Aveva con sé un chilo e 200 grammi di hashish del valore di oltre 15 mila euro, un marocchino 34enne arrestato dai carabinieri. Si tratta di Ahmed Ben Jalal, già noto per reati di droga. Lo stupefacente era nascosto in un borsone assieme a della frutta, forse per ingannare il fiuto dei cani impegnati in specifici servizi di controllo antidroga che si svolgono abitualmente nelle stazioni, negli aeroporti e nei porti. I carabinieri hanno subito intuito che qualcosa non andava, anche per via del nervosismo tradito dal giovane marocchino. Il corriere della droga era stato notato dai carabinieri mentre si trovava a in piazza Falcone Borsellino, terminal degli autobus. La droga è stata posta sotto sequestro, l’uomo è stato rinchiuso nel carcere di Ragusa.
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ACATE, RUBANO COMPUTER IN UNA SCUOLA
Nel pomeriggio di martedì, su segnalazione al 112, ad Acate, i Carabinieri della locale Stazione, sono intervenuti presso un istituto scolastico di via Agrigento, dove hanno constatato che poco prima era stato perpetrato un furto. In particolare ignoti, dopo aver forzato una finestra, hanno asportato 7 computer portatili e 2 computer fissi. Sul posto sono già stati effettuati i rilievi del caso e sono stati acquisiti alcuni fotogrammi estrapolati da diversi sistemi di videosorveglianza della zona, sia pubblici che privati, che consentiranno al più presto di far luce sul triste episodio.
Ispica, sorpreso a bordo di autocarro rubato: denunciato per ricettazione
I militari della Stazione di Ispica hanno notato un veicolo sospetto con a bordo quattro persone che accortisi della presenza degli uomini dell’Arma, hanno abbandonato di corsa il veicolo fuggendo. Tuttavia, uno è stato bloccato mentre gli altri tre, dopo un breve inseguimento a piedi, sono riusciti a dileguarsi. Dai primi accertamenti il mezzo risultava rubato poco prima a Rosolini. Il soggetto fermato dai Carabinieri è un minore di Rosolini che, dopo gli accertamenti, è stato denunciato in stato di libertà al Tribunale per i minori di Catania per il reato di ricettazione. Il furgone rubato è stato poi riconsegnato al legittimo proprietario. Proseguono le indagini.
ARRESTATO POZZALLESE PER FURTI COMMESSI A FORLI’
I Carabinieri della Stazione di Pozzallo hanno proceduto all’arresto di Giuseppe Mermina, classe 1960, residente a Pozzallo ma da diversi anni domiciliato al nord Italia, pregiudicato. Sull’uomo pendeva, dal 19 gennaio scorso, un ordine di esecuzione per la carcerazione, disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Forlì, per i reati di furto aggravato e furto in abitazione, commessi nell’ottobre del 2008 a Forlì. L’uomo da qualche anno era domiciliato al nord Italia ma proprio ieri i Carabinieri avevano saputo che aveva fatto rientro a Pozzallo. I , i militari hanno monitorato per tutta la giornata i possibili luoghi frequentati dal Mermina e, nel tardo pomeriggio di lunedì, lo hanno individuato mentre faceva rientro al proprio indirizzo di residenza e, dopo averlo bloccato, gli hanno notificato l’ordine di esecuzione per la carcerazione. Mermina dovrà scontare 3 anni di reclusione. I Carabinieri lo hanno condotto presso la Casa circondariale di Ragusa.
AEREO PER COMISO COLPITO DA UN FULMINE
Molti passeggeri iblei erano sull’aereo diretto a Comiso della Ryanair decollato da Roma Ciampino e diretto a Comiso, che è stato colpito domenica mattina da un fulmine che ha messo fuori uso il motore. Il pilota è così dovuto rientrare nell’aeroporto romano. Per fortuna non ci sono state conseguenze per i passeggeri, a parte la paura.
Vittoria, arrestato pregiudicato
La Polizia ha dato esecuzione all’ordine emesso dalla Procura della Repubblica di Ragusa nei confronti del pregiudicato Giuseppe Gulino, 47enne vittoriese. L’uomo, con svariati precedenti penali per reati contro il patrimonio, (numerosissimi i furti commessi tra il 1988 ed il 2011) è stato ritenuto pericoloso socialmente e rigettata nei suoi confronti l’ammissione alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali. Dopo una sentenza che lo ha riconosciuto colpevole di ricettazione, porto ingiustificato di grimaldelli e porto abusivo di oggetti atti ad offendere e condannato alla pena di 4 mesi e 20 giorni di reclusione, Gulino è stato posto ai domiciliari.
LITE TRA DUE EXTRACOMUNITARI NEL CENTRO STORICO DI MODICA
Nella notte tra sabato e domenica scorsa la Polizia di Modica è intervenuta in Piazza C.Rizzone dove due giovani extracomunitari, presi dai fumi dell’alcool, per futili motivi erano venuti alle mani colpendosi anche con frammenti di bottiglie di birra. Uno dei due, un cittadino marocchino, D.A. di 20 anni, è stato ricoverato all’ospedale Maggiore di Modica, e l’altro, un tunisino, H.S. di 35 anni, già noto alle Forze di Polizia, è stato portato in Commissariato. Si è scoperto che quest’ultimo era privo di permesso di soggiorno: la Questura ha aquindi disposto l’accompagnamento al Centro di Identificazione ed Espulsione di Caltanissetta attivando la procedura di allontanamento dall’Italia.
Arrestato polacco su mandato di cattura europeo
La Polizia ha eseguito un mandato di arresto europeo a carico di un criminale polacco che aveva trovato rifugio a Ragusa fingendo di aver cambiato vita. Si tratta di Syska Andrzej Stanislaw nato a Kunow nel 78 responsabile di diversi reati commessi in territorio straniero. L’uomo unitamente a dei connazionali aveva commesso furti e rapine in casa e subito dopo si era allontanato dalla Polonia per sottrarsi alla cattura. A seguito di indagini della Polizia polacca e della Polizia di Stato italiana tramite scambio informativo sulla posizione del soggetto in Italia, ieri si è proceduto alla individuazione e cattura di Syska che nel frattempo aveva trovato lavoro in un’azienda ragusana. L’’uomo è in carcere in attesa dell’estradizione che verrà concessa dalla Corte d’Appello di Catania mediante il Ministero della Giustizia in ottemperanza alle norme vigenti.
Ladri di rame messi in fuga a Santa Croce
Venerdì intorno alle 22.00 i carabinieri del nucleo radiomobile di Ragusa e della Stazione di Santa Croce Camerina sono intervenuti in contrada Muraglia ove una banda di ladri stava tranciando cavi elettrici dal campo fotovoltaico e li stava accatastando sul campo adiacente. I malviventi sono fuggiti nelle campagne circostanti. La banda è apparsa ben organizzata come dimostra il lavoro sistematico svolto per entrare, tagliare e mettere da parte l’“oro rosso”. I carabinieri avevano ricevuto la segnalazione di una guardia giurata dell’istituto “La sicurezza” di Ragusa, impegnata nel giro di ronda.
ESEGUITA A VITTORIA ORDINANZA DETENTIVA NEI CONFRONTI DI UN PLURIPREGIUDICATO
I Carabinieri alle prime luci dell’alba di sabato hanno arrestato il 50enne vittoriese Rosario Romano. L’esecuzione, frutto di un’attività di osservazione e pedinamento del soggetto, finalizzata all’applicazione della misura limitativa della libertà personale, impone al pregiudicato di scontare la pena residua di anni 1, mesi 10, gg. 20 di reclusione, perché riconosciuto colpevole del reato di violazione continuata degli obblighi inerenti la Sorveglianza Speciale di P.S., così come previsto dal “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione”, commesso a Vittoria nel 2010 e nel 2011. Il pregiudicato era già stato arrestato in passato per reati contro il patrimonio commessi in territorio ipparino e per violazioni delle misure di prevenzione.
BIMBA MORSA DA UN PITBUL A SCICLI
Nella serata di venerdì in via Sant’Antonio, nel centro storico di Scicli, una bambina di 18 mesi che si trovava in braccio al proprio genitore, è stata aggredita e morsa al piede da un cane di proprietà di uno sciclitano di 52 anni, lasciato libero e privo di museruola. Sul posto, in ausilio ai vigili urbani, è intervenuta una pattuglia della Tenenza dei Carabinieri di Scicli. La bambina è stata trasportata dal padre presso l’Ospedale Civile di Scicli dove veniva riscontrata affetta da “Singolo Segno di Morso al Dorso del piede destro” e giudicata guaribile in 3 giorni. Il proprietario del cane si rifiutava di consegnare l’animale e si barricava in casa. L’intervento dei Carabinieri consentiva di prelevare l’animale ed affidarlo ad una persona idonea in grado di custodirlo in attesa di collocazione definitiva presso strutture veterinarie convenzionate. Il proprietario del cane, invece, veniva ricoverato in regime di T.S.O. presso il reparto di psichiatria dell’ospedale di Scicli.
ARRESTATO VITTORIESE – Violentava e maltrattava la moglie armato di pistola
La Polizia ha messo fine ad una storia di vessazioni e violenze in ambito familiare che si protraevano da anni. E’ raccapricciante il contenuto del racconto che la donna, una vittoriese di 61 anni, nel corso di diversi mesi, ha avuto il coraggio di denunciare. Un matrimonio durato 45 anni e tre figli adulti, che pian piano, rendendosi conto dell’effettività delle cose, hanno abbandonato il padre, schierandosi contro e ponendosi a protezione della mamma, come accaduto pochi giorni fa, quando uno dopo l’altro, allarmatissimi si sono presentati al Commissariato di Vittoria chiedendo l’intervento dei poliziotti, dopo che avevano visto il padre uscire da casa con la precisa intenzione di ammazzare la moglie. La donna non viveva più in casa col marito da parecchio tempo. L’indagine, coordinata dal s. Procuratore della Repubblica dr.ssa Monica Monego si è protratta per lunghi mesi. La Polizia Giudiziaria ha ricostruito tassello dopo tassello l’intera drammatica storia, dopo avere stabilito un rapporto fiduciario con la vittima. Venerdì il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Ragusa dr. Claudio Maggioni ha accolto la richiesta del Pubblico Ministero per l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere. Ha ritenuto che sussistono le esigenze cautelari; che emergono chiaramente dalle modalità e dalle circostanze del fatto ed il pericolo che l’indagato perseveri nell’azione delittuosa già intrapresa e commetta altri reati della stessa specie, avendo peraltro manifestato con i suoi comportamenti una personalità aggressiva e incurante della integrità fisica e psichica della donna. Estremamente gravi i reati contestati; maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale con la minaccia di una pistola. Nel corso del tempo l’uomo di 66 anni, ha tentato di aggredire la moglie all’uscita del posto di lavoro, inviato sms coi quali chiedeva i soldi del mantenimento, minacciava di bruciare il mobilio acquistato dalla donna e la ingiuriava pesantemente. La donna da quando si era accorta che il marito intratteneva relazioni extraconiugali con donne romene, aveva deciso di non avere più rapporti sessuali con lui. Questi la obbligava, minacciandola con una pistola che deteneva illegalmente, incurante delle resistenze e del fatto che nella stanza accanto dormisse la figlia di 21 anni. La ragazza più volte si è resa conto della drammatica situazione ed una volta è stata percossa con violenti schiaffi, pugni ed un calcio alla schiena solo perché aveva difeso la madre priva di sensi e sulla quale il padre scaricava i suoi istinti. Ed alle rimostranze, l’uomo rispondeva “si, sono un porco ma almeno sono soddisfatto”.
APPROFFITTAVA DEL FRATELLO IN CARCERE PER TORMENTARE LA COGNATA, ARRESTATO
L’anno scorso a Comiso, a Pasqua, era stata sfiorata la tragedia quando un uomo era stato arrestato dalla Polizia per aver tentato di ammazzare il proprio fratello a colpi di fucile dopo un litigio che era scaturito per l’ennesima incomprensione tra i due uomini. Biagio Giannì del 1940, non era però pago dell’arresto del fratello e appena qualche giorno dopo aveva iniziato a litigare anche con la cognata. Molti gli episodi: tagliava la strada all’auto condotta dalla cognata, entrava all’interno del terreno di proprietà del fratello e con la sua vettura impediva il passaggio alla cognata; poi, dopo averle chiesto con rabbia notizie del fratello in carcere, la minacciava e la ingiuriava, danneggiava l’impianto idrico della casa della donna, la la insultava anche in presenza dei figli minori che ormai erano anche loro terrorizzati dallo zio; la pedinava. le dava della prostituta e imolti altri atti del genere. La donna impaurita da tali atteggiamenti persecutori ma non per questo disposta a tacere, sin dall’inizio aveva denunciato l’accaduto agli uomini della Polizia di Stato.Il comportamento ripetuto e reiterato del Giannì Biagio aveva ingenerato nella cognata un fondato timore per l’incolumità propria e soprattutto per quella dei due figli minori e l’aveva altresì costretta a cambiare le abitudini di vita, inducendola a limitare le uscite da casa per evitare di incontrare l’indagato. Denunciato per stalking con il divieto di asvvicinarsi alla donna aveva continuato a perseguitarla. Ora sono scattati gli arresti domiciliari.
ALBERI DA POTARE A MARINA DI RAGUSA
Il consigliere comunale Angelo Laporta denuncia lo stato del verde pubblico nella frazione rivierasca con la presenza di alberi le cui radici infestanti producono danni alle abitazioni limitrofe, circostanza che comporta la presentazione, con una certa frequenza, di istanze di risarcimento a palazzo dell’Aquila. “In alcuni casi – afferma Laporta – le fronde di alberi contrapposti, situati sui lati opposti della stessa arteria stradale, si uniscono quasi a formare una sorta di arco verde. E dire che l’assessore al ramo, Salvatore Corallo, aveva chiarito che se ne sarebbe interessato, promettendo un intervento rapido, per la rimozione degli alberi incriminati. Ma quello che crea più fastidio è l’invasione nelle abitazioni dei vari residenti. Le radici, infatti, così come avevamo denunciato in passato, sono parecchio infestanti. Le radici in alcuni casi, si sono insinuate talmente a fondo da causare delle crepe nei muri. E, inoltre, la potatura non viene effettuata non si sa neppure ormai da quanto tempo. Torniamo, dunque, a chiedere l’intervento del Comune nelle vie in cui insistono questi alberi da rimuovere il prima possibile: via Brin, via Vasco De Gama, via Del Mare, via Duilio, via Portovenere, via Caboto e piazzale Padre Pio”.
Carabinieri: tre arresti per detenzione di stupefacente ai fini di spaccio
Mercoledì sera i Carabinieri hanno tratto in arresto tre persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Si tratta di Slama Habib, classe 1968, tunisino residente a Santa Croce Camerina, agricoltore, con precedenti penali in materia di stupefacenti, Aboubaker Jamel, classe 1994, tunisino residente a Santa Croce Camerina, agricoltore e Aboubaker Alaa, classe 1992, tunisino residente a Santa Croce Camerina, agricoltore. I carabinieri hanno scoperto che i tre soggetti, oltre al loro lavoro abitudinario in agricoltura, erano dediti a rifornire gli spacciatori della zona di ingente quantitativo di stupefacente del tipo hashish. Infatti, nella serata di ieri sono stati fermati all’interno di un fondo agricolo in possesso di kg. 3 di hashish suddivisa in panetti da gr. 100 ciascuno per un totale di 30 panetti di stupefacente. ciascun panetto sequestrato riportava impresso a fuoco la scritta “happy”. I tre tunisini sono stati tradotti presso il carcere di Ragusa.
Violenta lite: ispicese aggredisce a colpi di coltello due tunisini, arrestato dai Carabinieri
I Carabinieri hanno arrestato Paolo Iozzia, classe ’75, originario di Ispica, con l’accusa di lesioni personali aggravate e minaccia, oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale e porto di armi. Ricoverato all’Ospedale “Maggiore” di Modica il tunisino accoltellato. Al culmine di una lite per futili motivi, ha aggredito prima verbalmente e poi fisicamente con calci e pugni, anche con un coltello, due cittadini tunisini, padre e figlio, causandogli delle lesioni. Inoltre, durante l’intervento dei Carabinieri, ha rivolto frasi oltraggiose e di minaccia all’indirizzo dei militari, opponendogli poi resistenza con spinte e lancio di oggetti. Tutto è iniziato intorno alle 17 quando lo Iozzia si avvicinava ad un cittadino tunisino che stava facendo la fila in un esercizio commerciale ed iniziava ad aggredirlo verbalmente sostenendo che lo doveva fare passare avanti. Poco distante dal fatto, si trovava il figlio del cittadino tunisino che, visto il padre in difficoltà, accorreva in aiuto ma, anche lui, veniva aggredito fisicamente da Iozzia che, dopo aver estratto un coltello dalla propria tasca, ha sferrato un fendente allo straniero ferendolo al braccio, dandosi poi alla fuga. I due tunisini guariranno in poche settimane.
MODICA TASSA TARI, IL PD CHIEDE LA RESTITUZIONE DEI SOLDI AI CITTADINI
“Prendiamo atto dell’onestà intellettuale dell’assessore al bilancio che a seguito della segnalazione dei nostri consiglieri ha riconosciuto l’errore di calcolo nelle bollette della Tari nella parte relativa alle pertinenze. Le tariffe delle pertinenze erano state parificate a quelle dell’abitazione con un conseguente ingiusto aggravio di tassazione a carico dei cittadini”. così il partito democratico di Modica che aggiunge: “Tuttavia, non concordiamo per nulla con la soluzione che l’Amministrazione intende perseguire ossia quella di restituire le somme percepite in più detraendole dalla tassa dovuta per il 2015. Non riteniamo per nulla corretto, né moralmente né giuridicamente, che a fronte di somme puntualmente pagate, l’amministrazione si arroghi questa sorta di diritto di ritenere somme altrui illegittimamente percepite o, dato il periodo di crisi economica, scippate dalle tasche dei cittadini. La tari è interamente destinata alla copertura finanziaria del servizio della raccolta dei rifiuti e vincolata ai soli costi di esso senza possibilità di altri impieghi: quindi, se la legge è stata rispettata, l’eccedenza di tassa percepita si trova per intero e immediatamente disponibile nelle casse comunali. Come Pd chiediamo pertanto che le somme percepite in più siano restituite senza dilazione alcuna ai cittadini”.
RAGUSA, CONTROLLI SU CHI CHIEDE L’ELEMOSINA
Il Comando della Polizia Municipale informa che ha proceduto nel centro storico di Ragusa all’identificazione di un questuante di cittadinanza rumena. Si precisa che dal punto di vista normativo, l’articolo 670 del Codice penale è stato depenalizzato da anni, mentre resta il reato, punibile con l’arresto, di avvalersi di minori di quattordici anni o “di simulare deformità e adoperare altri mezzi fraudolenti per destare pietà”. Fermo restando che la Polizia Locale continuerà a svolgere il predetto servizio, si invitano anche i cittadini a voler segnalare la fattispecie di questuanti che nel svolgere tale attività adottino comportamenti contrari alla comune convivenza civile. Il Vicesindaco e Assessore al ramo Massimo Iannucci nel prendere atto dell’attività svolta – ha invitato il Comando di Polizia Municipale ad intensificare l’attività al fine di salvaguardare la sicurezza urbana e civile convivenza.
RUBAVA ALL’INTERNO DI UN NEGOZIO, DENUNCIATO DALLA POLIZIA
La Polizia di Modica ha denunciato un uomo che venerdì scorso aveva tentato di rubare articoli da un negozio. E’ stata la responsabile del negozio, situato nel centro storico di Modica, a chiamare la Volante dopo che aveva sorpreso un uomo che si era nascosto la merce addosso per poi provare ad uscire tranquillamente dal negozio senza pagare. I poliziotti hanno trovato il ladro con la refurtiva addosso. Condotto in Commissariato è stato deferito in stato di libertà alla Procura di Ragusa. L’’uomo, privo di qualsiasi documento di identità, è un extracomunitario di origine marocchina, D.K. di anni 40, irregolare in Italia e, quindi, privo di permesso di soggiorno. Per lo straniero è stato emesso un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale.
ARRESTATI 3 STRANIERI SORPRESI CON OLTRE 300 METRI DI CAVI ELETTRICI RUBATI
A Vittoria, in Contrada Marangio, i carabinieri hanno sorpreso tre uomini intenti a bruciare cavi elettrici dell’alta tensione per la pubblica illuminazione, da cui avrebbero ottenuto rame, il cosiddetto “oro rosso”, destinato ad essere rivenduto al mercato nero. Sono finiti così in manette tre incensurati di varie nazionalità: Ciubotaru Ioan, 55enne di origine rumena; Ram Lubhaya, 41enne di origine indiana; Wlodek Dariusz Jan, 55enne di origine polacca. Al momento del fermo di polizia giudiziaria, i tre sono stati trovati in possesso di oltre 300 metri di cavi elettrici dell’alta tensione, per un totale di oltre 100 kg di rame che avrebbero poi ceduto illegalmente a terzi.I tre, condotti presso la caserma di via Garibaldi, dove sono state espletate le formalità di rito, sono stati successivamente ristretti presso la Casa Circondariale di Ragusa a disposizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale ibleo, dottoressa Monica Monego, dinanzi alla quale dovranno rispondere dei reati di ricettazione aggravata e di smaltimento illecito di rifiuti speciali con emissioni diffuse in atmosfera di polveri: la combustione di materie plastiche, infatti, provoca lo sversamento nel terreno di liquidi e sostanze altamente nocive, quali le diossine e i policlorobifenili, che possono inquinare il suolo e le relative falde acquifere, mentre nell’aria si liberano idrocarburi policiclici altamente inquinanti.