23-12-2024
Ti trovi qui: Home » Cronaca (pagina 28)

Archivio della categoria: Cronaca

Droga a Santa Croce, arrestato Nwali Mouez  

MOUEZ NWALI (1)I carabinieri hanno operato due sequestri di hashish e marijuana e hanno sottoposto agli arresta domiciliari uno spacciatore, Nwali Mouez, ventunenne libico disoccupato, con precedenti di polizia: gli si contestano i reati di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, resistenza e minaccia a un pubblico ufficiale. Al nordafricano sono stati sequestrati undici grammi di hashish divisi in sei stecchette e la somma di euro 59 in contanti, ritenuti il prodotto dell’attività di spaccio.

INCENDIO AVIMECC: DISSEQUESTRATO IL CENTRO DI PRODUZIONE

IMG_20160826_161806Il provvedimento svincola l’intera area sia ai fini della rimozione di materiale di risulta deperibile che per le necessarie ispezioni tecniche conseguenti all’incendio. “Si tratta – ha dichiarato Michele Leocata, legale rappresentante dell’Avimecc – di segnali assai confortanti: l’estrema rapidità con la quale stanno pervenendo le risposte da parte di tutti i  soggetti a vario titolo coinvolti nella gestione di questa triste vicenda lasciano ben sperare per il futuro”.

Incendio azienda avicola a Modica

IMG_20160826_161659Alle 12.22 di venerdì la sala operativa dei Vigili del Fuoco ha disposto l’invio nella zona industriale Maganuco-Forgione della squadra operativa del distaccamento di Modica per un incendio sviluppatosi nel capannone adibito alla macellazione e lavorazione di polli; è stato inoltre disposto l’invio della squadra di stanza presso il presidio stagionale di Marina di Ragusa, la squadra operativa di Santa Croce Camerina e la squadra del Comando Provinciale con al seguito due autobotti ed autoscala. Sul posto si è subito constatata la gravità del sinistro, che ha coinvolto un capannone di circa 3.000 metri quadrati reali, la cui struttura è in acciaio ed i tamponamenti e pavimenti in pannelli sandwich. I pompieri hanno esperito un intensa opera di raffreddamento delle lamiere ed in particolare di un contenitore di ammoniaca utilizzato per la refrigerazione. Le fiamme non hanno coinvolto i locali realizzati in cemento armato. L’intervento dell’elicottero del nucleo di Catania ha consentito di verificare lo stato della copertura, rilevando che al di sopra della stessa erano installati pannelli fotovoltaici, che sono rimasti attivi fino al tramonto. I rifornimenti idrici sono stati garantiti da autobotti private che si rifornivano nelle vicine aziende dell’area industriale ed in particolare da due autobotti da 50.000 litri cadauna. Per proseguire nelle attività di spegnimento e raffreddamento è stato disposto dalla Direzione Regionale, su richiesta del Comandante Provinciale, l’intervento di una autoscala in supporto alle squadre di Ragusa dal Comando di Catania, giunta dal Distaccamento di Caltagirone. Durante le operazioni di spegnimento un Vigile a causa di un malore è stato portato dall’ambulanza del 118 all’ospedale di Modica.

RAGUSA, ARRESTATO MARITO VIOLENTO

DSC_0037Nel pomeriggio di mercoledì gli Agenti della Squadra Volanti della Questura iblea sono intervenuti, a seguito di una richiesta di soccorso pervenuta sulla linea 113, presso la comunità per richiedenti asilo “Fondazione San Giovanni Battista”, per una violenta lite in corso fra due ospiti. Giunti sul posto i poliziotti accertavano che la lite era scoppiata fra una coppia di coniugi di nazionalità straniera, i quali erano giunti alle mani davanti al proprio figlio e agli operatori del centro, che avevano chiamato i soccorsi (Questura e 118). Gli operatori sociali e la moglie hanno riferito che la lite era scaturita da una caduta accidentale del figlio minore della coppia, di cui il marito incolpava la compagna, e proprio per questo motivo aveva iniziato a percuoterla con calci e pugni, sbattendole per di più la testa sul pavimento e la parete, finché la donna non è caduta tramortita a terra. Inoltre in base alle testimonianze raccolte sul posto, gli Agenti hanno potuto verbalizzare come tali violenze commesse dall’uomo, e perpetrate nei confronti della moglie, non fossero la prima volte che accadevano. Alla luce dei fatti gli Agenti della Polizia di Stato hanno tratto in arresto il marito per il reato di maltrattamenti in famiglia, aggravati dalla circostanza che fossero avvenuti in presenza del figlio minore della coppia, e su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Ragusa e lo hanno rinchiuso in carcere.

Incidente sulla Comiso-Santa Croce, muore Paolo Dicara

paolo dicaraUn pensionato di Comiso è deceduto a seguito di uno scontro, avvenuto alle 7:30 di giovedì, sulla Strada provinciale n. 20., tra la sua auto, una Citroen che viaggiava verso Comiso, e una Nissan che procedeva in direzione opposta. L’impatto, che è stato fatale per Paolo Dicara di 76 anni, è accaduto al chilometro 12,750. Il conducente della Nissan, un ragusano di 22 anni, è rimasto ferito. Sul posto è intervenuta la Polizia Stradale di Ragusa.

I Carabinieri di Vittoria rintracciano l’indiano indagato per sequestro di persona, aveva rapito per qualche minuto una bimba

Ram lubhaya cl. 73I Carabinieri di Scoglitti e quelli del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Vittoria hanno nuovamente rintracciato l’indiano Ram Lubhaya, 43enne irregolare, indagato per il sequestro di una minore. Il fatto era accaduto il pomeriggio del 16 agosto e i carabinieri di Scoglitti lo avevano poco dopo bloccato e sottoposto a fermo d’indiziato per il delitto di sequestro di persona. Rimesso a piede libero in attesa dell’udienza convalida, si era reso irreperibile, mentre i carabinieri lo cercavano per invitarlo all’interrogatorio del pubblico ministero. È stato cercato per due giorni ma finalmente nel pomeriggio di sabato il fiuto del comandante della stazione CC di Scoglitti ha permesso di rintracciarlo presso un casolare di campagna non lontano da Scoglitti. Si trova ora in caserma a Vittoria, insieme al suo avvocato di fiducia, ove sta rendendo interrogatorio innanzi al pubblico ministero e ai carabinieri della compagnia di Vittoria.

Grave intimidazione mafiosa a Maurizio Ciaculli, agricoltore di Vittoria

14037792_942739902518235_1021470009_o (1)La notte tra venerdì e sabato, intorno alle 3,  una mano mafiosa ha dato fuoco a Vittoria alla vettura di Maurizio Ciaculli, presidente siciliano del Movimento Riscatto nonché coordinatore regionale e componente l’esecutivo nazionale di Altragricoltura. Con il rogo della macchina parcheggiata davanti alla casa in cui Maurizio vive con la famiglia è stato allestito tutto il macabro rituale dell’avvertimento mafioso: un mazzo di fiori lasciati sul muretto ed un biglietto chiarissimo: “Ciaculli ci hai scassato la minchia. Ultimo avvertimento”. In effetti non è il primo avvertimento che l’agricoltore ragusano, negli ultimi anni in prima linea a difendere i diritti degli agricoltori, subisce da quando ha denunciato il trust commerciale che strozza l’economia produttiva dell’isola. Ciaculli era, infatti, un agricoltore che svolgeva anche una fiorente attività commerciale forte di alcuni contratti in esclusiva con grandi catene di distribuzione nazionali. Anni di lavoro duro ma anche di agiatezza economica fino a quando i contratti son stati bruscamente rescissi dopo che Ciaculli aveva denunciato delle evidenti irregolarità commerciali e speculative. Maurizio Ciaculli ha affiancato alla iniziativa di difesa della propria attività imprenditoriale la battaglia sindacale e sociale denunciando e contrastando l’intreccio fra speculazione finanziaria e commerciale, trust, vendite all’asta.  Tano Malannino, presidente di Altragricoltura dichiara:” Più volte è stato fatto oggetto di minacce e intimidazioni che ha puntualmente denunciato trovando, sempre, al suo fianco il Movimento Contadino, le forze sociali democratiche e il Comune di Vittoria e più volte abbiamo sollecitato la Prefettura, le forze di Polizia, le istituzioni ad adottare ogni misura per garantire Maurizio Ciaculli a cominciare dalle tutele  previste dalla legge antiusura 44/99 che, inspiegabilmente, hanno visto un iter tanto tortuoso quanto irresponsabile”. Come testimonia l’interrogazione Parlamentare recente del Senatore Francesco Campanella sulla vicenda,  negli ultimi anni più di una volta è stata posta la vicenda di Maurizio Ciaculli in più sedi politiche e istituzionali, sia chiedendo che si conducessero indagini sulle circostanze di speculazione commerciale illegale da lui denunciate, sia sollecitando la Magistratura e le istituzioni di Governo (Prefettura) ad aprire indagini approfondite sull’intreccio fra speculatori e sciacalli che operano nella crisi economica delle aziende e malavita contro cui Maurizio Ciaculli è impegnato in prima linea, sia chiedendo garanzie per la sua tutela. “Oggi la misura è colma e non è più tempo di sottovalutazioni” aggiunge Gianni Fabbris (coordinatore di Altragricoltura e del Movimento Riscatto) “chiediamo alle forze sociali e politiche di far sentire con forza la loro voce per pretendere che si aprano i riflettori su una vicenda che, mentre corre il rischio di essere derubricata nella cronaca minore, lascia esposto un nostro dirigente sindacale, la sua famiglia  e quanti con lui si stanno battendo contro la crisi agricola e la violenza della speculazione e delle mafie nelle campagne non solo del Mezzogiorno”.

Rapimento della bambina in spiaggia, i carabinieri di Ragusa tengono altissimo il livello di allerta

2002/09/22 SCOGLITTI (RAGUSA): CLANDESTINI MORTI SUL LITORALE DI SCOGLITTI (foto Ragonese:Scardino)

I militari dei reparti dipendenti dal Comando provinciale carabinieri di Ragusa stanno svolgendo un servizio di prevenzione sulle strade della provincia e in particolar modo lungo quelle del litorale ibleo. I carabinieri delle 17 stazioni e dei tre nuclei operativi e radiomobili sono mobilitati dopo l’episodio del rapimento della bambina in spiaggia a Scoglitti di Vittoria. Rapimento che fortunatamente ha avuto vita breve – solamente poche decine di metri – ma che ha creato un forte allarme sociale. Moltissimi sono stati i genitori che hanno chiamato il 112, spaventati dopo aver saputo quanto è accaduto alla bimba di cinque anni portata via davanti ai genitori.

“Casa chiusa” scoperta dalla Polizia a Vittoria

foto lettoE’ stata scoperta nel primo pomeriggio di venerdì, in pieno centro a Vittoria, una casa dove due donne esercitavano la prostituzione. L’intervento si è reso necessario dopo le lamentele degli abitanti della zona, che si sono rivolti alla Polizia affinché intervenisse per risolvere il problema e riportare la tranquillità, ormai esasperati dal continuo via vai di uomini.  Si è accertato che ai residenti, alcuni molto anziani, non era più nemmeno consentito rimanere seduti fuori casa a prendere una boccata d’aria nelle ore serali, com’è d’abitudine in molti quartieri della città. La loro presenza, evidentemente, disturbava i “clienti” delle donne che si sentivano osservati e provavano imbarazzo, temendo magari di essere riconosciuti. All’interno della casa sono state identificate due giovani donne rumene, una di 28 anni e l’altra di 38, entrambe già note alla Polizia del Commissariato di Vittoria sia per le loro vicissitudini personali che le hanno viste vittime di alcuni reati, sia per i loro trascorsi nel mondo della prostituzione. Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti gli “accessori” del caso, profilattici in grande quantità, oggetti fallici, abbigliamento sexy, creme lubrificanti ed eccitanti. Sorpreso mentre si nascondeva dietro l’angolo del quartiere, sperando di non essere scoperto, pure il conduttore della casa, il romeno Ilie Madalin Georgian, pregiudicato di 38 anni, che dalle indagini è emerso che agevolava l’attività delle due donne. Nel corso del controllo i Poliziotti sono rimasti incuriositi dal fatto che il contatore dell’energia elettrica risultava disattivato mentre all’interno della casa diversi elettrodomestici erano in funzione. Hanno così scoperto che il romeno aveva effettuato un allaccio abusivo alla rete elettrica prelevando l’energia a monte del contatore. Il romeno è stato tratto in arresto per furto di energia elettrica. Verrà inoltre denunciato all’autorità giudiziaria per sfruttamento della prostituzione.

 

 

La Polizia recupera un ciclomotore rubato

Volanti-Questura-Ragusa-800x500_cGli uomini dell’Ufficio Volanti della Questura di Ragusa nel pomeriggio di giovedì  hanno individuato e bloccato due cittadini extracomunitari a bordo di un ciclomotore rubato. Gli agenti sono intervenuti nella località di Punta Braccetto dove erano stati segnalati alcuni soggetti sospetti che viaggiavano a bordo di un motorino.  Il ciclomotore aveva evidenti segni di scasso ai comandi di accensioni.  Il successivo accertamento tecnico ha permesso di appurare che il numero di telaio era stato in più parti manomesso e abraso allo scopo di impedire l’esatta identificazione del mezzo. I due sono stati accompagnati presi gli Uffici della Questura e deferiti all’autorità giudiziaria con l’accusa di ricettazione. Il ciclomotore è stato sottoposto a sequestro penale al fine di compiere accurate attività tecniche finalizzate alla ricostruzione dell’originale numero di telaio da cui risalire con certezza al legittimo proprietario.

 

 

Rapisce in spiaggia a Scoglitti una bimba di cinque anni: arrestato Lubhaya Ram

Ram lubhaya cl. 73Nel pomeriggio di martedì, lungo la riviera di Scoglitti, un cittadino indiano di 43 anni ha tentato di rapire una bambina di cinque anni, sfuggita per pochi attimi all’attenzione dei genitori. Una famiglia di turisti stava ritornando dalla spiaggia ed era in compagnia di alcuni amici, quando si è avvicinato un uomo che ha salutato amichevolmente i presenti, come fosse un loro amico. Improvvisamente l’uomo si è accostato alla piccola e l’ha presa in braccio scappando via. I genitori lo hanno rincorso per diverse decine di metri riuscendo con difficoltà a sottrargli la bimba, mentre l’uomo è fuggito. I Carabinieri lo hanno individuano e bloccano nei pressi di riviera Lanterna. Lubhaya Ram, con precedenti penali, è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Ragusa.

Annegato a Scoglitti un uomo di 49 anni, salvato il figlio da una poliziotta

doricaLunedì di ferragosto alle 15 circa, nei pressi di punta Zafaglione, è morto per annegamento un tunisino di 49 anni residente a Vittoria. Era sceso in spiaggia qualche ora prima in compagnia dei due figli di 11 e 12 anni. Il più grande dei due aveva deciso di fare un bagno. Le condizioni del mare non erano ottimali, c’era vento ed un moto ondoso non indifferente. Il ragazzo si è trovato in difficoltà, il padre se n’è accorto e si è gettato in acqua per soccorrerlo. Una poliziotta libera dal servizio si è tuffata in acqua ed a circa 30 metri dalla battigia, nonostante in vento forte e la corrente che la trascinava al largo, è riuscita ad afferrare il ragazzo in difficoltà ed a portarlo in spiaggia, dove gli ha praticato le manovre per espellere l’acqua che aveva ingoiato. In acqua c’era ancora il padre del ragazzo, in difficoltà, ed un altro ragazzo che si era gettato in mare nel tentativo di salvarlo. La poliziotta ha organizzato una catena umana coinvolgendo le persone presenti  riuscendo a raggiungere le due persone in pericolo. La situazione per il padre dei ragazzi è apparsa subito drammatica. In spiaggia la donna, che è Sovrintendente Capo della Polizia di Stato in servizio alla Questura di Palermo, ha chiamato i soccorsi telefonicamente e si è prodigata nelle manovre di rianimazione del malcapitato fino all’arrivo dell’ambulanza del 118. Per l’uomo non c’è stato nulla da fare. L’altro ragazzo, che si era tuffato per salvarlo, un 24enne vittoriese, è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Vittoria in codice giallo, per sindrome da annegamento. In serata dall’ospedale hanno dato assicurazione sulle sue buone condizioni di salute.

BAMBINO INVESTITO A MODICA

eylqf_scicli-ragusaUn bambino di 10 anni, I. R., è stato investito domenica sera in Corso Umberto mentre attraversava la strada da una Peugeot condotta da G.P. di 22 anni, modicano. Il ragazzino è stato trasferito in ambulanza al pronto soccorso mentre sui luoghi è intervenuto il Nucleo di Pronto Intervento della polizia locale per i rilievi e per stabilire le responsabilità. Il bambino è stato giudicato guaribile in venti giorni. Ha riportato la frattura del setto nasale, una contusione alla regione orbitaria, la rottura di un incisivo e ferite lacero contuse al ginocchio e alla lingua con fuoriuscita di materia. Intanto è stato dimesso dall’Ospedale Cannizzaro di Catania, l’automobilista modicano M. S., 30 anni, coinvolto nel pauroso incidente della strada avvenuto sabato mattina in Contrada Pietrenere. Il giovane era alla guida della sua Renault Megane, diretto a Modica, quando si era scontrato con una Fiat Multipla, che viaggiava in senso opposto, condotta da M. G., 42 anni, che trasportare le tre figlie minori, tutti ricoverati al “Maggiore” di Modica dove una delle bambine, undicenne, è stata operata al femore. Il trentenne era stato trasferito, invece, a Catania in eliambulanza. Dovrà, comunque, rimanere immobile per 40 giorni per via di una frattura alla colonna vertebrale. La polizia locale sta ascoltando alcuni testimoni e acquisendo prove per stabilire le responsabilità. I due mezzi sono andati completamente distrutti.

SBARCHI DI MIGRANTI E ARRESTI DI SCAFISTI

Pozzallo 2Nuovo sbarco a Pozzallo, 4 gli scafisti, africani, arrestati. Sono loro secondo i testimoni coloro che hanno condotto il peschereccio salpato dalle coste libiche. I migranti provenienti dal centro Africa sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo per essere visitati, identificati e trasferiti in altri centri. Quaranta i migranti intercettati in un primo momento a cui si sono aggiunti altri 121 alla deriva a bordo di un gommone. Le operazioni di sbarco non hanno fatto registrare criticità ed è stata prestata la massima attenzione verso i soggetti che avevano bisogno di cure mediche, in particolar modo diverse donne incinte e minorenni. Sono previsti nuovi arrivi. In quest’ultima ondata di sbarchi c’era anche un barchino con a bordo due famiglie libiche che fuggivano dall’inferno di quei luoghi. In questo caso nessun arresto,nè presenza di scafisti, o organizzazioni dedite al traffico di esseri umani. Durante la raccolta delle testimonianze è stato possibile registrare un incremento delle violenze subite dai migranti nelle connection house in Libia. I testimoni parlano di uccisioni per futili motivi e violenze inaudite da parte dei libici ai danni dei centro africani. Nel 2016 sono 121 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa.

RAGUSA, DI NUOVO IN MANETTE SALVATORE SCATA’

scata' salvatoreLa Polizia ha tratto nuovamente in arresto il ragusano Salvatore Scatà per spaccio di sostanze stupefacenti. La Squadra Mobile non abbassa la guardia in Piazza San Giovanni nonostante sia riuscita ad arrestare e denunciare oltre 12 spacciatori nell’ultimo mese. I controlli disposti dal Questore di Ragusa Giuseppe Gammino hanno dato la possibilità di arrestare e denunciare numerosi spacciatori, così come è stato possibile segnalare al Prefetto tanti giovanissimi, spesso minori, come assuntori di droga. Venerdì una pattuglia mentre transitava da Corso Italia, notava dei ragazzi che sembrava stessero aspettando qualcuno in Piazza San Giovanni. Dopo pochi minuti, una ragazzina di appena 16 anni scendeva nella villetta appena sotto Piazza San Giovanni (ex palazzo INA) ed acquistava per 5 euro marijuana (una canna) ed a ruota lo seguiva un altro ragazzino anche lui sedicenne che acquistava altra pezzo di droga sempre da Scatà che nel contempo era seduto insieme ad alcuni amici facendo finta di parlare ma si guardava sempre attorno per non essere sorpreso dalla Polizia. Immediato l’intervento sul posto da parte degli uomini della Squadra Mobile che bloccavano spacciatore ed acquirenti. Scatà aveva nascosto negli slip altri 5 grammi di droga, mentre la ragazzina aveva nascosto la bustina nel reggiseno; l’altro minore lo deteneva in tasca e lo consegnava spontaneamente a richiesta degli agenti. Scatà a maggio era stato denunciato in quanto trovato in possesso di diversi grammi di droga all’interno di una scuola dove spacciava, e poi era stato arrestato a luglio, sempre in piazza San Giovanni dove spacciava. Emerge sempre di più il dato della presenza di minori in piazza San Giovanni intenti a cercare droga. Scatà è stato condotto in carcere.

ARRESTATO SPACCIATORE SULLA SPIAGGIA DI PUNTA BRACCETTO

 

OUANNES_Bassem_1981Forse pensava di passare inosservato “travestito” da balneante con tanto di costume e ombrellone. Infatti ogni tanto si faceva pure il bagno e si era perfettamente mescolato tra i villeggianti. Ed è la stessa cosa che hanno fatto i carabinieri. Bermuda e ciabattine, due carabinieri “armati” di granita e cruciverba si sono piazzati vicino all’ignaro spacciatore mentre altri due a bordo spiaggia erano pronti a intervenire. A un certo punto sono arrivati due giovani turisti milanesi. Uno dei due s’è avvicinato al pusher. Dopo aver brevemente confabulato, il turista ha dato delle banconote da 20 euro e l’altro gli ha consegnato un piccolo involucro che il giovane ha messo in tasca. Due carabinieri hanno bloccato il turista milanese e gli hanno trovato in tasca un pezzo di hashish. I due militari in spiaggia invece hanno bloccato lo spacciatore e gli hanno trovato in tasca 40 euro. Il 19enne milanese è stato segnalato alla prefettura.

COMISO, INCUBO FINITO PER UNA 37ENNE: MARITO ARRESTATO PER MALTRATTAMENTI

 

renja bledar cl. 1978 (1)I Carabinieri hanno arrestato un albanese di 38 anni, Renja Bledar, per maltrattamenti alla moglie 37enne. La triste vicenda ha inizio lo scorso giugno, quando la donna trova il coraggio di denunciare il marito per i continui soprusi patiti: mesi trascorsi in preda all’angoscia e alla paura per un uomo violento, minaccioso, che non la insultava anche in presenza dei figli. Cattiveria sfociata in percosse e lesioni. E’ iniziata così l’attività investigativa dei Carabinieri, che hanno ricostruito gli episodi di violenza subita, e hanno immediatamente avanzato, per tutelare la vittima, una richiesta di misura cautelare nei confronti dell’uomo ora agli arresti domiciliari.

INCIDENTE STRADALE, FERITE TRE BAMBINE

IMG_4761Grave incidente stradale intorno alle 10 di sabato in Via Pietrenere a Modica, arteria che conduce a Cava Ispica. Per cause in corso di accertamento si sono scontrate frontalmente due autovetture, una Fiat Multipla, condotta dal modicano M.G., 45 anni, che trasportava le tre figlie, tutte minori, e una Renault Megane, guidata da M.S., 30enne anche lui di Modica. Quest’ultimo viaggiava in direzione Modica, l’altro mezzo verso Cava Ispica. Sul posto sono intervenute due pattuglie del Nucleo di Pronto Intervento della Polizia Locale, per i rilievi, i vigili del fuoco, che hanno dovuto utilizzare la fiamma ossidrica per tirare fuori dalle lamiere contorte una delle bambine, la polizia che ha disciplinato il traffico e l’ambulanza dei 118. Vista la gravità del conducente la Renault è stato chiesto l’intervento dell’elisoccorso atterrato poco dopo in un terreno adiacente al luogo del sinistro. Il 45enne e le sue bambine sono stati trasferiti al Pronto soccorso. La più grave è stata giudicata l’undicenne che ha riportato le fratture del femore e del malleolo. Le sorelline ed il padre se la sono cavata con 15 giorni di prognosi ciascuno. Anche il conducente della Megane alla fine si può dire fortunato: ha riportato la frattura di una costola ma è ricoverato al “Cannizzaro” di Catania.

LA DONNA MORTA A RAGUSA DOPO UNO SCIPPO, PRESO IL RAPINATORE

AIELLO Giuseppe SergioLa Polizia ha arrestato l’autore della rapina avvenuta nei pressi di piazza San Giovanni, dove una donna di 79 anni mori a a causa delle lesioni subite.Sono state fondamentali mmagini degli impianti di videosorveglianza. L’uomo è Giuseppe Sergio Aiello detto “u catanisi” nato a Catania, 25 anni, residente a Ragusa, pregiudicato. Tutto accadde il  28 maggio scorso quando una signora di 79 anni, ragusana, stava facendo rientro nella sua casa di via Ecce Homo, e Aiello l’’aggredì alle spalle tappandole la bocca, strattonandola e facendola cadere a terra non prima di averle strappato la collana in oro. A seguito delle lesioni subite la donna moriva in ospedale qualche giorno dopo. Il gravissimo delitto inizialmente non veniva neanche denunciato per via delle gravi condizioni di salute dell’anziana. Nessuna chiamata al 113, nessuna segnalazione, solo tanta paura per le gravi condizioni della donna. Poi al pronto soccorso dell’ospedale di Ragusa la povera signora riuscì a dare pochissimi elementi per iniziare le indagini. La Plizia dapprima ha trovare la refurtiva: la collana veniva scovata, era già stata venduta ad un compro oro per poche centinaia di euro. I preziosi venivano sequestrati e portati in visione ai familiari che riconoscevano senza dubbio l’oggetto. Dall’impianto di video sorveglianza del compro oro è stato possibile notare la donna che ha aiutato Aiello a vendere la collana esibendo il proprio documento (indispensabile per poter vendere oggetti in oro). Una settimana dopo la morte della signora, la donna veniva interrogata negli uffici della Squadra Mobile, sino a che si è giunti ad Aiello. L’uomo ha confessato dichiarando di aver rapinato la donna per poter comprarsi della droga, ma insiste sul fatto che non voleva ucciderla. La vittima dopo poche ore dal ricovero d’urgenza fu operata per una gravissima frattura al femore e dopo 4 giorni moriva per diverse complicanze.

Tenta ripetutamente di rubare in un appartamento a Punta Secca, tunisino arrestato dai carabinieri

MANSOUR_Wajdi_1992I carabinieri di Santa Croce Camerina sono intervenuti presso un’abitazione di Punta Secca dove hanno arrestato un uomo che aveva tentato ripetutamente di rubare in una casa. I componenti di una famiglia modicana in vacanza a Punta Secca, mentre erano intenti a fare colazione, hanno sentito qualcuno armeggiare intorno alla porta e tentare di aprirla a spallate o a calci. Allarmati dalla cosa si sono affacciati urlando e hanno visto un ragazzo fuggire a piedi. All’arrivo dei carabinieri i turisti hanno spiegato che già nel corso della notte era successa una cosa analoga ma avevano pensato a un ubriacone che aveva sbagliato casa tant’è che se n’era subito andato appena uno di essi s’era affacciato dalla finestra. Solo dopo hanno realizzato che forse era lo stesso ladro di poco prima. I militari si sono messi quindi alla ricerca del ragazzo che aveva tentato poco prima lo scasso. Erano fuori da pochi minuti quando uno dei figli, rimasto in casa “di sentinella” ha chiamato chiedendo di ritornare subito poiché c’era qualcuno che stava tentando di sfondare la porta. Il ladro, pensando che se ne fossero andati tutti in spiaggia, era ritornato per finire il lavoro. E si è trovato poco dopo in compagnia dei carabinieri che lo hanno arrestato con l’accusa di tentato furto in abitazione aggravato e continuato. Mansour Wajdi, 24enne tunisino, incensurato, disoccupato, è stato sottoposto ai domiciliari presso l’abitazione in Santa Croce Camerina.

Scroll To Top
Descargar musica