23-11-2024
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Archivio della categoria: Politica

SOLIDARIETA’A PIPPO DIGIACOMO

Il sindaco di Vittoria Giuseppe Nicosia ha portato lunedì mattina la sua solidarietà al parlamentare regionale Giuseppe Digiacomo che da alcuni giorni sta attuando uno sciopero della fame per sollecitare l’apertura dello scalo aeroportuale di Comiso. “Sono vicino a Digiacomo – ha dichiarato Nicosia – perchè si tratta di una battaglia giusta, forte ed utile per l’intero territorio”.

Gli appuntamenti elettorali di Italia dei valori

Il responsabile nazionale agricoltura della Italia dei Valori, On. Ignazio Messina, compirà una visita in provincia di Ragusa mercoledì 2 maggio. Un primo appuntamento si terrà a Vittoria, presso la sala Avis, alle ore 18,30 per un convegno sull’agricoltura, nel corso del quale saranno illustrate le iniziative del partito a favore dell’agricoltura meridionale in generale e siciliana in particolare. L’altro appuntamento, sempre nella giornata di mercoledì, è a Santa Croce, alle 20, per un comizio cui parteciperà lo stesso On. Messina, a sostegno del candidato Sindaco Salvo Caruso e della lista unitaria “Città Futura” che vede tra i candidati consiglieri gli esponenti di Italia dei Valori Pietro Savà (vice coordinatore provinciale) e Giusy Zisa.

RISERVA NATURALE A RAGUSA Giovanni Iacono: “La foce dell’Irminio, un viaggio nella catastrofe e nell’immondizia”

La Provincia oltre un anno fa aveva effettuato un sopralluogo presso la riserva naturale dell’Irminio e si era accertato che all’interno della riserva si usava scaricare immondizia e materiale inerte. C’era stato l’impegno da parte dell’amministrazione e del dirigente a rimuovere il materiale. Cosa è accaduto da allora? Ce lo racconta il consigliere Iacono di Italia dei valori. “A dire la verità non si comprende come si possa scaricare materiale all’interno di una riserva naturale che è controllata e sorvegliata da decine di persone retribuite per svolgere servizio proprio presso le riserve Naturali “gestite” dalla Provincia per conto della Regione Siciliana, e comunque quel materiale non solo non è stato eliminato, ma a seguito del maltempo l’intera riserva è ridotta in condizioni di non fruibilità a cominciare dalla spiaggia. Molti alberi risultano caduti a terra e divelti. Un mese fa avevamo di nuovo incontrato – spiega Giovanni Iacono – la dirigente delle riserve che “sperava” in somme da destinare alla zona, ma l’Amministrazione Provinciale ha continuato, invece, a finanziare sagre di cavatieddi, di carote, di carne, di trote. In questi mesi, in un clima da “caduta degli Dei”, stiamo assistendo ad una vera abbuffata di contributi. Con la logica del “bancomat” si continuano a dare contributi ad associazioni di riferimento. Chi ha i “santi in paradiso” si permette di fare il giorno prima la richiesta e il giorno dopo ha già il contributo deliberato dalla Giunta, mentre i beni comuni rimangono nell’incuria. Nel programma “viaggio degli Iblei” la Provincia – conclude Giovanni Iacono che ha documentato con una serie di fotografie lo stato della foce – proponga ai turisti e ai cittadini anche un viaggio nelle riserve naturali e così avranno chiaro lo spessore degli amministratori della provincia di Ragusa”.

RAGUSA, DIVIETO DI GIOCARE A PALLA IN PIAZZA SAN GIOVANNI LA DURA CRITICA DEI GIOVANI DEMOCRATICI

In relazione all’ordinanza comunale sul divieto di giocare a pallone sulla Piazza e sul Sagrato di San Giovanni a Ragusa, i Giovani Democratici del capoluogo ibleo sono intervenuti lamentando “la disattenzione del Sindaco Nello Dipasquale e dell’amministrazione della città nei confronti del centro storico”. “Quello che prima era il fulcro della vita della città – hanno scritto i Giovani Democratici in una nota inviata alla stampa -, ora è diventata la ombra di sé stessa in virtù della chiusura della Facoltà di Giurisprudenza e a seguito di una serie di mancate promesse, quali il mancato completamento di Piazza Poste in venti mesi (i lavori sono iniziati nel 2010) che hanno comportato la chiusura di Corso Italia, di cui peraltro era stata promessa la riapertura a marzo di quest’anno; in tutto questo non ha agevolato l’approvazione nello scorso anno del regolamento comunale che, nel prevedere incentivi per la ristrutturazione delle case nel centro storico, penalizza le giovani coppie a basso reddito e agevola cespiti di valore più alto e ha già causato la desertificazione del centro storico, passato da 13.500 a 3.500 abitanti scrivono i Giovani Democratici -. Quest’ordinanza – scrivono ancora i Giovani Democratici – s’inserisce dunque come un tassello nella già disastrosa politica di svuotamento del centro storico che si ripercuote a catena sul tessuto sociale ed economico”. “Nella speranza che l’amministrazione comunale – scrivono i Giovani Democratici – interpreti meglio il concetto di ‘sicurezza sociale’, o quanto meno motivi meglio l’ordinanza, magari revocandola del tutto, i Giovani Democratici cercano di dimostrarsi propositivi nei confronti dell’amministrazione stessa, avanzando la proposta che al fine di rivitalizzare un centro storico clinicamente morto, quanto meno sotto il profilo giovanile, e per permettere ai bambini di essere bambini anche al centro, incentivandoli a uscire a giocare fuori casa – si legge nella nota dei Giovani Democratici -, piuttosto che farli giocare davanti a una consolle, si potrebbe destinare ai più piccoli lo spazio verde situato dietro palazzo “Spadafora”, che non occorrerebbe nemmeno di tanti lavori, ma solo di una sistemata al verde – si legge ancora nella nota dei Giovani Democratici di Ragusa – e dell’installazione di giochi per bambini”.

SANTA CROCE, FACILI ASSUNZIONI IN CAMPAGNA ELETTORALE? MANDARA’ SCRIVE AL PREFETTO CAGLIOSTRO

A pochi giorni dalle Amministrative del 6 e 7 maggio si infiamma il dibattito politico a Santa Croce Camerina. “In questo periodo si potrebbe esplicare la problematica legata al voto di scambio – denuncia Salvatore Mandarà, consigliere provinciale -. Si susseguono, infatti, voci riguardanti delle assunzioni che verranno effettuate dalla ditta Busso, impresa che gestisce il servizio di raccolta differenziata presso il Comune di Santa Croce”. Nella missiva inviata al prefetto Giovanna Cagliostro, Mandarà, chiede il rispetto delle regole e ne rimarca l’importanza in un periodo cruciale come quello della campagna elettorale. “Mi rivolgo al prefetto con una lettera aperta – dice Mandarà – per impedire che il cittadino sia costretto a scegliere il proprio rappresentante in cambio della promessa di un’assunzione – ha detto ancora Mandarà -, che secondo il mio punto di vista può essere slittata e rimandata a dopo le elezioni, quando la nuova giunta comunale si sarà insediata. La Sua voce autoritaria può impedire ciò e consentire la piena libertà di scelta al santacrocese che si accinge alle urne. Chiedo, dunque, un intervento immediato ed urgente per evitare ogni forma di illegalità legata a forme di assunzioni – ha detto ancora Salvatore Mandarà – che possano determinare degli illeciti su cui dovrà poi intervenire la Procura della Repubblica”

TRENTA ANNI DALLA MORTE DI PIO LA TORRE e ROSARIO DI SALVO

Erano le 9,30 del mattino di quel 30 aprile 1982 quando la mafia uccideva, in piazza Generale Turba a Palermo, l’onorevole Pio La Torre, segretario del Pci siciliano e Rosario Di Salvo, suo amico e compagno di partito che l’accompagnava in macchina nei suoi spostamenti. “Appena si diffuse la notizia, – scrive il segretario del Pd Salvo Zago – ovunque in Sicilia le piazze si riempirono di militanti comunisti e di semplici cittadini, increduli, indignati, commossi. A me la notizia arrivò alle 10,20, quando Bruno Marasà mi chiamò al telefono dell’aula consiliare del Comune di Comiso, dove mi trovavo assieme a Nicola Cagnes ed altri pacifisti, comisani e stranieri, impegnati nello sciopero della fame messo in atto per impedire la costruzione della base missilistica di Comiso. “Hanno ammazzato Pio”, gridò Bruno al telefono, evidentemente sconvolto, come tutti noi e i tantissimi altri, comunisti e non, via via che la notizia si diffondeva. Pio – ricorda ancora il segretario provinciale del Pd, Salvo Zago, – lo aspettavamo per il comizio della domenica 2 maggio, programmato a seguito dello sciopero della fame e della straordinaria manifestazione del 4 aprile, la mitica marcia dei centomila che ha forgiato migliaia di giovani, presenti a quello che è diventato l’evento storico icona della battaglia pacifista, in Italia ed in Europa, contro i missili a Comiso e il riarmo atomico nel mondo. Oggi è in corso, – scrive Salvo Zago – un altro sciopero della fame, da parte di Giuseppe Digiacomo, nel piazzale antistante l’aeroporto di Comiso. Naturalmente le motivazioni sono differenti: allora contro l’installazione di quei mostruosi strumenti di morte che avrebbero potuto distruggere sette volte la umanità intera, oggi per far decollare aerei, per la mobilità di merci e persone e quindi per attivare strumenti di vita, di collegamenti, di interscambi tra popoli e Paesi e perciò per la crescita e lo sviluppo di territori e popolazioni e non per la loro distruzione. Ecco perché mi pare di poter dire che un filo rosso lega l’iniziativa di oggi, per la quale non si può non ringraziare l’on. Digiacomo, a quella di allora: oggi si vuole attivare – scrive Salvo Zago – quello che era uno degli obiettivi della riconversione dell’ex base missilistica, e cioè un aeroporto per uso civile, turistico e commerciale. Obiettivo che era stato facile individuare in considerazione della penalizzante marginalità geografica che patisce la provincia di Ragusa, della mancanza di collegamenti con le altre province siciliane, e delle enormi potenzialità legate all’economia iblea che l’aeroporto avrebbe potuto sviluppare in modo esponenziale. Ecco – continua Salvo Zago – da dove nasceva, da dove è nata l’intitolazione dell’aeroporto di Comiso a Pio La Torre, divenuto patrimonio comune, collettivo. La Torre figlio nobile della Sicilia democratica e progressista oltre che icona antimafia come altri siciliani illustri, Falcone, Borsellino e tanti altri eroici servitori dello Stato democratico e repubblicano. Qualcuno a Comiso, che non poteva non sapere e non poteva non capire, invece non capì – scrive Salvo Zago – e si rese protagonista di una scelta, la rimozione dell’intitolazione dell’aeroporto, che certo non ha minimamente scalfito la memoria e la figura di Pio La Torre, che rimane punto di riferimento delle nuove generazioni di giovani e della Sicilia del futuro. Scelta che ha qualificato negativamente – conclude Salvo Zago – chi la compì, dinanzi la Sicilia e l’Italia tutta, anticipando, sinistramente, la sequela di guasti a Comiso, nella città dell’ex base missilistica, nella città di Pio La Torre

Calabrese: “Troppi gli sprechi della Giunta Dipasquale”

Il Partito Democratico ha votato no in modo unanime e compatto al bilancio consuntivo 2011 proposto in aula dalla Giunta Dipasquale. “Un voto che non poteva che essere contrario – afferma il segretario cittadino del Pd di Ragusa, Giuseppe Calabrese – davanti ad una maggioranza consiliare che non fa nemmeno un intervento (solo quello del presidente della commissione Risorse per 2 minuti senza entrare nel merito), davanti ad una relazione durata appena 5 minuti da parte dell’assessore al Bilancio ma soprattutto davanti ad uno strumento che ha messo in chiaro la situazione finanziaria disastrosa del nostro Comune”. Calabrese snocciola alcuni dati. “La liquidazione di cassa al Comune – afferma – così come chiarito nel bilancio, ha subito un decremento di sei milioni di euro tra il saldo del 2009 e il saldo del 2011. Dai numeri è messo chiaro in evidenza che la nostra città non può accendere un mutuo. Ed ecco spiegato perché – scrive Calabrese – viale del Fante continua ad essere chiuso da tempo senza alcuna speranza di riapertura. E tutto diventa ancora più chiaro se a questo quadro aggiungiamo i lavori di via Roma, del parcheggio di piazza Poste, di piazza del Popolo, assieme ai crolli in centro storico e alla fuga dei ragusani dalla zona antica verso le periferie e in particolare verso quelle aree Peep che stanno sventrando la città con la creazione di centinaia di alloggi di edilizia economica realizzati da imprenditori vicini al sindaco. Abbiamo a che fare con un centro storico superiore ormai morto e desolato. Possiamo affermare che questo sindaco, in termini di programmazione urbanistica e di vivibilità, sarà ricordato come il peggiore in assoluto”. Calabrese, poi, torna a parlare dei numeri. “Per il 2011 – aggiunge – troviamo un aumento della Tarsu per oltre un milione di euro e la conferma degli sperperi operati dal sindaco per quanto riguarda i dirigenti comunali (costi per circa un milione e 700mila euro), le posizioni organizzative (concesse a dipendenti comunali nella maggior parte dei casi politicamente vicini al primo cittadino, ci costano oltre 200mila euro l’anno e corrispondono a oltre 10mila euro l’anno in più a dipendenti che già percepiscono lo stipendio), all’assurda cifra liquidata al direttore generale nel frattempo divenuto capo di gabinetto, alla mancanza di efficienza della macchina comunale che fa acqua da tutte le parti. Abbiamo davanti – scrive il capogruppo del Pd, Peppe Calabrse, – un’amministrazione comunale assente e distratta dalle prossime elezioni, con un sindaco pronto a scappare da palazzo dell’Aquila nel caso in cui si andrà al voto alle Regionali il prossimo autunno, una raccolta differenziata che non decolla e poi debiti su debiti che si cerca in tutti i modi di nascondere. Dobbiamo dare – continua Calabrese – diversi milioni di euro all’Ato ambiente, oltre un milione di euro al Consorzio universitario. Si contano arretrati con le cooperative e numerosi sono i fornitori che battono cassa. Ma la colpa non è dello Stato e della Regione che hanno tagliato i fondi. Il Pd ritiene che una politica di rigore avrebbe, in questi anni, evitato una tassazione locale così esosa nei confronti dei ragusani. “Canoni idrici non riscossi, somme Ici non riscosse – continua ancora Calabrese – Tarsu non riscossa, il tutto per diversi milioni di euro a dimostrazione che le famiglie non sopportano questa esosa pressione fiscale. Concludiamo ricordando che Dipasquale ha aumentato tutte le tasse locali (Ici, Tarsu, canone idrico, addizionale Irpef) per oltre 15 milioni di euro l’anno negli ultimi 5 anni. Quindi ha tolto dall’attivo circolante in città qualcosa come 70 milioni di euro, cifre che incidono sulla crisi e sulla decadenza di vivibilità della nostra citta. Ecco perché, di fronte ad un atto scellerato come questo, non potevamo che votare no al consuntivo. Infine, – scrive il Pd – denunciamo la mancanza di confronto con una maggioranza consiliare che non è in grado di argomentare quasi mai sugli atti amministrativi importanti, dimostrando di essere mediocre”

SECONDO GIORNO DI SCIOPERO DELLA FAME DELL’ON. DIGIACOMO ALL’AEROPORTO DI COMISO

Sotto il silenzio assordante del Governo nazionale, è iniziato il secondo giorno di sciopero della fame dell’on. Pippo Digiacomo. Dinanzi il camper parcheggiato all’ingresso dell’aeroporto di Comiso continua il via vai di amici, conoscenti e semplici cittadini che intendono manifestare concretamente la propria solidarietà al parlamentare ibleo e al suo atto di protesta che ha trovato l’appoggio politico anche da parte dell’onorevole Nino Minardo. “Torno a ringraziare – afferma l’on. Digiacomo – tutti coloro che mi stanno dimostrando affetto personale, sostegno e condivisione. Debbo con amarezza constatare come da Roma non sia arrivato nessun segnale, un silenzio che alimenta tanta delusione verso il Governo Monti”.

Il Tar di Catania passa a Palermo il ricorso della Provincia di Ragusa

Il Tar di Catania si è dichiarato territorialmente incompetente sul ricorso presentato dagli amministratori e dai consiglieri provinciali di richiesta di sospensiva del decreto di revoca dei comizi elettorali, per il rinnovo degli organi della Provincia di Ragusa. Gli amministratori ragusani hanno chiesto l’annullamento del rinvio delle elezioni della provincia di Ragusa.

I cittadini di Ragusa ultratassati Italia dei Valori: “Dipasquale cresciuto a propaganda, chiacchere e cemento sfugge dinanzi ai numeri

“Il sindaco di Ragusa preferisce non entrare nel merito della montagna di tasse che in questi anni ha caricato sui ragusani. Purtroppo le tasse dei ragusani non sono chiacchere, magari lo fossero”. E’ l’amara considerazione degli esponenti provinciali di Italia dei Valori che in una nota sottolineano come le tasse siano diventate un peso insopportabile per le famiglie e le imprese, specie in un periodo di così grave crisi economica. “Bisognava trovare vie alternative all’aumento delle tasse e bastava farlo attraverso un diverso uso del territorio, privilegiando, prima di ogni cosa, forme di tutela e di sostegno alle imprese locali, dal commercio all’industria, dall’artigianato al comparto agricolo e zootecnico e delle famiglie – scrivono i rappresentanti di Idv – condizione necessaria e indispensabile questa, per garantire lo sviluppo del territorio amministrato – concludono il coordinatore cittadino Venerando Cintolo, i consiglieri provinciale e comunali Giovanni Iacono, Martorana e Tumino e il responsabile enti locali Enzo Bellomo -; agendo invece sulla leva delle tasse, aumentando il prelievo fiscale ed il costo dei servizi, come ha fatto l’amministrazione Dipasquale, si inibiscono i consumi e si favorisce la recessione”.

SANTA CROCE, ULTIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE

Con l’approvazione del bilancio consuntivo, che si riferisce all’esercizio finanziario dello scorso anno, si chiude il consiglio comunale di Santa Croce. L’ultima seduta dell’amministrazione Schembari ha visto la presenza in aula del sindaco che ha relazionato sulle attività fin qui svolte. Il consiglio comunale ha votato la mozione d’indirizzo che impegnava l’amministrazione a sostenere il comitato anti Muos. “Un’esperienza importante che ho vissuto con grande partecipazione – ha detto il presidente del consiglio Giovanni Barone -. Questo consiglio sarà ricordato con l’approvazione della variante al piano regolatore generale che ha consentito al territorio di Santa Croce di avere ben tremila posti letto dislocati lungo la fascia costiera. I rapporti con i colleghi consilieri sono stati spesso burrascosi – ha detto ancora Barone -, con scontri politici dai toni forti all’interno della civica assise, ma, al di fuori dell’aula, rapporti di grande stima”. I gruppi di minoranza si sono astenuti dalla votazione del bilancio consuntivo. “Non abbiamo condivisivo il prelievo forzato dal fondo di riserva del sindaco per sostenete attività e iniziative che non vanno nella direzione da noi auspicata – spiega il consigliere del gruppo Progetto Santa Croce, Giorgio La Rosa -. Altra motivazione politica si riferisce alla pessima gestione degli atti di indirizzo alcuni dei quali sono stati bocciati”. Giudizio negativo sui lavori del consiglio comunale, quello espresso dal capogruppo del Partito Democratico, Giansalvo Allù. “Si è trattato dell’ennesimo spot elettorale – incalza l’esponente del Pd -. Resta il rammarico di una maggioranza che è rimasta ancorata ai numeri e che non ha saputo, durante l’approvzione del bilancio, capire e riflettere su alcuni emendamenti presentati dalle minoranza – ha detto ancora Allù -. Sulla variante al Prg è l’ennesima opera inutile. Anche in questo caso siamo in presenza di un intervento assolutamente inutile per la comunità di Santa Croce Camerina”.

L’on. Nino Minardo (Pdl) sull’aeroporto di Comiso: “indignazione per i silenzi del Governo Nazionale”

“Condivido nel merito la protesta dell’onorevole Digiacomo che vuole risposte chiare sul giorno di apertura dell’aeroporto di Comiso”. A dirlo è l’on. Nino Minardo del Pdl che dichiara: “non ho difficoltà a riconoscere che il ‘vaso’ della pazienza è colmo e, dunque, l’esasperazione di fronte ad ingiustificati silenzi è oltremodo comprensibile. Anche perché in questi mesi – ha detto ancora l’on. Nino Minardo -, io stesso ho più volte sollecitato ai Ministeri competenti e per essi al Governo nazionale, il superamento di ostacoli verso un obiettivo che non può più essere postergato come invece sta avvenendo. Bene fa dunque, chi attira ancora una volta l’attenzione anche mediatica per rompere questa ‘cortina’ che nasconde l’avvio operativo dell’aeroporto di Comiso. Per questo torno a chiedere ha aggiunto il parlamentare del Pdl – che S.E. il Prefetto di Ragusa dott.ssa Giovanna Cagliostro, che grande sensibilità ha mostrato su questa tematica, ci sostenga nel sollecitare risposte governative che tardano ad arrivare e per capire cosa adesso impedisca l’avvio vero e proprio di una struttura fondamentale per la nostra provincia. Ritengo sia giunto il momento di far sentire, se è necessario in maniera eclatante, l’indignazione della gente iblea nei confronti dei silenzi assordanti del Governo. Da parte mia – ha concluso l’on. Nino Minaro deputato del Pdl – continuerò a svolgere il mio ‘dovere’ parlamentare nel rispetto del mio territorio e della gente iblea, facendo in modo che giungano le risposte dovute. Ma per arrivare all’obiettivo, mai come questa volta è necessaria un’azione compatta di ogni rappresentanza della nostra provincia, che trovi sintesi proprio in S.E. il Prefetto di Ragusa e che escluda divisioni e lacerazioni politiche e/o partitiche, che diventerebbero deleterie e devastanti nel percorso verso l’obiettivo finale. Far leva sul detto ‘l’unione fa la forza’ non è, di fronte all’obiettivo di vedere aperto lo scalo di Comiso, una frase fatta; le rappresentanze istituzionali e la gente della terra iblea, hanno dimostrato di sapere ottenere – ha adetto ancora l’on. Nino Minardo – grandi risultati solo se sanno camminare in un’unica direzione e se non si dividono in ragione di una sigla partitica e di un’autoreferenzialità che non serve. Ed in questo senso, per arrivare all’apertura in tempi ragionevoli dell’aeroporto di Comiso, siamo chiamati ognuno per le proprie competenze, ad un obiettivo che non esito a definire ‘epocale’ per questo lembo di Sicilia che si può raggiungere solo con compattezza e comunione d’intenti”, conclude l’on. Nino Minardo del Pdl. Modica, 27 aprile 2012

RAGUSA, DECLASSAMENTO STRADA PROVINCIALE 60 LA PROPOSTA DI LAURETTA (PD)

“Declassare la strada provinciale n.60, dal prolungamento di via Ettore Fieramosca sino al bivio per Donnafugata, in contrada Gilestra, allo scopo di farla diventare strada comunale a tutti gli effetti per un tratto di circa quattro chilometri”. E’ questo il contenuto dell’ordine del giorno presentato in aula dal consigliere comunale del Pd di Ragusa, Gianni Lauretta, che ha preso atto delle reiterate lamentele provenienti dai residenti. “Il tratto in questione – afferma Lauretta – è densamente urbanizzato considerato che qui insistono pure i piani di recupero di Cisternazzi e Puntarazzi. Come se non bastasse, qui sorgerà anche il nuovo polo ospedaliero, già in fase di completamento, che determinerà un’ulteriore urbanizzazione oltre allo sviluppo di nuovi servizi. I residenti di questo tratto di strada – ha detto ancora il consigliere Gianni Lauretta – sono, però, penalizzati economicamente perché vessati da tassazione emessa dall’ente Provincia. I cittadini in questione sono infatti obbligati al pagamento dei varchi per l’accesso alla sp 60. Sono tassate anche le cassette che ospitano i contatori idrici ed altro. Ecco perché il Consiglio comunale, con l’odg presentato, invita il sindaco a farsi carico della questione e ad attivarsi per concretizzare il declassamento dell’arteria da provinciale a comunale in modo tale che l’eccessiva tassazione abbia a cessare”, ha dichiarato il consigliere comunale del Pd di Ragusa, Gianni Lauretta.

L’Europa boccia il Porto Turistico di Marina di Ragusa

La Corte dei Conti Europea ha criticato come sono stati usati i fondi europei per sei progetti di costruzione di aree portuali, tra cui quello di Marina di Ragusa. Nel caso della struttura costruita presso lo Scalo Trapanese la Corte dei Conti ha relazionato che non ha avuto un impatto sul sistema dei trasporti, obiettivo originale del finanziamento europeo, ovvero oltre 15 milioni di euro.

COMISO, NOMINATI I COMMISSARI PER IL COMUNE

Con decreto del 19 aprile il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, su proposta del ministero dell’Interno, ha nominato i tre commissari che gestiranno, in seguito alla dichiarazione di dissesto da parte del Comune di Comiso, la liquidazione per l’indebitamento pregresso, nonché l’adozione di tutti i provvedimenti per l’estinzione dei debiti. La commissione è composta dalla dott.ssa Teresa Pace, dirigente del Servizio Contabilità e Gestione Finanziaria della Prefettura di Catania, dott.ssa Isabella Giusto, dirigente dell’Ufficio Amministrativo Contabile della Questura di Ragusa, dott. Rosario Cardì, funzionario Economo della Prefettura etnea. Giovedì mattina, il Prefetto di Ragusa, Giovanna Cagliostro, ha ricevuto nel suo ufficio i componenti della commissione.

Saltano tre sedute del Consiglio Provinciale di Ragusa La maggioranza sfugge al confronto sugli atti amministrativi

Il capogruppo del Pd al consiglio provinciale di Ragusa, Fabio Nicosia, accusa la maggioranza di aver disertato i lavori del Consiglio “ispettivo” per la terza volta consecutiva. “Dopo la brevissima seduta del 19 aprile – ha dichiarato Nicosia -, dove si era registrata l’assenza di diversi assessori della Giunta, che non ha permesso la trattazione di numerose interrogazioni previste all’ordine del giorno, nel conseguente aggiornamento dei lavori del 23 aprile – ha detto ancora il capogruppo del Pd – non si è raggiunto il numero legale. Peggio ancora, nella seduta in seconda convocazione del 24 aprile non si è raggiunto il numero minimo di 10 consiglieri presenti in aula per rendere valida la seduta e iniziare i lavori”. “La maggioranza consiliare dei gruppi Pdl, Udc, Fli, Forza del Sud – aggiunge il consigliere provinciale -, oltre a causare un danno economico alle casse dell’Ente per la convocazione di sedute che non si svolgono, intende sfuggire tatticamente al controllo degli atti amministrativi degli ultimi mesi. Atti di Giunta che appaiono carenti in diversi punti e che necessitano di chiarimenti ai dubbi sollevati nelle decine di atti ispettivi che aspettano da mesi la risposta in Aula”.

AGRICOLTURA, INCONTRO DELL’IDV VITTORIA

Mercoledì 2 maggio alle 18,30, presso la sala Avis di Vittoria si terrà un convegno sull’Agricoltura organizzato dall’Italia dei Valori della città ipparina. Al convegno saranno presenti il referente territoriale IdV di Vittoria, Marco Piccitto, il coordinatore provinciale, Gianni Iacono, e il responsabile nazionale del dipartimento agricoltura dell’IdV, on. Ignazio Messina.

AEROPORTO DI COMISO DA VENERDI’ LA PROTESTA DI DIGIACOMO

A due giorni dalla manifestazione del 27 aprile, l’on. Pippo Digiacomo rende note le modalità con le quali si svolgerà lo sciopero della fame. Un camper sarà posizionato nel piazzale d’ingresso dell’aeroporto alle 10 del 27 aprile. La permanenza nel camper di Digiacomo sarà 24 ore e sorvegliata da personale volontario. La manifestazione sarà interrotta nel momento in cui le autorità statali avranno dato risposta alle seguenti domande. La prima: lo Stato paga a vuoto da 2 anni 60 Vigili del Fuoco destinati allo Aeroporto di Comiso che continua a rimanere chiuso. Brucia milioni di euro e poi fa la lesina per i servizi Enav: è questo un modo sano d’amministrare la cosa pubblica? Seconda domanda: l’Aeroporto di Comiso è stato costruito con soldi pubblici. La società di gestione è costituita nella stragrande maggioranza da soci pubblici. Noi cittadini – chiede ancora Digiacomo – abbiamo o no il diritto di sapere con esattezza quale sarà la data d’avvio delle operazioni di volo? Abbiamo o no il diritto di organizzarci? Terzo interrogativo: “L’aeroporto di Comiso farà affluire nelle casse dello Stato milioni di euro. Allo Stato dunque conviene che esso apra. Ci sono interessi torbidi, speculativi, mafiosi che vogliono impedire alla Società di gestione che l’Aeroporto avvii le sue operazione di startup in un quadro di certezze economiche, senza grattacapi dilatori, pretestuosi e vessatori? Quarta domanda del deputato del Pd: “Cresci Italia” non dovrebbe significare per lo Stato aiutare ad aprire un aeroporto pronto, privatizzato, ben capitalizzato relativamente alla sua società di gestione, unica grande infrastruttura pronta nel Mezzogiorno d’Italia? Quinta domanda: “Catania – Comiso” non formano il tanto auspicato sistema aeroportuale della Sicilia orientale che ambisce a sfondare la soglia degli otto milioni di passeggeri aprendosi a rotte intercontinentali oggi inibite per il sovraffollamento di Catania? Non è per questo che si è battuta Enac? Che senso ha ora codificarlo come aeroporto regionale quando il suo fine era quello d’essere la Grande porta del Mediterraneo?

Incardona: “Lombardo faccia avviare l’aeroporto di Comiso”

La spinosa vicenda dell’apertura dell’aeroporto Vincenzo Magliocco riporta in primo piano le responsabilità politiche e istituzionali del mancato avvio dell’infrastruttura casmenea. Dopo le dichiarazioni del presidente dell’Enac, Vito Riggio, che ha prospettato un intervento del governo regionale guidato da Raffaele Lombardo nella fase iniziale dell’aeroscalo, il parlamentare regionale di Grande Sud, Carmelo Incardona, chiama in causa il governatore. “Ancora una volta il governo regionale – ha dichiarato l’onorevole Carmelo Incardona – nega alla provincia di Ragusa la possibilità di potere avviare il suo sviluppo infrastrutturale con l’avviamento dell’aeroporto. Dopo i pesanti tagli contenuti nella finanziaria regionale il governo Lombardo non adempie al suo impegno, già preso con la copertura finanziaria dei costi relativi ai servizi di assistenza al volo e di sicurezza. Non è possibile ancora tergiversare in questo modo”. Secondo il parlamentare di Grande Sud, urge un ulteriore impinguamento della dotazione finanziaria relativa alle spese di avviamento, consentendo così l’operatività nell’arco delle 24 ore. “Faccio appello al senso di responsabilità istituzionale del presidente Lombardo” – ha aggiunto Incardona.

RAGUSA, TRASFERIMENTO UFFICI TRIBUTARI IL PD CRITICO CON L’AMMINISTRAZIONE

Il Pd Ragusa interviene per commentare il trasferimento degli Uffici Tributari dal centro storico all’ex Consorzio Agrario di via Spadola. Alessandra Sgarlata, da poco nella segreteria cittadina del Pd e delegata al centro storico del capoluogo ibleo ha dichiarato: “Mi sono chiesta più e più volte, in questi giorni, perché l’amministrazione comunale abbia deciso di trasferire, dal 2 maggio prossimo, gli uffici tributari (idrico, Tarsu, Tosap, Imu ed economato) al secondo piano dell’immobile di proprietà dell’ente, già sede dell’ex Consorzio Agrario, sito in via Spadola 56 – ha scritto in una nota la Sgarlata -. Un primo motivo potrebbe essere l’inizio dei lavori di riqualificazione, di cambio d’uso, o per qualsiasi altro utilizzo, dell’ex palazzo Ina. Il motivo del trasferimento, che ci arriva dall’assessore Tasca, è quello di offrire sia a chi ci lavora sia all’utenza, che usufruisce di questi uffici, locali più adeguati, moderni e accoglienti. Io credo, invece – ha detto ancora la Sgarlata -, che l’unico motivo valido che determina il trasferimento è l’enorme disagio che l’utenza riscontra dovendosi recare in questi uffici per tutti i cantieri che persistono in zona. Ma il decentramento degli uffici, invece di aiutare i ragusani, determinerà un ulteriore svuotamento del centro storico superiore, eliminando quei pochi motivi che ancora portavano i ragusani a recarsi in centro, consentendo agli stessi – ha detto ancora Alessandra Sgarlata del Pd – di approfittare di queste occasioni magari per qualche acquisto in uno dei pochi negozi ancora rimasti in attività”. “Come al solito – aggiunge la delegata del Pd – si pensa alla soluzione del problema dopo che si è creato e mai prima che i disagi inizino. Ecco perché credo sia arrivato il momento che l’amministrazione prenda di petto la questione e cerchi di sollecitare l’ultimazione dei cantieri che, ancora oggi, risultano essere a pieno regime”, conclude Alessandra Sgarlata, delegata al quartiere centro e componente della segreteria cittadina del Pd di Ragusa.

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