Discussi davanti al Tribunale collegiale di Ragusa i primi sei ricorsi dei commissionari del mercato ortofrutticolo di contrada Fanello contro il sequestro dei loro box, disposto dalla Guardia di Finanza il 10 febbraio scorso per il reato di concorso in abuso d’ufficio che avrebbero commesso insieme ad 8 funzionari del Comune nella voltura delle licenze. L’avvocato Santino Garufi, che assiste cinque commissionari, ha chiamato a rendere dichiarazioni spontanee i cinque rappresentanti legali dei box chiusi dopo avere discusso per circa un’ora davanti al collegio presieduto da Salvatore Barracca (a latere Rosanna Scollo ed Eleonora Schininà). Garufi ha esordito affermando che il Tribunale aveva una grossa responsabilità visto che in ballo c’è il futuro di decine di famiglie vittoriesi. L’udienza, grazie al consenso delle parti, si è tenuto a porte aperte ed ha visto tra il pubblico decine di presenti. E’ stato anche discusso un sesto ricorso. A sostenere le ragioni della Procura è stato il Sostituto Federica Messina che ha chiesto la conferma della misura. Il Tdl di Ragusa, come avviene sempre in questi casi, si è riservato di decidere. Lo farà entro la settimana. Gli avvocati di altri 3 commissionari, Daniele Scrofani e Maurizio Catalano, sicuramente ricorreranno al Tribunale che potrebbe tenere udienza al più tardi martedì prossimo.

Scontro frontale a Modica, ferite due persone

Incidente stradale con due feriti, martedì mattina, in via Fiumara. Coinvolti un autocarro Fiat Idea condotta da P.P., 54 anni, modicano, e una Ford Ka condotta dallo sciclitano E.C., 34 anni. Si è trattato di uno scontro frontale. I due conducenti sono rimasti entrambi feriti. Il primo è stato trasferito all’Ospedale Maggiore dove al Pronto Soccorso è stato giudicato guaribile in otto giorni, mentre il conducente l’utilitaria è stato trasportato all’ospedale “Busacca” di Scicli e successivamente dimesso con prognosi di dieci giorni. Sul luogo dell’incidente è intervenuta una pattuglia della Polizia municipale di Modica.

Settantenne di Vittoria ruba gioielli per ottomila euro L’anziano: “L’ho fatto per pagare le medicine di mia moglie”

Aveva già acquistato in passato monili per la moglie nella stessa gioielleria. Questa volta, peró, approfittando della distrazione del titolare e della commessa, ha arraffato gioielli per un valore di ottomila euro e si è allontanato. Protagonista un distinto settantenne, conosciuto in gioielleria come un buon cliente. La polizia va in casa sua, ma non risponde al citofono. La sera spegne la luce per far credere di non essere in casa. Gli agenti, allora, trovano un escamotage per farlo uscire, simulano un black out elettrico. L’uomo crolla e ammette tutto, consegna loro una collana da 2.500 euro, ma il resto lo ha già venduto, probabilmente a un “compro oro”. Ai poliziotti spiega di aver rubato per necessità, per pagare le medicine della moglie malata. Viene denunciato, per furto.

FURTO IN APPARTAMENTO, IN MANETTE PRIMA IL PADRE E POI IL FIGLIO

Il padre è stato arrestato subito, in flagranza di reato, sorpreso mentre rubava in una abitazione. Il complice, il figlio di 22 anni, anche lui pregiudicato come il padre, era riuscito a fuggire, tornandosene a Librino, popoloso quartiere di Catania. Per il giovane, adesso sono scattate le manette. R.F. è stato arrestato dopo un mese e mezzo dal colpo, furto eseguito in una casa di Ispica. I carabinieri di Modica erano sulle tracce del giovane da settimane. Ora hanno assicurato entrambi i malviventi alla giustizia. I fatti sono avvenuti il 28 gennaio: padre e figlio furono scoperti dai militari a svaligiare l’appartamento. Il più anziano, il 54enne catanese, pregiudicato, R.R., è stato fermato e agli inquirenti non ha fatto il nome del complice. Il figlio è stato individuato grazie ad alcune tracce lasciate sul posto.

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