23-12-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

Ispica, non si ferma all’alt: inseguito dai Carabinieri

carabinier_640 (2)Un equipaggio del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Modica durante un servizio di controllo del territorio sulla fascia costiera, ha intimato l’alt ad un’autovettura che stava transitando sulla SP 67 ma, improvvisamente, il conducente ha accelerato la marcia intraprendendo la fuga. Immediatamente è scattato l’inseguimento da parte della pattuglia dei Carabinieri finché il conducente dell’autovettura, sentitosi braccato, ha interrotto la marcia ed ha abbandonato il veicolo in mezzo alla strada per proseguire la fuga a piedi nelle campagne circostanti dove faceva perdere le proprie tracce. Al momento non è stato ancora rintracciato. Intanto, i militari dell’Arma hanno provveduto a sequestrare il veicolo abbandonato, che non risulta rubato, e stanno procedendo agli accertamenti per individuarne il conducente. La stessa autovettura già il giorno precedente non si era fermata all’alt di un’altra pattuglia dell’Arma, pertanto, modello e targa erano già stati diramati e segnalati a tutti gli equipaggi che la stavano ricercando. Proseguono dunque le indagini da parte dei Carabinieri per chiarire i motivi della fuga e scoprire l’identità del conducente che dovrà rispondere del reato di resistenza a pubblico ufficiale.

Violenza su minori, arrestata una donna    

carabinier_640I Carabinieri di Ragusa, in ottemperanza ad apposito ordine di esecuzione per la Carcerazione emesso dalla Procura iblea, hanno arrestato M.T., la donna ritenuta complice di Rosario Scrofani negli episodi di violenza sessuale su minore per i quali l’uomo è stato arrestato due giorni fa. I fatti risalgono agli anni dal 2010 al 2012, quando i due complici perpetrarono violenza in danno di due minori, all’epoca di 10 e 13 anni. Alla donna, 47enne, è stato contestato il medesimo capo d’accusa di Scrofani: violenza sessuale aggravata (poiché perpetrata in danno di minorenni) e continuata (poiché consistita in più episodi attuativi di un medesimo disegno criminoso). La condanna è a 3 anni e 6 mesi di reclusione, mentre erano stati 5 gli anni inflitti a Scrofani.

LADRO DA SPIAGGIA  

IMG_20150715_090930La Polizia di Stato – Squadra Mobile – ha individuato un algerino di 21 anni responsabile di aver commesso diversi furti in spiaggia a Marina di Ragusa e Casuzze. Il giovane di bell’aspetto agiva in costume da bagno ed infradito, quando la vittima si alzava per andare a fare il bagno si sedeva sul telo, aspettava un attimo e quando non era osservato, prendeva tutto ciò che c’era e andava via, senza lasciare nulla, così da non destare sospetti. Portava via pure le scarpe, spesso indossandole, lasciando la vittima e scalza. La Squadra Mobile, ricevute diverse segnalazioni dall’inizio della stagione estiva, ha avviato una breve ma proficua indagine. I primi servizi non hanno permesso di raccogliere subito elementi investigativi utili ma, successivamente proprio uno degli agenti, quando libero dal servizio (in realtà un poliziotto è sempre operativo) ha notato un giovane che poteva essere rassomigliante a quello descritto da una vittima che aveva visto allontanare colui che poco prima aveva preso il suo zaino sempre a Marina di Ragusa. Il poliziotto della Squadra Mobile, ha informato subito i colleghi che poteva aver individuato un soggetto sospetto e nel contempo scattava con il proprio cellulare qualche foto all’insaputa del giovane straniero per un eventuale riconoscimento. Il soggetto sospettato prima dell’arrivo dei rinforzi si allontanava ma veniva seguito dal poliziotto. Il giovane accelerava il passo e saliva su una bicicletta, quindi il poliziotto intimava l’alta ma questo si dava alla fuga. Aveva così inizio una rocambolesca fuga tra il poliziotto appiedato, il fuggitivo in bici e la pattuglia della Squadra Mobile intervenuta in ausilio. L’algerino quasi raggiunto non desisteva, abbandonava la bicicletta e fuggiva di corsa lungo la spiaggia di Casuzze dove veniva placcato dalla pattuglia della Squadra Mobile e condotto in ufficio. A casa sua sono stati trovati alcuni oggetti rubati: una bicicletta, due telefoni ed un paio di scarpe. In un altro posto aveva conservato altra refurtiva: altri telefoni, oggetti in oro, occhiali da sole e perfino un paio di infradito. E’ stato denunciato per furto. Per il riconoscimento e la restituzione delle biciclette può essere contattata la Squadra Mobile di Ragusa al numero 0932/673696 o direttamente presso gli uffici della Questura di Ragusa di Via Ispettore Giovanni Lizzio, 1 (ex Via Ducezio).

CARABINIERI: FERMATO UNO STALKER

carabinieri-denuncia-stalking (1)I Carabinieri di Santa Croce Camerina hanno scritto la parola fine su quello che era ormai diventato un vero e proprio incubo per una 35enne tunisina. Si tratta di una storia purtroppo non infrequente nelle cronache di questi anni: un matrimonio infelice, la scelta della separazione, l’incapacità – per lui – di accettare la libera autodeterminazione della donna. E l’inizio delle condotte persecutorie. Questa storia andava avanti da anni. Prima i litigi, sempre più frequenti e senza alcun reale motivo. Poi le grida, gli insulti, le minacce, e infine, in un copione già scritto, le botte. Vittime di questi scatti d’ira e di violenza erano la donna e i figli, minorenni, della coppia. La situazione sarebbe potuta precipitare, se la donna non avesse trovato la forza di rivolgersi alle Istituzioni, di bussare alla caserma dei Carabinieri. Invece, fortunatamente, dopo settimane e settimane di sopportazione, questa forza l’ha trovata. Gli uomini dell’Arma hanno subito percepito la delicatezza del caso, ed hanno messo in moto la macchina investigativa. Sono state raccolte testimonianze ed elementi oggettivi che hanno dato forma, giorno dopo giorno, ad un quadro indiziario inequivocabile. I Carabinieri hanno chiesto e ottenuto una misura cautelare a carico dello stalker. L’uomo è stato tradotto presso la propria abitazione, ove è stato ristretto in regime di arresti domiciliari.

Vittoria, la Polizia ha recuperato sei quintali di rame

DSC_0017Attività di controllo del territorio e prevenzione dei reati a largo raggio sia in città che nelle zone rurali. E’ questa l’attività messa in campo dalla Polizia del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Vittoria che nelle ultime ore ha “setacciato” anche zone di campagna considerate in “stato di abbandono” ma che in effetti hanno riservato sorprese. E’ accaduto infatti che gli Agenti delle Volanti in perlustrazione in contrada serra San Bartolo hanno notato nei pressi di un caseggiato rurale semidiroccato uno strano movimento. Si sono avvicinati e ne è scaturito un “fuggi fuggi” per le campagna circostanti. Almeno tre gli individui che si sono allontanati a “gambe levate” mentre i poliziotti percorrevano la mulattiera che conduce all’edificio. Sul posto la sorpresa. Accatastate c’erano dieci matasse di cavo di rame per elettroconduzione di grosso diametro, con guaina butilica di colore grigio. Evidente la provenienza furtiva del materiale. E’ scattato il sequestro del materiale, che è risultato del peso di 600 kg. Adesso sono in corso gli accertamenti volti ad individuare gli autori dell’illecito e la provenienza e le vittima del furto, non sussistendo dubbi circa l’origine furtiva del materiale stesso.

RAGUSA, NUOVO ARRESTO PER ROSARIO SCROFANI

SCROFANI Rosario cl.61I Carabinieri di Ragusa hanno arrestato per l’ennesima volta Rosario Scrofani, ragusano di 54 anni, che dall’ottobre 2013 stava scontando una misura cautelare agli arresti domiciliari per violenza sessuale aggravata (poiché perpetrata in danno di minorenni) e continuata. Stavolta però si tratta di un provvedimento definitivo. Scrofani è infatti stato condannato a 5 anni di reclusione per i fatti per i quali fu tratto in arresto una prima volta il 3 aprile 2013: gli abusi sessuali su due bambine rumene, le figlie della sua compagna dell’epoca. In questi anni Scrofani è più volte stato al centro della cronaca giudiziaria del capoluogo ibleo, soprattutto per la sua spiccata propensione all’evasione dagli arresti domiciliari: denunciato decine di volte per evasione nel solo 2015, arrestato in flagranza per ben 6 volte. Stavolta, in virtù della sentenza definitiva di condanna, passata in giudicato lo scorso 1 luglio, per il 54enne si sono aperte le porte della Casa Circondariale di Ragusa: l’uomo è stato rintracciato dai militari mentre faceva rientro a casa dal lavoro – ragioniere dipendente della Regione Sicilia–Dipartimento Protezione Civile Ragusa. E’ stato tradotto presso la Casa Circondariale di Ragusa, ove sconterà la pena detentiva sino all’aprile del 2018.

 

PRETENDEVANO IL POKET MONEY, ARRESTATI DODICI EXTRACOMUNITARI

Lampedus1-300x150La Polizia di Vittoria è intervenuta presso uno dei centri convenzionati con la Prefettura che ospita extracomunitari sbarcati sulle coste ragusane che hanno presentato istanza di riconoscimento della protezione internazionale. A chiamare gli agenti è stato uno dei responsabili della casa di accoglienza che dichiarava di essere sequestrato, insieme ad un suo collaboratore, all’interno degli uffici, da dodici cittadini extracomunitari ospitati. La struttura ospita 45 extracomunitari di diversa nazionalità, ma tutti richiedenti asilo politico e nei primi giorni di luglio il Servizio Centrale del Sistema per Richiedenti Asilo e Rifugiati, aveva disposto il trasferimento di 34 di loro presso diverse strutture della provincia di Agrigento. In quella occasione tutti i giovani designati al trasferimento si erano rifiutati di partire creando agitazione all’interno della struttura; era dovuta intervenire la Polizia che solo dopo ore di estenuante mediazione era riuscita a sedare gli animi. In queste settimane, qualcuno degli ospiti si è convinto ed ha acconsentito al trasferimento. Molti altri sono rimasti ed hanno continuato ad usufruire dei servizi che comunque la struttura, per spirito umanitario, ha continuato ad erogare benché non ne avessero più diritto. Alcuni pretendevano anche il pagamento del cosiddetto poket money settimanale, ossia della somma di € 17.50, stabilita dalla convenzione della Prefettura per sopperire alle loro esigenze economiche. Ma tale importo, sempre corrisposto ad ogni sabato, l’ultimo, cioè sabato 11 luglio, non è stato corrisposto a quelli che erano destinati ai centri di Agrigento, proprio perché formalmente trasferiti altrove. Mentre il responsabile, un uomo di 46 anni ed il suo collaboratore 35enne, entrambi vittoriesi, si trovavano all’interno degli uffici amministrativi del Centro, irrompevano dodici ragazzi attuando il sequestro di persona. Uno di loro, 24enne della Guinea Bissau, leader del gruppo, con gesto fulmineo si impossessava delle chiavi dello scooter del responsabile che in quel momento erano poggiate sulla scrivania e si impossessava del telefono in dotazione alla struttura per impedire che venisse avvisata la Polizia, mentre un altro soggetto tentava di strappare dalle mani del collaboratore un mazzo di chiavi tra le quali vi era quella della cassaforte dove viene custodito il denaro, senza riuscirci. Malgrado il tentativo dei due operatori del centro di calmare gli animi, tutti i dodici soggetti continuavano ad impedire loro di uscire dall’ufficio. Tutti sono stati arrestati per i reati di sequestro di persona e tentata rapina in concorso. La d.ssa Monica Monego della Procura della Repubblica di Ragusa, ha disposto che tutti gli arrestati venissero posti agli arresti domiciliari.

Sorpreso con droga e soldi in contanti, arrestato dai Carabinieri

Iozia Luigi 22.12.1980I Carabinieri di  Modica, nel corso di una operazione antidroga, hanno arrestato un 34enne sorpreso con una stecchetta da 15 grammi circa di hashish, tre involucri contenenti circa 4 grammi di marijuana e la somma contante di quasi 280 euro in banconote di piccolo taglio. Si tratta di Luigi Iozia, classe ‘80, già noto alle forze di polizia. I militari hanno notato l’uomo a bordo della propria autovettura mentre procedeva con fare sospetto, da qui la perquisizione. Su disposizione del sostituto procuratore di turno, dott.ssa Monica Monego, l’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

ANCORA MIGRANTI A POZZALLO, ANCORA ARRESTI DI SCAFISTI

???????????????????????????????Fermati altri 3 scafisti per due gommoni, i cui occupanti sono stati accolti a Pozzallo. Su un gommone vi erano solo 52 migranti in quanto una motovedetta libica al momento della partenza aveva fatto fuoco, nell’altro 96. I testimoni hanno raccontato: “Eravamo in 100 pronti per partire quando è arrivata una motovedetta libica che ha iniziato a sparare; a decine si sono tuffati ed hanno raggiunto la battigia, noi siamo partiti e non sappiamo se qualcuno è stato ferito”. La Polizia di Stato sta provvedendo al trasferimento in altri centri. Gli arrestati sono due senegalesi, e un cittadino del Gambia. E’ stata una motonave cipriota a recuperarli in acque internazionali. Le operazioni di sbarco non hanno fatto registrare criticità ed è stata prestata la massima attenzione verso i soggetti che avevano bisogno di cure mediche. Come accade da un po’ i gommoni sono condotti da uno scafista coadiuvato da un’altra persona che si occupa della rotta mediante un sistema satellitare e bussola. Anche in questo caso il viaggio a bordo di gommoni costa meno ma ha fruttato complessivamente 80.000 dollari agli organizzatori. I tre arrestati sono stati tradotti in carcere a Ragusa. Sono ormai quotidiane le udienze di incidente probatorio e quelle che portano alla condanna degli scafisti, rispettivamente per la ulteriore cristallizzazione in sede processuale della prova anche ai fini dibattimentali. Nel 2015 sono 78 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa.

Acate, incendio in un’azienda

stampa 3E’ di probabile natura dolosa l’incendio che ha danneggiato il capannone di un’azienda di Acate nella tarda serata di sabato. All’interno della struttura erano custoditi teli di plastica di quella impiegata per le serre. Sul posto i vigili del fuoco e la Polizia, che ha avviato le relative indagini. Sono in corso tutti gli accertamenti tecnici per chiarire con certezza la dinamica dell’incendio, con l’ipotesi che possa trattarsi proprio di un rogo di natura dolosa. Ancora da quantificare i danni.

Fermati 7 scafisti per lo sbarco a Pozzallo di 276 migranti

Belacen AmineLa Polizia ha proceduto al fermo di Montasar Mourabit del 1993, Mohamed Ben Ramdan del 1992, Said Mansour del 1988, Ahmed Makhzoum del 1992, Taoufik Khalis del 1986, Said Maatawi del 1985 e di Amine Belacen del 1987. Per la prima volta si registra uno sbarco con equipaggio misto con una forte presenza di cittadini libici che per sviare le indagini hanno falsamente dichiarato di essere marocchini.L’equipaggio durante la traversata era armato di coltelli e cacciaviti.

RAGUSA, HASHISH IN CASA: ARRESTATO NUCCIO CASSISI

CASSISI NuccioI Carabinieri tratto in arresto un venticinquenne originario di Vittoria che già aveva alle spalle dei precedenti specifici per spaccio di stupefacenti. Nella tarda serata di venerdì i militari avevano notato un andirivieni di giovani nelle immediate prossimità della case dove Cassisi, fino a poco tempo fa, era stato ristretto ai domiciliari. I Carabinieri hanno trovato all’interno della casa il pregiudicato intento a suddividere e confezionare della sostanza stupefacente. Sul tavolo della cucina c’era tutto il necessario, una sorta di kit del pusher: 18 gr. di sostanza stupefacente del tipo hashish già suddivisa in stecchette, un coltello con dei residui di stupefacente ancora attaccati alla lama, un bilancino di precisione, degli involucri e un accendino. L’arrestato è stato quindi condotto presso la caserma del Comando Provinciale Carabinieri di Ragusa per le formalità di rito, una volta espletate le quali, su disposizione della Procura della Repubblica di Ragusa, è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.

MARINA DI RAGUSA, SALVATO UN BAGNANTE IN DIFFICOLTA’

IMG_0976Il provvidenziale intervento dei volontari della protezione civile impegnati nel servizio di vigilanza e salvataggio in mare nell’ambito del servizio “Spiagge Sicure 2015” attivata dal Comune di Ragusa è servito ad evitare il peggio, alle ore 13 di venerdì, ad un uomo di sessant’anni che stava facendo il bagno nello specchio d’acqua poco distante dallo stabilimento balenare La Ola di Marina di Ragusa. Il bagnino dello stabilimento infatti, collegato via radio con la stazione fissa del Presidio comunale di protezione civile ubicato all’interno del Porto turistico, visto l’evidente situazione di pericolo dell’uomo che veniva trascinato al largo dalle correnti, ha chiesto l’intervento dei volontari addetto al servizio di salvataggio. I volontari della protezione civile comunale Riccardo Gulino, Emanuele Tumino e Carlo Blundo a bordo di un gommone hanno raggiunto il bagnante in difficoltà traendolo in salvo per riportarlo poi a terra. “Non posso che complimentarmi – dichiara il Sindaco Federico Piccitto – con i volontari della Protezione civile comunale in servizio per la brillante operazione di salvataggio portata a termine stamane a Marina di Ragusa. E’ questa la conferma che “Spiagge Sicure 2015” avviata dall’Amministrazione comunale con la collaborazione dei bagnini degli stabilimenti balneari di Marina di Ragusa è un servizio prezioso che garantisce la sicurezza di chi frequenta le nostre spiagge”.

IL SINDACATO DI POLIZIA CGIL CHIEDE PIU’ AGENTI PER LA PROVINCIA DI RAGUSA

news_img1_65167_polizia-immigrati-tubercolosiLettera del sindacato polizia Cgil al Questore ed al Prefetto di Ragusa in merito alla realizzazione di un “polo d’accoglienza” per migranti nella provincia iblea. “E’ sotto gli occhi di tutti che il fenomeno migratorio è strutturale e non più emergenziale. Non possiamo che essere soddisfatti della consapevolezza delle istituzioni di essere di fronte ad una situazione cronica, che certamente non muterà nel breve periodo, visti anche gli recenti sviluppi del sistema di identificazione e accoglienza dei migranti, che vede Pozzallo e la provincia di Ragusa sempre più in prima linea e sempre più pesantemente impegnati. Uno sbarco, per le donne e gli uomini della Polizia di Stato, significa ore e ore di lavoro, urgente e non rinviabile, per identificare, discernere tra una miriade di nazionalità e quindi applicare i differenti trattamenti amministrativi, individuare possibili scafisti o altri soggetti potenzialmente pericolosi. E poi ancora smistare per le varie destinazioni, organizzare trasferimenti, far coincidere orari e esigenze di una molteplicità di soggetti, superare rapidamente eventuali disguidi, disservizi e resistenze. C’è poi da considerare la rilevante mole di delicatissimo lavoro che porta con sé la presenza di numerosi migranti richiedenti le varie forme di protezione internazionale all’apposita Commissione, le cui pratiche, circa un migliaio all’anno, vengono trattate dall’Ufficio Immigrazione della Questura, già otevolmente oberato dalla massiccia presenza di migranti, regolari e non, in questa provincia. Occorre pertanto avere il coraggio e la determinazione di portare a termine il ragionamento, e predisporre una macchina realmente capace di gestire efficacemente e senza affanni un fenomeno di tale portata. Dobbiamo purtroppo rilevare che, al divenire strutturali dei fenomeni in argomento, non è corrisposto il parallelo necessario irrobustimento degli apparati della Polizia di Stato che devono affrontarli. Da ultimo, basti pensare che recentemente sono stati assegnati ai reparti di Polizia gli Agenti che hanno appena terminato i corsi di formazione. Nessuno di essi è stato destinato alla provincia iblea. Ciò ha importanti e inevitabili riflessi negativi su tutta l’attività degli operatori della Polizia di Stato di questa provincia, che si trovano in grande difficoltà persino nell’assicurare il controllo del territorio, sia sul versante ipparino che su quello modicano, pesantemente interessati da fenomeni di criminalità diffusa ed organizzata. E’ compromessa la possibilità di lavorare efficacemente e serenamente praticamente in ogni articolazione della Questura e dei Commissariati”. Il sindacato di polizia Cgil chiede quindi al Prefetto di Ragusa di interessare il Dipartimento della Pubblica Sicurezza affinché si incrementi il numero numero degli operatori della Polizia di Stato.

CARABINIERI: GIUNTI IN PROVINCIA 9 GIOVANI TIROCINANTI

????????Alla Caserma “Podgora” di Piazza Caduti di Nassiriya a Ragusa, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Ragusa Tenente Colonnello Fragassi, insieme al Cap. Plebani, comandante della Compagnia di Vittoria e al Ten Millul, Comandante della Compagnia di Ragusa, ha ricevuto i 9 giovani Carabinieri giunti in Provincia dopo aver terminato il corso di formazione. I  giovani, tutti molto motivati ed entusiasti per la prima esperienza operativa ai Reparti, svolgeranno nel territorio della Provincia un tirocinio di circa 2 mesi. Durante questi 60 giorni, avranno l’opportunità – dopo un intenso anno di studi, e prima di essere definitivamente destinati ai Reparti, a settembre – di prendere diretta cognizione di cosa significa prestare servizio in una Stazione Carabinieri ad elevato impegno operativo come sono quelle ubicate nelle zone costiere, di maggiore afflusso turistico. I giovani Carabinieri, infatti, verranno impiegati ad Acate, Scoglitti, Santa Croce Camerina, Marina di Ragusa e Scicli, laddove, soprattutto nel periodo estivo, l’impegno dell’Arma è costantemente elevato per la presenza di villeggiati locali e di turisti. Il Colonnello Fragassi ha approfittato della circostanze per dare il benvenuto alle nuove giovani leve – visibilmente emozionate nel presentarsi a quello che per due mesi sarà il loro Comandante Provinciale – nonché per dare loro qualche consiglio per affrontare al meglio la nuova intensa esperienza che li attende e per formulare loro il più sincero“in bocca al lupo” per un futuro costellato di soddisfazioni professionali

RAGUSA, OSPEDALE AREZZO: STRUTTURA ECCELLENTE, PAROLA DI TOPO

imageIl topo è stato immortalato dalla fotocamera del telefonino. La foto denuncia ha fatto il giro del web. Il roditore “in corsia” all’ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa.  Una sgradita sorpresa per una paziente ragusana, al reparto di cardiologia, che ha dovuto chiamare in aiuto gli infermieri per catturare il  topo che stazionava all’interno dei servizi igienici. La comparsa del roditore è avvenuta in situazioni alquanto curiose. “Mia madre – racconta una cittadina -non appena è entrata in bagno si è accorta della presenza del grosso roditore. Abbiamo chiamato in aiuto il personale paramedico ed è iniziata la caccia al topo tra lo stupore e l’indignazione generale”. In tema di pulizia e decoro gli ospedali ragusani non sono più quel fiore all’occhiello della sanità siciliana. Tante le difficoltà, anche se si assurge agli onori della cronaca solo quando il vicino di letto è mister sorcio. Dai carrelli pieni di ruggine alle inutili attese – è capitato in ortopedia – per il cambio di biancheria. “Ho segnalato all’infermiere di turno che la biancheria andava sostituita perché era sporca  – spiega una cittadina di Ragusa –  mi è stato detto che dovevo tenerla per altri giorni perché mancava il cambio”. Capita oramai troppo spesso di dover posizionare un ammalato su un lettino solo con il copriletto. Segni dei tempi che cambiano. E di una sanità non sempre accanto al cittadino”.

Vittoria, scoperti 6 lavoratori in nero

SONY DSCI Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale di Ragusa, insieme agli Ispettori del Lavoro civili hanno proseguito nei controlli anticaporalato nel settore agricolo continuando a scoprire lavoro nero. Controllate 5 aziende agricole e verificate 17 posizioni lavorative; scoperti 6 lavoratori in nero di cui 2 di nazionalità straniera (tunisini e rumeni) su 12 presenti in 2 diverse aziende. Contestate sanzioni amministrative per 26.000 euro. L’impegno dei militari del settore nel verificare senza sosta le condizioni di lavoro, vede una particolare attenzione ad ogni forma di caporalato nelle campagne siciliane e ragusane in particolare. La massiccia presenza di lavoratori comunitari in stato di irregolarità contrattuale o di extracomunitari totalmente sconosciuti alle autorità amministrative, vede un’aumentata attenzione al particolare fenomeno che nelle prossime settimane verrà ulteriormente verificato.

Donnalucata, guasto a un motore: atterraggio d’emergenza in un campo per aereo ultraleggero

IMG_8693Mercoledì mattina, intorno alle 11.30, i militari della Stazione di Donnalucata sono intervenuti in un campo incolto di Contrada Dammusa dove un ultraleggero aveva effettuato un atterraggio d’emergenza. I Carabinieri hanno trovato il velivolo in mezzo ad un campo e, vicino, il pilota, un giovane maltese di 20 anni che aveva appena effettuato la manovra d’emergenza. Infatti, poco prima, il pilota, partito da Malta e diretto a Comiso per una esercitazione di volo, accortosi di un’avaria al motore, è stato costretto ad effettuare l’atterraggio d’emergenza sul campo incolto. Fortunatamente l’incidente si è concluso senza conseguenze per il pilota e con solo qualche lieve danno alla ruota anteriore dell’aeromobile. I Carabinieri della Stazione di Donnalucata sono intervenuti sul posto per il primo soccorso e per gli accertamenti del caso.

Pozzallo: Sorpreso mentre spaccia droga, inseguito ed arrestato dai Carabinieri

Lahmar Saber 07.08.1986 (1)Arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a Pubblico Ufficiale, Lahmar Saber, tunisino di 29 anni, bracciante agricolo, pregiudicato. I Carabinieri hanno notato l’uomo che, con fare sospetto, si aggirava per le vie di Pozzallo. I militari dopo averne seguito gli spostamenti, hanno sorpreso lo straniero mentre cedeva un involucro ad un’altra persona. Accortisi de la presenza dei Carabinieri si davano subito alla fuga. Dopo un inseguimento a pied0 hanno bloccato il tunisino che ha aggredito fisicamente i militari colpendoli con calci e spinte. Addosso aveva  0.6 grammi di hashish e  350 euro in banconote di piccolo taglio, provento dell’attività di spaccio. Al termine di tutti gli accertamenti, i militari dell’Arma hanno dichiarato in stato d’arresto lo straniero che, su disposizione del sostituto Procuratore di turno, dott. Francesco Puleio, è stato trattenuto presso la camera di sicurezza della Stazione Carabinieri di Pozzallo in attesa del rito direttissimo.

Estate: i consigli della Polizia per prevenire i furti in abitazione

Picture 5Nel periodo estivo le case, lasciate incustodite, possono diventare più facilmente obiettivo di ladri di appartamento rischiando così di riservare delle amare sorprese al momento del rientro. Ecco quindi alcuni utili consigli che potranno aiutare le persone a sentirsi più sicure a casa o lontano dalla propria abitazione. Il primo dei consigli diffusi on line sul sito www.poliziadistato.it è quello di aumentare i sistemi di sicurezza passiva: porta blindata e chiave a mappa europea possono scoraggiare i ladri meno “professionali”. Per chi abita ai piani bassi possono esser utili delle inferriate in acciaio; anche un sistema di allarme è consigliabile, per chi può, alcuni anche abbastanza economici, con la possibilità di segnalare direttamente al proprio telefono cellulare il segnale di allarme. Alcuni utili norme di comportamento: non tenere, soprattutto nelle ore notturne finestre e tapparelle spalancate, soprattutto se l’appartamento è facilmente raggiungibile dal piano stradale o dal tetto; non aprire mai al citofono o al cancello o alla porta d’ingresso a persone sconosciute o che non sono “a vista”. Non farsi “abbordare” per strada da persone che si fingono conoscenti, parenti, amici di famigliari o semplicemente persone che vogliono aiutarvi ad esempio a portare la spesa a casa; non portate sconosciuti in casa. Non dite ad estranei o semplici conoscenti da quante persone è composto il nucleo familiare. Non dite se e quali valori custodite in casa; non tenete in casa grosse somme di denaro o gioielli di particolare valore preferendo altri luoghi per la custodia come le cassette di sicurezza. Se decidete di custodire gioielli o denaro in casa utilizzate una cassaforte e comunque non nascondete i vostri valori nei soliti posti sempre visitati dai ladri: cassetti, armadi, dietro i quadri, tra i libri o dentro vasi. Anche se non avete stipulato una polizza assicurativa fotografate i vostri preziosi; le immagini saranno utili se subirete un furto, sia in fase di denuncia per la descrizione, sia in caso di ritrovamento per rivendicarne la proprietà. In caso di assenza da casa chiudete bene a chiave la porta di ingresso, abbassate le tapparelle e chiudete le finestre. Non pubblicizzate la vostra partenza tra conoscenti, nei luoghi di ritrovo o sui social network; fornite, se possibile, un recapito da utilizzare, in caso di problemi, ad un vicino fidato. Allo stesso vicino chiedete, se può, di liberare la cassetta postale da posta e soprattutto dalla pubblicità che se accumulata può esser un indicatore di assenza. Contribuite a creare nel vicinato uno spirito di reciproco sostegno, segnalando e invitando a segnalare movimenti sospetti o passaggi di estranei nei pressi dell’abitazione. Non lasciare messaggi sulla porta, sulla cassetta postale; non create risposte automatiche che segnalino la vostra assenza sulla vostra casella di posta elettronica. Se lo ritenete opportuno lasciate una luce accesa in casa perché questo potrebbe spaventare i ladri così come una radio o un televisore acceso. Non postate sui social network foto o messaggi che facciano capire inequivocabilmente che siete lontani da casa. Se al rientro trovate la porta aperta non entrate mai; chiamate immediatamente la Polizia e fate entrare gli agenti per primi; non fatevi prendere dal desiderio di sorprendere i ladri da soli o di verificare subito cosa sia successo: un ladro sorpreso e messo alle strette potrebbe diventare aggressivo. In ogni situazione, se avete dubbi, avete paura, vi sentite in pericolo o avete percepito che una persona vicina si trova in pericolo, non esitate a chiamare la Polizia a qualunque ora.

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