Sabato pomeriggio i Carabinieri hanno arrestato Salvatore Lupo, 35 anni, già noto alle forze di polizia. Intorno alle ore 16 alcuni cittadini avevano segnalato un uomo che si aggirava nei pressi di un deposito comunale. I militari dell’Arma hanno verificato che era stato scardinato il lucchetto di chiusura del cancello di ingresso del deposito ed entrati all’interno del deposito, hanno sorpreso il malvivente mentre stava armeggiando su alcuni veicoli di proprietà del Comune di Ispica custoditi all’interno del deposito. L’uomo, fermato dai Carabinieri, è stato trovato in possesso di diversi arnesi da scasso. Da una verifica all’interno del deposito, i Carabinieri hanno riscontrato che, poco prima, il Lupo aveva forzato alcuni autocarri parcheggiati nel tentativo di asportare alcune parti meccaniche, in particolare, delle batterie di alimentazione nuove. Al termine delle formalità di rito, l’arrestato, su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura di Ragusa, è stato rimesso in libertà.
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TRAGEDIA A VITTORIA – STUDENTE PRECIPITA DAL 2° PIANO DI UN LICEO E MUORE
Venerdì mattinata in un liceo di Vittoria un ragazzo di 19 anni, per cause in corso di accertamento, è precipitato dal secondo piano riportando gravissime ferite. Trasportato d’urgenza presso l’ospedale “Guzzardi”, è deceduto poco dopo. Sul posto, allertati da una chiamata al 112, sono giunti i Carabinieri del Nucleo Operativo e della Stazione di Vittoria per i rilievi del caso che hanno interessato l’edificio scolastico. Il magistrato di turno, dott. Puleio, al termine delle operazioni e dell’ispezione cadaverica, ha disposto la restituzione della salma ai familiari per le esequie.
Sorpreso mentre cedeva della droga ad un altro giovane
I Carabinieri di Pozzallo hanno eseguito un apposito servizio antidroga su tutto il territorio di competenza, in particolare, sono stati effettuati numerosi controlli nei pressi di locali e piazze maggiormente frequentati dai giovani. I militari anno tratto in arresto, per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, un giovane di 19 anni. Si tratta di Ben Fath Oussema, tunisino, classe ’96, incensurato. I Carabinieri, infatti, hanno notato il ragazzo che, con fare sospetto, si aggirava per le vie del centro di Pozzallo e, dunque, dopo averne seguito gli spostamenti, lo hanno sorpreso mentre cedeva un involucro ad un altro giovane. Il pusher, sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di circa 15 grammi complessivi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, suddivisa in diverse dosi già confezionate e pronte per lo spaccio. Lo straniero è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
La Polizia denuncia un uomo per atti osceni commessi nel parcheggio di una palestra modicana
Il Commissariato di Modica è intervenuto per una segnalazione di molestie sessuali, più precisamente atti osceni, verificatisi nel parcheggio di una nota palestra del quartiere di Modica Sorda. Una donna ha segnalato che dopo aver accompagnato la propria figlioletta in una palestra, si accorgeva che nel parcheggio c’era un uomo con i pantaloni abbassati intento a masturbarsi, il quale, nonostante scoperto dalla donna, piuttosto che smettere, continuava imperterrito. Le immediate ricerche estese in tutta l’area delle struttura ricreativa consentivano agli agenti di rintracciare la persona sospetta che già si era intrufolata all’interno dei locali della palestra. Si tratta di un cittadino non comunitario E.J. di anni 31, da tempo regolarmente soggiornante a Modica che, dopo il riconoscimento da parte della vittima, è stato condotto in Commissariato e quindi denunciato a piede libero per il reato di atti osceni aggravato.
OMICIDIO LORYS, NOTA DELLA PROCURA DI RAGUSA
La Procura della Repubblica di Ragusa comunica che Veronica Panarello, giorno 17, ha effettuato un sopralluogo unitamente a Personale della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Polizia Penitenziaria, al fine di ricercare lo zaino di Lorys, che la stessa ha ammesso di aver gettato (per disfarsene) lungo la strada percorsa per recarsi al castello di Donnafugata dove doveva partecipare ad un corso dimostrativo di cucina. Primi accertamenti hanno dato esito negativo e gli investigatori effettueranno ulteriori ricerche nelle prossime ore, anche con ausilio di mezzi e tecniche speciali. “Si rappresenta che la donna, durante le attività di ricerca dello zaino, ha riferito ulteriori importanti elementi rispetto alle dichiarazioni già rese in sede di interrogatorio pertanto si è ritenuto opportuno ascoltare nuovamente l’indagata che ha fornito una diversa versione. Le dichiarazioni rese sono al vaglio di questa Procura della Repubblica che le sta valutando unitamente agli investigatori della Polizia di Stato e dei Carabinieri”.
VITTORIA, OPERAZIONE “PREDATOR”
I Carabinieri di Vittoria sono stati impegnati tra la serata di ieri e le prime luci dell’alba di giovedì oggi in diverse perquisizioni personali e domiciliari, da inquadrarsi nell’ambito dell’operazione “Predator”, che ha consentito di sgominare una gang composta da 4 pregiudicati attiva nella commissione di numerosi furti in istituti scolastici e in cantieri edili in tutta la provincia di Ragusa, e in particolare nell’ipparino.Denunciati a piede libero per ricettazione due insospettabili di Mazzarrone G.C., 29enne, e V.C., 30enne, trovati in possesso nelle loro abitazioni di alcuni computer fissi completi, trafugati lo scorso febbraio in un liceo di Acate. Inoltre, è stata eseguita un’ulteriore misura cautelare nei confronti di un uomo che si è reso irreperibile: M.M.G., 29enne vittoriese, è stato così sottoposto all’obbligo di presentazione alla P.G., dovendo rispondere, a vario titolo, di furto aggravato e di ricettazione. La refurtiva recuperata è stata sottoposta a sequestro in attesa di restituzione agli aventi diritto. Allo stato attuale non si escludono ulteriori sviluppi dell’indagine, diretta ad individuare altri complici ed eventuali basisti.
A fuoco lo stabilimento Baja a Marina di Ragusa
Si attende la perizia dei vigili del fuoco per capire l’esatta dinamica dell’incendio che, la scorsa notte, ha parzialmente distrutto lo stabilimento balneare “Baja” a Marina di Ragusa. Le fiamme, fortunatamente, sono state circoscritte dai vigili del fuoco del comando provinciale e del distaccamento degli ausiliari di Santa Croce Camerina. L’intervento dei pompieri ha evitato che le fiamme distruggessero anche l’area adibita a cucina. Dall’inizio dello scorso anno, sono dieci gli stabilimenti balneari nel litorare ibleo andati in fumo. “Attendiamo l’esito delle indagini della polizia e dei vigili del fuoco – spiega Antonello Firullo, presidente dei balneari della Confesercenti – per dare una valutazione più complessiva. E’ probabile l’origine dolosa ma, fino ad ora, non ne siamo certi. Siamo preoccupati, semmai, su un fenomeno inquietante con troppi incendi che hanno interessato strutture o stabilimenti balneari operativi nel territorio del ragusano. Ai gestori del Baja esprimo la solidarietà e la vicinanza come organizzazione di categoria”.
SGOMINATA ORGANIZZAZIONE SPECIALIZZATA NEI FURTI IN DANNO DI CANTIERI EDILI E ISTITUTI SCOLASTICI IN PROVINCIA DI RAGUSA
I Carabinieri hanno emesso cinque provvedimenti cautelari nei confronti di Gaetano Velardita, 26enne vittoriese, disoccupato, pregiudicato, ristretto presso la Casa Circondariale di Ragusa, Mario Procida Mario, 28enne vittoriese, disoccupato, pregiudicato, sottoposto agli arresti domiciliari, Salvatrice Trubia, 26enne gelese, disoccupata, pregiudicata, sottoposta agli arresti domiciliari, Gaetano Velardita, 20enne comisano, disoccupato, pregiudicato, sottoposto agli arresti domiciliari, e M. Mirabella, 29 enne di Vittoria ma residente ad Acate, sottoposto ad obbligo di presentazione alla P.G. Sono stati anche deferiti, in stato di libertà, altre 10 persone per ricettazione in concorso. E’ stata recuperata quasi tutta la refurtiva, costituita da moderna attrezzatura informatica e tecnologica e da utensili e materiale vario per l’edilizia, per un valore complessivo di oltre 50.000,00 euro, che venivano rivendute ad acquirenti senza scrupoli, che talvolta hanno addirittura commissionato i furti. Nel corso delle indagini si è appurato che la base logistica del sodalizio era ad Acate, nelle abitazioni degli arrestati, nonché in case rurali abbandonate ed occupate dagli indagati, ove veniva custodita la merce rubata in attesa di essere smerciata. I colpi messi a segno dalla banda, sinora accertati, sono circa 12.
Arrestati due tunisini che si picchiavano al mercato ittico di Scoglitti
Ayoub Ayadi di 36 anni e Nejm Eddine Khemiri di 31 anni, entrambi con svariati precedenti penali per reati contro il patrimonio e la persona, sono stati tratti in arresto e rinchiusi in carcere per violenza, minaccia, oltraggio e lesioni personali a Pubblico Ufficiale. Una lite con calci e pugni era scoppiata tra i due, che hanno continuato a colpirsi nonostante l’intervento dei poliziotti ed alla richiesta di declinare le proprie generalità si sono scagliati con violenza contro gli agenti colpendoli con calci, pugni e testate. Due poliziotti sono rimasti feriti e sono stati medicati presso il Pronto soccorso dell’Ospedale di Vittoria. Hanno riportato contusioni varie ed hanno ricevuto 10 giorni di prognosi ciascuno.
IDENTIFICATA RUMENA CHE AVEVA SCIPPATO UN 85.ENNE COMISANO
Lo scorso 6 settembre, in via Pace a Comiso, un anziano era stato vittima di uno scippo. Una ragazza gli aveva preso il portafoglio, privo di soldi, che teneva nella tasca posteriore destra dei pantaloni ed era fuggiva. Durante la fuga la ragazza aveva perso il suo telefono cellulare, che si era rotto in tre parti che furono raccolti dalla vittima e consegnati agli Operatori di Polizia. Successivamente era stato rinvenuto il portafoglio nei pressi della Chiesa Madre. La scena del delitto era stata interamente ripresa dalle telecamere a circuito chiuso dell’impianto di videosorveglianza di un locale pubblico. Dopo due mesi di indagini, basate sul telefono che la donna aveva perso e sulle immagini della telecamera, si è potuto scoprire l’identità della donna che aveva effettuato lo scippo e che è stata segnalata all’Autorità Giudiziaria per scippo.
SGOMINATA IN PROVINCIA DI RAGUSA GANG DEDITA AI FURTI
Dalle prime ore di questa mattina, circa 30 Carabinieri del Comando Provinciale di Ragusa, stanno dando esecuzione a 4 provvedimenti cautelari emessi dal Gip del Tribunale di Ragusa su richiesta della locale Procura della Repubblica su altrettanti soggetti dediti a furti presso istituti scolastici e cantieri edili della provincia di Ragusa. Allo stesso tempo sono in corso numerose perquisizioni dirette alla ricerca della refurtiva asportata. I provvedimenti restrittivi sono il risultato di un’indagine, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Vittoria e coordinata dalla Procura Iblea, che ha consentito di accertare che gli indagati, alcuni dei quali gravati da numeri precedenti penali, si erano resi responsabili di una serie di furti.
VERONICA PANARELLO ARRIVA LENTAMENTE LA CONFESSIONE, ULTIMA VERSIONE: LORYS E’ MORTO STRANGOLANDOSI MENTRE GIOCAVA
Una giornata piena di colpi di scena. Si sta arrivando lentamente alla verità. Lorys Stival sarebbe morto mentre giocava con delle fascette elettriche. È l’ultima versione della madre del piccolo a investigatori e magistrati di Ragusa. Per Veronica Panarello sarebbe stato un incidente a causare la morte del bambino di otto anni. La donna racconta di avere fatto di tutto per salvare Lorys, ma che poi presa dal panico avrebbe preso il corpo del bambino per portarlo nel canalone di Mulino Vecchio. Ha detto ai magistrati che nessuno le avrebbe creduto se avesse detto che il bimbo era morto in casa per un incidente e che quindi ler è venuta l’idea di liberarsi del corpo del figlio. Questa la spiegazione. Avrebbe poi gettato lo zaino del bambino sulla strada verso Donnafugata. La donna ha ribadito di non avere ucciso Lorys e di avere agito da sola. Oggi ci sono stati sopralluoghi a Santa Croce Camerina e nella strada per il Castello di Donnafugata. Veronica Panarello è stata infatti portata da polizia e carabinieri negli uffici della Procura di Ragusa. Qui è stata sentita dal procuratore Carmelo Petralia e dal sostituto Marco Rota.
Blitz antidroga a Scicli: decine di perquisizioni ed un arresto
I Carabinieri di Modica, supportati da due unità cinofile del Nucleo di Nicolosi, hanno eseguito un blitz antidroga nel territorio di Scicli dove sono state eseguite decine di perquisizioni domiciliari e personali ed è stata eseguita un’ ordinanza di applicazione di misura cautelare nei confronti di due soggetti. Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di individuare, tramite mirati appostamenti e servizi di osservazione, controllo e pedinamento, alcuni soggetti che gestivano il traffico di sostanze stupefacenti lungo la fascia costiera del territorio di Scicli e nello stesso centro abitato. La fiorente attività di commercio al dettaglio di sostanze stupefacenti aveva il canale di approvvigionamento a Scicli e nel comune di Santa Croce Camerina e lo smercio dello stupefacente avveniva solitamente in luoghi di volta in volta individuati tramite accordi telefonici tra venditore ed acquirente, i quali vedevano bene di utilizzare un linguaggio criptico durante le conversazioni. Il Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Ragusa, dott.Andrea Reale, ha emesso un’ordinanza di misura cautelare in carcere nei confronti di Giovanni Nicotra, classe ‘66 e dell’obbligo di dimora nel comune di residenza nei confronti di Angelo Scivoletto, classe ’85, entrambi già noti alle forze di polizia, responsabili del reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
Santa Croce Camerina: la Polizia passa al setaccio la città
Su disposizione del Questore Dott. Giuseppe Gammino sono stati intensificati i servizi di controllo del territorio con particolare attenzione al comune di Santa Croce Camerina e zone limitrofe. Nella serata di lunedì le pattuglie hanno battuto le strade del centro e le zone di periferia della città, compreso Punta Secca, al fine di prevenire e contrastare reati contro il patrimonio, con particolare attenzione ai furti di rame e controllare la pozione sul territorio nazionale di diversi cittadini extracomunitari. Accertamenti particolari sono stati predisposti nei confronti di diversi soggetti, comunitari ed extracomunitari, con precedenti specifici per reati contro il patrimonio e lo spaccio di sostanze stupefacenti, al fine di verificare l’osservanza delle prescrizioni imposte da misure cautelari ed alternative alla detenzione. Numerosi i posti di blocco disposti sul territorio durante i quali sono state controllate 120 persone e 52 autovetture, elevando sanzioni al codice della strada per diverse centinaia di euro. Sottoposti a controllo anche diversi soggetti già assoggettati alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale nonché sottoposti agli arresti domiciliari.
Tecnis, sospesa la certificazione antimafia
OPERAZIONE “BABA-LOA”, PROFUGHE NIGERIANE COSTRETTE A PROSTITUIRSI
Sbarcate a Pozzallo a febbraio 2015, sono state sottratte alla rete criminale dalla Squadra Mobile di Ragusa che le ha rifugiate in una casa di accoglienza. L’operazione effettuata in collaborazione con la polizia di Novara ha permesso la cattura di 4 nigeriani (un uomo e tre donne) che avevano messo su un’associazione dedita alla tratta di giovani donne nigeriane per avviarle alla prostituzione. Approfittando dello stato di estrema indigenza in cui versavano le vittime, promettevano un lavoro lecito una volta arrivate in Italia e poi con le minacce di riti voodoo – credenze africane di magia nera su malattie e disgrazie- le costringevano a prostituirsi. Ad aiutare a smascherare questo traffico di schiave è stata una giovane interprete nigeriana, anch’essa sbarcata a Pozzallo qualche anno fa, ora inserita in modo stabile nei team investigativi della Polizia di Stato di Ragusa. Grazie all’opera di mediazione della donna si è riusciti ad indurre una giovanissima migrante a raccontare agli investigatori la sua tremenda esperienza. La donna riferiva di essere stata contatta in Nigeria da alcuni connazionali che le offrivano un futuro migliore, fatto di studi e lavori come baby sitter o badante. Considerata la sua gravissima situazione finanziaria, così come quella della sua famiglia, la giovane accettava di raggiungere l’Italia; per di più le avevano detto che non avrebbe dovuto pagare nulla, salvo poi rimborsare la somma versata per lei di 400 euro. Al fine di “proteggerla” dagli spiriti del male, gli organizzatori la sottoponevano al rito voodoo, tagliandole una ciocca di capelli, i peli del pube e le unghie, scattandole anche una foto. Per far questo la portavano da un “baba-loa” da qui il nome dell’indagine. Il “baba-loa” è una figura religiosa tradizionale molto diffusa e rispettata, soprattutto nelle zone non musulmane della Nigeria meridionale. Solo nello stato di Edo ci sono infatti ben 5000 baba-loa regolarmente iscritti a un albo professionale di categoria, i cui compiti sono legati soprattutto al bisogno di coesione comunitaria, mediazione nei conflitti sociali e familiari, nonché virtù di carattere terapeutico. Il baba-loa «benedice» la partenza delle donne, sottoponendole a un rito ben codificato: prende alcuni elementi intimi della candidate alla partenza e li mescola in un sacchetto pieno di polveri magiche. Come una corda stretta intorno al collo, il rito vudù contribuirà a rendere docili le ragazze: terrorizzate dal fatto che alcune parti del loro corpo sono nelle mani dello stregone, si sentiranno legate a doppio filo all’impegno preso. Forti di questo duplice vincolo, le organizzazioni criminose sanno di avere il coltello dalla parte del manico. Una volta selezionate, e spesso illuse le donne con la promessa di un falso lavoro,i criminali organizzano il loro passaggio in Europa. Le giovani donne dovevano imparare a memoria un numero di telefono da contattare una volta arrivate in Italia per farsi venire a prendere dopo lo sbarco. Gli uomini della Polizia di Stato hanno intercettato l’utenza telefonica fornita dalla vittima sbarcata a Pozzallo. Le indagini sono durate mesi ed hanno permesso di individuare ben tre network delinquenziali operanti in Italia nelle tre città ove si è proceduto alle catture: Novara, Ferrara e Napoli. Chi “vende” le ragazze opera in Nigeria e Libia; in posizione diversa chi ha base in Italia o in nord Europa che prima “ordina” le vittime, spesso minori, per poi obbligarle alla prostituzione, pena disavventure prodotte dai riti voodoo. Le migliaia di intercettazioni hanno, quindi, permesso di individuare questi soggetti presenti in Italia, raccogliendo per tutti i sodali gravissimi indizi di reità a loro carico. Tutte le persone indagate sono risultate in possesso di regolare permesso di soggiorno italiano, potendo così liberamente ritornare in patria o spostarsi verso altri paesi, facendo poi perdere le loro tracce. Al termine delle catture tutte le persone indagate sono state identificate dalla Polizia Scientifica e poi condotte nelle carceri più vicine al luogo di esecuzione del provvedimento di fermo.
Fermato a Pozzallo scafista tunisino, ha condotto 300 persone illegalmente in Italia
La Polizia ha fermato Slim Mbarek di 33 anni. Grazie al contributo dei terrorizzati passeggeri, quasi tutti marocchini, è stato possibile raccogliere gravi indizi di reato. L’ufficio immigrazione della Questura di Ragusa sta avviando le fasi di respingimento dei cittadini marocchini che non faranno richiesta di protezione.
TRE INCIDENTI A MODICA
Tre incidenti stradali sono stati rilevati dalla polizia municipale di Modica. Il primo è stato uno scontro autocarro-ciclomotore in Via del Campo Sportivo: un furgone, condotto da un modicano, ha investito, per cause in corso di accertamento, uno scooter condotto da un 16enne, rimasto ferito. Ferita anche una bambina di 7 anni che viaggiava a bordo del furgone.I due hanno riportato ferite guaribili rispettivamente in dieci e sette giorni. Ingenti i danni ai mezzi. La pattuglia è stata, poi, impegnata nel Piazzale Falcone-Borsellino dove un’autovettura Ford condotta da un uomo di 57 anni aveva investito una ragazza diciannovenne di Modica, mentre attraversava la strada. La donna è stata condotta al Pronto Soccorso per le cure. Se la caverà in 15 giorni. In Via Sorda Sampieri una Fiat Punto si è ribaltata: il conducente, un modicano di 28 anni, ha riportato ferite guaribili in una settimana.
INCIDENTE STRADALE A CASTIGLIONE, GANESE DENUNCIATO PER RICETTAZIONE DI CICLOMOTORE E PER GUIDA SENZA PATENTE
La Polizia Stradale è intervenuta per incidente stradale sulla statale 115 tra un‘autovettura e un motociclo. E’ stato accertato che il centauro di anni 37, era senza patente, per non averla mai conseguita, senza assicurazione e privo del permesso di soggiorno. Il motociclo, di marca Honda Sh, era stato rubato 11 mesi fa a Mascalucia, in provincia di Catania. Il ganese, essendo clandestino, su proposta del Questore di Ragusa è stato espulso con provvedimento del Prefetto. Le pattuglie della Polstrada hanno controllato complessivamente 54 persone, contestato 43 infrazioni, decurtato 152 punti; 30 infrazioni hanno riguardato il mancato uso delle cinture, specificamente, quelle posteriori, che, si ricorda, sono obbligatorie. 4 veicoli sono stati trovati senza copertura assicurativa, sottoposti a sequestro e i conducenti sono stati sanzionati ognuno per 841,00 euro. Particolare attenzione viene posta verso questo tipo di infrazione in quanto è spesso responsabile di altre e più gravi condotte, quali la fuga a seguito di incidente stradale ed omissione di soccorso. Cinque persone sono state trovate positive all’alcoltest: un tunisino di 37 anni a Marina di Ragusa, un rumeno di 31 anni a Vittoria, un tunisino di 26 anni a Ragusa, un ragusano di 44 anni a Pozzallo, un vittoriese di 39 anni a Vittoria. A tutti è stata ritirata la patente, con denuncia alla Procura della Repubblica per guida in stato di ebbrezza.
DROGA SCOVATA A SCOGLITTI – ARRESTATO ERIK CAVALLO
Cinquanta grammi di marijuana pronta allo spaccio è stata rinvenuta dalla Polizia, con l’ausilio delle unità cinofile della Polizia di Catania. I Poliziotti si sono recati presso una villetta sita alla periferia di Scoglitti, dove da giorni erano stati notati strani movimenti. La casa è abitata da una famiglia allargata composta da parecchie persone, è stata eseguita una perquisizione domiciliare. Il fiuto di “Ali’”, il cane antidroga della Polizia ha condotto gli agenti verso un locale adibito a deposito per gli attrezzi dove ha puntato un grande bidone in plastica. Gli Agenti lo hanno scoperchiato ed all’interno hanno trovato dei rami con infiorescenza della nota “cannabis indica” ed un bilancino di precisione per il confezionamento delle dosi. E’ stato tratto in arresto per detenzione ai fini dello spaccio di sostanza stupefacente Erik Cavallo, vittoriese di trenta anni, nel passato già denunciato per reati in materia di armi. L’uomo, su disposizione dell’Autorità giudiziaria è stato posto agli arresti domiciliari.