23-12-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

Ragusa, un bambino azzannato al volto da un cane: ha subìto un intervento di ricostruzione al viso

resizeE’ accaduto giovedì sera intorno alle sette e mezza. In un piccolo giardino pubblico sopra via Archimede a Ragusa alcuni bambini di nove/dieci anni stavano giocando a pallone quando, per motivi non chiari, un meticcio di taglia media che scorrazzava liberamente nel parco senza guinzaglio, ha aggredito uno dei ragazzi azzannandolo al volto.
La ferita è apparsa subito molto grave poiché il morso ha staccato un pezzo di guancia. Qualcuno ha portato del ghiaccio e del disinfettante. Qualcun altro ha chiamato il 118 e il 112. Subito è intervenuta un’ambulanza che ha portato via il bimbo, poi trasportato con un elicottero a Catania, dove è stato operato con un intervento di chirurgia plastica. Nel frattempo i carabinieri hanno sentito i testimoni e la proprietaria del cane che ha ammesso di non averlo tenuto al guinzaglio. Il cane è stato sequestrato e affidato al canile municipale. La signora sarà denunciata alla Procura della Repubblica per il reato di lesioni personali colpose gravissime.

Due furti in due giorni al centro commerciale. Smascherata ladra seriale

 

2 (15)Un’operazione condotta dagli uomini dell’Ufficio Volanti della Questura di Ragusa ha portato all’individuazione della donna che in due distinte giornate si è resa responsabile di un doppio furto all’interno del centro commerciale Ipercoop. La donna, ragusana di trentasette anni, il giorno prima, verso le ore 12.00 si è portata all’interno dell’ipermercato dove, dopo vari giri tra gli scaffali del reparto prodotti elettronici ha prelevato una nota consolle per videogiochi, del valore di 350 euro, rimuovendo abilmente dalla confezione il sistema antitaccheggio. Dopodiché ha riposto la merce in una borsa portandosi all’esterno dall’uscita senza acquisti. Nonostante l’immediato intervento della vigilanza interna, la donna, probabilmente aiutata da un complice che l’attendeva all’uscita del centro commerciale, era riuscita a fare perdere le proprie tracce. Non contenta, il giorno dopo la trentasettenne alla stessa ora si è ripresentata all’interno dello stesso ipermercato e, sempre dal reparto giochi aveva trafugato una bambola ed un paio di scarpe per bambina per un valore di 50 euro. Alla vista della donna il personale di vigilanza ha subito ricordato quel viso. Immediato l’arrivo sul posto delle Volanti della Polizia che hanno identificato la donna, riconsegnando al titolare dell’ipermercato la refurtiva. La donna,  L. A. , con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, è stata denunciata all’autorità giudiziaria con l’accusa di furto aggravato e continuato.

RAGUSA-MALAVITA, MOTOCICLISTA TAMPONA TRATTORE

moto coinvolta
E’ stato trasportato con l’elisoccorso al Cannizzaro di Catania, dove è ricoverarti in prognosi riservata, un diciottenne ragusano che, a bordo di una Honda, ha tamponato un trattore carico di rotoballe di fieno. Nel sinistro, avvenuto al chilometro 14+600 della strada provinciale n. 60 alle ore 18,45 di martedì, il conducente del trattore, ragusano di 50 anni, è rimasto illeso. Sono intervenuti i Vigili del Fuoco, il 118 e la Polizia Provinciale.

ACATE, NASCONDEVA IN CASA UN FUCILE RUBATO: PREGIUDICATO ARRESTATO DAI CARABINIERI

 

CHEBBI Mohamed cl. 71Arrestato d Acate un pregiudicato tunisino, Chebbi Mohamed, di 45 anni, trovato in possesso di un fucile doppietta cal. 12 marca Krupp Ehsen risultato rubato. I Carabinieri hanno perquisito attentamente l’abitazione dell’uomo, ritrovando all’interno di uno scantinato, che era chiuso a chiave, un fucile nascosto dietro uno scaffale e avvolto in una coperta. Il tunisino non ha saputo fornire alcuna indicazione sulla provenienza dell’arma ed è stato così condotto presso la caserma di via Galileo Galilei. Qui i militari, eseguite le verifiche sul fucile, hanno appurato che l’arma era stata rubata recentemente ad un anziano del paese, nel frattempo deceduto. Il  tunisino dovrà ora rispondere di ricettazione e detenzione illegale di arma comune da sparo.

Tenta il suicidio dopo una lite con il fidanzato. Donna salvata in extremis dalla Polizia

 

imagesTragedia sfiorata la scorsa notte a Ragusa quando una donna di 27 anni, dopo una discussione con il proprio fidanzato si è chiusa in casa tentando il suicidio. Il tempestivo intervento delle Volanti della Polizia di Stato ha evitato in extremis un epilogo tragico soccorrendo la giovane donna che era già priva di sensi dopo aver perso molto sangue. Subito dopo la mezzanotte al 113 è pervenuta la segnalazione di una lite in atto fra due fidanzati di origini rumene, in un’abitazione del centro storico. La volante ha subito identificato il compagno della donna che ha riferito della discussione avuto poco prima con la sua fidanzata, per motivi di gelosia, e che subito dopo la stessa si era chiusa all’interno della casa con intenzioni suicide. Inutili i tentativi di farsi aprire la porta. La donna ormai non rispondeva più né dava segni di vita. Gli agenti con fatica hanno sfondato la porta a spallate ritrovando la donna riversa a terra, priva di sensi, in un lago di sangue per via di alcune ferite da taglio che si era procurata con dei cocci di vetro all’altezza dei polsi. I poliziotti hanno iniziato subito le prime manovre di soccorso rallentando la fuoriuscita di sangue. Ciò ha permesso alla donna di rinvenire fino a quando è stata soccorso dal personale del 118 e trasportata in urgenza presso il locale ospedale, dove, assicurate le prime cure è stata successivamente dichiarata fuori pericolo. La giovane per motivi di gelosia aveva avuto un’accesa lite con il proprio fidanzato lanciandogli contro stoviglie e bicchieri di vetro, fino a quando in preda ad un attacco nervoso buttava fuori di casa l’uomo, chiudendosi all’interno con un chiavistello, urlando che si sarebbe tagliata le vene. Il fidanzato disperato ha chiesto aiuto ad un vicino di casa che immediatamente ha chiesto l’intervento della Polizia.

Scicli: maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e sequestro di persona, i Carabinieri arrestano 41enne

 

Venticenque Bartolomeo 10.08.1975I Carabinieri  hanno arrestato Bartolomeo Venticinque, già noto alle forze di polizia, ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e sequestro di persona, commessi a Scicli nel periodo tra il mese di aprile ed ottobre 2015. L’indagato, forse spinto da una gelosia morbosa e non accettando la separazione dalla sua convivente, ha perseguitato quest’ultima chiamandola ripetutamente al telefono, appostandosi nei luoghi frequentati dalla donna, creandole ansia e paura.  L’uomo è  arrivato ad ingiuriarla, minacciarla ed aggredirla con violenza, cagionandole più volte delle lesioni. Il reato di sequestro di persona si è consumato quando l’uomo rinchiuse l’ex convivente all’interno del suo ufficio. L’uomo in  più occasioni non ha rispettato le prescrizioni impostegli ed ha rifiutato di intraprendere un percorso terapeutico e riabilitativo per disintossicarsi dagli stupefacenti. Il giudice ha quindi ritenuto opportuno applicargli la misura degli arresti domiciliari revocandogli la misura di sicurezza provvisoria della libertà vigilata.

ARRESTATO UN UOMO PER UNA CONDANNA DEFINITIVA PER VIOLENZA SESSUALE SU MINORE

126e5805-8fd8-45f1-9dd7-b9c3eedbb0adNell’agosto del 2006 una donna aveva denunciato le presunte violenze sessuali subite dalla figlia, allora undicenne, ad opera del convivente, un uomo boliviano. La madre aveva raccontato che da circa cinque anni conviveva con quell’uomo e che aveva anche un figlio con lui. La donna sospettando che l’uomo avesse una amante aveva piazzato un ricevitore, sopra l’armadio della camera da letto in attesa che potesse registrare una telefonata che le poteva confermare la relazione con l’altra donna. Invece, si accorgeva che qualcosa non andava tra la figlia ed il convivente. Ad un certo punto registrava una conversazione che forniva agli inquirenti dalla quale si poteva appurare che l’uomo, parlando con la ragazzina, le chiedeva se le avesse fatto male durante alcuni contatti intimi ma non completi. A  questo punto scattavano le indagini e la ragazzina raccontava che non appena la madre usciva per andare a lavorare, l’uomo si metteva in mutande finchè un giorno aveva fatto sdraiare la ragazzina accanto a lui ed aveva iniziato a toccarla. La madre nella denuncia aveva anche riferito che temeva che l’uomo, attese le sue assenze per lavoro, potesse abusare ulteriormente della figlia. La ragazza era stata anche visitata in ospedale a Comiso. Lo scorso aprile la sentenza di condanna dell’uomo è divenuta irrevocabile essendo stato riconosciuto del reato di violenza sessuale continuata, condannato a quattro anni di reclusione, per cinque anni interdetto dai pubblici uffici e con l’interdizione perpetua dagli uffici di tutore. Dovendo scontare ancora una pena residua di 3 anni e 7 mesi, l’uomo  è stato arrestato dagli agenti del Commissariato di PS di Comiso, che avevano condotto la prima indagine, e accompagnato presso la casa circondariale di Ragusa.

A Ragusa fermato un bidello autore di ripetute violenze sessuali su una studentessa migrante di appena 16 anni

violenza sessuale su minore scuola bidelloIl bidello le offriva denaro per avere rapporti sessuali con lei, a volte cercava di corromperla offrendo una semplice gomma da masticare pur di attrarla in luoghi appartati. Le faceva credere di volerla sposare. La Polizia al termine di una delicatissima indagine è intervenuta presso la scuola media inferiore per bloccare l’uomo, ispicese di 53 anni, che poco prima aveva costretto ad un rapporto sessuale la piccola migrante sbarcata a Pozzallo senza famiglia. Qualche settimana fa, un’educatrice di un centro per minori non accompagnati che collabora costantemente con la Squadra Mobile di Ragusa in occasione degli sbarchi, ha contattato le poliziotte in servizio presso la Sezione reati contro la persona ed i minori, al fine di segnalare il comportamento anomalo di una ragazzina di appena 16 anni, la quale si rifiutava di voler andare a scuola, nonostante la gioia espressa nei primi mesi. L’educatrice ha capito che a scuola vi fosse stato qualche problema e lo ha segnalato alla Polizia, pertanto la piccola è stata ascoltata da una poliziotta specializzata in questo settore, da una psicologa, da un’interprete ed ovviamente del suo tutore, un’avvocatessa ragusana nominata dal Tribunale per i minori di Catania. La piccola ha raccontato le tremende pressioni psicologiche alle quali era sottoposta da parte di un uomo, nella scuola da lei frequentata. Sono state installate a scuola telecamere e sistemi di registrazione audio per cogliere l’indagato in flagranza di reato e, la settimana scorsa, il bidello, ripreso dalle telecamere ed intercettato, ha cercato di carpire la fiducia della bambina con battute inizialmente spiritose. Poi, le avance, gli inviti ad andare in bagno con lui, gli inviti in palestra prima dell’inizio delle lezioni e con una escalation fulminea, l’offerta di farle dei regali. Il giorno prima di aver proceduto al fermo, il bidello era passato dalle parole ai fatti, usando violenza sulla minore. Dopo la cattura il fermato è stato condotto in carcere a Ragusa.

Ragusa, villetta Via Zancle: hashish e cocaina in vendita

FOTO CON LOGO (1)Denunciati due giovani ragusani sorpresi con dosi di hashish e cocaina all’interno della villa comunale in via Zancle. L’attività di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti soprattutto tra i più giovani ha interessato le principali piazze e luoghi di aggregazione giovanile, dove è più probabile la presenza di pusher senza scrupoli. Proprio all’interno di una villa comunale gli agenti delle Volanti hanno notato la presenza di due giovani che con fare sospetto sostavano vicino ad una panchina e che alla vista dei poliziotti hanno cercato di defilarsi. Immediatamente bloccati i due hanno da subito mostrato evidenti segni di agitazione che ha portato gli agenti ad approfondire i controlli con una perquisizione personale.. Il primo C. M., di ventidue anni, aveva occultato all’interno dei pantaloni 4 stecche di sostanza stupefacente del tipo hashish confezionate separatamente, ognuna del peso di un grammo. Il secondo, L. D. ventenne, è stato sorpreso in possesso di altre due stecche di hashish e di una bustina termosaldata contenente una dose di cocaina. La successiva perquisizione nei rispettivi domicili ha permesso di recuperare e sottoporre a sequestro anche un bilancino elettronico di precisione e un grinder, strumenti utilizzati per confezionare, per il successivo smercio, singole dosi di sostanza stupefacente.

Ripresa “l’attività di prostituzione” in un immobile di Pozzallo

chiusura casa luci rosse 

La Polizia ha notificato un provvedimento di sequestro preventivo di un immobile di proprietà di un pozzallese di 61 anni. Poche settimane erano passate da quando la Sezione antiprostituzione della Squadra Mobile di Ragusa aveva chiuso l’immobile oggetto di sequestro ma, nonostante ciò, il proprietario ha continuato ad affittare l’immobile a prostitute sudamericane. L’indagato rischia la confisca della casa.

ARRESTATI A COMISO I GEMELLI ZAGO: NASCONDEVANO DROGA TRA I CALCINACCI DI CASA

zago gianlucaSabato mattina i Carabinieri hanno perquisito una casa di via Settembrini ed arrestato due diciannovenni pregiudicati, Gianluca e Francesco Zago, trovati in possesso di 43 grammi di marijuana, suddivisi in 70 dosi, di materiale per il confezionamento, Alcune dosi sono state rinvenute nascoste tra i calcinacci, materiale di risulta di una precedente ristrutturazione, altra droga si trovava sotto assi di legno insieme a due bilancini. I due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.

Arrestato ragusano: aggredisce un uomo che voleva difendere l’ex fidanzata di un suo amico

1 (11)E’ di una persona arrestata ed una denunciata per porto abusivo di arma l’epilogo di una serata all’interno di un bar nei pressi di viale Europa a Ragusa. Venerdì sera,  verso le 19:30, un 23enne, ex fidanzato di una donna che lavora al bar, è entrato nel locale insieme a un amico di 20 anni, ed ha iniziato ad importunare e offendere la sua ex. Un avventore del bar di 56 anni, vedendo la donna in difficoltà, è intervenuto in difesa della donna, ma è stato aggredito dal ragazzo di ventanni con calci e pugni in faccia. La Polizia, il cui intervento è stato richiesto al 113, ha bloccato l’aggressore assicurandolo all’interno dell’auto di servizio mentre l’ex fidanzato ha cercato, inutilmente, di allontanarsi dal luogo disfacendosi di uno sfollagente metallico telescopico del modello di cui ne è vietato il porto. L’arma è stata recuperata e sottoposta a sequestro. Mentre gli agenti soccorrevano l’uomo aggredito, che faceva ricorso alle cure sanitarie riportando lesioni personali con tumefazioni al viso, e la donna molestata che raccontava i fatti occorsi,  l’aggressore, simulando un malore, chiedeva di uscire dall’auto di servizio ed appena fuori, nel tentativo di allontanarsi, aggrediva uno degli agenti afferrandolo per il collo. Il ventenne ragusano, in preda ai fumi dell’alcol, opponeva resistenza anche agli altri agenti intervenuti sul posto, ma alla fine è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

Salvata a Ragusa una donna caduta nelle acque del torrente Santa Domenica

volante-poliziaLa polizia è intervenuta, nella vallata sottostante il ponte San Vito, in seguito alla richiesta d’aiuto di un cittadino, che segnalava una donna in difficoltà nelle acque del torrente Santa Domenica. Sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco e personale medico che, in collaborazione con gli agenti, hanno tratto in salvo la donna di 50 anni.

Incendio pineta Mangiagesso tra Scicli e Modica

IMG-20160603-WA0007Le condizioni meteo ed il vento di venerdì non hanno consentito di avere ragione dell’incendio con le sole squadre a terra e si è reso necessario l’intervento del nucleo volo Vigilfuoco di Catania, giunto con l’elicottero Drago 68. A causa dell’estendersi dei roghi è stato inoltre richiesto l’aiuto di un altro elicottero della Regione e di un Canadair della flotta antincendio nazionale. Dopo diversi lanci le fiamme sono state domate.

Ragusa, prevenzione dello spaccio nei pressi delle scuole: zio e nipote sorpresi con la droga dalla Polizia

937274_0150323_poTre persone denunciate in concorso per detenzione ai fini di spaccio è il risultato di un’operazione condotta dagli uomini dell’Ufficio Volanti della Questura di Ragusa finalizzata alla prevenzione e al contrasto dell’uso di sostanze stupefacenti tra i giovani. Si tratta di un uomo di 24 anni che accompagnato dai suoi due nipoti è stato sorpreso con tre dosi di marijuana confezionata separatamente nei pressi di alcuni istituti superiori di Ragusa. Gli agenti hanno notato l’insolito gruppo aggirarsi nei pressi del cortile interno attiguo a diverse scuole superiori, che alla vista delle volanti hanno cercato di disperdersi allontanandosi separatamente. Sono stati immediatamente bloccati, controllati e sottoposti a perquisizione sul posto. Dal controllo è emerso che si trattava di soggetti già noti con numerosi precedenti penali per furto aggravato, ricettazione, rapina, estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti con a carico per uno di essi della misura della sorveglianza speciale. Condotti negli uffici della Questura, occultati all’interno di una tasca interna dei pantaloni gli agenti hanno trovato addosso a S.S. di anni 22 un pacchetto di sigarette con all’interno le tre distinte dosi. S.A. di 24 anni, S.S. di 22 anni S.G. di 20 anni, tutti ragusani, sono stati denunciati in concorso all’Autorità Giudiziaria per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, S.A., sorvegliato speciale, è stato denunciato anche per inosservanza alla misura di sorveglianza.

ACATE, MUOIONO DUE GIOVANI AFRICANI CADUTI DENTRO UN INVASO DI IRRIGAZIONE

acate-carabinieriTragedia nelle campagne di Acate. Due giovani africani sono caduti dentro un bacino per irrigazione e sono morti annegati. Si chiamavano Isaka Drameni, di 28 anni, e George Aminou di 26. originari del Ghana. E’ accaduto giovedì sera. I due volevano pescare, ma uno è scivolato in acqua  e l’altro ha tentato di aiutarlo ed è stato trascinato anch’egli dal liquido melmoso. Altre persone presenti hanno tentato invano di salvarli. Sono stati chiamati i carabinieri e poi i Vigili ed i sommozzatori. Le salme sono ora a  disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa. 

ACATE. EVADE DAI DOMICILIARI: IN MANETTE UN 29ENNE

procida mario cl. 87 (1)Camminava tranquillamente in una via di Acate, quando invece doveva trovarsi agli arresti domiciliari: sono scattate così le manette per il 29enne pregiudicato Mario Procida, vittoriese, “pizzicato” dai Carabinieri. L’uomo, già noto ai Carabinieri che lo avevano arrestato lo scorso novembre nell’ambito dell’operazione “Predator”, con la quale era stato sgominato un sodalizio criminale dedito alla commissione di furti ai danni di istituti scolastici e cantieri edili della provincia di Ragusa e con base logistica proprio ad Acate, stava percorrendo una via del centro cittadino, quando una pattuglia di militari lo ha riconosciuto. Il giovane ha cercato di nascondersi tra i cespugli di un’abitazione ma, vistosi riconosciuto, ha cercato di fuggire: dopo un breve inseguimento i Carabinieri, supportati anche da altre pattuglie nel frattempo sopraggiunte, gli hanno impedito qualsiasi via di fuga, bloccandolo. Considerata l’assenza dal domicilio e il mancato rispetto delle prescrizioni inerenti la misura alternativa alla detenzione carceraria, il pregiudicato è stato sottoposto nuovamente al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica, dott. Sodani, per i provvedimenti di competenza, dinanzi al quale dovrà rispondere del reato di evasione.

RAGUSA, STALKER NON POTRA’ AVVICINARE L’EX MOGLIE

25691-1-stalkimgLa Polizia di Ragusa ha notificato a E.C.S., rumeno di 35 anni il divieto di avvicinamento all’ex moglie in quanto la perseguitava, con appostamenti sotto casa, minacce di morte ed in una occasione l’ha tenuta segregata in casa per ore sotto la minaccia di un coltello. Per ordine del Giudice l’indagato non potrà avvicinarsi all’ex moglie che lo aveva lasciato perché faceva uso di alcool e per questo diventava molto aggressivo. La vittima, a causa della condotta criminosa dell’ex marito, ha dovuto cambiare stile di vita, le proprie abitudini e stava per lasciare il lavoro ma è stata convinta proprio dalle poliziotte in servizio alla Squadra Mobile a seguire un percorso per poter mettere fine alle minacce del suo ex.

INCIDENTE AD ACATE – BIMBO DI 8 MESI IN PROGNOSI RISERVATA

incidente SS 115 30_5_16 005Alle 11,50 di lunedì sono entrate in collisione, sulla statale 115 al km 286, un’Opel Astra che andava in direzione Gela e una Fiat Panda che procedeva verso Vittoria. Nel primo mezzo viaggiava una famiglia agrigentina che è rimasta ferita: il conducente di 38 anni con una prognosi di 10 giorni, una passeggera di 27 anni con una prognosi di 5 giorni e il bambino di otto mesi che si trova ricoverato presso l’Ospedale di Vittoria. Dell’altra auto, un vittoriese di 38 anni che guidava il mezzo, ha riportato ferite guaribili in 10 giorni.

ARRESTATO DALLA VOLANTE DI RAGUSA PER MALTRATTAMENTI AI GENITORI, TORNA IN CARCERE ROSARIO TUMMINO.

 

39a2b5071044c31b55f0ca6447e5002e_XLEra stato arrestato durante il decorso mese di gennaio assieme al cognato perché aveva aggredito violentemente la sorella ed il nipote per poi scagliarsi contro gli uomini delle Volanti che erano intervenuti in difesa dei due malcapitati. A Rosario Tumino  era stato concesso di fruire la misura degli arresti domiciliari presso l’abitazione dei genitori ma da quel momento avevano inizio una serie di comportamenti vessatori, minacce ed aggressioni nei confronti degli anziani genitori, “colpevoli” di non supportarlo economicamente nell’acquisto di alcolici L’ennesimo episodio violento è avvenuto qualche giorno addietro. I due genitori sono finiti in pronto soccorso per medicarsi. E’ qui la vicenda è venuta alla luce. Il Commissario Capo Dott. Filiberto Fracchiolla ha nformato la Procura della Repubblica di Ragusa. Il  Giudice per le indagini preliminari  Dott. Andrea Reale ha revocato gli arresti domiciliari spedendo Tumino in carcere.

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