“L’Azienda Sanitaria di Ragusa manifesta il proprio cordoglio per la morte della paziente di Chiaramonte Gulfi, deceduta sabato scorso. L’Asp conferma che l’eziologica batterica evidenziata esclude eventuali problemi di contagio per le persone che sono venute a contatto con la paziente”. Quattro righe per rassicurare la popolazione. Il Comunicato dell’Asp è relativo alla morte di una 50enne chiaramontana che è stata ricoverata in ospedale, a Ragusa, per una forma di meningite. La donna è morta nella giornata di sabato. Una morte che ha immediatamente allarmato tutte le persone che negli ultimi giorni erano venuti a contatto con la donna. Ma l’Asp tranquillizza tutti.
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INCIDENTI SUL LAVORO
Due morti al giorno sul lavoro. Bilancio drammatico dal resoconto trimestrale sugli infortuni sui luoghi di lavoro. In provincia, nei primi tre mesi, si è registrato un incidente mortale su 98.097 occupati. Un dato che collega l’area ragusana al 30° posto a livello nazionale in questa speciale classifica, con l’incidenza percentuale sugli occupati pari a 10,2% (infortuni mortali su un milione di occupati). Nell’unico incidente mortale sul lavoro in terra iblea, a metà febbraio, ha perso la vita Carmelo Portabene, operaio comisano di 60 anni, precipitato al suolo da un’altezza di oltre nove metri, durante i lavori di montaggio di un ponteggio a ridosso di un edificio di edilizia popolare al Quartiere Treppiedi Nord a Modica.
Ragusa, autista del bus aggredito da un passeggero
Ha chiesto con insistenza una fermata in viale delle Americhe. L’autista del bus urbano, come da regolamento, ha rifiutato ed è stato aggredito. E’ accaduto sabato mattina a Ragusa. A causa della colluttazione, il bus è finito fuori strada per fortuna senza conseguenze per i passeggeri. L’autista è dovuto ricorrere alle cure dei medici del “Civile”. Indaga la Polizia municipale.
FALSO NAUFRAGIO PER COPRIRE GLI SCAFISTI
Un naufragio nel corso del quale l’equipaggio era morto annegato: era la storia, falsa, che l’organizzazione di trafficanti di esseri umani che opera in Libia aveva imposto di raccontare in Italia ai 294 migranti che sono stati, poi, soccorsi dal pattugliatore della Marina Militare tedesca “Hessen” e che sono sbarcati venerdì a Pozzallo. Subito dopo il recupero degli extracomunitari nel Canale di Sicilia era stato lanciato l’allarme di un naufragio con 50 morti. Appresa la notizia, la Capitaneria di Porto di Pozzallo ha avviato le ricerche del luogo esatto dell’ipotizzato naufragio. Gli 85 presunti superstiti avevano raccontato come, durante la traversata, un’onda li aveva travolti e che una cinquantina erano caduti in mare affogando. Il racconto appariva subito inverosimile stante i numeri che per l’esperienza degli investigatori non quadravano. Solitamente, infatti, su un gommone vengono stipati dai 90 ai 110 migranti e per i loro racconti, sommando i superstiti con i presunti naufragati, si arrivava a 135, di fatto impossibile. Nonostante il racconto inverosimile, venivano ascoltati una decina di migranti ed ognuno di loro, nel descrivere i fatti del presunto naufragio, forniva una versione diversa. Messi alle strette dai poliziotti, i migranti, avevano inizio le prime ammissioni: “Abbiamo inventato tutto, c’era stato detto di dire così perché non avreste arrestato gli scafisti, nessuno di noi è caduto in acqua, siamo tutti sani e salvi grazie al vostro aiuto, scusateci”. I migranti, dopo essere stati scoperti, hanno collaborato in modo ancora più fattivo, tanto che, in poche ore, sono stati raccolti gravi indizi di reato a carico di 3 cittadini eritrei. I loro ruoli sono differenti, difatti oltre allo scafista vero e proprio, la Polizia ha individuato anche due eritrei che in Libia, dopo avere preso accordi con gli organizzatori del luogo, si occupavano della vigilanza dei loro connazionali prima della partenza.
Arrestati due rumeni: rubata merce per migliaia di euro nei supermercati ragusani
Nel primo pomeriggio di sabato la Polizia ha tratto in arresto per furto aggravato e ricettazione in concorso due cittadini di nazionalità rumene. Ingente la refurtiva recuperata dai poliziotti per un valore di alcune migliaia di euro, costituita in gran parte da confezioni di salumi pregiati e decine di pezzi incartati di formaggio parmigiano reggiano e grana padano di ottima qualità, trafugati da vari supermercati locali. Una dipendente del supermercato Lidl di Ragusa segnalava la presenza di alcuni soggetti che, dopo aver staccato le placche antitaccheggio da diverse confezioni di formaggio in vendita, si stavano allontanando velocemente senza passare dalle casse. Saliti su una Bmw grigia cercavano di fuggire, ma venivano fermati dagli agenti arrivati sul posto. L’autovettura si presentava carica di un ingente quantitativo di derrate alimentari di ottima qualità: decine di confezioni di parmigiano reggiano con alta stagionatura e grana padano dop, un centinaio di confezioni di salumi pregiati e più di sei kg di filetto bovino. Non mancavano anche prodotti di bellezza al femminile con creme idratanti e trucchi e al maschile con lamette. La merce, di cui i fermati non riuscivano a giustificarne il possesso, era all’interno di bustoni di platica nera. I poliziotti rinvenivano anche una tronchesina e una borsa da donna con all’interno un sistema artigianale di schermatura, utilizzati per staccare le placche antitaccheggio e per eludere i sistemi di controllo alle uscite degli esercizi commerciali. Dagli accertamenti successivi emergeva come i due fermati, Angelescu Ionut Dragos e Piriianu Alina, conviventi rumeni di 32 e 25 anni, residenti in provincia di Trapani, con numerosi precedenti specifici, nella stessa mattinata avevano già perpetrato furti in altri supermercati della zona. In particolare diversa merce veniva riconosciuta come di proprietà dell’Eurospin. Pertanto, riconsegnata gran parte della refurtiva, per i due conviventi rumeni scattava l’arresto per furto aggravato e ricettazione in concorso. Su disposizione del PM di turno, D.ssa Valentina Botti gli arrestati venivano associati rispettivamente al carcere di Ragusa e presso la sezione femminile del carcere di Catania.
Arrestato a Vittoria Bruno Guarnuccio
All’alba di sabato la Polizia ha arrestato per ricettazione il vittoriese Guarnuccio Bruno di 49 anni, soggetto dalla conclamata pericolosità sociale dimostrata negli anni. Già sorvegliato speciale della P.S., a suo carico figurano precedenti per porto abusivo e detenzione armi, rapina aggravata, detenzione, spaccio e traffico di sostanze stupefacenti, ricettazione, associazione a delinquere, falsi in genere, emissione assegni a vuoto, furto aggravato, sottrazione o danneggiamento e violazione colposa di doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dalla autorità amministrativa, sanzioni penali inerenti norme in materia ambientale, porto di armi od oggetti atti ad offendere e truffa. L’arresto esegue un provvedimento del Tribunale di Sorveglianza di Catania che, per l’attuale e reale pericolosità del Guarnuccio, ha ritenuto che l’affidamento in prova ai servizi sociali non era idoneo e che la pena deve essere scontata in regime di detenzione domiciliare.
Sbarco a Pozzallo di 290 migranti, fermati 3 scafisti eritrei
Durante la giornata di venerdì decine di sono state ascoltate dala Polizia e sono stati sottoposti a fermo Tedros Nugusa di 32 anni, Moussa Ahmed di 25 anni, ed è stato denunciato in stato di libertà, in quanto minore, un ragazzo di 17 anni. Uno dei tre aveva nascosto all’interno di una tasca, appositamente cucita all’interno dei pantaloni, 1,700 dollari.
INCIDENTE SULLA RAGUSA MARE
NUOVAMENTE CATTURATO IL TUNISINO CHE UCCISE LA FIGLIA
La Polizia ha di nuovo arrestato l’omicida Ayed Rafih. Pochi giorni addietro era fuggito dal luogo di cura dove si trovava ristretto ai domiciliari in quanto ammalato ed era stato condotto in carcere per evasione. Era fuggito, questa la sua spiegazione, per comprare le sigarette ed altro. Il Giudice aveva disposto di accompagnarlo di nuovo nella struttura sanitaria, ammonendo l’evaso. Ayed era stato arrestato nelle campagne di Comiso nel mese di ottobre scorso per l’omicidio della figlia. A seguito di questo terribile fatto reato, l’uomo era stato sottoposto agli arresti domiciliari, in quanto ammalato, presso una struttura sanitaria di Ragusa. Ciononostante continuava a minacciare i familiari riuscendo a telefonare chiedendo in prestito il cellulare ai pazienti della struttura. La sua condotta era stata più volte segnalata all’Autorità Giudiziaria che ha emesso quindi un provvedimento di cattura per la pericolosità criminale dell’uomo che sarà trasferito in un carcere idoneo al suo caso.
COMISO: SEQUESTRATI VIDEOPOKER ILLEGALI
Nei giorni scorsi nell’ambito di un servizio sull’osservanza delle disposizioni normative in materia di apparecchi e congegni da intrattenimento, i finanzieri della Tenenza di Vittoria hanno sequestrato alcune macchinette da gioco abusivamente installate all’interno di un bar a Comiso. È stata una telefonata al numero di pubblica utilità “117” ad allertare le Fiamme Gialle, che si sono subito messe all’opera con appostamenti nei pressi del bar. È stata segnalata infatti al suo interno la presenza di macchinette da gioco non regolarmente gestite. I finanzieri hanno notato strani movimenti dentro i locali del bar e, insospettiti dal via vai di persone, sono intervenuti. Al momento dell’accesso hanno riscontrato, anche se ben nascoste e lontane da sguardi indiscreti, la presenza di macchinette da gioco illegali. Le macchinette erano apparentemente dei comuni videogiochi, tuttavia grazie all’alterazione del software, sono state trasformate in slot machine. Tali apparecchi, ritenuti giochi “d’azzardo”, sono scollegati dalla rete dei Monopoli dei Stato: in tal modo sfuggono al monitoraggio dell’Amministrazione Finanziaria, ed inoltre non rispettano in modo alcuno la normativa sul gioco. E’ quindi il giocatore che ci rimette, poiché inserisce il proprio denaro in una vera e propria mangiasoldi, sperando in una improbabile vincita. Le macchinette di questo genere non si basano infatti sulla sola abilità fisica, mentale o strategica del cliente, ma sono giochi con un alto rischio di perdite. I videopoker sono stati sottoposti a sequestro amministrativo e l’esercente è stato sanzionato per complessivi 8.000 euro.
Picchia la giovane compagna e viene arrestato dalla Polizia
E’ finito in carcere dopo avere percosso la giovane compagna di 23 anni dalla quale ha avuto una bambina. Ha commesso il fatto davanti gli occhi della piccola che all’arrivo degli agenti diceva “…basta botte…”. Lui è un sorvegliato speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di Vittoria ed ha una sfilza di precedenti penali in materia di reati contro il patrimonio e stupefacenti. La donna è dovuta ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’Ospedale di Vittoria dove le sono stati diagnosticati traumi contusivi multipli al volto e ferite escoriate al volto e agli arti e tumefazioni, con cinque giorni di prognosi. La donna stavolta non ce l’ha fatta a stare zitta e nascondere tutto, ed ha richiesto il pronto intervento della Polizia che, accertati i fatti, ha tratto in arresto l’uomo per violazione delle prescrizioni della misura di prevenzione di Pubblica sicurezza. Ulteriori indagini sono già state condotte ed altre sono in corso per denunciare innanzi all’autorità giudiziaria il marito molesto per il reato di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e minacce. Dopo essere stato condotto in Commissariato, il Procuratore della Repubblica d.ssa Alessia La Placa ha disposto di trasferire l’uomo presso la Casa Circondariale di Ragusa.
COMISO: MIGRANTI, SOPRATTUTTO DONNE, SEGREGATE COME ANIMALI
La Polizia di Stato di Siracusa ha arrestato 5 stranieri con l’accusa di sequestro di persona e favoreggiamento all’immigrazione clandestina. Le indagini degli uomini della squadra mobile, con l’ausilio di personale della squadra mobile di Ragusa e del Commissariato di Comiso, hanno permesso di accertare che gli arrestati, con l’utilizzo di un furgone, si appostavano all’uscita dei centri di accoglienza del siracusano e prendevano a bordo gli immigrati con la falsa promessa di accompagnarli a Milano, con la prospettiva di poter raggiungere i paesi europei di destinazione. Gli stranieri, invece, una volta saliti nel mezzo, venivano portati, forzosamente, in un’abitazione di Comiso e lì tenuti segregati in una stanza buia e umida e in condizioni igieniche pessime, fino a quando non avessero pagato un riscatto di 200 euro ciascuno. A pagamento avvenuto, le vittime venivano liberate ed accompagnate alla stazione degli autobus di Ragusa. Gli investigatori sono pervenuti alla scoperta del traffico grazie alla segnalazione di uno dei parenti delle vittime che, rifiutandosi di pagare il riscatto, ha avvisato la Polizia di Stato. Le successive indagini tecniche, ed i relativi riscontri investigativi, consentivano di individuare la località dove la migrante, una ragazza eritrea ora in ospedale, era tenuta segregata, di liberarla e di arrestare i sequestratori, mentre gli altri migranti, precedentemente liberati, sono stati intercettati a bordo di un autobus di linea diretto a Catania. gli arrestati sono: Alew Yosef, nato nel 1989 in Etiopia, residente a Chiaramonte Gulfi, (RG), Mohammed Nur Jimie nato nel 1987 in Eritrea, residente a Comiso, Rafique Junaid, nato nel 1989 in Pakistan, residente a Comiso, Abe Nagawo, nato nel 1990 in Eritrea e residente a Chiaramonte Gulfi, e Nasrallah Fouad, nato nel 1962 a Casablanca e residente a Comiso.
COMISO: DROGA NEL BAULETTO DEL MOTORINO
Biagio Gessaro, 18 anni, incensurato, aveva nascosto nel vano porta oggetti del suo ciclomotore, vicino al serbatoio della benzina, 2 panetti di sostanza stupefacente del tipo hashish, già pronti per essere smerciati e immessi sul mercato. Il giovane pensava che l’odore della benzina riuscisse a sviare il fiuto del cane antidroga “Dik” del Centro cinofili carabinieri di Catania in servizio durante controlli e perquisizioni, ma lo stratagemma però non è bastato a trarre in inganno l’animale che ha immediatamente fiutato la sostanza allertando i carabinieri. Dallo stupefacente ritrovato, del peso complessivo di gr.150, sarebbe stato possibile ricavare oltre 400 dosi che, se rivenute, avrebbero potuto fruttare circa € 5.000,00. Gessaro è stato quindi arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e, dopo le formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Ragusa, dott.ssa Alessia La Placa, è stato associato presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari. L’arresto è il frutto del continuo monitoraggio di soggetti noti per vivere del provento della florida attività di spaccio di stupefacenti e che, periodicamente, anche se incensurati, vengono sottoposti a controlli e perquisizioni.
Loris, parla l’avvocato di Davide Stival
L’avvocato di Davide Stival, Daniele Scrofani, ai microfoni del popolare sito internet Fanpage.it spiega cosa è accaduto nel corso dell’ultimo colloquio in carcere tra il suo assistito e Veronica Panarello. “E’ innegabile – ha detto – che ci sia stato un aumento della tensione in occasione dell’ultimo incontro in carcere, e non nego che ci sia stato un leggero contatto tra i coniugi. I due erano accanto e, all’interno di una crescente polemica verbale, Davide ha toccato la moglie con i polpastrelli di una mano. A quel punto le guardie si sono limitate a dire a voce: ‘Ragazzi, diamoci una calmata’. Non c’è stato alcun pugno”. Sulla richiesta della Panarello di indagare anche sui familiari di Davide Stival, il legale ha poi replicato: “Mi pare che fare una sventagliata di puntualizzazioni e verifiche nei confronti di tutti significa non farla nei confronti di nessuno”.
DUE ARRESTI PER FURTO E TENTATA ESTORSIONE
L’arresto è avvenuto sabato pomeriggio, ma tutta la vicenda era già iniziata la notte precedente. Sabato mattina un vittoriese di 50 anni denunciava presso il Commissariato di Vittoria di avere subito nel corso della notte il furto del ciclomotore in uso al figlio custodito in garage. Il papà del ragazzo quindi si era recato presso gli Uffici di Polizia per denunciare il furto. I poliziotti hanno iniziato le indagini recandosi sul luogo ed hanno beccato due ragazzi, molto giovani, alla porta della vittima del furto. Il denunciante è stato convocato in commissariato e dopo una serie di spiegazioni banali ha dichiarato che i due ragazzi gli si erano presentati dicendo che erano in possesso di informazioni da comunicargli in merito al ciclomotore. Insomma chiedevano 250 euro per ridargli un motorino che – a loro detta – era stato rubato da un extracomunitario. La vittima ha trattato sul prezzo ottenendo così di pagare solo 120 euro. L’intesa con la polizia era che avrebbe avvertito il commissariato appena concluso il prezzo e la riconsegna del mezzo. I due estortori si sono recati all’appuntamento accompagnati da un noto pregiudicato, Domenico Tummino, e da un altro tipo già noto ai poliziotti, Francesco Amodei. I giovani che avevano ricevuto il denaro lo hanno consegnato ai due maggiorenni. Tutti si sono allontanati per direzioni diverse. Le banconote però erano state fotocopiate e sono state trovate in casa di uno dei due pregiudicati. I minorenni, in presenza dei genitori, hanno raccontato tutto. A rubare il motore erano stati i due malviventi adulti che avevano proposto ai ragazzini di farsi avanti per l’estorsione. Tummino ed Amodei sono stati arrestati; i due minori, L. K. e G. C. invece sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Catania.
PRENDEVA IL SOLE IN SPIAGGIA: PREGIUDICATO ARRESTATO PER EVASIONE
I Carabinieri di Ragusa hanno arrestato per l’ennesima volta Rosario Scrofani, ragusano di 54 anni, che dal 2013 sta scontando una misura cautelare agli arresti domiciliari per violenza sessuale su minore. Soltanto nel 2015 è la sesta volta che l’uomo viene tratto in arresto per evasione, cui si aggiungono le innumerevoli denunce in stato di libertà. L’ultima volta era stato tratto in arresto venerdì pomeriggio, quando, all’uscita di un noto centro sportivo del capoluogo, aveva reagito con inaudita violenza al controllo di un Carabiniere libero dal servizio che si trovava di passaggio. All’esito dell’udienza di convalida, Scrofani era stato rimesso ai domiciliari, e gli erano stati tolti alcuni benefici. Evidentemente, però, la misura degli arresti domiciliari non è sufficiente ad impedire a quest’uomo di fare ciò che vuole. Domenica mattina, infatti, i Carabinieri nel corso dello svolgimento di un servizio di controllo lo hanno sorpreso a rilassarsi sotto il sole di Marina di Ragusa. Increduli, i militari si sono avvicinati per identificare compiutamente l’uomo, che, vedendosi scoperto, si è dato alla fuga a bordo della propria Bmw di grossa cilindrata, ma dopo pochi minjuti è stato bloccato e tratto in arresto per evasione e guida senza patente. Ora è in carcere in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
Comune di Vittoria, firmato il contratto di assunzione di Davide Stival
Questo lunedì il sindaco, Giuseppe Nicosia, ha firmato la determina di conferimento dell’incarico a tempo determinato a Mario Davide Stival, papà del piccolo Loris, il bimbo di 8 anni assassinato lo scorso 29 novembre a Santa Croce Camerina. Entrerà subito in servizio a Palazzo Iacono. Il profilo professionale di Davide Stival è quello di “esecutore di servizi amministrativi – categoria B”: il neo assunto svolgerà attività d’ufficio e, all’occorrenza, avrà la mansione di autista. Il suo incarico è a tempo determinato, legato alla durata del mandato del sindaco.”Spero che il nostro gesto – ha dichiarato il sindaco di Vittoria – serva da sprone ad altre istituzioni, come la Regione e lo Stato, che di fronte a un caso doloroso come quello della famiglia Stival avrebbero dovuto avvertire il bisogno di intervenire”.
COMISO, SVENTATO FURTO IN UNA PALESTRA: UN ARRESTO
Si tratta della palestra New Olympia nel quartiere Sacro Cuore presa di mira da due malviventi fermati in via Generale Girlando mentre si davano alla fuga rincorsi da un cittadino che si trovava nei pressi e che aveva sentito scattare l’allarme acustico il cui suono aveva spaventato i due ladri, tanto da farli scappare. L’uomo li ha inseguiti per un bel pezzo comunicando attraverso il cellulare con la polizia. Uno dei due ladri, un rumeno, aveva addosso un telefonino Nokia rubato nella palestra; l’altro ladro, invece, è sparito. Durante la fuga i due hanno buttato per strada una cassa acustica nera. Il furto era stato preparato il giorno prima; infatti le riprese delle telecamere esterne, visionate, inquadrano due giovani che la sera prima mutano la direzione dell’obiettivo girandolo verso il muro. Il giovane ladro è stato condotto presso il centro di prima accoglienza per minori a Catania.
Droga, mercato senza crisi
Gli agenti dei Commissariati di Polizia di Niscemi e Comiso hanno tratto in arresto Mohamed Ali Omrane, 38 anni, tunisino – con precedenti, giudiziari e di polizia, tra l’altro, destinatario della misura cautelare del divieto di dimora nella Provincia di Ragusa – poiché sorpreso nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, ed in particolare di un panetto di circa 100 grammi di hascisc. L’uomo è stato fermato nell’area di sosta dei bus extraurbani.
OPERAZIONE “WEEKEND SICURO”: DENUNCIATE 10 PERSONE
Controlli serrati da parte dei Carabinieri anche nel corso di questo fine settimana in tutta la giurisdizione della Compagnia di Vittoria, finalizzati a far trascorrere un weekend sicuro a tutte le oneste famiglie che abitano nel territorio di competenza e a tutte quelle persone che vi si recano: 10 persone denunciate, 24 le perquisizioni effettuate, 4 patenti ritirate, 16 contravvenzioni al codice della strada comminate per un totale di 30 punti decurtati dalle patenti di guida, 56 veicoli controllati e 103 persone identificate, nonchè 4 persone segnalate all’Ufficio Territoriale del Governo di Ragusa per detenzione di sostanza stupefacente per uso personale. Sono i risultati dei controlli su vasta scala che i Carabinieri, nell’ambito dei servizi straordinari di controllo predisposti in tutto il territorio ragusano dal Comandante Provinciale, hanno portato a termine nelle città di Acate, Scoglitti e Vittoria.