Quasi 100 i manifestanti denunciati in stato di libertà per organizzazione di manifestazione non autorizzata. A segnalarli alla Procura i Carabinieri del Comando provinciale di Ragusa. I manifestanti sono stati identificati dai Carabinieri quali partecipanti ai presidi di sensibilizzazione e ai cortei, sorti spontaneamente e senza autorizzazione dell’organo di pubblica sicurezza, tra il 17 e il 24 scorsi gennaio nell’ambito della protesta di “Movimento dei Forconi” e “Forza d’Urto”. La denunce sono avvenute nei comuni di Giarratana, Monterosso, Santa Croce Camerina, Comiso, Ispica e Modica. I Carabinieri, già impegnati nella vigilanza dei presidi autorizzati (a Modica, Pozzallo, Scicli e Vittoria), al momento della formazione di cortei o di riunioni non autorizzate, hanno effettuato attività di osservazione e controllo, senza svolgere un’azione diretta di identificazione, per motivi di opportunità connessi alla gestione dell’Ordine Pubblico, effettuando al termine della protesta gli accertamenti e la conseguente comunicazione all’Autorità giudiziaria. Tale attività d’indagine è tuttora in corso, allo scopo di denunciare altri manifestanti, al momento non identificati.
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LADRI IN AZIONE A RAGUSA
Due auto rubate nel giro di poche ore. I malviventi hanno portato via, la scorsa notte, una Fiat Uno ed una Smart. Un mezzo è stato rubato a Ragusa superiore, l’altro, invece, è stato portato via dai ladri mentre si trovava parcheggiato ad Ibla.
Ragusa, incidente sulla sp 25, coinvolto camion di bombole
Un camion che trasportava bombole del gas ha avuto un incidente, per cause da accertare, nei pressi della rotatoria delle Masserie, a Ragusa. Il mezzo si è ribaltato e, a quanto pare, alcune bombole sarebbero scivolate dal mezzo. Per fortuna, però, non ci sono stati problemi di alcun tipo. I vigili del fuoco sono stati pochi minuti sul posto, accertando che non c’era alcun pericolo. La Polizia municipale ha regolato il traffico. L’episodio è avvenuto intorno alle sette del mattino di giovedì.
Rapina un bracciante rumeno, arrestato minorenne di Vittoria
Un diciassettenne vittoriese è stato arrestato e condotto in una comunità alloggio su ordine della Procura per i minorenni presso il Tribunale di Catania. Il ragazzo è accusato di avere messo a segno, insieme ad un altro giovane non ancora identificato, una rapina ai danni di un bracciante agricolo rumeno. I fatti sono avvenuti la notte del 18 settembre. Il rumeno, che stava tornando a casa, in contrada Fossati, in territorio di Acate, è stato avvicinato da due giovani in sella ad altrettanti motorini. Uno dei due ha bloccato la vittima, l’altro gli ha sfilato il portafogli dalla tasca dei pantaloni. Dentro c’erano 105 euro e documenti personali. Le indagini dei carabinieri hanno permesso di individuare il minorenne che è stato colpito dall’ordine di esecuzione della misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale etneo.
Ragusa, anziana trovata morta in casa
Una donna di 78 anni è stata trovata morta, nella giornata di mercoledì, nel balcone della sua abitazione, in via Domenico Cavallaro. Erano stati alcuni vicini a chiedere l’aiuto dei vigili del fuoco. Quando i pompieri sono entrati in casa, si sono diretti verso il balcone dove hanno trovato la poveretta. La morte, secondo l’ispezione cadaverica, sarebbe avvenuta per causa naturali.
BLOCCHI AUTOTRASPORTI, ARRESTATE TRE PERSONE
Tre arresti operati dalla Polizia nell’ambito dei controlli durante le proteste che hanno paralizzato anche la provincia iblea. Nella tarda serata di martedì, Squadra Mobile e Polizia stradale hanno arrestato Francesco Tummino, 39 anni, con precedenti per reati contro la persona, e Antonio Cantelli, 63 anni, accusati di violenza privata ai danni di un autotrasportatore di Gela. I due stavano facendo un presidio in contrada Dicchiara, costringendo gli automezzi in transito a rallentare la marcia con l’obiettivo di fermarli. L’autista di un tir che inizialmente contro la sua volontà si era fermato, parcheggiando il mezzo sul lato della carreggiata, dopo un po’, approfittando della distrazione di Tummino e Cantelli, con una rapida manovra, ha ripreso la marcia verso Catania. Il malcapitato, dopo aver percorso qualche chilometro, si è accorto di essere seguito da una autovettura che, di lì a poco, con una manovra azzardata, lo ha costretto a fermarsi. I due gli si sarebbero quindi avvicinati con fare minaccioso. Una pattuglia si è accorta di quanto stava accadendo ed è intervenuta sul posto. Per i due è scattato l’arresto: sono stati accompagnati al carcere di Caltagirone. Già il 18 gennaio, nel corso di analoghi controlli sui blocchi, gli agenti del Commissariato di Polizia di Comiso avevano arrestato Giovanni Vittoria, 38 anni. L’uomo è accusato di avere commesso violenza privata, insieme ad altre persone non ancora identificate, ai danni di due automobilisti che non volevano aderire alla protesta. L’episodio era avvenuto nel presidio sulla Comiso – Santa Croce. Vittoria, insieme ad altre due persone, avrebbe danneggiato le valvole delle ruote dei due automobilisti. L’uomo è già stato condannato per direttissima con una condanna di 5 mesi ed è stato rimesso in libertà.
Nuovo blitz al Comune di Comiso, nel mirino spese dei Servizi sociali
Ancora una volta le forze dell’ordine “visitano” il Comune di Comiso. L’ultima volta il blitz riguardava documenti relativi alla area dell’ex Base Nato. Questa volta, a quanto si sa, sarebbero stati acquisiti documenti e forse anche due computer, dei settori servizi sociali ed economato. I poliziotti, con un decreto di perquisizione, si sono presentati in Municipio. Dalle prime indiscrezioni, pare che l’attenzione degli inquirenti sia caduta sulle gite per gli anziani. Sulla vicenda, comunque, vige un gran riserbo.
Prima li tampona, poi li minaccia chiesto rinvio a giudizio
Tampona un’auto e, per tutta risposta, insulta le due persone a bordo e le minaccia. A dargli manforte anche la moglie. Per lui, adesso, la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio. Si tratta di Salvatore Caruso, 37 anni, di Messina, residente a Scicli. Subito dopo l’incidente, invece di aiutare le due vittime, che hanno poi riportato traumi guaribili in dieci giorni, l’uomo ha iniziato ad inveire contro di loro. Avrebbe pronunciato frasi forti del tipo: “Ti rompo la testa con una mazza da baseball sotto casa e vi ammazzo ad entrambi”. Per questo è stato denunciato e la Procura chiede il processo. La moglie del 37enne non sarebbe stata più tenera con le due vittime. L’episodio era avvenuto a marzo a Scicli, lungo corso Garibaldi, all’altezza di via Oriani.
BLOCCHI STRADALI, DENUNCIATE 66 PERSONE
Anche in provincia di Ragusa arrivano le denunce per le proteste della settimana scorsa. I carabinieri della Compagnia di Modica hanno denunciato 65 persone per pubblica riunione non avvisata. Inoltre il conducente di un bus extraurbano di linea è stato denunciato per interruzione di pubblico servizio. L’uomo, F.C.V. le sue iniziali, ha aderito alla manifestazione di protesta mentre era alla guida del bus con diversi passeggeri a bordo. Contattati da uno dei passeggeri, i Carabinieri sono intervenuti ed hanno ripristinato il regolare svolgimento del servizio di trasporto, denunciando l’illecita condotta dell’autista. Proprio nella zona del modicano si sono dispiegati i maggiori concentramenti di manifestanti nei presidi stradali promossi dal “Movimento dei Forconi” e “Forza d’urto”.
Convalidato l’arresto di Cascone
Resta in carcere il giovane arrestato sabato mattina dagli agenti della Sezione Volanti della Polizia. Lo ha deciso il giudice delle indagini preliminari del Tribunale dopo la convalida dell’arresto. Si tratta di Leandro Cascone, pregiudicato ragusano di 30 anni, sorvegliato speciale. Davanti al Gip Claudio Maggioni è stato difeso dall’avvocato Salvatore Citrella mentre a sostenere l’accusa è stato il Pm Monica Monego. Ad inchiodare il giovane, finito in cella per furto in abitazione, tentato utilizzo indebito di carta di credito e inosservanza delle prescrizioni impostegli dalla sorveglianza speciale, è stata la fretta che gli ha messo l’arrivo di una Volante della Polizia. Durante la fuga, infatti, ha perso il suo cellulare all’interno dell’abitazione che stava svaligiando. Prima dell’arrivo degli agenti Cascone si è impossessato di un portafogli con due carte di credito, 400 euro e documenti.
Convalidato l’arresto dei pregiudicati Francesco Asonte e Angelo Ventura
Restano in carcere i due vittoriesi arrestati dai carabinieri lo scorso fine settimana. Si tratta di Francesco Asonte, di 24 anni ed Angelo Ventura, di 27, entrambi pregiudicati, il secondo ex sorvegliato speciale. Il Gip del Tribunale di Ragusa, Claudio Maggioni, ha convalidato l’arresto ed ha disposto la misura cautelare in carcere per tentato furto pluriaggravato dalla violenza sulle cose e per la legge sulle armi, visto che dopo avere forzato la finestra veneziana della casa presa di mira hanno rubato una pistola calibro 7,65 e 50 proiettili. In origine i reati contestati ai due giovani erano quelli di furto e porto e detenzione di armi e munizioni. Il secondo reato è stato contestato dai legali difensori Giuseppe Di Stefano e Maurizio Catalano ed il Gip ha riqualificato il capo di imputazione non ritenendo esserci i presupposti per il porto e la detenzione armi.
Ruba borsa in ospedale ed usa il bancomat: arrestato comisano
Aveva approfittato della distrazione di una donna, che accompagnava il marito per dei controlli da un reparto all’altro, per rubarle la borsa. E’ accaduto all’ospedale di Comiso. In manette è finito Christian Calvo, 38 anni. L’uomo, dopo avere preso la borsa, che era stata lasciata dalla donna ai piedi del letto dove si trovava ricoverato il marito, si è recato alla Banca Intesa San Paolo di corso Ho Chi Min. Mentre prelevava del denaro, appena 10 euro, è stato notato da un carabiniere che si trovava in banca. Il militare ha anche assistito alla scena successiva, quando cioè la donna, ed una persona insieme a lei, ha raggiunto Calvo, accusandolo di averle sottratto la borsa dentro la quale c’erano 2 bancomat, 2 carte di credito, 150 euro in contanti ed oggetti in oro. Refurtiva che è stata subito recuperata e riconsegnata.
Controlli dei Carabinieri a Modica. Denunciate quattro persone
Due automobilisti, un sommelier di 36 anni ed un parrucchiere di 20 anni, sono stati denunciati dai carabinieri per guida in stato di ebbrezza. I due sono stati sorpresi a guidare nonostante avessero bevuto troppo. Due coniugi di Pachino sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Modica, tra l’altro, per resistenza e oltraggio a Pubblico Ufficiale. I carabinieri li stavano multando per varie infrazioni al codice della strada. Per tutta risposta i due hanno insultato i militari e poi si sono allontanati a bordo del furgone sul quale viaggiavano.
Sfregia il volto del vicino con una coltellata: arrestato
Antonio Di Fede, 46 anni, nato a Ragusa, ma residente a Vittoria, è stato arrestato per lesioni personali pluriaggravate. L’uomo, infatti, ha sferrato una coltellata al volto del vicino. E’ accaduto in via Marangio a Vittoria. Da una prima ricostruzione, pare che Di Fede avesse iniziato ad inveire contro il vicino perché, a suo dire, faceva troppo rumore. Quando questi è sceso in casa Di Fede, per cercare di chiarire la situazione, si è preso la coltellata al volto. Accompagnato in ospedale, i medici hanno cercato di ridurre la lunga ferita da taglio che dalla tempia raggiunge il collo. La cicatrice purtroppo resterà per sempre.
Razzia dei ladri in un negozio di Acate
Maxi furto da 25.000 euro ai danni di una ditta di Acate che vende macchinette per il caffè. Ignoti, tre notti fa, hanno rubato numerose confezioni di caffè in capsule, 50 macchinette, oggetti vari e denaro contante. Purtroppo la merce non era coperta da assicurazione. Sono in corso le indagini dei carabinieri.
Vittoria, controlli dei carabinieri
Due persone sono state denunciate dai carabinieri di Vittoria nel fine settimana. Un vittoriese di 25 anni guidava un’auto nonostante non abbia mai conseguito la patente. Un rumeno di 42 anni, che abita ad Acate, è stato invece denunciato per ricettazione: guidava un motorino rubato. Segnalato in prefettura, infine, un giovane comisano per uso di droga.
Passeggeri Costa Concordia. Anche da Ragusa richiesti i risarcimenti
Anche a Ragusa è iniziato il percorso delle richieste di risarcimento dei passeggeri della Costa Concordia. Lo annuncia la Confconsumatori iblea. “Noi stiamo seguendo 5 passeggeri ragusani che erano a bordo della nave e per i quali abbiamo già inoltrato alla Costa Crociere la raccomandata con le richieste il risarcimento dei danni subiti per la distruzione e lo smarrimento di tutti i beni personali, che portavano appresso nel viaggio. Tra questi vi erano anche denaro, gioielli e documenti personali. Sono stati richiesti inoltre risarcimenti per i danni morali e quelli da vacanza rovinata. Per quanto riguarda il danno alla persona – spiega in una nota la Confconsumatori di Ragusa – nel caso in cui il passeggero ha subìto delle lesioni personali, ad esempio restando infortunato, ha comunque diritto ad aver risarciti i danni riportati alla salute”.
Arrestati 5 comisani per truffa Acquistavano prodotti informatici con finanziamenti e documenti falsi
Cinque comisani, tra cui una ragazza, sono stati denunciati dalla Polizia stradale di Ragusa, sotto le direttive del comandante provinciale Gaetano Di Mauro, per i reati di truffa e uso di atto falso. Si tratta di C.D., 26 anni, L.R. 19 anni, C.B. 23 anni, L.D. 21 anni, D.G., 23 anni, tutti ragazzi comisani. L’attività è stata eseguita in flagranza di reato, in quanto gli agenti della stradale notavano che i giovani, appena usciti da un negozio delle Masserie a Ragusa, alla loro vista, mostravano evidenti segni di nervosismo, inoltre due erano già noti agli agenti in quanto gravati da precedenti penali per truffa e falso. Pertanto procedevano al controllo verificando che uno era in possesso di documenti falsi. Veniva così accertato che gli indagati avevano presentato dei documenti falsi ad un negozio di informatica delle Masserie per ottenere 3 finanziamenti, di cui due andati a buon esito ed uno ancora in atto, per poter acquistare vari prodotti tecnologici. Essendo stati colti nella flagranza di reato, gli agenti della polizia stradale di Ragusa e Vittoria procedevano alle perquisizioni personali e domiciliari degli indagati, durante le quali venivano rinvenuti i proventi di precedenti truffe e decine di documenti falsi. Sono stati sequestrati dalla Polstrada un Apple IPhone 4GS, un pc portatile HP Pavilion con borsa, accesso e software, una consolle playstation 3, due videogiochi per playstation 3, un forno elettrico, un monitor, una stampante HP e i falsi documenti.
Protesta autotrasportatori, incontro al mercato di Vittoria La proposta della Cna
La Cna di Vittoria, nel ritenere condivisibili le rivendicazioni delle numerose imprese che stanno manifestando il loro disagio con rabbia ma in assoluta buona fede, sottolinea come questo metodo rischi di aggravare fortemente la già fragile condizione del sistema economico produttivo. Questa posizione dell’associazione, frutto di un documento emanato dalla presidenza provinciale, è stata evidenziata nell’affollata assemblea che si è tenuta venerdì pomeriggio al mercato di Vittoria presso la sede dei commissionari ortofrutticoli dove erano presenti i rappresentanti del movimento “Forza d’urto” e di altre organizzazioni di categoria (Confcommercio e Confesercenti). Il responsabile organizzativo della Cna di Vittoria, Giorgio Stracquadanio, ha proposto alcuni punti da inserire nella piattaforma da presentare alle istituzioni. Questi i punti: la Sicilia, vista la crisi profonda che sta attraversando deve diventare un zona franca con fiscalità e contribuzione di vantaggio; serve un piano straordinario per l’accesso al credito, dato che i fondi di rotazione della Crias, la cassa regionale che eroga prestiti a tasso agevolato alle imprese artigiane e agricole dell’isola, vanno rimpinguati in modo straordinario e continuo per permettere alle imprese di ottenere prestiti a tassi convenienti (1,3%). Secondo la Cna si deve puntare alla rimodulazione e alla forte sburocratizzazione dei fondi strutturali per permettere soprattutto alla maggioranza delle imprese locali (microimprese artigianali e agricole) un accesso facilitato ai contributi comunitari quasi sempre ad appannaggio delle poche grandi imprese; serve, inoltre, la totale revisione della norma nazionale che regola il sistema esattoriale siciliano che tramite la Serit ha minato il sistema economico.
Arrestato e scarcerato un camionista per violenza nei blocchi stradali
Con l’accusa di violenza privata e danneggiamento di due autovetture è stato arrestato e processato un camionista comisano di 37 anni, Giovanni Vittoria. Secondo l’accusa avrebbe strattonato due automobilisti che volevano superare i blocchi attorno al mercato ortofrutticolo di Comiso e, successivamente, avrebbe tagliato le gomme delle loro rispettive auto: una Bmw ed una Fiat Duna. L’uomo non avrebbe gradito la fretta dei due automobilisti mentre era in atto una manifestazione di protesta che consentiva il passaggio delle auto ad intermittenza. È stato ammanettato dalla Polizia di Stato alle 20,30 di mercoledì ma la notizia è trapelata solo quando l’indagato è finito davanti al Tribunale monocratico di Ragusa per l’udienza di convalida. Il giudice unico Ivano Infarinato ha convalidato l’arresto operato dagli agenti di polizia disponendo l’immediata scarcerazione, trattandosi di incensurato. Successivamente si è proceduto col rito direttissimo. L’avvocato difensore ha chiesto di patteggiare la pena quantificandola in 5 mesi e 10 giorni di reclusione con la sospensione condizionale. La proposta è stata avallata dal pm Antonella Iovino, pena ritenuta congrua dal giudice del Tribunale di Ragusa che l’ha applicata. I due automobilisti non si sono costituiti parte civile.