01-11-2024
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Archivio della categoria: Cronaca

VITTORIA: INDAGATE 19 PERSONE E SEQUESTRATI TERRENO E IMMOBILI GIA’ DI PROPRIETA’ DELLA COOPERATIVA RINASCITA

DSC_4062Il nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Ragusa, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Ragusa Dr.ssa Monica Monego, ha dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip presso il Tribunale di Ragusa, Dr. Claudio Maggioni,  di un terreno edificabile di oltre mq. 5.900,00 e di fabbricati industriali stesi per oltre mq. 1.700,00 per un valore orientativo di oltre un milione di euro,  già appartenuti alla cooperativa Rinascita di Vittoria, espressione dell’associazionismo ipparino nel campo della commercializzazione dei prodotti agricoli. La Rinascita è stata infatti posta in liquidazione coatta. Sono state accertate  dalla Polizia Tributaria le esponsabilità di 19 persone risultate coinvolte a vario titolo nell’amministrazione della cooperativa oppure in qualità di amministratori di terze società, e comunque tutti indagati in concorso per reati di bancarotta fraudolenta.

 

Ispica, arrestato dai Carabinieri rapinatore seriale di farmacie

Scollo Francesco 26.11.60Due carabinieri liberi dal servizio, unitamente alle pattuglie della Stazione di Ispica, hanno bloccato ed arrestato in flagranza un uomo che aveva appena tentato una rapina in una farmacia. L’uomo sarebbe l’autore di diverse rapine ad altre farmacie della zona, compiute con lo stesso modus operandi, avvenute nelle settimane scorse a Modica, Ispica e Pozzallo: si tratta di Francesco Scollo, 54enne di Pozzallo, incensurato.Intorno alle 19.50 di lunedì l’uomo è entrato, incappucciato ed armato di coltello, all’interno della farmacia “Ispicenia” e, brandendo l’arma verso il titolare, ha chiesto  che gli venissero consegnati tutti i soldi. All’interno dell’esercizio però si trovava un Appuntato dei Carabinieri libero dal servizio che è intervenuto insieme al titolare lo ha inseguito all’esterno e nel contempo ha chiamato il 112 per allertare le altre pattuglie .Nelle vicinanze si trovava un Maresciallo, abitante nei pressi, che è intervenuto a dar man forte al collega bloccando il malvivente dopo circa 700 metri di corsa, disarmandolo del coltello. Ora si trova al carcere di Ragusa.

Neonata morta: nove indagati per omicidio colposo

neonata_morta_la_madre_lascia_la_clinica_inchiesta_della_procura_nove_indagati-0-0-432626 Sono nove gli indagati dalla Procura di Catania nell’ambito dell’inchiesta sulla morte della piccola Nicole, deceduta su un’ambulanza verso Ragusa per mancanza di posti letto negli ospedali della città. Secondo quanto si apprende dall’Ansa, tra loro medici della clinica Gibiino e personale Utin. Il reato ipotizzato è omicidio colposo. Destinatari dell’informazione di garanzia sono 5 medici che hanno operato tra la clinica e il trasferimento in ambulanza della piccola, 2 persone del 118 e altre 2 di altrettante unità di terapia intensiva neonatale.

ELICOTTERO PER SUPERMANAGER E NON PER LA PICCOLA NICOLE

download (3)“Colpito da aneurisma mentre era in Sardegna, ha chiamato l’elisoccorso del 118 siciliano, chiedendo di essere riportato in Sicilia, dove è poi stato ricoverato e curato. Un trasferimento definito dagli interessati di routine, quello che ha avuto per protagonista il direttore della sala operativa dello stesso elisoccorso, Gaetano Marchese, una routine che non si è purtroppo verificata nelle drammatiche ore in cui si è consumata la tragedia della piccola Nicole, alla quale il servizio sanitario regionale non è stato in grado di garantire la necessaria assistenza. Per lei nessun elicottero si è alzato in volo”. Domani Forza Italia presenterà un’interrogazione parlamentare all’Ars, per conoscere i contorni della vicenda che ha riguardato il direttore Marchese e accertare l’ammissibilità del servizio al di fuori della Regione Siciliana, questo annunciatop l’on. Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars.

Modica, incidente mortale in un cantiere edile

NEWS_177078Un operaio 60enne di Comiso, Carmelo Portabene, è morto in un cantiere di Modica.  La tragedia si è verificata in via Sandro Pertini, a Trepiedi Nord, alla Sorda.  Un altro uomo è rimasto ferito. I due sarebbero rimasti vittima di un guasto al ponteggio sopraelevatore che li stava portando al piano di lavoro: il cestelli  si sarebbe ribaltato.  Il comisano è morto sul colpo. L’altro operaio è stato ricoverato al Maggiore.

Fermato scafista gambiano per lo sbarco di domenica a Pozzallo

lampedusa_sbarcoLa piccola flotta era composta da tre gommoni con a bordo 276 migranti salpati insieme dalla Libia e soccorsi da un mercantile. È stato accertato che un migrante ferito con un colpo  d’arma da fuoco era stato gambizzato da due rapinatori pochi giorni prima della partenza per l’Europa. Sono attesi intanto a Pozzallo altri 200 migranti. Lo scafista aasrrestato è Jallow Lamin, nato in Gambia nel 1987. I migranti a bordo del gommone sono tutti provenienti dal centro Africa ed attualmente sono ospitati al centro di accoglienza di Pozzallo in attesa del trasferimento.In tempi record, mediante l’installazione di 6 postazioni per il rilevamento delle impronte digitali solo ieri sono stati identificati quasi 200 migranti. Il ferito ha raccontato di essere stato vittima di una rapina nei pressi del capannone in Libia che lo ospitava, proprio mentre stava andando all’appuntamento con i trafficanti di migranti. “Stavo andando all’appuntamento con chi mi doveva consegnare agli organizzatori del viaggio verso l’Europa quando sono stato avvicinato da due libici armati di pistola. Mi hanno chiesto il telefono ed i 5 dollari che avevo in tasca. Non volevo cedere il telefono perché durante il viaggio poteva servirmi per la mia sopravvivenza e mi sono rifiutato di consegnarlo. Senza pensarci due volte mi hanno sparato alle gambe, hanno preso tutto e sono fuggiti. Alcuni miei connazionali mi hanno portato in braccio fino al luogo dell’appuntamento, poi in macchina ci hanno portato nel capannone fino al momento della partenza”.In questa occasione gli organizzatori hanno fatto partire una piccola flotta dalle coste libiche, mettendo su ogni gommone circa 100 migranti ed assegnando allo scafista una bussola. Stante quanto dichiarato dai testimoni, gli organizzatori hanno incassato circa 50.000 dollari a gommone ovvero 150.000 in totale.

INCIDENTE SULLA VITTORIA-GELA

ss 115 vittoria gelaDue auto sono state coinvolte in un incidente che si è verificato sabato alle 13.20 sulla strada statale 115 al chilometro 292+200, in territori del comune di Vittoria. I due mezzi, una Opel Agila e una Volswagen, procedevano entrambi in direzione Gela-Vittoria. Sono rimaste lievemente ferite le occupanti l’Agila,una vittoriese di 44 anni (prognosi 5 giorni), che era alla guida del mezzo, e una bimba vittoriese di 8 anni.

Arrestato a Scicli per Stalking un uomo di 34 anni

Epiro vincenzo cl.1981Nel pomeriggio di venerdì i Carabinieri hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Vincenzo Epiro, incensurato sciclitano, accusato di atti persecutori, violazione di domicilio e percosse. L’uomo non aveva nessun legame né di amicizia né sentimentale con la vittima ma, già dai primi giorni dello scorso mese di dicembre, aveva iniziato a tenere comportamenti molesti nei confronti della donna. Lo stalker , quotidianamente, la minacciava di morte, faceva continue telefonate e si recava nei pressi dell’abitazione della vittima. Venerdì, mentre i Carabinieri si trovavano nell’abitazione della vittima, giungeva l’uomo che iniziava a strattonare e a minacciare di morte la donna cercando di entrare nell’appartamento. I carabinieri hanno dichiarato in stato di arresto Epiro Vincenzo e, su disposizione del sostituto procuratore di turno, lo hanno tradotto presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari.

Arrestato per tenta rapina a Scicli in abitazione

Lutri Bruno

 I Carabinieri hanno tratto in arresto Bruno Lutri, sciclitano di 29 anni, già noto alle forze dell’ordine, che giovedì sera, dopo essersi introdotto in una abitazione in contrada Torrepalombo, puntando un coltello al proprietario, chiedeva di consegnargli tutti i soldi. Una pattuglia dei Carabinieri che stava transitando in quel momento, sorprendeva il Lutri mentre brandiva un coltello all’indirizzo della famiglia presente nell’abitazione. Il malvivente si liberava quindi del coltello lanciandolo nell’aperta campagna circostante e tentava invano di darsi alla fuga. Dopo aver condotto l’uomo in caserma, al termine delle formalità di rito i militari dell’Arma lo hanno dichiarato in stato di arresto e, su disposizione del sostituto procuratore di turno lo hanno tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.

SPACCIA EROINA IN PIENO CENTRO A VITTORIA: ARRESTATO UN LIBICO

droga vittoriaEra da tempo monitorato dai Carabinieri che, da diversi giorni, lo avevano notato frequentare ragazzini e i principali luoghi di aggregazione giovanile: è finito così in manette un 39enne incensurato, pizzicato mentre cedeva tre dosi di eroina, di oltre 3 grammi, ad un 26enne incensurato originario di Caltagirone, nella centralissima via Senia. L’arrestato è stato condotto presso la caserma di via Giuseppe Garibaldi dove, al termine delle formalità di rito, è stato ristretto presso la casa circondariale di Ragusa, su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, dottoressa Serena Menicucci, dinanzi alla quale dovrà rispondere del reato di spaccio. Il giovane assuntore, invece, è stato segnalato all’Ufficio Territoriale del Governo di Ragusa per detenzione per uso personale di sostanza stupefacente. Ora, al vaglio degli investigatori, che stanno proseguendo le indagini, la posizione del libico, per accertare l’eventuale complicità di altri criminali, e il canale di approvvigionamento della droga.

RAPINA A DISTRIBUTORE CARBURANTI DI VITTORIA

7A seguito di segnalazione pervenuta al 113 della Questura di Ragusa, venerdì sera alle 19 circa le Volanti del Commissariato di Polizia di Vittoria sono intervenute sulla strada comunale Vittoria – Scoglitti presso il distributore di carburanti sito al km 6 dove era stata consumata una rapina. Gli Agenti, sulla scorta delle prime testimonianze, hanno accertato che due individui sopraggiunti a bordo di un furgone, uno armato di pistola e col volto travisato, avevano minacciato il gestore affinchè gli consegnasse l’incasso della giornata. Ricevuto il denaro, 200 euro circa, i malviventi si dileguavano con lo stesso veicolo verso Scoglitti. Poco dopo il furgone, risultato rubato il 6 febbraio scorso a Vittoria, veniva rinvenuto a circa un chilometro di distanza avvolto dalle fiamme. Sono state acquisite le immagini dell’impianto di videosorveglianza e nel corso della serata sono state effettuate diverse perquisizioni domiciliari presso le abitazioni di persone pregiudicate e sospette.

37ENNE ARRESTATO A VITTORIA PER STALKING

SONY DSCNella tarda serata di venerdì i Carabinieri hanno dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un incensurato vittoriese resosi responsabile, nei confronti della convivente di 32 anni, di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e atti persecutori. Il provvedimento, emesso dal G.i.p. presso il Tribunale di Ragusa, che ha concordato pienamente con le risultanze investigative acquisite, scaturisce da una triste vicenda attentamente monitorata dall’Arma che, dopo aver denunciato l’uomo, ha contestualmente richiesto un’idonea misura cautelare al fine di tutelare la vittima. Nell’agosto del 2014 la donna inizia ad essere oggetto di reiterate minacce, aggressioni fisiche e verbali. L’apice si raggiunge nei giorni scorsi quando la ragazza riceve percosse, anche pesanti, che la portano al Pronto Soccorso e, in base a quanto previsto normativamente, viene subito interessata la locale Stazione Carabinieri che, dopo aver accertato quanto accaduto e aver ricostruito anche gli episodi passati, da inquadrarsi in un burrascoso rapporto di convivenza, denuncia il 37enne chiedendone un provvedimento limitativo della libertà personale. Il vittoriese è stato così condotto nella caserma di via Giuseppe Garibaldi da dove, al termine delle formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione a disposizione dall’Autorità Giudiziaria di Ragusa, dinanzi alla quale dovrà rispondere dei reati di atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.

Per evitare ritiro patente dichiarano il falso, denunciati madre e figlio ragusani.

foto per stampaSono stati denunciati in concorso alla Procura della Repubblica di Ragusa due ragusani, madre e figlio, ottantenne la prima e cinquantenne il secondo, per falsa attestazione ad un pubblico ufficiale, in quanto, per evitare il ritiro di patente del vero conducente di un’auto che aveva superato i limiti di velocità sulla Ragusa – Marina di Ragusa, hanno attestato falsamente che alla guida del mezzo era la signora ottantenne. L’eccesso di velocità è stato rilevato sulla strada per Marina di Ragusa l’estate scorsa: la pattuglia della Polizia Stradale di Ragusa, con l’impiego del Telelaser, aveva rilevato l’infrazione commessa dal conducente di un’autovettura che aveva superato di km/h 41 il limite imposto nel tratto di strada, che era  di 70 Km/h. La sanzione era stata notificata al domicilio dell’intestatario della vettura, il  cinquantenne ragusano, con l’invito a comunicare con apposito modulo, gli estremi anagrafici e numero di patente del conducente che era alla guida del predetto veicolo il giorno dell’infrazione. Il cinquantenne esibiva all’ufficio verbali la patente di guida della madre,  consegnando il  relativo modulo sottoscritto dalla stessa, ove si dichiarava conducente del veicolo all’atto dell’accertamento dell’infrazione. Sulla base della dichiarazione, la Prefettura di Ragusa emetteva il Decreto di sospensione della patente di guida della signora per un mese, intimando alla stessa di consegnarla presso gli uffici della Sezione Polizia Stradale. Alla notifica del provvedimento prefettizio, la signora si presentava presso i locali della Sezione per consegnare il documento; in quel momento era presente tuttavia uno degli agenti che aveva rilevato l’infrazione e che ricordava che il conducente dell’auto, al momento del controllo, era un uomo. Infatti, andando a verificare i fotogrammi dell’apparecchiatura, gli agenti avevano conferma che alla guida del mezzo era proprio un uomo, e non la signora. Alla luce degli ulteriori accertamenti, la Polizia Stradale di Ragusa ha proceduto, pertanto, alla denuncia dei due per il reato di falsa attestazione ad un pubblico ufficiale (punito dal codice penale con la reclusione fino ad un anno o con la multa fino a 516 euro) ed ha richiesto alla Prefettura di emettere un nuovo decreto di sospensione patente a carico del reale conducente.

Arrestati per rapina con accoltellamento a Ispica

chaabane KamelI Carabinieri hanno tratto in arresto i tunisini Kamel Chaabane, 27 anni e Najeh Chaabane, 27 anni, entrambi incensurati, per rapina in concorso e lesioni aggravate. Lo scorso 12 gennaio, insieme al connazionale Moncef  Ghezal, di 34 anni, avevano avvicinato due fratelli tunisini che si trovavano in un’area di servizio della S.P. 67 e, dopo averli aggrediti fisicamente, in particolare uno di essi con un coltello, gli rapinavano l’autovettura, soldi in contanti e carte di credito. In quell’occasione, i Carabinieri intervenuti sul posto, avevano arrestato in flagranza di reato uno dei responsabili, Moncef Ghezal, e ritrovato l’autovettura rapinata. Le successive indagini hanno permesso di identificare gli altri due rapinatori.

COMISO, COLPISCE CON UN BASTONE UN CARABINIERE: ARRESTATO

bastone_comisoSerata movimentata quello appena trascorsa, che ha visto impegnati i Carabinieri della Stazione di Comiso in un episodio di violenza e resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali, che si è concluso con l’arresto di una persona. I militari erano intervenuti dopo una chiamata al 112 per dirimere alcuni dissidi tra vicini di casa, in contrada Sant’Antonino: tutto sembrava essere tornato alla normalità, quando uno dei contendenti ha improvvisamente raccolto un bastone di legno e, scaraventandosi contro un militare, lo ha colpito al volto. Immediatamente fermato,l’incensurato, C. G., 73enne originario di Modica, è stato arrestato e portato nella caserma di via Leonardo Sciascia dove, al termine delle formalità di rito, è stato rimesso in libertà vista l’incensuratezza e l’assenza di precedenti penali. Dovrà rispondere dinanzi all’Autorità Giudiziaria iblea dei reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, nonché di lesioni personali aggravate.Il Carabiniere colpito ha riportato trauma cranico e escoriazioni al polso, giudicati guaribili in 5 giorni.

Codacons su neonata morta: l’assessore Borsellino si dimetta

ambulanza-edizione-straordinaria“Un caso di malasanità agghiacciante per il quale qualcuno sarà chiamato a pagare. Lo afferma il Codacons in merito alla vicenda della neonata di Catania deceduta a causa della mancanza di posto in ospedale dove essere curata. “Stiamo preparando un esposto alle Procure di Catania e Ragusa che già hanno aperto una indagine sull’episodio,  in cui chiediamo di indagare per il reato di concorso in omicidio colposo – spiega l’associazione – In particolare vogliamo sapere se ci siano state responsabilità ed omissioni che abbiano contribuito a determinare la morte della neonata. Alle Procure chiediamo inoltre di accertare il ruolo nella vicenda delle competenti Asp e della Regione Sicilia, e di procedere penalmente se necessario nei confronti di tali organi.  Considerata la gravità del caso, riteniamo indispensabili le dimissioni immediate dell’assessore regionale alla sanità, Lucia Borsellino, che farebbe bene a fare oggi stesso un passo indietro e lasciare il proprio incarico “- conclude il Codacons.

Ancora droga tra Palermo e Ragusa, due arresti e quasi un chilo di hashish

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I carabinieri i di Ragusa e Palermo hanno condotto una vasta operazione antidroga nelle campagne tra Santa Croce Camerina e Marina di Ragusa dopo che grazie all’intuito di due carabinieri di Cefalù sono stati arrestati due santacrocesi con un carico di “erba”. A finire in manette stavolta sono stati due giovani della provincia iblea, Dario Cosenza, classe ‘84, e Fouad Sahli, classe ‘88, il primo di Santa Croce e il secondo ragusano, arrestati per aver detenuto ai fini di spaccio otto etti di marijuana, occultati all’interno dell’autovettura di proprietà del santacrocese. Verso le cinque del pomeriggio, un’auto civetta della compagnia CC di Cefalù era appostata nei pressi dello svincolo autostradale tra le autostrade A19 e A20 quando i due militari a bordo hanno notato una Fiat Punto sfrecciare a tutta velocità con due giovani a bordo. Insospettiti da tutta questa fretta i carabinieri hanno provato a fermare i due, ma dopo l’alt degli operatori, i due apparivano da subito molto tesi e incapaci di giustificare la loro presenza in quel posto. A questo punto, dopo il controllo dei documenti d’identità, i militari procedevano a perquisire il veicolo e sotto il sedile scoprivano la sorpresa: un bel sacchetto di plastica trasparente compresso pieno zeppo di cannabis. I due giovani venivano accompagnati in caserma presso la compagnia carabinieri di Cefalù dove venivano dichiarati in stato di arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Ragusa, tenta il suicidio nella notte, salvato in extremis

resizeI militari della compagnia carabinieri di Ragusa questa notte hanno sventato un tentativo di suicidio in città. Poco prima delle ore tre del mattino, un giovane ventenne ragusano ha telefonato al 112 riferendo che stava per fare una “c…..a” ma che non voleva creare troppi problemi e che quindi avrebbe preferito essere trovato in breve tempo dopo essersi impiccato con una fune in garage.L’operatore, capita la gravità della situazione, capito che se il giovane avesse percepito che i soccorsi erano già partiti avrebbe potuto far precipitare la situazione, ha fatto un cenno al collega e messo in viva voce la telefonata. L’altro militare, senza parlare, ha iniziato a cercare nella banca dati l’anagrafica del giovane che nel frattempo non voleva indicare il proprio indirizzo per evitare di essere salvato. Quindi mentre il primo operatore cercava di prendere tempo ponendo domande al giovane, che appariva in confusione e ormai disperato, chiedendogli perché lo volesse fare e provando di tanto in tanto a chiedergli l’indirizzo di dove fosse, nel frattempo l’altro operatore ha trovato l’indirizzo di casa del giovane e tramite un servizio di messaggistica istantanea del telefonino lo ha comunicato a due capi pattuglia che erano impegnati uno su Ragusa e uno su Ibla. Con la speranza che il ragazzo fosse a casa propria e non in un altro garage, quindi, le due pattuglie – dato fondo al pedale dell’acceleratore, sono andate a casa del giovane e i quattro militari sono piombati in garage dove per fortuna hanno trovato il giovane, ancora con il telefonino in mano e l’hanno bloccato mentre un carabiniere toglieva la fune dalla trave. I militari hanno cercato di portare il giovane alla calma e hanno chiamato i suoi genitori. Il ragazzo s’era depresso poiché disoccupato e aveva pensato di farla finita. I genitori, presolo in consegna, lo hanno accompagnato dal medico. La freddezza, l’esperienza e l’arguzia dell’operatore che ha risposto al 112 e il lavoro di squadra svolto con l’altro operatore e i colleghi sulla strada hanno forse permesso di scongiurare una tragedia.

Neonata morta, Digiacomo: accertamenti su operato manager e su strutture private

images (2)“Se si vuole dare un segnale immediato, se si vuole far capire che sono finiti i tempi delle impunità e dello scaricabarile, suggerisco all’assessore Lucia Borsellino di sospendere dagli incarichi dirigenziali tutti quei manager che non hanno applicato le sue direttive che risalgono a un anno e mezzo fa sulla messa in sicurezza della neontalità e dell’emergenza/urgenza”. Lo dice Pippo Digiacomo, presidente della commissione sanità dell’Ars, a proposito della morte della neonata in ambulanza, mentre veniva trasportata a Ragusa dopo la vana ricerca di un ricovero a Catania. Digiacomo, che esprime il proprio profondo dolore e cordoglio nei confronti dei familiari della neonata deceduta, aggiunge: “bisogna inoltre, come sostengo da tempo, sottoporre ad una analisi severa le strutture private convenzionate con il sistema sanitario regionale”. “Naturalmente – prosegue il presidente della commissione Sanità dell’Ars – su questa vicenda, e sulla struttura interessata, sarà la magistratura a fare le proprie valutazioni. Resta un aspetto generale da valutare: non si può essere intransigenti con le strutture pubbliche e indulgenti con alcune strutture private rispetto alle quali, oltretutto, non sempre siamo certi della qualità delle prestazioni erogate”. “Non è certo con ‘processi sommari’ o reazioni che si limitano ad un impatto mediatico – conclude Digiacomo – che si risolvono i pribemi emersi in questa drammatica vicenda”.

Muos, il Tar accoglie il ricorso: stop ai lavori

imagesAccolto il ricorso presentato dal Comune di Niscemi contro la realizzazione del Muos, secondo i giudici del Tar di Palermo il sistema potrebbe risultare pericoloso per la salute dei cittadini. Esultano i deputati all’Ars del Movimento5 stelle, che da sempre si battono per fermare il sistema radar Usa. “Lo diciamo da anni”, afferma il presidente Cinquestelle della commissione Ambiente, Giampiero Trizzino. “Lo abbiamo dimostrato in tutte le maniere: il Muos fa male alla salute. Società civile e scienziati illustri si battono senza tregua per dimostrarlo. Adesso che a siglare la pericolosità del Muos arriva anche la decisione del Tar, Crocetta, non ha più attenuanti, smantelli da domani l’impianto militare di Niscemi”. Dello stesso tenore il commento del deputato Francesco Cappello. “A stare con gli americani – dice a Crocetta – non ci si guadagna nulla. Sarebbe stato sufficiente fidarsi della giustizia italiana. Ora si inchini alla sentenza e la esegua”. Dello stesso tenore il commento dei comitati No Muos: “Riguardo agli “amici” italiani degli apparati di guerra americani non abbiamo dubbi di sorta: al di là dell’immoralità dei comportamenti, delle prese di posizione e degli atteggiamenti assunti da politicanti forti con i deboli ma sempre fiacchi con il forte apparato bellico, la loro sconfitta è evidente. A partire dalla bocciatura della revoca della revoca deliberata dal governo di Rosario Crocetta. Con la sentenza di oggi, infatti, oltre ad essere accolto il ricorso del Comune di Niscemi e dei Comitati No MUOS, è revocata la revoca della revoca e i lavori fin qui eseguiti sono, di conseguenza, privi di una qualsiasi autorizzazione. Nella storia della vicenda MUOS, dopo questa sentenza nulla sarà come prima. Nessuno potrà ignorare quanto stabilito dal TAR, vale a dire che i No MUOS abbiamo sempre avuto ragione”.

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