23-11-2024
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Archivio della categoria: Politica

Riunione IV commissione Ars su messa in sicurezza porto di Pozzallo

Su indicazione dell’on. Roberto Ammatuna, nella qualità di vicepresidente, la IV Commissione legislativa all’Ars Ambiente e Territorio è stata convocata per il 6 giugno con all’ordine del giorno una audizione sulle problematiche relative alla messa in sicurezza del porto di Pozzallo. Quella di mercoledì prossimo sarà l’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte della progettazione.

Pelligra: “I tagli delle indennità? Non bastano, servono scelte drastiche”

“La riduzione delle indennità di amministratori e consiglieri comunali, anche se eticamente e politicamente può avere un significato, non serve da sola a risolvere i gravi problemi con cui i Comuni si confrontano. Occorre portare avanti altre scelte e ben più drastiche”. La pensa in questi termini Enzo Pelligra, presidente dell’associazione politico-culturale “Pensare Ibleo”, dopo avere preso atto delle determinazioni assunte da alcune Amministrazioni comunali dell’area iblea, non ultima quella di Ragusa, rispetto alla vicenda dei costi della politica. “Il risparmio che sarà garantito alle casse dei Comuni con la riduzione di indennità e gettoni di presenza – continua Pelligra – avrà un peso variabile dall’1 al 5% rispetto a quello che, invece, potrebbe arrivare se si facessero scelte più oculate e circostanziate, soprattutto per quanto concerne l’eliminazione del superfluo dalle spese programmate dai vari enti locali territoriali. Mi chiedo, ad esempio: che senso ha tagliare l’indennità di un assessore di un centro come Monterosso Almo che percepisce mensilmente una somma di circa duecento euro? Il rischio è che tagliare le indennità diventi – aggiunge Pelligra – la moda politica del momento finendo con il perdere di vista il vero problema: la necessità per le Amministrazioni locali di avviare un serio programma di risparmio e di contenimento delle spese che, queste sì, rischiano di perdere il dovuto controllo anche in un periodo di crisi come quello attuale. Basta con i contributi a pioggia per ogni manifestazione. Basta con somme, anche consistenti, erogate a questa o a quella associazione per compiacere il referente di turno. Piuttosto, ci si attrezzi in maniera opportuna – aggiunge con un piano annuale in grado di prevedere il più possibile le uscite lasciando pochissimo spazio alle improvvisazioni”. Pelligra, inoltre, punta il dito su settori cardine della vita di un ente, come gli assessorati allo Sviluppo economico. “Sono quelli che possono incidere sulla crescita di una città – continua – come può accadere, ad esempio, a Ragusa. Ci vogliono, però, indirizzi forti e precisi, determinazione orientate a ricadute specifiche. Assolutamente non si può lasciare cadere tutto nel vuoto come se nulla fosse. Sono convinto che dovranno arrivare, per gli enti locali, momenti ancora più duri considerati i tagli che, purtroppo, si annunciano ulteriormente consistenti dallo Stato e dalla Regione. Per questo – conclude – lo slogan deve essere: combattiamo il superfluo e pensiamo ad attivare i dovuti percorsi per la crescita. Non dimenticando la prima e vera emergenza che è quella della perdita dei posti di lavoro. E proprio in questa direzione si potrebbero indirizzare le risorse risparmiate”.

 

La nomina di Francesco Aiello Incardona: “Complimenti e buon lavoro al neo assessore”

Arrivano le congratulazioni per il nuovo incarico dal deputato di Grande Sud Carmelo Incardona. “Porgo i miei sinceri auguri a Francesco Aiello per il suo nuovo incarico, certo che saprà mettere in campo la sua esperienza in un settore che ben conosce. Pur non condividendo l’agire politico del governatore Lombardo mi auguro che Francesco Aiello possa occuparsi delle tante emergenze che sta vivendo l’agricoltura regionale, con un’attenzione particolare – conclude Carmelo Incardona – per la provincia di Ragusa”.

Nino Minardo: “Tre proposte di legge per dare una boccata di ossigeno a famiglie e piccole imprese”

“In un momento economicamente difficile e che nasconde prospettive incerte, c’è la necessità di provvedimenti legislativi che diano certezze presenti e possibilità concrete future”. Lo scrive il deputato del Pdl Nino Minardo che aggiunge: “Sono cofirmatario, assieme ad altri trenta parlamentari, di tre proposte di legge, la prima delle quali riguarda la necessità di prevedere la partecipazione del sistema bancario al peso che la crisi economica ha gettato sulle spalle di tutti i cittadini con l’introduzione dell’Imu. Infatti i terreni di proprietà delle fondazioni bancarie – spiega Nino Minardo – risulterebbero 712 e gli immobili 1.572, di cui una parte già godono delle agevolazioni fiscali relative ai palazzi storici. La proposta di legge vuole eliminare le esenzioni previste per le fondazioni bancarie, in quanto azioniste degli stessi istituti di credito, ma, sempre con riferimento all’Imu, vuole introdurre una significativa deroga al sistema delle garanzie contrattuali relative ai mutui per l’acquisto della prima casa. Chi, infatti, – continua Nino Minardo – ha acquistato la propria casa tramite un mutuo bancario non solo è sotto ipoteca, ma deve anche pagare l’Imu. Un altro intervento riguarda la ricongiunzione onerosa dei contributi previdenziali. La proposta vuole sospendere disposizioni che investono i numerosissimi lavoratori che ad oggi, se possono vantare un’anzianità contributiva ed un’età anagrafica sufficienti a realizzare il diritto alla pensione, di fatto, – scrive Nino Minardo – sono impossibilitati ad esercitare tale diritto perché gli oneri di ricongiunzione sono spesso troppo alti (si può arrivare anche a dover pagare 300.000 euro!). La terza proposta di legge prevede la possibilità di utilizzo dell’Iva per cassa alle micro imprese con volume di affari fino ad 1 milione di euro e alle imprese di sub-fornitura. Inoltre, sono previste delle garanzie supplementari per i crediti fiscali dello Stato verso le imprese, annunciando che nell’ambito del fallimento le imposte dovute abbiano la precedenza anche sugli altri crediti privilegiati. Le tre proposte – conclude Nino Minardo – servono a dare un po’ di ossigeno all’Italia”.

FRANCESCO AIELLO ASSESSORE REGIONALE ALL’AGRICOLTURA

Francesco Aiello è il nuovo assessore regionale alle risorse agricole della Regione siciliana. Aiello, nominato giovedì pomeriggio dal presidente della Regione, Raffaele Lombardo, subentra a Elio D’Antrassi. Deputato regionale dalla IX alla XI legislatura, Aiello ha già ricoperto l’incarico di assessore all’agricoltura tra il 1992 e il 1993.

AEROPORTO DI COMISO, INCONTRO A RAGUSA CON L’ASSESSORE RUSSO

Un documento firmato dai sindaci dei comuni iblei, dai parlamentari regionali e dai rappresentanti del partenariato socio-economico, che ribadisce l’interesse nazionale dell’aeroporto di Comiso e chiede con forza che il servizio Enav sia a carico dello Stato, ha chiuso la giornata di studio voluta dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Pier Carmelo Russo, sullo scalo di Comiso. E’ stato il commissario straordinario della Provincia di Ragusa, Giovanni Scarso, ad aprire la giornata di studio sull’aeroporto di Comiso. “All’assessore Russo – ha detto Scarso nel suo intervento – chiedo certezze per il futuro dello scalo di Comiso, un’infrastruttura che il territorio ibleo aspetta con impazienza perché è un’opportunità di sviluppo che non vuole disperdere”. L’assessore Russo ha ribadito che la Regione è disponibile a coprire le spese per l’avvio dell’aeroporto di Comiso, ma che non è disponibile ad assumersi l’onere del servizio Enav. Proprio su questo punto c’è in atto un braccio di ferro Stato – Regione, e alla fine l’assemblea dei presenti ha consegnato all’assessore Russo un documento con cui si chiede l’adozione immediata del decreto interministeriale per la copertura dei servizi Enav.

MOBILITAZIONE GENERALE DELLA PROVINCIA

Gli Enti locali e le organizzazioni sindacali ragusane hanno proclamato lo stato di mobilitazione generale della provincia e organizzato per venerdì 22 giugno una giornata di sciopero generale. La decisione è stata presa giovedì mattina durante la Conferenza dei sindaci dei comuni della provincia, allargata alla partecipazione dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali e convocata per parlare di crisi dell’economia, tagli dei trasferimenti statali e regionali ai Comuni ed Imu. Due sono i punti emersi dalla Conferenza dei sindaci: la richiesta che il 20% degli introiti dell’Imu rimanga alle casse dei Comuni e che trovi attuazione il Patto di stabilità regionalizzato. La Conferenza dei sindaci ed i sindacati, inoltre, chiederanno all’Anci Sicilia e alle organizzazioni sindacali regionali di estendere la protesta a livello regionale.

VITTORIA: ADDIO DI SEL ALLA GIUNTA NICOSIA

Sinistra, ecologia e libertà lascia la giunta del sindaco Peppe Nicosia e ritira tutti i suoi rappresentanti dai posti di sottogoverno. Fuori quindi il vicesindaco Enzo Cilia, e il presidente di “Vittoria mercati” Salvatore Garofalo. Molteplici i motivi di questa scelta: dalla gestione dell’Amiu, alle perplessità sul piano regolatore generale ritenuto troppo “espansivo”. L’intesa è durata un anno. Dice Enzo Cilia: “voteremo gli atti valutandoli volta per volta”. Nel frattempo il sindaco di Vittoria, che si è autosospeso dal suo partito, il Pd, per le ambiguità nel sostenere Lombardo e per i ritardi nell’abbracciare cause care a Nicosia – dalla lotta alle perforazioni petrolifere al no alla installazione del Muos -, ha incassato la solidarietà della sezione Pd di Vittoria che scrive: “La direzione cittadina del partito rileva la forte denuncia lanciata dal Sindaco Nicosia e ne condivide tutti i contenuti di protesta e di appello al partito per una maggiore attenzione verso la Città di Vittoria fino ad ora disattenzionata politicamente sia su temi di grande portata sociale come il Muos, e sia dal punto di vista amministrativo considerato che non ha mai ricevuto alcun aiuto economico-finanziario dal governo regionale in cui il Pd ha “di fatto” governato. Il partito democratico – si legge nella nota – esprime al Sindaco Nicosia l’impegno di tutte le componenti dirigenziali del Pd vittoriese di chiedere una interlocuzione urgente con i vertici provinciali, regionali, nazionali affinché arrivino risposte concrete alle denunce contenute nella lettera del Sindaco”. Ricordiamo che Vittoria è la seconda città della Sicilia a guida Pd.

RAGUSA, IL TAGLIO DELLE INDENNITA’A PALAZZO DELL’AQUILA

Peppe Calabrese a forza di ripeterlo c’è riuscito a costringere il sindaco – che certo non poteva non aderire ad una proposta che piace all’intera popolazione – a tagliare non il 30 ma il 26% delle indennità degli amministratori. Scrive il segretario del Pd: “Appena ieri chiedevamo al sindaco di adeguarsi a realtà come quelle della vicina Scicli. Oggi l’adozione di questo provvedimento. Per noi si tratta di un risultato importante che premia l’azione politica svolta dall’intero partito. Tutto il gruppo consiliare del Pd ha già comunicato che rinuncerà al trenta per cento dei gettoni di presenza”. Il taglio delle indennità non è stato volontario. Si doveva fare per non sfigurare. Molte le lamentele dentro la corte. Una frase di Nello Dipasquale ben descrive il clima: “Che vi importa? E’ roba di qualche mese”.

Idv critica fortemente Lombardo: “Adesso scopre il ruolo sovracomunale della Provincia di Ragusa”

“Raffaele Lombardo è diventato Presidente della Regione grazie alle clientele costruite da Presidente della Provincia di Catania. Qualche mese fa in antitesi all’ex socio politico Castiglione presidente della provincia di Catania ha avuto una improvvisa conversione e si è convinto che le province non servono a nulla e bisogna abolirle”. Così l’Italia dei Valori di Ragusa che aggiunge: “Argomento certo condivisibile ma che avrebbe richiesto, considerata la natura costituzionale, una seria riforma organica che definisse in maniera chiara ruoli, funzioni, competenze, coerenza con l’attuale assetto della circoscrizione territoriale statale e dei capoluoghi di provincia. Nulla di tutto questo si è definito e si è fatto e la provincia di Ragusa, come sempre considerata allettante terreno di caccia elettorale, è stata prontamente commissariata. In tutti questi anni di governi regionali dove Cuffaro, Lombardo, Miccichè hanno fatto e disfatto tutto, la provincia di Ragusa ha visto sparire – scrive Italia dei valori – le ferrovie, i fondi per la viabilità e i fondi per le infrastrutture. Non ha avuto ancora un km di autostrada e non è riuscita a fare decollare un aereo, tranne la parentesi del vergognoso volo di inaugurazione, da un aeroporto che esiste da oltre 80 anni. Adesso, dopo il commissariamento, Lombardo riscopre improvvisamente il ruolo della Provincia e il ruolo della provincia di Ragusa e addirittura convoca tutti al palazzo della Provincia. Un Presidente di regione, sotto processo, – scrive Italia dei valori – che annuncia le dimissioni 4 mesi prima ma continua a stare al suo posto. Per fare cosa? Per fare campagna elettorale come quella che ha iniziato a Ragusa, ironia della sorte, proprio dalla sede della Provincia”.

Dall’Ars più soldi ai Comuni

Una boccata di ossigeno alla precaria situazione finanziaria dei comuni verrà dalla Regione. Dopo l’allarme lanciato dall’onorevole Ammatuna, l’Assemblea Regionale Siciliana ha esitato l’ordine del giorno n. 707, presentato dall’on. Savona, “Erogazione di risorse in favore degli enti locali della Regione Siciliana”. L’ordine del giorno, concordato dall’on. Ammatuna con il dirigente regionale delle Autonomie Locali, impegna il Governo della Regione ad erogare una somma pari al 50% delle prime due trimestralità dei contributi ordinari dell’anno predente a titolo di anticipazione delle corrispondenti trimestralità dell’anno in corso. In questo modo si supera l’impasse dovuta alla mancata ricostituzione della Conferenza Regione-Autonomie Locali, che di fatto blocca l’iter per la definizione dei criteri di riparto del fondo delle autonomie in favore dei comuni.

DISPERATI MA DEPUTATI

L’aria è molliccia per noi comuni mortali degli iblei: soffriamo per cassa integrazione, Imu, incertezza lavorativa dei nostri figli, panico per vicinanza greca, nausea per un territorio corrotto e arretrato. Il malessere, però, non intacca la politica ragusana colpita da una eccitazione fuori luogo – visti i tempi – che ci deprime ancora di più offrendoci ritratti ridicoli e paurosi. Su Repubblica scopriamo che quel buontempone di Orazio Ragusa, che un tempo campava con il salario da forestale, si becca, oltre ai 19 mila euro di stipendio, altri 3000 al mese per aver “lavorato”, in un anno, in commissione, 14 ore e 20 minuti. Aveva ragione l’allora comunista Gianni Battaglia che da disoccupato conobbe i fasti dell’assemblea regionale siciliana ed ebbe a dire “cari compagni qui la vita cambia da così a così”. Ed infatti il senatore, che si è distinto nel suo essere uomo di sinistra occupando per conto di Nello Dipasquale la poltrona di amministratore del consorzio universitario – con i brillanti risultati di chiusura a tutti noti -, e per la sua visibile e voluta assenza in questi terribili 6 anni di governo del centrodestra, stamane è apparso sulla stampa: “Annunciazione, Annunciazione, son qui, torno, anzi vorrei tornare”. Era la giornata provinciale del ritorno in pista del vecchio comunista. Ciccio Aiello lo ha fottuto. Addirittura assessore all’agricoltura, anche se di un governo in stato di putrefazione, un dettaglio che non intacca il politico di razza in grado di sopportare ogni tipo di lezzo; d’altronde non si era impressionato neanche ad andare con la destra di Incardona. Ora, la cosa divertente, ed ancora misteriosa, è: ma Nello Dipasquale è stato reso partecipe della mossa di Aiello? I patti territoriali fra i due sono saltati? Una cosa è certa: Ciccio Aiello, il gregario, non l’ha fatto mai a nessuno. E’ inglobato il nostro sindaco di Ragusa in questo progetto piratesco e disperato di Lombardo? Pensiamo di sì, ci sarà un gran listone autonomista anche se sarà dura dire – qualora Aiello venisse nominato assessore – che il governo siciliano è fantastico, dopo che per mesi ha sparato a zero su tutta Sala d’Ercole. Fatto sta che Dipasquale, che di norma parla assai, non si pronuncia nè su Aiello nè sullo scandalo Orazio Ragusa. Ma come funziona? Tutti i deputati gli fanno schifo e su questo spreco vergognoso non si pronuncia? Ah, Orazio Ragusa è amico suo. Nello Dipasquale è stato eletto grazie al 10 per cento della Udc che si schierò per fortissima volontà e scelta di Orazio Ragusa con il Pdl, ossia con il partito del sindaco e quello di Berlusconi. Capita, di cambiare nella vita – si dirà -. E’ vero, ci si può ricredere su Berlusconi; anche se farlo quando la caduta è prossima è una fuga più che una maturazione politica, e comunque, adesso c’è Zamparini. Il sindaco di Ragusa che ha fatto carriera infilandosi tra gli adoratori di Silvio – che ricordiamo era fedele a Priapo più che alla Costituzione – ha cambiato presidente, dal Milan al Palermo. Sta con Zamparini, l’uomo che oggi ha dichiarato: “Monti si vergogni, l’indegno è lui”. E sapete il motivo di tanta veemenza? Il premier Monti aveva detto a proposito dello scandalo sul calcio: “Provo profonda tristezza, il calcio andrebbe sospeso. Fa rabbrividire quando il mondo dello sport si rivela un concentrato di fattori deprecabili”. Ogni italiano serio la pensa come Monti. Ebbene, Nello Dipasquale, sta, invece, con Zamparini che vuole una nuova Sicilia. Altra novità. Il sindaco finalmente ha capito che non poteva più resistere al pressing della realtà e si è tagliato insieme agli assessori lo stipendio. Non del 50, non del 40, non del 30, ma del 26. Era ora. Poi, le comiche. Nello stesso comunicato del taglio c’è scritto che l’amministrazione comunale di Ragusa ha votato una delibera in cui si prevede la riduzione del 25 per cento del salario accessorio ai dirigenti al rinnovo del contratto. Serve la traduzione: quando ci sarà il nuovo contratto, si toglierà – non sulla base dello stipendio ossia 40 mila euro annui, ma sulla parte accessoria, 20 mila euro, – il 25 per cento ovvero invece di 80 mila guadagneranno 75 mila. C’è il trucco, non funzionano tre cose. La prima. Da qui a qualche anno non c’è nessun taglio. La seconda. Lo spreco è la nomina dei dirigenti perchè a norma di legge, Dipasquale, ne poteva nominare due e non sette, e quindi dovrebbe, la pubblica amministrazione, recuperare 400 mila euro l’anno, il costo dei 5 dirigenti. Terza cosa che non funziona. In verità non hanno deliberato alcunchè ed infatti dopo un’ora dal primo comunicato è arrivata la precisazione. “Non si tratta di delibera, ma di atto d’indirizzo”. Ultima curiosità. La giunta si è tenuta in villa, residenza del sindaco, che può essere ritenuta sede istituzionale. Già si sente il profumo di deputato, legifera nel lusso.

CICCIO AIELLO PROBABILE ASSESSORE REGIONALE ALL’AGRICOLTURA

Il fondatore di Azione Democratica, ex sindaco di Vittoria e consigliere comunale Francesco Aiello sarebbe stato scelto per la delega all’Agricoltura dal governatore Raffaele Lombardo, scelta maturata dopo il rimpasto della giunta regionale a seguito della rottura con il Partito democratico. Aiello prenderebbe il posto di Elio D’Antrassi. Si tratterebbe di una seconda volta per Aiello che è già stato assessore regionale all’Agricoltura fino agli inizi degli anni ’90 con il Governo Campione.

Tagli Stato e Regione “Comuni a rischio default”

“La situazione finanziaria dei Comuni sta diventando estremamente preoccupante, sia in termini di cassa che di competenza, a causa di tagli e ritardi nei trasferimenti statali e regionali”. E’ il commento dell’on. Roberto Ammatuna che sottolinea come la principale fonte di entrata per gli enti locali consista nelle somme che Stato e Regione trasferiscono loro ratealmente. “Cosa sta accadendo di diverso, rispetto al passato, da allarmare i sindaci siciliani? Per quanto riguarda lo Stato il contributo ordinario, che rappresenta la parte preponderante del totale del trasferimento ai Comuni, è stato in molti casi decurtato pesantemente delle somme che gli enti locali dovranno in futuro percepire dall’Imu. Per questo stesso meccanismo, in altri casi il contributo ordinario è stato azzerato, – aggiunge l’on. Ammatuna – così come è avvenuto per ben cinque comuni della provincia di Ragusa: Pozzallo, Modica, Scicli, Ispica e Santa Croce Camerina. Alcuni comuni risultano addirittura debitori nei confronti dello Stato e dovranno quindi rimborsare importi non trascurabili. Tutto ciò incide negativamente sui bilanci comunali sia in termini di cassa che di competenza. A questo si deve aggiungere – conclude Ammatuna – il ritardo nell’accreditamento, da parte della Regione, di ben due rate di trasferimenti”.

NELLO DIPASQUALE E LA STORIELLA DEL SINDACO PALAZZINARO

Oratore Gian Antonio Stella, quello de La Casta. Di fronte, seduto in prima fila, Nello Dipasquale. La chiesa della Badia, stracolma. Il giornalista scrittore inizia così la sua conversazione: “Per costruire un paesaggio ci vogliono secoli, a volte millenni. Pensate al paesaggio italiano, a quello di San Gimignano, o a quello degli Iblei. Basterebbe un sindaco di Ragusa palazzinaro per distruggere il paesaggio ragusano”. Il boato è dirompente e viene dal cuore e si trasforma in uno schiamazzo ironico, un uh… potentissimo che rimbomba tra le pareti, un baccano che attraversa tutti presenti e che alla fine sfocia in uno scrosciante applauso di approvazione e di riconoscimento. Non è stato un attimo, non è stato un incidente: è l’attestato di fine carriera, è il sigillo di qualità, è il battesimo consacrato e imposto a Dipasquale. Lui sembrava una statua di sale, anche le palpebre avevano perso di mobilità. Rigido dentro il vestito color corvo è rimasto un’ora sentendo quel racconto terribile sullo sterminio dei campi, il cemento, le pale eoliche, la bellezza perduta, la volgarità dei politici. Forse è stato il momento più brutto di questi sei anni di potere. Non si immaginava che i ragusani lo ritrovassero in quel ritratto desolante della Italia e riconoscendolo lo sbeffeggiassero in un’esplosione di sentimento popolare. Lui, che si credeva tanto amato, è stato smascherato come il cattivo nel cinema muto o nella commedia dell’arte: ululati, risa e calci in culo. Scorrevano diapositive, immagini, filmati, e scorrevano le brutture e le vergogne del povero Paese, e il pubblico alzava lo sguardo verso la prima fila per imprimerselo bene in mente il personaggio. Non sarebbe accaduto un anno fa, i ragusani non avrebbero osato spingersi nel terreno della denuncia corale, quella che di norma si fa nelle piazze e che da noi è capitata in chiesa. Non l’aspettava Nello Dipasquale la medaglia di sindaco palazzinaro; forse pensava si dovesse trafficar di più per arrivare a tanto. Invece è semplice. Basta prendere tutta la cinta periferica di una città e far votare in consiglio comunale un piano per costruirci dentro centri commerciali, direzionali, villette singole e a schiera, e il titolo è assicurato. Non ci vuole una laurea per diventare palazzinari, basta l’indole e tanta incultura. Parola di Gian Antonio Stella.

On. Riccardo Minardo: “Sull’aeroporto il governo è attento ed impegnato”

“La Regione Siciliana e la Provincia di Ragusa insieme per dare un’accelerata all’oramai infinita storia dell’apertura dell’aeroporto di Comiso”. E’ quanto dichiara Riccardo Minardo in merito all’incontro che si terrà giovedì alla provincia regionale di Ragusa. “Questa giornata di lavoro è la conferma, continua l’on. Riccardo Minardo, dell’impegno del Presidente Lombardo per l’aeroporto tanto che interverrà pesantemente nei confronti del Governo nazionale affinchè si sblocchi presto tale vicenda. Il primo atto concreto – ricorda Riccardo Minardo – è stato lo stanziamento dei 4 milioni e mezzo di euro per svolgere in via di anticipazione tutte le attività di start up, ma ciò non basta se dal Ministero delle Infrastrutture, Enac, Enav non arrivano atti concreti riguardo le loro competenze”.

Scicli: la giunta Susino si riduce del 30% le indennità di carica

Il sindaco di Scicli, Franco Susino, ha annunciato che tra i primi atti deliberativi della sua amministrazione ci sarà la riduzione del 30% delle indennità di carica di sindaco e assessori. Il Comune ha difficoltà a pagare gli stipendi ai dipendenti e ad assolvere i debiti nei confronti dei fornitori. “Abbiamo voluto dare il buon esempio, riducendo gli emolumenti per il sindaco e la giunta, in ossequio a una domanda che viene dagli elettori: ridurre i costi della politica”, dice Susino. La giunta ha deliberato in ossequio al principio della cosiddetta “autodichia”. Ciascun organo autonomo e indipendente decide per sè le questioni afferenti il proprio funzionamento.

I COSTI DELLA POLITICA Calabrese: “Indennità ridotte, Dipasquale prenda esempio da Susino”

E’ quanto afferma il segretario cittadino del Pd, Giuseppe Calabrese, dopo avere appreso che tra i primi atti della nuova Giunta di Scicli c’è stato quello della riduzione di indennità a sindaco e assessori del trenta per cento. “Per ben due volte – dice Calabrese – il sindaco di Ragusa ha fatto bocciare la proposta che avevamo presentato in aula e che verteva sulla riduzione dei costi della politica attraverso una contrazione delle indennità e dei gettoni di presenza pari al trenta per cento, sulla stessa lunghezza d’onda di quanto è stato fatto a Scicli. Il primo cittadino ha giustificato tale bocciatura, oltre ad una serie di offese rivolte al sottoscritto, – scrive Calabrese – chiarendo che lui, con i soldi del Comune spettanti per la sua indennità, faceva già beneficenza. Dall’altro lato, però, chiede a Roma e a Palermo di ridurre i costi della politica. Susino e i suoi, al contrario di Dipasquale, dimostrano di essere conseguenziali mentre il sindaco di Ragusa sa solo lasciare andare tutta una serie di parole in libertà oltre ad essere un giocoliere delle prese di posizione. Dipasquale, inoltre, continua ad essere nervoso perché nessuno lo percepisce come il nuovo in politica bensì tutto lo individuano – scrive Calabrese – come ex esponente democristiano prima e punto di riferimento di Forza Italia e Pdl ora. Potremmo dire, in sintesi, che Dipasquale rappresenta il fallimento della politica italiana che adesso abbandona in nome dell’antipolitica. Ci vogliono atti ufficiali per fare risparmiare il Comune – conclude Calabrese – e non beneficenze propagandistiche portate avanti a titolo personale”.

CHIARAMONTE, ELETTO IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

. Battaglia ha ottenuto dieci voti da parte dei consiglieri comunali; cinque le schede bianche. Paolo Battaglia ha già ricoperto questa carica già alcuni anni fa. Vice presidente del consiglio è stato eletto Luigi Stamilla. Nella stessa seduta del Consiglio comunale, il Sindaco, Vito Fornaro, ha prestato il giuramento. Il Consiglio ha anche proceduto alla surroga dei due consiglieri dimissionari, Laura Turcis e Luciana Scollo, che fanno parte della quadra assessoriale del neo sindaco; al loro posto, sono subentrati Giusi Brullo e Luigi Stamilla.

Provincia, insediamento del commissario straordinario Giovanni Scarso

Una sobria cerimonia per il passaggio delle consegne tra il presidente della Provincia Franco Antoci e il commissario straordinario Giovanni Scarso, nominato dal presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo. Antoci ha accolto nel suo ufficio il neo commissario e dopo un colloquio privato di quasi un’ora, si è proceduto formalmente al passaggio delle consegne nell’aula consiliare, alla presenza dei parlamentari iblei. Il commissario ha ringraziato tutti per la nomina, pur nella consapevolezza che il suo incarico è ‘sub judice’ per il ricorso presentato al Tar Palermo dagli ex amministratori e che la camera di consiglio è stata fissata per il prossimo 29 maggio. Giovanni Scarso, 76 anni, dirigente regionale in quiescenza, ha parlato della sua esperienza e dell’impegno che metterà al servizio della comunità iblea. “La mia sarà una gestione commissariale ordinaria, ma che punterà a fare gli straordinari – ha detto Scarso – per consegnare a questo territorio le infrastrutture di cui necessita. Il mio primo atto politico e amministrativo sarà indirizzato all’aeroporto di Comiso che potrà cambiare il volto economico di questa Provincia. Riunirò subito i dirigenti di questo Ente per avere subito il polso della situazione. Loro saranno i miei principali collaboratori. Considero i parlamentari i miei consulenti sul campo perché dovranno aiutarmi nella risoluzione dei problemi del territorio”. Giovanni Scarso inizierà subito il giro degli incontri istituzionali con le autorità provinciali e nei prossimi giorni renderà visita a tutti i sindaci dei comuni iblei.

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