22-12-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

Tre arresti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina

AngileriLa Polizia ha catturato, in esecuzione del provvedimento della Procura Generale di Catania a seguito del rigetto del ricorso per Cassazione, Donato Angileri, ragusano di 34 anni e residente a Pozzallo, Mahmoud Abdalla Farag, egiziano di 47 anni, domiciliato a Pozzallo e Mohamed Essabah Lutfi, palestinese di 38 anni, domiciliato a Vittoria. I tre, arrestati già nel mese di agosto 2012, erano stati sottoposti a fermo di Polizia Giudiziaria a Pozzallo per aver costituito un’associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il loro modus operandi era quello di organizzare i cosiddetti viaggi della speranza per i migranti che volevano raggiungere l’Europa ed una volta giunti sulle coste siciliane, fornire ogni assistenza per la permanenza clandestina. I tre erano stati condannati alla pena di 5 anni e mezzo, parte della quale scontata agli arresti domiciliari ed oggi tornano in carcere essendo stato rigettato il loro ricorso.

Modica, sequestri di armi e droga

piante cannabis copiaLa Polizia venerdì ha effettuato decine di perquisizioni a Modica per un controllo straordinario del territorio. All’interno dei locali sono state rilevate infrazioni amministrative e 5 avventori sono stati trovati in possesso di hashish e marijuana per uso personale. Durante le perquisizioni uno dei ragazzi trovato in possesso di droga è stato denunciato anche per detenzione di armi ed oggetti atti ad offendere, considerato che aveva nella tasca dei pantaloni un tirapugni in ferro, arma particolarmente pericolosa ed utilizzata spesso per le risse. Al termine dei controlli nei locali sono state effettuate altre 6 perquisizioni domiciliari a carico di soggetti pregiudicati e sono state controllate 20 persone agli arresti domiciliari ed altre sottoposte a misure di prevenzione della sorveglianza speciale. Sono state sequestrate diverse dosi di hashish e marijuana (anche in piante alte 1,20 metri). Il possessore è stato denunciato in stato di libertà, si tratta di un disoccupato modicano di anni 35, che dovrà rispondere di coltivazione di sostanze stupefacenti. Un altro modicano è stato trovato in possesso di diverse dosi di droga già confezionate, bilancino di precisione e materiale per il confezionamento. Considerata che la droga non ha superato i limiti previsti è stato denunciato in stato di libertà, nonostante i pregiudizi specifici.

ATTENZIONE AI LAVORI DELLA TECNIS

imagesDopo l’arresto dei vertici della Tecnis che a Ragusa ricordiamo ha costruito il Porto di Marina, struttura che ora la ditta catanese gestisce, le preoccupazioni sulla qualità delle opere sono tante. “Occorre vigilare sulla continuità dei lavori che coinvolgono la Tecnis a Palermo, rispettando i tempi di consegna per non continuare a recare disagio ai residenti, ma anche su come questi lavori saranno svolti. Bisogna evitare che l’Anello ferroviario e il nuovo collettore fognario facciano la stessa fine del viadotto Scorciavacche, l’opera firmata Tecnis crollata una settimana dopo la sua inaugurazione”.  A lanciare l’allarme sul futuro delle due importanti opere pubbliche di Palermo è Carlo Dones, di Sinistra ecologia e libertà. “Il rischio è che, nella confusione derivante dalle inchieste, la qualità dei lavori passi in secondo piano. E’ necessario prestare la massima attenzione sia su come la Tecnis sta svolgendo le opere, sia sulla qualità dei lavori dati in subappalto nei cantieri di Palermo”. Tornando a Ragusa ed a proposito dei doverosi dubbi sulla qualità dei materiali di costruzione, ricordiamo che nella fase di costruzione del porto fu segnalata da privati una cava abusiva di materiale calcareo nei pressi di Fontana Nuova dove fu scoperto un camion che caricava materiale e lo trasportava nel cantiere del porto. La segnalazione fu inoltrata al Comune e alla Soprintendenza. L’architetto Arestia del Comune di Ragusa, un tecnico che si occupava di abusivismo,  e il dott. Cassarino della soprintendenza intervennero bloccando il camion che trasportava i blocchi di calcare al porto. Fu fatto un verbale al camionista, ma il mezzo fu però lasciato andare sembra grazie all’intervento di un tecnico superiore. Il responsabile unico del procedimento riguardo i lavori del porto era il dirigente del Comune di Ragusa ingegnere Michele Scarpulla. I resti della cava sono a tutt’oggi visibili, Tele Nova possiede le foto.

GUARDIA DI FINANZA SCOPRE MAXI TRUFFA DI OLTRE 300 MILA EURO

SerraLe Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ragusa hanno denunciato sette persone per avere organizzato una maxi truffa da oltre 300.000 euro. L’inchiesta è scaturita da alcuni esposti presentati da un consorzio di imprenditori agricoli. Sotto la lente di ingrandimento dei finanzieri, sono finite due società di capitali entrambe di Scicli, amministrate da un gruppo di sette imprenditori senza scrupoli, i quali avevano escogitato un ingegnoso, quanto semplice, sistema truffaldino per appropriarsi, nel giro di poco meno di un anno, di merce per un valore di oltre 300.000 euro. È stato accertato, infatti, che i sette soggetti finiti sotto accusa per truffa ed appropriazione indebita, avevano costituito “ad hoc” due società aventi apparentemente fini di sostegno e supporto per le aziende agricole iblee in difficoltà, alle quali si presentavano millantando decennale esperienza nel settore, conoscenze e collegamenti con intermediari della grande distribuzione e, perfino, con personaggi ben inseriti nello Stato del Vaticano, convincendo gli ignari e sprovveduti agricoltori a cedere tutto il raccolto con la promessa di trasformarlo in moneta sonante. Decine i malcapitati caduti nella rete della truffa e diverse migliaia di chilogrammi, tra frutta ed ortaggi spariti e venduti in nero. Alla denuncia penale, faranno ora seguito gli accertamenti di natura fiscale nei confronti delle due società che hanno operato in completa evasione delle imposte.

La Polizia sequestra a Ragusa azienda zootecnica abusiva

az agricola 2La Polizia ha sottoposto a sequestro un’azienda zootecnica ubicata a Ragusa in contrada Pendente in via Pisana, proprio alle spalle di un supermercato ed all’interno del centro città, denunciando L.T.E. nato a Ragusa di anni 44. L’azienda è costituita da un fabbricato rurale strumentale all’azienda ed un terreno di circa 2 ettari con all’interno 57 bovini e 97 ovini. L’intervento della Squadra Mobile è scattato grazie ad una segnalazione da parte di alcuni residenti della zona. I poveri animali erano maltrattati vivendo in condizioni non idonee. Considerata la preoccupazione che le carni ed i prodotti dell’azienda potessero essere immessi sul mercato senza alcuna tracciabilità, la Polizia ha programmato un controllo mirato. Non appena arrivati in azienda un extracomunitario che pascolava le vacche si è dato alla fuga lasciandole vagare, tanto che le bestie hanno occupato la strada comunale vicino lo stadio ed è stato necessario far intervenire le pattuglie. Il proprietario degli animali, denunxciato per vari reati, ha prodotto delle autocertificazioni nelle quali attestava il falso, ovvero che gli animali appartenessero ad un’azienda che non esiste. Il timore è che il proprietario degli animali abbia attestato falsamente di essere titolare di un’azienda non solo per non pagare alcun contributo erariale, ma più che altro per macellare abusivamente le bestie. Durante il controllo sono stati riscontrati inoltre diversi abusi edilizi che sono al vaglio della squadra investigativa della Polizia Locale che sta provvedendo a comparare quanto presente in catasto e quanto costruito. Controllate grazie alle foto aeree anche gli abusi edilizi successivi alla fabbricazione. Inoltre l’azienda ha creato gravi danni all’ambiente non avendo alcun impianto di smaltimento dei rifiuti dove per altro erano stallati gli animali che vivevano in condizioni di totale incuria sotto coperture in eternit danneggiato quindi altamente nocivo. Gli animali erano in condizioni pessime dal punto di vista igienico.  Non dovrebbero essere malati ma di sicuro altri accertamenti verranno effettuati dai veterinari.

VITTORIA, SORVEGLIATO SPECIALE SCAPPA AL POSTO DI BLOCCO

 

CALIN Vasile, logoEra alla guida di un’autovettura ed alla vista del posto di controllo effettuato dagli Agenti del Commissariato di Polizia di Vittoria, anziché rallentare ha accelerato l’andatura tentando una pericolosa fuga. L’inseguimento delle Volanti è durato alcuni minuti e parecchie sono state le situazioni di grave pericolo per l’incolumità anche di altri automobilisti dal momento che Calin Vasile, rumeno 37enne pluripregiudicato ed attualmente sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale poiché ritenuto soggetto dall’alta pericolosità sociale, pur di sfuggire al controllo ha guidato in modo spericolato ed a velocità altissima, tanto da perdere, poi, il controllo del mezzo ed urtare un muro a secco, dopo avere imboccato una strada interpoderale in contrada pozzo Bollente. Bloccato dai poliziotti è stato condotto in Commissariato e dichiarato in stato di arresto per avere violato le prescrizioni impostegli dalla misura di prevenzione, per avere guidato senza patente, mai conseguita e per resistenza a pubblico Ufficiale. L’autorità giudiziaria ha disposto gli arresti domiciliari.

OPERAZIONE “FUMO DAI FORI”

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In campo 40 finanzieri e unità cinofile per sgominare una banda dedita al traffico di droga. Sei gli arresti con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla detenzione e allo spaccio. L’organizzazione, composta da soggetti pluripregiudicati, operava maggiormente sulla piazza di Vittoria ed hinterland, rifornendo i pusher soprattutto di hashish, particolarmente richiesto e diffuso fra i giovani e venduto anche nei pressi degli istituti scolastici. L’indagine è durata un anno con appostamenti, pedinamenti, riprese video, captazioni delle comunicazioni, microspie ambientali. La banda, composta da nord-africani, smaltiva non meno di 1 kg. di hashish a settimana, avendo tra la platea degli assuntori non solo tossicodipendenti ma, soprattutto, giovani spesso minorenni di classi sociali agiate. La scelta del nome dell’operazione “Fumo dai fori” fa riferimento al costante e originale utilizzo da parte della consorteria criminale di buchi adibiti a nascondigli, ricavati in fabbricati fatiscenti del centro storico di Vittoria, dove veniva abilmente occultata la sostanza stupefacente pronta per essere spacciata. Gli arrestati sono: Bensihandi Mounir, di anni 43, di nazionalità algerina domiciliato a Vittoria; Ben Brahim Tarak, di anni 38, di nazionalità tunisina, domiciliato a Vittoria; Slimani Walid, di anni 38, di nazionalità tunisina, attualmente ristretto presso la Casa Circondariale di Piazza Armerina; Hamed Abdelhamid, di anni 56, di nazionalità algerina, attualmente ristretto presso la Casa Circondariale di Gela; Zisa Carmelo, di anni 44, residente a Vittoria. La misura dell’obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria è stato applicato per la signora B.C.L. di anni 22 residente a Vittoria. Brahim Tarak, già tratto in arresto a gennaio di quest’anno per detenzione ai fini di spaccio ed espulso dal territorio nazionale, è fra l’altro sospettato di legami con cellule insurrezionali jihadiste. Infatti, all’atto del fermo, fu trovato in possesso di manoscritti ed appunti vari in lingua araba, dalla cui traduzione è emerso l’inneggiamento al martirio.

Scicli, una ragazza ingerisce cocktail di farmaci, soccorsa dai Carabinieri

origini-dipendenza-droga-alcoolI carabinieri della Tenenza di Scicli sono intervenuti in un’abitazione dove era stata segnalata una ragazza che aveva assunto un mix di medicinali. Infatti, poco prima, un’amica della giovane aveva ricevuto un messaggio preoccupante da quest’ultima, avvertendo quindi la Centrale operativa dei Carabinieri per segnalare la situazione. I militari hanno trovato la giovane ragazza che aveva già ingerito le sostanze, in forte stato di agitazione e l’hanno trasportata con un’ambulanza all’Ospedale Maggiore di Modica per essere sottoposta alle cure del caso e dove al momento è ancora ricoverata per accertamenti.

RITROVATE SANE E SALVE DUE MINORENNI DI RAGUSA SCOMPARSE IERI

 

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I Carabinieri della Stazione di Chiaramonte Gulfi hanno rintracciato nella tarda mattinata di mercoledì le due minorenni gemelle che si erano allontanate da casa volontariamente nella serata di martedì da Ragusa. I loro genitori si erano presentati verso le 21.00 di ieri presso l’ufficio denunce della Questura di Ragusa per rappresentare la loro forte preoccupazione per l’allontanamento delle figliolette, uscite da casa nel pomeriggio senza più farvi rientro. Le ricerche sono proseguite ininterrottamente per tutta la nottata e continuate nella mattinata finchè una pattuglia di Chiaramonte Gulfi le ha riconosciute mentre passeggiavano lungo Corso Kennedy. Le adolescenti, immediatamente condotte negli uffici della caserma, sono state subito ascoltate dagli investigatori per verificare che non fossero state costrette ad allontanarsi o aiutate da qualcuno durante la fuga. Appurate le buone condizioni fisiche e di salute, escludendo che avessero subito violenze, sono state riaffidate ai genitori.

Sigarette dalla Tunisia, carabinieri denunciano madre e figlio

IMG_20151026_101152I Carabinieri di Ragusa hanno denunciato due persone per contrabbando di tabacchi e sequestrato più di trecentosessantasei pacchetti di sigarette di diverse marche. Verso le ore cinque del pomeriggio di ieri, un’autopattuglia in servizio di controllo del territorio stava svolgendo un posto di blocco sulla strada provinciale 85 che va da Scoglitti a Santa Croce Camerina quando i due militari hanno visto sopraggiungere una monovolume il cui conducente, alla vista dell’auto rossa e blu, aveva un’impercettibile reazione incontrollata, rallentava bruscamente, salvo poi, immediatamente dopo continuare la propria corsa. Ai due militari il particolare non è sfuggito e, mostrata la paletta, hanno fatto accostare l’automobilista sospetto, un 21enne tunisino residente a Santa Croce, con a bordo la propria madre 46enne e la sorella 18enne. I due militari hanno quindi identificato i tre e verificato i documenti dell’auto. Dal controllo del documento della madre alla banca dati delle forze di polizia, hanno scoperto tre cose molto importanti per l’esito dell’attività, ovvero che i tre venivano dal porto di Palermo, ove erano arrivati dalla Tunisia, che l’auto era intestata a un tunisino (padre del conducente) che i carabinieri avevano denunciato un paio d’anni or sono poiché vendeva clandestinamente sigarette nel proprio negozio di alimentari e infine che la madre aveva subito in passato una denuncia per contrabbando di tabacchi. I carabinieri decidevano quindi di procedere a immediata perquisizione delle persone e del veicolo, sospettando portassero sigarette. L’auto sembrava pulita, sennonché, i due militari hanno trovato qualche difficoltà a spostare la sorella dal sedile posteriore poiché non era in grado di alzarsi per una patologia. Tale lungaggine ha fatto pensare ai carabinieri che il giovane e la madre volessero celare qualcosa sotto il sedile posteriore. E così è stato, riusciti a far spostare la ragazza, hanno alzato il sedile e sotto hanno trovato una valigia blu e una scatola di cartone completamente pieni di pacchetti di sigarette di marche straniere e italiane. I tre e l’auto sono subito finiti in caserma a Ragusa dove le “bionde” sono state contate, 366 pacchetti da 20, e pesate per più di sette chilogrammi (la legge prevede che per quantitativi superiori ai dieci chilogrammi si possa procedere all’arresto). La coppia è stata denunciata per il reato di contrabbando di tabacchi lavorati esteri in concorso. La legge prevede come sanzione, sotto i dieci chili, la multa di 5 euro per sigaretta. Considerando i 366 pacchetti da 20, i due correi rischiano ora una multa di ben 36.600 euro.

Santa Croce Camerina, ubriaco scaglia una pizza contro il pizzaiolo e scoppia un litigio

perquisiz_I carabinieri di Santa Croce Camerina sono dovuti intervenire presso una pizzeria per riportare l’ordine dopo che un banale diverbio era sfociato in lite, che a sua volta stava per degenerare in rissa. Lunedì sera un tunisino residente a Santa Croce entra in pizzeria e ordina una pizza da asporto, riceve la pizza nel suo cartone, paga, (forse) prende il resto e se ne va. Passano un paio di minuti, l’uomo con la pizza in mano rientra, approccia il pizzaiolo e gli dice che non gli aveva dato il resto. Il pizzaiolo risponde che lui il resto ricordava di averglielo dato. A questo punto è un attimo. La situazione precipita. Il tunisino, dal tasso alcolico piuttosto elevato, getta il cartone della pizza (con tutta la pizza dentro) in faccia al pizzaiolo che, accusato il colpo, reagisce con un paio di pugni ben assestati e manda lo straniero al tappeto. La situazione precipita, alcuni tunisini intervengono in aiuto dell’amico mentre alcuni amici e parenti del pizzaiolo si accodano accanto a quest’ultimo. Qualcuno chiama il 112. Subito arriva una prima pattuglia, poi una seconda. Con molta fatica i militari riescono a riportare la situazione alla calma e allontanare facinorosi e curiosi. Il tunisino è stato accompagnato dall’ambulanza al pronto soccorso di Vittoria. Non apparendo gravi le sue ferite, i carabinieri non procederanno contro il pizzaiolo se non sarà presentata querela. Al contempo lo straniero è stato sanzionato per ubriachezza in pubblico. Tutto è accaduto per un euro.

Nel bagagliaio oltre 1.000 uccelli di specie protetta, un uomo denunciato dalla Guardia di Finanza

uccelli3Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ragusa hanno fermato a Pozzallo un’auto con a bordo, nascosti nel bagagliaio, oltre 1.000 uccelli appartenenti a specie protetta. I volatili sono stati trovati nascosti tra giocattoli, peluche, teloni e bagagli, all’interno di una piccola utilitaria che è stata fermata nei pressi dello scalo portuale, con alla guida un uomo di 56 anni di origine calabrese diretto a Malta. L’ispezione del veicolo è scattata, a cura dei militari della Tenenza di Pozzallo, che si sono insospettiti dall’odore e dal cinguettio degli uccellini trovati rinchiusi all’interno di contenitori di plastica adibiti a gabbiette per il trasporto. I pennuti sono stati rinvenuti costipati in gabbie assolutamente inidonee e in pessime condizioni igieniche, il conducente non è stato in grado di esibire alcuna documentazione attestante la specie, la provenienza e il legittimo possesso. Sul posto è stata richiesta la presenza di un veterinario qualificato ed è intervenuto il funzionario direttivo della Ripartizione Faunistico Venatoria di Ragusa, il quale ha attestato l’appartenenza degli esemplari a specie protette quali fringillidi. In particolare lo stesso ha rilevato la presenza di Cardellini e Verdelli, evidenziando che gli esemplari versavano in uno stato di notevole stress dovuto alle condizioni di detenzione, evidenziando segni di maltrattamento etologico dimostrato anche dalla presenza di alcuni esemplari già deceduti. Tra l’altro, le gabbiette non avevano cibo e acqua a sufficienza da poter garantire l’approvvigionamento degli oltre 1.000 esemplari stipati nel bagagliaio dell’auto, dove mancava anche la circolazione di aria. Il conducente è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Ragusa per maltrattamento di animali oltre che per detenzione e trasporto illegale di esemplari volatili appartenenti a fauna protetta. Gli uccelli, come previsto dalle disposizioni di legge e dalla Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione, sono stati tutti liberati all’interno di un’area faunistica protetta nel territorio di Scicli, dove gli esemplari potranno nuovamente ritrovare il loro habitat naturale. Secondo una stima, gli uccellini destinati alla vendita, avrebbero fruttato un guadagno sul mercato di quasi 150 mila euro.

CHIARAMONTE GULFI, DENUNCIATE 3 PERSONE PER FURTO D’UVA

cc autovetture (1)Nel territorio di Chiaramonte Gulfi oltre 30 carabinieri sono stati impiegati in più di 20 perquisizioni domiciliari, che hanno interessato abitazioni rurali. Tre pregiudicati originari di Comiso, D.P.E., 53enne, V.G. e V.J., entrambi 34enni, erano in Contrada Coffa a bordo di una Nissan carica di 400 chili di uva Italia rubata poco prima in un’azienda agricola chiaramontana. Sempre nel corso della nottata, i Carabinieri hanno rinvenuto due mezzi in Contrada Passione-Mondello, occultati tra la fitta vegetazione: si tratta di una Fiat Uno e di una Fiat Brava, entrambe risultate oggetto di furto, perpetrato lo scorso settembre a Vittoria, e con targhe contraffatte. Sono state sottoposte a sequestro penale e su di esse sono in corso accertamenti tecnici specifici. I militari hanno poi scoperto tra la fitta vegetazione, abilmente occultati, materialee attrezzi vari per l’edilizia e l’agricoltura: gruppi di continuità, motori per l’irrigazione delle serre, pompe d’acqua elettriche e manuali, trapani e saldatrici, seghe elettriche e cesoie. Un vero e proprio “tesoretto” del valore complessivo di oltre 30.000 euro che era stato sottratto, nei giorni scorsi, ad alcuni imprenditori del vittoriese. Tutto il materiale è già stato restituito ai legittimi proprietari.

VITTORIA. SPACCIA HASHISH IN PIENO CENTRO: ARRESTATO UN SORVEGLIATO SPECIALE

 

TURKI Naoufal cl. 76Era da tempo monitorato dai Carabinieri che, da diversi giorni, lo avevano notato frequentare ragazzini e i principali luoghi di aggregazione giovanile: è finito così in manette Turki Naoufal, 39enne tunisino, con precedenti specifici e sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, pizzicato dai Carabinieri mentre cedeva hashish, ad un giovane del luogo, nella centralissima Piazza Daniele Manin. L’acquirente, un vittoriese B.G., di 28 anni, con oltre 1 grammo di hashish, è stato segnalato all’Ufficio Territoriale del Governo di Ragusa per detenzione per uso personale di sostanza stupefacente. Il tunisino è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Ora, al vaglio degli investigatori, che stanno proseguendo le indagini, la posizione del pregiudicato, per accertare l’eventuale complicità di altri criminali, e il canale di approvvigionamento della droga.

RAGUSA, ENNESIMA CASA A LUCI ROSSE

cappello poliziotto e frustaAttivissimi i fedeli delle parrocchie del centro storico nell’individuare e segnalare case di piacere. Dopo il caso della casa chiusa in Via Ecce Homo oggi sono i ragusani della chiesa dei “Cappuccini” ad attivare la Polizia dopo aver notato uno strano via vai di uomini presso un’abitazione in via Meli. All’interno della casa c’erano 2 prostitute, una cubana ed una colombiana entrambe regolari sul territorio nazionale. Anche in questo caso la casa era stata data in affitto ad una donna sud americana che poi a sua volta l’aveva data in locazione ad altre connazionali. Il proprietario è stato già diffidato per un’altra abitazione e si è giustificato dicendo che lui non ha competenza per capire se si tratta di prostitute. Adesso sono in corso accertamenti sulla sua posizione per un’eventuale denuncia e sequestro dell’immobile. Anche in questo caso si trovano conferme sul giro d’affari che è di rilevante entità, tutto dipende dalle richieste dei clienti, i prezzi oscillano da 50 a 200 euro, dipende dai “gusti” e dalle richieste sessuali. Proprio i gusti di alcuni clienti hanno portato le prostitute a munirsi di fruste e cappello da polizia americana, trovati  dagli agenti. Le donne hanno riferito che i travestimenti vengono sempre più richiesti, così come i rapporti sadomaso.

Ragusa, arrestato un rapinatore

jelloul aiman (2)I carabinieri di Ragusa hanno arrestato un pregiudicato che aveva rapinato l’addetto alle vendite di un negozio di telefonia all’interno del noto centro commerciale di via Achille Grandi. Ieri pomeriggio, intorno alle cinque, un uomo sui trent’anni è entrato in un negozio di telefonia per chiedere lumi sulle tariffe in vigore. All’atto di ringraziare e congedarsi, forse pensando di non essere visto, ha sottratto il telefonino al commesso che l’aveva poggiato sul banco. Immediatamente una pattuglia radiomobile è andata al centro commerciale e ha iniziato a cercare il fuggitivo nei paraggi. Pensando che lo stesso potesse essere andato a via Zama a prendere l’autobus, sono andati al capolinea e già da lontano hanno notato un soggetto perfettamente corrispondente alla descrizione. Gli sono piombati addosso e lo hanno bloccato senza consentirgli alcuna possibilità di fuga. Perquisito, i carabinieri gli hanno trovato addosso un telefonino con la cover identica a quella descritta dalla vittima. Ammanettato e caricato nell’auto è stato portato in caserma. Qui il commesso, che era presente per stilare il verbale di denuncia, lo ha riconosciuto senza ombra di dubbio. L’uomo, che era privo di documenti d’identità, è stato sottoposto a rilievi foto-dattiloscopici e identificato in Aiman Jelloul, 32enne marocchino residente da molti anni a Ragusa, già pregiudicato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. È stato quindi arrestato per rapina e, d’intesa col pubblico ministero, dott.ssa Alessia La Placa, è stato rinchiuso nel carcere di contrada Pendente a Ragusa a disposizione dell’autorità giudiziaria.

A Ragusa denunce ed espulsioni di stranieri

DSC_0040 ridLa Polizia, a seguito del controllo effettuato all’interno di un bar, solitamente frequentato da immigrati, ha identificato due albanesi di 27 e 21 anni presenti sul territorio nazionale oltre i termini previsti, che non avevano mai chiesto un regolare permesso di soggiorno. Per entrambi è stato disposto il decreto di espulsione con partenza volontaria. Un algerino trentenne ed un tunisino di 27 anni sono stati fermati a bordo di un’autovettura guidata dal primo, durante un posto di controllo. I due sono risultati non in regola con il permesso di soggiorno. Il primo era già eluso l’ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale, mentre il secondo era già stato trattenuto presso il Cie di Trapani da dove era riuscito ad allontanarsi facendo perdere le sue tracce. Per entrambi è scattato un nuovo decreto  di espulsione con immediato trattenimento presso il Cie di Caltanissetta per le operazioni di rimpatrio. Un ulteriore decreto di espulsione è stato notificato ad un tunisino a cui era già stato notificato il provvedimento di rigetto e che non aveva ottemperato all’ordine di lasciare il territorio nazionale. Un altro straniero è stato denunciato in stato di libertà dagli uomini dell’Ufficio Volanti per aver rubato un telefono cellulare all’interno di un negozio a Ragusa.

INCIDENTE MORTALE LUNGO LA STRADALE COMISO-PEDALINO

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Si sono scontrate una Volkswagen Golf guidata da un 22enne di Mazzarrone e una bicicletta, condotta da un uomo di probabile nazionalità straniera, deceduto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri per i rilievi planimetrici, al fine di delineare la dinamica del sinistro; i mezzi coinvolti sono stati sottoposti a sequestro. Il cadavere dell’uomo è stato trasportato da personale del 118 presso la camera mortuaria dell’Ospedale “Guzzardi” di Vittoria, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea, dott.ssa La Placa, per gli accertamenti finalizzati alla sua identificazione e per un successivo esame autoptico.

Urla e spintoni in Prefettura a Ragusa

questura-di-ragusa-250x250Si sono presentati in Prefettura a Ragusa ed hanno iniziato a protestare con urla per chiedere l’immediata consegna di un permesso di soggiorno con una validità più lunga. I due soggetti, cittadini del Ghana, richiedenti asilo politico e per i quali in prima istanza la Commissione Territoriale ha negato il riconoscimento dello status di rifugiato politico sono andati in escandescenza urlando e di fatto interrompendo le normali attività dell’Ufficio pubblico. E’ interventa Volante della Polizia e gli agenti hanno cercato di spiegare ai due giovani di 21 e 27 anni, l’iter amministrativo previsto dalle norme in vigore, ma i due hanno continuato a protestare buttandosi ripetutamente a terra e cercando di aizzare alla protesta anche altri stranieri presenti per il disbrigo delle loro pratiche. Bloccati dagli agenti i due hanno più volte spintonato i poliziotti cercando di ritornare all’interno degli uffici. Pertanto con qualche difficoltà gli agenti sono riusciti ad allontanare i due ghanesi che sono stati accompagnati in Questura e denunciati per resistenza a pubblico ufficiale ed interruzione di pubblico ufficio. Alla fine i due si sarebbero reso conto di quanto commesso e si sono scusati del loro comportamento finalizzato, a loro dire, ad avere la possibilità di restare in Italia e poter lavorare.

Arsenale di armi a Vittoria

GRECO ROSARIO
La Polizia  ha rinvenuto a Vittoria armi, congegni di puntamento, munizioni, giubbotti antiproiettile, fucili a pompa con puntatore laser, congegni di puntamento per il tiro da precisione utilizzati dai cecchini, armi straniere, polvere da sparo, macchine per fabbricazione e modifica delle potenzialità delle munizioni e droga. La Squadra Mobile indaga sulla provenienza delle armi, di spiccata potenzialità offensiva, che potrebbero appartenere ad uno dei clan mafiosi operanti in Provincia di Ragusa. La Polizia Scientifica è già al lavoro per verificare se le armi sono state utilizzate per commettere delitti, grazie alla banca dati delle armi della Polizia di Stato. Sono stati arrestati Rosario Greco, vittoriese di 32 anni, per  detenzione illegale di un fucile a pompa americano con puntatore laser, altre parti di armi di provenienza furtiva e munizionamento illegale; Marco Di Martino, comisano di 40 anni, per detenzione illegale di 5 fucili dotati di congegni di puntamento ottici per tiro di precisione balistica (utilizzati dai cecchini), 3 pistole, una penna-pistola, 1 giubbotto antiproiettile, materiale per fabbricazione di esplosivi, polvere da sparo, pressa per confezionamento cartucce e un migliaio di munizioni; Andrea Di Martino, vittoriese di 24 anni, per i seguenti reati: per detenzione di 700 grammi di marijuana e di 3 pistole e 2 fucili.

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