Archivio della categoria: Cronaca
Sorpreso a Ragusa in flagranza mentre spacciava a minore
Ladri all’ospedale di Vittoria, denunciati due fratelli vittoriesi
Individuati e identificati dalla Polizia del Commissariato di P.S. di Vittoria, due fratelli confessano di essere loro gli autori del furto avvenuto la notte tra il 18 ed il 19 novembre scorso dalle cucine dell’Ospedale Guzzardi. Alle 6 del mattino, allertata dai responsabili del servizio cucine dell’ospedale di Vittoria la Volante di Polizia era intervenuta ed aveva accertato che degli ignoti ladri, accedendo da un cortile secondario e dopo avere forzato una porta, erano entrati nei locali dove si preparano i pasti per i degenti ed avevano razziato attrezzature varie tra cui un imponente tritacarne ed alimenti, arrecando all’Asp, un danno vivo di circa 3.000 euro, oltre ai disagi per la prosecuzione regolare delle attività di ristorazione. La raccolta di tracce ed indizi e la visione dei filmati generati dai circuiti di videosorveglianza interna ha consentito di individuare gli autori del furto che sono stati rintracciati dagli investigatori. I due, M. C. di 34 anni ed M. G. di 44, entrambi con svariate segnalazioni per reati contro il patrimonio, hanno ammesso le loro responsabilità. La confessione è stata avvalorata dal rinvenimento, nel corso delle perquisizioni domiciliari che sono seguite, di buona parte della refurtiva. Per tali motivi i due fratelli sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria del capoluogo quali responsabili del reato di furto pluriaggravato.
Arrestato a Comiso marito violento, la moglie in ospedale per gravi lesioni al volto, i bambini affidati ad una parente
La Polizia ha tratto in arresto per lesioni gravi N. G. vittoriese di anni 29. Gli uomini della Squadra Mobile di Ragusa due giorni erano stati avvisati dal personale sanitario del pronto soccorso di aver accolto durante la notte una donna con evidenti segni di violenza al volto ed in altre parti del corpo. Inviato personale femminile specializzato in reati contro la persona, la donna ha raccontato di essere stata massacrata di botte dal marito davanti ai due figli minori. Giunti nell’abitazione i poliziotti hanno trovato l’uomo e i due bambini in lacrime. Condotto presso gli uffici della Squadra Mobile di Ragusa, “l’uomo” riferiva di non essere pentito e che anzi la donna era stata fortunata perché “poche gliene aveva date”. Considerata la spiccata violenza esercitata ai danni della donna e di aver commesso il fatto davanti ai figli minori, il soggetto è stato arrestato.
SEQUESTRATI 365.000 EURO AD UNA SOCIETÀ VITTORIESE DI AUTOTRASPORTI PER EVASIONE FISCALE
Il sequestro è scaturito da una complessa indagine fiscale condotta dagli investigatori del Nucleo di Polizia Tributaria di Ragusa, che ha consentito di smascherare il mancato versamento delle imposte dovute, nonché le contestuali indebite compensazioni di crediti d’imposta, in violazione della normativa fiscale. L’attività ispettiva ha riguardato non solo il controllo delle scritture contabili dell’impresa, ma anche la disamina delle movimentazioni finanziarie relative ai cinque conti correnti bancari accesi presso quattro istituti di credito diversi ed intestati alla stessa ditta. I finanzieri, nell’esecuzione del decreto emesso dal Gip di Ragusa, hanno sottoposto a sequestro somme e titoli per un valore complessivo pari a 365.000 euro, quale importo dovuto all’Erario, consentendo all’azienda di mantenere comunque l’operatività, anche a tutela dei lavoratori dipendenti.
Incendio appartamento a Vittoria
Alle 2.00 di ieri la squadra operativa del distaccamento di Vittoria dei Vigili del Fuoco è stata allertata per un incendio sviluppatosi al piano primo di un appartamento a due piani fuori terra sito in via Pietro Gentile. Personale Vigilfuoco ha accertato che l’incendio si è sviluppato presumibilmente a causa di un corto circuito e hanno avviato l’opera di spegnimento dei suppellettili di arredo in fiamme. L’incendio ha danneggiato la copertura, mentre l’immobile al piano terra non ha subito danni gravi. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle 4.00 del mattino.
Auto contro rotonda Viale delle Americhe a Ragusa, denunciata donna per guida in stato di ebrezza
E’ stata denunciata per guida in stato di ebrezza una rumena che nella notte tra sabato e domenica ha impattato contro una rotonda di Viale delle Americhe provocando diversi danni alla cartellonistica e al verde pubblico. In piena notte alla sala operativa della Questura di Ragusa è arrivata una richiesta di soccorso per un grave incidente avvenuto a ridosso della rotatoria di Viale Delle Americhe incrocio con Via Aldo Moro. Gli agenti della Sezione Volanti hanno soccorso una donna che dopo aver perso il controllo della propria auto aveva invaso la rotatoria impattando contro l’albero d’ulivo che, a seguito dell’urto, si presentava completamente sradicato. Temendo il peggio i poliziotti hanno richiesto l’intervento immediato di una ambulanza per soccorrere la donna, che fortunatamente non riportava alcuna lesione fisica. La stessa ha riferito di essersi accorta troppo tardi della presenza della rotatoria e di non essere riuscita ad evitare l’impatto. A seguito dell’alito vinoso della donna la stessa è stata sottoposto agli accertamenti con etilometro che hanno confermato il sospetto che la stessa si fosse messa alla guida dopo aver alzato il gomito. Gli esami hanno evidenziato un tasso alcolemico superiore alla soglia minima. Pertanto a carico della giovane donna rumena è scatta la denuncia all’Autorità Giudiziaria per guida in stato di ebbrezza, il ritiro immediato della patente di guida ed il sequestro del mezzo.
COMISO, SCOPERTA SERRA CON OLTRE 700 PIANTE DI MARIJUANA
I Carabinieri hanno scoperto nelle campagne di Contrada Billona all’interno di un appezzamento agricolo una serra destinata ad una piantagione di marijuana., costituita da ben 700 piante. Sono finiti in manette il proprietario del terreno, Vincenzo Zago di 60 anni e la convivente Wania Cristina De Sousa Mesquita, di 49 anni. Dovranno rispondere dei reati di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, furto aggravato di energia elettrica e detenzione abusiva di munizioni. Per l’uomo si sono aperte le porte del carcere di Ragusa, mentre la donna è stata posta ai domiciliari. Le piante rinvenute, dell’altezza variabile da 50 cm a 100 cm, erano state messe in vasi accostati l’uno all’altro, con la tecnica cosiddetta del “fuori suolo”, ossia in sostituzione del terreno agrario, con un impianto di irrigazione. Tale tecnica permette una crescita più efficace e veloce della normale coltivazione, oltre a duplicare la produzione del principio attivo della sostanza. Nel corso della perquisizione sono state rinvenute 700 piante, 150 grammi di sostanza essiccata e pronta per la vendita, 6 cartucce calibro 6,35 illegalmente detenute, diverse lampade alogene per riscaldamento complete di riflettori, e tutto il materiale necessario per la coltivazione. Inoltre, è stato appurato l’allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica. Dalla droga sequestrata sarebbe stato possibile ricavare circa 60.000 dosi medie singole che, immesse sul mercato, avrebbero fruttato un profitto di circa 300.000 euro.
VIDEO SCOPRE AUTORE FURTI SU AUTO A RAGUSA
Proseguono le indagini dei militari del Comando Provinciale Carabinieri di Ragusa sulla raffica di danneggiamenti e furti su autovetture avvenuti nella notte tra il 20 e il 21 novembre, nella zona compresa tra le vie Archimede, Scalo Merci, Sofocle ed Ercolano. Dagli accertamenti finora compiuti è emerso che a fare razzia su circa 10 autovetture in sosta, probabilmente, è stato un unico malfattore che ha utilizzato sempre il medesimo modus operandi ossia, dopo aver infranto i vetri con un masso, si è introdotto nelle auto rovistando per asportare quello che riusciva a trovare. Adesso però, grazie alle immagini di una telecamera di video sorveglianza, i Carabinieri sono riusciti a dare un volto al topo d’auto, probabilmente uno sbandato in circa di denaro e oggetti da rivendere, ma non sono ancora riusciti a dargli un nome. Per questo, diffondendo il video relativo al furto su una delle auto, in cui si vede chiaramente il soggetto infrangere il vetro di una Fiat 600 per poi introdursi e rovistare all’interno dell’abitacolo, i militari chiedono la collaborazione della cittadinanza e di chiunque possa essere in grado di fornire elementi utili ad identificare il soggetto che, solo per rubare pochi spiccioli e oggetti di scarso valore, non ha esitato a creare notevoli danni ai malcapitati proprietari delle auto da lui prese di mira. Eventuali segnalazioni utili alle indagini per inchiodare l’ignoto malfattore alle sue responsabilità e poterlo così deferire all’Autorità Giudiziaria di Ragusa per i reati commessi, potranno essere effettuate, anche in forma anonima, telefonando al numero 0932/629000 della Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Ragusa.
Pozzallo, 294 migranti somali ed eritrei a bordo di tre imbarcazioni
La Polizia, a seguito dello sbarco di ieri, ha raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di Tijan Ndomgo nato in Gambia il 25/11/1993 e Jean Sagna nato in Senegal il 10/10/1991. Secondo i testimoni hanno condotto le imbarcazione partite dalle coste tunisine. I migranti sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo per essere visitati, identificati e trasferiti in altri centri.
Comiso, in carcere rapinatore violento
Alì Gourgueb, nato in Tunisia nel 1986, residente a Comiso, con pregiudizi in materia di reati contro il patrimonio, in possesso di regolare permesso di soggiorno per motivi di lavoro, è stato arrestato dalla Polizia nella quasi flagranza di reato perché ritenuto responsabile di una tentata rapina aggravata, di una rapina pluriaggravata, per lesioni personali aggravate e per porto abusivi di arma da taglio in luogo pubblico. I fatti sono accaduti la notte scorsa a Comiso: due distinti gravi episodi a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro. Il primo è avvenuto nei pressi della Chiesa Madre alle 3 della notte circa, quando un polacco senza fissa dimora è stato aggredito dal nordafricano che ha tentato di strappargli il marsupio contenente i suoi effetti personali: ne è nata una violenta colluttazione e la vittima è stata colpita con diversi fendenti al volto che gli hanno procurato ferite e trauma cranico con prognosi di 10 giorni salvo complicazioni, ma c’è da ritenere che le ferite lasceranno sfregi permanenti tali da aggravare notevolmente la qualificazione giuridica del reato. Alì Gourgueb si è poi diretto verso piazza Fonte Diana dove si è imbattuto in un tunisino che ha aggredito violentemente ed al quale è riuscito a rubare il portafogli contenente 240 euro ed il telefono cellulare. La vittima ha riportato un trauma cranico e dei tagli alla mano sinistra con la quale ha cercato di pararsi dai fendenti che il rapinatore cercava di mettere a segno utilizzando un piccolo coltello dalla lama affilatissima. La prognosi che gli è stata assegnata dal pronto soccorso è stata di 7 giorni salvo complicazioni. Una Volante della Polizia ha raccolto alcune testimonianze che hanno indicato le sembianze del malvivente e lo hanno rintracciato in un pub ancora aperto e sito nelle immediate vicinanze. L’uomo ha tentato di fuggire ma è stato bloccato e controllato dagli Agenti. Aveva l i pantaloni e la maglia sporche di sangue; è stato perquisito ed è stato trovato in possesso di un piccolo coltello con lama affilatissima sporca di sangue, poi ancora un cellulare ed un portafogli contenenti documenti riconducibile alla vittima tunisina.
Ragusa, nascondevano la droga sotto il letto
I Carabinieri ieri notte hanno eseguito diverse perquisizioni per la ricerca di sostanze stupefacenti, soprattutto nei confronti di soggetti con precedenti penali specifici per tale tipologia di reati. I militari hanno tratto in arresto in flagranza di reato Mattia Carrubba, 23 anni, Emilio Caldarera, 29 anni, Christofar Luminario, 22 anni, tutti con precedenti penali per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I tre sono stati trovati possesso, in totale, di oltre 120 gr. di marijuana già suddivisa in oltre 100 dosi e pronta per lo spaccio. In particolare i Carabinieri avevano notato, per diversi giorni, uno strano andirivieni presso l’abitazione di uno dei tre arrestati. Durante l’irruzione in casa il Carrubba tentava, senza successo, di respingere i militari che riuscivano ad entrare nell’appartamento. A seguito di perquisizione domiciliare, occultata sotto il letto della sua camera, veniva rinvenuta la sostanza stupefacente suddivisa in dosi già pronte per lo spaccio. Inoltre, venivano rinvenuti anche diversi bilancini di precisione e materiale vario per il confezionamento della sostanza. Poiché all’interno dell’abitazione vi erano anche gli altri due soggetti, già conosciuti dai militari dell’Arma, la perquisizione veniva estesa anche alle loro abitazioni dando esito positivo poiché, sempre sotto il letto delle loro camere, veniva rinvenuta altra sostanza stupefacente del tipo marijuana, oltre a bilancini di precisione e materiale vario, quale carta stagnola e coltelli necessari per confezionare le dosi di stupefacente da immettere sul mercato. I tre sono stati posti agli arresti domiciliari.
Bomba d’acqua nell’ipparino
La pioggia intensa di stamani, mista a grandine e forte vento, ha determinato gravi disagi nell’area Ipparina della provincia di Ragusa. A Vittoria in particolare, dove peraltro si sono rilevati danni anche alla sede VV.F., personale Vigilfuoco è stato impegnato, in una attività sinergica con le istituzioni locali e con la Prefettura, nella attività di soccorso. Tantissimi gli interventi effettuati per alberi divelti, insegne, antenne, allagamenti, soccorso a persone in auto in panne. I vigili del fuoco sono intervenuti a salvaguardia anche della carovana delle giostre di Vittoria dove alcuni mezzi erano bloccati dalla caduta di alberi.
Rubavano in appartamenti a Ragusa Ibla
I Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare di obbligo di dimora per i reati di furto aggravato, concorso formale, reato continuato, nei confronti dei ventunenni di Gela Giovanni Canotto e Vincenzo Ingeneroso e del vittoriese di 19 anni Gabriele Meli. L’attività d’indagine iniziò nell’aprile 2017 a seguito di un tentativo di furto avvenuto nel centro di Ragusa Ibla. Nello specifico la banda criminale, dopo aver individuato l’abitazione, tentava di accedere all’interno, tramite effrazione di una finestra. Tuttavia, i soggetti venivano messi in fuga dai vicini di casa che, sentiti i rumori, li beccavano in flagranza. La banda era solita prendere di mira le abitazioni del quartiere di Ibla, infatti individuata una seconda abitazione, tentavano di introdursi all’interno, forzando la porta d’ingresso, ma, a seguito dei rumori prodotti dai proprietari che si trovavano in casa, si davano alla fuga. Con le stesse modalità, riuscivano ad introdursi in un’altra abitazione e ad asportare diversi monili, bancomat, e la chiave di un’autovettura. Ognuno di loro aveva uno specifico compito: due si occupavano di forzare porte e finestre mentre l’altro si assicurava che le operazioni avvenissero senza essere osservati o disturbati. Ad incastrarli le riprese di video sorveglianza della zona.
Arrestato a Ragusa mentre cedeva marijuana agli studenti prima di entrare a scuola
La Polizia ha arrestato Francesco Coppa, nato a Napoli il 16.09.1996 e residente a Marina di Ragusa, per detenzione di marijuana ai fini di spaccio. Il Dirigente dell’Istituto Tecnico Commerciale Aeronautico sito a Ragusa in Viale Europa aveva ricevuto notizie da parte del personale docente e non docente così come da alcuni alunni, che un ragazzo ogni mattina si piazzava davanti la scuola per offrire e vendere droga agli alunni. Informata la Squadra Volanti e’ iniziata l’attività investigativa che permetteva di appurare che il giovane sospettato avesse già precedenti penali e che lo stesso non entrava all’interno della scuola ma rimaneva sempre nel parcheggio e poi nella strada antistante l’istituto. L’attività dello spacciatore era frenetica, in quanto tanti erano quelli che lo circondavano ogni mattina presumibilmente per contrattare l’acquisto. Sabato mattina, giorno della settimana dove le attività di spaccio sono più intense, gli uomini della Polizia di Stato hanno bloccato Coppa e dalla perquisizione emergeva che lo stesso fosse in possesso di diverse dosi pronte per la vendita. Dopo aver arrestato il giovane, si procedeva alla perquisizione domiciliare presso l’abitazione della fidanzata minorenne che attualmente lo ospita. Dentro casa è stato trovato materiale per il confezionamento ed un bilancino di precisione per la pesatura delle singole dosi. Il ragazzo, dopo essere stato condotto presso gli uffici della Squadra Mobile e fotosegnalato dalla Polizia Scientifica, è stato sottoposto agli arresti domiciliari così come disposto dalla Procura della Repubblica di Ragusa.
Ragusa, minaccia con un coltello il barista per servigli altri alcolici
Ha minacciato di morte con un coltello il titolare di un bar che si era rifiutato di servigli da bere in quanto in uno stato di ubriachezza. All’arrivo dei poliziotti della Sezione Volanti si è scagliato verso di loro fin quando è stato bloccato è tratto in arresto. Alle quattro di notte era giunta alla sala operativa della Questura di Ragusa la richiesta di aiuto per due giovani cittadini rumeni che avevano minacciato con un coltello il titolare di un bar. I poliziotti, raggiunto il bar, hanno individuato due giovani in stato di ubriachezza al bancone mentre consumavano altri alcolici. Alla richiesta delle generalità, uno dei due ha spintonato gli agenti, rifiutandosi di declinare le proprie generalità. I poliziotti lo hanno bloccato, assicurato all’interno dell’auto di servizio e perquisito trovandogli addosso il coltello con lama affilatissima. Anche negli uffici della Questura l’uomo in preda ai fumi dell’alcol ha continuato a tenere un atteggiamento violento, sbattendo la testa contro il muro tanto da richiedere l’intervento sul posto dei sanitari. I due cittadini di nazionalità rumena sono stati identificati e per Kreshan Abdallah, di 22 anni, è scattato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale, violenza privata aggravata dall’uso dell’arma, violenza e minaccia per costringere a commettere un reato e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Per l’altro soggetto, che smaltita la sbornia ha cercato di calmare l’amico, è scattata la denuncia a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale. Su disposizione del P.M. di turno l’arrestato è stato condotto presso il carcere di Ragusa. Nella giornata di ieri il GIP ha convalidato l’arresto e sottoposto lo stesso alla misura cautelare dell’obbligo di dimora.
Sequestrati 300 kg di marijuana, il più grosso sequestro di droga effettuato in provincia di Ragusa
La Polizia ha arrestato Dan Conovici nato in Romania il 2.8.1967 e residente a Vittoria, per aver trasportato quasi 300 kg di marijuana. Una delle Volanti della Polizia di Stato a mezzanotte circa di sabato procedeva al controllo di un carro attrezzi che trasportava sul piano di carico un camper. Il veicolo trasportato barcollava in quanto molto alto rispetto alla sede stradale pertanto era pericoloso per gli altri automobilisti: dovevano essere contestate le contravvenzioni al codice della strada ed il carico doveva essere assicurato prima di poter riprendere la marcia. Il controllo avveniva in contrada Dicchiara, alle porte di Ragusa sulla s.s. 514; il luogo buio non permetteva di effettuare le operazioni di messa in sicurezza del carico, pertanto il conducente del carro attrezzi e il cittadino rumeno proprietario del camper venivano accompagnati scortati dalla Volante presso la Questura di Ragusa. Il camper, a dire dell’autista del carro attrezzi, era rimasto in panne in Puglia ed il cittadino rumeno aveva chiamato il soccorso stradale per farsi trasportare fino a Vittoria per 1500 euro, valore ben superiore a quello del camper vecchio di 35 anni. Questo elemento ha fatto sorgere i primi dubbi, pertanto gli agenti chiedevano al rumeno di ispezionare il veicolo e quest’ultimo andava su tutte le furie inveendo contro gli operatori di Polizia ed in palese stato d’ebbrezza. Quando un poliziotto ha spostato alcuni cuscini del camper, ha sentito un forte odore di marijuana. L’operatore di Polizia ha trovato sotto ad una busta nera piena di giocattoli un involucro di 10 kg di marijuana ed il rumeno in quel momento è scoppiato a piangere. L’uomo continuava a ripetere di aver trovato la droga per strada e che l’aveva presa senza sapere cosa fosse. Gli investigatori chiamavano a raccolta altri operatori della Squadra Mobile della Sezione Narcotici e uno degli agenti intervenuto scopriva un doppio tetto del camper pieno di marijuana con decine di confezioni di oltre 10 kg cadauna. Il rumeno dopo essere stato fotosegnalato dalla Polizia Scientifica è stato condotto in carcere a disposizione della Procura della Repubblica di Ragusa.
Sgominata banda di 17 ladri seriali catanesi specializzati in macchine movimento terra e furti per oltre 1 milione di euro a Ragusa, Messina, Enna, Siracusa, Caltanissetta e Catania
La Polizia di Stato – Squadra Mobile di Ragusa ha eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di una banda di ladri e ricettatori catanesi su disposizione della Procura della Repubblica, giusta ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Ragusa. La Squadra Mobile di Ragusa ha dato avvio all’attività investigativa a seguito di un ingente furto (500.000 euro) commesso la notte del 29 novembre 2016 a Comiso ai danni di un’impresa edile ridotta sul lastrico. Le indagini consentivano di individuare una delle due autovetture di proprietà di uno degli indagati, come quella utilizzata per commettere il furto. Per individuare gli indagati è stato fatto uno studio delle immagini di videosorveglianza della città di Comiso così come di altri centri periferici. Alla fine del mese di dicembre dello scorso anno venivano richieste alla Procura della Repubblica di Ragusa le autorizzazioni all’intercettazioni di conversazioni telefoniche. L’attività investigativa si è sviluppata fino al mese di maggio 2017 ed ha consentito di far rilevare che fosse attivo un gruppo di almeno 15 persone (poi risultate essere complessivamente 17) che quasi tutte le sere pianificavano sopralluoghi presso le aziende prese di mira, per poi eseguire i furti. Il gruppo generalmente andava a commettere i furti nei giorni feriali, mai il sabato e la domenica dedicati alla famiglia. Gli stessi si incontravano tutti a Catania in Piazza Caduti del Mare, loro quartier generale, da dove partivano, a bordo delle autovetture dopo averle rifornite dividendo equamente il pieno di carburante. Dopo aver consumato il reato, per “piazzare” la refurtiva si rivolgevano a ricettatori che in alcuni casi sono stati identificati, come la donna Giuseppe Indelicato, che gestisce un’azienda di rottamazione metalli nel quartiere “Zia Lisa” a Catania. La donna, considerata la minore gravità dei fatti commessi, è stata l’unica ad essere sottoposta agli arresti domiciliari, mentre gli altri sono stati condotti in carcere. Gli uomini della Polizia di Ragusa nottetempo hanno raggiunto in 90 la città di Catania e si sono incontrati con gli uomini della Polizia Scientifica, della Squadra Mobile di Catania ed Enna, con i Reparti Prevenzione Crimine e le Unità Cinofile di Catania e Palermo. Dopo un briefing operativo, alle prime luci dell’alba, in 120 hanno fatto irruzione nelle abitazioni dei 17 destinatari del provvedimento di cattura, quattro dei quali sono ancora ricercati. Gli arrestati sono Daniele Aulino nato a Catania il 14.04.1989 inteso “Gallina”, Francesco Belpanno nato a Catania il 06.11.1994 inteso Cipolla, Ciprian Binghiac nato in Romania il 17.07.1984, Gaetano Fisichella nato a Catania il 13.09.1955 soprannominato “Tano Cinque Lire”, Giovanni Fisichella nato a Catania l’1.11.1950, Pietro Fisichella nato a Catania il 13.08.1959, Gianluca Gobbi nato a Roma il 6.07.1972, Giuseppa Indelicato, nata a Catania il 29.10.1972, Salvatore Litrico nato a Catania il 3.10.1964 soprannominato “Turi Spascio”, Vincenzo Saia nato a Catania il 05.10.1955 soprannominato “Enzo U Tartaruni”, Agatino Strano nato a Catania il 6.03.1989 soprannominato “U Puddasciu”, Stefano Vitale, nato a Catania l’1.12.1974, Rosario Torrisi, nato a Catania il 6.04.1975.
Ragusa, minaccia di morte la moglie e le tre figlie minorenni che si barricano in casa
L’intervento degli uomini dell’Ufficio Volanti della Questura di Ragusa ha evitato il peggio salvando moglie e tre figlie minorenni dal marito che, dopo una banale lite, in preda ad uno stato di agitazione, aveva minacciato di ucciderle. Nella serata trascorsa l’uomo, cittadino italiano di origini marocchine, ha avuto una discussione con la moglie per futili motivi a causa dello smarrimento di un computer portatile. Spropositata la reazione dello stesso che ha iniziato ad urlare minacciando di uccidere la donna, le tre figlie tutte minorenni, tra cui una bimba di soli tre anni. La donna ha chiesto aiuto dal balcone di casa e le urla hanno attirato l’attenzione degli uomini dell’Ufficio Volanti in servizio di controllo del territorio proprio in quella zona. Gli agenti si sono portati all’interno del condominio e, simulando di essere postini, si sono fatti aprire la porta di casa dal marito della donna che è apparso subito in un profondo stato di agitazione. La casa era completamente a soqquadro con suppellettili sparsi a terra, cassetti messi a soqquadro, una porta era stata parzialmente distrutta. La donna, avuta la certezza che in casa erano presenti i poliziotti, è uscita dalla stanza con le tre figlie terrorizzate e in lacrime ed ha raccontato agli agenti che si era barricata nella stanza con le sue bambine per poter sfuggire alla rabbia del marito che aveva minacciato di ucciderle. Diverse le liti avvenute in famiglia anche nei giorni prima, durante le quali l’uomo aveva distrutto con un pugno la porta di una stanza. L’uomo è stato accompagnato negli Uffici della Sezione Volanti dove è stato fotosegnalato e, su autorizzazione del P.M. di turno, è scattato l’allontanamento d’urgenza dalla casa famigliare con il divieto di avvicinarsi a quei luoghi. Per il marito è scattata inoltre la denuncia per maltrattamenti in famiglia e minacce gravi nei confronti dei propri congiunti, aggravate dalla minore età degli stessi. Nella giornata di ieri il provvedimento d’urgenza è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ragusa che ha disposto la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla residenza della famiglia.
Arrestate due infermiere dell’ospedale di Vittoria per peculato
La Polizia ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari per le vittoriesi Ornella Vietti di 52 anni e Franca Tolentino di 51 anni. Secondo gli inquirenti le due infermiere, in servizio entrambe presso il nosocomio di Vittoria, utilizzavano i presidi ospedalieri ed i farmaci nella loro disponibilità come se fossero di loro proprietà per somministrare terapie a pagamento ad ignari pazienti presso i loro domicili. Le due donne lavoravano privatamente sia per case di cura che come assistenza domiciliare ai pazienti dimessi dall’ospedale, offrendo un servizio “all inclusive”. Il paziente non doveva comprare nulla in quanto, perlopiù, erano le stesse infermiere a procurare i medicinali ed altri presidi direttamente dalla farmacia ospedaliera o dai reparti. La Squadra Mobile ha potuto inoltre evidenziare alla Procura della Repubblica che le due infermiere svolgessero arbitrariamente ruoli che possono essere svolti solo da medici, difatti effettuavano terapie senza alcuna disposizione di un medico ma basandosi solo sull’esperienza maturata come infermiere. Si ricorda infatti che l’infermiere può solo somministrare medicinali prescritti da un medico e non d’iniziativa. Le indagini hanno permesso di focalizzare l’attenzione sulle due infermiere dopo una telefonava anonima alla direzione sanitaria del nosocomio per denunciare che all’interno vi fossero delle irregolarità. Dalle indagini sono emerse una serie innumerevole e quotidiana di prestazioni infermieristiche domiciliari extra ospedaliere a pagamento effettuate dalle indagate, il tutto utilizzando medicinali di proprietà dell’ospedale, prestazioni domiciliari retribuite in nero a seconda della tipologia del servizio (3 euro un’iniezione intramuscolo, 15 per una flebo), prestazioni domiciliari che nascevano quasi tutte dalle informazioni che la Vietti possedeva in quanto infermiera presso l’ospedale e quindi a conoscenza dei degenti in dimissione, l’utilizzazione costante di presidi sanitari e prodotti farmaceutici trafugati dalle arrestate dagli armadi del nosocomio e dai reparti in genere. Ieri la Squadra Mobile, coadiuvata dal Commissariato di Vittoria, ha eseguito le ordinanze di custodia a carico delle due arrestate e contestualmente ha effettuato un controllo presso due agenzie di onoranze funebri. La perquisizione domiciliare ha permesso di sequestrare altre medicine e presidi sanitari di proprietà dell’ospedale, rivenuti a casa della Vietti, mentre nulla è stato rivenuto a casa della Tolentino o nelle due agenzie di onoranze funebri.