Ancora un incidente stradale sulle strade iblee. Sabato pomeriggio, alle 16,25 circa, al km. 3+550 circa della strada provinciale 85, Santa Croce – Scoglitti, sono entrati in collisione una Fiat Panda ed un ciclomotore Peda Motor. Ad avere la peggio è stato il giovane quindicenne, originario di Vittoria, che era in sella al ciclomotore: i medici si sono riservati la prognosi. Illeso il conducente della Panda, C.K. anch’egli vittoriese di 31 anni. Sulla dinamica dell’incidente farà chiarezza la Polizia Provinciale di Ragusa, intervenuta sul posto insieme all’ambulanza del 118 e ai Vigili del Fuoco del distaccamento di Santa Croce Camerina. I veicoli coinvolti nel sinistro, su disposizione del P.M. di turno, sono stati sequestrati.
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RAGUSA, L’ACQUA POTABILE SI PERDE IN STRADA
Una copiosa perdita in via Monti a Ragusa, una strada laterale di via Madagascar, nel quartiere ovest. Da venti giorni i residenti hanno inoltrato la segnalazione agli uffici del Comune ma gli interventi, come sempre, tardano ad arrivare. “Le tasse aumentano, inclusa la bolletta dell’acqua – dice Pippo Distefano, uno dei residenti – ma per tappare una buca da dove fuoriesce acqua ci vogliono mesi. Le segnalazioni sono state a decine – continua Distefano -, anche al comando della Polizia Municipale, ma la perdita non è stata riparata”. Un quartiere che necessita di maggiore cura in tema di pulizia e decoro. Il muro di contenimento di via Madagascar è un ricettacolo di rifiuti e un’area incolta, adiacente alla cabina dell’Enel, è diventata una vera e propria discarica. “Abbiamo chiesto agli uffici del Comune un palo della pubblica illuminazione in via Monti – aggiunge Salvatore Licitra – anche in questo caso le nostre segnalazioni sono cadute nel vuoto. Siamo stati costretti, nostro malgrado, a raccogliere i soldi per asflaltare questo breve tratto di strada che ci consente un facile accesso alle auto”.
CARABINIERI, CONTROLLI IN MARE
Settimana di controlli in mare per la motovedetta d’altura della Compagnia dei Carabinieri di Modica, di stanza a Pozzallo. Venerdì mattina i militari dell’Arma hanno controllato un venditore di pesce ambulante a Pozzallo: i prodotti ittici trasportati sul furgone frigo erano sottomisura e privi della tracciabilità della filiera ittica. Per questo motivo il pesce è stato sequestrato e distrutto. Controlli anche in mare effettuati all’alba di sabato. Un peschereccio pozzallese è stato sorpreso dai Carabinieri mentre avrebbe eseguito operazioni di pesca a strascico lungo il litorale ispicese. L’unità di pesca, inoltre, sarebbe stata priva delle prescritte dotazioni di sicurezza, scadute da tempo. Per tali motivi sia l’armatore sia i due marinai sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Modica per inosservanza di norme per la sicurezza della navigazione e per possesso di dotazioni di sicurezza scadute di validità. All’equipaggio i militari dell’Arma hanno elevato sanzioni amministrative per un importo pari a 2000 euro. Tutta l’attrezzatura da pesca è stata sottoposta a sequestro.
Scontro frontale sulla Modica-Ragusa, ferito uno sciclitano
Incidente stradale, venerdì mattina, poco prime delle 8, lungo la Ragusa – Modica, in territorio di Ragusa. Due Mercedes classe A, che viaggiavano in direzione opposta, per cause ancora da accertare, si sono scontrate. Ferito il conducente di uno dei due mezzi, Z. G., 38 anni, di Scicli. Sul manto stradale c’era presenza di ghiaccio. I rilievi sono stati eseguiti dalla Polstrada.
Villetta dell’ex base Nato “gestita” da pregiudicato per mafia. I carabinieri al Comune di Comiso
Un’agenzia di casting all’interno dell’area dell’ex base Nato. A gestirla, un pregiudicato vittoriese coinvolto nella operazione Scacco Matto del 1998 e condannato nel 2002 a sette anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso. La Procura della repubblica di Ragusa ha dato mandato ai carabinieri di acquisire gli atti riguardanti l’intera vicenda. I militari dell’Arma, giovedì mattina, si sono recati al Comune ed hanno acquisito una corposa documentazione nell’ufficio del segretario generale. In particolare, come detto, i sequestri riguardano le villette che si trovano nell’area ex Base Nato adiacente all’aeroporto, una delle quali occupata dal pregiudicato. I sequestri mirano a capire chi abbia autorizzato l’utilizzo di quella villetta e a quale titolo.
Illecito smaltimento rifiuti. Chiesto rinvio a giudizio per un’imprenditrice di Modica
La Procura della Repubblica di Modica ha chiesto al giudice per le indagini preliminari il rinvio a giudizio per G.T.M., titolare di una ditta individuale di Modica. La donna è accusata di illecito smaltimento di rifiuti, anche pericolosi. Nell’ambito dell’indagine coordinata da Francesco Puleio e diretta dal sostituto procuratore Gaetano Scollo in un’area di 800 metri quadrati, di proprietà della ditta in questione, che svolge un’attività di manutenzione, soccorso e traino stradale, erano stati individuati rifiuti pericolosi e non, costituiti da numerosi veicoli fuori uso, in parte smontati, bonificati o ancora da bonificare. La discarica abusiva, priva delle autorizzazioni previste dalla legge, era finalizzata al recupero e commercializzazione dei rifiuti (pneumatici, radiatori, batterie esauste, liquidi per freni e altro).
Tentato uxoricidio a Vittoria. Condanna a 6 anni per il marito
È stato condannato a sei anni di reclusione per tentato omicidio della moglie il vittoriese Paolo Marotta, 51 anni. L’uomo secondo l’accusa nella notte del 13 giugno scorso, al culmine di un violento litigio, ha inferto numerosi colpi di coltello al torace ed alle braccia alla moglie quarantenne. La sentenza è stata emessa dal giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Ragusa, Claudio Maggioni, al termine del processo col rito abbreviato che consente uno sconto di pena pari ad un terzo. Il pubblico ministero Monica Monego ha chiesto la condanna di Marotta a 10 anni di carcere. Per la condanna anche l’avvocato di parte civile, Giovanni Mangione, in rappresentanza della donna ferita. L’avvocato Mangione ha anche chiesto il risarcimento danni. Il Gup ha disposto in favore della vittima una provvisionale pari a 4 mila euro.
Utilizzo indebito del bancomat. Condannati due comisani
E’ finito con due condanne il processo per direttissima, celebrato col rito abbreviato, ai danni di due comisani che il mese scorso hanno trovato un portafogli a terra e sono stati successivamente arrestati dai carabinieri per indebito utilizzo della carta bancomat, truffa e possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli. Si tratta di Giambattista Diquattro, 43 anni e di Biagio Agosta, 50 anni, entrambi comisani. All’interno del portafoglio, infatti, c’era una carta bancomat ed i due hanno pensato bene di utilizzarla prelevando 500 euro. Di Quattro è stato condannato a 10 mesi di reclusione e 400 euro di multa per l’indebito utilizzo del bancomat, Agosta alla pena di 10 mesi e 600 euro per tutti i reati. Il Pm Concetta Vindigni aveva chiesto la condanna dei due imputati alla pena di 16 mesi di reclusione e 600 euro di multa.
VIGILI DEL FUOCO AL FREDDO, MANCA LA CALDAIA
Sono i nostri eroi e come tali, oltre ad essere lavoratori, meriterebbero di stare al caldo e di potersi lavare con l’acqua calda quando rientrano in sede dopo averci liberato dalle più impensabili e difficili situazioni. Ed invece dal 27 dicembre le sedi dei pompieri sono al freddo e quindi il personale operativo che presta servizio per 12 ore può lavarsi solo con l’acqua fredda. Scrivono i sindacati: “L’installazione di una caldaia a metano presso la sede centrale di Ragusa, progetto redatto già qualche anno fa, che doveva essere messo in cantiere dalla Provincia Regionale, essendo l’immobile di proprietà della Provincia, non ha ancora visto la luce. Il rischio è che, con la crisi ed i tagli, possa mancare anche il carburante per gli automezzi. E’ bene che i cittadini siano informati – scrivono i vigili del fuoco – sullo stato dei disagi che stiamo vivendo. In assenza di risposte in tempi brevi, mercoledì abbiamo incontrato i rappresentanti della provincia regionale di Ragusa e nei prossimi giorni chiederemo un incontro al Prefetto, saremo costretti a dichiarare lo stato di agitazione, riservandoci – concludono i sindacati del vigili del fuoco – eventuali altre forme civili di lotta, anche al fine di rendere noti i disagi alla collettività locale ed ai vertici della nostra amministrazione”.
Precipita dalla tromba delle scale, grave bimbo di tre anni
Si sarebbe sporto troppo dalla ringhiera, precipitando giù dalla tromba delle scale. Un volo di circa cinque metri. Un bambino di tre anni si trova ricoverato in gravi condizioni all’ospedale “Maggiore” di Modica, avendo riportato un forte trauma cranico. L’episodio è avvenuto intorno alle 11,30 ad Ispica in un’abitazione di via Monreale. E’ stata la mamma, secondo una prima ricostruzione, a sentire le urla del piccolo. Immediato il trasporto in ospedale, dove i medici si sono riservati la prognosi, versando il bambino in condizioni critiche. Non è escluso che venga trasferito in elisoccorso a Catania. Sull’episodio indaga la Polizia.
Operazione “Octopus” Sequestrati 500 metri di reti da pesca
Una rete posta all’imboccatura del porto di Pozzallo, in un’area di mare vietata, è stata posta sotto sequestro dalla Capitaneria di porto locale. Gli uomini della Guardia marittima, a bordo del battello GCCPA07 hanno individuato i 500 metri di rete, durante un’operazione di pattugliamento eseguita lungo il litorale ibleo. L’intervento di sequestro è stato immediatamente attuato in ottemperanza al regolamento del porto, approvato il 9 settembre del 2010, che a tutela dei pescatori professionisti rispettosi delle normative di settore, in favore della sicurezza della navigazione e della salvaguardia della vita umana in mare, prevede il divieto di porre reti da pesca in zone situate in prossimità dell’imboccatura del porto. Il divieto tutela quindi le unità navali in entrata ed uscita dal porto, evitando loro di rimanere impigliate nelle maglie delle reti.
Manifestazione per lo sviluppo ibleo
Il raduno dei manifestanti è previsto alle 9.30 di sabato 14 gennaio, in via Zama, a Ragusa. Il corteo si snoderà da via Carducci, sino a piazza San Giovanni, dove interverranno rappresentanti delle forze produttive, economiche, datoriali e sindacali e disoccupati, giovani e precari.
Incidente per un tombino sconnesso Chiesto maxi risarcimento al Comune di Ragusa
Il manto stradale è sconnesso? Il Comune rischia di pagare un risarcimento, tramite l’assicurazione con la quale ha un contratto. Un fatto che accade spesso, ma la novità sta nella richiesta. Una ragazza, infatti, ha domandato al Comune un maxi “indennizzo” di 250.000 euro, ossia mezzo miliardo di vecchie lire, tramite il Tribunale civile. L’11 dicembre del 2010, come segnalato nella richiesta indirizzata anche al Comune, la ragazza era in sella al motorino del padre, in via Fieramosca. Giunta nei pressi del civico 131, a causa del manto stradale “fortemente dissestato e con buche”, ha perso il controllo del mezzo. E’ finita per terra riportando gravissime lesioni. Il referto parlava di “grave trauma cranico – encefalico con frattura a carico delle ossa della base cranica e paralisi del VII di destra”. Una diagnosi assai grave, proprio per via della paralisi del nervo. Per questo motivo la giovane ha deciso prima di chiedere il risarcimento al Comune, poi di adire le vie legali. A seguire la vicenda, per il Comune, è l’avvocato Sergio Boncoraglio. Il Comune contesta la richiesta, per alcune motivazioni, in quanto, tra l’altro, la buca non sarebbe stata particolarmente “insidiosa”. Nella prima udienza, l’avvocato Boncoraglio ha chiesto la chiamata in causa della Liguria Assicurazione, compagnia con la quale il Comune è assicurato. Il processo è stato quindi aggiornato a maggio.
Lettera minatoria inviata al manager dell’Asp
Una lettera dai toni minacciosi è stata recapitata al manager dell’Asp, Ettore Gilotta. La missiva, con minacce ed ingiurie, è stata recapitata martedì mattina agli uffici di piazza Igea, a Ragusa. Alla base della lettera l’intimazione a sottoscrivere i contratti con i precari dell’azienda sanitaria provinciale, che protestano ormai da più di un anno. Dell’accaduto è stata informata la Procura della Repubblica che ha aperto un’inchiesta. La Fp Cgil di Ragusa, intanto, ha condannato il grave atto intimidatorio di cui è rimasto vittima il direttore dell’Asp di Ragusa, dr. Ettore Gilotta, e si è detta solidale con il manager.
Denunciato pescivendolo sciclitano
Denunciato dai Carabinieri il titolare di una pescheria di Scicli. L’uomo tornava dal mercato del pesce di Portopalo. A bordo di un furgone aveva tre chili di novellame di triglia e otto chili di calamari congelati senza la prevista tracciatura sanitaria. Denunciato anche il commerciante che aveva venduto il pesce al pescivendolo sciclitano. Le triglie sono state donate ad un ente di beneficenza.
DIPLOMI FACILI, DICIASSETTE I RINVII A GIUDIZIO
Il Gup del Tribunale di Modica, Lucia De Bernardin, ha rinviato a giudizio diciassette persone indagate nell’ambito dell’operazione sui diplomi facili. Il magistrato ha anche disposto il non luogo a procedere per i presidenti ed i componenti delle commissioni degli esami di Stato. Le 17 persone saranno processate il prossimo cinque aprile. Presi di mira i diplomi, nel 2005, degli istituti tecnici commerciali parificati “Europa” di Modica, “Marconi” di Vittoria e “Gentile” di Vizzini. In tutto erano 93, in un primo momento, le persone indagate. Nel procedimento erano coinvolti 31 studenti e 62 tra dirigenti, amministratori, dipendenti, collaboratori dei tre istituti e ventiquattro docenti, membri delle tre commissioni degli esami di Stato. L’accusa più pesante riguarda i gestori delle tre scuole private. Per loro, e per altre 14 persone, è stato deciso il rinvio a giudizio per associazione per delinquere finalizzata “alla consumazione di un numero indeterminato di delitti contro la pubblica amministrazione e la fede pubblica”. Per quanto riguarda docenti e studenti delle scuole di Vittoria e Vizzini, il giudice si è dichiarato incompetente, inviando gli atti alle procure di Ragusa e Caltagirone.
Un pregiudicato torna in carcere per inosservanza degli obblighi
Ha patteggiato la pena di sei mesi di reclusione senza sospensione condizionale, ma è stato ammesso agli arresti domiciliari, il vittoriese Orazio Perone, 26 anni. La pena è stata inflitta al termine del processo direttissimo dal giudice unico della sezione di Vittoria del Tribunale di Ragusa, Guglielmo Trovato, dopo l’accordo tra l’avvocato difensore Salvatore Citrella ed il pubblico ministero Nadia Campo. Perone, sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, è stato arrestato la vigilia di Natale dai Carabinieri perché durante un controllo notturno non è stato trovato nella sua casa. Erano le 2.30 quando i militari hanno suonato al portone di casa del giovane e non hanno ricevuto risposta. La pattuglia è rimasta in zona e, un’ora dopo, ha notato una Fiat Stilo con due persone ferma davanti all’abitazione di Perone. Alla vista dei militari, l’auto è ripartita, ma è stata inseguita e fermata; dentro c’erano un incensurato e il sorvegliato speciale, per il quale sono subito scattate le manette. Adesso dopo il patteggiamento ha lasciato il carcere di Ragusa essendo stato ammesso ai domiciliari.
ARRESTATI DUE VOLTE IN QUARANTOTT’ORE CONDANNA PER DUE TUNISINI
Sono stati condannati col patteggiamento alla pena di due anni e tre mesi di reclusione e seimila euro di multa, senza sospensione condizionale, i due tunisini arrestati il 24 dicembre dalla Guardia di Finanza e, dopo essere scarcerati dal Pm il 26 mattina, finiti in cella nel pomeriggio dello stesso giorno, arrestati dalla Polizia. Si tratta di due clandestini, Tom Faris, 24 anni e Hnaien Faouzi, 30. La sentenza è stata applicata dal giudice unico del Tribunale, Guglielmo Trovato, dopo l’accordo tra le parti. A difenderli è stato l’avvocato Daniele Drago mentre l’accusa è stata sostenuta dal pubblico ministero Nadia Campo. La vigilia di Natale, i due stranieri erano stati arrestati dalle Fiamme gialle a Scoglitti per detenzione di ottanta grammi di hascisc. Quarantott’ore dopo, entrambi, erano tornati in libertà, in attesa del processo. Ma proprio mentre la Polizia stava per caricarli sull’auto di servizio per accompagnarli in un centro di accoglienza, i due sono andati in escandescenze ed hanno aggredito gli agenti, procurando loro lievi lesioni.
Scicli, colpi di fucile contro la casa del vicino: denunciato
Sembravano dei petardi, ed invece erano veri e propri colpi di fucile. Notte movimentata a Scicli dove, in via Manara, all’angolo con via Saffi, un 51enne, dal balcone di casa sua, ha esploso alcuni colpi contro il portone della casa del vicino. L’uomo ha mirato anche contro l’auto del vicino che, solo lunedì mattina, si è accorto dei danni. I carabinieri sono risaliti all’autore: il 51 enne, S.F. le sue iniziali, che deteneva regolarmente il fucile. E’ stato denunciato per danneggiamento, spari in luogo aperto e detenzione d’arma da fuoco in luogo diverso da quello stabilito. Da una perquisizione nella casa di campagna del 51enne, è emerso che l’uomo deteneva anche una pistola calibro 7,65 ed un fucile ad aria compressa calibro 4,5. Non sono ancora stati chiariti i motivi del gesto.
Scicli, incendio in un’abitazione abitata da immigrati
Incendio in un’abitazione di via dei Mille, a Scicli. Il rogo si è sprigionato da un braciere accesso accanto ad un letto. Gli abitanti dell’appartamento, degli immigrati, hanno subito cercato di domare le fiamme. C’è voluto poi l’intervento dei vigili del fuoco per portare la situazione alla normalità, anche se la casa è stata dichiarata inagibile per i danni provocati dalle fiamme.