Incastrata dalle telecamere del bar mentre ruba un portafoglio da una borsa sotto al bancone. E’ stata rintracciata ed arrestata dai militari dell’Arma. Si tratta di Generosa Ancona, 33 anni, già nota alle forze di polizia. La donna, infatti, martedì si è recata in un bar di Modica Sorda e, dopo aver ordinato la colazione alla barista, si è appoggiata al bancone a leggere un giornale. Mentre la barista preparava i caffè, la malvivente,si è avvicinata alla cassa e, approfittando di un momento di distrazione, ha rovistato nella borsa della dipendente del bar che era appoggiata sotto al bancone. Con mossa fulminea ha trafugato il portafoglio della barista con all’interno circa 150 euro e vari documenti ed immediatamente lo ha nascosto all’interno della propria borsa e, dopo aver consumato la colazione, si è allontanata come se nulla fosse. Fortunatamente la barista si è accorta subito di non avere più il portafoglio nella propria borsa e, dunque, rivedendo le immagine delle telecamere del bar ha scoperto di essere stata derubata. Immediatamente sono intervenuti sul posto i Carabinieri della Stazione di Modica che, dopo aver visionato le riprese della videosorveglianza, hanno riconosciuto la ladra. La donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari. I Carabinieri hanno recuperato la refurtiva che è stata restituita alla vittima.
Archivio della categoria: Cronaca
Smascherato dalle Volanti di Ragusa l’autore di un doppio furto
Un’indagine lampo condotta dall’Ufficio Volanti della Questura di Ragusa ha portato all’individuazione dell’autore del doppio furto avvenuto nel fine settimana a Ragusa. A finire nei guai M.A. quarantenne originario di Caltanissetta denunciato per il reato di furto aggravato e continuato. L’uomo, trovandosi nella zona alta della città ha approfittato del fatto che da un Fiat Fiorino si stesse scaricando della merce per salire sullo stesso dandosi alla fuga per le vie di Ragusa. Il proprietario vedendo fuggire l’uomo a bordo della sua autovettura si è posto immediatamente all’inseguimento a piedi mentre un suo amico iniziava la corsa a bordo di un’altra autovettura. Il malvivente è stato bloccato in via Archimede dove, sentendosi ormai braccato, ha abbandonato l’autovettura scappando a piedi. Sul posto due volanti della Polizia. Le descrizioni fisiche del malvivente e del riferito accento nisseno dello stesso hanno fatto immediatamente indirizzare i sospetti degli agenti su un noto pregiudicato domiciliato presso una comunità terapeutica assistita. Contattata la stessa struttura i sospetti hanno preso ulteriore conferma dato il fatto che l’uomo indiziato si era arbitrariamente allontanato. Sono partite le ricerche fino a quando, nella serata, lo stesso è stato rintracciato nei pressi della stessa struttura dove aveva abbandonato un mountain bike, anch’essa oggetto di furto, utilizzata durante la fuga. Successivamente, invitato negli Uffici della Questura, il proprietario del mezzo rubato, tra le diverse foto mostrate, ha riconosciuto senza dubbio l’autore del furto. L’uomo denunciato per furto aggravato e continuato per lo stesso subirà il probabile aggravamento della misura alla quale era sottoposto. Recuperata anche la mountain bike di colore azzurro, con la scritta “Nuzzi” completa di catenaccio di colore verde, rubata probabilmente nei pressi di una farmacia nella parte alta di Ragusa, il cui proprietario potrà rivolgersi all’Ufficio Volanti della Questura.
Scoglitti, rapina a un negozio d’abbigliamento con botte e inseguimento
Due rumeni, Panaite Mircea e Manolache Costel, hanno tentato di rubare alcuni capi di abbigliamento da un negozio a Scoglitti gestito dai cinesi. Avevano un piano. Uno dei due si occupava di distrarre la proprietaria del negozio rivolgendole varie domande su alcuni articoli in vendita mentre l’altro complice, in giro per gli scaffali, abilmente cercava di nascondersi addosso la merce. La proprietaria si è resa conto di quello che stava accadendo ed ha cominciato ad urlare. I due rumeni hanno quindi strattonano la vittima cercando di scappare con la refurtiva. Sono saliti sul loro suv, ma nel tentativo di fuga hanno urtato contro le autovetture parcheggiate sulla strada. La proprietaria del negozio ha provato a fermare i due delinquenti aprendo la portiera della loro auto ed è stata violentemente scaraventata a terra durante la retromarcia dell’auto dei due ladri. Una pattuglia dei Carabinieri ha intercettato ed inseguito i due. C’è stata una folle corsa per le strette vie della frazione, poi i due sono stati bloccati. La donna proprietaria del negozio non ha riportato ferite gravi. Tanto spavento, nonostante il coraggio dimostrato ed un pianto di liberazione. I due malviventi, invece, sono stati arrestati per il reato di rapina impropria. Entrambi sono stati tradotti presso il carcere di Ragusa.
Falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, denunciato 69enne
La sezione di polizia giudiziaria della Polizia Locale di Modica, a seguito di indagini condotte unitamente alla Sezione Servizi Demografici, ha proceduto al deferimento alla Procura della Repubblica di Ragusa di O.B., 69 anni, modicano, per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. Nella sostanza l’uomo aveva, nell’ambito della richiesta di cambio residenza nello stesso Comune di Modica, attestato falsamente lo scorso mese di ottobre di avere trasferito la dimora abituale che è in città in altro immobile che si trova, invece, a Marina di Modica. A seguito di segnalazione pervenuta presso il Comando, l’ufficio di “Polizia Giudiziaria” ha avviato gli accertamenti conseguentemente ai quali l’interessato è stato convocato in sede e invitato a nominare il proprio legale di fiducia.
Vittoria, guida senza patente, droga ed armi
P.S. 43enne vittoriese si trovava alla guida di una Mini Cooper, sprovvisto di documenti, la patente di guida era stata revocata nel 2010, il veicolo era privo della copertura assicurativa. Nella circostanza il soggetto si accompagnava ad un noto pregiudicato e sorvegliato speciale di Pubblica Sicurezza. P.S. è stato denunciato in stato di libertà ed il veicolo posto in fermo amministrativo. Nel corso di un altro posto di controllo la Polizia ha fermato due soggetti a bordo di un’autovettura e proceduto alla perquisizione personale e veicolare. Nel porta oggetti sono stati rinvenuti sei grammi di hashish e sulle tasche del passeggero due grammi della stessa sostanza. I due vittoriesi, un 28enne ed un 29enne, hanno dichiarato di farne uso personale e sono stati segnalati alla Prefettura di Ragusa. Nel corso di un ulteriore controllo, un pregiudicato vittoriese di 29 anni, B.D., è stato fermato a bordo di un’autovettura ed è stato perquisito. Nel vano portaoggetti è stato rinvenuto un manganello telescopico della lunghezza di 40 centimetri. L’uomo è stato denunciato per il reato di porto abusivo di arma.
MODICA, SOTTO CASA DELL’EX FIDANZATA TENTA DI BRUCIARLE IL MOTORINO
La Polizia ha denunciato all’Autorità Giudiziaria S. G., trentaduenne modicano incensurato, che nella nottata dell’epifania con un bidoncino di benzina si era recato presso l’abitazione dell’ex fidanzata, con l’intento di bruciarle il motorino. Alla base della decisione ci sarebbe la rottura della relazione sentimentale con la sua ex fidanzata avvenuta poco dopo il capodanno appena trascorso. L’uomo, preso dai fumi dell’alcol, si era determinato a vendicarsi avvisando l’ex per telefono, probabilmente nel tentativo di farla rientrare dalla serata che stava trascorrendo fuori con amici. La donna, dopo aver telefonato alla Polizia, ha chiesto il passaggio ad un amico e si è recata a casa e, a pochi metri, ha notato S.G. che teneva in mano un bidoncino di benzina. Quindi, nel tentativo di fermarlo e dissuaderlo dalle sue intenzioni, lo ha raggiunto cercando di togliergli dalle mani il bidoncino, collaborata dall’amico che l’aveva accompagnata. Nella circostanza S. G. ha minacciato i due con la benzina e, nella concitazione del momento, il liquido infiammabile si è versato a terra, andando in parte a finire addosso alla donna. La polizia, giunta sul posto, ha accompagnato S.G. in Commissariato e lo ha denunciato per il reato di minaccia aggravata nei confronti dell’ex fidanzata e dell’amico di quest’ultima.
Polizia Provinciale Ragusa sequestra un centinaio di uccelli e denuncia cinque cittadini maltesi
E’ stato eseguito in contrada S. Icoro, tra Modica e Ragusa, un maxisequestro di uccelli che erano stati catturati facendo ricorso a strumenti non leciti da parte di cinque cittadini maltesi, tutti denunciati all’autorità Giudiziaria per uccellagione, furto venatorio, maltrattamento di animali. I cinque erano arrivati nel territorio ragusano per procedere alla cattura di questi fringillidi per poi essere rivenduti nell’Isola dei Cavalieri. Utilizzando cinque cardellini e cinque verzellini, che facevano da richiamo, e un cardellino imbrigliato sopra una canna che strattonato serviva da zimbello, i cinque maltesi avevano cattura quasi 100 uccellini. Se non fossero intervenuti gli agenti della Polizia Provinciale, i cinque bracconieri, stante le attrezzature possedute, avrebbero catturato più di 500 uccellini. L’uccello che fungeva da zimbello è stato ritrovato con le ali spezzate e con un amo conficcato nel petto per tenerlo attaccato alla canna. Molti di questi animali sarebbero andati incontro a morte considerato che venivano riposti in piccole scatole di cartoni con notevole difficoltà respiratorie che avrebbe impedito loro di non cinguettare e di eludere così il controllo della dogana nel momento in cui si sarebbero imbarcati sul catamarano per Malta. Dopo aver formalizzato la denuncia alla Procura dei cinque maltesi, gli uccellini catturati sono stati liberati.
Arrestati a Modica un marocchino e due pozzallesi – Sequestrati 32 grammi di eroina pura
La Polizia ha tratto in arresto Mustapha Rheydouni di 46 anni, con numerosi precedenti di polizia in materia di stupefacenti, Nicolò Buscemi di 30 anni e Vincenzo Figura di 29 anni, incensurati. Da un po’ di tempo la Polizia di Modica aveva posto la propria attenzione sul marocchino residente da molti anni a Pozzallo, per capire le modalità con cui si riforniva della droga che spacciava poi nel suo comune di residenza. Dopo numerosi appostamenti è stato accertato che lo straniero era solito recarsi in pullman a Palermo, in compagnia di soggetti incensurati. La tecnica utilizzata dallo spacciatore era quella di servirsi di soggetti incensurati per il trasporto della droga. Nel corso di un servizio appostamento, giovedì alle 22, alla fermata del pullman proveniente da Palermo, in Piazzale Falcone – Borsellino, Mustapha e Buscemi scendevano dal pullman e si dirigevano verso una Nissan Micra con a bordo Figura. Quando gli agenti li hanno bloccati, Buscemi ha buttato un involucro di colore bianco che teneva nascosto in una tasca del giubbotto contenere 32 grammi di eroina, mentre il conducente della macchina, incurante dell’Alt Polizia e della presenza di un poliziotto davanti la sua autovettura, ingranava la marcia e fuggiva per il Corso Umberto e la via Nazionale, inseguito e poi bloccato dalle pattuglie della Polizia nella parte alta della via Nazionale. I tre sono stati associati alla casa circondariale di Ragusa, in attesa dell’udienza di convalida.
INCENDIO ALL’ENI DI RAGUSA
Mercoledì sera i vigili del fuoco sono intervenuti alle 21,20 nell’area dello stabilimento Versalis (ex Eni) di Ragusa, dove si era sviluppato un incendio. Qualche cittadino abitante nella parte alta di Ragusa dice di aver sentito un forte rumore come di uno scoppio. Le squadre dei vigili hanno provveduto a spegnere l’incendio che ha interessato i quadri di distribuzione elettrica dello stabilimento ed alla messa in sicurezza degli impianti di processo. In attesa di effettuare le verifiche di rito gli impianti sono fermi.
OSPEDALE DI IBLA, MUORE UN BIMBO DI 11 MESI
E’ morto nel reparto di pediatria dell’Ospedale Arezzo di Ibla, un bimbo di undici mesi. Il piccolo, figlio di una coppia di albanesi, si era sentito male, con vomito e diarrea mercoledì. I genitori lo avevano portato in ospedale, ma dopo essere stato visitato era stato dimesso. Giunto a casa il piccolo si è sentito di nuovo male, e nel pomeriggio è stato riportato in ospedale. Giovedì mattina il bambino è spirato. I genitori hanno presentato una denuncia ai carabinieri: i Nas hanno sequestrato la cartella clinica. Questa la nota dell’azienda sanitaria: “La Direzione Generale dell’Asp di Ragusa, avendo appreso con dispiacere del decesso del piccolo T.K., nell’esprimere vicinanza e cordoglio ai genitori e alla famiglia, comunica che, in merito a quanto occorso, ha proceduto ad avviare immediata indagine interna per accertare l’intero iter clinico-assistenziale fin dal ricovero e che, a tal fine, è stato già disposto accertamento diagnostico per ricercare eventuali ulteriori cause del decesso. Dalle prime informazioni giunte alla Direzione Generale, da parte dei medici che hanno assistito il piccolo, si evidenzia un tempestivo e costante impegno dei sanitari che per tutto il corso della notte si sono prodigati nel fornire ogni forma di assistenza rianimatoria possibile, senza soluzione di continuità, ma per il continuo peggioramento delle condizioni del piccolo non ha consentito la ripresa delle funzioni vitali”.
Denunciato “bullo” di 14 anni: ha pestato un compagno di classe e fatto sniffare un medicinale ad altri dodicenni
La Polizia è stata contattata da alcuni genitori di alunni di in una scuola media di Modica, allarmati per quanto accaduto ai loro figli. Papà e mamma, si erano rivolti agli investigatori per trovare un rimedio ai diversi atti di “bullismo” compiuti ai danni dei loro figli da parte di un 14enne, atti commessi in presenza peraltro di altri compagni di classe che lo spalleggiavano. Il preside era già stato informato dai genitori di alcuni alunni di una classe che avevano segnalavano un ragazzo poco più grande degli altri, che stava creando dei problemi ed in particolar modo aveva picchiato un compagno di classe. Pochi giorni dopo il pestaggio, lo stesso 14enne aveva offerto un medicinale da sniffare ai 12enni che avevano deriso il compagno di classe picchiato, il tutto durante l’orario scolastico, approfittando di una distrazione del professore che durante la ricreazione era fuori dall’aula. Il 14enne ha compiuto più reati procedibili a querela di parte, ovvero quello di lesioni personali ed anche quello di somministrazione di un medicinale senza alcun titolo abilitativo, esercitando abusivamente una professione sanitaria. Se è vero che questa tipologia di medicinali può essere venduta liberamente dai farmacisti, non è comunque lecito offrirla per farla sniffare ad altri minori, peraltro ancora 12enni. In più occasioni su questo pericolosissimo fenomeno, di moda tra i giovani statunitensi prima e adesso anche in Italia. Raccolte le denunce di alcuni genitori e le dichiarazioni di altri che si sono ad oggi riservati di presentare formale querela, la Polizia di Stato ha quindi convocato il minore ed i suoi genitori. Il giovane in lacrime, si è scusato per quanto commesso, non essendosi reso conto della pericolosità dei gesti da lui compiuti.
Minacciava la convivente con una rudimentale alabarda, rumeno arrestato dalla Polizia
I Poliziotti che sono intervenuti su richiesta di aiuto pervenuta alla Sala Operativa della Questura di Ragusa hanno trovato un uomo che brandiva una rudimentale alabarda costruita saldando ad un tubo di ferro lungo due metri una affilata falce. Il fatto è avvenuto in contrada Torrevecchia, a Vittoria, all’interno di una delle aziende zoo-agricole della zona, a sera inoltrata. Non è stato facile per gli Agenti trovare il luogo, trattandosi di riserva o pre-riserva del Pino d’Aleppo immersa ne buio più totale. L’uomo, un romeno di 40, era fuori da un’abitazione rurale e urlava, evidentemente a chi era dentro la casa, in lingua rumena. In effetti la telefonata al 113 aveva riferito che tre rumeni erano barricati all’interno della casa per il timore di violenza da parte del loro connazionale che stava fuori. Le Volanti sono riuscite a disarmare Negos Sorin Adrian e lo hanno perquisito, trovandogli nelle tasche un taglierino con lame affilate, lo hanno bloccato e ammanettato. Solo allora, le persone barricate in casa, sono uscite fuori. Si tratta di tre rumeni, una coppia che dimora in quel luogo e, si è accertato, la convivente 29enne dell’arrestato, che già dal giorno prima, per sfuggire alle violenze continue dell’uomo, era scappata dalla casa nella quale vivevano da più di cinque anni, che si trova all’interno di un’altra azienda agricola della zona a circa un chilometro di distanza, ed aveva cercato aiuto e protezione presso i connazionali. Gli Agenti hanno condotto tutti quanti al Commissariato di Polizia di Vittoria per ricostruire i fatti. E’ emerso il tragico spaccato di una vita di una coppia che abita in campagna da tanti anni, fatto di continue vessazioni e violenze. La donna era infatti scappata di casa il giorno prima dopo una lite: aveva ricevuta una ginocchiata in pieno volto che le aveva provocato la lacerazione del labbro e la caduta di un dente. L’altra coppia di rumeni invece mossi da compassione avevano dato ospitalità alla giovane connazionale. Negos Sorin è stato condotto al carcere di Ragusa. Deve rispondere di maltrattamenti in famiglia, minacce gravi e porto abusivo di arma.
Coperta elettrica in fiamme a Ragusa – Poliziotti salvano anziana signora
E’ stata trovata sull’uscio della camera da letto, in lacrime, mentre cercava di fuggire dalle fiamme che si sprigionavano dal suo letto e dal fumo intenso che aveva ormai invaso la sua casa. Immediatamente soccorsa è stata tratta in salvo, nella notte dell’epifania, un’anziana donna ultraottantenne di Ragusa grazie al tempestivo intervento dei poliziotti dell’Ufficio Volanti che, riportando una leggera intossicazione sono riusciti a salvare dalle fiamme la malcapitata. Trascorsi 30 minuti dopo la mezzanotte una telefonata al 113 aveva segnalato che una persona gridava aiuto da un’abitazione del centro storico. Due volanti della Polizia sono accorse sul posto rilevando subito l’odore acre del fumo che proveniva da uno stabile di via Gian Battista Hodierna. Gli agenti, muniti degli estintori in dotazioni alle Volanti, si sono precipitati nell’abitazione invasa dal fumo alla ricerca di persone intrappolate. All’ingresso dello stabile è stato tratto in salvo dapprima un quarantenne che accusava già evidenti problemi respiratori e che, scavalcando un balcone, si era introdotto all’interno dell’abitazione permettendo poi l’ingresso ai poliziotti. Dopo la bonifica del piano terra gli agenti, nonostante il fumo intenso, si sono portati al primo piano e sono riusciti ad introdursi all’interno dell’abitazione in fiamme. Proprio sull’uscio della camera, da dove divampava l’incendio, hanno scoperto un’anziana donna in lacrime che invocava aiuto. La signora è stata presa in braccio dai poliziotti che l’hanno portata all’esterno. Giunti sul posto, i Vigili del Fuoco hanno domato le fiamme riscontrando che le stesse erano state causate con molta probabilità dal corto circuito di una vecchia coperta elettrica con la quale l’anziana aveva cercato di riscaldarsi. Le due persone tratte in salvo sono state trasportate al pronto soccorso di Ragusa dove, dopo alcune ore di accertamenti, sono state dimesse con una prognosi di 5-8 giorni per gli effetti del fumo. Anche i poliziotti hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche per il fumo inalato durante l’intervento.
SICUREZZA DINANZI ALLE BANCHE, PERSONALE SENZA DIVISA E ARMI
La denuncia arriva dagli ex lavoratori della Vigile ed è stata trasmessa alla procura, alla prefettura e alla questura di Ragusa. Questioni di sicurezza, ma anche una vicenda legata allo smantellamento del personale dell’istituto di vigilanza (trenta lavoratori su 49 in servizio) transitato, in parte, alla Mondialpol. Una vicenda che avrà sicuramente risvolti importanti poichè si tratta di servizi di sicurezza come il trasporto valori e i servizi antirapina dinanzi alle sedi di alcuni istituti di credito. I lavoratori scrivono che “L’istituto di vigilanza Mondialpol sta espletando i servizi senza i dispositivi di sicurezza obbligatori, non indossando la divisa e senza le armi normalmente in dotazione” .
RUBA AUTO A RAGUSA: INSEGUITO E BLOCCATO DALLA POLIZIA A VITTORIA
Ha rubato un’auto a Ragusa, è arrivato a Comiso e si è dato a guida spericolata in Piazza Fonte Diana dove si è pure fermato, parcheggiando l’auto in zona vietata. La segnalazione al 113 è arrivata dai cittadini comisani che hanno notato il pericolo nella “loro” piazza ed hanno chiesto l’intervento della Polizia. I poliziotti avevano già notato l’automobilista attraverso le telecamere di videosorveglianza installate in piazza Fonte Diana e lo stavano osservando, quando l’uomo si è rimesso alla guida della Fiat Panda e percorrendo la via Girlando ha superato la rotonda sulla statale 115 all’ingresso di Comiso e si è diretto verso Vittoria. A quel punto è scattato l’allarme per le Volanti della Polizia di Vittoria che hanno intercettato il veicolo a metà strada e gli hanno intimato l’alt. L’uomo non si è fermato ed è scattato l’inseguimento. Il fuggitivo ha provato più volte a speronare l’auto della Polizia, ma gli agenti lo hanno bloccato. Sprovvisto di documenti ha dichiarato di chiamarsi M.A.L. di San Cataldo, 37 anni. L’auto è risultata rubata a Ragusa poco più di un’ora prima. Si è scoperto che l’uomo è gravato da numerosissimi precedenti penali per reati contro il patrimonio ed attualmente si trovava sottoposto alla Misura di Sicurezza della Libertà Vigiliata in licenza finale di esperimento presso una Comunità Terapeutica Assistita di Ragusa, per ordine del Magistrato di Sorveglianza di Siracusa. Inoltre è privo di patente di guida perché revocata dal Prefetto di Caltanissetta per mancanza dei requisiti morali. E’ già stato ricoverato presso svariate comunità terapeutiche della Sicilia perché socialmente pericoloso. E’ stata predisposta pertanto un’accurata informativa per la Procura della Repubblica di Ragusa che nella persona del Sostituto Procuratore dr. Andrea Sodani ha coordinato sin dall’inizio la complessa vicenda. L’uomo è stato ricollocato presso una Comunità Terapeutica. L’autovettura nel corso della stessa giornata è stata restituita al proprietario che aveva sporto denuncia presso la Questura di Ragusa.
CONTROLLO DEL TERRITORIO DA PARTE DELLA POLIZIA
Le pattuglie della Polizia di Stato messe in campo e incrementate nelle giornate di festa appena trascorse hanno permesso di procedere alla identificazione di un consistente numero di persone ed alla verifica del rispetto delle norme del codice della strada da parte di conducenti di veicoli. Denunciati in stato di libertà due pregiudicati che sono stati riconosciuti mentre percorrevano le vie del centro cittadino di Vittoria guidando delle automobili. I poliziotti hanno infatti notato L.I. pluripregiudicato per reati contro il patrimonio che attualmente sconta una pena in regime alternativo al carcere, in detenzione domiciliare, che durante il permesso orario che il Tribunale di Sorveglianza gli ha concesso per recarsi al lavoro, guidava una autovettura. Per essere già stato Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di Vittoria, la patente di guida gli è stata revocata anni fa per mancanza dei requisiti morali. Quindi essendo incorso in questa violazione è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa per guida senza patente perché revocata ed un’informativa a parte è stata inviata al Magistrato di Sorveglianza che gli ha concesso il beneficio dei domiciliari. Un altro pregiudicato per reati in materia di stupefacenti è stato denunciato all’A.G.. Si tratta di C.I. 43enne vittoriese, anch’egli già Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di Vittoria e pertanto con la patente di guida revocata per mancanza dei requisiti morali. Infine il 44enne vittoriese Z.C. in atto sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari è stato denunciato alla Procura di Ragusa per il reato di evasione, non essendo stato trovato in casa durante un controllo mattutino.
Modica, spettacolare incidente stradale: due feriti
Spettacolare incidente stradale in Via Napoli, arteria che collega il centro cittadino con Modica Alta. La pattuglia della Polizia Locale è intervenuta a seguito di un incidente in cui erano state coinvolte una Fiat Panda, condotta dal 68enne C.M., un’Alfa Romeo alla cui guida era P.B., una trentacinquenne modicana, e una Citroen, in sosta momentanea, con a bordo il conducente. Nella sostanza, l’Alfa Romeo avrebbe iniziato il sorpasso della Citroen senza calcolare correttamente i tempi visto che sopraggiungeva, dal senso opposto, la Fiat. Lo scontro è stato inevitabile e violento. L’Alfa, dopo l’impatto ha avuto una retro spinta finendo contro la Citroen mentre la Fiat Panda è finita con violenza e con la parte posteriore sopra il muretto che delimita la carreggiata. I conducenti della Fiat e dell’Alfa Romeo sono rimasti feriti e trasferiti, in ambulanza, al Pronto Soccorso. Il 68enne è stato giudicato guaribile in una settimana, mentre la 35enne guarirà in 15 giorni. Chiuso per oltre un’ora il collegamento tra Modica Centro e Modica Alta.
SVENTATO FURTO A COMISO
Sabato 2 gennaio, alle ore 23 circa, l’intervento delle Guardie Giurate dell’Istituto di Vigilanza La Sicurezza, in collaborazione con la Polizia, ha permesso di sventare un furto presso il campo fotovoltaico in contrada Quaglio. Le Guardie Giurate della Centrale Operativa avevano intercettato una segnalazione silenziosa d’allarme provenire del campo fotovoltaico e scoperto diverse persone che si muovevano all’interno. All’arrivo degli agenti i malviventi sono fuggiti a piedi, lasciando sul posto un furgone precedentemente rubato.
Vittoria, prigioniera in casa una diciottenne con il suo bambino di sei mesi
Il primo dell’anno i Carabinieri hanno arrestato un tunisino di 38 anni, Karim Frej, bracciante agricolo. In una abitazione nei pressi di Piazza del Popolo i militari, allertati al 112, hanno trovano una porta serrata a chiave e con un grosso lucchetto dall’esterno. Dentro l’abitazione una ragazza di 18 anni, rumena, e il suo bambino di sei mesi. L’uomo è stato localizzato e arrestato poco dopo tra le serre in contrada Pozzo bollente, nell’azienda agricola dove lavora. La donna aveva iniziato una relazione con il tunisino, conosciuto circa due anni fa nelle serre dove lavoravano insieme e, nonostante la notevole differenza di età, avevano iniziato una relazione e poi una convivenza. Da quel momento è iniziato l’incubo. Appena entrata in casa, ha dovuto lasciare il lavoro ed è stata costretta a rimanere rinchiusa ogni volta che il compagno era fuori. Niente telefono, niente visite, nessuna possibilità di uscire di casa da sola. Una finestra ed un balcone al secondo piano, dai quali era anche “vietato affacciarsi”. Una vera e propria prigionia. La situazione s’era ulteriormente aggravata dopo la nascita del figlio, quando sono diventati più frequenti anche i momenti di violenza fisica e psicologica nonché le minacce inflitte dal convivente per assoggettare la povera ragazza. Karim Frej, dopo i rilievi foto-dattiloscopici, è stato tradotto – d’intesa con il pubblico ministero Francesco Riccio della Procura della Repubblica iblea – presso il carcere di Ragusa a disposizione del giudice, davanti al quale dovrà rispondere dei reati di sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia, percosse e minacce aggravate e continuate.
Diffida a modicano: stasera non si balla!
Un modicano di 56 anni è stato diffidato dalla Polizia a non effettuare una serata danzante in occasione del 31 dicembre. L’uomo aveva richiesto una autorizzazione al Comune di Modica per effettuare una serata di piano-bar all’interno di una discoteca, ma secondo la Polizia che ha fatto degli accertamenti, voleva utilizzare un locale privo dei requisiti di legge per l’effettuazione di serate danzanti.