“L’on. Roberto Ammatuna sostiene che nessuno può dargli lezioni di coerenza. Ed ha ragione.Volendo tralasciare il suo personale percorso politico (dal Pci al Psi, poi la Margherita, ora il Pd), con riferimento all’accordo di questi giorni Pd- Pdl, la sua coerenza appare strabiliante”. Così inizia una nota di Cantiere Popolare la lista di centrodestra che sostiene il candidato sindaco Emanuele Pediliggieri che è stato mollato dal Pdl. “Patetico il tentativo della locale sezione del Pd – scrive Cantiere Popolare – di giustificare in qualche modo l’inciucio. Presentare una lista civica di sostegno alla candidatura di Roberto Ammatuna, composta da fedeli seguaci di Nino Minardo e Innocenzo Leontini significa porre il sigillo su una chiara e spregiudicata operazione di potere”.
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ATO AMBIENTE, DIETRO FRONT SUI 19 CO.CO.PRO
Ci hanno ripensato, sindaci e liquidatori, gli sarà sembrato brutto, visto il clima, transigere con i raccomandati in attesa di stabilizzazione. Dall’accorato appello di Giovanni Cosentini che riuscì a convincere l’intera platea sull’unica strada percorribile – trovare una soluzione interna – si è passati alla prudente attesa di un verdetto del giudice. In pochi mesi tutto è cambiato, ed anche a Ragusa la politica non può più esibire lo sfacciato privilegio come una prerogativa naturale e legittima. Il dibattito apertissimo sui confini della corruzione inizia ad imbarazzare persino la nostra classe politica. E così l’assemblea dell’Ato ambiente ha revocato la delibera del 7 dicembre scorso con cui si era deciso di procedere alla transazione – un accordo – con i 19 lavoratori a progetto il cui contratto è scaduto appunto a dicembre. Ricordiamo la forte presa di posizione da parte del partito democratico ragusano che ha avuto il merito di denunciare la pratica clientelare con cui gran parte di quell’assunzioni avvenne: nè merito, nè caso, nè concorso, bensì vicinanza amicale e parentale con gli amministratori della società che, come si sa, non ha mai gestito i rifiuti, e che da tempo deve essere liquidata.
DANNI ATHOS
La conferenza dei sindaci della provincia di Ragusa ha sottoscritto un documento con il quale si sollecita il presidente Lombardo a convocare entro aprile l’incontro del Comitato di sorveglianza e a prevedere per il reperimento dei fondi per risarcire i danni l’utilizzo delle risorse della misura 126 del Psr Sicilia 2007-2013. I sindaci iblei chiedono anche al Governo nazionale un provvedimento a sostegno delle imprese indebitate.
Aeroporto di Comiso: Nino Minardo chiede un incontro urgente al Vice Ministro Infrastutture
Aeroporto di servizio. Una qualifica ed una catalogazione che non piacciono. Il deputato del Pdl Nino Minardo scrive: “Al di là della fondatezza e dell’esattezza o meno delle notizie riportate sul Sole 24 ore a proposito del futuro dell’aeroporto di Comiso e della sua qualifica secondo i dettami del ministero nella stesura del Piano nazionale degli Aeroporti, ho ritenuto opportuno chiedere al Vice Ministro Ciaccia, un incontro urgente per capire come stanno le cose, a che punto sia la redazione del piano, e chiarire eventuali problemi circa una classificazione appropriata allo scalo ibleo. La mia richiesta – dichiara Nino Minardo – si fonda da un lato sulla certezza che lo scalo di Comiso sia fondamentale per una vasta area della Sicilia e per il suo sviluppo e dall’altra sulla consapevolezza che lo scalo in sè, tecnicamente, non difetta di alcun requisito per assurgere ai livelli di eccellenza e non “di servizio” come invece riportano le notizie di stampa odierne, a proposito di un’ipotetica già avvenuta stesura del Piano Nazionale degli Aeroporti. E’ ovviamente mia cura – conclude Nino Minardo – continuare a seguire passo dopo passo il futuro del nostro scalo e tornare a sollecitarne l’apertura in tempi più rapidi possibile”.
Approvato emendamento legge 61 Commissione Bilancio all’Ars: “Sì ai 4 milioni di euro per Ragusa”
L’emendamento del Governo per il finanziamento di 4 milioni di euro in favore della legge 61, quella sui centri storici di Ragusa, è stato approvato dalla Commissione Bilancio all’Ars. Nei giorni scorsi l’on. Riccardo Minardo aveva dichiarato che c’erano le rassicurazioni dell’assessore Armao sul rifinanziamento della normativa.
Ragusa, il Pd presenta ordine del giorno sul Muos
A circa due chilometri da Niscemi stanno costruendo il Muos (Mobile user objective system), il nuovo sistema di telecomunicazioni satellitari delle forze armate Usa. Una rete che fa paura ai cittadini a causa delle possibili conseguenze sulla salute per la potenza di circa 2 milioni di watt. Per motivi di salute pubblica, gli altri 3 Muos, nel mondo, sono stati installati in zone desertiche e lontanissime dalle città. Il movimento No Muos è già una realta: capofila il sindaco di Niscemi, e tra gli aderenti il Comune di Vittoria. Il Pd di Ragusa con il consigliere Lauretta trova inaccettabile che i sindaci, tutti, non informino le popolazioni e non prendano iniziative forti per tutelare la salute e la vita di un’intera parte della Sicilia. “Purtroppo abbiamo appreso che il sindaco Dipasquale non ritiene necessario aderire a questo comitato perché sono bastate le affermazioni di un rappresentante del ministero della Difesa sul fatto che il Muos è innocuo, per convincerlo ad assumere una posizione favorevole. Così Nello Dipasquale – scrive Lauretta del Pd – difende il “territorio vero” composto da “cittadini veri” cose assai diverse dal “territorio politico” inventato a soli scopi elettoralistici. Abbiamo già presentato un odg in Consiglio comunale e chiederemo che sia adottato. Proprio in questo momento è necessario muoversi, mobilitarsi. Questa – scrive il Partito democratico di Ragusa – deve essere la sfida a difesa del bene comune, altrimenti sarà tardi per salvare intere generazioni dal Muos o da altri mostri che l’ignoranza di Stato e di sistema stanno permettendo. Verificheremo che cosa accadrà in Consiglio comunale. E speriamo che il sindaco Dipasquale – conclude il consigliere Lauretta – non ordini ai consiglieri di maggioranza di bocciare l’ordine del giorno”.
Amministrative, decreto Province. NON SI VOTA ALLA PROVINCIA
L’assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici, ha firmato il decreto con il quale vengono revocate le elezioni nelle Province regionali di Ragusa e Caltanissetta. La decisione è la conseguenza dalla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana di venerdì scorso della legge contenente le nuove norme sulle funzioni e gli organi di governo delle Province, approvata dall’Ars il 29 febbraio scorso. La normativa, così come a livello nazionale, attribuisce alle Province regionali funzioni di indirizzo e coordinamento e rinvia l’adozione di una riforma organica a un successivo disegno di legge, da predisporre entro il 31 dicembre 2012. Motivo per cui, in attesa del varo della predetta legge di riforma, è sospeso il rinnovo degli organi provinciali in scadenza quest’anno. Pertanto, è stato modificato il decreto dello scorso 6 marzo con il quale erano stati indetti i comizi elettorali anche nelle due Province. In particolare, a Ragusa si procederà al commissariamento di presidente, giunta e consiglio. A Caltanissetta proseguirà, invece, l’attuale gestione commissariale di presidente e giunta, mentre il consiglio provinciale resterà in carica. Il 6 e 7 maggio (eventuale ballottaggio il 20 e 21) si voterà, quindi, in 149 comuni e 14 consigli circoscrizionali.
Pozzallo, Pd e Pdl addio alla diversità
Laboratorio politico o inciucio per vincere le elezioni? Che Roberto Ammatuna poi finisse per allearsi con il Pdl era nell’aria già da troppo tempo. I “no” di Nino Minardo a Pediliggieri erano un segnale, così come gli incontri tra l’ex sindaco, oggi deputato regionale del Pd, e l’esponente del Pdl ibleo a Montecitorio. Resta da capire se questi incontri siano avvenuti prima o dopo le primarie. Una valutazione non da poco, perché se la chiamata al voto per scegliere il candidato sindaco tramite le primarie ha un senso, le strategie di accordo andrebbero fatte dopo che la gente ha indicato il proprio “nome”. In parole povere, se davvero gli incontri tra Nino Minardo e Roberto Ammatuna ci fossero stati già prima delle primarie, tali consultazioni risulterebbero “falsate”. E i leontiniani? Di sicuro, al capogruppo del Pdl all’Ars, Innocenzo Leontini, un’eventuale vittoria di Raffaele Monte, ex suo fedelissimo, e poi defenestrata nell’arco di qualche ora (si ricordino le sue inspiegabili, almeno in termini politici, dimissioni da assessore ai Servizi sociali della Provincia) non verrebbe digerita mai. L’unica soluzione, quindi, è quella di lasciar solo Pediliggieri, evitando il ballottaggio e portando a Palazzo La Pira Roberto Ammatuna. Qualcuno prova già a spiegare come la “ricetta” Monti, con i maggiori partiti uniti in un governo di salute nazionale, possa essere applicata anche a Pozzallo, che ha un bilancio in serio “pericolo”. Un accostamento che non regge, Monti è un tecnico, Ammatuna è esponente di un partito, il Pd. A denunciare il pateracchio è Enzo Cilia di Sel: “Noi contrasteremo con tutte le nostre forze questa deriva”.
SANTA CROCE, MODIFICHE AL PROGETTO SUL PIANO REGOLATORE
Sette i voti favorevoli, cinque quelli contrari. E’ stato introdotto un principo nuovo, la perequazione, cioè la cessione di aree di interesse pubblico al Comune in cambio di aree edificabili. Una modifica che ha sollevato dubbi e perplessità tra i banchi della minoranza. “E’ semplicemente uno spot elettorale del sindaco Schembari che vuole favorire il candidato Barone, attuale presidente del consiglio – dice il capogruppo del Pd, Giansalvo Allù -. Una vicenda grottesca a poche settimane da una impegnativa tornata elettorale. Si prevede che in 20 anni la popolazione di Santa Croce praticamente raddoppierà e questa è la giustificazione ai milioni di metri cubi di cemento che vengono previsti e che si aggiungono ai 23 alberghi approvati ma che non si sa se e quando verranno realizzati. Abbiamo proposto – dichiara il Pd di Santa Croce – diversi emendamenti ma sono stati tutti bocciati senza una discussione costruttiva che entrasse nel merito e senza la minima riflessione sulla situazione del mercato immobiliare della provincia e del territorio di Santa Croce. Insomma bisognava approvare qualcosa da vendere per raccattare voti – tuona Allù – e con la consapevolezza che sarà il prossimo consiglio comunale, l’organo deputato a dire l’ultima parola. Ciò che dispiace di più è il fatto che si poteva fare veramente un progetto ragionato e condiviso da tutti se solo l’argomento fosse stato affrontato in un altro momento”. Il sindaco Schembari parla di una grande opportunità per Santa Croce. “Consegniamo alla città uno strumento importante per lo sviluppo del territorio – ha detto -. Saranno i prossimi amministratori a varare il piano regolatore con le opportune e necessarie modifiche”.
CONSIGLIO PROVINCIALE
E’ convocata per mercoledì 28 marzo alle 17 la seduta del Consiglio provinciale di Ragusa. All’ordine del giorno 18 punti, fra cui l’ordine del giorno sul Muos di Niscemi, l’aggiornamento del programma triennale delle opere pubbliche triennio 2011-2013, l’esame della quarta relazione sullo stato di attuazione del piano territoriale provinciale e la mozione sulla convenzione con le banche per aiuti alle imprese.
LEGGE 61, RASSICURAZIONI DALL’ASSESSORE ARMAO
I deputati Pippo Digiacomo e Roberto Ammatuna, facendo seguito alla lettera del Pd di Ragusa a firma del segretario Peppe Calabrese, hanno incontrato l’assessore regionale al Bilancio Gaetano Armao per discutere della legge 61/81 ed in particolare del suo rifinanziamento. Il rappresentante del governo Lombardo, sentite le motivazioni addotte dai parlamentari, ha dichiarato la propria disponibilità affinché la legge possa ottenere il via libera. “Si tratta – affermano congiuntamente Digiacomo e Ammatuna – di un provvedimento troppo importante per il nostro territorio che non può certamente fare a meno di queste risorse sulle quali il nostro partito si è sempre battuto. Abbiamo apprezzato la disponibilità dell’assessore Armao e le sue rassicurazioni fanno ben sperare per il positivo epilogo della vicenda”.
IL “NO” DI MINARDO ALLE COPPIE DI FATTO. CITTADINI, MA SENZA DIRITTI
Nei giorni in cui la Corte di Cassazione sentenzia che “le coppie gay hanno diritto a una vita familiare” ed il Parlamento europeo si esprime favorevolmente sulle unioni omosessuali, l’onorevole Riccardo Minardo, con l’immancabile nota quotidiana, sbandiera la propria astensione, in prima Commissione, sul disegno di legge per promuovere il rispetto dell’identità di genere. Questo il Comunicato: “La Prima Commissione legislativa Affari costituzionali all’Ars presieduta dall’On. Riccardo Minardo, nella seduta odierna, ha respinto il disegno di legge sulle unioni civili. Il disegno di legge, che promuoveva l’istituzione dell’elenco delle unioni civili a livello regionale e l’adozione di alcune iniziative in materia di formazione del personale e della gestione dei servizi sanitari già rinviato dall’aula, dopo l’esame da parte della commissione, è stato bocciato. Il presidente Minardo con la sua astensione – conclude la nota – ha voluto esprimere la propria contrarietà ai contenuti del disegno di legge”. Fin qui la nota. Qualche riflessione è d’obbligo. A chi è indirizzato il “messaggio” dell’onorevole Minardo, uomo tutto casa e chiesa, in verità più casa che chiesa nell’ultimo periodo? Chi dovrebbe rallegrarsi per questo “risultato” che nega diritti fondamentali a cittadini comuni? Persino il vescovo di Ragusa, uomo cauto, aveva invocato una tutela legislativa per le unioni di fatto, anche tra persone dello stesso sesso. Il parlamentare ibleo, invece, cerca di far passare un atto incomprensibile a molti come fosse una “vittoria”. Non si parla nè di matrimoni nè di adozioni, temi “caldi”, ma di “promuovere il rispetto dell’identità di genere”, il rispetto di quelle persone che quotidianamente incontriamo in strada, al lavoro, che vivono in famiglia con noi. Persone a cui, anche con il “no” di Riccardo Minardo, contro logica e buonsenso, si negano diritti fondamentali, che l’Europa e lo Stato iniziano a riconoscere. Ci si rallegri, piuttosto, per i risultati utili alla gente, quelli che da Palermo tardano ad arrivare. Quando i diritti, anche di una parte soltanto della società, vengono compromessi, indeboliti, ignorati, non c’è nulla da sbandierare. Stupito per questa presa di posizione il presidente del Comitato Arcigay Ragusa, Salvatore Milana, il quale dichiara: “L’amore non fa male a nessuno. Sarebbe bello poter dire che stiamo diventando migliori, che tutto sta cambiando, ma mi accorgo che non è così: si vedano le recenti aggressioni e le ultime uscite di Alfano e Bindi. Mi aspetto, dai nostri politici, uno stile più contemporaneo. Suggerisco a Minardo di intestarsi crociate più nuove e moderne per la sua azione politica”.
FLI: ULTIMA CHIAMATA PER CREARE IL TERZO POLO
“Ad un mese e mezzo dalle elezioni che interesseranno sei comuni della provincia di Ragusa, la possibilità di potere contare su alleanze organiche che facciano pensare al Terzo polo o a un’area che, come ha detto il presidente Fini proprio in queste ultime ore a Pietrasanta, raccolga tutti i moderati, sembra lontano anni luce”. Il coordinatore provinciale di Futuro e Libertà, Enzo Pelligra, esprime perplessità rispetto al quadro di alleanze per le candidature a sindaco nei comuni dove si voterà. L’ipotesi Terzo Polo resta solo nel limbo della fantascienza politica. Pelligra si chiede: “qual è la resistenza? Per quale motivo non si riesce a mettere insieme un progetto organico che punti ad aggregare le stesse forze che, a livello nazionale, vogliono sperimentare questo nuovo laboratorio politico? Siccome da finiani crediamo molto in questo progetto, mi sento – continua Enzo Pelligra – di lanciare l’ultimo appello. Siamo ancora in tempo per valutare, assieme alle altre forze politiche, la creazione di accordi che vadano verso la direzione propugnata dai nostri leader. Altrimenti, ognuno per la propria strada. Noi, se non sarà raggiunta alcuna intesa, metteremo in campo i nostri candidati e decideramo quale dovrà essere il migliore progetto da appoggiare”.
COINRES E ATO AMBIENTE MOLTE ANALOGIE
La sezione giurisdizionale della Corte dei Conti ha condannato gli ex presidenti del Consorzio intercomunale rifiuti energia e servizi (Coinres), che serve 22 comuni della provincia di Palermo, a risarcire all’ente un danno di quasi 3 milioni. Lo rende noto il segretario cittadino del Pd di Ragusa, Giuseppe Calabrese. “Un caso – afferma – che presenta molte analogie con le 19 assunzioni co.co.pro. effettuate all’Ato ambiente Ragusa. La condanna, infatti, così come hanno sottolineato i magistrati contabili, riguarda gli illeciti commessi nelle procedure di assunzione di personale a tempo indeterminato, effettuate tra il 2006 e il 2007, in eccesso rispetto alle esigenze individuate nel piano industriale del consorzio e in violazione delle norme che imponevano il ricorso alle procedure di evidenza pubblica. Forse varrebbe la pena – scrive il Pd – che anche la Procura di Ragusa verificasse se si sono registrate anomalie. Allo stesso tempo, invitiamo il collegio dei liquidatori di Ato ambiente Ragusa a trasferire alla Corte dei Conti l’ammontare dei costi che hanno riguardato, in questi anni, i 19 assunti. Non dimentichiamo – conclude il Pd – che mentre Coinres Palermo era operativo, cioè di fatto gestiva la raccolta dei rifiuti, l’Ato Ragusa in questo senso non lo è mai stato”.
Ambulatori per immigrati Il sindaco di Vittoria chiede il ripristino
Il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, ha inviato un’altra lettera al direttore generale dell’Asp di Ragusa, Ettore Gilotta, per chiedere la riapertura dell’ambulatorio per immigrati. “Dal marzo 2005 al 31 dicembre l’ambulatorio ha effettuato 32.468 visite solo a Vittoria, mentre sono state oltre 60.000 le visite eseguite nei cinque ambulatori della provincia Vittoria, Santa Croce, Scicli, – scrive l’amministratore comunale di Vittoria – Ispica e Acate”. Il sindaco ha sottolineato, ancora una volta, i disagi provocati dalla soppressione del servizio (primo fra tutti, il sovraccarico di lavoro al Pronto Soccorso dell’Ospedale Guzzardi) ed ha sollecitato il ripristino dell’ambulatorio “per garantire un adeguato livello di prestazioni sanitarie anche alla popolazione immigrata, in applicazione dei principi di eguaglianza e di diritto alla salute per tutti”.
Franco Susino si candida alla carica di sindaco di Scicli
La capacità di dialogo, la moderazione, lo spirito riformista, la storia personale di Franco Susino ne fanno una persona amata e stimata in città. Un patto civico tra forze moderate e movimenti cittadini siglato da Patto per Scicli-Susino sindaco, Liberi e Concreti, Udc, Territorio, Mpa, Scicli e Tu, Fli, e Cantieri Popolari, lo sostiene nella candidatura.
Province, pubblicata legge Slitta il voto a Ragusa e Caltanissetta
“È stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana di venerdì la legge contenente le nuove norme sulle funzioni e gli organi di governo delle Province. La normativa, così come a livello nazionale, attribuisce alle Province Regionali funzioni di indirizzo e coordinamento e rinvia l’adozione di una riforma organica a un successivo decreto di legge, da emanarsi entro il 31 dicembre 2012”. Lo scrive, in una nota, la Regione siciliana. Nell’attesa del varo della legge di riforma viene sospeso il rinnovo degli organi provinciali in scadenza quest’anno. Pertanto, a seguito della pubblicazione della legge sulla Gurs, l’assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici, potrà procedere alla modifica del decreto di indizione dei comizi elettorali, dello scorso 6 marzo, e rinviare quindi le consultazioni nelle Province di Caltanissetta e Ragusa. In particolare, a Ragusa si procederà al commissariamento di presidente, Giunta e Consiglio. A Caltanissetta proseguirà, invece, l’attuale gestione commissariale di presidente e giunta.
Legge su Ibla, Leontini: “Il governo Lombardo vuole eliminarla”
In merito alle notizie relative al mancato rifinanziamento della Legge su Ibla, l’on. Innocenzo Leontini, capogruppo del Pdl all’Assemblea regionale siciliana, ha rilasciato una dichiarazione. “Dal primo esame della Finanziaria e del Bilancio regionali, presentati a novembre dal Governo, emerge che al momento – spiega – non sono previste le riserve economiche alle quali attinge la Legge speciale su Ibla. Sarà mio preciso impegno presentare lunedì pomeriggio, nel corso della prossima seduta della Commissione Bilancio, un emendamento per il rifinanziamento della Legge 61/81. Da un’interlocuzione avuta con l’Assessore regionale al Bilancio Armao ho avuto rassicurazioni sul fatto che c’è la disponibilità ad avviare una trattativa per il reinserimento delle riserve necessarie. Ma questa eventuale iniziativa del Governo sarebbe successiva – aggiunge Leontini – alla proposta del sottoscritto in II Commissione e dei deputati che vorranno appoggiarla. Il dato politico che emerge con maggior forza rimane, comunque, che allo stato attuale l’intento del Governo, quindi di Mpa e Pd, è quello di sopprimere la Legge su Ibla con le conseguenze che tutti possono facilmente immaginare”.
Inaugurazioni e lavori al tempo di “Ragusa grande di nuovo ”
“Ancora una volta dobbiamo constatare che delle inaugurazioni che vengono fatte a Ragusa rimane solo l’eco delle fanfare e dei trombettieri, ma passata la festa gabbato lo santo. L’ultima fanfara riguarda il Palazzo Cosentini, monumento Unesco risalente alla seconda metà del settecento e gioiello della architettura barocca iblea”. La denuncia è di Italia dei Valori che così continua: “Alle ore 10,30 del 6 novembre 2010 vi fu la solenne inaugurazione da parte del Sindaco di Ragusa che, urbi et orbi, così si pronunciò “ho riportato agli antichi splendori il Palazzo Cosentini”. Se la memoria non inganna, – scrive il segretario di Italia dei Valori, Giovanni Iacono, – i lavori di recupero sono stati finanziati con 539.942,00 euro, stanziati nel 2004 e con 1.971.779 stanziati nel 2006 con i piani di spesa votati dal Consiglio Comunale di cui facevo parte. Ebbene ad 1 anno e 6 mesi dalla fine dei lavori l’edificio è in uno stato di degrado visibilmente constatabile. Si sono verificate sul prospetto principale e su quello secondario, distacco di intonaco di dimensioni considerevoli, la pietra è aggredita da muschi e licheni, e la cattiva canalizzazione delle acque piovane, provenienti dal tetto, ha provocato perdite nella facciata. Non va meglio- scrive Giovanni Iacono – all’interno del Palazzo Cosentini, dove i bassi, aperti al pubblico, sono in uno stato di conservazione pessima con l’intonaco staccato per l’umidità. Questa inaugurazione si aggiunge alle altre finite malamente. Così vanno i lavori – conclude Giovanni Iacono – al tempo di Ragusa, grande di nuovo”.
Chiusa la provinciale Scicli-Santa Croce
E’ stata chiusa con ordinanza del commissario straordinario del Comune di Scicli, Margherita Rizza, la strada provinciale 37, la Scicli-Santa Croce, per gli smottamenti della sede stradale dovuti ai danni provocati dal ciclone Athos. Una nuova ordinanza del comandante della polizia municipale ha ordinato di riapporre le transenne di divieto di transito che sistematicamente vengono rimosse da ignoti. Il Comune non dispone di somme proprie per l’intervento di messa in sicurezza in somma urgenza, e per tale ragione ha chiesto un finanziamento al Dipartimento di Protezione Civile. La strada presenta una significativa fessurazione, quantificabile in mezzo metro, che la rende estremamente pericolosa. E’ stato chiesto, a tutti gli organi competenti, un sopralluogo congiunto da farsi con estrema urgenza.