- Udienza stamani al Tribunale di ragusa per il processo a carico di Veronica Panarello accusata di aver ucciso il figlio Loris e di averne nascosto il cadavere in contrada Vecchio Multino. Hanno giurato i periti nominati dal gup Andrea Reale: sono lo psichiatra Eugenio Aguglia di Catania e lo psicopatologo Roberto Catanesi di Bari. L’avvocato della Panarello, Francesco Villardita, ha nominato due consulenti di fiducia per la perizia psichiatrica: lo psichiatra Pietro Pietrini e il professor Giuseppe Sartori. Anche il difensore di parte civile Daniele Scrofani, che rappresenta il padre di Loris, Davide Stival, ha nominato due consulenti di fiducia: il medico Giuseppe Catalfo di Catania e la psicopatologa Maria Costanzo. La perizia psichiatrica su Veronica Panarello è stata fissata al prossimo 11 gennai. L’imputata presente in aula ha chiesto al giudice di poter restare nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto, nel Messinese, dov’era stata trasferita per una grave depressione. Il gup ha aggiornato la prossima udienza al 17 marzo.
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IL CIRCOLO SEL DI VITTORIA ESPRIME SOLIDARIETA’ ALL’IMPRENDITORE LICIO MARCHESE
Il circolo cittadino di Sinistra Ecologia Libertà di Vittoria esprime la propria solidarietà all’imprenditore e neo presidente di Confcommercio Licio Marchese per l’episodio criminale che lo ha visto, suo malgrado vittima. “In città già da qualche tempo si respira un clima pesante dove la criminalità e la violenza stanno prendendo il sopravvento. Atti incendiari nei confronti di aziende, capannoni, mezzi di lavoro che rivelano una situazione che non può essere sottovaluta ma che anzi va attenzionata. Lo stesso Marchese pochi mesi addietro era stato vittima di un’aggressione all’interno della propria abitazione. Nell’auspicare che i responsabili vengano quanto prima individuati, ribadiamo il nostro sostegno a quanti siano stati vittime di soprusi e violenze. La parte sana della città deve reagire e sostenere l’imprenditoria onesta”.
Vittoria, due interventi a distanza di poche ore per incendio autocarro ed auto in disuso
Sabato notte la sala operativa del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco ha disposto l’invio della squadra del distaccamento di Vittoria in contrada Torrevecchia, lungo la provinciale Vittoria-Santa Croce Camerina, nel piazzale della ditta This-is, dove bruciava un autocarro. I pompieri hanno spento l’incendio alle 4, ma alle 7 è stato nuovamente disposto l’intervento della squadra operativa nello stesso piazzale nel quale bruciavano due autovetture.
Santa Croce Camerina, arrestati per spaccio Abdenour Guettache e Fares Ben Hassen
I carabinieri hanno fatto irruzione in una casa, vicino a piazza degli studi, trovando un coltello aperto, della carta stagnola, diverse banconote, un tocchetto di hashish e, addosso a uno dei due spacciatori, diverse stecchette di hashish. I carabinieri hanno arrestato Abdenour Guettache, algerino 34enne e Fares Ben Hassen, tunisino 26enne, entrambi residenti a Santa Croce e già noti alle forze dell’ordine.
Ragusa, denunciati marito e moglie per aver divulgato le foto pornografiche dell’amante di lui – Inviate le foto anche ai figli della donna
La Polizia ha ricevuto una querela da parte di una ragusana che aveva intrapreso una relazione con un uomo sposato, una relazione durata alcuni mesi, fino a quando, durante i rapporti sessuali, la signora veniva ripresa più volte con il telefono cellulare dall’uomo che faceva foto e filmini, alcuni con il consenso ed altri “rubati”. Questo materiale informatico ben presto è diventato l’incubo della vittima. La moglie di lui, venuta in possesso delle foto, le trasmetteva via facebook ai figli della “rivale”, accompagnandole da insulti. Dalla denuncia è poi emerso che l’uomo minacciava la donna di divulgare ad altri il materiale informatico se non avesse accettato le sue condizioni rispetto alla relazione. Al fine di poter accertare la veridicità dei fatti denunciati dalla vittima, gli uomini della Polizia di Stato, su mandato della Procura della Repubblica di Ragusa, hanno effettuato una perquisizione domiciliare ed informatica dei coniugi. Dall’esame del materiale sequestrato, sono stati rinvenuti i files indicati dalla vittima.
Modica: evade dagli arresti domiciliari, arrestato dai Carabinieri
I Carabinieri della Stazione di Modica hanno tratto in arresto Helel Samer, tunisino, classe ’80, già noto alle forze di polizia, evaso dagli arresti domiciliari cui era sottoposto. Infatti, i militari dell’Arma si erano recati presso l’abitazione dello straniero per il previsto controllo essendo lo stesso già sottoposto agli arresti domiciliari per il reato di furto, ma l’uomo non c’era. Poco dopo, i Carabinieri lo hanno rintracciato mentre stava passeggiando in Corso Umberto come se nulla fosse. A questo punto, i militari dell’Arma lo hanno fermato e condotto in caserma ove è stato dichiarato in arresto per il reato di evasione. E’ stato tradotto presso la Casa Circondariale di Ragusa.
RAGUSA, I FRATELLI AREZZO AL TEATRO IL PALCO
Incidente stradale a Modica
La polizia locale è intervenuta, ieri, per un incidente stradale in Corso Umberto, all’altezza di Piazza Matteotti. Si sono scontrati un ciclomotore condotto dal 16enne modicano G.L., e un furgone alla cui guida era il 49enne S.G.M., anche questi di Modica. I due mezzi viaggiavano nella stessa direzione. La peggio è toccata al minore che è stato trasferito in ambulanza al Pronto Soccorso. Se la caverà in una decina di giorni. E’ al vaglio della polizia locale la dinamica del sinistro.
114 MIGRANTI SBARCATI A POZZALLO, FERMATO LO SCAFISTA
Quattro i gommoni soccorsi a largo della Libia, uno è stato condotto da Sengol Fali, nato in Senegal, 19 anni, sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria. E’ stata la nave della Guardia Costiera Italiana “Oreste Corsi” ad intercettare un primo gommone in difficoltà, mentre un’altra nave aveva già avvistato gli altri 3. Le operazioni di sbarco non hanno fatto registrare criticità ed è stata prestata la massima attenzione verso i soggetti che avevano bisogno di cure mediche, in particolar modo diverse donne incinte e tanti minori alcuni in tenerissima età. Alle procedure hanno partecipato 40 Agenti della Polizia di Stato, nonché appartenenti alle altre Forze dell’Ordine, la Protezione Civile, la Croce Rossa Italiana ed i medici dell’Asp. La Polizia Scientifica ha lavorato consequenzialmente senza sosta per le operazioni di preidentificazione e fotosegnalamento, in considerazione dei nuovi arrivi. In tempi record sono stati identificati centinaia di migranti approdati e movimentati quasi 500 migranti. I primi testimoni hanno aiutato gli investigatori a chiarire la dinamica dell’ennesimo sbarco, difatti è stato possibile catturare lo scafista che fingeva di essere uno dei migranti come gli altri. Lo scafista seppur giovanissimo è andato in Libia, ha preso accordi con i trafficanti per condurre uno dei gommoni in cambio di una somma di denaro non quantificata ma di sicuro non superiore a 1.000 dollari per come ha fatto capire l’indagato. Anche questi passeggeri hanno pagato circa 800 dollari per il viaggio. Il senegalese è statro portato al carcere di Ragusa. Nel 2015 sono 147 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa.
Terrorismo: migrante fermato a Pozzallo, frase shock sul cellulare: “Allah è grande, ma l’Is di più”
Il fermo è stato effettuato dalla Digos di Ragusa. L’uomo era giunto a Pozzallo il 4 dicembre scorso su un barcone insieme ad altri migranti. La sua appartenenza allo Stato islamico sarebbe comprovata dalle immagini trovate sul suo cellulare. L’interrogatorio di garanzia si è svolto stamane davanti al gip del Tribunale etneo, Daniela Monaco Crea. Il cittadino di nazionalità siriana, di 20 anni, è stato sentito alla presenza del legale e del procuratore aggiunto di Catania, Carmelo Zuccaro. “E’ un’operazione di controllo che ha funzionato, la prova dell’efficacia del sistema di prevenzione”, commenta il ministro dell’interno Angelino Alfano. Su Facebook il vicepresidente del Senato leghista Roberto Calderoli: “Ma come, Renzi e Alfano non avevano escluso categoricamente che i terroristi potessero arrivare sui barconi, affermando che casomai arrivano in aereo e prendendosi gioco di chi sosteneva il contrario? Spaventa il pressapochismo con cui vengono gestite dal governo questioni tanto importanti; nel nome del buonismo e dell’antirazzismo, insieme ai pochi che fuggono veramente dalla guerra stiamo accogliendo molti migranti economici e anche qualche terrorista. Ci stiamo tirando in casa un cavallo di Troia che da un momento all’altro potrebbe rivelare in modo tragico il proprio tremendo contenuto: rispediamolo fuori dalle nostre mura, finchè siamo in tempo!”, conclude.
Catturata una donna coinvolta nell’operazione “Tsunami”
La Polizia di Stato ha catturato, in esecuzione all’ordinanza della Procura della Repubblica Distrettuale Antimafia di Catania, Bianca Giudice, nata a Vittoria nel 1977, per aver fatto parte di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. La donna era già emersa nell’operazione “Tsunami” portata a termine nel 2008 dalla Squadra Mobile di Ragusa. La vasta operazione di Polizia aveva visto il coinvolgimento di oltre 100 persone, molte della quali già condannate per associazione a delinquere di stampo mafioso. Gli indagati sono stati tutti già processati e condannati; tra i soggetti coinvolti nell’operazione Tsunami vi era anche la Giudice, moglie di uno dei soggetti arrestati, che si occupava insieme al marito di trafficare sostanze stupefacenti. La donna dopo la condanna aveva proposto appello e poi successivamente ricorso per Cassazione. Gli uomini della Squadra Mobile di Ragusa dopo aver ricevuto il mandato di cattura si sono recati presso l’abitazione della donna che si è subito consegnata. Successivamente la Squadra Mobile ha condotto Giudice al carcere femminile di piazza Lanza a Catania.
Arrestati a Vittoria Giuseppe Iacono e Suraj Simin
Giuseppe Iacono, vittoriese di 31 anni, era stato coinvolto e raggiunto da ordinanza di custodia cautelare nel lontano 2004, arrestato al culmine di un’attività d’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, che aveva azzerato un sodalizio criminale composto in maggior parte da magrebini, impegnato nell’attività di spaccio di stupefacenti. Nel corso degli anni la giustizia ha fatto il suo corso e tra sentenze di primo e secondo grado, infine è divenuta definitiva la condanna a quattro anni di reclusione e 18.000 euro di multa oltre all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni e la sospensione della patente di guida per due. Per questi motivi l’Ufficio Esecuzioni penali della Corte di Appello di Catania, riesaminando lo stato di esecuzione della pena, ha rilevato che risultano ancora da espiare poco più di 11 mesi di reclusione, pertanto ha disposto la cattura di Iacono perché espii la pena residua in regime di detenzione domiciliare. L’altra persona arrestata è un romeno di 30 anni, colpito da Mandato d’Arresto Europeo emesso dalle autorità romene che ne hanno diramato le ricerche in ambito internazionale. Dopo la sua compiuta identificazione ad opera della Polizia Scientifica, per essere certi della sua identità, l’uomo è stato tradotto in carcere a Ragusa a disposizione del Presidente della Corte di Appello di Catania, così come previsto dalla legge, in attesa del provvedimento di estradizione nel suo paese. Le ricerche sono scaturite dalla condanna del Tribunale romeno di Bacau che ha ritenuto l’uomo colpevole di guida senza patente e sotto l’influenza dell’alcol infliggendogli la pena ad un anno e sei mesi di reclusione.Nel corso delle attività di Polizia sono state denunciate in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria sei persone, quattro uomini e due donne, responsabili di reati vari, tra i quali minacce, ingiurie, appropriazione indebita.
ACATE, EVADE DAI DOMICILIARI MARIO PROCIDA
Il 28enne pregiudicato vittoriese era stato arrestato lo scorso novembre nell’ambito dell’operazione “Predator”, con la quale era stato sgominato un sodalizio criminale dedito alla commissione di furti ai danni di istituti scolastici e cantieri edili della provincia di Ragusa e con base logistica ad Acate. Mario Procida stava percorrendo una via del centro cittadino, quando una pattuglia di militari lo ha riconosciuto. Il giovane ha accelerato fuggendo via ma, dopo un breve inseguimento, i Carabinieri gli hanno impedito qualsiasi via di fuga, bloccandolo. Considerata l’assenza dal domicilio e il mancato rispetto delle prescrizioni inerenti la misura alternativa alla detenzione carceraria, il pregiudicato è stato sottoposto nuovamente al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
Modica, terza evasione in tre giorni
Nella serata di giovedì 10 dicembre, i Carabinieri hanno tratto in arresto Giuseppe Iozzia, evaso nuovamente dagli arresti domiciliari. I Carabinieri lo hanno rintracciato mentre stava passeggiando per strada. Questa volta, dopo le formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso il Tribunale di Ragusa, lo Iozzia è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Ragusa.
Minacce al Sindaco di Comiso, altra ordinanza di custodia cautelare per “Mariu u checcu”, attualmente in carcere per estorsione
La Polizia nel mese di luglio di quest’anno avevano tratto in arresto Mario Campailla, nato a Vittoria nel1962 e residente a Comiso, per violazione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza e minacce al Sindaco, Vice Sindaco e a loro collaboratori. Il Dott. Francesco Puleio, titolare delle indagini, aveva chiesto la convalida dell’arresto e la custodia cautelare in carcere, stante la spiccata pericolosità del soggetto. Il Gip convalidava l’arresto ma applicava la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G. La Procura della Repubblica di Ragusa depositava quindi un atto d’appello, accolto dal tribunale del Riesame, perché Mario Campailla, detto “Mariu u checcu”, è un soggetto pluripregiudicato anche per aver fatto parte di un’associazione a delinquere di stampo mafioso e per questo e tutti gli altri reati commessi (rapine, estorsioni, porto d’armi, traffico di stupefacenti). Notificata l’ordinanza, Campailla ricorreva in Cassazione per ottenerne l’annullamento, ma la Suprema Corte ha rigettato il provvedimento. Per ricordare i fatti accaduti nel mese di luglio, Campailla, non curante delle prescrizioni a lui imposte, aveva più volte minacciato gli operai prima ed il Sindaco di Comiso Spataro dopo, per aver montato un palco in Piazza Fonte Diana a pochi passi dal bar della sua compagna (di fatto gestito da lui). A suo dire il palco doveva essere montato in un’altra posizione perché i suoi clienti dovevano beneficiare degli spettacoli e che diversamente lui non avrebbe ricevuto il profitto sperato.
Incidente mortale sulla Comiso-Santa Croce
Salvo De Gregorio, 21 anni di Vittoria, ha perso la vita venerdì a causa di uno scontro, avvenuto alle 19:40 sulla strada provinciale n. 20 al km 7 tra una Mercedes classe A, che viaggiava verso Comiso e una Ford Fiesta diretta, in direzione opposta, verso Santa Croce. Nell’impatto un vittoriese di 34 anni che guidava la Mercedes, con a bordo De Gregorio, è rimasto ferito e la sua prognosi è riservata. Illeso il conducente della Ford, un ragusano di 23 anni.
SBARCO A POZZALLO
Fermati 2 scafisti a Pozzallo, uno è minore. Tra i migranti, 178, una donna con gravi ustioni causate accidentalmente dalla benzina che fuoriusciva dai fatiscenti serbatoi del gommone. I migranti hanno pagato in media 1.000 dollari, i trafficanti ne hanno incassati quasi 200.000. La Polizia di Stato sta continuando le procedure di identificazione dei migranti sbarcati ed ospitati a Pozzallo. Già sono stati trasferiti in altri centri i 580 migranti sbarcati 5 giorni addietro. I migranti di quest’ultimo sbarco erano partito dalla Libia, gli scafisti sono uno senegalese e l’altro somalo. Il funzionario dirigente del servizio di Ordine e Sicurezza Pubblica della Polizia di Stato, con a disposizione decine di uomini, ha dovuto poi coordinare le immediate partenze, i trasferimenti dal centro di prima accoglienza di Pozzallo ad altre regioni, di centinaia di migranti. Le operazioni di sbarco non hanno fatto registrare criticità ed è stata prestata la massima attenzione verso i soggetti che avevano bisogno di cure mediche, in particolar modo diverse donne incinte e tanti minori alcuni in tenerissima età. La donna ricoverata per ustioni si era bruciata perchè la nafta che le aveva invaso la pelle, a contatto con l’acqua salata delle onde, le ha procurato delle lesioni.
Tentano furto in abitazione, arrestati dalla Polizia
A tarda sera una coppia di coniugi ha fatto rientro a casa, a Vittoria, e con amara sorpresa ha trovato il portoncino aperto. i poliziotti, subito allertati, sono entrati in casa ed hanno sorpreso due individui che tentavano uno di nascondersi, l’altro di guadagnarsi una via di fuga attraverso il cavedio ed il tetto di altre abitazioni. Sono stati bloccati ed ammanettati. Si tratta di: Gaetano Scaretti, vittoriese 43enne, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, e Angelo Argentino, vittoriese di 42 anni, anche lui pregiudicato per reati contro il patrimonio. Sono stati posti agli arresti domiciliari. La tempestiva richiesta di intervento dei proprietari ha fatto si che la Polizia potesse intervenire in tempo per assicurare alla giustizia i responsabili che non hanno avuto il tempo di asportare nulla.
Topo d’appartamenti arrestato dai carabinieri a Caucana
I carabinieri di Santa Croce Camerina hanno arrestato un ventitreenne per furto in abitazione. Un cittadino residente a Caucana ha telefonato al 112 segnalando dei movimenti sospetti presso un’abitazione. I militari, giunti sul posto, hanno riscontrato l’effrazione della porta e, entrati, hanno trovato un ladro che è stato immediatamente bloccato e arrestato per il reato di furto in abitazione in concorso. Addosso al giovane i carabinieri hanno trovato due grossi cacciaviti e della refurtiva, profumi e monili, che sono stati direttamente restituiti al proprietario della casa, un sessantenne comisano. Lungo la strada, nei pressi dell’abitazione “visitata”, i militari hanno trovato l’auto con la quale probabilmente ladro era arrivata sul posto, intestata a un suo amico, priva di assicurazione, che pertanto è stata sequestrata. I militari stanno indagando ulteriormente per chiarire la posizione del proprietario dell’auto, sospettando che potesse essere il palo del “colpo” ed essere fuggito a piedi per le campagne all’arrivo dei carabinieri. I carabinieri quindi sono andati a perquisire l’abitazione dell’arrestato nella speranza di trovare altra refurtiva. E infatti hanno trovato un ciclomotore che era stato rubato un anno fa a Ragusa.. Il giovane è stato denunciato quindi anche per il reato di ricettazione. L’arrestato, Adenis Tosku, 23enne albanese nullafacente domiciliato a Santa Croce, è stato quindi accompagnato al carcere di contrada pendente a Ragusa. I carabinieri hanno anche scoperto che l’arrestato è irregolare sul territorio nazionale e quindi al momento della sua liberazione dal carcere sara espulso dall’Italia.
SANTA CROCE CAMERINA, SI CERCA IL CADAVERE DI UNA DONNA NELLE FONDAMENTA DELLA CASA DEL GENERO
Maria Di Martino è scomparsa il 22 febbraio del 2005, il suo corpo non è stato mai ritrovato, ed il genero Giuseppe Maurici, imputato di omicidio e occultamento di cadavere è sotto processo davanti alla Corte d’Assise di Siracusa. Gli inquirenti hanno sempre ritenuto che il cadavere fosse stato occultato e fra gli elementi a favore di questa tesi anche una ingente somma di denaro, mai ritrovata, che la donna custodiva. Il corpo della poveretta era già stato cercato in altri territori, ma mai nella casa dell’odierno imputato. Le indagini della Squadra Mobile si sono concentrate in questi giorni nella casa di Maurici a S. Croce Camerina, in quanto le ultime notizie inducono gli investigatori a sospettare che l’uomo, all’epoca dei fatti, avesse occultato il cadavere nelle fondamenta della casa di sua proprietà all’epoca in costruzione. Allo scopo di riscontrare e quindi verificare i sospetti degli investigatori, poche settimana addietro si è scoperto che, qualche giorno dopo la scomparsa della donna, il genero aveva acquistato diversi metri cubi di cemento. Maurici fu subito sospettato dell’omicidio. Oggi alla luce delle nuove informazioni la Procura della Repubblica ha dato disposizioni agli uomini della Questura e alla Polizia Scientifica per rintracciare resti umani nella casa. Gli investigatori, per ben tre giorni, hanno dunque utilizzato speciali strumentazioni della Polizia di Stato per “radiografare” le strutture della casa comprese le fondamenta, per poi ispezionare i luoghi con i cani molecolari addestrati alla ricerca di resti umani. Le ricerche hanno permesso alla Squadra Mobile di acquisire importanti elementi che potrebbero fornire novità rilevanti. Alcuni reperti sono stati inviati al servizio di biologia della Polizia Scientifica per appurare se ciò che è stato sequestrato può essere attinente alle indagini. I risultati saranno consegnati a breve, considerato che il processo a carico di Maurici è tutt’ora in corso.