I Carabinieri della Compagnia di Ragusa hanno denunciato 2 persone, L.A. di Ragusa e B.S. di Comiso, perché stavano compiendo dei lavori di sbancamento non autorizzati in un’area sottoposta a vincolo archeologico e paesaggistico. I militari sono stati allertati da un cittadino che, nel transitare nella contrada Passo Marinaro, aveva notato un escavatore intento a effettuare dei lavori di sbancamento in un terreno. I militari quindi identificavano sia il conducente dell’escavatore e sia il proprietario del terreno, che risultava di proprietà privata, ma inserito in zona sottoposta a vincolo archeologico e paesaggistico, in quanto interessata alla presenza della necropoli classica di Camarina, meglio nota come necropoli di Passo Marinaro, che tuttora conserva resti monumentali con tombe a fossa e ad inumazione e tombe a sarcofago che rappresentano una delle più importanti testimonianze storico- archeologiche dei riti e delle architetture funerarie della civiltà siciliota del V secolo A.C. Infatti, nell’effettuare il controllo, i militari notavano vari resti delle tombe facenti parte della necropoli, sparsi sul terreno e danneggiati. L’area, privata, era tutelata da un vincolo archeologico e paesaggistico fin dagli anni ’70. I lavori, tra l’altro effettuati con un mezzo cingolato di enormi dimensioni, avevano irrimediabilmente danneggiato alcune tombe, poiché le grandi tegole di età greca che le ricoprivano erano state divelte e rotte in più pezzi, ma vi era anche la presenza di paletti collegati tra loro da strisce di plastica, in maniera tale da delimitare l’area, verosimilmente per realizzare addirittura una strada. I due sono stati denunciati in stato di libertà per i reati di danneggiamento al patrimonio archeologico, storico e artistico nazionale, ed esecuzione di opere in assenza di autorizzazione.
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INCIDENTE SULLA VITTORIA GELA
Modica: sottoposto alla libertà vigilata andava in giro con un’auto rubata
Aveva appena rubato un’auto e stava girando per le vie del centro, ma dopo un breve inseguimento da parte di alcuni militari dell’Arma liberi dal servizio è stato fermato ed arrestato. Si tratta di Fausto Di Guardo, classe ’88, nullafacente, già noto alle forze di polizia, e fra le altre cose privo di patente di guida. Erano le 23 quando un cittadino ha chiamato i carabinieri segnalando che aveva da poco subito il furto della propria autovettura. Verso la mezzanotte, quattro Carabinieri liberi dal servizio, che poco prima erano venuti a conoscenza del furto e dei dati dell’autovettura, nel percorrere una delle vie di Modica Bassa, hanno notato il veicolo segnalato provenire dal senso opposto. Immediatamente i 4 militari a bordo di un’autovettura privata hanno invertito la marcia nel tentativo di bloccare il mezzo rubato che, nel frattempo, stava proseguendo la sua corsa. Dopo un breve inseguimento, i Carabinieri hanno raggiunto l’auto rubata bloccandone la marcia e sorprendendo alla guida il Di Guardo che, successivamente è stato condotto presso la Caserma dei Carabinieri. Il giovane che dovrà rispondere di furto di autovettura, guida senza patente perché mai conseguita e trasgressione degli obblighi imposti dalla misura di sicurezza della libertà vigilata cui era sottoposto. Il ragazzo è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari. L’autovettura rubata è stata invece recuperata dai Carabinieri e restituita al legittimo proprietario.
APPROPRIAZIONE INDEBITA, DENUNCIATO VITTORIESE
La Polizia ha denunciato il vittoriese pluripregiudicato S.C. di anni 55 per appropriazione indebita di un veicolo del valore di circa 50.000 euro. Qualche settimana addietro un’agenzia di autonoleggio tedesca contattava la Squadra Mobile iblea chiedendo aiuto per il recupero di un veicolo di loro proprietà, segnalando che avevano già fatto denuncia in Germania. A differenza degli altri sequestri di veicoli fatti dalla Squadra Mobile di Ragusa, dove il delinquente prendeva a noleggio l’auto per poi fuggire all’estero e venderla in quel paese, il più delle volte Malta, l’odierno indagato ha pensato bene di noleggiare un’auto in Germania per poi portarla a Vittoria facendo finta di aver fatto fortuna all’estero. L’uomo era stato notato dagli uomini della Squadra Mobile mentre circolava con quel veicolo e per questo era stato fermato per controllo pochi giorni prima della denuncia. Non appena ricevuta la segnalazione, i poliziotti sono andati sul luogo di lavoro del pluripregiudicato ed hanno richiesto le chiavi ed i documenti del veicolo sottoponendolo a sequestro. Il vittoriese non solo non aveva pagato il leasing ma aveva anche omesso di stipulare un contratto d’assicurazione, in pratica circolava gratuitamente su un veicolo del valore di 50.000 euro senza alcun titolo. Il Pubblico Ministero ha subito disposto il dissequestro del veicolo e l’affidamento ai legittimi proprietari che verranno a recuperare dalla Polizia di Stato il loro bene nei prossimi giorni.
RAGUSA: DROGA IN CASA, ARRESTATO ALESSIO SOLARINO
Raffica di perquisizioni a Ragusa da parte dei Carabinieri. Nel corso di una di queste perquisizioni conl’ausilio anche dei cani, sono state trovate nella casa di Alessio Solarino, 30enne di Ragusa, diverse dosi di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana, già pronte per essere smerciate e immesse sul mercato. Lo stupefacente era ben occultato in diverse punti all’interno dei mobili della cucina, in maniera tale da rendere il più difficile possibile il rinvenimento di tutte le dosi nascoste, ma tale stratagemma non ingannava l’unità cinofila dell’Arma composta dal cane “Dich” dal fiuto infallibile. Oltre allo stupefacente già suddiviso in dosi, venivano rinvenuti 20 semi di canapa indiana, con cui impiantare altrettante piante da cui ricavare altro stupefacente da immettere sul mercato, e del denaro. SI pensa che l’attività di spaccio messa di Solarino, nullafacente e quindi privo di redditi legali, fosse abbastanza florida. L’uomo è stato arrestato e posto ai domiciliari. Le indagini adesso proseguiranno per individuare la provenienza dello stupefacente e per cercare di capire se Solarino faccia parte di una più vasta rete di spacciatori operante sulla piazza di Ragusa.
TRE LADRI DI BICICLETTE ARRESTATI DALLA POLIZIA A SCOGLITTI
In piena notte hanno visto delle biciclette adagiate al muro di una veranda di un’abitazione estiva di vittoriesi a Scoglitti, hanno scardinato il cancello, sono entrati e poi, aiutandosi con degli attrezzi hanno con un flex tagliato di netto la catena che le assicurava ad un aggancio fisso e le hanno rubate. I rumori provocati dall’attrezzo elettrico hanno attirato l’attenzione dei vicini che hanno chiamato la Polizia. Gli agenti della Volante è arrivata sul posto immediatamente trovando per strada tre soggetti che trasportavano una bicicletta. Questi hanno tentato una precipitosa fuga ma sono stati prontamente bloccati. Avevano con loro anche uno zainetto che conteneva il flex, una mazza da baseball e guanti in lattice. Si tratta di tre giovani soggetti di origine nordafricana. Due di loro sono appena ventenni, si tratta di: Boussad Mehdi, nato in Tunisia e Chaouch Aimen, nato a Vittoria. Entrambi hanno già precedenti di polizia e si trovavano già sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Vittoria in ordine ad un procedimento penale per una rissa che li aveva visti coinvolti. Il terzo soggetto C.A. è ancora minorenne. Tutti e tre sono stati tratti in arresto perché colti nella flagranza del reato di furto aggravato. Come disposto dall’autorità giudiziaria Boussada è stato posto agli arresti domiciliari e l’altro è stato portato in carcere a Ragusa. Il minorenne invece su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Catania è stato trasportato presso il centro di prima accoglienza di via Franchetti a Catania.
ACATE: SEQUESTRATA DISCARICA ABUSIVA DI OLTRE 5.000 MQ
Nell’ambito dei controlli predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Ragusa, finalizzati a prevenire e reprimere reati di natura ambientale e l’annoso fenomeno delle fumarole, che incidono negativamente sulla qualità della vita delle persone che abitano il territorio, i militari hanno sottoposto ad attività ispettiva un’area privata di oltre 5.000 mq in Contrada Fossa nera, rinvenendo di fatto una vera e propria discarica abusiva per lo smaltimento illecito di rifiuti speciali, sequestrandola. Sono stati rinvenuti numerosi e consistenti cumuli di rifiuti per svariate tonnellate: terre e rocce da scavo di riporto, inerti, rifiuti plastici e organici, ceneri e residui di combustione di materiale plastico provenienti dalle serre. E’ scattata così la denuncia a piede libero non solo per i quattro vittoriesi, tutti coltivatori, proprietari dei terreni adibiti a luogo di illecito smaltimento: si tratta di F.G., 38enne, F.A., 62enne, F.M., 35enne, e F.G., 33enne. I 4, dinanzi all’Autorità Giudiziaria di Ragusa, dovranno rispondere dei reati di abbandono e smaltimento illecito di rifiuti speciali con emissioni diffuse in atmosfera di polveri. L’intera area, di oltre 5.000 metri quadrati, è stata sottoposta a sequestro e sono tuttora in corso accertamenti di natura tecnica finalizzati all’individuazione di corpi metallici nel sottosuolo al fine di accertare il livello e la gravità dell’inquinamento prodotto.
Ragusa: ladro disabile nascondeva la refurtiva nella sedia a rotelle
Gli agenti di Polizia hanno smascherato il ladro seriale che qualche giorno fa ha “visitato” diversi negozi all’interno del centro commerciale “Ibleo” rubando ogni sorta di merce che veniva nascosta all’interno della sedia a rotelle con la quale era costretto a muoversi a causa della sua disabilità. L’uomo, un quarantaduenne di origini siracusane ma residente da anni in Germania, dopo aver parcheggiato la sua auto nella zona riservata ai disabili, proprio vicino l’ingresso del centro commerciale ibleo, ha iniziato lo “shopping” portandosi all’interno di diversi negozi di abbigliamento, di scarpe, di bigiotteria e di articoli elettronici. I suoi movimenti hanno però destato i sospetti del personale della vigilanza interna in quanto l’uomo, uscendo da ogni negozio, inspiegabilmente si portava all’esterno, lasciava qualcosa nella sua auto e rientrava subito dopo in un altro negozio. Sono arrivati gli agenti che, individuato l’uomo, lo hanno controllato a distanza mentre in un negozio di telefonia, sfruttando un momento di distrazione dei commessi, con un rapido gesto nascondeva un auricolare all’interno di una tasca ricavata sulla spalliera della sedia a rotelle, per poi allontanarsi senza pagare nulla. E’ stato bloccato. In macchina c’erano orecchini e bracciali di bigiotteria, cosmetici, un altro auricolare, un caricabatteria per cellulare trafugato da un altro negozio di articoli elettronici ed anche un costume da bagno da donna, per un valore di circa 200 euro. Tutta la merce è stata riconosciuta come oggetto di furto da parte dei titolari di 6 diversi negozi della galleria commerciale. Per l’uomo, incensurato, è scattata una denuncia per furto aggravato.
ARRESTATI PER FURTO I FRATELLI COLLODORO
ARRESTATI 9 SCAFISTI EGIZIANI
Sono salpati dall’Egitto 7 giorni fa fino a quando non hanno raggiunto il punto di mare convenuto in acque internazionali ed hanno chiesto i soccorsi. 131 i migranti soccorsi che si trovavano a bordo di una fatiscente imbarcazione in legno lunga 12 metri. 9 gli scafisti egiziani (2 minori) arrestati dalla Polizia a Pozzallo. Si tratta di un ennesimo sbarco pieno di ragazzini non accompagnati, ben 67 egiziani dai 14 ai 17 anni. I testimoni hanno raccontato: “abbiamo viaggiato per 7 giorni mangiando pane e formaggini, dopo 5 giorni però è finito tutto; di giorno dovevamo stare tutti nella stiva e stavamo morendo perché non si respirava, la notte potevamo andare sopra coperta; solo un miracolo ci ha permesso di arrivare qui; se disubbidivamo, quelli dell’equipaggio ci minacciavano con coltelli e grosse spade”. I migranti quando partono dall’Egitto pagano molto di più rispetto alla Libia, 3.000 dollari che moltiplicati per il numero dei passeggeri hanno fruttato quasi 400.000 dollari all’associazione a delinquere egiziana.
A Marina di Ragusa trovati tre ordigni della seconda guerra mondiale
BRUCIAVANO CAVI DI RAME, PADRE E FIGLIO DENUNCIATI DALLA POLIZIA
A Vittoria, in via Madonna della Salute, si erano attrezzati per preparare del rame da rivendere ad altri ricettatori. Si tratta di padre e figlio vittoriesi, già noti alla Polizia per i diversi precedenti penali a loro carico. C.V., il padre ha 66 anni, il figlio D. ha 22 anni. I poliziotti avevano ricevuto la segnalazione di “strani fumi” che si levavano dai pressi di un casolare di quella zona e tenendo d’occhio l’area si sono trovati a notare proprio una densa coltre di fumo nero che si alzava ad appestare l’aria. Hanno trovato i due uomini che su una grande griglia in ferro bruciavano un grosso quantitativo di cavi di rame da elettrodotto per liberarlo dalla guaina butilica col quale viene utilizzato negli impianti civili ed industriali. Trovate altre matasse di cavi elettrici in parte già denudato della guaina isolante, sistemato dentro delle cassette in plastica. I due sono stati denunciati perchè non hanno saputo giustificare la provenienza del rame. Le indagini continueranno per rintracciare le vittime del furto dei cavi.
VITTORIA, BRUTTA AVVENTURA CON LIETO FINE: DUE ANZIANI SCOMPARSI E RITROVATI DAI CARABINIERI
Ci sono volute diverse ore e un imponente spiegamento di forze per ritrovare due anziani coniugi, R.G., 81enne e R.C., 80enne, scomparsi da Ragusa nella serata di domenica e ritrovati alle 9 del maytino di lunedì a Santa Croce Camerina. I due pensionati avevano fatto perdere le loro tracce dopo che con la loro autovettura avevano accompagnato un amico all’aeroporto di Comiso. Il genero, allarmato dal mancato rientro dei due a casa, aveva subito segnalato l’accaduto al 112. Immediatamente i Carabinieri della Compagnia di Vittoria e di Ragusa hanno informato la Prefettura, che ha attivato il piano provinciale per la ricerca di persone scomparse e, avvalendosi anche del contributo delle unità cinofile della Protezione Civile di Ragusa, hanno fatto convergere tutte le pattuglie disponibili lungo la SS 514, nei pressi di Chiaramonte Gulfi, ultima località dove il cellulare dell’uomo, nel frattempo scaricatosi, aveva agganciato la cella di copertura telefonica. E’ partita così un’attenta ricerca, che ha interessato ampie aree rurali, protrattasi per tutta la notte fino alla mattina quando i due ultraottantenni sono stati ritrovati nella campagne di Santa Croce Camerina. Accompagnati nella Stazione Carabinieri, gli anziani sono stati rifocillati e, appurate le loro buone condizioni di salute, hanno potuto così riabbracciare familiari e parenti. La storia fortunatamente si è conclusa con un lieto fine, ma non sarà facilmente dimenticata dall’anziana coppia.
La Polizia blocca l’egiziano che per ben tre volte tenta di rientrare in Italia clandestinamente
E’ stato rintracciato dalla Polizia di Modica il cittadino egiziano A.K. di 19 anni, sbarcato sabato scorso a Pozzallo assieme ad altri 139 migranti ed ospite presso il Centro di accoglienza. L’egiziano, che all’atto dello sbarco avvenuto sabato scorso a Pozzallo si era finto malato, era stato accompagnato con l’ambulanza del 118 presso l’ospedale Maggiore di Modica per gli accertamenti medici. Qui, approfittando della circostanza, eludendo i controlli dei sanitari è fuggito. L’egiziano già altre due volte era sbarcato in Italia, come è risultato dai risconti eseguiti dalla Polizia Scientifica che ha accertato che lo straniero, sotto altri nomi, era già sbarcato una prima volta a Siracusa nel luglio del 2013 e, dopo un respingimento, ritornato clandestinamente in Italia nell’agosto successivo, con un altro sbarco avvenuto a Catania. Evidentemente, temendo un ulteriore respingimento per il paese di provenienza, A.K. questa volta aspettava il momento giusto per darsi alla fuga, sfruttando l’occasione e mettere in atto il suo piano. Poco dopo è stato individuato dalla Volante in una traversa di via Aldo Moro a Modica. E’ stato riaccompagnato al Centro Primo soccorso e accoglienza di Pozzallo, dove permarrà fino all’emissione del provvedimento da parte delle Autorità competenti una volta vagliata la sua posizione di clandestinità.
SEQUESTRATI BENI A UN CORLEONESE, ANCHE UN’AZIENDA CON SEDE LEGALE A VITTORIA
Un’attività svolta congiuntamente dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri e dal G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Palermo ha portato al sequestro di beni per un valore complessivo di circa 2,1 milioni di euro a Eustachio Fontana, di 44 anni, come persona ricoprente un ruolo centrale nell’ambito associativo finalizzato a commettere una serie di delitti contro il patrimonio, ed in particolare truffe, accesso abusivo a sistemi informatici, furto aggravato, riciclaggio ed altri reati contro la fede pubblica, con l’aggravante di aver organizzato il gruppo criminoso. La complessa attività investigativa, svolta attraverso minuziosi accertamenti patrimoniali sui beni sospettati di essere nella effettiva disponibilità del Fontana, ha consentito di individuare, sostengono gli inquirenti, “un ingente patrimonio illecitamente accumulato in diversi anni di malaffare”. Tra le aziende a cui sono stati apposti i sigilli vi è anche la “Cooperativa G. F. Agricoltura”, con sede legale a Vittoria, operante nel settore del commercio all’ingrosso di prodotti per l’agricoltura. Tale sequestro è stato eseguito dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ragusa, che hanno notificato il provvedimento presso la locale Camera di Commercio ove l’azienda risulta iscritta, mentre la sede legale è risultata essere ubicata in una palazzina di Vittoria. Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare per quale motivo la predetta società, riconducibile a un soggetto originario della provincia di Palermo, avesse la sua sede legale a Vittoria.
Brucia a Ragusa autocompattatore per la raccolta dei rifiuti
I carabinieri di Ragusa sabato mattina sono intervenuti nella prima fase della Zona Industriale, presso un’azienda che si occupa di raccolta di rifiuti, per un incendio di un mezzo. I militari hanno riscontrato che uno degli autocompattatori era completamente carbonizzato all’interno dell’abitacolo. Le fiamme, sviluppatesi nel corso della notte, si erano estinte per assenza di aria poiché, fortunatamente, i finestrini erano chiusi e non sono esplosi per il calore. Ma sedili e plastiche sono andati distrutti. La sezione investigazioni scientifiche ha eseguito rilievi nell’abitacolo al fine di capire se vi siano tracce di combustibili. I carabinieri stanno inoltre visionando le immagini dell’impianto di videosorveglianza a “circuito chiuso” per verificare chi fosse presente in azienda e chi fosse entrato e uscito dal sito nel corso della notte.
Spaccio di hashish a Ragusa – Arrestato Giuseppe Sanna
Genitori di adolescenti, grazie alla divulgazione da parte degli organi di stampa delle diverse operazioni della Polizia di Stato in tema di repressione del traffico di sostanze stupefacenti, si sono rivolti alla Squadra Mobile di Ragusa in quanto fortemente preoccupati per la presenza di un uomo che si aggirava spesso presso la sala giochi frequentata dai figli e la villa “Margherita”. La Polizia ha individuato il 36enne Giuseppe Sanna, che da poco aveva finito di scontare gli arresti domiciliari. In particolare venerdì Sanna veniva notato in compagnia di un giovane assuntore all’interno di villa “Margherita” per poi allontanarsi verso la propria abitazione. Entrati in casa dello spacciatore, gli agenti hanno trovato sul un tavolino una dose già confezionata di hashish, sulla specchiera 3 pezzi di hashish pronti per la vendita, dietro la lavatrice altri 100 grammi e poi ancora altra droga in un mobile. Giuseppe Sanna, essendo pluripregiudicato più volte arrestato per traffico di stupefacenti e in più di un’occasione evaso dagli arresti domiciliari, è stato condotto in carcere.
EVADE DAI “DOMICILIARI”, VA A RUBARE TELEFONINI E VIENE ARRESTATO A VITTORIA
Attorno alla mezzanotte la Polizia è intervenuta presso un negozio di telefonia in via Cacciatori delle Alpi dove era stata infranta la vetrata della porta di accesso del negozio, divelte alcune vetrinette espositive e rubati telefoni cellulari e due computer. Uno dei p.c. e un lettore a pistola di codici a barre è stato rinvenuto nelle immediate vicinanze. Dalle immagini del sistema di videosorveglianza i poliziotti hanno potuto constatare che l’autore era un uomo dell’età apparente di 20/25 anni che era riuscito a penetrare all’interno del negozio dopo aver assestato violenti calci. Il responsabile del furto, riconosciuto dagli Agenti, era Adem Bousrih, 20 anni, nato a Vittoria, pregiudicato per reati contro il patrimonio e attualmente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, abitante a circa 300 metri dal negozio preso di mirai. I poliziotti hanno trovato presso l’abitazione del malvivente, occultati all’interno del forno della cucina a gas, dietro alcune pentole, undici telefoni cellulari, mentre all’interno dello stipite posto sotto il lavandino un computer e nella camera da letto una Psp e numerose schede sim ancora nuove. Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti gli indumenti, occultati al fine di eludere eventuali controlli, indossati dal ladro al momento del furto. Adem Bousrih a quel punto dava in escandescenza, spintonava gli Agenti e tentava la fuga, ma è stato raggiunto e bloccato dagli agenti. Il ladro probabilmente aveva già venduto sette telefoni, non rinvenuti nel corso della perquisizione. Adem Bousrih è stato dichiarato in arresto per i reati di evasione, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. Ritenendolo certamente responsabile del furto è stato denunciato per tale reato per il quale è stata richiesta idonea misura cautelare. Durante l’espletamento degli adempimenti di rito l’arrestato è stato condotto in ospedale poiché avvertiva dolore al piede destro, provocato dai calci dati alla vetrata antisfondamento della porta d’accesso al negozio di telefonia. L’arrestato è stato trasferito presso il carcere di Ragusa.
Controlli di contrasto al caporalato – In regola quattro aziende agricole a Santa Croce Camerina
Venerdì mattino poliziotti e ispettori del lavoro si sono presentati presso le aziende per procedere ai controlli programmati. Sono stati 15 i braccianti agricoli sottoposti a controllo in 4 distinte aziende e tutto è risultato regolare, sia dal punto di vista amministrativo per le modalità di impiego, che per la posizione regolare dei lavoratori stranieri.
ARRESTATO IL COMISANO BIAGIO LICATA PER TENTATO OMICIDIO
Tratto in arresto dalla Polizia un uomo che nella giornata di giovedì 10 settembre si è reso autore di una rocambolesca azione degna di film di altri tempi. Biagio Licata, comisano di 36 anni, a bordo della sua Fiat Uno, dopo aver ricercato per le vie della città una donna di 46 anni che aveva rifiutato le sue avance amorose, la intercettava in via Roma e, in preda al raptus della gelosia, accecato dalla rabbia, lanciava il suo veicolo in direzione della donna con il preciso intento di ucciderla. Solo la presenza di una porta di una abitazione, aperta per il caldo, ha salvato la donna. L’autovettura infatti, nonostante avesse scavalcato il marciapiede, finiva la sua corsa sullo spigolo della porta del muro della casa, facendo così sbalzare la donna che veniva colpita alle gambe e che cadeva sul cofano dell’auto ma senza essere schiacciata. Biagio Licata è scappato dal luogo dell’incidente per recarsi al cospetto degli uomini del Commissariato di Comiso, presentandosi come l’assassino della “sua donna”. La donna, dopo l’intervento sul luogo del personale del 118, è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Vittoria, medicata per le ferite riportate alle gambe e giudicata guaribile con 25 giorni di prognosi.