La sezione territoriale iblea dellUnione Italiana Ciechi denuncia che “con un tratto di penna dal mese di Gennaio 2018 e con atti amministrativi poco meditati il sostegno extrascolastico degli alunni minorati della vista frequentanti la scuola dell’obbligo è stato delegato ai singoli comuni, in corso d’anno scolastico, senza peraltro che gli uffici comunali medesimi preposti avessero nessuna preparazione e nessuna competenza in merito”. “Le famiglie – prosegue il presidente Uic Salvatore Albani – si sono trovate improvvisamente disorientate, sbigottite e danneggiate: da un giorno all’altro, contrariamente a quanto il Libero Consorzio Comunale aveva promesso, col nuovo anno gli operatori domiciliari dei servizi scolastici diretti agli alunni minorati della vista della scuola dell’obbligo non sono più in servizio, anche perché, con la sola eccezione del Comune di Comiso (???), gli altri Comuni interessati non hanno potuto né assicurare né garantire i servizi domiciliari extra-scolastici per incompetenza istituzionale e gestionale: in tutto ciò ovviamente i soggetti danneggiati sono gli alunni minorati della vista della scuola dell’obbligo che, in provincia di Ragusa, dal mese di gennaio 2018, non hanno più nessun tipo di sostegno scolastico. D’altra parte si ribadisce e si sottolinea che in atto nessun provvedimento legislativo vigente demanda ai Comuni specificatamente l’assistenza extra scolastica degli alunni disabili sensoriali”. L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha cercato di rassicurare le famiglie, ma col passare dei giorni si è resa conto, con profonda amarezza, che nulla si muove e che forse solo una forma forte di protesta civile delle famiglie interessate può richiamare l’attenzione sulla gravità dell’accaduto.
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L’AREA A VERDE ATTREZZATO DI VIA PAOLO STOPPA DIMENTICATA PER QUATTRO ANNI DAL COMUNE DI RAGUSA
“Una miniforesta tra le abitazioni di contrada Bruscé. Dopo le segnalazioni da parte di alcuni residenti, mi sono recato in zona e ho potuto appurare come la situazione sia peggiore di quella che mi è stata descritta”. A sottolinearlo è il consigliere comunale del Movimento Civico Ibleo, Gianluca Morando, il quale fa riferimento allo stato di incuria in cui versa quello che un tempo era lo spazio a verde attrezzato di via Paolo Stoppa, quasi all’incrocio con via Australia. “Mentre adesso – spiega Morando – si è trasformato in qualcosa di davvero indescrivibile. Le siepi sono cresciute a dismisura affiancate da sterpaglie di ogni tipo che, in caso di incendio, rischiano di prendere fuoco in un soffio, creando qualche apprensione alle dimore che sorgono proprio di fronte”. “Ma al di là di questo – continua Morando – è davvero incredibile che, dopo quattro anni di amministrazione Piccitto, da queste parti non si sia visto neppure un operaio del Comune. Possibile che politicamente la giunta municipale abbia deciso di trascurare volutamente questa zona? Oppure si è trattata di una semplice, seppur grave, dimenticanza? Nell’attesa che qualcuno possa sciogliere questi interrogativi, sollecitiamo l’assessore alle Manutenzioni, Salvatore Corallo, a fare quattro passi da queste parti e a rendersi conto di persona di come la situazione complessiva sia tutt’altro che semplice. Ragusa è sempre più invasa dalle sterpaglie”.
L’AREA ESTERNA DELLA BIBLIOTECA CIVICA DI RAGUSA RIDOTTA IN PESSIME CONDIZIONI
“Si taglia ormai a fette l’indignazione dei ragusani per il poco decoro con cui sono curati alcuni degli spazi che potremmo definire cruciali della vita cittadina. Uno tra questi è senz’altro la biblioteca civica “Giovanni Verga”. Qui, nell’area esterna, così come è stato segnalato da un cittadino sui social, un operaio del Comune non si vede chissà da quanto e l’intero sito versa in un degrado imbarazzante”. A sottolinearlo è il presidente dell’associazione “Ragusa in Movimento”, Mario Chiavola, che denuncia la precarietà dello stato in cui si trovano alcune zone della città. “Non è possibile andare avanti in questo modo – continua Chiavola – a maggior ragione adesso con tutti questi turisti in giro per la città. E poi, proprio dinanzi alla biblioteca, luogo simbolo della cultura per eccellenza, i cui spazi esterni, piuttosto, dovrebbero essere tirati a lucido. Ho sinceramente provato vergogna, da ragusano, per quanto ho avuto modo di vedere. E’ indispensabile prendere qualche provvedimento immediato. Non si può lasciare tutto così com’è, come se nulla fosse. Invito l’amministrazione comunale a passarsi una mano sulla coscienza, a verificare le eventuali mancanze e ad intervenire al più presto. Non ci sono dubbi sul fatto che questa vicenda della mancanza di manutenzione stia sfuggendo di mano all’ente di palazzo dell’Aquila. Servono interventi massicci. Non ci si può più girare dall’altra parte come se niente fosse”.
Marina di Ragusa: sporcizia nella piazzetta di via Nicolas Green
Riceviamo e pubblichiamo una dichiarazione del consigliere comunale Angelo La Porta del Movimento Insieme: “A cosa è servito aver riqualificato dopo anni di attesa, la piazzetta di via Nicolas Green a Marina di Ragusa quando poi viene tenuta in uno stato si totale abbandono ed incuria dal punto di vista igienico? E’ una domanda che pongo a me stesso ma soprattutto a chi di competenza, iniziando dall’amministrazione Piccitto, per finire a chi gestisce il servizio di pulizia nel comune di Ragusa, visto che da parecchio tempo nessuno minimamente si degna di provvedere alla pulizia quotidiana del sito. Io penso che va bene ed è giusto pulire le spiagge della frazione quotidianamente, va bene pulire i due lungomari quotidianamente, va bene pulire la pista ciclabile quotidianamente, va bene pulire le zone centrali della frazione, ma anche giusto e doveroso ricordarlo al Sindaco Piccitto, all’assessore all’Ecologia Zanotto ed ai vertici della ditta Busso, che Marina di Ragusa non è solamente il centro, ma comprende anche la parte superiore del centro storico assieme a Punta di Mola, Santa Barbara, Villaggio Gesuiti, contrada Gaddimeli, contrada Santa Maria degli Angeli, contrada Mangiabove, contrada Cirasella, contrada Gatto Corvino, contrada Camemi, contrada Principe, Villaggio Duemila, contrada Castellana Nuova e Vecchia, dove vi abitano cittadini ragusani che pagano profumatamente le tasse comunali compresa la Tari (Tassa sui rifiuti solidi urbani). Non si riesce a capire perché non si è provveduto a rimuovere questi rifiuti dalla piazzetta Nicolas Green, nonostante le tante segnalazioni fatte dai residenti della zona. Si spera e lo sperano soprattutto i residenti che al più l’area venga pulita e che giornalmente qualcuno provveda alla dovuta pulizia”. Firmato Angelo La Porta consigliere comunale di Ragusa del Movimento Insieme
Festinsieme a Marina di Ragusa, le casette di Natale a Luglio un pugno in un occhio!
Riceviamo da un residente di Marina di Ragusa e pubblichiamo. “L’iniziativa Festinsieme, svoltasi a Marina di Ragusa nell’ultimo fine settimana (14-16 Luglio), si poneva questo obiettivo: Festinsieme avrà come finalità specifica quella di esaltare le bellezze del nostro territorio attraverso eventi di intrattenimento e spettacolo. (Fonte: pagina FB ufficiale dell’evento). Preferisco evitare di riflettere sulla qualità degli eventi “artistici” organizzati per l’occasione. Né tantomeno sono preparato abbastanza da capire il loro legame con le bellezze del territorio. Un elemento in particolare però è stato un pugno in un occhio. Un pugno lungo un weekend. Nella Piazza della Torre, antistante piazza Duca degli Abruzzi, sono state allestite delle casette in legno. Sì proprio loro! Quelle simpatiche casette da fiera natalizia. Non il massimo da vedere su un lungomare di luglio. Però, quante polemiche, sono lì per presentare le eccellenze del territorio, direte voi. E invece no, a destreggiarsi al loro interno c’erano rivenditori di scope elettriche, imbonitori che presentano strumenti miracolosi che taglierebbero in due anche il mare, concessionari d’auto. Tutti prodotti tipici, volti alla valorizzazione del territorio. Queste orride casette hanno occupato gran parte di quell’area, normalmente goduta da turisti e locali, armati di granite e gelati, per una passeggiata in riva al mare. Neanche la passeggiata è così scontata nel centro della nostra bella Marina, perché, ça va sans dire, le orride casette devono essere “alimentate”. La zona pedonale è stata dunque invasa dalle auto che dovevano caricare e scaricare la merce per questo grande evento di promozione delle nostre bellezze. Ovviamente, questa piccola polemica, che prende spunto dalle casette natalizie di Luglio, è intesa a invitare alla riflessione i concittadini sulla qualità degli eventi organizzati per la promozione territoriale e per l’animazione di Marina di Ragusa. Sarebbero auspicabili, sicuramente, eventi più armonici con l’ambiente che li ospita e di un livello adeguato a un centro che sta rivolgendo i suoi sforzi a diventare un polo d’attrazione turistica. Potrebbe essere il caso di attivare alcune delle tante persone preparate presenti sul nostro territorio per creare un coordinamento, un’organizzazione organica, che guidi con competenza e con un minimo di gusto, il programma di eventi estivi a Marina di Ragusa? Questo tipo di scelte, apparentemente senza importanza, riguarda il volto e l’anima con cui Marina vuole presentarsi ai suoi visitatori e ai suoi stessi residenti. Forse, e dico forse, ci vorrebbe più cura e competenza”. Lettera firmata
RAGUSA, PALME APPESANTITE DA FRONDE INGRIGITE IN VIA FIERAMOSCA
“Mi chiedo: ma chi o cosa bisogna aspettare prima di intervenire? Possibile che nessuno si prenda la briga di fare qualcosa? Noi possiamo solo segnalare tutto ciò che non va, anche alla luce delle sollecitazioni che ci arrivano dai cittadini. Ma se l’Amministrazione comunale non si dà da fare, è ovvio che possiamo stare in eterno a mettere in rilievo le pecche della nostra città visto che una risposta concreta non arriva”. E’ il senso della denuncia proveniente dalla consigliera comunale del gruppo Insieme, Elisa Marino, a proposito dello stato in cui versano le palme dello spartitraffico che sorge in via Ettore Fieramosca, all’incrocio con via Australia, alla periferia della città, in una zona residenziale. “Qui un operaio addetto alle manutenzioni – continua Marino – non si vede da chissà quanto. E basta dare una occhiata alle palme in questione per rendersene conto. Le fronde ingrigite sono numerose e sembra che stiano quasi per toccare terra. Tra l’altro, nel caso in cui dovesse esserci vento forte, rischiano di cedere e di finire giù. Dobbiamo proprio attendere che accada qualcosa del genere? Naturalmente, speriamo proprio di no e sollecitiamo l’assessore competente a darsi una mossa e a provvedere in tale direzione”.
ERBACCE SUI MARCIAPIEDI DI VIA CARONIA A RAGUSA
“Che la situazione in città stia diventando esplosiva, per l’incuria che regna sovrana ovunque, è un dato di fatto. Che però ci siano situazioni che, in precedenza, non si erano mai verificate, la dice lunga su quanto la cattiva gestione di questa Amministrazione comunale, per quanto riguarda gli aspetti più semplici, sia arrivata al dunque”. E’ il senso della denuncia politica che arriva dal consigliere comunale del Pd, Mario Chiavola, il quale continua a prendere atto delle numerose segnalazioni che arrivano dai cittadini di Ragusa ormai stanchi della disattenzione nell’ordinaria manutenzione che sembra avere preso il sopravvento nelle frazioni così come nel centro cittadino. “L’ultima indicazione proveniente dai social – afferma Chiavola – arriva da via Caronia, zona semiperiferica di Ragusa, dove l’Amministrazione comunale ha dimenticato di incaricare gli operai all’effettuazione della scerbatura. E così c’è chi scherza sostenendo che se non è possibile andare in campagna, l’Amministrazione comunale ha fatto sì che la campagna arrivasse sino alla città. Invitiamo il Comune a darsi una regolata e a procedere nella maniera più opportuna per eliminare tutte le questioni che, come nel caso di via Caronia, restano ancora irrisolte su più fronti”.
A TUTTO VOLUME, CULTURA MA NON PER TUTTI: ESCLUSI I SORDI
Riceviamo e pubblichiamo “Buon pomeriggio, sono una persona sorda di Biella scrivo alla vostra redazione con l’intento di rendere nota una situazione alquanto spiacevole. L’anno scorso ho partecipato alla manifestazione A tutto Volume perché L’Ente Nazionale Sordi Sezione Provinciale di Ragusa ha reso noto a livello nazionale che sarebbe stato garantito, a proprie spese, il servizio di interpretariato LIS sollecitandone la partecipazione anche alla comunità sorda proveniente da altre regioni d’Italia. Per una persona sorda (purtroppo mi sento ancora oggi costretto a precisarlo) la presenza di un interprete di Lingua dei Segni è requisito essenziale, se non doveroso, per una partecipazione, degna di questo nome, a qualsiasi evento. Dunque, complimentandomi per l’iniziativa, intorno ad aprile, scrissi a “A tutto Volume” per accertarmi che, anche per l’edizione ’17, fosse stato previsto ancora il servizio. Non ricevendo alcuna risposta e non trovando nessuna indicazione nelle varie locandine pubblicate, ho dedotto che nel loro ricco programma fosse venuto meno l’interesse per la mia presenza. Comprenderete di certo che, quando al significato di “sordità” viene tacitamente associato il sinonimo di “esclusione”, sento la necessità di “gridare a gran voce” la mia disapprovazione sperando che questa possa giungere oltre il mio personale dispiacere. Se i libri sono Patrimonio dell’Umanità, la cultura è Patrimonio dell’umanità, la vostra splendida Ragusa è stata riconosciuta come tale: tutto questo ben dire potrà trovare reale attuazione solo quando si assumerà che l’accessibilità è la vera “essenza” dell’Umanità. Grazie per questo minuto di attenzione”. Lettera firmata
Associazione VivIbla, nel quartiere barocco di Ragusa invivibilità aggravata e continuata
L’associazione di cittadini residenti a Ibla rivendica il diritto di vivere nel proprio quartiere diventato oggetto di abusi di ogni sorta per la quale le più elementari regole del vivere civile sono costantemente disattese. “Sono sotto gli occhi di tutti – scrive l’associazione – le difficoltà che devono affrontare ambulanza e mezzi dei vigili del fuoco oltre che in entrata e in uscita anche dentro Ibla a causa delle strade tipiche del quartiere e della presenza di auto e di pedane ovunque posizionate soprattutto agli angoli delle strade e presso gli incroci. In maniera particolare la via Orfanotrofio e aree limitrofe in cui pedane, de hors, piante, insegne, più o meno regolamentate presenti agli angoli della strada, sui marciapiedi, la fanno da padrone; il divieto di sosta h 24 che va da piazza Pola a via Torrenuova continuamente violato, con la perenne sosta di auto mai sanzionate. Per non parlare poi della circonvallazione, tutti i giorni preda di parcheggio selvaggio dei numerosi pullman che, prima giungono allo slargo del SS. Trovato tutti insieme cercando di fare inversione di marcia (seppur vietato dal codice della strada) e dopo, sempre lì, scaricano i turisti, bloccando di fatto l’ingresso al quartiere, per poi andare a parcheggiare più avanti in doppia o tripla fila occupando, oltre il parcheggio loro riservato assolutamente inadeguato, anche una delle due corsie di marcia, spesso in piena curva”. “Chiediamo – prosegue VivIbla -, il diritto di poter usufruire dei marciapiedi i quali sono quasi tutti invasi, contro qualunque regola, da panchine, tavoli, sedie, pedane, insegne sandwich e persino da bidoni della spazzatura, maleodoranti, mai lavati e disinfettati e che sono oggetto di scherno dei turisti, stupiti da simile visione. Gli stessi risultano posizionati persino davanti alle facciate delle chiese in barba a qualunque parvenza di decoro pubblico che una città patrimonio dell’Unesco dovrebbe mantenere. Persino il portale San Giorgio risulta sponsorizzato da una tabella sandwich”. L’associazione di cittadini residenti a Ibla rivendica “il diritto al riposo e a poter stare con le finestre aperte. Quante volte siamo costretti a chiamare i Vigili Urbani o i Carabinieri per richiedere che venga abbassato il volume della musica prodotta nel localino di turno che organizza feste abusive fino alle tre di notte! Lo stesso puntualmente la settimana dopo riattacca la musica a volume ancora più alto, in barba a tutte le leggi ed i regolamenti, tanto sa che nessuno lo perseguirà. A Ibla, terra di nessuno, alcuni si sentono liberi di fare quello che vogliono, si appropriano della strada, degli slarghi, a volte recintandoli abusivamente, per organizzare feste e baccanali di ogni sorta. Tutto é lecito, tutto é possibile, alla faccia di chi vive la propria vita nelle case accanto che nonostante i lutti, le malattie, la propria stanchezza, è costretto a partecipare alla festa perenne”.
RAGUSA, IN VIA MONTE AMIATA SIEPI COPRONO I MARCIAPIEDI
“Via Monte Amiata è un’altra zona di Ragusa alle prese con una pesante incuria oltre che con la mancanza di decoro. Circostanza ancora più grave, se vogliamo, perché ci troviamo a due passi da una frequentata sede scolastica, quella della Palazzello”. E’ la consigliera comunale di Insieme, Elisa Marino, a spiegare come stanno le cose. “Siamo in presenza – sottolinea – di una zona attrezzata a verde. Solo che il verde, così come accade, ormai, in molte parti della nostra città, non viene potato chissà da quanto tempo. E le siepi sono diventate così ingombranti da occupare quasi tutto il marciapiede, di fatto intransitabile dai pedoni”.
RAGUSA, IN VIA TRENTO E NELLA PIAZZETTA MONS. AREZZI E’ DA ANNI CHE I CITTADINI NON VEDONO UN TOSAERBE
“Potrebbe anche essere comprensibile, sebbene non giustificabile, un minimo di disattenzione nelle zone periferiche. Ma abbandonare completamente a loro stessi i marciapiedi e le aree attrezzate a verde del centro storico superiore è uno stillicidio che quest’Amministrazione comunale continua a consumare a discapito non solo dei residenti della zona ma anche dei numerosi visitatori che, ormai, affollano la nostra città”. A dirlo è il consigliere comunale del Pd di Ragusa, Mario Chiavola, dopo avere verificato la condizione di degrado in cui versano alcune delle zone in questione. “Mi hanno chiamato alcuni cittadini – chiarisce Chiavola – per controllare sul campo il tenore delle loro denunce. Mi sono recato in zona e ho potuto constatare, ad esempio, come sui marciapiedi di via Trento da anni non si veda un tosaerbe e gli stessi risultino coperti da una patina vegetale. Inoltre, in condizioni non certo migliori versa la piazzetta mons. Arezzi dove la presenza di sterpaglie nei quadrati a terra in cui sorgono gli alberi la dice lunga sulla disattenzione nutrita dall’Amministrazione comunale nei confronti di questa zona della città. Mi auguro che, adesso, ci si possa dare da fare e che sia avviata una intensa azione di scerbatura. Purtroppo, continuiamo a prendere atto di come la disattenzione nei confronti del decoro sia consistente e persistente. E’ fin troppo evidente il rammarico dei cittadini che abitano sul posto e che esprimono il loro disappunto per come è gestita la manutenzione delle aree a verde”.
LE ZONE A VERDE ATTREZZATO DI MARINA DI RAGUSA SONO TUTTE PIENE DI STERPAGLIE
“Voglio fornire un mio piccolissimo contributo in ordine alla mancanza di decoro che investe da vicino buona parte della città. Purtroppo, venerdì sera, a Marina di Ragusa, al lungomare Andrea Doria, alcuni segnalatori sui social mi hanno fatto notare che, a dispetto di quanto sostenuto in questi giorni dall’Amministrazione comunale, c’è ancora parecchio da fare per rendere pronta la frazione rivierasca all’arrivo della stagione estiva”. Lo dice il consigliere del Movimento Civico Ibleo, Gianluca Morando, che mette in evidenza la presenza di sterpaglie nelle zone a verde attrezzato che delimitano il marciapiede del lungomare. “Davvero una carenza evidente – continua Morando – che denota la presenza di punti deboli nella programmazione e nella pianificazione. In una zona centrale come questa, non ci facciamo bella figura se le aiuole si presentano in questo modo. Mi si potrà obiettare che questa non è la madre di tutti i problemi. E di certo non lo è. Ma presentarsi con questo biglietto da visita a turisti e villeggianti, per non parlare dei residenti, non rende onore a una realtà che si fregia della Bandiera blu e che vuole proporsi come capitale dell’intrattenimento lungo la costa iblea. Bisognerebbe eliminare se possibile tutte le sbavature. Cominciando proprio da queste”.
RAGUSA, IN VIA DELLE MINIERE ERBACCE CRESCONO
“Tra le segnalazioni che i cittadini ci hanno inoltrato in questi giorni, c’è ancora quella irrisolta di via delle Miniere che, con il trascorrere dei mesi, sta raggiungendo livelli davvero esagerati per quanto riguarda il degrado, la presenza di sterpaglie e la sporcizia”. Ad evidenziarlo è il presidente dell’associazione politico-culturale Ragusa in Movimento, Mario Chiavola, il quale sottolinea che non si capisce bene di chi sia la responsabilità. “Insomma – afferma Chiavola – ci rivolgiamo al Comune per sollecitare la risoluzione di questa intricata vicenda. Chi deve intervenire? Chi transita da quelle parti non può fare a meno di rendersi conto che la strada che collega il centro cittadino con il polo cementiero e chimico si è trasformata in una diramazione viaria che sembra introdurre a una foresta più che a una città. I binari che affiancano la sede stradale, inoltre, sono sommersi da erbacce che dovrebbero essere eliminate, fermo restando che le traversine non sono più utilizzate da tempo per il passaggio di mezzi ferroviari. L’incrocio con via Martoglio, però, risulta essere molto transitato per la presenza di numerosi uffici oltre che di attività commerciali. Mentre non dimentichiamo che nei pressi insistono pure gli uffici della Questura quindi un minimo di decoro in più non guasterebbe. Questa strada non vede un tagliaerba da almeno tre-quattro anni. Ecco perché la situazione è diventata così critica. Ed ecco perché si rende necessario un intervento repentino”.
LA PIAZZETTA SIMONE DIFRANCO A RAGUSA RIDOTTA MALISSIMO
“Avevo chiesto attenzione e, purtroppo, non è arrivata. Ma è chiaro che è insopportabile quello che accade per opera di chi, vandalizzando quest’area, non dimostra di rispettare minimamente la memoria di un ragazzo, morto tragicamente, a cui questo spazio era stato dedicato, su mia richiesta, nel dicembre del 2014”. A denunciarlo è la consigliera comunale Elisa Marino a proposito della piazzetta Simone Difranco che sorge in via Mongibello, a due passi dalla scuola Palazzello. “Purtroppo, nel tempo – sottolinea Marino – a causa di una certa disattenzione dell’Amministrazione comunale e soprattutto per l’inqualificabile comportamento di alcune persone assolutamente da biasimare, le quali non trovano di meglio da fare se non distruggere tutto quello che capita loro sotto tiro, lo spazio, tra l’altro attrezzato, con alcuni giochini per bambini, è in pieno degrado. All’interno c’è anche un palo della toponomastica cittadina abbandonato dopo che, evidentemente, è stato abbattuto da qualche malintenzionato. E poi le condizioni in cui è ridotto l’intero spazio risultano essere veramente desolanti. Sembra sia passato un ciclone. Tutto distrutto. Per non parlare di sporcizia varia e delle scritte sui muri. In attesa che si possano prendere provvedimenti nei confronti di chi non tiene nella minima considerazione il bene pubblico, tra l’altro, oltraggiando, in questa assurda maniera, la memoria di Simone, chiedo all’Amministrazione comunale di provvedere a sanare il più possibile questo disagio e di pensare ad installare, qualora non sia già in programma, delle telecamere di sorveglianza che consentano di dissuadere chi ha brutte idee in mente e di individuare i responsabili di azioni comunque da condannare. Ringrazio chi ha segnalato sui social questo disastro. E mi auguro che ciò contribuisca a fare adottare i provvedimenti che si rendono necessari”.
DEGRADO IN VIA CARDUCCI, ALL’INCROCIO CON VIA SOFOCLE, A RAGUSA
“La piazzetta che sorge all’incrocio tra via Carducci e via Sofocle è uno degli altri esempi, in città, in cui il degrado e la sciatteria la fanno da padrone. Per questo sollecitiamo l’Amministrazione comunale a fare di più dal punto di vista della creazione di quel decoro che si rende necessario soprattutto in queste zone densamente abitate di Ragusa”. A dirlo è il consigliere comunale del Movimento Civico Ibleo, Gianluca Morando, dopo avere raccolto le ennesime segnalazioni da parte di cittadini che manifestano tutta la propria indignazione per lo stato in cui versano le aree attrezzate della città. “Eppure basterebbe solo un poco di olio di gomito – continua Morando – e un supplemento d’attenzione nel verificare quali sono le aree che, come in questo caso, hanno bisogno soltanto di qualche attenzione in più. Qui è fin troppo evidente che l’eliminazione delle sterpaglie non avviene chissà da quanto tempo mentre le panchine sono nel degrado. Per non parlare della presenza di sporcizia di ogni genere. Il verde avrebbe bisogno di essere ripulito da presenze fastidiose, vale a dire spazzatura di ogni genere. L’auspicio è che, almeno, queste nostre segnalazioni possano servire all’Amministrazione comunale a verificare tutto ciò che non va e ad intervenire di conseguenza. Lo ribadisco. Non è possibile lasciare la città in queste condizioni”.
PEGGIORANO SEMPRE DI PIU’ LE CONDIZIONI DEL PARCO GIOVANNI PAOLO II A RAGUSA
“Non riteniamo sia ammissibile attendere sino al 31 maggio, data in cui termina la consultazione on line per conoscere quale destinazione riservare al City, prima di avviare una prima sommaria sistemazione del parco Giovanni Paolo II. Non so da quanto tempo il sindaco non metta piede da queste parti. Posso, però, assicurargli che il degrado continua ad avanzare. E certo non si può mettere la testa sotto terra come gli struzzi. E’ necessario fare qualcosa. E al più presto”. Lo dice la consigliera comunale di Insieme, Elisa Marino, dopo avere raccolto numerose segnalazioni in proposito e dopo avere verificato sul campo la situazione di difficoltà. “Le zone a verde – continua – non si possono più definire tali. Chi usa quegli spazi come zona per lo sgambettamento dei cani è circondato da una situazione indecorosa. I cespugli che nascono ovunque, pulizia inesistente, non uno straccio di attenzione per cercare di recuperare quello che un tempo era un fiore all’occhiello della nostra città. Per non parlare di alcune frequentazioni del parco, oltre che della vicina Villa Margherita, che, secondo chi mi ha inoltrato queste segnalazioni, risultano essere abbastanza equivoche”. Marino spiega che il degrado riguarda anche altre zone del centro storico superiore. “I lavori che tardano a partire in alcune aree, mentre in altre, come in via Ecce Homo, sono già stati avviati – continua la consigliera comunale – hanno ridotto tutto il centro storico superiore, già alle prese storicamente con problemi non semplici, in una sorta di area franca all’incontrario, in cui sta succedendo, purtroppo, di tutto”.
Lamentela a Tele Nova
RAGUSA, LAMENTELA PER LA MANCATA POTATURA IN VIA NATALELLI
“Non ci sono dubbi. C’è qualcosa che non va nella gestione del servizio di potatura in città. Si moltiplicano, infatti, le segnalazioni nelle zone periferiche, così come in quelle del centro storico, di Ragusa. Anche alla nostra associazione sono arrivate alcune segnalazioni che ci lasciano perplessi sulle motivazioni per cui, seppur a maggio inoltrato, non si è provveduto ancora ad avviare la scerbatura delle siepi che sorgono alle basi degli alberelli in varie zone della città”. A dirlo è Mario Chiavola a nome dell’associazione politico-culturale Ragusa in Movimento. Chiavola, in particolare, fa riferimento alla via Natalelli dove, proprio nello spazio antistante un ufficio pubblico, il Genio Civile, la presenza di queste sterpaglie, oltre a rappresentare un fastidio per gli avventori, costituisce un elemento negativo sul piano del decoro e dell’immagine. “Bisognerebbe pianificare – continua Chiavola – con maggiore attenzione questo aspetto. Anche perché voglio ricordare che proprio di fronte sorge l’area di sosta degli autobus turistici e, soprattutto in questo periodo, quotidianamente scendono dai pullman decine e decine di visitatori che certo si trovano di fronte uno spettacolo non proprio esaltante. Auspichiamo, quindi, che il Comune solleciti chi di competenza per eliminare questo disagio sinceramente insopportabile”.
RAGUSA, LAMENTELA PER I TOTEM INFORMATIVI PER I TURISTI CHE FUNZIONANO MALE
“Segnalo all’Amministrazione comunale che il funzionamento dei totem turistici installati in alcune zone nevralgiche della città va tarato meglio perché di recente gli stessi sono risultati disattivi”. A sostenerlo è il consigliere comunale del Movimento Civico Ibleo, Gianluca Morando, il quale aggiunge che “non per spirito polemico, ma per evitare magre figure con chi usufruisce del suddetto servizio, è opportuno che lo stesso possa garantire le dovute risposte a chi lo consulta. Se poi, invece, i totem risultano spenti, è chiaro che non abbiamo garantito quel supporto informativo che i visitatori si attendono”. Morando sottolinea che domenica scorsa ha avuto modo di verificare di persona come il totem installato all’ingresso del Giardino Ibleo, nel quartiere barocco, non funzionasse. “Ed è inutile evidenziare – prosegue il consigliere – che in una giornata del genere, con numerose presenze, il totem avrebbe potuto rappresentare un valore aggiunto per l’offerta turistica della nostra città. E lo stesso, tempo addietro, è accaduto anche con il totem di via Roma, quello installato accanto all’ascensore, che, invero, in questi ultimi giorni sta funzionando. Quindi, è opportuno che si intervenga presso chi di competenza per chiedere spiegazioni e fare in modo che la funzionalità dei totem possa essere assicurata a maggior ragione con l’arrivo dell’estate quando il numero dei turisti è destinato sempre di più ad aumentare”.
RAGUSA, PALME DA SFRONDARE IN VIA FIERAMOSCA
Lo spartitraffico di via Ettore Fieramosca, all’incrocio con via Asia, quasi all’uscita della città, dove erano state installate alcune palme, e che sorge in una zona residenziale, è stato completamente dimenticato. Le palme, infatti, non vengono potate da anni. E le fronde più vecchie rischiano di creare qualche problema di troppo e di rovinare a terra”. La segnalazione arriva dal presidente dell’associazione politico-culturale “Ragusa in Movimento”, Mario Chiavola, sollecitato in proposito da alcuni residenti. “La piazzola dello spartitraffico, abbastanza estesa – chiarisce Chiavola – per fortuna non è frequentata da numerose persone durante il periodo invernale. Ma ora che le temperature si stanno alzando, sono sempre di più quanti, magari praticando jogging, transitano da queste parti. E perché bisogna correre il rischio che una delle fronde si stacchi finendo in testa a qualcuno dei passanti? Sarebbe auspicabile che il Comune desse l’incarico alla ditta che se ne occupa perché provveda a sfrondare le palme” .