Venerdì alle 12:15, al chilometro 39,800 della statale 194, territorio di Vizzini, è stata coinvolta in un incidente una Mercedes Classe A che viaggiava in direzione Ragusa. L’auto era condotta da una donna di 30 anni residente a Chiaramonte Gulfi, con a bordo un chiaramontano di 42 anni, e un ragusano di 17 anni. La donna e il ragazzo sono in prognosi riservata. Sul posto è intervenuta la Polizia Stradale di Ragusa.
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A Vittoria neo-diciottenne minaccia e ruba
La Polizia ha arrestato il diciottenne Simone Giannone. Il ragazzo ha minacciato di morte una giovane donna, madre di una bimba di quattro anni, che lo ospitava in casa da quando ha deciso di abbandonare il domicilio domestico per le incomprensioni col padre. Oltre a minacciarla, l’ha colpita violentemente con un calcio causandole lesioni ad una gamba. Con un grosso masso le ha anche danneggiato l’auto e sfondato una finestra di casa, dopo che quest’ultima l’aveva cacciato via. La Polizia, in seguito a una chiamata al 113, è intervenuta ed ha dovuto lavorare non poco prima di immobilizzare il giovane, dato che tentava in tutti i modi di colpire i poliziotti e poi di sbattere il capo sui muri o sull’asfalto della strada. Simone Giannone è stato anche individuato come l’autore di furti, avvenuti nelle 24 ore precedenti, di un ciclomotore e di biciclette. Mercoledì scorso il Giannone era stato visto da una donna di 32 anni, nella zona dei garage condominiali dove abita, rubare dei dvd ed una play station. Simone Giannone è stato condotto in carcere a Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
ANZIANO SCOMPARSO RITROVATO DAI CARABINIERI
Allarme ieri a Ragusa per un anziano, residente nella frazione Marina, di cui alcuni conoscenti ne avevano denunciato l’allontanamento, dichiarando che lo stesso, nella serata precedente, era uscito di casa con la sua autovettura, senza fare ritorno per la notte. Immediatamente, da parte dei militari dell’Arma, veniva attivato un piano di ricerche, effettuando una battuta in tutta la città, diffondendo la foto dell’anziano e informando anche i Comandi Arma di tutta le Regione Sicilia, nell’ipotesi che lo scomparso potesse essersi recato anche fuori provincia, utilizzando la sua autovettura che, infatti, non veniva trovata nel garage della sua abitazione. Nella stessa serata l’anziano veniva ritrovato da una pattuglia della locale Stazione Carabinieri mentre vagava senza meta in una strada periferica del comune di Santa Croce Camerina. Appariva soltanto un po’ confuso e spaesato e, infatti, ai Carabinieri che lo avevano ritrovato dichiarava semplicemente che si era perso e non ricordava più la strada per tornare a casa. A questo punto ai militari non restava altro da fare che affidare l’anziano signore ad alcuni nipoti nel frattempo rintracciati, che potevano finalmente riabbracciare il loro congiunto.
MODICA, RINTRACCIATA LA DONNA FUGGITA CON L’AUTO DOPO UN INCIDENTE
La polizia giudiziaria ha individuato l’automobilista che lo scorso 13 gennaio era stato protagonista di un incidente stradale in Via Silla, a Modica, a seguito del quale era rimasta ferita la conducente dell’altro mezzo coinvolto. M.A., 40 anni, modicana, a bordo di una Renault Twingo, non si sarebbe fermata allo stop mentre contemporaneamente sopraggiungeva una Fiat 500 condotta da M.C. F., 54 anni, che era rimasta ferita ed era stata trasportata in ospedale. Secondo alcuni testimoni la quarantenne, dopo l’impatto, si sarebbe fermata poco distante dal punto d’urto, e si sarebbe avvicinata alla controparte e poi sarebbe risalita sul proprio veicolo allontanandosi. Una pattuglia della polizia locale, intervenuta sul posto, aveva raccolto elementi, tra cui alcuni numeri della targa, che sono stati utili per le indagini che hanno trovato alcune conferme anche attraverso le telecamere della videosorveglianza del Quartiere Sacro Cuore che hanno intercettato il veicolo in Piazza Libertà. La donna è stata rintracciata ed invitata presso il Comando di Piazza Principe di Napoli. Dagli accertamenti è, peraltro, risultato che il veicolo non aveva copertura assicurativa e non era neanche revisionato. La donna è stata deferita all’autorità giudiziaria per non avere ottemperato all’obbligo di prestare l’assistenza occorrente alle persone ferite.
ACATE. FURTO DI ENERGIA ELETTRICA: ARRESTATO UN PREGIUDICATO
Le bollette della luce elettrica non avranno pesato più di tanto sul suo bilancio familiare, visto che quando i Carabinieri della Stazione di Acate sono andati per effettuare mirati controlli, hanno trovato un allaccio abusivo che collegava un immobile in suo uso con la rete elettrica pubblica, mediante un apposito cavo: è scattato così l’arresto per Lauria Giovanni, 48enne acatese, con precedenti penali. L’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
VITTORIA, ARRESTATO UN PREGIUDICATO
In occasione di alcune perquisizioni domiciliari nell’area urbana di Vittoria, è stato arrestato, in ottemperanza all’ordine di esecuzione per la carcerazione, il 46enne G.S.. L’esecuzione, finalizzata all’applicazione della misura limitativa della libertà personale, impone al pregiudicato di scontare la pena residua di 6 mesi di reclusione, dal momento che è stato giudicato colpevole del reato di furto aggravato continuato, commesso nel settembre 2013 a Vittoria e nei comuni limitrofi. L’uomo, ben noto ai militari dell’Arma che lo avevano già deferito in stato di libertà in passato per analoghi reati e nello specifico per reati contro il patrimonio, commessi in territorio ipparino, è stato condotto nella caserma di via Garibaldi dove, al termine delle formalità di rito, è stato rimesso in libertà su disposizione del sostituto procuratore presso il Tribunale ibleo, dott.ssa Monego, per i provvedimenti di competenza.
Violenza tra le mura di casa: marito e cognato arrestati dalla Polizia
Ancora una storia di violenza tra le mura di casa che ha visto come vittime una donna e suo figlio aggrediti con pugni e calci da chi dovevano invece essere protetti, il marito e il fratello di lei. Tempestivo l’arrivo degli agenti dell’Ufficio Volanti della Questura di Ragusa, sui quali uno dei due si era avventato, che sono riusciti a bloccare e arrestare gli aggressori. E’ accaduto a Ragusa nel pomeriggio di mercoledì quando al 113 è giunta la richiesta di aiuto da parte di una donna che a stento è riuscita ad indicare la via dell’abitazione, staccando poi subito la chiamata. I poliziotti, subito sul posto, hanno iniziato le ricerche dell’abitazione individuando una donna ed un ragazzo che chiedevano aiuto in strada e presentavano numerose ferite al volto. Alla vista degli agenti la donna e suo figlio ventenne, si sono avvicinati alle Volanti, ma sono stati raggiunti da un uomo quarantenne che ha iniziato ad inveire contro i poliziotti con offese e minacce di morte e poi si è avventato contro i due fuggitivi colpendoli con calci e pugni. Con molto fatica l’uomo, è stato bloccato e accompagnato presso gli uffici della Questura. La donna e suo figlio sono stati immediatamente soccorsi e trasportati presso il pronto soccorso dove, i sanitari, hanno diagnostico le ferite al volto e agli arti. Anche l’ex marito della donna e padre del giovane aveva partecipato all’aggressione colpendo ripetutamente sia il figlio che sua moglie. Dalla denuncia presentata dalla donna si è ricostruita la storia familiare fatta di soprusi e violenze. La donna ha raccontato come il matrimonio, durato più di trenta anni, era stato caratterizzato da soprusi ed episodi di violenza nei suoi confronti che, in più occasioni, l’aveva costretta alle cure del pronto soccorso, con un caso anche di rottura delle costole. Mai una denuncia, credendo alle promesse mai mantenute di cambiare atteggiamento da parte del marito violento, e per amore dei figli. Le violenze invece sono continuate nel tempo fino a quando la donna ha deciso di separarsi da quell’uomo che però è rimasto nella casa coniugale in assenza di altre possibilità. L’epilogo nel pomeriggio di ieri quando offuscato dai fumi della gelosia, sospettando che la ex moglie avesse un’altra relazione è iniziato l’ennesimo litigio. All’interno del rapporto tra moglie e marito si inserisce il fratello della donna che, sollecitato dal cognato chiede alla donna spiegazione sulla presunta nuova relazione e da subito, non convinto, inizia a colpirla con violenza, al volto. Alla scena assiste il figlio della donna che interviene a difesa della madre ma viene colpito a sua volta con calci e pugni prima dal padre e poi dalla zio con una violenza inaudita, fino quando madre e figlio riescono a scappare e a chiedere l’intervento della Polizia. Ricostruita l’intera vicenda di violenza domestica per Montes Gaetano, sessantenne ragusano, e per Tumino Rosario quarantenne, sempre ragusano, è scattato l’arresto per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Sono stati condotti presso la casa circondariale di Ragusa.
ISPICA, MAXI SEQUESTRO DI OLTRE 70 TONNELLATE DI ALIMENTI NOCIVI
La seguente notizia, pubblicata sul sito di Tele Nova lunedì 18 gennaio, è stata condivisa da alcuni utenti di Facebook. Facebook, non trovando la foto corrispondente alla notizia, ha caricata in modo automatico l’immagine di una pubblicità del sito, nel caso specifico quella del prestigioso ristorante Al Delfino da Vincè di Marina di Ragusa. E’ chiaro che il ristorante non è assolutamente coinvolto nell’operazione che si è svolta nel comune di Ispica, come si evince dalla lettura della notizia. “I finanzieri del Comando Provinciale di Ragusa hanno sequestrato oltre 70 tonnellate di prodotti agro-alimentari nocivi detenuti in cattivo stato di conservazione e destinati alla vendita. I militari hanno individuato, nel comune di Ispica, un capannone all’interno di un’azienda agricola in evidente stato di degrado, adibito a deposito di alimenti deperibili, quali peperoni e melanzane in salamoia, pomodori essiccati, olive, conservati in totale assenza dei requisiti igienico-sanitari previsti dalla normativa vigente. Dopo aver identificato il proprietario, con il costante ausilio di personale dell’A.S.P., i finanzieri hanno “caratterizzato” i prodotti tenuti in un pessimo stato di conservazione in locali sia interni che esterni sporchi e maleodoranti, rinvenendo in alcune cassette anche esche per topi tra i pomodori secchi e, sempre nelle vicinanze, perfino ratti morti. Ad essere sequestrate, scongiurando così il peggio per la salute pubblica, oltre 70 tonnellate di alimenti pericolosi che, da lì a breve, sarebbero stati immessi nel mercato locale e nazionale. Le analisi di laboratorio, eseguite a seguito del campionamento, hanno confermato l’alta tossicità degli alimenti, rilevando al loro interno una carica microbica ed enterobatteriacea notevolmente superiore ai limiti consentiti dalla legge. Con provvedimento del Direttore Generale dell’A.S.P. 7 di Ragusa è stata intimata al titolare dell’azienda la distruzione dei prodotti che, a causa dell’inottemperanza, è avvenuta coattivamente tramite l’intervento di una ditta specializzata e con la costante supervisione dei finanzieri. Il responsabile è stato deferito alla Procura della Repubblica di Ragusa per le violazione della normativa sulla sicurezza alimentare (Legge 283/1962) e detenzione di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione. Inoltre, al proprietario è stato notificato un provvedimento di chiusura immediata dell’attività esercitata e sono stati addebitati tutti gli oneri connessi alla distruzione degli prodotti”.
RAGUSA: MODIFICA PISTOLA GIOCATTOLO PER SPARARE PROIETTILI VERI, ARRESTATO
Raffica di perquisizioni a Ragusa da parte dei Carabinieri, nell’ambito dei più vasti servizi disposti per il controllo del territorio e di soggetti sottoposti a misure restrittive o con precedenti penali. Nel corso di una di queste perquisizioni, eseguita con l’ausilio anche di unità cinofile specializzate nella ricerca di armi, all’interno dell’abitazione di Prieto Rivas, di anni 33, di origini cubane ma da anni residente a Ragusa, con precedenti penali, è stata trovata una pistola che in origine era un’arma giocattolo, ma che poi era stata modificata tanto da essere uguale in tutto e per tutto ad un’arma vera, in grado sparare cartucce modificate. Infatti l’arma era stata privata del tappo rosso all’imboccatura della canna, che sempre contraddistingue le armi giocattolo ma, soprattutto, era stata privata del sistema di occlusione della stessa canna, che serve proprio ad impedire che le armi giocattolo possano sparare proiettili veri, tanto da assomigliare perfettamente ad una delle pistole normalmente in dotazione alla Forze dell’Ordine. L’arma era dentro una valigia piena di vestiti e oggetti vari, ma la sua presenza non è sfuggita al fiuto del cane Igor. Nel corso della perquisizione, inoltre, sono state rinvenute anche 12 cartucce che erano state modificate mediante l’inserimento all’estremità di un pallino in plastica, adatto ad essere sparato proprio dall’arma modificata e che, soprattutto nel caso di esplosione a breve distanza, avrebbe potuto avere anche effetti letali. L’uomo è stato tratto in arresto per il reato di detenzione di arma clandestina modificata e, dopo le formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Ragusa, dott.ssa Monica Monego, è stato associato presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari. Le indagini adesso proseguiranno per individuare chi abbia potuto modificare l’arma rinvenuta, che sicuramente è da ricercare tra soggetti con specifiche competenze nel settore e con un certa dimestichezza nell’utilizzare dei macchinari per la lavorazione del ferro e dell’acciaio.
Denunciati alcuni pregiudicati
Nel corso di specifiche attività anticrimine condotte dalla Polizia del Commissariato di Vittoria, alcuni pregiudicati sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa perché colti ancora a commettere illeciti penali. Si tratta per l’ennesima volta di due casi di guida senza patente ed un episodio di evasione. C.A. è un giovane di 20 anni che vanta già una serie di pregiudizi di Polizia per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti. Gli Agenti della Volante lo hanno incrociato e riconosciuto mentre era in sella ad un motociclo in compagnia del fratello, lo hanno fermato e controllato. Come era già noto ai poliziotti è risultato privo di patente di guida perché mai conseguita. Inoltre il motociclo è risultato sprovvisto di copertura assicurativa. E’ scattata pertanto la denuncia ed il sequestro del mezzo. Ad incappare nei controlli della Polizia anche un noto pluripregiudicato e già sorvegliato speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno, L.V. di 46 anni; è stato sorpreso alla guida di una autovettura. Infine è stato C.F. di 40 anni, pluripregiudicato, ad essere stato denunciato per il reato di evasione. L’uomo infatti si trova sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, ma nel corso di un controllo serale non è stato trovato in casa. Oltre la denuncia, per il soggetto è scattata una richiesta di aggravamento della misura, affinché venga ricollocato in carcere.
Marito violento denunciato dalla Polizia di Stato
L’Ufficio Volanti della Questura di Ragusa ha denunciato all’Autorità giudiziaria un vittoriese quarantenne per violazione degli obblighi di assistenza familiare, maltrattamenti contro familiari e conviventi, lesioni aggravate, ingiurie, danneggiamento ed atti persecutori. Dopo mesi di soprusi e violenze, avvenute all’interno della casa coniugale, la moglie, a seguito dell’ennesima lite furibonda durante la quale il marito le aveva procurato un trauma contusivo al volto e lesioni agli arti, decideva di mettere fine alla sua storia, continuata per amore dei figli, e di denunciare tutto alla Polizia. Nell’Ufficio denunce della Questura di Ragusa la donna ha raccontato come, dopo venti anni di matrimonio, sono iniziati ad emergere i primi problemi di incompatibilità caratteriale con il marito, acuiti dalla sua indole violenta. Dopo vari tentativi di recuperare il rapporto coniugale, al fine di tenere unita la famiglia, con figli ancora giovanissimi, ha deciso di separarsi dal marito. L’uomo, all’idea di perdere la donna che dominava, ha perso la testa. Ha iniziato a minacciare e vessare la donna con continue telefonate fatte di ingiurie di ogni tipo. In più occasione ha bloccato per strada la moglie incutendo in lei un perdurante stato di agitazione, facendo inoltre mancare alla famiglia i mezzi di sussistenza necessari. Nei primi giorni dell’anno la situazione è degenerata quando l’uomo, in preda ai fumi dell’alcol si è ripresentato a casa iniziando ad offendere e aggredire con schiaffi e calci la donna. Accorso dalle grida della madre uno dei figli è intervenuto per allontanare il padre violento che per tutta risposta ha continuato a colpire la donna lanciandole un vaso contro e distruggendo i mobili della casa, fino a quando ha deciso di fuggire, lasciando alle sue spalle una scia di distruzione. La donna è riuscita poi a farsi medicare dal pronto soccorso dove le hanno riscontrato lesioni al volto, ad un orecchio e agli arti superiori, a cause delle violenze subite. L’uomo è stato denunciato all’autorità giudiziaria che provvederà anche a decidere sulle eventuali misure cautelari nei confronti del marito violento.
Distacco intonaco a Modica – Danneggiate quattro autovetture
Il Nucleo di Pronto Intervento della Polizia Locale di Modica è stato inviato domenica mattina dalla Centrale Operativa sulla Circonvallazione Ortisiana dov’era stato segnalato un pericolo alimentato dal vento. Sul posto è stato accertato che da un edificio di edilizia residenziale si era staccato, forse a causa delle infiltrazioni piovane, una grossa “fetta” di intonaco che, volata via, era finita sopra quattro autovetture in sosta. Oltre alla polizia locale, che ha provveduto ad accertare i danni causati, sono intervenuti anche i vigili del fuoco che hanno eliminato l’ulteriore pericolo attraverso un’azione di scrostamento del resto dell’intonaco che poteva ancora distaccarsi. Al termine delle operazioni, gli inquilini sono stati diffidati affinché provvedano a mettere in sicurezza la struttura nel più breve tempo possibile.
Controlli antidroga a Modica
Nella serata di venerdì i Carabinieri hanno vigilato nei luoghi maggiormente frequentati dai giovani. A Modica Sorda i Carabinieri hanno controllato un’autovettura con a bordo tre giovani 20enni di Noto che, a seguito di perquisizione personale, sono stati trovati in possesso di sostanza stupefacente del tipo hashish per un peso complessivo di circa 8 grammi e, quindi, sono stati segnalati all’Ufficio Territoriale del Governo di Ragusa per detenzione per uso personale. Stessa sorte è toccata ad altri due giovani modicani di 25 anni che, controllati mentre erano a bordo di un’autovettura a Modica Bassa, sono stati trovati in possesso di circa 0,5 grammi di cocaina e 3 grammi di marijuana per uso personale. Una pattuglia dei Carabinieri ha controllato un veicolo in viale Medaglie d’Oro a Modica con a bordo un 27enne di Pozzallo che, a seguito di perquisizione, è stato trovato in possesso di un involucro di cellophane nascosto in un taschino dei pantaloni all’interno del quale vi era cocaina per un peso complessivo di 0,20 grammi e, pertanto, è stato segnalato alla Prefettura di Ragusa quale assuntore di stupefacenti.
PRESO EVASORE SERIALE A MODICA
Nella nottata di venerdì la Polizia ha arrestato Samer Helel in flagranza di reato di evasione, poiché ancora una volta lo stesso aveva lasciato la propria abitazione dove era agli arresti domiciliari. Lo straniero, da anni con permesso di soggiorno e residente da tempo a Modica, noto alla Polizia per i suoi numerosi precedenti per furto, ricettazione e stupefacenti ed altro, era stato arrestato per un furto ai danni del liceo classico Tommaso Campailla perpetrato nell’estate scorsa. Gli agenti lo hanno sorpreso mentre passeggiava nei pressi della chiesa di San Pietro. Helel, vistosi scoperto dalla Polizia, si era messo in fuga per i vicoli di c.da Cartellone, nel tentativo di far perdere le proprie tracce, ma dopo un breve inseguimento i poliziotti lo hanno raggiunto e rimesso agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
CANI MALTRATTATI E MALNUTRITI: DENUNCIA A CHIARAMONTE GULFI
Cani allevati in condizioni generali precarie, tenuti legati agli alberi e privi di qualsiasi riparo dalle intemperie: è quanto è stato riscontrato dai Carabinieri e da personale del servizio veterinario dell’Asp provinciale nella giornata di venerdì in contrada Morana. I militari hanno deferito in stato di libertà per il reato di maltrattamento di animali, un 68enne del luogo, D. P., con precedenti penali. I Carabinieri hanno verificato che all’interno del suo appezzamento agricolo l’uomo custodiva una trentina di cani di razza meticcia, di età variabile dai pochi mesi ai 13 anni, in assenza delle basilari condizioni igienico-sanitarie. Inoltre, gli animali erano costretti a trovare protezione dalle intemperie sotto ripari di fortuna: dieci di essi sono stati trovati legati ad alcuni alberi con catenacci in ferro di cortissime dimensioni, che ne impedivano qualsiasi movimento. E’ stato accertato altresì che gli stessi erano sottoposti a comportamenti contrari alle loro caratteristiche etologiche e, pertanto, sono stati sottoposti a sequestro e affidati in custodia giudiziale ad una ditta specializzata di Ragusa. Qualche animale mostrava segni di malnutrizione, ma nessuno, fortunatamente, presentava ferite associabili a sevizie: gli accertamenti sono ancora in corso e le indagini sono suscettibili di ulteriori sviluppi.
Modica, mucche per la strada
Cinque bovini incustoditi hanno creato intralcio e pericolo per la pubblica incolumità dopo essere usciti da un appezzamento di terreno, dove il proprietario li aveva lasciati precedentemente al pascolo, senza, però, adottate le misure per evitare la fuga. La segnalazione giunta direttamente al Comandante della Polizia Locale, Rosario Cannizzaro, intorno alle 7,30 di ieri mattina, ha permesso di inviare immediatamente una pattuglia in Contrada Rocciola Torre Cannata dove è stata realmente accertata la presenza degli animali che, con l’aiuto di un residente, sono stati rinchiusi in un terreno attiguo in attesa dell’arrivo del proprietario. Dagli accertamenti effettuati è emerso che non si trattava di un episodio sporadico ma che altre volte la situazione si era verificata. Il proprietario, A.G., 44 anni, modicano, è incorso nel reato previsto dall’art. 672 del Codice Penale per “omessa custodia e malgoverno di animali”, ed è stato, altresì, diffidato.
Ragazza ruba un’auto a Ragusa e si ferma davanti al Porto di Marina ad ascoltare musica
Si è concluso fortunatamente senza incidenti l’esito di un intervento condotto dalle Volanti della Questura di Ragusa che nella giornata di giovedì sono intervenuti a seguito del furto di un’auto. Alla guida una donna di ventidue anni in stato confusionale a causa di problemi di natura psichiatrica. A chiedere l’intervento della Polizia un anziano signore che ha sorpreso la ragazza all’interno del proprio garage che si era impossessata della sua auto, una Fiat Punto, e si era allontanata precipitosamente. La Polizia ha trovato la ragazza, in stato confusionale, a Marina di Ragusa, all’ingresso del porto turistico, dentro l’auto, mentre stava ascoltando della musica guardando il mare. Gli agenti le si sono avvicinati e da subito hanno instaurato un rapporto confidenziale con la ragazza che, tranquillizzata, ha accolto l’aiuto dei poliziotti. Gli agenti utilizzando il loro telefono cellulare hanno scelto le canzoni preferite dalla ragazza che ha così deciso di salire sull’auto della Polizia. Condotta presso gli Uffici della Questura la ragazza è stata affidata alle cure del personale del 118, i cui medici, successivamente ne hanno disposto il ricovero.
Faceva visita ad un arrestato domiciliare ed era armato di coltello
E’ stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Ragusa il 19enne S.G., nato a Comiso ma residente a Vittoria. Nel corso dei controlli di Polizia agli arrestati domiciliari tesi a verificare la loro presenza in casa ed il rispetto delle prescrizioni che impongono loro di non avere contatti con persone diverse dai familiari conviventi, gli Agenti della Volante notavano entrare a casa di C.F., pluripregiudicato vittoriese di 40 anni agli arresti domiciliari, un giovane. I poliziotti hanno suonato alla porta ed hanno identificato il giovane visitatore non autorizzato ad avere contatti con l’arrestato. Il giovane e stato trovato in possesso di un coltello di 20 cm che pertanto era sequestrato. S.G. è stato quindi denunciato per porto abusivo di arma mentre C.F. sarà segnalato all’Autorità giudiziaria per la violazione del divieto di incontro, con richiesta di aggravamento degli arresti domiciliari con una misura afflittivamente più grave che possa contenere la sua dimostrata indole a non rispettare la legge.
Incidente stradale a Modica, auto coinvolta fugge
Il conducente di un’autovettura si è allontanato senza prestare soccorso ad una donna rimasta ferita a seguito di un incidente stradale avvenuto in Via Silla. Si sono scontrati una Renault Twingo e una Fiat 500, quest’ultima condotta da M.F., 54 anni, modicana, rimasta ferita. L’automobilista al volante della Renault, invece, si è allontanato facendo perdere le proprie tracce. Sul posto è intervenuta l’ambulanza del 118, che ha trasportato la vittima al Pronto Soccorso, e una pattuglia della polizia locale che ha avviato gli accertamenti e raccolto elementi utili per risalire al veicolo fuggito, compresa la parte posteriore del paraurti. Si tratterebbe, come si diceva, di una Renault Twingo, colore verde chiaro, vecchio modello, della quale sono stati acquisiti alcuni elementi della targa oltre a diversi testimoni secondo i quali alla guida ci sarebbe stata una donna. Sono al vaglio le immagini delle telecamere di videosorveglianza del quartiere Sacro Cuore per individuare specificatamente il mezzo fuggito per cui il conducente potrebbe scattare il reato di omissione di soccorso. La vittima è stata ricoverata presso il nosocomio.
Aveva rapinato un panificio a Pedalino, arrestato Fabrizio D’Onofrio
Alle ore 18:50 di mercoledì 13 gennaio all’interno di un panificio è entrato il rapinatore vestito con una tuta colore grigio. In quel momento all’interno dell’esercizio commerciale era presente alla cassa una donna di 39 anni mentre il marito era nel retro a preparare il pane. Fabrizio D’Onofrio si è avvicinato alla cassa tenendo una mano in tasca, facendo sporgere la tasca come se avesse una pistola in mano, e si è fatto consegnare 165 euro, l’incasso della sera. Presi i soldi il rapinatore è uscito dal panificio proprio mentre stava entrando un cliente abituale. Il titolare del panificio però è riuscito a individuare e segnalare alla Polizia l’auto sulla quale era salito il rapinatore, una 147 di colore scuro. Le pattuglie intervenute hanno intercettato l’auto sulla strada che da Pedalino porta verso Comiso e, dopo un breve inseguimento, l’hanno bloccata. Fabrizio D’Onofrio, 48 anni con alcuni precedenti penali, residente a Comiso, è stato perquisito, ma non è stata trovata alcuna arma, mentre nascosti sotto il tappetino lato guida sono stati trovati i soldi provento della rapina.