Venerdì 26 giugno alle ore 12,30 sulla statale 514, all’altezza del km. 9,350 in contrada Rossa (territorio di Chiaramonte Gulfi) si sono scontrati un autocarro Mercedes Vito condotto da un catanese che procedeva verso Ragusa e una Toyota Yaris condotta da un uomo residente ad Augusta che procedeva verso Catania.
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Trovata a Vittoria refurtiva all’interno del complesso comunale “Talafuni”
Poliziotti delle Volanti, percorrendo la via G.B. Iacono, hanno visto due giovani nei pressi del muro di cinta del “Talafuni” che si davano alla fuga. Nel corso del sopralluogo all’interno dell’area di proprietà del comune, che è stato un centro sportivo, i poliziotti rinvenivano, occultati in mezzo alle sterpaglie, una serie di beni di certa provenienza furtiva: un piccolo frigorifero, una moto sega, due casse acustiche, un ferro da stiro con caldaia separata, un case da personal computer, un rasoio elettrico e diversi cd. I cittadini che dovessero riconoscere quei beni come propri, possono recarsi in Commissariato portando la denuncia di furto e qualora non avessero provveduto, idonee prove di acquisto di quei beni per ottenerne la restituzione.
SPARATORIA A BORDO DI UN GOMMONE DI MIGRANTI, 2 ARRESTI
Si fa luce sulla sparatoria di qualche giorno fa nelle acque del Mediterraneo. Sono stati arrestati due scafisti gambiani: il gommone era salpato dalla Libia con 109 persone a bordo. Uno dei migranti è stato ucciso ed un altro ferito con colpi d’arma di tipo militare. Il ferito era stato trasportato d’urgenza in ospedale in elicottero. Il giovane di 25 anni è deceduto in quanto colpito al cuore da un’arma da guerra di grosso calibro, il ferito è uno degli scafisti. Il timoniere si è salvato ma è stato arrestato ed ha reso confessione. Lo scafista: “siamo stati avvicinati da un gommone che aveva una grossa mitragliatrice a prua, condotto da alcuni in uniforme ed altri in abiti civili; ci hanno detto che erano della Polizia libica e che dovevamo invertire la rotta e tornare in Libia; ho proseguito e loro ci hanno speronato; uno dei libici diceva Stop, stop, poi ha imbracciato un grosso fucile ed ha esploso tre colpi, uno in aria, uno diretto a me, ma ha ucciso un mio connazionale ed un altro ha ferito il mio aiutante addetto alla bussola ed al satellitare”. La Procura di Ragusa ha disposto l’autopsia. L’operazione è stata condotta congiuntamente alla Squadra Mobile di Agrigento che ha eseguito l’ordinanza a carico del ferito. L’uomo aveva fornito una prima versione non veritiera, riferendo alla Polizia che erano stati attaccati da una motovedetta libica che voleva rapinarli. L’approdo nella banchina del Porto di Pozzallo era avvenuto giorno 23. I migranti erano tutti del centro Africa. Diverse le donne incinte e tanti i minori, alcuni in tenerissima età. I migranti erano tutti stipati in un capannone in Libia prima della partenza e gli organizzatori durante la notte li hanno trasportati in spiaggia dove vi erano i gommoni pronti con a bordo già “l’equipaggio”.
LA POLIZIA INSEGUE DEI LADRI CHE SPARANO VERSO GLI AGENTI
Gli Agenti del Commissariato di Vittoria hanno recuperato la refurtiva di un furto commesso ai danni di un bar. Il furto è avvenuta nelle prime ore di venerdì ai danni di un locale commerciale della periferia di Vittoria. Gli operatori della volante, attraverso la visione delle telecamere del locale, accertavano che ignoti, mediante una gru istallata nel cassone posteriore di un autocarro, avevano asportato alcune slot machine. Il veicolo è stato ntercettato dalla volante nei pressi di Acate ed è scattato l’inseguimento: i malviventi hanno sparato alcuni colpi d’arma da fuoco verso gli agenti e poi hanno abbandonato il mezzo per fuggire per i campi.
RAGUSA, I CARABINIERI SVENTANO IL FURTO DI CAVI ELETTRICI DELLA LINEA TELECOM
Ennesimo furto i cavi di rame sventato, stanotte, dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Ragusa. Negli ultimi anni le linee elettriche, telefoniche e ferroviarie di tutta Italia sono state letteralmente prese d’assalto dai ladri di rame, un metallo che in gergo è stato ribattezzato “oro rosso”. I malviventi poi rivendono la refurtiva sul mercato nero ottenendo ingentissimi ricavi. Evidenti i problemi infrastrutturali derivanti da quella che è divenuta una vera e propria piaga per l’economia del Paese. Stavolta i ladri avevano preso di mira le palificazioni Telecom ubicate nella periferia rurale di Ragusa, verso contrada Castiglione, ma non hanno fatto in tempo a portare a termine il proprio piano criminoso. Una pattuglia è giunta sul luogo ove era stato segnalato il furto ed ha messo in fuga i malviventi, che avevano fatto in tempo soltanto a recidere alcuni metri di cavo, senza riuscire ad asportarlo. Una parte dei cavi era stata adagiata sulla rampa d’ingresso della SS 115, costituendo così un potenziale pericolo per la circolazione stradale. I ladri sono fuggiti. La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita alla società proprietaria.
Incidente sindaco di Monterosso, stabili le condizioni dei feriti
E’ stato trovato positivo al test sull’uso di cannabinoidi il conducente della Fiat 600 che si è scontrata, venerdì scorso, con la Peuget condotta dal sindaco di Monterosso Almo, Paolo Buscema. Insieme al primo cittadino, in auto, anche i due figli di 21 e 25 anni. La notizia viene confermata dalla Polstrada. Tre delle cinque persone coinvolte nel sinistro sono in prognosi riservata. Le loro condizioni, però, non sono ritenute critiche. Uno dei due figli del sindaco è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. La conducente della Fiat 600, anche lei in prognosi riservata, è stata denunciata alla Procura della Repubblica per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. All’interno del veicolo sono stati rinvenuti pochi grammi di sostanza stupefacente, per uso personale. L’incidente era avvenuto lungo la Ragusa – Catania, in territorio di Vizzini.
Comiso, anziano si suicida in casa
Nel primo pomeriggio di martedì, i Carabinieri della Stazione di Comiso e quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile sono intervenuti in un’abitazione di Comiso, dove hanno rinvenuto il corpo privo di vita di un pensionato di 76 anni. L’anziano si era sparato un colpo di pistola alla testa. Era stata la moglie a chiamare i Carabinieri, insospettita dal rumore proveniente dal secondo piano dell’abitazione. I motivi del tragico gesto, ancora da definirsi, sembrerebbero legate alle patologie di cui l’uomo soffriva da tempo.
DONNALUCATA, BIMBO ANNEGA IN UNA VASCA D’IRRIGAZIONE
Un bambino di 5 anni ha perso la vita cadendo in una vasca di irrigazione, nella campagna dei nonni, a Scicli. La tragedia è avvenuta martedì pomeriggio. Il bimbo al momento dell’incidente pare stesse giocando. Sul posto i carabinieri della compagnia di Modica per cercare di ricostruire la dinamica dei fatti. Secondo una prima ricostruzione dell’incidente, il piccolo, mentre giocava, probabilmente per la curiosità, si sarebbe sporto a guardare la vasca e qui sarebbe precipitato. Il nonno si sarebbe accorto in seguito che il nipotino era caduto sotto. Inutili i tentativi dei medici, che hanno cercato di rianimare il piccolo. Il tragico incidente è avvenuto in contrada “Spinazza”, tra Donnalucata e Playa Grande.
COMISO: DROGA IN CASA – NUOVAMENTE ARRESTATO ZAGO GIANLUCA
Nuova raffica di perquisizioni a Comiso da parte dei Carabinieri. All’interno dell’abitazione di Gianluca Zago 18enne di Comiso,, grazie anche all’ausilio di unità cinofile, sono state rinvenute 7 stecchette di hashish, già suddivise in dosi e quindi pronte per essere smerciate e immesse sul mercato. Lo stupefacente era ben occultato all’interno di un pacchetto di sigarette, a sua volta celato dietro il mobiletto di uno sgabuzzino, ove sarebbe stato quasi impossibile individuarlo senza l’aiuto dell’unità cinofila dell’Arma composta dal cane “Ivan”, il cui fiuto, non appena entrato nello sgabuzzino, veniva immediatamente attirato nel pertugio dove era occultata la droga. Inoltre a poca distanza, sopra un altro mobiletto, veniva rinvenuto anche un coltello a serramanico, ancora intriso della stessa sostanza stupefacente e, quindi, sicuramente utilizzato per tagliare lo stupefacente da suddividere in dosi da spacciare al minuto. Gianluca Zago nonostante la giovane età è già ben noto ai Carabinieri che nel mese di febbraio 2014, quando era ancora minorenne, lo avevano arrestata in flagranza di reato di spaccio. E ancora, lo scorso mese, era stato trovato in possesso di 14 grammi sempre di hashish. Anche un suo fratello, Francesco, che abita nella stessa casa, annovera precedenti penali per spaccio di sostanza stupefacente. Ora Gianluca Zago è in regime di arresti domiciliari.
SI ALLONTANA DA CASA, LA MOGLIE LANCIA L’ALLARME. LA POLIZIA LO RITROVA
Momenti d’ansia per una giovane donna vittoriese che lunedì mattina si è presentata al Commissariato di Polizia di Vittoria per denunciare la scomparsa del proprio marito e padre di due figlie. La donna ha raccontato che sabato pomeriggio aveva trascorso normalmente la giornata col coniuge. Erano andati a fare la spesa al supermercato ed al rientro a casa lui si era allontanato da solo con l’auto chiedendo di essere avvisato quando lei sarebbe stata pronta per uscire. Dopo un’ora circa la donna chiedeva alla figlia di chiamare il padre, visto che alle sue chiamate non rispondeva, per avvisarlo che erano pronti per andare a prendere un panino fuori casa. Alla figlia l’uomo rispondeva solo per dirle che non avrebbe detto loro dove si trovava e che temeva di essere gravemente ammalato, che erano nel suo cuore e che dovevano dimenticarlo. La donna si allarmava ed avvisava la Polizia. Poi in Ufficio raccontava della preoccupazione del marito di essere gravemente malato benché non esistesse un riscontro diagnostico e spiegava che l’uomo era molto confuso per questo e che talvolta accusava dei mancamenti. Assunte informazioni sulle abitudini e sull’abbigliamento dell’uomo, la Polizia ha iniziato le ricerche. L’uomo, in base alla descrizione fornita, veniva proprio individuato nei pressi del Commissariato ed agli Agenti forniva una versione un po’ diversa circa il suo allontanamento, dovuto ad un risentimento d’orgoglio maschile per la fiducia non corrisposta dalla moglie. A quel punto è stata chiamata la donna e la situazione si è ricomposta.
ROTTURA DI UNA PARTE DELLA CONDOTTA IDRICA A MARINA DI RAGUSA NEI PRESSI DI PIAZZA TORRE
E’ stata transennata questa mattina l’area sottostante piazza Torre, a Marina di Ragusa, a seguito della rottura improvvisa di una parte della conduttura idrica comunale nella spiaggia sottostante la piazza. E’ in corso un intervento di manutenzione e sostituzione della conduttura nella zona in questione. “Ci scusiamo per il disagio recato ai bagnanti ed ai visitatori della frazione rivierasca – spiegano i tecnici dell’ufficio idrico comunale – ma l’intervento si è reso necessario per l’improvviso guasto tecnico venutosi a creare e per evitare una dispersione di acqua che, oltre ai normali disagi, avrebbe provocato una perdita consistente del prezioso liquido, la cui portata va assolutamente preservata, specie nella stagione estiva” .
Furti nelle scuole di Comiso, arrestato un minore
Nel pomeriggio di sabato, i militari della Stazione Carabinieri di Comiso hanno eseguito un provvedimento di custodia cautelare emesso dal Tribunale per i minorenni di Catania, nei confronti di un cittadino rumeno minorenne, responsabile, unitamente ad altri componenti di una banda dedita alla commissione di reati di tipo predatorio. E’ accusato, insieme ad altre persone, di aver perpetrato a Comiso, nel periodo compreso tra ottobre 2014 e gennaio 2015, almeno 7 furti ai danni di scuole, esercizi commerciali e abitazioni private.
INCIDENTE MORTALE SULLA RAGUSA – SANTA CROCE
Tragico incidente autonomo nella notte tra sabato e domenica lungo la Ragusa – Santa Croce. A perdere la vita il ragusano Angelo Bellia, 35 anni. Era alla guida di una Jeep quando, per cause da accertare, il mezzo si è schiantato contro il muro di cinta di un’abitazione. Inutili i soccorsi. Il sinistro è avvenuto in contrada Mendolilli. Sul posto la Polizia stradale.
IN CARCERE IL VITTORIESE MONTELEONE
Torna in carcere il pregiudicato Vincenzo Monteleone, 55 anni, catturato dalla Polizia del Commissariato di P.S. di Vittoria che lo ha raggiunto dove abita in c.da Fanello. Stavolta i conti con la giustizia devono essere resi per una serie di condanne, divenute definitive, che lo riconoscono colpevole di emissione di fatture false negli anni dal 2007 al 2009. Il soggetto è noto negli ambienti di Polizia per i suoi precedenti penali per estorsione tentata, ricettazione, detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio e violazioni della misura di prevenzione della sorveglianza speciale cui è stato già sottoposto. Il Tribunale di Sorveglianza di Catania, sulla scorta delle informazioni di Polizia, lo ritiene portatore di una notevole propensione a delinquere e per tali motivi gli ha negato la misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali e della semilibertà, in quanto ha ritenuto che la pericolosità sociale del condannato necessita di essere contenuta mediante la detenzione ordinaria in carcere. Ed è in carcere a Ragusa che è stato tradotto dagli Agenti del Commissariato, dove dovrà scontare la pena a due anni e 4 mesi di reclusione.
ARRESTATO AD ACATE PERCHÈ DEVE SCONTARE 6 MESI DI PENA
E’ stato eseguito dai Carabinieri della Stazione di Acate, un ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa nei confronti di Giovanni Velardita, di 50 anni: nel 1999 era stato denunciato per il reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e nel 2005 era stato condannato a 3 anni e 2 mesi di reclusione, ma grazie all’indulto non aveva scontato parte della pena. Il Velardita è stato sottoposto alla detenzione presso la propria abitazione.
Brutto incidente sulla Ragusa-Catania con 5 feriti
Venerdì pomeriggio, sulla statale 514 all’altezza del km. 35 (territorio del comune di Vizzini), si sono scontrate una Peugeot che procedeva verso Catania con a bordo tre monterossani e una Fiat 600 che viaggiava in direzione Ragusa con a bordo due vittoriesi. Sono in prognosi riservata il conducente e un passeggero della Peugeot, rispettivamente di 53 e 25 anni, e la passeggera della 600 di 19 anni, mentre hanno riportato ferite guaribili in 30 giorni il conducente la Fiat di 20 anni e un passeggero della Peugeot di 21 anni.
CHIARAMONTE GULFI. RINVENUTO ORDIGNO RISALENTE AL II CONFLITTO MONDIALE. I CARABINIERI METTONO IN SICUREZZA L’AREA
I Carabinieri della Stazione di Chiaramonte Gulfi, a seguito di una segnalazione fatta da un agricoltore, sono intervenuti in C.da Dicchiara, dove è stato rinvenuto un ordigno, probabilmente risalente alla seconda guerra mondiale. L’ordigno è stato trovato proprio dall’agricoltore all’interno del suo fondo, che fortunatamente si trova a debita distanza dal centro abitato. Si presenta in cattive condizioni, a causa dell’azione del tempo e dell’esposizione agli agenti atmosferici, ha una lunghezza di 35 cm circa, ma non si può escludere che abbia ancora un potenziale esplosivo. Giunti sul posto, i militari, con le dovute cautele, hanno operato per mettere in sicurezza la zona che è stata cinturata per impedire l’accesso a curiosi ed è sorvegliata in attesa dell’intervento degli specialisti artificieri che provvederanno all’eventuale brillamento dell’ordigno.
ALTRA CASA A LUCI ROSSE SEQUESTRATA A RAGUSA
La polizia ha chiuso un’altra casa a ‘luci rosse’ in via Diaz a Ragusa. Pochi giorni fa il sequestro di due case in un un’unica operazione e nel giro di qualche settimana le segnalazioni dei residenti si sono moltiplicate. Un cittadino ha contattato la polizia dopo aver letto le ultime operazioni sul sequestro di case di appuntamenti. “Per favore anche noi abbiamo lo stesso problema in via Diaz, vi posso indicare tutti gli orari di ricevimento e quando ci saranno persone davanti la porta della prostituta vi avviso”, è stato il messaggio di un cittadino al 113. I poliziotti all’interno dell’immobile hanno trovato una prostituta di Santo Domingo di 26 anni e un cliente della provincia di Ragusa che aveva contattato la donna tramite servizi specializzati on line.
LA GUARDIA DI FINANZA DENUNCIA L’AMMINISTRATORE DI UNA COOPERATIVA SOCIALE DI RAGUSA PER BANCAROTTA FRAUDOLENTA
Dopo due anni di complesse e articolate indagini compiute sotto la costante direzione della Procura della Repubblica di Ragusa, i militari della Guardia di Finanza di Pozzallo hanno scoperto e denunciato per bancarotta fraudolenta un soggetto, di origine ispicese, amministratore della N.C.S. Nuova Cooperativa Sociale oggi fallita. La cooperativa ragusana, nata con lo scopo fornire assistenza sociale residenziale, svolgeva anche attività di natura commerciale intrattenendo rapporti sia con enti pubblici che privati. Tra le varie attività, si occupava di organizzare corsi di lingua inglese, corsi di informatica, ma anche di dare assistenza a persone disagiate. I militari hanno anche analizzato le movimentazioni bancarie dei conti correnti della Cooperativa. Proprio quest’ultima attività ha permesso di rilevare come l’amministratore, nel corso degli anni, avesse effettuato innumerevoli prelievi personali di denaro non giustificati sia in contanti che tramite titoli di credito per una somma complessiva di quasi 480mila euro. I prelevamenti, privi di alcuna giustificazione, venivano effettuati attingendo ai conti correnti della Cooperativa, che in questo modo veniva privata di ogni disponibilità liquida e dunque destinata a fallire. L’uomo si è reso responsabile anche dell’occultamento e della distruzione di alcuni libri e scritture contabili con i quali ha creato non poche difficoltà alla ricostruzione del patrimonio e del movimento d’affari oltre ad aver procurato grave nocumento alla massa creditizia. Addebitata anche l’aggravante di aver cagionato un danno patrimoniale di rilevante gravità in considerazione del fatto che, dalle richieste di ammissione al passivo della procedura fallimentare, emergono passività per 1.250.000,00 euro.
ARRESTATO MODICANO
La Polizia di Stato ha tratto in arresto il trentanovenne modicano Giovanni Lorefice, sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Modica, già noto alla Polizia per i suoi numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio, la persona ed altro, nonché per l’inosservanza delle prescrizioni delle misure di prevenzione. Una Volante ha “beccato” l’uomo alla guida della propria autovettura mentre circolava tranquillamente per le vie cittadine, nonostante fosse privo di patente di guida, poiché revocatagli dalla Prefettura di Ragusa. Sono stati disposti gli arresti domiciliari.