Un po’ di ritegno, mister Dipasquale! Non riusciamo a stargli dietro. In una nota di Crocetta risulterebbe che il nostro ex sindaco sia un esponente del Pd ragusano. Lo scrivono ufficialmente annunciando una conferenza stampa a Palermo. Le cose sono due: o questo Crocetta è tonto e non sa chi si è messo dentro, o il nostro ex sindaco è un gran bugiardo e chissà cosa racconta in giro. Si è capita una cosa: la scalata deputatizia per Nello Dipasquale è faticosa assai, bisogna inventarsene di tutti i colori. Sino a qualche giorno fa diceva che voleva candidarsi solo se si doveva misurare come presidente della Regione con i movimenti rivoluzionari territoriali capeggiati da Zamparini, ora risulta essere dirigente del Pd. “Mica siam nati ieri, e abbiamo il ciuccio in bocca” – direbbe Bersani che, siamo certi, di questo sindaco del sud non ne ha mai sentito parlare. L’unico clamore nazionale si ebbe con Fini quando si vantava che la destra aveva conquistato un capoluogo come Ragusa celebre per il cacio ed il petrolio. Altri tempi; ora – come dice Totò – è meglio buttarsi a sinistra. Insomma Rosario il gelese è per la raccolta indifferenziata. Stavolta però si sta caricando un bel bidone, perchè alla fine la macchina da guerra vantata dal Dipasquale si riduce alle due liste civiche rappezzate con gli scarti del PdL e riciclate in Territorio, una roba che non arriva nemmeno a Santa Croce dove si sono tutti defilati. E gli esponenti del Pd, quelli veri, che fanno? Soffrono, sono disperati, vogliono lottare, ma non c’è niente da fare perchè Dipasquale gli ha fatto girare la testa a questo Crocetta raccontandogli la balla dei 20 mila voti, e quindi il gelese non lo molla anche se dovesse scoprire che l’ex sindaco ha un passato comunista da mangiatore di bambini. Abbiamo allora, nell’ordine: Crocetta fregato da Dipasquale perchè non sa del contraccolpo ossia dei voti che perderà a sinistra; il Pd fregato da Dipasquale perchè ha perso la faccia; Giovanni Cosentini che, fregato dalla storia, non sarà candidabile nè dalla sinistra nè dalla destra e che si ritrova cacciato dal Pid, che è tutto dire; Zamparini che se ne fotte di essere stato fregato da Dipasquale perchè a conti fatti è meglio così. Nel frattempo il Pd ha preparato una bolla di condanna a Dipasquale per tentare di circoscrivere il danno nella speranza che Crocetta torni indietro. Inutile, la forza del dissenso varrà solo al momento del voto se per Fava, qui a Ragusa città, il consenso schizzerà in alto, e comunque sarebbe troppo tardi.
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Italia dei Valori, la verità su Nello Dipasquale
“Da 15 mesi a questa parte è stato un tormentone: si dimette, no non si dimette. Già in campagna elettorale sapevamo che Nello Dipasquale, mentre a parole negava, in testa aveva già ben chiaro ciò che ora è accaduto. Dispiace dirlo, ma lo avevamo previsto ed i fatti ci hanno dato ragione”. Così inizia la lunga nota di Italia dei Valori che ritrae la figura dell’ex sindaco. “L’ex Sindaco, questa estate, lasciando il Comune e la sua frazione rivierasca alla deriva, ha avviato spasmodici contatti con partiti e movimenti, di qualunque colore e collocazione, per trovare un tetto sotto cui ripararsi; infine l’ufficialità delle dimissioni. Dopo il “bluff” del candidato presidente ed il successivo licenziamento subìto da parte di Zamparini avrà sicuramente tirato un grosso sospiro di sollievo quando Crocetta ha stretto l’accordo. Queste dimissioni – scrive Italia dei Valori – devono indurre alla riflessione e magari qualcuno, o più di qualcuno considerato il suffragio di cui ha goduto, se intellettualmente onesto, deve recitare il mea culpa. Chi è bugiardo una volta, lo sarà sempre spesso e volentieri. Solo 15 mesi fa, in piena campagna elettorale, a chi gli chiedeva, supponendo la sua uscita da Palazzo dell’Aquila, giurava e spergiurava che mai questa eventualità si sarebbe concretizzata. Ha tradito! Questa è la verità! Ha tradito, in primis, Ragusa ed i ragusani; ha tradito il suo elettorato, tutte quelle persone che lo hanno sostenuto in questi anni; ha tradito chi lo ha allevato politicamente; ha tradito i suoi più stretti sostenitori, di ieri e di oggi, quei consiglieri di maggioranza che, nonostante tutto, ancora, senza pudore, cercano di riparare il sole con la rete giustificando il suo tradimento – scrive Italia dei valori – con la necessità di assicurare un presunto collegamento con la Regione. Passerà alla storia come l’esempio primo ed unico della città di Ragusa di sindaco cementificatore, nuclearista e trivellatore, che ha ridotto prima e lasciato poi la Città in braghe di tela! Il comune ha la cassa vuota e l’impegno di Nello Dipasquale per raggiungere questo obiettivo è stato massimo. Ha speso tutto e di più – scrive Italia dei Valori – distribuendo consulenze ed incarichi ad esperti e presunti tali, sostenendo e consentendo percorsi di carriera e posizioni organizzative che i ragusani pagheranno a vita, appesantendo molto il già precario bilancio del Comune; ha sostenuto, anche in sede giudiziaria a spese nostre, le multinazionali delle mega centrali eoliche e del petrolio, strenui avversari, per convenienza personale ancorché legittima, del Piano Paesistico e del Parco degli Iblei! Ha poi odorato la cosiddetta antipolitica ed il movimentismo e in perfetto stile gattopardesco ha lascia il suo partito e cambiato rapidamente casacca. Si è fatto conoscere perfino dai Forconi. La sua storia politica è un libro aperto, il suo continuo girovagare da un partito all’altro ha da sempre avuto un unico fil rouge: ha pensato solo, sempre ed esclusivamente a se stesso” – conclude Italia dei Valori.
Il Pd Ragusa: “Contrari all’accordo tra Crocetta e l’ex sindaco Dipasquale”
Netta contrarietà al fatto che Nello Dipasquale, ex sindaco di Ragusa, sia inserito all’interno della lista Crocetta presidente, addirittura anche nel listino. E’ quanto hanno ribadito lunedì mattina in conferenza stampa i componenti della segreteria del Pd di Ragusa. Ad esprimere netta contrarietà il vicesegretario del Pd di Ragusa Maria Criscione, che ha parlato di un forte disagio per il partito e per tutto il popolo del centrosinistra ragusano. Toni molti forti anche da parte di Nanny Frasca, Giovanni Lauretta e Riccardo Schininà che, chiedendo al segretario regionale Giuseppe Lupo e al candidato alla presidenza Rosario Crocetta un incontro in tempi brevi per affrontare al meglio la situazione, sono pronti ad autosospendersi dal Pd qualora non dovessero arrivare risposte concrete riguardo alla scelta fatta dallo stesso Crocetta. “Occorre portare avanti – hanno detto- i valori di cosa significa fare politica. Anche se sono mutate le contingenze politiche nazionali, esistono ancora il centrosinistra e il centrodestra e Dipasquale è chiaramente un esponente del centrodestra ragusano e, da qualche periodo, anche del centrodestra regionale. E con lui non abbiamo proprio nulla da spartire”. Anche l’appoggio a Crocetta è quindi in bilico. Della stessa opinione il capogruppo in Consiglio comunale Sandro Tumino che però ha smorzato i toni sostenendo che è fondamentale e importante che il candidato presidente e il segretario regionale possano confrontarsi con il partito a livello cittadino riguardo a tale scelta e che, successivamente al suddetto incontro, a seconda delle risposte che saranno offerte, si deciderà la linea. Infine Riccardo Schininà ha fatto sapere che è stato diffuso un documento indirizzato a Bersani, Lupo e a tutti gli esponenti del Pd che si stanno occupando delle elezioni regionali in Sicilia. Il documento vede la firma di molti dirigenti della provincia di Ragusa, nonché di parlamentari all’Ars. Nel documento l’intesa Crocetta-Dipasquale viene criticata con estrema durezza. Il documento non è stato firmato da Gianni Battaglia.
I Forconi della provincia di Ragusa contro Nello Dipasquale
Aldo Bertolone, responsanbile provinciale dei Forconi, non condivide la scelta di Dipasquale che aveva detto ai cittadini di voler fare il sindaco per 5 anni per poi dimettersi dopo appena un anno. I Forconi, dichiara Bertolone, appoggeranno il loro candidato alla presidenza della Regione Mariano Ferro e staranno lontani anni luce “da chi negli ultimi anni ha visto la politica come solo un arricchimento proprio e non un servizio per i cittadini” .
NOMINATO IL COMMISSARIO PER IL COMUNE DI RAGUSA
La dottoressa Margherita Rizza, funzionario della Regione Siciliana, è stata nominata dalla Giunta Regionale di Governo Commissario Straordinario per il Comune di Ragusa. Reggerà Palazzo dell’Aquila sino alle elezioni amministrative di primavera. La dr.ssa Rizza è stata recentemente commissario al Comune di Scicli.
LIBERATION E AMAREZZA
Se n’è andato lasciando quell’odore inconfondibile e pesante dell’oscenità del potere, un eccesso divenuto il movimento centrale del suo agire e che ci ha costretto ad abituarci ad un parossismo inconcludente dove ad ogni giro vorticoso riappariva, in un abbaglio, la sua figura sempre più tirata, quasi stilizzata, volante, una tetra brutta copia di uno Chagall da incubo, senza colore. L’ultimo anno Nello Dipasquale l’ha trascorso esclusivamente a mettere a punto il suo decollo: pugnalata finale a Leontini, abbandono Pdl, abbraccio con i Forconi, annusata con Aiello, innamoramento con Zamparini, invenzione di Territorio, e migliaia di chilometri su è giù per la Sicilia – racconta il suo amico che gli fa da autista – come piazzista vendendo un prodotto di successo: se stesso. I ragusani erano infastiditi di questo girovagare, così come erano consapevoli che Territorio fosse solo un arnese atto allo scasso, un piede di porco per introdursi con forza nel mercato siciliano della politica; ma il piazzista appena veniva colto con il tappeto in spalla, buttava la merce, indossava il vestitino blu d’ordinanza e giurava e spergiurava che sarebbe rimasto in ditta, a palazzo dell’Aquila. Presidente, deputato, sindaco, con le tre carte che facevano girare la testa, un turbinio che portava la nausea… c’è, rimane, eccolo, è sindaco, sì è sindaco, no, se ne va, se ne va, domani, fra tre giorni, sino al 30. Il piazzista Nello Dipasquale non ha avuto il coraggio di dimettersi in consiglio comunale, il pubblico non era scremato a dovere: ha preferito farlo tramite la stampa che, a volte, oltre ad essere libera e democratica, è sentimentalmente asservita, uno dei tanti effetti collaterali derivati dall’eccesso osceno del potere. Liberarsi da un piazzista è una grande soddisfazione, per chi ha la capacità di cogliere l’inganno; per chi ha comprato, invece, è il dolore della fregatura. I gabbati, è vero, sono quelli del centro destra e tutta la schiuma interclassista che lo aveva votato e rivotato. E’ troppo cattivo dire a questa gente che chi tradisce una volta lo fa per sempre, è una droga, e quindi ben gli stia di essere stati fottuti dopo un anno. I liberati ed i gabbati abbiamo tutti un unico problema: Nello Dipasquale ha frantumato quel poco di senso civico e politico che ci rimaneva. Ci ha bombardato con la sua Ragusa da bere, con l’illusione di una città in crescita, con le fandonie della grandezza, con una volgarità e rozzezza dei modi che hanno elevato l’incultura a modello dominante. Un assessore confidava: fa uscire il peggio in tutti noi. Il Comune è a pezzi, senza guida, con scandali occultati; da un anno siamo amministrati da Michele Tasca e Ciccio Barone e mentre il sindaco alternava i suoi viaggi estivi alle sortite con Cateno De Luca alla conquista della Trinacria, il Comune si sfaldava. E’ mancata l’acqua in molte zone di Marina per 15 giorni e nessuno ha raccontato la verità: si erano dimenticati di aprire una pompa sommersa. Dovevano essere cacciati la ditta, l’operaio, il funzionario, il dirigente, e l’assessore Addario. Il Comune è a pezzi. La tragedia del dottore Salerno è anche simbolica e inquadra l’intero apparato: l’apoteosi di una macchina perfetta e dispendiosa al servizio del principe e poi lo spappolamento, la morte. Per sei anni nessuna moderazione, nessuna mediazione, mai; solo una continua eccitazione fascistoide che copriva gli affari di quattro costruttori paraculi che tengono la città prigioniera del passato. Ora si può quantificare l’operazione messa in piedi da Nello Dipasquale: possiamo farci i conti grazie a Monti che ha introdotto l’Imu per i terreni agricoli edificabili e così scopriremo quanta terra hanno comprato gli amici dell’ex sindaco. Il resto del suo amministrare è stato una boiata, più o meno come quella ridicola Copacabana in miniatura allestita in via Roma, un capriccio assolutamente rinviabile vista la crisi, e poi tanta, tanta, tanta propaganda, per illusione o per danaro, anche qui tanto. Sui programmi di oggi, solo chi è un masochista della truffa può crederci. Il motto è “Ragusa, Io ti salverò”. Un novello Atlante sulle cui curve e possenti spalle graverà l’intera isola. La prima proposta concreta è la ipotesi di coniare moneta sicula: berlusconiano doc per le cazzate, almeno questo punto di riferimento gli è rimasto immacolato. Tutto questo basta senz’altro a farci sentire la freschezza della liberazione, epperò dobbiamo parlare con onestà e quindi trattare anche della nostra amarezza, quella che potrà affliggere tra qualche giorno il popolo della sinistra ragusana. La storiella della presidenza della Regione è uno specchietto per le allodole, dietro c’è solo la voglia di una comoda poltrona all’Ars con il relativo stipendio da 12 mila euro al mese, e dunque la favoletta della presidenza sfumerà a breve. E’ vergognoso che ci si candidi potenzialmente con tutti e dunque al miglior offerente, senza fare differenze di idealità, ma lo è di più se il vessillo del nulla incanta un candidato di sinistra. Crocetta lo vuole inserire nella sua lista, crede nella sua forza elettorale e dalle prime uscite sembra abbastanza lesto da caricare tutto e tutti in carrozza. Il Pd che è da ieri il primo sponsor ufficiale – insieme alla Udc – di Crocetta, avrebbe il dovere di controllare sui territori le alleanze ed i reclutamenti e di porre, se occorre, anche un veto. Crocetta non può incamerare cani e porci, e il Pd non si può appellare, in questo caso, all’urgenza di salvare l’Italia e di fare quadrato per non precipitare nel fallimento; in Sicilia siamo purtroppo in piena fase di delirio rococò e possiamo permetterci il lusso dei distinguo. Nello Dipasquale non ha nulla a che fare con i progressisti e se questi lo ingloberanno senza fiatare, il Pd perderà nella città di Ragusa credibilità, entusiasmo e voti. Il Pd ragusano ha avuto in questi lunghi anni bui di regime dipasqualiano la lucidità, grazie a Calabrese, di una opposizione forte, chiara, lungimirante, preveggente, e la maturità di candidare Sergio Guastella come antagonista dell’ex sindaco, dicendo ai cittadini che la rielezione sarebbe stata un bluff perchè Dipasquale se ne sarebbe andato. Il Pd non può tradire se stesso fingendo che l’uomo combattuto con orgoglio solo un anno fa si è trasformato in un alleato. Il Pd regionale deve mettere un veto. Se ciò non accadrà la responsabilità sarà solo di un uomo: Gianni Battaglia. Non conta niente nella città di Ragusa, ma nella giurassica struttura del partito, ancora lo ascoltano, ed il suo silenzio su Dipasquale ha la valenza di un patto scellerato. Tutte le tracce volutamente disseminate dall’ex sindaco portano alla coppia Battaglia – Chessari. Dipasquale si vanta del loro appoggio; solo un mese fa ha donato 64 mila euro al centro studi Rossitto, ed ha coltivato una intesa più che cordiale con Battaglia non dimenticandosi mai il sostegno ad una associazione curata da membri della famiglia del senatore, e consentendo la permanenza di Battaglia al Consorzio universitario. Nello Dipasquale in questi giorni non perde occasione per rivelare che il suo percorso è avallato dal Pd e non lo fa solo per millantare amicizie, lo fa con crudeltà per sconquassare il cuore della sinistra. Sappiamo che Gianni Battaglia ha rifiutato di stilare un documento unitario del Pd locale per dire no all’ingresso di Nello Dipasquale nella lista di Crocetta, sostenendo che il partito non deve interessarsi della questione. Questo atteggiamento non ha alcuna strategia se non quella di demotivare e confondere l’elettorato in cambio forse – speriamo che ciò non sia vero – di una squallida alleanza in vista della rielezione del sindaco. Quanta amarezza per noi di sinistra in queste ore che dovevano essere di gioia e di speranza! Nel frattempo dicono che l’ex sindaco sia tornato per un giorno di lavoro alle case popolari per poi chiedere l’aspettativa. Gli auguriamo che questa giornata normale sia solo un addio al pio istituto e che il suo sogno deputatesco vada in porto, e che forte di quella posizione possa continuare a divertirsi per il resto della sua vita solcando i mari del sud. Per il Pd preghiamo affinchè avvenga il miracolo e ogni ambiguità venga spazzata via, tanto da costringere Dipasquale a candidarsi presidente di tutti i movimenti del pianeta. E per noi? Ci rimane la solita mappazza: Gianni Battaglia, Giovanni Cosentini e un mare di cemento.
Dichiarazione Occhipinti del Pdl. Deluso dal sindaco Dipasquale
Giovanni Occhipinti, già presidente del Consiglio provinciale e dirigente del Pdl non condivide le dimissioni di Nello Dipasquale “perché sono arrivate solo ed esclusivamente per mire personali e non per il bene della città. Lo scorso anno abbiamo chiesto i voti ai ragusani che ci hanno sostenuto e ci hanno premiato pensando ad un’amministrazione dalla lunga durata. Ed anche perché Nello Dipasquale, il politico che ormai possiamo chiamare l’ex sindaco – ha dichiarato ancora Occhipinti -, aveva sempre detto che non si sarebbe dimesso. Oggi, invece, ci troviamo una città senza una guida e con lo spettro di un commissario per otto lunghi mesi”.
NELLO DIPASQUALE SI E’ DIMESSO
Il lieto evento alle ore 14 di giovedì 30. La città di Ragusa ricorderà con gioia questa giornata dal cielo azzurro e comprensibile: la fuga di un sindaco, la liberazione per i cittadini. Potrà andare a sbattere in qualsiasi formazione, in qualsiasi lista; l’ambizione non ha vincoli morali. Dopo sei anni di cupidigia, il desiderio è solo l’umile verità di una piccola comunità rinata senza un padrone.
Audizione sul Muos in Commissione Difesa della camera
Il Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati, Edmondo Cirielli, ha fatto pervenire giovedì mattina al sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, la conferma della data dell’audizione, presso la Commissione stessa, sull’installazione di un sistema militare Muos in territorio di Niscemi. L’audizione, che era stata richiesta, tempo fa, dal sindaco Nicosia, con una specifica nota, si terrà martedì 11 settembre 2012, alle ore 15, a Roma. Oltre al sindaco Nicosia, faranno parte della delegazione che incontrerà i componenti della Commissione Difesa della Camera Francesco La Rosa, sindaco di Niscemi, Antonio Mazzeo, giornalista free-lance, Giuseppe Cannella, del Comitato No Muos, e Massimo Coraddu, docente di Fisica al Politecnico di Torino.
Fiume Dirillo: riunione per l’esame dello stato dei lavori
Presieduta dal Prefetto Giovanna Cagliostro, si è tenuta giovedì mattina in Prefettura a Ragusa una riunione per un primo bilancio dello stato dei lavori finalizzati a ripristinare un livello minimo di sicurezza del fiume Dirillo, i cui argini, com’è noto, sono stati fortemente danneggiati a seguito degli eventi alluvionali dello scorso mese di marzo. Nell’occasione – presente il Sindaco di Acate e i rappresentanti della Provincia Regionale, dell’Ufficio del Genio Civile, dei Vigili del Fuoco, del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, del Consorzio di Bonifica n.8, dell’E.S.A., dell’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura – si è preso atto che le intese intercorse nella precedente riunione tenutasi in Prefettura e l’attivazione del tavolo tecnico presso il Consorzio di Bonifica hanno dato luogo ad una sinergia tra il Consorzio, l’E.S.A. e il Genio Civile, che ha consentito di realizzare i primi interventi urgenti. I lavori proseguiranno nella prossime settimane e si concluderanno entro il prossimo mese di ottobre con l’obiettivo – sempre nell’attesa della realizzazione delle opere di sistemazione complessiva dell’area – di ripristinare il livello minimo di sicurezza degli argini del fiume e fare fronte ad eventuali altri eventi alluvionali. La Prefettura di Ragusa continuerà a monitorare gli interventi.
CONSIGLIO COMUNALE DI COMISO
Il Consiglio comunale di Comiso è convocato in seduta ordinaria per lunedì 3 Settembre alle ore 17,00, presso l’aula consiliare del Palazzo Municipale per trattare: la localizzazione dell’Area relativa alla formazione di un programma costruttivo per la realizzazione di alloggi da parte di cooperative ed imprese edilizie ammesse a finanziamento regionale; la discussione dell’interrogazione protocollo n.0017111 del 22.05.2012, presentata dai consiglieri comunali Fabio Fianchino e Daniele Montevergine, avente ad oggetto l’affidamento temporaneo inerente la gestione del campetto di Pedalino all’Associazione sportiva e culturale “La Zagara”; la Costituzione società consortile per azioni per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti “SO. GE.R.A.T.O. 7”- Approvazione statuto e atto costitutivo autorizzazione al legale rappresentante dell’Ente alla sottoscrizione.
RAGUSA, IL MANIFESTO DELLA BUONA POLITICA
Alcuni punti programmatici a sostegno dell’agricoltura ragusana. Da fare sottoscrivere a tutti i candidati in corsa alle Regionali. Il movimento Foro Contadino, Altragricoltura, detta le priorità in un momento di grande difficoltà delle imprese. Chiedendo alla classe politica un impegno da sottoscrivere. “La situazione del comparto è davvero pesante – dice il presidente di Altragricoltura, Tano Malannino – ma la politica sembra non accorgersi della gravità della situazione. Oggi 3 imprese su 5 hanno bilanci in rosso e la scelta irresponsabile di non intervenire sui problemi della categoria rischia di mettere fuori mercato oltre tremila imprese. Già alle prese con costi sempre più proibitivi, redditi falcidiati dalla crisi e scarsi guadagni”. Non è da escludere la candidatura di qualche imprenditore di Altragricoltura a fianco delle liste cosidette minoritarie. “Abbiamo ben poco da chiedere a questa classe politica – tiene a precisare Malannino – che ha distrutto il tessuto produttivo. Noi ci metteremo la faccia, come sempre abbiamo fatto, cercando di proporre persone nuove che abbiano voglia di fare qualcosa di innovativo per questa terra. Non voteremo di certo uomini politici che appartengono al passato e che si ripropongono sotto un’altra veste”.
Consiglio Comunale Ragusa
Il Consiglio è convocato per lunedì 3 settembre alle ore 18 presso la Sala Convegni del Centro Direzionale, posta al piano terra di via Corrado Diquattro (contrada Mugno), per discutere il seguente ordine del giorno: approvazione verbali sedute precedenti, modifica regolamento per la disciplina di installazione e gestione dei Dehors, approvato con delibera di Consiglio comunale n. 24 del 19.04.2012.
SPIAGGIA DI P.TA SECCA, INTERVENTO DEL PD RAGUSANO
Il segretario del Pd di Ragusa interviene sulla vicenda della spiaggia di Punta Secca, solidarizzando con il sindaco di Santa Croce, Franca Iurato. “Sosteniamo l’azione del sindaco Iurato che, – dice Giuseppe Calabrese – essendosi insediata da appena tre mesi, non può certo rispondere di decenni di malversazione verificatasi lungo la costa”.
SPIAGGIA DI PUNTA SECCA, INTERVIENE L’ON. DIGIACOMO
L’on. Pippo Digiacomo del Pd interviene in merito alle notizie sulla spiaggia di Punta Secca e ad un servizio trasmesso nell’edizione delle 13,30 del Tg1 di sabato 25 agosto. Dichiara il parlamentare regionale: “Fermo restando l’operato della magistratura sulla quale va come sempre la mia piena ed incondizionata fiducia, credo che sulla vicenda sia stato fatto un lancio mediatico fuori luogo che inevitabilmente ha avuto un’amplificazione sulla stampa, anomala nel caso del servizio del Tg1 con notizie assolutamente false sulla quale chiediamo urgentemente una rettifica. Non si può trasformare la telecamera in fucile – ha dichiarato ancora l’on. Pippo Digiacomo – per danneggiare l’immagine di una delle spiagge più belle e famose del mondo pur con le sue problematiche che l’amministrazione comunale sta cercando di risolvere nonostante si sia insediata da soli tre mesi. A tal proposito esprimo, in conclusione, la mia solidarietà al sindaco Franca Iurato, che ha dichiarato ancora l’on. Digiacomo – sta lavorando con spirito di servizio e abnegazione, e a tutta la comunità di Santa Croce Camerina”.
Chiesto incontro interministeriale per l’aeroporto di Comiso
La nomina di un comitato ristretto degli Stati Generali della provincia di Ragusa che assuma iniziative e monitorizzi l’iter per sbloccare l’apertura dell’Aeroporto di Comiso è stata la conclusione dell’assemblea degli Stati generali della provincia di Ragusa tenutasi lunedì scorso. “L’incontro che richiederemo ai Ministri Passera e Grilli coinvolgendo anche l’Enav – commentano i segretari generali di Cgil, Cisl,Uil, Avola, Romeo e Bandiera, – è per noi decisivo. Peraltro gli aeroporti di Comiso con Catania, di Palermo con Trapani sono stati inseriti nella proposta del polo aeroportuale siciliano. Non c’è altra alternativa: o si accetta supinamente di perdere altri sei mesi (facendo saltare la prossima stagione estiva) per sapere cosa decide la Corte dei Conti sulla firma della convenzione tra Enav e Soaco oppure ci si muove tutti in un’unica direzione. Quest’ultima è la soluzione che ci siamo dati e la sosterremo sino alla fine cioè fino al primo volo del’aeroporto di Comiso.” “Sono soddisfatto dall’esito dell’incontro odierno – ha affermato il deputato regionale di Grande Sud Carmelo Incardona – perché dopo tanti vertici si è giunti a una conclusione che avevo già anticipato, in piena solitudine, tempo fa: occorre che il territorio trovi al suo interno i fondi necessari, e ormai residuali, per far partire l’aeroporto di Comiso.”
ELEZIONI REGIONALI
Il Coordinamento Provinciale della Federazione di Ragusa di Sel è convocato per lunedì 3 settembre 2012 alle ore 18,30 presso la sede di C.so Vittorio Veneto 125 a Ragusa. All’ordine del giorno la situazione politica attuale e le Elezioni Regionali.
GUERRA FRA SCUOLE A COLPI DI MANIFESTI ABUSIVI
Il sindaco di Modica Antonello Buscema ha denunciato i rappresentanti legali di 2 istituti scolastici “per aver imbrattato, come era già avvenuto in anni passati, le mura della città con una vera e propria guerra a colpi di manifesti abusivi, a discapito della pulizia e del decoro del centro abitato”. “Alla Procura della Repubblica, – spiega Buscema – e’ stato anche rappresentato l’importante lavoro che il Comune di Modica sta conducendo sul fronte della lotta all’evasione fiscale, con particolare riguardo ai tributi locali, anche nel settore della pubblicità”.
Dismissioni beni della Provincia Appello dell’Italia dei Valori: il Commissario sospenda il Bando
Il coordinatore provinciale dell’Idv, Giovanni Iacono, ricorda che “le dismissioni del palazzo Pandolfi e della Masseria di c. da Coste ex APT sono riproposte nel piano di alienazione del Commissario liquidatore, che il palazzo Pandolfi fu messo all’asta qualche mese fa per 2 milioni di euro e oggi viene messo all’asta per 1.600.000 euro e forse, domani, per meno se l’asta andasse deserta. Il piano attuale del Commissario Scarso prevede tante altre dismissioni “che riguardano palestre, campi da gioco, l’ex mulino San Rocco che è centro, quasi unico in Italia, per il ripopolamento della trota macrostigma, tutte strutture oggi dedicate alla fruizione pubblica e domani a che cosa?”. Iacono chiede al Commissario della provincia di sospendere il bando di dismissioni in modo da perfezionarlo e valutare di porre vincoli tesi ad evitare operazioni speculative nei terreni e nelle strutture da parte degli acquirenti e ciò per salvaguardarne la finalità e la fruizione pubblica. Giovanni Iacono chiede inoltre al Commissario Provinciale Avv. Giovanni Scarso “come mai, malgrado l’aumento delle imposte provinciali deliberate, due mesi prima della dipartita, dalla giunta uscente, per poter chiudere il bilancio oggi si ha la necessità di vendere il patrimonio provinciale”.
Frasca e Licitra (Pd): “Estate da dimenticare a Marina”
“Ferragosto è passato da un pezzo, l’estate sta per finire ma i problemi di Marina di Ragusa invece di migliorare sono andati a peggiorare”. E’ quanto affermano Nanny Frasca, responsabile organizzativo del Pd di Ragusa, e Gabriele Licitra, reggente dei Giovani democratici. “La frazione balneare – dicono i due – continua ad essere sporca. Passando davanti ai cassonetti, la puzza è insopportabile oltre alla sporcizia delle spiagge (eccezion fatta per le vie e le piazze principali in cui c’è da fare “vetrina”), le biciclette continuano a restare parcheggiate lungo i sedili del lungomare, di posacenere sulle spiagge nemmeno l’ombra. Insomma, la situazione che avevamo denunciato a luglio continua a permanere, nonostante le dichiarazioni del vicesindaco Cosentini. E siamo costernati dal fatto che il quadro complessivo sia anche peggiorato. Come è noto, parecchie zone di Marina sono rimaste senza acqua, nonostante questa spiacevole situazione si sarebbe potuta benissimo evitare – aggiungono i due esponenti del Pd -, migliorando il servizio e prevenendo i disservizi. Si sapeva già, ad esempio, che quest’anno si sarebbero aggiunte circa 350 utenze nella zona alta di Marina. Ricordiamo, inoltre, la protesta dei pubblici esercizi con l’affissione dei cartelli vendesi per le scelte che questa Amministrazione ha fatto non riuscendo a trovare l’equilibrio tra residenti e commercianti. Segnaliamo, infine, l’antipatica situazione di vedersi controllati da decine e decine di tutori dell’ordine scelti tra i volontari di tutte le associazioni possibili e immaginabili. Insomma, una stagione estiva, a Marina di Ragusa, assolutamente nella norma, cioè da dimenticare, con i flussi di sempre e i disservizi a cui ormai siamo abituati” – concludono i due esponenti del Pd.