22-12-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

Ragusa, misure antimafia: la polizia esegue il sequestro di un’autovettura

auto con logo dxIn ottemperanza al decreto  emesso dal tribunale di Ragusa il personale della polizia ha dato esecuzione al sequestro disposto ai sensi della normativa antimafia di un’autovettura del valore di circa 25.000 euro intestata alla moglie di un noto pregiudicato di nazionalità tunisina, residente a Comiso, arrestato a giugno per detenzione illecita di sostanza stupefacente. La divisione anticrimine ha comprovato che l’autovettura  -una hyundai ix35, era stata acquistata dalla coniuge di Ben Kahla Salem per conto di quest’ultimo, con somme di denaro riconducibili agli illeciti proventi del traffico di sostanze stupefacenti. L’uomo era già stato condannato due volte per detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Il valore dell’autovettura è risultato sproporzionato rispetto al reddito dichiarato e all’attività economica svolta dai coniugi.

ALTRO SBARCO DI 200 PERSONE

AMAR Diallo nato in Gambia il 15.08Sono sbarcati in 202 a Pozzallo e la Polizia ha fermato uno scafista del Gambia di 37 anni. Erano salpati dalla Libia a bordo di due gommoni. I migranti provenienti da diversi paesi, in parte sono stati ospitati presso il centro di prima accoglienza di Pozzallo ed altri subito trasferiti in altri centri presenti sulla penisola italiana. Sono tutti provenienti dal Centro Africa (di cui 63 uomini, 15 donne, 8 bambini e 2 bambine). le operazioni di Ordine e Sicurezza Pubblica in questi giorni non hanno subito alcuna interruzione, considerata la mole di migranti da ospitare presso il centro e tanti da trasferire per far spazio agli altri. La Polizia di Stato ha coordinato la macchina organizzativa: complessivamente ieri sono state movimentate quasi 400 persone, tra chi è stato fatto scendere, chi è subito partito e chi è stato trasferito. Le operazioni di sbarco non hanno fatto registrare criticità ed è stata prestata la massima attenzione verso i soggetti che avevano bisogno di cure mediche, in particolar modo diverse donne incinte e tanti minori alcuni in tenerissima età. Alle procedure hanno partecipato 40 Agenti della Polizia di Stato, altre Forze dell’Ordine, la Protezione Civile, la Croce Rossa Italiana ed i medici dell’A.S.P. per le visite mediche. I continui trasferimenti verso altri centri creano non pochi problemi agli uomini della Polizia Giudiziaria che si occupano di individuare gli scafisti ma, nonostante tutto, anche questa volta si è riusciti ad individuare lo scafista. Al termine degli accertamenti di Polizia Giudiziaria lo scafista è stato condotto in carcere mentre i testimoni sono stati messi in strutture protette in attesa della loro partecipazione al processo. Nel 2015 sono 93 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa.

RAGUSA, EROINOMANI SI BUCANO AL PARCO DEI BAMBINI

parco archimedeRiceviamo e pubblichiamo dal Signor A. L. cittadino ragusano: ” Vorrei segnalare un episodio increscioso verificatosi ieri pomeriggio (11 agosto 2015) presso la villa comunale di via Archimede. Alle 19,15 spingendo un passeggino stavo percorrendo la scivola che da via Plebiscito consente l’ingresso alla villa comunale di via Archimede, quando mi sono imbattuto in due tossicodipendenti, seduti sui gradini della scala di accesso, intenti a “bucarsi”. Essendo con mio figlio di 5 mesi, e non avendo mai visto una cosa del genere in vita mia, sono rimasto scioccato e ho percorso a passo sostenuto l’ultimo tratto della rampa fin quando ho raggiunto la parte centrale della villa, dove erano presenti numerose persone. Ho provato a chiamare il 112 senza ricevere risposta, quindi alle 19.20 ho telefonato alla centrale operativa dei Vigili Urbani di Ragusa, dalla quale ho avuto la rassicurazione che una pattuglia avrebbe raggiunto al più presto la villa. Subito dopo ho informato il custode della villa. Nel frattempo una signora (più coraggiosa di me!), avendo trovato la scala d’ingresso occupata dai due tossicodipendenti, li ha invitati con fermezza ad andare via. Ma questi si sono spostati soltando di pochi metri e hanno continuato le loro pratiche. Finalmente, verso le 19.45, i due sono andati via e sono riuscito a ripercorrere la scivola ed andare via dal parco.  Sono consapevole che – secondo la legge – i due tossicodipendenti non hanno compiuto nessun reato, mi sembra però incredibile come in pieno giorno, all’interno di un parco comunale, si debba assistere a scene del genere! Probabilmente ci sarà stato uno spacciatore nei dintorni, forse all’interno stesso della villa. Per fortuna i bambini che giocavano nell’area attrezzata non si sono accorti di nulla, anche se i due tossicodipendenti si trovavano a meno di quindici metri da loro. Per inciso, nella mezz’ora in cui sono rimasto nel parco, sono passate da via Archimede due pattuglie dei Vigili Urbani, ma senza fermarsi nel parco. Allego la foto, scattata alle 19.50, dove si vede la macchia di sangue lasciata dai due e l’involucro delle siringhe utilizzate”.

CONTROLLI DI FRONTIERA ALL’AEROPORTO DI COMISO

DSC_0057 (1)Con l’intensificarsi del traffico passeggeri presso l’aeroporto di Comiso, la Polizia di Stato rafforza i controlli per una maggiore sicurezza nell’ area aeroportuale mediante l’utilizzo di un veicolo elettrico con colori di istituto che consente di poter operare agevolmente anche all’interno della struttura. Il mezzo messo a disposizione della Polizia di Frontiera di Palermo, verrà impiegata dagli operatori di Polizia per l’ espletamento dei servizi di Frontiera ed Immigrazione.

VITTORIA, ARRESTATA DONNA ROMENA

POPIC Pacuta, logoLa Polizia ha proceduto ad eseguire il mandato d’arresto europeo di Popic Pacuta, nata in Romania nel 1989, residente a Vittoria. Gli agenti di una  Volante chiamata nel centro cittadino per una lite molto animata hanno identificatoi due conviventi protagonisti del diverbio ed hanno controllato i loro nominativi nella banca dati. La donna risultava essere destinataria di un mandato d’arresto europeo in quanto non aveva pagato gli alimenti per le sue figlie minori, reato commesso in Romania. Il Giudice rumeno aveva quindi condannato la donna ad un anno di reclusione per i reati commessi ai danni delle figlie emettendo un mandato di arresto.  Il personale del Commissariato ha accompagnato la donna al carcere femminile di Catania.

Piccola flotta di gommoni partita dalla Libia il 9 agosto, arrestati a Pozzallo altri 3 scafisti, uno di 16 anni.

2 (2)C.A. nato in Gambia di 16 anni era il timoniere e Dudou Jatta, nato in Gambia di 20 anni, si occupava di mantenere la rotta con sistema satellitare, bussola e telefono per richiedere i soccorsi del 3° gommone. Per il 4° gommone è stato sottoposto a fermo Abdul Fati, 20 anni del Senegal. Gli investigatori sono già alla ricerca di nuovi scafisti tra i 202 sbarcati da poco a Pozzallo.

LATITANTE SI COSTITUISCE, RICERCATO IN ROMANIA

BRAN Constantin Irinel, logoLa polizia di Vittoria ha arrestato Bran Constantin Irinel nato in Romania nell”84 reo di aver commesso diversi furti in terra natia. Dopo la condanna si era rifugiato in Italia nel comune di Vittoria così da non essere individuato. Il poliziotto di guardia al Commissariato, quando gli è stata posta la domanda “per favore mi arrestate che sono latitante e mi cercano in Romania”, si è sentito preso in giro inizialmente ma il giovane rumeno sembrava sincero quindi ha attivato tutte le procedure di verifica. Dagli accertamenti in banca dati il rumeno effettivamente era destinatario di un mandato d’arresto europeo. La Polizia Scientifica ha quindi comparato le impronte digitali acquisite in Romania e quelle prelevate in Italia. Una volta acquisita la certezza sull’identità, il giovane è stato arrestato e condotto in carcere a Ragusa, in attesa di essere estradato per espiare la pena nel paese Bran era già stato arrestato per altri reati contro la persona e contro il patrimonio ed era dimorante nel territorio di Vittoria. Dovrà scontare una pena di 4 anni.

 

Ispica, tenta furto su autovettura parcheggiata

CARABINIERI (6)I Carabinieri la scorsa notte hanno arrestato Rachid Wajid, tunisino di 19 anni, incensurato, sorpreso mentre si era introdotto in una autovettura parcheggiata in via Indipendenza e stava tentando di trafugare alcuni oggetti dall’interno. Intorno alla mezzanotte, è giunta una richiesta di intervento nella quale venivano segnalate due persone che si aggiravano con fare sospetto tra le macchine parcheggiate in via Indipendenza e, in particolare, avevano tentato un furto su un Suv della Mercedes ma il proprietario, che stava assistendo alla scena, era intervenuto ed uno dei due ladri era scappato, al contrario di Rachid Wajid che, invece, preso alla sprovvista, era rimasto bloccato. Giunti sul posto, i militari dell’Arma bloccavano il ladro colto in flagranza e, dopo averlo sottoposto a perquisizione, rinvenivano, nascosti nelle tasche dei pantaloni del giovane tunisino, i documenti di circolazione del veicolo. Su disposizione del Sostituto Procuratore di turno, Dott. Marco Rota, il ladro è stato sottoposto agli arresti domiciliari. I Carabinieri, oltre a cercare di identificare il complice datosi alla fuga, stanno cercando di capire se lo straniero era interessato a trafugare qualche oggetto oppure se stesse provando ad asportare l’intero veicolo.

Arrestati a Pozzallo 4 scafisti. Una madre: “lo scafista voleva gettare i miei figli in mare perché chiedevo dell’acqua da bere per loro”.

gommone soccorsoPer il trasporto di 500 migranti a bordo di 4 gommoni salpati dalla Libia, sono stati fermati Lamin Drammeh, 39 anni del Senegal, Baboucarr Manneh, 18 anni del Gambia, Sulayman Trawall, 19 anni del Gambia, Oheikh Tidiane Faye, 41 anni del Senegal. I migranti provenienti da diversi paesi, in parte sono stati ospitati presso il C.P.S.A. di Pozzallo ed altri trasferiti in centri presenti sulla penisola italiana. I gommoni sono salpati dalla Libia quasi contemporaneamente ed hanno viaggiato fianco a fianco per una parte del tratto di mare interessato dalla rotta. Per diversi motivi, si sono poi persi di vista ma si sono poi ritrovati a bordo della nave soccorritrice. I testimoni oltre ad aver indicato gli scafisti dei diversi gommoni soccorsi, hanno riferito di violenze inaudite sotto la minaccia dei libici, quando ancora nei capannoni prima della partenza e durante il viaggio, da parte degli stessi scafisti. Una giovane madre con due piccoli in braccio ha riferito che uno degli scafisti ha minacciato di gettarle i bambini in mare se avesse chiesto nuovamente dell’acqua da bere.

Arrestato spacciatore a Scicli

Lahmar Saber 07.08.1986 (1)I Carabinieri hanno arrestato Saber Lahmar, 29enne tunisino, sorpreso con circa 6 grammi di cocaina e la somma contante di 280 euro in banconote di piccolo taglio. I militari dell’Arma, nel corso del servizio di controllo del territorio, hanno notato lo straniero mentre si trovava alla guida di una autovettura Alfa Romeo in compagnia di un altro uomo all’altezza della rotatoria di Sampieri. Dopo averli fermati, i Carabinieri li hanno sottoposti a perquisizione personale ed hanno sorpreso uno dei due, il giovane tunisino, in possesso di circa 6 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, contenuta in un involucro di cellophane, nonché la somma contante di 280 euro in banconote di piccolo taglio, verosimilmente provento dell’attività di spaccio dello stupefacente. I Carabinieri hanno condotto entrambe le persone in caserma e, dopo le formalità di rito, hanno dichiarato in stato di arresto Lahmar Saber per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza. Negativa, invece, la perquisizione all’altro uomo che, infatti, è stato rilasciato poco dopo. Su disposizione del sostituto procuratore di turno, dott. Marco Rota, l’uomo è stato poi tradotto presso la Casa Circondariale di Ragusa.

 Acate, denunciati 4 gestori di un piccolo luna-park che rubavano energia elettrica

SONY DSCI Carabinieri di Acate hanno denunciato, per furto di energia elettrica aggravato ed in concorso, 4 persone.  Avevano allestito un piccolo luna-park sul lungomare di Marina di Acate, pensando di poter avere energia gratis per alimentare le giostre creando un allaccio abusivo alla rete elettrica Enel. Grazie ai controlli effettuati dai militari della Stazione Carabinieri di Acate, il trucchetto è stato smascherato. Le giostre sono state poste sotto sequestro su disposizione della Procura di Ragusa ed i giostrai denunciati a piede libero. Analoghi controlli, nelle località balneari della giurisdizione continueranno per tutta la stagione, ad opera dei militari della Compagnia di Vittoria.

Incidente stradale sulla Comiso – Grammichele

autoLunedì mattina la Polizia Provinciale è intervenuto sulla S.P. n°4 denominata “Comiso – Grammichele”, al Km. 4+400, per un incidente che ha coinvolto due vetture, una Audi con a bordo una ventiseienne di Mazzarrone rimasta: ferita, e una Ford Focus condotta da un uomo di 56 rimasto illeso. Da una prima e sommaria ricostruzione dell’evento, sembrerebbe che i veicoli coinvolti stavano percorrendo la stessa direzione di marcia, in direzione di Comiso, quando, per cause in corso di accertamento la Audi ha tamponato l’altra auto. Sul posto il 118.

FINTI ATLETI, BLITZ ANTIDOPING ALLA MARATONA DI PUNTA SECCA SOTTO LA CASA DI MONTALBANO

FOTO DOPINGLa Polizia di Stato ha denunciato 34 persone che utilizzavano sostanze dopanti per alterare le prestazioni agonistiche. L’indagine è nata da un anonimo “ciclista della domenica” stanco di essere umiliato dai compagni d’uscita che ha scritto una lettera dettagliata alla Procura della Repubblica con nomi, indirizzi, quantità e tipologia dei farmaci utilizzati. Sabato a Chiaramonte Gulfi, l’epilogo dell’attività d’indagine sotto un vero e proprio nubifragio. La Squadra Mobile, grazie alla collaborazione dei medici ispettori federali del Coni, ha effettuato controlli alle urine su 7 partecipanti alla 12^ Coppa “S.S. Salvatore”. Controlli e perquisizioni anche per alcuni partecipanti alla gara podistica “Filippide”, non appena giunti all’arrivo davanti alla celebre casa di “Montalbano”. Uno dei partecipanti è stato trovato in possesso di sostanze dopanti. 10 in tutto le perquisizioni domiciliari a carico di “atleti” dilettanti sospettati di fare uso di sostanze dopanti per competere la domenica con gli amici. Centinaia le intercettazioni a carico degli indagati che saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria. Il fenomeno del doping tra i finti atleti dilettanti interessava le province di Ragusa, Siracusa e Catania.  Gli indagati – si è scoperto dalle intercettazioni – utilizzavano un linguaggio criptico per rifornirsi di queste sostanze che si trovavano per lo più da negozianti specializzati in vendita di biciclette. Gli sport interessati sono: ciclismo, podistica e body building. Tra i fornitori anche un infermiere di Ragusa che si occupava di procacciare medicinali senza ricetta ed in molte occasioni allestiva un ambulatorio per permettere agli “amici” di fare delle flebo con diverse sostanze e raggiungere i miglioramenti ambiti a discapito della salute e dei più elementari valori sportivi. Le intercettazioni hanno permesso di appurare che quasi tutti i soggetti dopati non riferivano alle famiglie di fare uso di sostanze vietate dalla legge. Addirittura uno degli indagati (elemento emerso dalle intercettazioni) si preoccupava della moglie in quanto era stato colto in flagranza dalla loro bambina. Diversi mesi di intercettazioni hanno permesso di individuare chi facesse uso di sostanze dopanti per partecipare alle competizioni sportive riconosciute dal Coni che, per mezzo della Procura Antidoping ha disposto dei controlli già un anno fa. Le indagini hanno poi permesso di estendere l’attività investigativa a soggetti di altre province con riscontri effettuati mediante perquisizioni ed ingenti sequestri di sostanze dopanti, da parte della Squadra Mobile di Catania e Siracusa. Le squalifiche inflitte dalla Procura Antidoping hanno costretto alcuni atleti a rimanere a margine delle competizioni ma ciononostante non li hanno allontanati dal “giro”. Alcuni addirittura sono sospettati di aver preso parte a competizioni sportive con tesserini di atleti “puliti” al fine di vincere alcune gare al nord Italia. In particolar modo un ragusano ha dimostrato durante le indagini di avere una navigata competenza sulle modalità di assunzione e sugli effetti delle sostanze dopanti che condividva con gli atleti del suo gruppo sportivo allo scopo di ottenere risultati di rilievo, anche se squalificato. Tra i soggetti indagati vi sono anche i presidenti di alcune squadre di dilettanti che in occasione delle gare fornivano supporto logistico consentendo che i luoghi di lavoro divenissero teatro operativo delle cessioni dei medicinali vietati. La Squadra Mobile dopo aver raccolto elementi di prova schiaccianti a carico degli odierni indagati ha deferito alla Procura della Repubblica che ha disposto la denuncia in stato di libertà a carico di 19 ragusani, 9 siracusani, 5 catanesi, 1 reggino. Il blitz è scattato sabato a Chiaramonte Gulfi, alle ore 16.00 aveva inizio la corsa ciclistica per dilettanti valida per il trofeo regionale 12^ edizione del “S.S. Salvatore”. Non appena partiti tutti i concorrenti, gli uomini della Squadra Mobile unitamente ai medici sportivi designati dalla Procura Antidoping del CONI di Roma si sono avvicinati all’arrivo per attendere i soggetti sospettati di aver assunto sostanze dopanti. La Procura Antidoping ed i medici federali di Ragusa hanno effettuato 7 controlli. I campioni prelevati con l’assistenza della Polizia di Stato sono stati subito inviati a Roma per le approfondite analisi ed i risultati arriveranno a giorni con l’eventuale squalifica dei soggetti positivi a sostanze dopanti. Nessuno dei partecipanti, anche grazie agli organizzatori, si è sottratto ai controlli che sono durati 4 ore sotto l’occhio vigile della Squadra Mobile di Ragusa. Domenica altro blitz alla gara podistica “Alla Filippide”. La partenza sempre da Chiaramonte Gulfi fino per arrivare a Punta Secca in territorio di Santa Croce Camerina. I podisti non si aspettavano di certo di vedere poliziotti veri al loro arrivo. Alcuni partecipanti,  anch’essi indagati, sono stati condotti dagli uomini della Squadra Mobile presso le loro abitazioni per ricercare sostanze dopanti. Proprio a casa e nell’auto di un podista, identificato per C.M. ragusano di 38 anni sono stati trovate decine di medicine classificate come dopanti. 10 le perquisizioni domiciliari, alcune con esito positivo ed altre dovranno essere esaminati gli elementi acquisiti. Tante le flebo e le siringhe presenti a casa dei ciclisti, segno che di sicuro hanno fatto uso di sostanze o comunque hanno un approccio con lo sport oggettivamente errato.

Ancora un tunisino arrestato per lo sbarco di 380 migranti a Pozzallo

ALLEGUI FakhreddineLo scafista Fakhreddine Allegui di 21 anni è stato individuato a bordo, dopo un sopralluogo della Polizia, tra i migranti ancora presenti sull’unità navale. Tra di loro vi erano decine di nord africani, elemento che chiaramente non ha permesso un’immediata individuazione del  tunisino. Dopo i primi accertamenti e qualche confidenza fatta da alcuni migranti ancor prima di scendere, i poliziotti hanno stretto il cerchio attorno al tunisino che di fronte alle responsabilità a lui attribuite ha confessato ogni particolare agli investigatori. La Polizia Scientifica ha fotosegnalato tutti i migranti sbarcati e dai riscontri in banca dati, che contiene tutte le impronte digitali degli extracomunitari, è stato possibile appurare che il cittadino egiziano Ibrahim Abdel Maasour di 34 anni era già stato in Italia commettendo vari reati, dallo spaccio di droga alla rissa. Dagli accertamenti sulla sua posizione sul territorio nazionale, veniva inoltre appurato che l’uomo era già stato espulso. Considerato che la norma prevede l’arresto se prima dei 5 anni dall’espulsione viene tentato un nuovo ingresso, Abdel è stato bloccato dalla Squadra Mobile. Contattato il Procuratore della Repubblica di Ragusa, l’egiziano è stato arrestato e una volta ultimate le fasi processuali sarà nuovamente espulso con accompagnamento coatto in Egitto.

Ragusa, due denunciati per gestione non autorizzata di rifiuti

VolantePolizia332La Polizia di Stato ha sorpreso due soggetti,  S.A. e C.M. entrambi di anni 30 ed ampiamente noti per i loro trascorsi giudiziari, a bordo di un’automezzo privo di targa, pieno di numerosi infissi in alluminio già dismessi. I due giovani sono stati deferiti alla locale autorità giudiziaria per concorso nell’attività di gestione di rifiuti non autorizzata con contestuale sequestro del mezzo e del materiale in esso contenuto. Il conducente del mezzo, inoltre, è stato denunciato anche per guida senza patente per non averla mai conseguita, mentre il suo complice C. M., sorvegliato speciale della P.S., veniva denunziato per inosservanza degli obblighi imposti dalla Sorveglianza Speciale.

TEMPORALE A RAGUSA, INTERVENTI DELLA PROTEZIONE CIVILE

IMG-20150807-WA0009Diversi interventi sono stati eseguiti venerdì pomeriggio dal servizio territoriale di  Protezione Civile e dal gruppo comunale dei volontari a seguito del violentissimo temporale che si è abbattuto sulla città. Sono stati rimossi sei alberi caduti in contrada Scassale che avevano causato l’interruzione della strada, riparate delle buche che si erano formate in via Cadorna, ripristinati diversi tombini in varie zone della città, tra cui via Archimede, Viale Europa, via Macario. Sono stati  risolti anche alcuni allagamenti che si sono verificati nella zona Industriale e in altre parti della città.

Furti in spiaggia a Marina di Ragusa 

Nuova immagineI carabinieri hanno inseguito due ladri che sono riusciti a fuggire, ma hanno dovuto abbandonare la refurtiva. Secondo l’analisi del comando di Marina i borseggi in spiaggia sono in calo rispetto all’anno scorso, ma l’attività preventiva e repressiva continua con le autopattuglie e pattuglie appiedate in abiti borghesi lungo la spiaggia nel tentativo di pizzicare i ladri in flagranza. Cosa davvero difficile poiché i ladri in spiaggia rubano sempre a chi va a fare il bagno e lascia le sue cose incustodite, scoprendo il furto solo quando risale in spiaggia. Venerdì pomeriggio una pattuglia ha notato a ridosso dall’arenile due giovani su un ciclomotore che, alla vista dei carabinieri, sono fuggiti. In contrada Gaddimeli i due hanno lasciato il mezzo sull’asfalto e si sono dileguati nelle campagne tra le serre. Il ciclomotore era stato rubato a Caucana qualche giorno prima ed è stato restituito al proprietario. Nel sottosella i carabinieri hanno trovato diversi capi d’abbigliamento che hanno poi riscontrato essere presenti su denunce di furto che erano state presentate negli ultimi giorni. Così sono stati restituiti un telefonino, occhiali da sole, un telo da spiaggia, varie magliette. Rimangono da restituire altri capi di vestiario, un portafogli, delle scarpe e una piastra per capelli: si sta cercando di risalire ai proprietari.

 

Comiso, rapina in banca

20150807105256 (1)Alle 15.30 di venerdì pomeriggio due uomini a volto coperto sono entrati all’interno di un Istituto di Credito e mostrando una pistola alla cintura hanno invitato tutti i presenti, una decina tra dipendenti e clienti, a entrare in una stanza. Quindi hanno ordinato al direttore di aprire la cassaforte e hanno atteso circa tre quarti d’ora l’apertura. Hanno poi costretto un cassiere a mettere i soldi, oltre 50.000 euro, in una borsa e se ne sono andati. Sono in corso indagini da parte dei carabinieri, ma non è possibile al momento stabilire se vi siano affinità con la rapina della settimana scorsa a Pedalino.

Comiso, simula di aver subìto una rapina per nascondere rapporto finito male con una prostituta

2 stampaAlle 12:45 di giovedì era arrivata una segnalazione alla Polizia di Stato di un uomo accoltellato in via Umberto angolo via Generale Amato. G. G., 44 anni di Acate, raccontava che stava percorrendo la via Amato per raggiungere la propria autovettura, quando due persone con casco a bordo di una grossa moto Ducati puntandogli un coltello alla nuca gli avevano rapinato il portafogli contenente tra l’altro 100 euro. Accompagnato in ospedale, l’uomo veniva sentito ancora una volta dagli agenti della squadra di Polizia Giudiziaria e G. G. riferiva la stessa dinamica dell’accaduto, cambiando però la descrizione della moto usata. Inoltre sul posto della presunta rapina veniva rinvenuto un coltello per terra ma di quelli utilizzati in cucina con manico in plastica. I poliziotti hanno successivamente controllato l’auto del “malcapitato”, trovando all’interno il portafogli dell’uomo con all’interno la somma che gli sarebbe stata rapinata. L’uomo, dopo un ulteriore tentativo di dipingersi vittima di una tentata rapina, di fronte all’evidenza dei fatti, raccontava di aver contattato una donna tramite un sito di incontri e che aveva raggiunto in casa per consumare un rapporto sessuale.  Non essendosi messi d’accordo sulla cifra, tra i 40 e i 50 euro, la donna aveva iniziato una colluttazione con G. G. per buttarlo fuori casa, e a quel punto lo aveva colpito alla nuca con un coltello da cucina. G. G. è stato quindi denunciato alla competente autorità giudiziaria per simulazione di reato e false attestazioni. Sono in corso altre indagini per individuare la donna.

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