22-12-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

Attirava un ragazzino in chiesa e abusava di lui, anziano arrestato a Chiaramonte    

carabinieri newS’incontrava di nascosto con un minore in diverse chiese di Chiaramonte Gulfi, aspettando che le funzioni religiose finissero e che preti e fedeli abbandonassero i luoghi di culto: è finito così in manette un insospettabile 74enne, originario del posto, con l’accusa di atti sessuali con un minorenne. L’anziano, secondo quanto emerso dalle indagini, scaturite grazie all’acume investigativo dei Carabinieri della locale Stazione, che avevano notato uno strano comportamento nell’uomo, visto in più occasioni con il ragazzino, anch’egli originario del paesino montano, con cui non aveva alcun legame di parentela, avrebbe adescato il giovane prima in chiesa e poi via via in diversi luoghi appartati del paese, compiendo atti sessuali con lui e inducendo a fare altrettanto nei suoi confronti, obbligandolo a incontrarsi nuovamente nei giorni successivi e minacciandolo che, in caso contrario, avrebbe raccontato dell’accaduto ad altre persone e lo avrebbe picchiato. Nel pomeriggio di martedì, in esecuzione di ordinanza di misura cautelare personale emessa dal Gip presso il Tribunale di Ragusa, dott. Maggioni, che ha concordato con la richiesta avanzata dalla dottoressa Monego, sostituto procuratore, è scattato l’arresto. L’uomo, condotto nella caserma di via Alcanata, al termine delle formalità di rito è stato sottoposto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria: le indagini, tuttora in corso, sono suscettibili di ulteriori sviluppi, finalizzate ad approfondire ancora alcuni aspetti meritevoli di attenzione, specie quelli legati alla collocazione temporale del reato contestato, riscontrato fino al mese corrente.

 

 

FURTO DI ENERGIA ELETTRICA AD ACATE: ARRESTATO UN SORVEGLIATO SPECIALE

MANSOUR MOUEZ CL. 82I Carabinieri hanno trovato un allaccio abusivo che collegava una abitazione con la rete elettrica pubblica, mediante un cavo di oltre 30 metri: è scattato così l’arresto per Mouez Mansour, 33enne tunisino, pregiudicato con obbligo di soggiorno nel comune di Acate. Dopo aver messo in sicurezza l’area, i Carabinieri hanno condotto l’uomo nella caserma di via Galileo Galilei da dove, al termine delle formalità di rito, l’hanno sottoposto agli arresti domiciliari.

Arrestato al rientro in Italia latitante ragusano fuggito in America da 8 anni, dopo aver abusato di una bambina

MELI Salvatore 10.10.1934La Polizia ha tratto in arresto Salvatore Meli nato a Comiso nel 1934 e domiciliato a Los Angels, in quanto destinatario di un ordine di cattura internazionale per il reato di atti sessuali con minore: aveva consumato atti sessuali con una bambina e a seguito delle indagini era stato individuato dalla Squadra Mobile di Ragusa. L’uomo, dopo aver commesso il reato, era fuggito in America.

Ruba in chiesa, arrestato

Sortino RosarioI Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Modica hanno arrestato in flagranza di reato Rosario Sortino, 50 anni, già noto alle Forze di Polizia. Inella notte tra sabato e domenica, una pattuglia di militari dell’Arma in servizio di controllo del territorio per la prevenzione e repressione dei reati, nel transitare da Piazza Libertà, ha notato che una finestra laterale della Parrocchia Sacro Cuore aveva un vetro rotto. Pertanto, i Carabinieri, sospettando che all’interno della Chiesa ci potesse essere qualche malintenzionato, si sono avvicinati ed hanno circondato la struttura. Dopo alcuni secondi, dalla finestra infranta, i militari dell’Arma hanno visto uscire un uomo e, immediatamente, lo hanno bloccato. Accertato che il soggetto aveva appena compiuto un furto, i Carabinieri hanno sottoposto a perquisizione l’uomo e lo hanno trovato in possesso di alcuni monili in oro e soldi in contanti asportati poco prima dalla Parrocchia, nonché diversi attrezzi atti allo scasso. Quindi, condotto presso la caserma della Compagnia Carabinieri, il Sortino è stato dichiarato in arresto per il reato di furto aggravato.

Vittoria, bliz in un garage laboratorio di cocaina – Arrestato Salvatore Salice

SALICE SalvatoreNella mattinata di sabato i Carabinieri hanno fatto irruzione in un garage di Vittoria, scoprendo che si trattava di un vero e proprio laboratorio per la preparazione di dosi di cocaina da immettere sul mercato. Penetrati nel garage che, a prima vista sembrava essere un comune deposito di materiali per l’edilizia, i militari vi trovavano, oltre al muratore Salvatore Salice, incensurato di Vittoria di anni 60, in un secchio occultato sotto un motozappa, la sostanza stupefacente e l’occorrente per preparare le dosi, buste di cellophane ritagliate in piccoli pezzi di forma rotonda, coltelli. 11 dosi erano già state preparate in confezioni termosaldate, mentre 60 grammi di cocaina era ancora sotto forma di pietra e dai quali sarebbe stato possibile ricavare oltre 250 dosi che, se rivendute, avrebbero potuto fruttare circa 12.000 euro. Salvatore Salice è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e, dopo le formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Ragusa, dott. Francesco Puleio, è stato associato presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari. Nell’ambito della stessa operazione di polizia giudiziaria sono state eseguite perquisizioni nei confronti di soggetti noti per essere dediti al consumo di sostanze stupefacenti, al fine d’individuare i canali attraverso i quali viene smerciato lo stupefacente. Nel corso di uno di tali controlli, veniva identificato un commerciante di 40 anni di Vittoria che, fermato e sottoposto a perquisizione mentre si trovava alla guida della sua autovettura nel centro abitato di Vittoria, veniva trovato in possesso di 5 grammi di cocaina.

 

 

 

DUE ARRESTATI A RAGUSA PER SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI

ouaz korritIl Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Ragusa ha tratto in arresto Ouayel Ouaz, tunisino di anni 29 residente a Ragusa, e Adam Korrit, marocchino di anni 20 senza fissa dimora, in flagranza di reato nella centralissima Piazza San Giovanni di Ragusa.  I militari hanno trovato addosso ai due 14 grammi di stupefacente suddiviso in stecchette di hashish pronte per essere cedute. I responsabili sono stati tratti in arresti e accompagnati presso la Casa Circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa del processo penale. Cinque assuntori, di nazionalità italiana, sono stati segnalati alla locale Prefettura.

Fermato illecito traffico di veicoli al porto di Pozzallo

jeepLa Polizia, a seguito dell’attività di monitoraggio della movimentazione di persone e merci al Porto di Pozzallo, aveva da tempo registrato la presenza di numerosi veicoli a noleggio transitare per il suddetto scalo. In considerazione di quanto riscontrato agenti in borghese della Squadra Mobile di Ragusa si mettevano in coda per l’imbarco unitamente ad altri passeggeri. Da un controllo in banca dati emergeva che due auto nuovissime marca Jeep di grossa cilindrata, del valore di 60.000 euro erano in partenza. I poliziotti procedevano al controllo ed emergeva che due cittadini napoletani avevano preso a noleggio l’auto in Francia e, per turismo, stavano andando a Malta. Il percorso dei due “turisti” appariva alquanto strano, per altro effettuato con due auto diverse solo nel colore ma identiche per tutto il resto. Contattata l’agenzia di noleggio, veniva riscontrato che il contratto era già scaduto e che le auto impropriamente stavano per essere imbarcate per Malta da due soggetti diversi da chi aveva effettuato il contratto. Dalle conseguenti indagini, è emerso che dal porto di Pozzallo stavano per essere imbarcate le due auto (con ancora 2.000 km effettuati, quindi nuove) per Malta dove sarebbero state vendute ad altri criminali previa denuncia di furto presentata in Italia. I soggetti sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Ragusa. All’agenzia di noleggio sono stati restituiti i veicoli.

SCOGLITTI, GUIDA SENZA PATENTE: ARRESTATO UN SORVEGLIATO SPECIALE

perone giuseppe cl. 63Guidava tranquillamente l’autovettura della convivente senza patente, che gli era stata revocata, quando i Carabinieri della Stazione di Scoglitti lo hanno riconosciuto e lo hanno fermato. Per Giuseppe Perone,  51enne pregiudicato vittoriese, sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Vittoria, sono scattate così le manette. La misura gli imponeva di restare in determinati orari nel territorio del comune di Vittoria, e nello specifico nella propria abitazione,e per giunta guidava senza patente. Sono tuttora in corso accertamenti da parte degli inquirenti per capire le ragioni per le quali il pregiudicato non si trovava presso il proprio domicilio nella città ipparina a quell’ora della giornata: i Carabinieri, tra i compiti istituzionali, hanno anche quello di verificare quotidianamente che i soggetti destinatari di misure di prevenzione rispettino gli obblighi imposti dall’Autorità Giudiziaria.

Scicli, ferma pattuglia dei Carabinieri e gli da fuoco: arrestato

agolino gianlucaÈ il folle gesto compiuto da un pregiudicato sciclitano che immediatamente è stato arrestato. E’ accaduto venerdì mattina, intorno alle 10.30, a Scicli;  una pattuglia della locale Tenenza, durante un normale servizio d’istituto, è stata fermata da un passante che, con la scusa di chiedere un’informazione ai militari, si è avvicinato al finestrino del mezzo e, improvvisamente ha cosparso di benzina l’esterno dell’autovettura, con all’interno i Carabinieri, dandogli fuoco con un accendino per poi tentare la fuga. I due carabinieri sono riusciti ad abbandonare il veicolo circondato dalle fiamme e, dopo un breve inseguimento a piedi, hanno bloccato il malvivente anche con l’aiuto di altri due colleghi, li presenti liberi dal servizio, che avevano assistito alla scena. I vigili del fuoco di Modica che hanno poi spento l’incendio. L’uomo, Agolino Gianluca, sciclitano, classe ’76, pregiudicato, nullafacente, è stato quindi condotto presso la Tenenza Carabinieri di Scicli ove è stato dichiarato in stato di arresto per i reati di tentato omicidio, danneggiamento aggravato, interruzione di servizio di pubblica necessità e porto di armi atte ad offendere. L’autovettura militare ha riportato ingenti danni ma fortunatamente nessuno è rimasto ferito. L’uomo è in carcere e le indagini proseguono per capire le motivazioni del folle gesto.

Società intestata a nullatenente, sequestri di beni da parte delle fiamme gialle

guardia di finanza newLa Guardia di Finanza di Vittoria ha sequestrato beni per 130mila euro di euro a tre tra soci ed amministratori di una società di vendita all’ingrosso di ferramenta, che sono indagati per frode fiscale. L’operazione è stata denominata “Efesto”. La somma complessivamente evasa al fisco sarebbe di 1.158.862,79 euro, cioè quanto la società avrebbe dovuto versare tra imposte dirette ed Iva. Il provvedimento di sequestro, fino alla somma che sarebbe stata evasa, ha riguardato quattro conti correnti e depositi a risparmio, un dossier di titoli, 6 immobili, quattro autovetture e due motocicli. Il sequestro è stato disposto dal gip Claudio Maggioni su richiesta del sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Ragusa Gaetano Scollo, che ha coordinato le indagini delle Fiamme Gialle. Le attività di indagine hanno preso spunto da una verifica fiscale compiuta nel luglio dello scorso anno dai militari, che hanno scoperto che rappresentante legale di una società con un forte debito verso l’erario era un analfabeta e nullatenente di Noto. L’uomo ha rifiutato l’invito della Fiamme Gialle a presentarsi in caserma per la firma dei verbali perché non aveva il denaro per il biglietto dell’autobus per Vittoria. L’uomo sarebbe stato avvicinato con la promessa di denaro in cambio di qualche firma e successivamente condotto da un notaio di Vittoria che ha curato una fittizia cessione di quote tra lo stesso ed i precedenti soci e amministratori. Questo ha consentito ai soci ed amministratori di ribaltare sull’indigente gli obblighi fiscali dell’azienda alla deriva. Nel periodo in cui è stata effettuata la cessione, il 2010, la società aveva generato un volume d’affari per 3,5 milioni di euro integralmente non dichiarati. L’uomo, dopo aver firmato, sarebbe stato accontentato con un pranzo e 300 euro in contanti.

Dà fuoco all’auto dei carabinieri, arrestato

Carabinieri (1)Un uomo di 39 anni, con precedenti, ha dato fuoco a un’auto dei carabinieri a Scicli. E’ accaduto venerdì, intorno alle 10,30. L’uomo ha fermato con una scusa una pattuglia in servizio nel centro di Scicli e ha versato sull’auto del liquido infiammabile contenuto in una bottiglia di plastica dando fuoco con l’accendino. Immediatamente l’auto ha preso fuoco e i militari sono prontamente usciti dall’abitacolo e hanno inseguito il malvivente bloccandolo dopo qualche metro, arrestandolo. L’auto ha subito notevoli danni.

LA FINANZA DI RAGUSA SEQUESTRA UN’AREA DI 5 ETTARI ADIBITA A DISCARICA

P1080137Nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio i militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Ragusa hanno individuato un sito destinato a discarica abusiva. Sootoposta a sequestro un’area privata, estesa per oltre 50.000 Mq, sita in contrada Fossati, del Comune di Vittoria. Nella discarica abusiva sono stati scoperti enormi cumuli di lastre di eternit frantumate. Rinvenuti altresì, cumuli di cemento, materiali legnosi, materiali di risulta e inerti dell’edilizia, televisori, piccoli elettrodomestici, pneumatici dismessi, plastica, siringhe e lastre di vetro frantumate. Le lastre di eternit illecitamente accumulate ammontano a circa 10 tonnellate e circa 40 tonnellate i rifiuti industriali. Gli investigatori delle fiamme gialle hanno inoltre accertato che il sito è stato, di recente, utilizzato per bruciare enormi cumuli di materie plastiche, che di fatto, sono state quindi sottratte al regolare smaltimento. L’accumulo delle materie plastiche, ed in particolare la loro combustione, provoca lo sversamento nel terreno di liquidi e sostanze altamente nocive quali le diossine e i policlorobifenili mentre nell’aria si liberano idrocarburi policiclici altamente inquinanti. È estremamente elevato inoltre il rischio che gli sversamenti possano irrimediabilmente inquinare il suolo e le relative falde acquifere. I 3 commissari liquidatori responsabili della vasta area adibita a discarica, illecitamente istituita, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria locale mentre ulteriori indagini sono in corso al fine di individuare i responsabili dei incendi dolosi di rifiuti e materie plastiche.

Comiso, arrestato con 320 grammi di hascisc  

DE SIMONE Domenico cl.72Da diversi giorni era tenuto d’occhio dai Carabinieri di Comiso, che avevano notato la sua frequentazione con diversi giovani del luogo. E’ finito così in manette Domenico De Simone, 43enne pregiudicato di origine catanese, pizzicato dai militari con 320 grammi circa di hascisc, denaro e materiale per il confezionamento. I Carabinieri lo hanno sorpreso, nel pomeriggio di mercoledì, nei pressi della propria abitazione. L’uomo è stato perquisito: addosso aveva 50 grammi circa di hascisc e 550 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio. In casa aveva altri 270 grammi di droga, nascosti in camera da letto. Adesso è in carcere.

L’assistenza ai migranti e i fondi che non ci sono  

Barcone_migranti“Ci siamo chiesti perché il Comune di Pozzallo non abbia ricevuto alcun finanziamento dell’Ue attraverso il governo, al contrario di quanto accaduto con Lampedusa, per la vituperata questione riguardante l’assistenza ai migranti. Purtroppo, la risposta, durante la riunione convocata dal primo cittadino sabato scorso a palazzo La Pira con la deputazione nazionale e regionale, l’ha dato lo stesso sindaco, ammettendo, quasi candidamente, sollecitato in proposito da un parlamentare, di non avere presentato alcuna richiesta”. E’ quanto rileva il presidente della sezione cittadina dell’Ascom, Gianluca Manenti, che torna a battere sul tasto della mancata programmazione e pianificazione. “Lungi da me l’intenzione di fare polemica – continua Manenti – in primo luogo perché la nostra associazione non fa politica e in secondo perché non è opportuno strumentalizzare argomenti del genere, soprattutto quando ci rifacciamo alle necessità di disperati che attraversano il canale di Sicilia per fuggire dalla guerra e cercare un futuro migliore, non possiamo fare a meno di pensare, però, che nessuno avrebbe potuto concedere un finanziamento, anche minimo, se manca la benché più elementare formalizzazione di una istanza. Ora, fa certamente bene il sindaco a lamentarsi, perché Pozzallo, ormai, viene individuato come un approdo per i migranti e questo, purtroppo, incide sull’immagine turistica della città marittima. Ma è indispensabile che ci si preoccupi di garantire delle risposte efficaci anche per quanto riguarda l’aspetto formale e burocratico che, certo, non può considerarsi secondario. Soprattutto se c’è la necessità di intercettare fondi comunitari che, per il futuro della nostra città, per farla uscire da questo tunnel di falsa speranza in cui si trova, si rendono assolutamente indispensabili. Se il sindaco dovesse ravvisare qualche problema con la progettazione comunitaria, siamo perfino disponibili a mettere a disposizione dei tecnici per superare questa fase di impasse. Insomma, dobbiamo muoverci se vogliamo ottenere qualche risultato concreto”.

Sbarchi, tre minori tra gli scafisti

1515Otto egiziani, tra cui tre minorenni, sono stati fermati dalla polizia di Stato di Ragusa perché ritenuti gli scafisti dell’imbarcazione con a bordo 220 migranti fatti sbarcare ieri a Pozzallo. Il comandante ha confessato. Le indagini sono state condotte dalla Squadra mobile. Secondo quanto accertato l’imbarcazione era partita dall’Egitto. I fermati sono gli egiziani Sayed Shaaban Ibaya, di 38, Galal Hamada, di 26, Mhammad Khamis Abed, di 19, Mohamed Mohamed Ali Hessein, di 36, un sudanese, Gamal Mohamed, di 44, e tre 16enni anch’essi egiziani, M.H.H.A., A.M.A.G. e A.A.A.M. Secondo le indagini sarebbero stati al comando del peschereccio, partito dalle coste egiziane con 221, tra cui molti bambini e neonati, soccorso da una unità navale della Capitaneria di Porto di Pozzallo.   I migranti, provenienti dalla Siria, Pakistan, Iraq, Eritrea, Sudan, Nigeria, Mali, Gambia ed Etiopia e attualmente sono ospitati presso il Centro di primo soccorso ed accoglienza di Pozzallo in attesa del trasferimento. I migranti hanno riferito di aver pagato mediamente 2.000 dollari e gli organizzatori hanno potuto incassare quasi mezzo milione di euro.     Dopo le reticenze iniziali, i migranti hanno iniziato a collaborare ed è stato possibile individuare uno dei membri dell’equipaggio. Messo alle strette, la persona indicata come appartenente all’organizzazione, ha confessato e gli investigatori hanno così individuato anche gli altri membri dell’equipaggio. A bordo tutti avevano ruolo ben precisi: comandante, addetto alle strumentazioni di bordo, vigilanti, addetti alla cambusa. A bordo, così come riferito dai migranti, i minori oltre a distribuire il cibo vendevano sigarette e chiedevano anche mance per ogni pasto fornito, cosa che ha fruttato parecchio denaro, poi sequestrato. Lo stesso comandante ha poi confessato, dichiarando ogni dettaglio del viaggio. La Polizia ha accertato che uno degli scafisti era già stato in Italia per diversi anni ed aveva commesso numerosi reati, tra gli altri traffico di sostanze stupefacenti. Dopo essere entrato ed uscito dal carcere per diverse condanne era stato espulso. I fermati, al termine dell’eventuale condanna, saranno espulsi dal territorio nazionale con accompagnamento coatto in Egitto.

INCIDENTE SULLA VITTORIA GELA CON DUE FERITI

incidente stradale Vittoria-Gela del 19.5.2015 (1)Alle 15 di martedì 19 maggio sulla strada statale 115, al chilometro 297+900, si sono scontrate due auto, una Mercedes  condotta da un vittoriese di 57 anni che andava verso Gela e una Ford, condotta da un comisano di 29, che viaggiava in direzione Vittoria. I due uomini sono rimasti feriti con prognosi di 20 giorni per il comisano e di 15 giorni per il vittoriese.

Arrestato Vincenzo Latino condannato in via definitiva, è stato reggente della “Stidda” vittoriese

Latino Vincenzo -28.06La Polizia ha proceduto all’arresto di Vincenzo Latino nato a Vittoria nel 1970, condannato in via definitiva dopo la decisione dell’inammissibilità del ricorso da lui avanzato alla Suprema Corte di Cassazione. Latino ha numerosissimi precedenti penali ed è considerato uno dei più pericolosi criminali di Vittoria. Più volte condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso in quanto appartenente alla “Stidda” vittoriese all’epoca del clan Dominante-Carbonaro. Considerato reggente della suddetta cosca dal 1999 al 2001 e dal 2008 al 2009. Metà della sua vita l’ha già passata in carcere. Da ultimo era stato condannato per tentato omicidio, rapina, porto abusivo di armi, estorsione ed altri reati. Dopo anni di carcere ha avanzato ricorso per Cassazione riottenendo la libertà, ma ieri è arrivata la decisione della Corte Suprema e la Squadra Mobile di Ragusa stava aspettando sotto casa l’esito al fine di procedere alla sua cattura. Dovrà scontare ancora 5 anni, oltre al pagamento di 1.000 euro di multa, l’interdizione legale, l’interdizione dai pubblici uffici e la sospensione della potestà genitoriale. Al termine della pena scontata in carcere sarà sottoposto alla libertà vigilata per 2 anni.

VITTORIA: SPACCIA HASHISH IN PIENO CENTRO: ARRESTATO UN PREGIUDICATO

KHANOUSI IMED CL. 1980Era da tempo monitorato dai Carabinieri che, da diversi giorni, lo avevano notato frequentare ragazzini e i principali luoghi di aggregazione giovanile: è finito così in manette Kannoussi Imed, 35enne tunisino, con precedenti specifici, pizzicato dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile mentre cedeva alcune stecche di hashish, ad un giovane, in fase di identificazione, che, alla vista dei militari si è dato alla fuga, nella centralissima Piazza Daniele Manin. Addosso al pregiudicato altri 6 grammi circa di hashish, che avrebbe poi smerciato ad altri giovani, mentre l’acquirente è riuscito a scappare: a breve sarà identificato e segnalato per detenzione per uso personale di sostanza stupefacente. E’ scattato così l’arresto per il tunisino, che è stato ristretto presso la casa circondariale di Ragusa.

SCOPERTI DALLA POLIZIA GLI AUTORI DEL FURTO DI UNA BORSA, AVVENUTO IN UN BAR DI MODICA

ladriLa Polizia di Modica, nella serata di domenica ha denunciato una coppia di modicani che, con l’aiuto del figlioletto di sette anni, si sono resi responsabili del furto di una borsa. I due si trovavano in un noto bar del centro storico di Modica, quando hanno adocchiato una coppia di anziani che, dopo aver consumato seduti ad un tavolo posizionato all’esterno, si allontanavano lasciando una borsa sulla sedia. I due immediatamente prelevavano la borsa dalla sedia e si allontanavano. L’anziana, ritornata al tavolo, si accorgeva che qualcuno si era impossessato della propria borsa e, notando la volante del Commissariato passare per quei per quei luoghi, la fermava raccontando l’accaduto. Immediatamente i poliziotti si attivavano per ricercare gli autori del furto visionando le riprese effettuate dal sistema di videosorveglianza del bar. Riconoscevano subito il modicano B.M.di anni 29 e la compagna sciclitana L.G. di anni 30, noti per i loro pregiudizi di polizia, che, notando la borsa dimenticata sulla sedia, non perdevano l’occasione per commettere l’ennesimo reato. Le immediate ricerche dei poliziotti consentivano di rintracciare B.M. in una viuzza del centro storico di Modica, dove si era nascosto dopo il furto il quale, messo alle strette, ammetteva le proprie responsabilità in ordine al furto della borsa, conducendo gli agenti in una casa disabitata di quella zona, dove per terra, aperta e con il contenuto rovesciato sul pavimento, c’era la borsetta priva del cellulare e dei soldi. Condotto in Commissariato l’uomo confessava le proprie responsabilità; mentre, immediatamente dopo, anche la donna avvisata dallo stesso di essere stato scoperto, giungeva in Commissariato confessando a sua volta il furto. Poco dopo entrambi restituivano il maltolto alla vittima. Per il reato di furto in concorso B.M. e L.G. sono stati denunciati all’autorità Giudiziaria.

COMISO, MINACCIA LA EX CONVIVENTE CON UN FUCILE A CANNE MOZZE: FINISCE IN MANETTE

Giannone Giovanni cl.46Una storia di rapporti relazionali finita male e che, forse, rischiava di finire ancora peggio. Questo alla base delle vicenda che si è consumata nella nottata appena trascorsa a Comiso quando Giannone Giovanni, 69enne vittoriese, pregiudicato, armato di fucile a canne mozze, illegalmente detenuto, si è introdotto furtivamente nell’abitazione della ex convivente, C. A., 39enne, originaria di Gela, e ha atteso che facesse rientro a casa. Una volta arrivata l’uomo ha iniziato a minacciarla puntandole il fucile, ma la donna è riuscita a divincolarsi e a chiamare il 112. I Carabinieri, giunti immediatamente sul posto, hanno portato al sicuro la signora e, coadiuvati da diverse pattuglie, hanno iniziato una vera e propria caccia all’uomo che, inizialmente, si era reso irreperibile. Le ricerche, protrattesi per tutta la nottata fino alle prime ore dell’alba, e che hanno visto l’impiego di oltre 15 militari, che hanno setacciato terreni e serre, casolari abbandonati, nonché i luoghi di domicilio e di abituale frequenza di Giannone, hanno consentito di individuarlo nei pressi della sua abitazione, situata a Vittoria: dopo aver fatto irruzione e aver perquisito la casa, i Carabinieri hanno rinvenuto, abilmente nascosto e celato in un sacco di juta il fucile e 33 cartucce, un’arma rubata nel lontano 1994 a un vittoriese. L’uomo, pertanto, è stato tratto in arresto per i reati di ricettazione, minaccia aggravata e porto e detenzione abusiva di arma da fuoco. Il fucile sarà inviato al RIS di Messina. Giannone è stato portato in carcere a Ragusa.

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