“Guardando in che condizione si trovano le strade della nostra città non possiamo che esprimere tutta la nostra preoccupazione e un giustificato sconcerto constatando che nulla fa l’amministrazione comunale per eliminare almeno le evidenti situazioni di pericolo in alcune zone”. Lo dichiara Giovanni Criscione, presidente del Club Xiumè di Forza Italia, facendosi portavoce di decine di lamentele ricevute da parte dei genitori in apprensione per l’incolumità dei figli. “Il nostro Club ha ricevuto tante segnalazioni – spiega Criscione – e anche noi ci uniamo alle rimostranze considerando che dopo questo lungo periodo di pioggia le strade sono sempre più danneggiate e quindi insicure, in special modo per chi si muove su due ruote, per la maggior parte adolescenti. Occorrono manovre urgenti e immediate: non vorremmo che il problema venga sollevato solo dopo che qualche madre avrà versato delle lacrime che nessuno potrà mai asciugare”. Il club di Forza Italia spera cher l’amministrazione dimostri di avere a cuore la sicurezza dei ragusani.
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ACATE: TRUFFA DELLE BOLLETTE: DENUNCIATE DUE PERSONE
Attenti alla truffa delle bollette: sono sempre di più i casi di gente che si ritrova con contratti di gas ed elettricità falsi. Ovvero contratti con gestori che nemmeno si conoscono o cambi di tariffe che non sono mai stati richiesti. E ce n’è per tutti i gusti: c’è chi scopre di essere passato dal mercato tutelato al mercato libero. Oppure scopre un giorno che sulla bolletta è cambiato il nome della società fornitrice. Addirittura chi scopre di pagare lo stesso servizio più volte. Un caso analogo è successo ad Acate, dove la titolare di un esercizio commerciale si è vista recapitare un contratto per la fornitura di luce con una società elettrica, senza che avesse mai stipulato o firmato nulla. Subito la donna, capendo di essere stata raggirata, si è rivolta ai Carabinieri che hanno immediatamente iniziato un’attività d’indagine per fare chiarezza sulla vicenda. Gli accertamenti hanno consentito di appurare che era stato redatto un falso contratto per la fornitura di energia elettrica, intestato al negozio della donna, ovviamente con firme false, come la perizia calligrafica ha dimostrato. L’indagine ha permesso poi di individuare i responsabili della truffa, due procacciatori d’affari: si tratta di un pregiudicato vittoriese, R. F., 45enne, e B.G., 22enne originario dalla provincia di Salerno, incensurato. I due, deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, dovranno rispondere di truffa e falsità in scrittura privata in concorso.
INCONTRO COMUNI – POSTE PER DISCUTERE LA CHIUSURA DI ALCUNI UFFICI IN SICILIA
A Palermo un incontro dell’Ass ociazione comuni siciliani, , a cui ha partecipato per il comune di Ragusa l’assessore Salvatore Corallo, per individuare soluzioni condivise rispetto al piano di razionalizzazione e conseguente chiusura di alcuni Uffici Postali dell’Isola. Si è deciso un confronto urgente con i vertici regionali di Poste Italiane. Ragusa verrebbe colpita con il taglio dell’ufficio postale della frazione di San Giacomo Bellocozzo. “L’Amministrazione comunale – afferma Corallo – si è impegnata da subito per scongiurare la chiusura definitiva dell’ufficio postale di San Giacomo che non solo rappresenta un’istituzione, ma che, soprattutto, ha una valenza, in termini di servizio sociale ed alla comunità, imprescindibile per i residenti della frazione. Basti ricordare, fra le altre cose, la distanza dall’ufficio centrale, la difficoltà, per molti residenti, di raggiungere facilmente gli uffici postali più vicini, ed il fatto che l’eventuale implementazione telematica dei servizi offerti, rischia di risultare non efficace alla luce dalla composizione anagrafica della popolazione residente nella frazione. E’ molto importante quindi che l’Anci Sicilia, investita della problematica, abbia mostrato la massima attenzione sul tema, chiedendo un confronto immediato tra Poste Italiane e le realtà locali interessate. Tra le ipotesi discusse durante la riunione, ad esempio, è emersa, da parte dei comuni, anche la possibilità di alleggerire i costi di gestione degli uffici postali a rischio chiusura, mettendo a disposizione immobili comunali. L’obiettivo finale – conclude Corallo – del resto, resta quello di scongiurare una chiusura che penalizzerebbe l’intera frazione ed i suoi abitanti”.
Omicidio Loris, perquisizione informatica su pc e social network
E’ stato eseguito, nel carcere di Agrigento, un decreto di perquisizione informatica della Procura di Ragusa nei confronti di Veronica Panarello, la mamma di Loris detenuta per l’omicidio del figlio Loris di 8 anni. Carabinieri del Ros e polizia di Stato hanno acquisito e fatto copie “forensi” di copie di tablet e dei contenuti di profili su social network e di mail elettroniche. La donna avrebbe fornito le password di accesso di cui era a conoscenza. Veronica Panarello non aveva alcun apparato nell’istituto penitenziario: gli investigatori hanno portato in carcere alcuni tablet, compreso quello di Loris, e la donna ha fornito le password per aprirli. Ha dato anche tutte le “chiavi d’accesso” al suo profilo su Facebook e ai suoi indirizzi di posta elettronica. Il decreto di perquisizione, come tecnicamente si chiama l’operazione, è stato disposto dalla Procura di Ragusa nell’ambito dell’inchiesta dell’omicidio di Loris Stival. Tra gli altri apparati è stato “aperto” anche il tablet di Loris, dove c’erano foto della sua famiglia.
CASE ALL’ASTA, L’APPELLO IN GINOCCHIO
“Mi metto in ginocchio davanti a lei e spero che grazie a un suo nobile gesto possa tornare il sorriso in questa famiglia”. È l’appello disperato di Gianfranco Carbonaro, cake designer di fama internazionale e pasticciere di lungo corso, che si rivolge al nuovo proprietario della sua casa, messa all’asta per una rata di mutuo non pagata. “Ho lavorato 30 anni duramente – aggiunge Carbonaro, di Vittoria, nel Ragusano – per dare un futuro ai miei figli, ma la crisi economica non mi ha permesso di onorare sino alla fine il mio debito. Mi sono trovato la casa all’asta e, anche se lei l’ha acquistata, faccio appello alla sua umanità più profonda perchè, grazie all’aiuto della mia famiglia, ho la possibilità di riacquistarla, pagandole anche tutte le spese da lei sostenute, senza che ci rimetta un centesimo. Ha la possibilità di fare una buona azione nei confronti di gente disperata che sta vivendo un incubo bruttissimo, non la sprechi”.
Danneggia la piscina e scrive “Non mi prenderai mai”, ma è stato individuato e denunciato
Il 10 marzo 2011, il titolare della cooperativa che gestiva la piscina comunale di Ragusa aveva denunciato che ignoti si erano introdotti all’interno della struttura – regolarmente chiusa a chiave la sera prima – danneggiandola gravemente. Più particolarmente, risultava danneggiata la porta a vetri relativa all’ingresso adiacente alla tribuna “A” della piscina. Era stata rubata merce del valore di circa 800 euro. Danni erano stati altresì riscontrati all’interno della vasca della piscina, ove erano stati erano stati gettati diverse suppellettili. Nei muri scritte ingiuriose contro il sindaco. E una sfida: “Non mi prenderai mai”. E invece è stato individuato e denunciato grazie alle impronte palmari. Si tratta di un 24enne con precedenti.
Vittoria, evade dai domiciliari: arrestato
Si trovava tranquillamente all’interno di un phone center di piazza Manin, a Vittoria, in compagnia di alcuni connazionali, quando invece doveva trovarsi agli arresti domiciliari: sono scattate così le manette per il 20enne pregiudicato Slama Sabri, di origine tunisina, “pizzicato” nel tardo pomeriggio di lunedì dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, mentre erano impegnati nell’ambito dei servizi di controllo finalizzati alla repressione dei reati contro il patrimonio, nella giurisdizione di competenza.
Area archeologica di Ibla, Giuseppe Cabibbo risponde alla consigliera Elisa Marino
“Invito la consigliera Elisa Marino a venire a visitare l’area archeologica di Ibla prima di rilasciare dichiarazioni che hanno il sapore di mero protagonismo e non di interesse per la sua città”. Esordisce così Giuseppe Cabibbo titolare del ristorante “Il Giardino” che dal 2013 si occupa, a titolo gratuito, della pulizia e messa in sicurezza del sito al fine di renderlo fruibile alla collettività. L’intervento del sig. Cabibbo fa seguito ad una nota diffusa dalla consigliera Marino che denuncia lo stato di degrado in cui versa l’area archeologica di Ibla e nella quale comunica la presentazione di un’interrogazione consiliare in merito. L’attività di gestione e valorizzazione del sito archeologico da parte del sig. Cabibbo fa seguito ad un accordo stipulato nel luglio 2013 con la Soprintendenza ai Beni Culturali di Ragusa, responsabile dell’area archeologica. “Trattandosi di un’area adiacente la mia struttura – spiega Giuseppe Cabibbo – e consapevole dell’importanza che questo sito ha sotto il profilo turistico per il nostro territorio, ho fatto presente alla Soprintendenza la mia disponibilità a fornire servizi gratuiti volti proprio a valorizzare quest’area che di certo è valore aggiunto anche per la mia attività”. Cabibbo specifica inoltre che, seppur ad oggi, si è ancora in attesa del rinnovo dell’accordo da parte della Soprintendenza, il suo impegno per tenere il sito accessibile e fruibile continua. “La consigliera Marino – aggiunge Cabibbo – forse non ricorda lo stato in cui versava l’area quando nel 2013 mi fu affidata la gestione. Le erbacce infestavano l’intera zona, il gabbiotto all’entrata era mal ridotto e non esistevano le staccionate in legno. Oggi invece l’area è diventata pienamente fruibile, messa in sicurezza e, quanto prima, sarà dotata di segnaletica informativa”. “Anche se le dichiarazioni della Marino – conclude il sig. Cabibbo – sono rivolte all’Amministrazione Comunale di Ragusa mi sento di intervenire su questa vicenda perché non trovo giusto che il lavoro fin ora svolto venga vanificato da dichiarazioni prive di fondamento”.
Fiamme in azienda agricola
E’ stato un automobilista in transito che ha segnalato alle centrali operative dei Vigili del Fuoco e della Polizia di Stato un incendio che, se non fosse stato tempestivo l’intervento, avrebbe di sicuro avuto conseguenze ben più gravi. Alle 2 di lunedì , nelle campagne vittoriesi, in c.da piano Guastella, all’interno di un’azienda agricola, le serre, visibili dalla strada, bruciavano su un lato. E’ andata distrutta la plastica laterale di un impianto, per cinquanta metri di lunghezza. Danni limitati per fortuna. I vigili del fuoco non hanno trovato segni di innesco doloso, ma è difficile stabilire una causa che possa essere non attribuibile alla mano dell’uomo. Il proprietario, intervenuto sul posto, un vittoriese di 52 anni, ha ritenuto che la causa fosse attribuibile ad un corto circuito elettrico, partito da un’elettrovalvola dell’impianto di irrigazione che si trova installato dove è scaturito l’incendio. Le colture agricole sono state lievemente danneggiate. La Polizia nei propri Uffici sta sentendo il proprietario sulla vicenda.
CONTROLLI DELLA POLSTRADA
Nello scorso fine settimana, sono stati intensificati i controlli, per prevenire “le stragi del sabato sera” nel territorio provinciale, dal personale della Polizia Stradale di Ragusa e Vittoria. Quattro gli automobilisti trovati positivi all’alcoltest. Tre sono giovani, tutti italiani. Il quarto è uno straniero di 60 anni: la sua auto era ferma in mezzo alla strada, la Ragusa – Catania. L’uomo era ubriaco, addormentato sul volante.
RISSA IN FAMIGLIA, RUMENO FINISCE IN GUARDIA MEDICA
Nella tarda serata di domenica due pattuglie dei Carabinieri di Ragusa sono dovute intervenire a Santa Croce Camerina, dove inizialmente era stata denunciata una rissa in corso tra residenti rumeni. Presso la locale guardia medica era stato ricoverato un cinquantenne, in evidente stato di ebbrezza e con una ferita da taglio al fianco, che ha riferito ai Carabinieri di essere stato aggredito presso un bar. Sin da subito però, la vaghezza della versione fornita dal rumeno ha indotto i Carabinieri operanti a battere altre piste investigative. Nel volgere di poche ore, il quadro investigativo assumeva lineamenti più definiti, del tutto diversi da quanto riferito dal rumeno. Questi, infatti, aveva riportato la ferita non nel corso di una rissa con estranei, ma durante un litigio scoppiato tra le mura di casa. I Carabinieri hanno fatto un sopralluogo presso l’abitazione della vittima, in una contrada periferica di Santa Croce Camerina, trovando le evidenti tracce di una colluttazione. L’interrogatorio dei parenti conviventi, i quali a loro volta presentavano alcune escoriazioni, ha fatto il resto. Alla fine, dopo circa due ore di intermediazione e trattativa da parte dei militari dell’Arma, gli animi sono stati placati. Il cinquantenne è stato dimesso con 4 punti di sutura, ed è rientrato a casa. Al momento, nessuna delle persone coinvolte ha deciso di sporgere querela.
Sbarco a Pozzallo, fermati scafisti
Due arresti in merito allo sbarco di 153 migranti nella giornata di sabato, a Pozzallo. La Polizia di Stato in meno di 36 ore ha raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di Faty Yaya, nato in Guinea, 20 anni, e di Damsir Ndow, nato in Gambia, 25 anni. I due sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria in quanto ritenuti responsabili di aver condotto i gommoni dalle coste libiche fino a quando non sono stati soccorsi da una petroliera così come loro speravano ed avevano programmato.
FURTO A “LE DUNE” DI RAGUSA
Nella notte ignoti malfattori si sono introdotti all’interno del centro commerciale “Le Dune” di via Giorgio La Pira, forzando dall’esterno una delle porte adibite ad uscita d’emergenza. Una volta all’interno, hanno preso di mira un esercizio commerciale di tipo “tabaccheria”, asportando tabacchi, denaro contante e biglietti gratta e vinci per un ammontare di varie migliaia di Euro. I due malfattori si sono quindi dileguati nella notte. Indagini in corso da parte della Compagnia Carabinieri di Ragusa.
BIMBO DI 11 SCOMPARE A RAGUSA – RITROVATO DOPO POCHE ORE
I genitori di un bambino di 11 anni, nel pomeriggio, hanno denunciato, presso il Comando Provinciale dell’Arma, la scomparsa del loro figlio di 11 anni che, dopo essere stato al catechismo, non aveva più fatto ritorno a casa. Immediatamente veniva attivato un piano di ricerche, con il concorso di tutte le altre forze di polizia, e veniva effettuata una battuta in tutta la città. Tali ricerche, in poco tempo, alle ore 23:00 circa, consentivano di ritrovare il bambino, che veniva notato da una pattuglia della Polizia Municipale, mentre stava giocando con alcuni coetanei nei giardinetti antistanti piazza San Giovanni e riconosciuto attraverso le foto diramate dai Carabinieri. Il bambino veniva quindi condotto presso il comando dell’Arma di Piazza Caduti di Nassirya ove, dopo le formalità di rito, veniva affidato ai genitori.
Allarme rapimento a Vittoria di una ragazzina quindicenne – La Polizia in nottata chiarisce tutto
L’allarme è scattato alle 21.30 di venerdì sera. Con una telefonata alla centrale del Commissariato di Polizia di Vittoria si richiedeva aiuto. A dire dell’interlocutrice, una signora italiana che telefonava per conto di una famiglia di origini tunisine, una ragazzina quindicenne, figlia di vicini di casa per l’appunto tunisini, era stata rapita poco prima da alcuni giovani giunti a casa, in una zona centrale cittadina. La polizia si è recata sul posto e , dopo aver rintracciato una donna tunisina che potesse fungere da interprete, ha assunto le prime informazioni. La madre era separata dal marito, rimasto con due figlie in Tunisia, vive a Vittoria con altre due figlie minori. La donna era stata fuori casa ed al ritorno non aveva trovato la figlia quindicenne; aveva chiesto ai vicini ed aveva saputo che intorno alle 18 era stata vista sostare dinanzi casa un’auto con dei ragazzi. Gli Agenti hanno controllato dentro casa e non hanno trovato i documenti della ragazzina, in particolare il suo passaporto che non era dove la madre lo aveva conservato. Dopo decine di chiamate telefoniche con amici e parenti, peraltro tutte in arabo e mediate dalla collaborazione dell’interprete, si riusciva infine a parlare con la giovane scomparsa, che riferiva di essere in profondo disaccordo con la madre e di essersi allontanata volontariamente, non volendo più fare rientro in casa. La mediazione di un Ispettrice di Polizia ha tuttavia indotto la ragazzina a più miti convincimenti, tant’è che si è fatta trovare da sola in Piazza del Popolo dove si è affidata alla Poliziotta. Infine il ritorno a casa dalla madre e la riappacificazione.
FERMATO STALKER A RAGUSA
I carabinieri sono intervenuti per porre fine a una storia purtroppo non infrequente nelle cronache di questi anni: un matrimonio infelice, la scelta della separazione, l’incapacità – per lui – di accettare la libera autodeterminazione della donna. E l’inizio delle condotte persecutorie. Questa storia andava avanti da alcuni mesi. Prima i litigi, poi le grida, gli insulti, le minacce, e infine, le botte. La donna in un primo momento ha cercato pace lasciando la casa coniugale e andando a vivere, col figlioletto di 5 anni, dai genitori. Ma non è bastato. Lui ha iniziato a pedinarla, a telefonarle ossessivamente, a mandarle messaggi, fino a tentare di entrare in casa della donna. I Carabinieri hanno chiesto e ottenuto una misura cautelare a carico dello “stalker”, un trentenne ragusano disoccupato, che non potrà più avvicinarsi alla propria vittima, dalla quale dovrà mantenere una distanza di almeno 200 metri, altrimenti a suo carico saranno adottate misure ancor più gravi.
FURTO A PEDALINO – Denunciati due rumeni pluripregiudicati
La Polizia, a seguito di un furto di materiale destinato ad un agriturismo in fase di realizzazione commesso a Pedalino alcuni giorni addietro, ha avviato le indagini. I ladri si erano nottetempo introdotti all’interno di un caseggiato rurale dove erano riposte attrezzature agricole e strumentazione musicale, per un valore complessivo di oltre 3000 euro. Le indagini hanno permesso di appurare che un noto pregiudicato rumeno di 36 anni, già arrestato anche per numerosi furti di rame, era in possesso del materiale rubato: un computer portatile, un mixer per console, una mixer per karaoke, tre coppie di casse, un sub molto grande di colore nero con reticella in acciaio, fatto artigianalmente. Il rumeno è stato segnalato all’autorità giudiziaria per ricettazione. Durante l’attività di indagine sono state effettuate numerose perquisizioni ad altri pregiudicati rumeni della zona e durante le perquisizioni, un ventiduenne è stato denunciato in stato di libertà per porto ingiustificato senza motivo di un’arma da taglio.
Incidente sulla Ragusa-Modica
Alle 5,20 di sabato 14 marzo si è verificato un incidente sulla strada stalale 194, al Km 92,750, in territorio del Comune di Modica. Una Dacia Duster che viaggiava verso Modica, condotta da una ragazza ventenne di Modica, nell’affrontare una curva, andava a collidere contro un muretto. Sono rimasti lievemente feriti tutti gli occupanti dell’auto. Oltre alla conducente, un ragazzo di 27 anni, la cui prognosi è di tre giorni, e una ragazza di 21 anni, tutti di Modica.
DUE TOPI DI APPARTAMENTO INCASTRATI A MODICA DALLE IMPRONTE DIGITALI
La Polizia ha smascherato due pregiudicati che, in tempi e circostanze diverse, hanno svaligiato due distinte abitazioni. Si tratta di due catanesi di 59 e 39 anni, entrambi con diversi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e già sottoposti a misure di prevenzione, che nel giugno del 2011 il primo e nel luglio 2007 il secondo, avevano svaligiato due distinte abitazioni di Modica, asportando numerosi oggetti in oro del valore complessivo di diverse migliaia di euro. A tradire i due ladri, a distanza di anni, sono state le impronte digitali che gli stessi avevano lasciato all’interno delle abitazioni e rilevate dalla Polizia Scientifica di Modica.
Arrestato pericoloso criminale che ha rapinato la farmacia di Viale delle Americhe a Ragusa
La Polizia ha arrestato per rapina aggravata il modicano, domiciliato a Ragusa, Salvatore Delacroce di 40 anni. Alle ore 10 circa un cliente della farmacia, che stava attendendo il proprio turno, si accorgeva che l’uomo appena entrato aveva un atteggiamento strano, quindi usciva e dalle finestre notava che l’energumeno stava minacciando i farmacisti. Immediata la chiamata al 113 che inviava sul posto le Volanti e la pattuglia della Squadra Mobile in servizio antirapina per circoscrivere la zona. Gli operatori della Sala Operativa attivavano il piano antirapina che prevede un accerchiamento della zona interessata per bloccare le eventuali vie di fuga. Le fasi della rapina sono state particolarmente cruente: Delacroce minacciava di far del male a qualcuno se non gli avessero consegnato i soldi, e poi, sradicava la cassa frantumandola per terra così da far aprire il cassetto con i soldi all’interno. Non appena ha visto il denaro l’uomo ha afferrato delle banconote (350 euro) per darsi alla fuga. Pochi minuti dopo, una Volante individuava il fuggitivo e lo bloccava. L’uomo è stato associato al carcere di Ragusa e, stante i suoi innumerevoli precedenti penali, rimarrà li a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Delacroce è conosciuto alla Polizia di Stato in quanto ha commesso decine di reati ed è stato condannato più volte. In considerazione del suo stato di salute, da poco era stato affidato ad una comunità vicina al luogo del reato, e adesso dovrà rispondere, non solo di quanto commesso, ma anche della violazione delle prescrizioni imposte dal giudice, ovvero quella di non allontanarsi dal luogo di ricovero.