Archivio della categoria: Politica
RAGUSA, I CONSIGLIERI DEM D’ASTA E CHIAVOLA SPIEGANO PERCHE’ HANNO BOCCIATO IL BILANCIO
“Sì un bilancio di prospettiva. Esattamente come dice il sindaco. La prospettiva di assestare il colpo di grazia a famiglie e imprese della nostra città tartassandole ulteriormente, invece di trovare strade alternative che, attraverso anche l’utilizzo delle royalties, avrebbero potuto rendere meno asfissiante l’imposizione fiscale”. Lo dicono i consiglieri del Partito Democratico, Mario D’Asta e Mario Chiavola, dopo che è stata chiusa, la scorsa settimana, la sessione di bilancio a palazzo dell’Aquila e dopo avere preso atto delle dichiarazioni provenienti dal primo cittadino e dalla Giunta. “Crediamo di avere fatto bene a rimanere in aula – sottolineano i consiglieri dem – Pur rispettando le posizioni delle altre opposizioni aventiniane, noi riteniamo che l’opposizione, tanto più quando questa si pone come forza di governo alternativa, debba farsi nel luogo del confronto, vale a dire l’aula consiliare. Riteniamo, analizzando nel merito lo strumento finanziario, che si sia trattato del peggiore bilancio finora approvato dai Cinque Stelle. Perché, ancora una volta, c’erano le risorse economiche a disposizione, grazie ai vituperati fondi delle estrazioni di idrocarburi, per potere manovrare nella maniera di garantire un sospiro di sollievo ai cittadini. Per quanto ci riguarda, avevamo proposto in tempi non sospetti, nello scorso mese di febbraio, un ordine del giorno teso all’istituzione di una commissione di studio che potesse valutare con attenzione come utilizzare i fondi delle royalties per cercare di attenuare l’imposizione fiscale. La maggioranza, però, ci ha risposto picche. Ma noi non desistiamo. Perché proporremo a giorni un atto di indirizzo per fare in modo che possa essere abolita o quantomeno ridotta la Tasi sulla seconda casa, un altro modo per cercare di ridurre le gravi incombenze fiscali che gravano sulle spalle dei ragusani”.
PROGRAMMA SVILUPPO RURALE – Partecipiamo Ragusa chiede che alle aziende siano riconosciute le spese effettuate
Il gruppo consiliare Partecipiamo denuncia che centinaia di aziende agricole sono, “di fatto, inibite e bloccate dall’effettuare spese per investimenti nelle loro imprese a causa dei bandi del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) Sicilia 2014-2020 che si attendono ormai da tempo e che la Regione continua, ancora adesso a ridosso di agosto, a non emanare”. “E’ l’ennesima vergogna – proseguono Giovanni Iacono e Mirella Castro – e danno economico perpetrato dal governo Crocetta che, malgrado, la Comunità Europea gli abbia dato gli strumenti finanziari di attuazione del Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale (FEASR) dell’isola assegnandogli 2.212.747.000 di euro con un incremento di oltre 27 milioni rispetto alla dotazione del PSR Sicilia 2007-2013 lascia ancora le aziende in una situazione di totale stallo”. Si parla di aziende che devono costruire serre, ampliare le stalle, acquistare macchinari e che sono ferme. I consiglieri comunali chiedono che in attesa dei bandi le aziende possano già investire ed avere riconosciute tutte le spese per investimento.
VERDE PUBBLICO A MARINA DI RAGUSA
Il consigliere comunale del gruppo insieme, Angelo La Porta, si sofferma sulle condizioni della piazzetta Nicolas Green, lamentando che “nonostante in questi giorni alcuni cittadini in modo volontario l’hanno ripulita, vi regna il degrado e l’incuria”. La Porta denuncia anche la condizione della piazzetta di via Amalfi, della rotatoria balcone Mazzarelli, della rotatoria di via Putignano e via Donnalucata, dell’area di via Portovenere, del parco Giovanni Paolo secondo, di alcune ville comunali e altre aree a verde della città e si chiede se fosse stato necessario “il prato inglese e quattro alberi di cocus nelle aiuole del lungomare Andrea Doria, visto il degrado che regna in altri siti della città”?
VILLA PENNA A SCICLI CONCERTO DI CARLO MURATORI
Elio Vittorini la definì “la più bella di tutte le città del mondo”. Il prossimo 30 luglio alle 21 ospiterà il nuovo concerto di Carlo Muratori. Il barocco di Scicli farà da cornice all’appuntamento con l’artista siciliano e al suo ultimo lavoro discografico “Sale”. Un cd book edito da Le fate, con testi e musiche di Muratori e la produzione artistica di Stefano Melone, che contiene brani inediti accanto a incursioni nei canti popolari dell’800, con temi che spaziano dallo sbarco di Marsala, ai Fatti di Bronte, dal brigantaggio fino all’emigrazione, alle superstizioni, alle credenze religiose e alla lotta alla mafia. Prezzo del biglietto di ingresso: 10 euro; bambini al di sotto dei 12 anni prezzo ridotto: 5 euro. Dopo Scicli, Carlo Muratori sarà impegnato il 13 agosto al Milo Fest diretto da Franco Battiato.
Conferenza a Marina di Ragusa sul referendum costituzionale
Il centro studi “ Feliciano Rossitto”, il Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale , la “ Fabbrica del Bene Comune e l’ associazione “ Itinerari”, hanno voluto creare una occasione di studio e di confronto sereno, tra le ragioni di quanti sostengono il progetto di Riforma della costituzione e quelle di quanti avversano le proposte di revisione costituzionale di 47 articoli su 139 della nostra legge fondamentale. La discussione che verrà introdotta da Giorgio Massari (UniPegaso) e da Francesco Raniolo (UniCalabria), vedrà come protagonisti: il prof. Stefano Ceccanti, professore di diritto pubblico comparato alla Sapienza di Roma e presidente del comitato per il Si della Toscana, ed il prof. Federico Sorrentino, prof. Emerito di diritto costituzionale, esponente del comitato per il No. La conferenza si svolgerà Sabato 30 luglio alle ore 20.30 presso il circolo Nautico Andrea Doria, lungomare Andrea Doria a Marina di Ragusa.
La deputata cinquestelle Ferreri sulla discarica di Scicli
“La vicenda dell’ampliamento dell’impianto di gestione dei rifiuti di contrada Cuturi a Scicli passerà alla storia come testimonianza dell’incompetenza e dell’inadeguatezza del governo Crocetta e dei dirigenti che gli girano intorno”. E’ durissimo l’affondo della deputata iblea del M5S all’Ars Vanessa Ferreri, che così commenta la recentissima sentenza del Tar di Catania che, accogliendo il ricorso della società A.Ci.F., ha sospeso il decreto dell’assessore all’Ambiente della Regione Siciliana dello scorso maggio, con il quale, sospendeva le autorizzazioni di compatibilità ambientale sul progetto di ampliamento della piattaforma di trattamento e recupero di rifiuti pericolosi e non, presso Contrada Cuturi. “Grazie al nostro intervento, all’indomani dei provvedimenti di autorizzazione all’impianto concessi dal governo, – continua Ferreri – è venuto fuori come questi fossero viziati dalla mancanza in toto del parere favorevole dell’Arpa di Ragusa. Anzi, cosa ben più grave, si è cercato di camuffare una mera richiesta di chiarimenti dell’Arpa in parere favorevole. Un abuso che ha poi denunciato l’Arpa stessa”, commenta Vanessa Ferreri. “Proprio per questo motivo, nella scorse settimane ho scritto al presidente della Regione Crocetta, affinché tale grave “svista” da parte dei Dirigenti responsabili e firmatari delle autorizzazioni non venga considerata un mero errore frutto di superficialità, stante la rilevanza dell’atto che avrebbe dato il via all’impianto di gestione dei rifiuti, e avrebbe avuto ricadute significative sull’intero territorio di Scicli. Pertanto, – va avanti la parlamentare Cinquestelle – ho richiesto formalmente che vengano avviate le procedure per responsabilità dirigenziale e responsabilità disciplinare ex art. 21 del D.Lgs. n. 165/2001, nonché ogni altro provvedimento opportuno, compresa la rimozione o la risoluzione del contratto individuale di lavoro dei due Dirigenti responsabili, non solo per inadempimento agli obblighi contrattuali sanciti nei loro contratti, ma anche per il danno all’immagine arrecato alla Pubblica Amministrazione della Regione”. “Oggi apprendo che anche il provvedimento di sospensione delle autorizzazioni, secondo quanto affermato dai giudici amministrativi, è risultato gravemente viziato per un’altra svista procedurale, un banalissimo errore: la mancanza dell’indicazione del termine di durata della interruzione. Un altro fulgido esempio della superficialità e della sprovvedutezza con le quali questo Governo e i suoi burocrati, lautamente stipendiati e “premiati” per la loro produttività, si prendono cura degli interessi dei cittadini”.
ANCHE LE PERIFERIE DI RAGUSA CONTINUANO AD ESSERE PRESE DI MIRA DAI MALVIVENTI
“Non vorrei che fosse dimenticata la delicata problematica che riguarda i numerosi residenti delle zone periferiche che continuano a lamentare problemi seri a causa dell’incremento dei furti in abitazione. Soprattutto nei villaggi Cimillà e Fortugnello viene chiesta una presenza più costante da parte delle forze dell’ordine”. Lo ribadisce la consigliera comunale Elisa Marino. “La piaga dei furti in abitazione, alcuni dei quali avvenuti anche alla presenza dei proprietari mentre gli stessi stavano dormendo, dimostra – aggiunge Marino – come i malviventi abbiano alzato la testa e come, per certi versi, siano disposti a tutto pur di portare a termine il loro reato predatorio. Ecco perché invito l’Amministrazione comunale, sindaco in testa, a rivolgere la stessa cura, così come è stato giustamente fatto per piazza San Giovanni con la richiesta di convocazione al prefetto di una riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, anche per le aree periferiche visto e considerato che i residenti si possono dire ormai esasperati dalla frequenza con cui questi furti si verificano”.
Presidente della Toscana a Ragusa per la presentazione di un suo libro
Venerdì 22 luglio alle ore 18.30 presso i nuovi locali del Centro Studi “F. Rossitto” Ragusa, Via Ettore Majorana 5 – angolo via La Pira, il giornalista Domenico Occhipinti presenterà il libro di Enrico Rossi (esponente Pd Presidente della Regione Toscana) “Rivoluzione socialista. Idee e proposte per cambiare l’Italia”. L’iniziativa è organizzata dal secondo Circolo del Partito Democratico di Ragusa e dal Centro Studi “Feliciano Rossitto”.
On. Nino Minardo sul flop di Garanzia Giovani in Sicilia: i giovani attendono ancora di essere pagati
Il deputato modicano sottolinea come in Sicilia la situazione è “molto grave con giovani che devono ancora percepire le spettanze pur avendo concluso i tirocini da mesi e zero opportunità di occupazione reale. Se da una parte non si è riusciti a sfruttare questa unica opportunità che ci ha dato l’Europa dall’altra non c’è stata la risposta che tutti si aspettavano: possibilità di accedere al mondo del lavoro. Tanti soldi spesi e risultati nulli”. “Un flop su tutta la linea – prosegue Minardo – e i dati parlano chiaro: soltanto l’8 per cento delle aziende che ha fatto utilizzo dei tirocini, quindi assumendo per 6 mesi un lavoratore a costo zero e pagato (forse) dalla Regione con 500 euro mensili, hanno effettivamente fatto stipulare un contratto per proseguire il rapporto di lavoro”. Il parlamentare Ncd ricorda di aver presentato qualche mese fa una proposta di legge che prevede la “possibilità per gli istituti tecnici-professionali e per i licei di attivare l’alternanza scuola-lavoro a partire dalle classi terze al fine di combattere la dispersione scolastica, formare lo studente e rilanciare l’occupazione”. “Solo con i giusti presupposti di innovazione, coraggio, alternanza e apertura reciproca tra scuole e mondo aziendale – conclude Nino Minardo -, anche il flop di Garanzia Giovani potrebbe trasformarsi nel trampolino di lancio verso un futuro lavorativo migliore e certo”.
Liceo artistico Galilei-Campailla di Modica, interrogazione del deputato regionale Musumeci
“Il Governo regionale intervenga con urgenza per permettere al Liceo artistico “Galilei – Campailla” di Modica di avere locali idonei all’attività didattica, scongiurando di smembrare l’istituto in più plessi”. Lo dichiara l’esponente dell’opposizione all’Ars Nello Musumeci, che ha presentato, insieme ai deputati del Gruppo Lista Musumeci, Formica e Ioppolo, un’interrogazione al Presidente della Regione e all’assessore all’Istruzione, per sottolineare la grave situazione del liceo artistico, che in occasione del prossimo anno scolastico potrebbe subire pesanti disagi. “Disdetto il contratto di affitto dei locali della ex Gensal, dove era allocato l’Istituto, per mancanza di fondi – sottolinea Musumeci – il Libero Consorzio, con le limitate risorse disponibili non riesce a trovare una struttura idonea in cui ospitare sia le classi che la palestra e i laboratori didattici. Una condizionale grave e purtroppo non casuale, perché con la cosiddetta riforma delle Provincie e con il susseguente e continuo tourbillon di leggi istitutive, si sono create pesanti discrepanze. E uno dei settori su cui maggiormente pesa tale incredibile situazione è proprio l’edilizia scolastica degli istituti superiori”. “Il rischio reale – conclude Musumeci – è, come ha dichiarato alla stampa il dirigente scolastico del Liceo artistico di Modica, di avere le classi distribuite a macchia d’olio in altre scuole, senza potere usufruire né della palestra e neanche dei laboratori, che sono fondamentali per lo svolgimento dei programmi scolastici. Per queste ragioni, occorre intervenire e subito”.
Le ragioni del Si e quelle del No nel referendum sulla riforma costituzionale
Sabato 30 luglio 2016, alle ore 20.30, nei locali del Circolo Nautico “Andrea Doria”, al lungomare di Marina di Ragusa, si terrà un incontro sul referendum costituzionale. Giorgio Massari e Francesco Raniolo discuteranno con Stefano Ceccanti (prof. di Diritto Pubblico Comparato, Università La Sapienza) e Federico Sorrentino (prof. emerito di Diritto Costituzionale Università La Sapienza). L’evento culturale è reso possibile grazie alla collaborazione di: Centro Studi “F. Rossitto”, Meic, Associazione Fabbrica Bene Comune, Itinerari.
SCICLI: SE IL FATTO NON SUSSISTE – Intervento del Sen. Concetto Scivoletto
Riceviamo e pubblichiamo: “L’assoluzione con formula piena di Franco Susino, ex sindaco di Scicli, rinviato a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa, mette fine a un’ingiustizia, speriamo in modo definitivo, ma non chiude nulla, anzi apre scenari inquietanti e autorizza interrogativi ai quali bisogna rispondere, senza limitarsi alle comprensibili e condivisibili espressioni di solidarietà e tralasciando le dichiarazioni stucchevoli e retoriche di chi ha trovato il coraggio di parlare pubblicamente solo dopo la sentenza. Questi i miei interrogativi: Se il fatto non sussiste e neppure, stando alla sentenza del Tribunale di Ragusa, l’associazione mafiosa, com’è potuta maturare, per la seconda volta, dopo il 1992, un’aggressione così traumatica e infondata agli amministratori e alle istituzioni elettive della Città di Scicli? Se il fatto non sussiste e neppure l’associazione mafiosa, sulla base di quali elementi il Presidente del Consiglio Renzi, il Ministro dell’Interno Alfano, il Presidente della Regione Crocetta hanno deliberato il provvedimento di scioglimento del consiglio comunale di Scicli? Se il fatto non esiste e neppure l’associazione mafiosa, c’è forse il rischio che il ricorso allo scioglimento dei consigli comunali per infiltrazioni mafiose da strumento straordinario di lotta alla mafia si possa trasformare in uno strumento ordinario di lotta politica o peggio di tutela di interessi economici forti? Se il fatto non sussiste e neppure l’associazione mafiosa, quale condizionamento, supponiamo involontario, ha già esercitato la pendenza del processo penale, e in particolare la posizione di Franco Susino, sulla sentenza del Tar del Lazio, che ha rigettato il ricorso per l’annullamento del decreto di scioglimento del Consiglio Comunale di Scicli? Se il fatto non sussiste e neppure l’associazione mafiosa, come si spiegano i silenzi di alcune forze politiche e di alcuni parlamentari, nazionali e regionali, che avrebbero avuto l’obbligo di conoscere le persone e i territori che rappresentano e il coraggio di assumersi la responsabilità di un giudizio inequivocabile? Se il fatto non sussiste e neppure l’associazione mafiosa, su quali dati reali hanno lavorato parlamentari e giornalisti – prevalentemente non di Scicli – che hanno “scoperto” e cavalcato la pista mafiosa? Se il fatto non sussiste e neppure l’associazione mafiosa, non ritengono, almeno coloro che hanno sbagliato in buona fede, di chiedere pubblicamente scusa al dott. Susino e alla Città di Scicli? Se il fatto non sussiste e neppure l’associazione mafiosa, non sarebbe doveroso che il governo nazionale procedesse alla revoca del provvedimento di scioglimento del Consiglio Comunale di Scicli per infiltrazioni mafiose, compiendo un atto di civiltà democratica e di riparazione nei confronti della Città di Scicli? La sentenza del Tribunale di Ragusa ha comunque fatto giustizia e autorizza, nonostante tutto, la fiducia nello Stato democratico, anche quando pezzi importanti dello stesso Stato sbagliano. Nessuno pensi, tuttavia, che la vicenda di Scicli possa essere strumentalizzata per affermare che la mafia non esiste: la mafia esiste eccome, anche in provincia di Ragusa, come alcuni di noi denunciamo da più di 30 anni. E la lotta alla mafia vera, la mafia 2.0, deve continuare con maggiore forza, nella direzione giusta, colpendo al cuore gli intrecci fra ricchezze illecite, affari e complicità politiche e istituzionali, senza facili depistaggi sulla delinquenza comune, che va in ogni caso combattuta e sconfitta, per affermare sempre i valori della legalità e della libertà”. Firmato Concetto Scivoletto
Scifo Cgil: “Scicli non è una città mafiosa. Garantire presto l’agibilità democratica al Comune”
Sugli esiti del processo “Eco” che ha giudicato assolto l’ex sindaco di Scicli, Franco Susino, e derubricato il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso in associazione per delinquere semplice, il segretario generale della Cgil di Ragusa, Peppe Scifo, ha commentato: “Il verdetto rende giustizia ad un uomo per bene e rimuove l’onta di mafiosità ad una comunità, come quella sciclitana, fatta di gente laboriosa, legata oggi ad uno sviluppo turistico, senza precedenti, che ha determinato crescita economica e occupazione soprattutto intellettuale e giovanile”. “Questa straordinaria città” – secondo Scifo – deve poter contare, al più presto possibile, su un assetto istituzionale, espressione della volontà popolare, con gli organi comunali ricostruiti e democraticamente eletti. “Caduto l’elemento dell’infiltrazione mafiosa – conclude l’esponente provinciale della Cgil – non ha più motivo di sussistere, non ricorrendone più i presupposti, una gestione commissariale imposta dalle leggi dello Stato. Occorre altresì mantenere alta la guardia nella lotta contro la criminalità organizzata, le mafie e la loro capacità di condizionamento ed infiltrazioni nei settori rilevamenti dell’economia del nostro territorio”.
DOPO L’ASSOLUZIONE DELL’EX SINDACO SUSINO SI CHIEDE DI RICOSTITUIRE GLI ORGANISMI DEMOCRATICI A SCICLI
Sulla notizia riguardante l’assoluzione di Franco Susino, interviene l’On. Pippo Digiacomo: “Apprendo con gioia dell’assoluzione di Franco Susino, già sindaco di Scicli, del grave reato del quale era stato accusato. È un momento importante per la persona e per la città di Scicli cui era stato apposto un marchio di mafiosità veramente infamante. Mi auguro adesso che vengano ricostituiti gli organismi democraticamente eletti e troppo frettolosamente sciolti per mafia.”
Archivio di Stato, l’inestimabile patrimonio culturale rimane a Modica
Il deputato modicano Nino Minardo ha dichiarato: “Gli studiosi e gli studenti universitari potranno continuare a usufruire dell’inestimabile patrimonio custodito al Liceo Convitto. La conferma dal Ministero dei BB e CC della permanenza dell’Archivio di Stato a Modica è certamente una bella notizia che garantisce la persistenza nella città della Contea del patrimonio conservato nella sezione locale”.
Mancata riconferma del dottor Distefano al Museo di Camarina
In riferimento alla mancata riconferma del dottor Distefano, come direttore del Museo di Camarina, l’On. Pippo Digiacomo promuoverà un’indagine ispettiva e un’interpellanza al Governo per fare luce sull’incresciosa vicenda. “Aldila’ di annunciati criteri di rotativita’ – commenta il deputato regionale del Pd – che vanno apprezzati in tanto in quanto risultino applicati integralmente, la mancata riconferma del dottor Giovanni Distefano alla guida del Museo di Camarina rappresenta uno sfregio al buon senso oltre che alla cultura, stante il fatto che, tra l’altro, andrà in pensione fra poco tempo e ne siamo tutti rammaricati, almeno quelli che amiamo il territorio ibleo e la sua storia”.
FEDERICO PICCITTO PASSEGGIANDO IN BICICLETTA
E’ bella la pista ciclabile di Marina: due chilometri e mezzo lisci lisci con tanto di tappetino rosso e, a fianco, una doccia panoramica proiettata sul canale di Sicilia dove mentre ci si sciacquetta si può gettare l’occhio nel mare e pensare ai poveri migranti per poi tornare in sella rinfrescati. Hanno messo tanta energia, i cinquestelle, per questa inaugurazione ed infatti hanno chiamato il futuro candidato alla presidenza della Regione, Giancarlo Cancelleri, che insieme ad assessori e sindaco ha sfilato in bici dopo aver dichiarato tutto il suo compiacimento per l’opera. “Questa è la nostra diversità, noi non sprechiamo denaro in lavori inutili e pensiamo ai bambini, la pista ciclabile è un atto politico dirompente”. Poi un abitante di Punta di Mola ha fatto irruzione “lo sa che noi non possiamo usufruire della spiaggia qui sotto piena di alghe che nessuno ci toglie?” e il deputato ha risposto: “Ha ragione, è colpa delle leggi siciliane che impediscono di toccare le alghe!”. Federico Piccitto ha capito la suonata e ha rincuorato il lamentante dicendogli – “ne parliamo la settimana prossima” e la manifestazione è continuata spensierata e leggera. Il sindaco era in gran forma, sprizzava gioventù da tutti i pori ed era come sempre calmo, lucidissimo, rasserenante, con quegli occhi penetranti da sguardo matematico, che basta guardarlo per sentirsi sollevati dopo l’epoca del nero avvoltoio. L’HATTO POLITICOH DIROMPENTHE (infarcito con tutte le aspirate di quando gli uomini avevano la coda – i nisseni conservano un loro suono primitivo -) aggiunge un altro elemento allo studio scientifico sulla specie dei cinquestelle. Sono esagerati o sono scemi? No, sono solo conformisti e quindi costretti a rimanere sempre nell’evidenza formale della superficie. La pista ciclabile è veramente carina, gradevole ed utile, ma di dirompente non ha proprio alcunché: non modifica i rapporti di forza tra cittadino e paesaggio, e Stato, e proprietà, semplicemente consente in uno spazio chiuso e limitatissimo di muoversi usando le proprie gambe adeguandosi in assetto lillipuziano e striminzito ad un modello di civiltà occidentale. Rimanendo nell’ambito di questo luogo – la pista – l’atto politico dirompente sarebbe intraprendere una lotta per riappropriarsi dello spazio sottostante, il porto, riscattarlo alla Tecnis – ditta accusata di fior di reati – liberarsi da una convenzione sessantennale capestro e prendersi qualche soldino dall’esiguo giro di miliardari che approda a Marina di Ragusa. Sarebbe dirompente sì, togliersi dai piedi il clan degli affaristi catanesi, e quindi l’andare in bicicletta in quella zona rappresenterebbe una vittoria civica e progressista. Ed invece i grillini persino alla domanda dell’esasperato cittadino che non riesce a farsi il bagno per le alghe puzzose si appellano alla Regione cattiva, non avendo il coraggio di forzare e di imporre a Busso di sistemare Punta di Mola. Il nodo morale e politico che avvinghia i cinquestelle è sempre lo stesso: siete i pedanti osservatori della legge, o i giusti sovvertitori della legge ingiusta? E qui scatta la grande paralisi che li costringe ad atteggiamenti e relazioni evitanti superficiali, scontate, dallo stile democristiano, e così l’ardore per la giustizia trova adattamenti che sfociano nella pista come atto politico dirompente. Cancelleri all’indomani della inaugurazione ha poi incontrato assessori e consiglieri per capire i guai in cui si sono cacciati da quando Piccitto non ha più una maggioranza. Qual è la strada indicata per uscire dalla crisi? La benedizione. Eh sì, non c’è linea. Cancelleri li ha benedetti e perdonati preventivamente nel caso in cui fossero costretti ad azzerare e a trovare qua e là qualcuno che regga i numeri. Poi ha inforcato la bici ed ha tagliato la corda. Conclusione. Pomeriggio caldo e tuttavia gradevole. Pista piacevole. Si torna a casa con l’immagine di Federico Piccitto e Giancarlo Cancelleri in coppia come nella canzoncina di Cocciante: “Passeggiando in bicicletta accanto a te, pedalando senza fretta la domenica mattina, fra i capelli una goccia di brina… fai un fumetto respirando, mentre mi sto innamorando…!”
COMPLETATA LA PISTA CICLABILE DI MARINA DI RAGUSA
La pista ciclabile di Marina di Ragusa, con uno spazio riservato ai pedoni, che si sviluppa per oltre due chilometri e mezzo, nel tratto compreso tra lo Scalo Trapanese e Punta di Mola, è stata ufficialmente inaugurata con il tradizionale taglio del nastro da parte del sindaco Federico Piccitto. Ospite d’eccezione l’on. Giancarlo Cancelleri, leader regionale del Movimento 5 Stelle, che ha manifestato il suo apprezzamento per il lavoro svolto dalla Giunta Piccitto. “Consegniamo alla città questa pista ciclabile – ha dichiarato nel corso della cerimonia il primo cittadino – per essere utilizzata in tutta sicurezza da quanti giovani e meno giovani sono desiderosi di avere uno spazio a disposizione per andare in bicicletta o fare una salutare passeggiata a piedi vicino al mare. La pista ciclabile, assieme ai tanti nuovi servizi che abbiamo realizzato per Marina di Ragusa, dalle docce sulle spiagge, ai gabinetti pubblici autopulenti, alle nuove aree a verde, alle bambinopoli, renderà la ridente frazione balneare ancora più accogliente ed ospitale e sempre più quindi motivo di attrazione”. L’amministrazione comunale, dopo la fase sperimentale della scorsa stagione estiva, ha dato corso quest’anno al progetto definitivo dell’opera pubblica che ha comportato una spesa complessiva di 250 mila euro. Un tappeto in resina speciale traccia il percorso della pista ciclabile che è stata separata dalla carreggiata riservata ai veicoli con un cordolo centrale verniciato di bianco. Sul lato mare è stato creata anche una corsia pedonale. Realizzata anche la segnaletica orizzontale e verticale che regolamenta il transito delle biciclette e delimita lo spazio pedonalizzato. Tre sono state le imprese impegnate nell’esecuzione dell’opera pubblica, una delle quali ha realizzato nell’area della lunga curva prospiciente la scogliera, in corrispondenza del Villaggio dei Gesuiti, un punto di aggregazione al servizio della pista ciclabile, dove è stata montata una ringhiera in acciaio, realizzate delle docce pubbliche, piantumati degli alberi, installati dei sedili in pietra con delle luci led incassate nella parte sottostante.
POLO MUSEALE RAGUSA, TRINGALI SCRIVE AI VERTICI DEL GOVERNO REGIONALE
Il presidente del Consiglio Comunale di Ragusa Antonio Tringali interviene sulla mancata nomina dell’archeologo ragusano prof. Giovanni Distefano a responsabile del polo museale di Cava d’Ispica e Parco archeologico di Camarina. Con una nota trasmessa al presidente della Regione siciliana, all’assessore regionale ai beni culturali ed al dirigente generale dei BB.CC., Tringali chiede il motivo per il quale in merito alla nomina dei responsabili dei Poli museali non figura per quello di Ragusa l’archeologo Giovanni Distefano, direttore del Museo di Camarina e candidato ideale e naturale ad assolvere questo ruolo in prosecuzione del lavoro sinora svolto. “Ho letto con grandissima attenzione – ha scritto nella sua nota trasmessa ai vertici della Regione il presidente del massimo consesso – la rassegna stampa di questi giorni, fedele interprete del disappunto della nostra comunità in merito a questa mancata nomina. Mi ha colpito soprattutto la forte presa di posizione assunta da tante associazioni culturali del territorio, e non intendo soltanto della città di Ragusa, che chiedono a gran voce che venga ripensata tale nomina e si proceda a congelare il tutto, e a conferire al prof. Distefano il ruolo, direi naturale, che gli spetta e che ha conquistato sul campo, lavorando strenuamente in questa terra e per questa terra. Sappiamo che l’incarico che gli era stato offerto è senza dubbio molto prestigioso, ma alcune volte, ritengo, non è solo il prestigio a rendere paghi, ma anche interessi superiori, in questo caso l’interesse per la sua provincia di Ragusa. Ho trasmesso, ai vertici della Regione indicati in calce, copia della rassegna stampa prodotta in questi giorni, proprio per renderli edotti di ciò che tale mancata nomina ha provocato nella nostra provincia”. “Per quel che mi riguarda, da presidente del consiglio e da cittadino di questa terra, – aggiunge Tringali – sarò a fianco di tutte le associazioni che continueranno ad alzare la voce su questa vicenda, chiedendo di rendere i giusti meriti ad uno studioso che si è tanto speso per la sua terra. Ho chiesto anche ai vertici della Regione di ascoltare il grido di rabbia che ha mosso le coscienze di questo territorio, e di ascoltare i cittadini che vivono e conoscono l’azione decennale condotta dall’archeologo Distefano, per consentirgli di completare ciò che ha sinora portato avanti e che è sotto gli occhi di tutti”.