23-12-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

A Scicli sospesa licenza ad un bar per 15 giorni

SONY DSCIntorno alla fine di marzo, i Carabinieri della Tenenza di Scicli, supportati da una unità del Nucleo Carabinieri Cinofili di Nicolosi, avevano eseguito il controllo di un bar e avevano trovato, sul davanzale della finestra del bagno dell’esercizio pubblico, un involucro contenente circa 14 grammi di hashish e, nel ripostiglio-laboratorio, alcune bustine di plastica per il confezionamento di altra sostanza stupefacente. I Carabinieri avevano anche identificato diverse persone gravate da pregiudizi penali e di polizia, in particolare, per reati concernenti le sostanze stupefacenti e, inoltre, durante ulteriori e precedenti servizi dei militari, era stato accertato che il bar in questione è punto di ritrovo di persone pregiudicate per diversi reati, circostanza che costituisce un potenziale pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica. Pertanto, a seguito di quanto rilevato durante il servizio antidroga, i Carabinieri hanno avanzato una proposta di sospensione della licenza del predetto esercizio pubblico che è stata accolta dal Questore della Provincia di Ragusa.

Arrestati gli autori dell’omicidio di un rumeno a Scoglitti

BOUKHOBNA Hamdi Tunisia il 25.01
La Polizia ha catturato nelle campagne di Vittoria e sottoposto a fermo di indiziato di delitto (disposto dalla Procura della Repubblica di Ragusa) per i reati di concorso in omicidio doloso commesso con l’uso delle armi, sequestro di persona e violenza sessuale di gruppo aggravata Nizar Brahimnato di 23 anni,  Marouane Tebra di 27 anni, Anwari Tebra di 23 anni e Hamdi Boukhobna di 24 anni, tutti tunisini e braccianti agricoli regolari sul territorio nazionale e privi di precedenti penali. I quattro hanno confessato: “eravamo ubriachi, abbiamo visto la coppia uscire dalla discoteca ed abbiamo pensato di divertirci un po’: due di noi hanno colpito lui con un bastone ed in due abbiamo violentato la donna. Ammazzato l’uomo, abbiamo violentato la donna per un’ora, poi per continuare l’abbiamo portata nuda vicino a una serra ed abbiamo continuato per un paio di ore a turno. Eravamo ubriachi: lo abbiamo fatto così tanto per farlo e pensavamo non ci avreste trovati”. La donna ha però riferito agli inquirenti ogni particolare, denunciando che all’uscita della discoteca “Playa del Sol” di contrada Esperia, a 250 metri dal luogo dell’omicidio lei ed il suo compagno Nicu si stavano dirigendo a piedi verso casa, distante circa un chilometro. Dopo aver percorso un breve tratto, la donna vedeva un ragazzo nord africano colpire alle spalle il compagno, mentre un altro uomo le tappava la bocca con le mani per non farla gridare; quasi contestualmente un altro ragazzo la spogliava lasciandola solo in maglietta. A turno prima due e poi tre la violentavano mentre il quarto dopo l’omicidio si dava alla fuga. Non paghi la facevano alzare e sotto la minaccia di una spranga in ferro la facevano camminare per quasi 4 chilometri portandola nuda vicino un casolare abbandonato nei pressi di una serra. In tre continuavano ad abusare di lei per quasi 2 ore. Alle 7 del mattino l’hanno abbandonata in stato confusionale fuggendo, minacciandola ancora che se avesse denunciato alla Polizia l’avrebbero uccisa. Dopo ore di studio delle immagini acquisite dai sistemi di video sorveglianza della discoteca la Polizia qualche elemento utile alle indagini iniziava a venir fuori. E’ stato rintracciato un tassista abusivo che la donna aveva indicato come colui che aveva incrociato pochi istanti prima dell’aggressione. Messo alle strette il tassista riferiva i nomi di tutti quelli che aveva portato in discoteca quella sera. Dopo una serie di interrogatori gli inquirenti sono riusciti a far confessare i quattro autori del delitto.

 

ARRESTATI 4 TUNISINI PER L’OMICIDIO DEL RUMENO A SCOGLITTI

rumeno uccisoLa Polizia ha arrestato gli autori dell’omicidio del giovane rumeno di 38 anni e del sequestro di persona e violenza sessuale della sua compagna di 53 anni. I fatti reato sono stati consumati il 26 aprire alle 04.00 circa, a pochi metri da una discoteca della frazione marinara di Scoglitti, frequentata prevalentemente da braccianti agricoli della zona. A seguito di complesse indagini, il Servizio Centrale Operativo, la Squadra Mobile di Ragusa ed il Commissariato di Vittoria hanno individuato gli autori dei gravissimi reati commessi: 4 giovani tunisini che hanno reso confessione agli investigatori della Squadra Mobile e poi lo hanno confermato al Pubblico Ministero che ha disposto il Fermo di indiziato di delitto.

Scicli, l’amarezza di Orazio Ragusa dopo lo scioglimento per mafia

download (2)“Una decisione dolorosa. Che amareggia. A maggior ragione dopo tutto quello che è stato fatto in questi anni. Ma è stata, altresì, una decisione, per certi versi, inevitabile. Soprattutto dopo le procedure attivate che, in quanto rappresentanti delle istituzioni, non possiamo fare altro se non rispettare appieno, e lo dico da sciclitano”. Sono le prime dichiarazioni dell’on. Orazio Ragusa dopo avere appreso della decisione del Consiglio dei ministri che ha sciolto il Consiglio comunale e gli organismi politici di amministrazione della città per infiltrazioni mafiose. “Guardando all’aspetto meramente politico – continua il parlamentare all’Ars – vale la pena di ricordare che, già da mesi, ci aspettavamo atteggiamenti più umili e rispettosi delle istituzioni davanti a certi fatti, prefigurando quello che, purtroppo, sarebbe stato un percorso ineluttabile. Adesso, però, non serve a nulla scambiare accuse a destra e a manca. La magistratura sta facendo il proprio corso e accerterà le eventuali responsabilità. Il recupero della dimensione amministrativa della città ne compirà un altro. E, purtroppo, sono previsti tempi lunghi. E’ grande la nostra responsabilità, anche come rappresentanti della politica e delle istituzioni, nel cercare di avviare un percorso virtuoso che ci faccia guardare al futuro con maggiore speranza. Farò il possibile, sin da ora, per avviare questo cammino che ci garantisca di recuperare quella credibilità necessaria a lavare l’onta di una offesa che non ci appartiene. Occorre essere rispettosi delle scelte istituzionali ma, allo stesso tempo, è indispensabile guardare avanti con fiducia per risollevarsi da un momento nero e complicato” – conclude Orazio Ragusa.

TRAFFICO DI MIGRANTI, CONDANNATI VENTI SOMALI

2 (2)La Corte di Assise di Siracusa ha condannato a gravi pene detentive venti cittadini somali, da tempo residenti in Italia e beneficiari dello status di rifugiati politici, facenti parte di una più vasta organizzazione criminale, i quali erano accusati di associazione per delinquere transnazionale finalizzata al favoreggiamento aggravato ed allo sfruttamento della immigrazione clandestina. Altro processo, originato dalla stessa indagine, promosso a carico di ventidue imputati facenti parte del medesimo sodalizio criminale, si era concluso nel novembre del 2013 con sentenza di patteggiamento innanzi al Gup del Tribunale di Catania. Dei quarantotto imputati nei cui confronti furono emessi provvedimenti restrittivi, 42 sono già stati condannati in primo grado. L’indagine era stata avviate dalla Procura di Modica e diretta e coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania dopo l’esame di talune utenze cellullari rinvenute in possesso di clandestini sbarcati nel territorio costiero di Pozzallo. Attraverso una capillare attività di intercettazioni telefoniche veniva accertato che gli imputati, alcuni in veste di promotori ed organizzatori, altri in veste di partecipi, avevano messo in piedi una consorteria criminale transnazionale avente lo scopo di procurare, dietro pagamento di ingenti somme di denaro, l’ingresso illegale in Italia, sotto falso nome, dalla Grecia, dal Kenya e dalla Somalia, di cittadini extracomunitari di nazionalità somala, consentendone successivamente il loro trasferimento nei paesi europei di destinazione, Olanda, Inghilterra e sopratutto Svezia, Norvegia e Finlandia. Le cellule operative della organizzazione erano sparse in tutta italia (Firenze, Prato, Siena, Torino, Cuneo, Biella, Milano, Bergamo, Genova, Napoli, Padova, Roma, Palermo). Due imputati erano stati arrestati all’estero, in Germania ed in Inghilterra, in esecuzione di mandati di arresto europeo. Di notevole rilievo è stata la cooperazione internazionale di polizia internazionale offerta da Eurojust, nonché dal Comando Generale della Guardia di Finanza

Sorvegliato speciale “spregiudicato” arrestato dalla Polizia

FORTUNATO Giuseppe, logoGiuseppe Andrea Fortunato, 39enne vittoriese, pregiudicato per gravissimi reati, due giorni la settimana, in orario ben preciso, deve presentarsi agli Agenti di Polizia del Commissariato ed apporre la sua firma in un apposito registro perchè sottoposto ad obbligo di soggiorno a Vittoria per la durata di 4 anni.- Ha assolto a questo obbligo regolarmente da 18 mesi e nulla era stato rilevato nel passato. Anche ieri mattina si è presentato per l’ennesima volta in perfetto orario dai Poliziotti, ha apposto la sua firma ed è uscito. Ma gli Agenti che  lo tenevano d’occhio hanno visto che uscito dagli uffici si metteva alla sella di un motociclo Piaggio Liberty 125 e senza neppure indossare il casco, si avviava. La volante lo seguiva e lo fermava subito dopo. I Sorvegliati Speciali di Pubblica Sicurezza sono sprovvisti di patente di guida. Se prima di essere sottoposti alla misura di prevenzione ne erano sprovvisti, non possono conseguirla e se erano titolari di patente, la licenza viene revocata, poiché difettano dei requisiti morali richiesti dalla legge. Fortunato quindi è senza patente poiché gli è stata revocata. Per tale motivo ha anche violato la prescrizione di prevenzione di “rispettare la legge” e pertanto, per come prevede il codice antimafia, deve essere arrestato. I Poliziotti lo hanno quindi ricondotto in Commissariato e dopo le formalità di rito e sentito il Pubblico Ministero di turno, dr. G. Scollo, è stato condotto presso la sua abitazione dove deve rimanere in regime di arresti domiciliari.

La Polizia arresta pluripregiudicato

HAMED ALI copiaLa Polizia ha arrestato Ahmed Ali nato in Marocco nel 1981 in quanto destinatario di un ordine di cattura per esecuzione pena. E’ accaduto martedì quando l’uomo si è presentato presso l’Ufficio Immigrazione per ritirare il permesso di soggiorno. Peccato che quando i poliziotti hanno controllato il suo nome al centro elaborazione dati della Polizia di Stato, a suo carico risultava pendente un ordine di cattura per l’esecuzione pena di 2 anni. La Squadra Mobile contattata dai colleghi ha effettuato tutti gli accertamenti sull’identità grazie anche al prezioso lavoro della Polizia Scientifica che ha comparato le impronte digitali con quelle del ricercato mediante il sistema di rilevamento ed analisi. L’uomo aveva vissuto già in diverse città italiane dove aveva commesso diversi reati, tra gli altri spaccio di droga, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento ed altri che a seguito dei processi si sono trasformati in pene da scontare. Al termine degli accertamenti avendo la certezza sulla sua identità Ahmed è stato tratto in arresto ed accompagnato presso la casa circondariale di Ragusa per scontare la condanna. Al termine della pena il suo permesso di soggiorno si trasformerà in espulsione con accompagnamento in Marocco poiché soggetto indesiderato.

Delitto Raducan, il sindaco Nicosia: “Il Comune sarà parte civile nel processo contro gli autori dell’omicidio”

rumeno ucciso
Il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, esprime dolore per il brutale assassinio del rumeno Nicolae Raducan, ucciso domenica mattina a Costa Esperia, probabilmente perché ha tentato di difendere la compagna dalle attenzioni di un gruppo di stranieri. “A nome dell’intera città – dichiara Nicosia – esprimo dolore e condanna per questo terribile episodio e faccio mia la proposta del presidente del Consiglio comunale, Salvatore Di Falco, di deliberare la costituzione di parte civile del Comune nel processo a carico degli autori del delitto. Episodi come questo e come quelli di stalking e di violenza sessuale assurti di recente agli onori delle cronache destano sconcerto e disagio: Vittoria non merita un’onta simile”.

SCICLI: LA GUARDIA DI FINANZA DI RAGUSA SEQUESTRA OLTRE 600 PRODOTTI NON SICURI

foto npt logo 27.4.15Sono più di 600 articoli per un valore commerciale di circa 10.000 eueo i prodotti sequestrati dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Ragusa all’interno di un esercizio commerciale della zona costiera di Scicli, gestito da un cittadino cinese. Gli articoli posti in vendita, tutti importati dalla Cina, non erano stati sottoposti ai previsti controlli di sicurezza. In alcuni, la marcatura CE, che attesta proprio l’esecuzione ed il superamento dei test specifici per ciascuna tipologia di prodotto, era stata riportata illegalmente, in altri mancava del tutto. Dai dispositivi elettrici ed elettronici agli articoli medici, passando per giocattoli, risulta molto ampia la varietà dei prodotti interessati. Per quanto attiene le violazioni di natura penale, al contestuale sequestro dei prodotti, ha fatto seguito la denuncia a piede libero alla locale Procura della Repubblica della titolare della ditta individuale, per la violazione delle norme in materia di contraffazione, sicurezza prodotti e per i reati di ricettazione e frode in commercio.

CHIARAMONTE E SCOGLITTI, DENUNCIATI 4 GENITORI CHE NON MANDAVANO I FIGLI A SCUOLA

dispersione-scolasticaTroppe assenze, davvero molte in un anno scolastico. Un fenomeno notato dapprima dalla scuola e poi, considerato che proseguiva nel tempo, ha messo in allarme i Carabinieri delle Stazioni di Chiaramonte Gulfi e di Scoglitti, già da tempo impegnate ad arginare anche il drammatico problema della dispersione scolastica. In questi giorni l’attività svolta dai militari nel delicato settore, soprattutto quando il fenomeno riguarda alunni delle scuole dell’obbligo, ha portato ad indagare nella località montana due genitori di un ragazzo 15enne che, dall’inizio dell’anno scolastico, solo sporadicamente si sarebbe visto seduto tra i banchi, per poi gradualmente assentarsi costantemente. In un primo momento la cosa è passata in sordina, ma quando le assenze sono diventate davvero troppe, sono entrati in azione i militari dell’Arma i quali hanno denunciato i due genitori di origine albanese per inosservanza dell’obbligo di garantire l’istruzione al figlio minore. Stessa sorte è toccata anche ad altri due genitori, di origini vittoriesi, deferiti in stato di libertà per analogo reato dai Carabinieri della Stazione di Scoglitti, che avevano rivolto la loro attenzione sulle prolungate assenze di un bambino di 8 anni. L’attività di contrasto al fenomeno della dispersione scolastica non è conclusa. Le indagini, infatti, vanno avanti e, per i prossimi giorni non si escludono ulteriori sviluppi.

Indagini sull’omicidio nel vittoriese del cittadino romeno

rumeno uccisoLa Polizia sta indagando sull’episodio delittuoso verificatosi alle prime luci dell’alba di domenica. Il rinvenimento del cadavere del cittadino rumeno Nicolae Raducan di 38 anni ai margini della strada che dalla S.P. 31 Scoglitti-Gela porta al mare, in località “costa Esperia” è avvenuto alle 8 circa. Sino a notte inoltrata sono stati eseguiti accertamenti da parte della Polizia Scientifica di Ragusa e Catania, mentre presso gli Uffici del Commissariato sono state sentite numerose persone tra quelle che coabitavano con la vittima e quelle che l’avevano vista per ultimi. L’uomo, senza parenti noti in Italia, conviveva con una connazionale di 53 anni con la quale ha trascorso le ultime ore della sua vita. I due, da poche settimane in zona, avevano deciso, forse per la prima volta, di trascorrere la serata presso un locale notturno sito in quella contrada. La serata sembra si sia svolta senza alcun problema. Alle 3.30 circa del mattino, sulla strada verso casa, percorsa a piedi dalla coppia, a metà tragitto circa è avvenuto ciò che ha portato alla morte dell’uomo, che è stato colpito con un corpo contundente, probabilmente una spranga in ferro, più volte al cranio tanto da provocare evidenti lesioni visibili ad occhio nudo. Le tracce di sostanza ematica testimoniano come l’aggressione sia avvenuta al centro della strada e dopo il corpo sia stato trascinato sul terreno attiguo e abbandonato in posizione supina, fino al rinvenimento. Il Vicepresidente nazionale di Avviso Pubblico, avv. Piero Gurrieri, in relazione al grave fatto di sangue che ha interessato la città di Vittoria, nel cui territorio un cittadino “è stato massacrato a bastonate per essersi opposto, secondo quanto appurato dagli investigatori, al tentativo di violenza sessuale ai danni della propria compagna, ha chiesto alle istituzioni municipali di Vittoria il conferimento, alla memoria, della cittadinanza onoraria” di Nicolae Raducan: “Questo cittadino – dichiara ancora Gurrieri – ha compiuto un gesto coraggioso e di altissimo valore etico e civile che non lo restituirà ai suoi cari ma che merita un riconoscimento pubblico. Per questo, propongo al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale, ai singoli Consiglieri che sia valutato il conferimento, ad memoriam, della cittadinanza onoraria di Vittoria e che l’Amministrazione si faccia carico di almeno una parte delle spese funerarie. Sarebbe anche un segnale estremamente importante per tutta la comunità straniera che vive e opera, in condizioni non sempre semplici e con diritti non sempre pienamente riconosciuti, in Sicilia e nel territorio Ibleo”.

MODICA: SENEGALESE PICCHIATO A SANGUE SENZA MOTIVO DA DUE RAGAZZI IBLEI

download (1)Servizi straordinari di controllo del territorio sono stati effettuati a Modica dalla Polizia di Stato. Le pattuglie hanno battuto a tappeto diverse zone del centro storico della città: oltre 100 persone identificate, 46 veicoli controllati oltre a diverse contravvenzioni elevate per violazione del codice della strada. Sono stati individuati gli autori di una spedizione punitiva nei confronti di un giovane ambulante extracomunitario, dal quale avrebbero preteso in regalo alcune collanine. Due giovani, un modicano e un vittoriese da tempo residente a Modica, al rifiuto del venticinquenne senegalese hanno iniziato a picchiarlo a sangue sferrandogli calci e pugni e costringendolo a ricorrere alle cure del pronto soccorso. L’immediato intervento della Polizia di Stato e dei Vigili Urbani, intervenute immediatamente in Piazza Matteotti, ha consentito di identificare i due giovani aggressori. Le immediate indagini consentivano il ritrovamento di un coltello a scatto di cui, poco prima i due si erano disfatti buttandolo in un cassonetto della spazzatura. DenunciatI in stato di libertà i due giovani N.G. di anni 21 e il suo coetaneo M.M, che adesso dovranno rispondere di lesioni personali ai danni del senegalese, con l’aggravante di aver agito per futili motivi, e porto abusivo del coltello di genere vietato.

 ARRESTATO A RAGUSA: INTERVENUTI PER DISTURBO ALLA QUIETE PUBBLICA, HA AGGREDITO I CARABINIERI 

MICHAEL FredI Carabinieri hanno arrestato in flagranza per “Resistenza e Oltraggio a Pubblico Ufficiale”, “Lesioni” aggravate e “Rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale” Fred Michael, nigeriano, pregiudicato, 24 anni, domiciliato a Ragusa. Su richiesta di alcuni cittadini che non riuscivano a riposare tranquillamente nelle ore notturne, i Carabinieri si recavano presso l’abitazione del menzionato cittadino straniero con l’intento di far abbassare il volume della musica. Questi, invece, teneva un atteggiamento di scherno nei confronti dei militari, oltraggiandoli e rifiutandosi di fornire quanto richiesto. All’invito di seguire loro in Caserma, Michael ha aggredito i militari che lo hanno immobilizzato. Il nigeriano è stato posto agli arresti domiciliari.

OMICIDIO NELLE CAMPAGNE IPPARINE, LA VITTIMA E’ UN RUMENO

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Un bracciante agricolo rumeno di 38 anni, Nicu Radicanu, è stato ucciso al culmine di una violenta aggressione con un corpo contundente, forse una bastone o una spranga, a Vittoria. Il corpo è stato trovato sulla strada provinciale per Scoglitti. Sull’omicidio indaga la polizia di Stato. Investigatori della squadra mobile di Ragusa e del commissariato di Vittoria stanno interrogando la moglie e i suoi amici per ricostruire la personalità della vittima, che risulta completamente estranea ad ambienti criminali. L’uomo è stato ammazzato in contrada Esperia, sulla strada provinciale Scoglitti-Gela al termine di una rissa tra uomini di diverse nazionalità sabato sera in un sala da ballo. A dare l’allarme è stata la compagna del bracciante che ha chiamato la Polizia. Secondo le prime dichiarazioni rese dalla donna agli investigatori all’interno del locale non c’erano solo connazionali romeni ma anche altri immigrati, probabilmente tunisini. La donna ha anche riferito agli uomini del commissariato di aver subito violenza sessuale. Le indagini coordinate dal sostituto Monica Monego dovrebbero portare all’individuazione del colpevole. La salma dell’uomo è stata trasferita nell’obitorio del cimitero di Vittoria in attesa dell’autopsia che verrà effettuata nei prossimi giorni.

 

Incidente sulla Vittoria – Gela

Polizia StradaleE’ di sette feriti, tutti con prognosi che vanno da uno a otto giorni, il bilancio di un incidente avvenuto nella notte tra sabato e domenica sulla Vittoria Gela. Si sono scontrate una Dailmer e una Volkswagen. Tra i feriti anche tre bambini per uno, tre e sei anni. Per fortuna solo un giorno di prognosi per i piccoli. Sul posto la Polizia stradale.

Arrestato a Vittoria con oltre 40 dosi di cocaina pronta per essere venduta

 ????????????????????????????????La Polizia arrestato il vittoriese Jerry Ventura di 26 anni, durante un servizio straordinario di controllo del territorio effettuato, con l’ausilio delle Unità Cinofile di Catania, con perquisizioni a pregiudicati, nei luoghi frequentati da spacciatori ed in alcune scuole. I controlli nelle scuole hanno dato esito negativo, diverso invece il risultato conseguito a seguito della segnalazione pervenuta alla Squadra Mobile da alcuni cittadini a conoscenza del fatto che Jerry Ventura spacciasse proprio dentro casa in via Carlo Alberto. “Jagus” e “Vite”, entrambi canidi antidroga, non appena facevano accesso all’interno della camera da letto del Ventura si avventavano sul comodino posizionato a fianco del letto matrimoniale e vicino alla porta d’ingresso della camera, seguivano la traccia fino al vano bagno dal quale si accede ad un cavedio, cercando di aggredire la piccola parete che volgeva sul tetto dove, un operatore di Polizia, trovava un involucro di cellophane trasparente contenente numerose dosi, poggiate sulle tegole. Nel corso della perquisizione veniva rinvenuta la somma in contanti di 155 euro. All’interno del comò veniva rinvenuto tutto l’occorrente per confezionare le dosi già realizzate. Infine da un controllo sul telefono cellulare di Ventura è stato possibile rilevare diversi sms e contatti telefonici con soggetti che usualmente assumono sostanze stupefacenti, indice del fatto che Ventura avesse diversi clienti e che l’attività di cessione fosse ben avviata.

VIOLENZA SULLE BRACCIANTI, DICHIARAZIONE DELLA CGIL

download (1)La segretaria provinciale delle Flai Cgil di Ragusa a seguito dell’arresto di un imprenditore agricolo per violenza e sfruttamento sessuale ai danni di una bracciante romena dichiara: “Questo tragico episodio ci sconvolge ancora una volta. Lo scorso ottobre l’Espresso ha pubblicato un’inchiesta sulla questione, provocando diverse reazioni, di segno opposto, nel territorio. Tra queste alcune prese di posizioni da parte di alcune Istituzioni locali che hanno preso subito le “difese d’ufficio” del comparto dichiarando che l’inchiesta aveva l’obiettivo di denigrare il territorio e il comparto. Si sono espressi in questo modo alcuni noti imprenditori vittoriesi, compreso qualche dirigente delle organizzazioni datoriali agricole. In alcune di queste prese di posizioni si è detto che il fenomeno è quasi del tutto inesistente, frutto del cattivo giornalismo poco professionale, visto che non esistono denunce da parte delle “presunte vittime” . La Flai Cgil ha più volte denunciato casi estremi di violenza e sfruttamento sessuale, e richiesto di incentivare l’attività di contrasto attraverso controlli da parte delle forze dell’ordine e degli organi preposti del lavoro e della previdenza. Denunciare la grave situazione in cui versa il lavoro dipendente nel comparto agricolo della zona trasformata, non vuol dire generalizzare e tacciare come sfruttatori, o peggio stupratori, tutti gli imprenditori del settore. Nessuna generalizzazione può essere accettata, perché è chiaro che esistono imprenditori onesti, come esistono le aziende che operano nella legalità, nel rispetto dei contratti di lavoro e di tutte le norme in materia di lavoro e previdenza. L’idea che la crisi si affronta soltanto attraverso l’abbassamento dei salari e dei diritti dei lavoratori è perdente e devastante sotto il profilo sociale, e ci consegna un modello paragonabile ai sistemi del terzo mondo. Lo sfruttamento nelle nostre campagne è purtroppo diffuso e riguarda indistintamente italiani e migranti. Esiste pure l’aspetto ancora più grave della condizione di isolamento in cui vivono diversi braccianti, soprattutto donne, vittime spesso di abusi. Occorre quindi incentivare le attività di controllo e di repressione, e al tempo stesso riformare il mercato del lavoro in agricoltura, a partire dal collocamento”.

CONTROLLI DELL’ISPETTORATO DEL LAVORO E DEI CARABINIERI

lavoro-neroI Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno effettuato ispezioni finalizzate alla verifica dell’osservanza dei contratti di lavoro e della sicurezza nei cantieri di Ragusa e dintorni. Il quadro occupazionale che però emerge, purtroppo, riflette le difficoltà economiche che attanagliano l’intero Paese. In un cantiere edile sono state riscontrate alcune mancanze come l’omessa recinzione, la mancanza di parapetti e la mancata valutazione del rischio elettrico. In un altro cantiere edile c’erano  irregolarità in un ponteggio, mancanza di parapetti,  scale non conformi. Problemi anche in molti negozi di abbigliamento con lavoratori in nero; sono state applicate sanzioni, ma le attività non sono state sospese. Oltre 30 mila euro complessivi di sanzioni. l controlli continueranno  in tutti gli orari, anche serali e notturni, per verificare il rispetto delle norme poste a tutela dei lavoratori nei diversi settori produttivi e commerciali.

RAGUSA:  SCAPPA SENZA PAGARE IL CONTO AL RISTORANTE

 aldo brugaletta

Dopo aver pranzato in un nota trattoria del centro di Ragusa, è scappato senza pagare il conto, inseguito dalla proprietaria. E’ accaduto a Ragusa. L’uomo, dopo aver pranzato in un noto locale di via S.Anna, unitamente ad altre due persone, delle quali una minorenne, al momento di pagare si è allontanato di corsa senza pagare il conto, inseguito dalla proprietaria e da una dipendente. Una pattuglia dei Carabinieri  della Stazione di Scoglitti, che transitava per caso, si è messa sulle tracce del soggetto che stato bloccato, grazie anche all’ausilio di una pattuglia della Polizia di Stato intervenuta a seguito della chiamata della proprietaria del ristorante Il soggetto è stato identificato per Aldo Brugaletta, 57 anni,  ragusano, pluripregiudicato che, nella circostanza, ha opposto resistenza agli operanti, tanto da essere stato arrestato anche con l’accusa di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, lesioni personali e insolvenza fraudolenta. Dopo le formalità di rito il Brugaletta è stato condotto presso la propria abitazione di Ragusa, agli arresti domiciliari.

ALLARME BOMBA AL TRIBUNALE DI RAGUSA

DSC07589Venerdì mattina, verso le ore 11,00 un anonimo ha telefonato alla redazione din un quotidiano locale segnalando la presenza di una bomba presso la sede del Tribunale di Ragusa. Scattato l’allarme, sul posto sono stati allertati i carabinieri in servizio di assistenza alle aule dibattimentali che insieme ad altri militari della Compagnia di Ragusa hanno cominciato ad ispezionare i locali di Via Natalelli, dopo aver informato sia il Presidente del Tribunale, Dott. Giuseppe Tamburini ed il Procuratore della Repubblica, Dott. Carmelo Petralia che hanno disposto la sospensione delle attività per consentire ai carabinieri di effettuare i controlli di rito. Infatti sono stati fatti arrivare da Catania i cani anti esplosivo che hanno ispezionato sia la sede centrale del tribunale che quella secondaria di Piazza San Giovanni. I controlli, fortunatamente, hanno dato esito negativo e quindi è presumibile ritenere che la segnalazione è stata fatta da un mitomane. Tuttavia sono in corso indagini condotte dagli uomini dell’Arma sotto il coordinamento del Sostituto Procuratore di turno dott.ssa Monica Monego per chiarire tutti gli aspetti della vicenda.

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