Nel primo pomeriggio di venerdì i Carabinieri della Compagnia di Ragusa hanno tratto in arresto Rosario Scrofano, 54 anni, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per violenza sessuale su minorenne. L’arresto è stato eseguito per “Resistenza a P.U.” e per “Lesioni” aggravate. Un Carabiniere, che si trovava presso un centro sportivo cittadino, libero dal servizio, notava la presenza alla reception di Scrofani. Al fine di verificare la posizione dello stesso che, sebbene sottoposto agli arresti domiciliari, gode di vari permessi di allontanamento dal proprio domicilio in vari giorni della settimana, il Carabiniere lo attendeva al di fuori del centro sportivo, e non appena lo vedeva uscire, gli andava incontro per chiedere spiegazioni sulla sua presenza. Rosario Scrofani a quel punto dava in escandescenza, aggrediva verbalmente e minacciava il militare, fino a quando ha tentato la fuga a bordo della propria moto Bmw, ma è stato fermato dal Carabiniere, consapevole che, tra l’altro, al pregiudicato era anche stata di recente revocata la patente dalla locale Prefettura. A quel punto Scrofani si scagliava addosso al Carabiniere, scatenando una breve colluttazione che aveva termine dopo pochi minuti, quando il Carabiniere riusciva ad immobilizzarlo, grazie anche all’ausilio di un altro frequentatore del centro sportivo. Sopraggiungeva quindi una pattuglia della Radiomobile di Ragusa, alla cui vista Rosario Scrofani dava nuovamente in escandescenza, riuscendo a divincolarsi e aggredendo ancora i Carabinieri sopraggiunti. Dopo una seconda colluttazione, lo Scrofani veniva immobilizzato e portato – in stato d’arresto – presso l’Ospedale Civile per ricevere le cure del caso, dato che aveva riportato alcune ferite al naso e a una mano. Una volta dimesso dall’Opsedale, Rosario Scrofani è stato condotto in caserma e, una volta espletate le formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno, è stato tradotto presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari. Sabato mattina l’arresto è stato convalidato, e l’uomo è stato nuovamente ristretto agli arresti domiciliari, con la revoca dei permessi di allontanamento pomeridiani.
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Si costituisce alla Polizia di Ragusa latitante condannato in Romania per sfruttamento della prostituzione minorile
La Squadra Mobile di Ragusa ha preso in consegna D.N.G. di anni 31 latitante dal 2010. Il giovane all’epoca dei fatti era poco più che un ragazzino, ma già aveva messo in atto un’organizzazione ben strutturata per sfruttare la prostituzione ed alcune donne rumene minorenni.Dopo un brevissimo periodo di carcere nel 2010 a seguito dell’arresto della Squadra Mobile di Ragusa in esecuzione di un mandato d’arresto europeo, il ragazzo si era spaventato e per questo era fuggito all’estero. Al termine delle indagini il giovane era stata condannato per i reati da lui commessi insieme ad altri complici, tutti consumati in territorio rumeno. Pochi giorni addietro, per il tramite del suo legale, ha contattato la Squadra Mobile per riferire che voleva costituirsi in quanto non aveva più intenzione di fuggire dichiarando di essere pentito per il suo comportamento. Gli investigatori della Squadra Mobile lo hanno accompagnato in carcere dove dovrà scontare la pena residua di quasi 5 anni. In considerazione della sua volontarietà e del pentimento mostrato, il giudice potrebbe concedere gli arresti domiciliari in provincia di Ragusa.
INCIDENTE MORTALE AD ACATE
Stanno proseguendo gli accertamenti da parte dei Carabinieri di Acate relativi al tragico incidente avvenuto venerdì pomeriggio sulla S.P. 233, denominata “Caltagirone Mare”, in cui ha perso la vita Salvatore Infuso, 48 anni originario di Niscemi, conducente un’Alfa Romeo 147, mentre il guidatore dell’altro mezzo, un 27enne originario di Comiso, è rimasto illeso. Ancora da definire le cause che hanno portato i due veicoli alla violenta collisione, e saranno i rilievi planimetrici e quelli sugli automezzi sequestrati, nonché le testimonianze di alcune persone che avrebbero assistito all’evento, a fornire dati fondamentali per ricostruire la vicenda. Intanto la salma di Salvatore Infuso è stata trasportata presso l’obitorio del cimitero.
COMISO, FATTA BRILLARE BOMBA DELLA 2° GUERRA MONDIALE
E’ stato fatto brillare l’ordigno bellico, risalente alla 2° Guerra Mondiale, rinvenuto lo scorso 1 maggio in un appezzamento agricolo di Contrada Mostrazzi, a Comiso. La bomba a mano, una granata MK II di nazionalità americana, era stata trovata dal proprietario, un agricoltore, durante alcuni lavori di sbancamento di terra, il quale aveva subito dopo richiesto l’intervento dei Carabinieri della locale Stazione. I militari, giunti sul posto, avevano provveduto a circoscrivere con apposito nastro segnaletico l’area interessata e a presidiarla fino a quando è intervenuto per le operazioni anche il personale del 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo. L’attività di brillamento, iniziata verso mezzogiorno, si è conclusa positivamente dopo circa un’ora.
RAGUSA, TENTA IL SUICIDIO SPARANDOSI NELL’ADDOME
I Carabinieri di Ragusa sono intervenuti in una zona rurale del capoluogo ibleo, sulla S.P. 63 Marina di Ragusa-Donnalucata, dove un uomo di circa 45 anni venerdì mattina ha cercato di togliersi la vita sparandosi nell’addome con il suo fucile da caccia, mentre si trovava all’interno della propria auto. Gli accertamenti esperiti hanno permesso di appurare che l’uomo, nativo di Ragusa ma residente a Scicli, sposato, stava attraversando un momento difficile sul piano personale. L’uomo è stato prontamente soccorso e condotto in ospedale a Ragusa, dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico. L’arma (un Benelli calibro 12) e l’auto sono state sottoposte a sequestro, al pari delle altre armi nella disponibilità dell’uomo, tutte legittimamente detenute.
ACATE, STALKER DENUNCIATO DAI CARABINIERI
Un 40enne originario dell’Algeria è stato denunciato dai carabinieri di Acate per stalking. L’uomo si è reso responsabile di violenze e minacce reiterate, a partire dallo scorso luglio, ai danni della ex consorte, una 27enne connazionale. Una situazione divenuta insostenibile, dovuta alla separazione di fatto tra i due e alle connesse problematiche che solitamente sopraggiungono, fatta di molestie e comportamenti prevaricatori, talmente ripetuti nel tempo e divenute così insistenti, che hanno fatto scattare l’intervento e la denuncia a piede libero da parte dell’Arma.
Droga, arrestato giovane residente a Santa Croce
I Carabinieri del Nucleo Operativo di Ragusa hanno tratto in arresto un giovane, originario di Vittoria ma residente a Santa Croce Camerina, per detenzione ai fini di spaccio di hascisc. Si tratta di Giuseppe Iacono, 23 anni, sino ad oggi incensurato sebbene già da qualche tempo avesse attirato su di sé l’attenzione degli investigatori. Il giovane è stato fermato nel primo pomeriggio di giovedì, mentre si trovava presso il centro commerciale “Le Masserie”. I Carabinieri del Nucleo Operativo, che si trovavano impegnati in un servizio di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti disposto dal Comando provinciale di Ragusa, hanno notato un atteggiamento eccessivamente nervoso da parte del giovane. Nei pantaloni hanno trovato una stecca di “fumo”. In casa sua sono state trovate altre tredici stecche di hascisc. Il giovane è ora ai domiciliari.
MODICA: LA FINANZA CONFISCA BENI PER 10 MILIONI DI EURO
Il Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Ragusa ha dato esecuzione al decreto di confisca per equivalente di beni e denaro sino a concorrenza di euro 10.489.761,00. Si è conclusa così la vicenda che ha interessato l’amministratore di un’importante società modicana operante nel settore della grande distribuzione di prodotti alimentari, venduti attraverso una rete capillare di supermercati nella provincia di Ragusa e zone vicine. L’amministratore del gruppo è stato condannato con sentenza definita. L’attività d’indagine è scaturita da una pregressa attività finalizzata alla lotta all’evasione fiscale che ha fatto emergere una rilevante “frode carosello” realizzata da parte dell‘impresa modicana attraverso l’interposizione fittizia di società maltesi e nazionali.
Non mandano i figli a scuola, 25 genitori denunciati ad Acate
Troppe assenze, davvero molte in un anno scolastico. Un fenomeno notato dapprima dalla scuola e poi, considerato che proseguiva nel tempo, ha messo in allarme i Carabinieri della Stazione di Acate, già da tempo impegnate ad arginare anche il drammatico problema della dispersione scolastica, nell’ambito dei mirati servizi predisposti in tutta la giurisdizione della Compagnia di Vittoria. In questi giorni l’attività svolta dai militari nel delicato settore, in collaborazione con dirigenti scolastici e professori, soprattutto quando il fenomeno riguarda alunni delle scuole dell’obbligo, ha portato ad indagare ben 25 genitori di 16 alunni minori di età compresa tra i 7 e i 16 anni che, dall’inizio dell’anno scolastico, solo sporadicamente si sarebbero visti seduti tra i banchi, per poi gradualmente assentarsi costantemente. In un primo momento la cosa è passata in sordina, ma quando le assenze sono diventate davvero troppe, sono entrati in azione i militari dell’Arma i quali, al termine di una prima fase dell’attività investigativa, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria iblea i genitori. Sono in egual numero genitori di ragazzi italiani e stranieri.
Pozzallo, arrestato scafista somalo
La Polizia di Stato ha arrestato per lo sbarco a Pozzallo di 367 eritrei, lo scafista, un somalo che ha ammesso ogni responsabilità rispetto al suo ruolo di comandante dell’imbarcazione in legno. Per le indagini sono state esaminate le immagini fornite dalla nave soccorritrice Phoenix. Agli organizzatori 700.000 dollari, frutto dei 2.000 pagati in media dai migranti. La Polizia di Stato ha già trasferito 950 migranti dei 1.200 giunti negli ultimi due giorni a Pozzallo. Altri 250 migranti saranno trasferiti nelle prossime ore.
TENTANO FURTO ALLA SCUOLA COLLODI DI RAGUSA: ARRESTATI DUE PREGIUDICATI
Questa notte le Squadra Volanti sono intervenute presso l’istituto scolastico per l’infanzia “Carlo Collodi”, riuscendo a sventare un tentativo di furto e traendo in arresto due cugini ragusani poco più che ventenni, con vari precedenti penali alle spalle. Si tratta di Alessandro Scatà nato nel 1992 e di Salvatore Scatà nato nel 1994. La Polizia è intervenuta sulla scorta di una segnalazione telefonica effettuata da due cittadini che avevano notato dei movimenti sospetti nei pressi dell’istituto scolastico. Una delle finestre perimetrali era stata scassinata e all’interno era visibile un fascio di luce proiettato da una torcia a led. Una volta entrati, senza farsi sentire dai malviventi, gli operanti hanno colto di sorpresa i ladri riuscendo a bloccarli. I due malviventi avevano messo a soqquadro i locali dell’istituto scolastico, scassinando armadi e cassetti a rovistando all’interno degli stessi alla ricerca di refurtiva di valore. I due sono stati trasferiti in carcere.
Stalker della ex, ora dovrà starle lontano
Un tunisino di 45 anni, residente a Santa Croce Camerina, dovrà mantenere una distanza di almeno 200 metri dalla ex moglie, una connazionale, e dai tre figli minorenni, che avrebbe vessato per anni con atti persecutori e maltrattamenti. Il provvedimento restrittivo nei confronti dell’uomo, per atti persecutori e maltrattamenti contro familiari e conviventi, è stato chiesto ed ottenuto dai carabinieri della compagnia di Ragusa dopo la denuncia della donna.
AVEVA UCCISO LA FIGLIA, EVADE: ARRESTATO
Ayed Rafih era ristretto in una struttura sanitaria a Ragusa perché gravemente ammalato. Nell’ottobre 2014 aveva ucciso la figlia dopo una terribile lite. Si è allontanato dalla struttura, ma è stato subito acciuffato. Ha riferito di essere uscito per comprare delle sigarette, una bugia nè fondata – viste le sue condizioni fisiche e le sue abitudini – nè ammissibile perchè era in stato di arresto. La Squadra Mobile al termine degli accertamenti lo ha condotto in carcere considerata la pericolosità del soggetto.
Vittoria, rumeno in prognosi riservata: indaga la polizia
La Squadra Mobile di Vittoria sta indagando su un nuovo fatto delittuoso verificatosi nel tardo pomeriggio di domenica scorsa. In c.da Pozzo Ribaudo all’interno di una vasta azienda agricola serricola, gli agenti hanno rinvenuto un rumeno di 30 anni privo di sensi e con un evidente rivolo di sangue che fuoriusciva da un orecchio. Immediata la richiesta di intervento del 118, e il trasporto al pronto soccorso. “Emorragia sub aracnoidea con frattura della teca cranica” e prognosi riservata: Così recita il referto medico dei sanitari vittoriesi, che hanno disposto il trasporto del ferito con elisoccorso all’ospedale Cannizzaro di Catania. Quindici le persone sentite sinora, tra connazionali e italiani che hanno tracciato la storia della vicenda in esame. Pare che nel pomeriggio di domenica, liberi da impegni di lavoro, una piccola comunità rumena si sia riunita per motivi di svago. Hanno ballato ed hanno bevuto parecchio, poi è nato un alterco tra due di loro, la vittima ed un connazionale 47enne. Al vaglio degli investigatori è proprio questa fase al fine di delinearne con precisione l’evolversi e stabilire la sussistenza di responsabilità penali. Approfonditi accertamenti e rilievi sono in corso da parte della Polizia Scientifica. Attualmente l’ipotesi di reato sono lesioni personali gravissime, poichè l’uomo è in pericolo di vita.
IL MARE HA PORTATO UN “DONO”: LA PICCOLA NIGERIANA
E’ arrivata con il barcone di circa 900 persone a bordo, la piccola neonata di appena tre giorni assieme alla sua giovane mamma nigeriana. C’erano anche altre due donne in stato di gravidanza e sono state accompagnate all’ospedale Maggiore di Modica. Martedì mattina, il direttore generale, dr. Maurizio Aricò, si è recato insieme al direttore sanitario aziendale,dr. Pino Drago e il direttore amministrativo dr.ssa Elvira Amata, nel reparto di Ostetricia e Ginecologia per portare il saluto dell’Azienda alla piccola e alla mamma. Il dr. Aricò, pediatra, ha subito osservato la neonata, ancora nella termo culla, per constatare le condizioni di salute, apparse subito buone, della piccola, che pesa 3,370 e della mamma, Stefany – una ragazza di 24 anni. Il direttore generale ha chiesto alla mamma, in inglese, il nome della bambina e lei con un sorriso gli ha risposto: “Gift”: il dono.
Sbarco a Pozzallo, fermato un libico
È arrivata a Pozzallo la Phoenix, la nave gestita in collaborazione da Medici senza frontiere e dall’organizzazione privata Moas per effettuare attività di ricerca e soccorso in mare. A bordo ci sono 369 migranti che erano tentavano la traversata del Mediterraneo dalla Libia all’Europa. Altre 104 persone erano state precedentemente salvate con l’aiuto dell’equipaggio della Phoenix e trasferite su una nave commerciale. Due tunisini e un libico sono stati fermati dalla polizia di Stato perchè ritenuti gli scafisti delle due imbarcazioni, con a bordo complessivamente 870 migranti, sbarcati lunedì nel porto di Pozzallo. Erano stati soccorsi dal rimorchiatore Asso 29. Tra loro anche 103 donne e 50 minorenni e una neonata. È la prima volta che un libico è fermato dalla squadra mobile di Ragusa con l’accusa di essere uno scafista: da solo era alla guida di un natante con 350 persone a bordo.
Il pacifista No Muos Turi Vaccaro entra nella base dei Marines a Niscemi
Turi Vaccaro entra di nuovo nella base dei Marines in contrada Ulmo a Niscemi. Ha portato a termine il suo cammino del sale, iniziato il 12 marzo partendo da Palermo e terminato a Niscemi il 25 aprile. A piedi, in compagnia dell’asino Calò e del suo amico Maurizio, ha attraversato valli, colline e montagne per 350 chilometri: Vaccaro ha voluto, in questo modo, ricordare il cammino del sale di Gandhi, iniziato il 12 marzo 1930 e terminato il 6 aprile dello stesso anno. In una lettera, scritta a mano e distribuita durante il cammino, spiega il senso della sua iniziativa e fornisce altri particolari: “A Trappeto (dove visse e operò il nonviolento Danilo Dolci), abbiamo prelevato un po’ di acqua del mare e, ricavatone qualche granello di sale, cercheremo di gettarlo sul Muos di Niscemi”. Turi ora rischia l’arresto perché, in passato, era entrato più volte nella base USA ed era stato allontanato con il divieto di dimora nel territorio niscemese. Gli attivisti No Muos sono dall’altra parte delle reti e osservano cosa succede di minuto in minuto. Vaccaro è salito sull’unico albero non abbattuto dagli americani per far posto alle 46 antenne della base.
Sequestrati dai Carabinieri alcuni quadri falsi di Piero Guccione
Erano esposti in una galleria d’arte a Scicli, ma sono stati riconosciuti come contraffatti. Dopo una preliminare perizia eseguita sulle tele dallo stesso maestro Guccione, le stesse sono state identificate come false. Nel corso delle operazioni di servizio espletate sono state sequestrate complessivamente 4 tele, una ad olio e tre a pastello, di varie dimensioni. Tra i falsi sequestrati dai Carabinieri sono state rinvenute rappresentazioni del Guccione intitolate “Linea Mare”, “Spiaggia mare” e “Mare”. Deferite a piede libero all’Autorità Giudiziaria competente 3 persone.
ARRESTATO TRAFFICANTE DI DROGA
La Polizia ha catturato su richiesta della Procura della Repubblica di Firenze Becha Aymen nato in Tunisia nel 1992, per il reato di traffico di sostanze stupefacenti. Il giovane tunisino residente dapprima a Firenze ed attualmente a Santa Croce Camerina era uno spacciatore o meglio un trafficante di droga e la Squadra Mobile di Firenze ha condotto delle indagini anche oltre regione arrivando fino a lui qui in provincia di Ragusa. Era divenuto nell’ambito della sua losca attività un anello di congiuntura tra la Toscana ed il piccolo comune di Ragusa. Lo hanno catturato mentre andava a firmare presso un ufficio di Polizia in quanto destinatario della misura cautelare dell’obbligo di firma, per innumerevoli reati commessi qui in Italia. Il giovane tunisino non era per niente meravigliato della sua cattura e quando ha letto i capi d’imputazione formulati dal Giudice ha detto: “prima o poi lo sapevo che mi avreste preso”. E’ stato condotto in carcere a Ragusa prima del probabile trasferimento in un istituto di pena di Firenze.
Caso Radicanu, il Comune di Vittoria parte civile
Per l’omicidio di Nico Radicanu, per la cui uccisione sono stati fermati quattro tunisini che avrebbero agito in modo così violento per avere via libera allo stupro della sua compagna, anche lei rumena, il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, ha dichiarato: “Preannuncio la costituzione di parte civile del comune di Vittoria perché l’intera comunità è stata offesa da atti di inaudite violenza e viltà, che hanno generato profondo disgusto e viva indignazione nell’opinione pubblica per dei vigliacchi sospettati di avere agito in branco, uccidendo un uomo per violentare la sua compagna: un crimine odioso e vile. Come Comune non saremo tecnicamente presenti per chiedere il risarcimento dei danni, anche perché è difficile che simili individui siano in grado di corrispondere un risarcimento; ma saremo presenti per chiedere un giudizio severo e il massimo della pena”.