Una delle due tensostrutture del Circolo del tennis è saltata a causa delle raffiche di vento di queste ultime ore. Il segretario cittadino del Pd di Ragusa, Giuseppe Calabrese, “considerato che il Circolo è un importante punto di riferimento per molti giovani sportivi che, quotidianamente, svolgono la loro attività in seno alla struttura” invita il sindaco ad adoperarsi immediatamente per reperire le risorse economiche necessarie al ripristino del campo che, allo stato attuale, si trova sprovvisto di telone. Peppe Calabrese annuncia inoltre che presenterà subito in aula, a nome del gruppo del Partito Democratico, una mozione consiliare per impegnare l’Amministrazione comunale di Ragusa a risolvere prima possibile il problema.
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IDV VITTORIA, ALLARME CARTELLE ESATTORIALI
Un grido d’allarme contro l’accanirsi delle amministrazioni locali sui cittadini con l’emissione di cartelle esattoriali spesso esorbitanti giunge da Marco Piccitto, referente territoriale di Italia dei Valori a Vittoria. Piccitto denuncia infatti che in un periodo così nero e di depressione totale, date le ultime stangate da parte del governo sui cittadini, è assurdo accanirsi anche a livello locale sulla povera gente andando a chiedere tasse illogiche ed ingiustificate. Infatti negli ultimi giorni, continua l’esponente Idv, stanno arrivando ad un gran numero di cittadini di Vittoria una miriade di cartelle con cui si intima il pagamento, anche in modo retroattivo, di tasse su insegne e passi con la minaccia, in caso di inadempienza, di sequestro di beni mobili ed immobili. Pertanto Italia dei Valori di Vittoria avanza all’amministrazione cittadina la richiesta di rendicontare la situazione e bloccare immediatamente l’operazione di riscossione di queste ditte private esaminando se e quando ci siano i presupposti per tali richieste di pagamento. Marco Piccitto conclude ricordando come altrimenti sia inutile chiedere sacrifici e buon senso alle persone se poi gli si carica, volutamente, un peso ancor maggiore ed ingiusto, che va anche contro ogni buon senso morale ed etico.
Vicenda Ato ambiente, Aiello: “Troppe analogie con l’Amiu”
“Non si sta prestando la dovuta attenzione ad una vicenda che, invece, meriterebbe di essere posta sotto i riflettori. Sto parlando dell’Ato ambiente Ragusa e delle dimissioni rassegnate da due componenti su tre del collegio dei liquidatori”. Lo dice il consigliere comunale di Vittoria, Francesco Aiello. “Mi riferisco soprattutto alle dichiarazioni rilasciate da uno dei due, Giovanni Lucifora, che, spiegando le ragioni per cui si è dimesso, ha fatto allusione alle pressioni subite per l’assunzione a tempo indeterminato di alcune persone che erano già state avviate a lavoro con dei contratti co.co.pro. Inutile dire che, a quanto sembra, si tratta di persone in qualche modo collegate a personaggi noti della nostra provincia, soprattutto politici”. Aiello sostiene che la vicenda dell’Ato ambiente Ragusa ha molte analogie con quanto accade da tre anni in seno all’Amiu. “Nell’azienda municipalizzata vittoriese di igiene urbana continua il consigliere comunale denunciamo da tempo assunzioni di parenti, di fratelli, di famiglie intere, di amici di partito, di amministratori della stessa Amiu, di capi cordata, in clamorosa violazione ai relativi bandi di assunzione. Intanto, ha gettato la spugna il dott. Severino Santiapichi, mentre l’altro liquidatore, Lucifora, persona stimabilissima, solo ora, parla”.
Centro diurno per anziani di Ragusa Il Pd: “E’ lottizzato politicamente”
“Il sindaco Dipasquale piazza il consigliere Firrincieli al Centro diurno per anziani, lui si fa incoronare presidente e lottizza politicamente un luogo nato anni fa per aggregare e per far socializzare gli anziani”. Questo il senso di una interrogazione che il gruppo consiliare del Partito Democratico di Ragusa ha presentato in aula. “E’ da ritenere assurdo e vergognoso – chiarisce il Pd – il fatto che sia stato messo da parte il comitato di gestione del centro, eletto dall’assemblea degli iscritti. E pensiamo che l’arroganza del sindaco e dei suoi non abbia limiti. Chiediamo, almeno, – sostengono i componenti del Pd – più rispetto per una categoria debole, svantaggiata come quella degli anziani. Sarebbe opportuno, anche in questo caso, evitare di pensare a tutti i costi al consenso. Il comitato di gestione non si riunisce da anni, e le scelte per la gestione del sito sono assolutamente improvvisate e fatte da soggetti indefiniti, non autorizzati. Abbiamo anche il sentore – continua il documento – di feste a pagamento senza autorizzazione, dove qualcuno, a quanto pare, ha speculato sul divertimento degli anziani. Insomma, tutto perfettamente in linea con la logica assurda di un’Amministrazione come quella di Ragusa impegnata a monopolizzare ogni spazio al servizio di un sindaco autoritario. Ragusa non merita tutto questo. I valori morali che hanno da sempre contraddistinto la nostra realtà comunale rischiano di essere spazzati via da una simile arroganza. Ecco perché abbiamo presentato una interrogazione al sindaco – scrive la segretaria cittadina del Pd di Ragusa – nel tentativo di ripristinare il rispetto del regolamento, fare eleggere un comitato di gestione e dare il controllo del centro agli anziani iscritti, allontanando il consigliere Firrincieli per evitare contaminazione politica”
Il Comune di Vittoria chiede all’Asp di potenziare l’organico del Guzzardi
A seguito della segnalazione della Ugl di Vittoria, il sindaco Giuseppe Nicosia ha inviato un documento al manager dell’Asp iblea, Gilotta, chiedendo il potenziamento dell’organico all’ospedale Guzzardi. Nella nota l’amministratore comunale si fa portavoce della richiesta del segretario dell’Ugl Rizza, di aumentare le unità di personale medico e paramedico nei vari reparti del presidio.
Comiso: lunedì il dissesto
Il consiglio comunale è stato convocato dal presidente Raffaele Elia in seduta ordinaria per lunedì 9 gennaio alle 17, presso l’aula consiliare del Municipio, per la dichiarazione dello stato di dissesto finanziario ai sensi dell’art. 244 della legge 267.
NELLO DIPASQUALE E L’URBANISTICA ALLA MARIA DE FILIPPI
A cosa servono i governanti? A cosa serve l’apparato del Comune? A conoscere tutti gli affanni privati della gente conosciuta, e più o meno riverita, e quindi a risolverli. La dimensione del “piacere” supera sempre l’interesse collettivo che si ottiene – se questa variabile accade – solo per misera ricaduta poi abilmente pompata fino a raggiungere la dimensione trionfale. Questa stortura della legalità l’hanno chiamata modello Ragusa, lo stesso che per eccesso di piacere si è ammosciato lasciandoci poveramente ricchi. Di vecchio non c’è solo un sistema mini mafioso foderato di effervescenza economica ormai perduta, ma l’ottusità di chi ci governa nello scommettere sull’immutabilità di questo ciclo falsamente produttivo. Per quanto tempo ancora marceremo al ritmo dell’eurocemento? Sembra proprio che il nostro destino sia segnato: ci troveranno sfiniti dentro appartamentini altamente confortevoli, insomma sperduti nella vasca idromassaggio. La città nel Nellodipasquale show ha perso di interesse e di sostanza, il ragusano giace riverso attendendo la fine del primo attore, lo spegnimento delle luci, il gelo ed il sole che ci scorticheranno, il nulla che ci costringerà a fuggire. Leggere le delibere del Comune è come sfogliare un copione di una fiction del tardo pomeriggio: lento, scontato, ripetitivo, logico nell’immensa irrealtà. L’avete in mente l’architetto Ennio Torrieri, dirigente al servizio del sindaco, impacciato, vagamente elegante, quasi inconsistente, lo sguardo irraggiungibile, una sfuggevolezza che non farebbe mai intravedere in lui azioni violente? Ed invece ci impala di urbanistica pesante come impone il gran capo. L’ultima. Mulino Curiale corso Vittorio Veneto. Nel piano regolatore approvato dalla Regione avevano stabilito per il futuro palazzo che vi sorgerà un’altezza di 10 metri e cinquanta rispettando tre piani fatta salva l’area del sedime del mulino storico. La ditta Curiale e figli si oppone al Tar e poi al Cga ed entrambi non si esprimono nel merito per questioni burocratiche che riportano però l’indice di fabbricabilità ai valori stabiliti dalla regione. Questo avviene nel 2010. Cosa fa il Comune? Per due volte, sia al Tar che al Cga, si oppone alla ditta. Poi improvvisamente Torrieri si illumina e il 15 dicembre 2011 presenta in giunta una variante al Prg in cui omette di dire i passaggi precedenti del Comune (ricorso Tar e Cga) sostenendo la necessità di portare l’altezza dell’edificio da 10 metri e 50 a 18 metri. Le varianti ai piani regolatori si fanno nella ricerca della pubblica utilità e non per fare vendere qualche appartamento in più al privato. Perché nel 2010 si fa ricorso contro la ditta e solo quando la ditta “soccombe” nei tribunali amministrativi, il Comune ci ripensa deliberando in giunta una variante da far votare dai corazzieri del sindaco in consiglio comunale? Non servono aquile per trarre giudizi in questa storia; è chiaro che gli affari del mattone li sanno gestire al Comune di Ragusa giostrando tra la forma, il ricorso, e la sostanza ossia l’ultima chance, la forza numerica della maggioranza che può approvare la variante. La tesi di Torrieri è poi talmente debole da risultare più che banale, al limite del non sense: dato che la ditta voleva ottenere 24 metri di altezza e con i 10 scelti dalla Regione la zona non risulterebbe satura, facciamo 18 metri e siamo tutti a posto. Poteva – essendo dirigente lautamente pagato – studiare un progetto per l’area storica del mulino, e poi, magari, contrattare gli oneri di esproprio con la ditta. La vicenda è incredibile, un esempio di crasso dipasqualismo. Si nutre insofferenza e fastidio per la norma che va in tutti i modi aggirata dichiarando che è una cosa da niente. Se ne volevano 24 di metri e gliene diamo 18, che male si fa? Nello Dipasquale sta lì per questo, per qualche milione di zolle di terra in più. Per il resto è l’urbanistica alla Maria De Filippi: necessità e problemi privatissimi elevati al rango di affari nazionali. D’altronde con i 18 metri si realizza un bell’attico, vi pare roba da niente?
RAGUSA, CENTRO STORICO FRA PROMESSE E DELUSIONI
“Il 2012 è arrivato, attendiamo l’inizio dei lavori per la riqualificazione di via Roma. Il 23 gennaio, i lavori inizieranno nel tratto che va da c.so Italia a c.so Vittorio Veneto. La conseguenza sarà bloccare il traffico nell’ennesimo pezzo di centro storico, limitando ancora di più la circolazione in questo quartiere sempre più sottovalutato e intralciato”. Alessandra Sgarlata del Partito Democratico di Ragusa, delegata dalla segreteria del partito a seguire il centro storico, è critica nei confronti dell’amministrazione Dipasquale in chiave di scelte di viabilità e di tempistica negli interventi di rifacimento di un’arteria di fondamentale importanza per il capoluogo ibleo, qual è via Roma. “Dopo la chiusura di viale del Fante a causa del crollo del fognolo – dice ancora la Sgarlata -, dopo la chiusura di una parte di c.so Italia per i lavori del parcheggio di piazza Poste, circolare in centro sarà un’impresa. Non sarebbe più opportuno occuparsi di completare i lavori già iniziati da tempo e mai terminati prima di iniziarne altri? Che progetti ha il Comune, visto il rifiuto da parte della Protezione Civile del finanziamento per sistemare e completare viale del Fante, per permettere nuovamente la circolazione in tutti e due i sensi di marcia su quella strada – chiede la Sgarlata -? Quale disavanzo intende utilizzare, o quali fondi della legge su Ibla? E per il parcheggio di piazza Poste, quanto ancora ritarderà il completamento annunciato entro il 2012?” Sgarlata mette a fuoco anche la condizione in cui versano le tante stradine del centro storico di Ragusa superiore. “Volevo, inoltre, invitare il vice sindaco a fare una passeggiata in tutte le stradine – dice la rappresentante del Pd ragusano -, e venire a constatare di persona la qualità delle strade che ogni giorno i cittadini percorrono, con serio rischio per la loro incolumità sia da pedoni che da automobilisti. Ad esempio il ponte Giovanni XXIII, dove l’asfalto si presenta pieno di buche e dislivelli”. Infine, Sgarlata del Pd invita l’amministrazione comunale ad occuparsi del centro storico in toto e non solo del quadrato di strade che vanno dalla Rotonda Maria Occhipinti passando per via Roma fino a Piazza Libertà e dal Tribunale fino a piazza San Giovanni.
ABOLIZIONE PROVINCE. L’IDV: “NO A CARROZZONI”
In merito alle discussioni avviate in questi giorni relativamente alla soppressione delle Province, l’Italia dei Valori interviene con il consigliere provinciale Giovanni Iacono per ribadire la propria posizione in merito. “Come Italia dei Valori abbiamo raccolto 400.000 firme per portare in Parlamento un disegno di legge di iniziativa popolare di revisione Costituzionale con una riforma organica di tipo Parlamentare – ha detto Iacono -, in assenza della quale il miglior modo è quello di fare esprimere, sulle Province, i Cittadini con un referendum”. “Il governo Monti – dice ancora Iacono – ha votato una finta abolizione delle Province (perché ne mantiene una sorta di fantasma e ciò per evitare l’iter di revisione costituzionale e quindi le regole) e il Presidente della Regione Siciliana, da lupo che finge di perdere il pelo ma non smarrisce mai i vizi, si accinge a varare, con la sua maggioranza una legge “pericolosa” che estende i “carrozzoni” ed elimina ogni forma di democrazia diretta”. “In primo luogo – dice Iacono -, di fatto, non si eliminano le province ma vengono trasferite funzioni e personale ad entità non democratiche, ma ciò che è devastante in assoluto è che i cosiddetti “liberi consorzi tra comuni” non collimano con l’attuale organizzazione circoscrizionale statale e quindi le province (non l’Istituzione Provincia), a cominciare da quella di Ragusa, perdono qualsiasi identità istituzionale, storica, geografica, culturale. Il rischio per l’identità collettiva è quello di frantumarsi e separarsi. Tra l’altro il passaggio da un ordinamento storico consolidato al caos viene, guarda caso, gestito attraverso Commissari di Lombardo e di qualche altro notabile della maggioranza che ancora lo sostiene”, dice Iacono. “Le istituzioni si possono e si devono riformare ma senza salti nel buio – conclude l’esponente dell’IdV – e, soprattutto, attraverso passaggi democratici e riforme organiche, il che è esattamente ciò che ha chiesto Italia dei Valori”.
IL CONSIGLIO PROVINCIALE DISCUTERA’ SULL’OBBLIGO CATENE E PNEUMATICI DA NEVE
Nel mirino dei consiglieri provinciali di Ragusa, l’ordinanza emessa nei giorni scorsi dall’Anas sulla ss 115 Modica – Ragusa e sulla vecchia strada di collegamento fra il capoluogo e la città della contea. Con un documento indirizzato al presidente del Consiglio Provinciale, Giovanni Occhipinti, i consiglieri Vincenzo Pitino, Rosario Burgio, Angela Barone, Ignazio Nicosia, Giuseppe Colandonio, Salvatore Moltisanti, Raffale Schembari, Giovanni Iacono, Fabio Nicosia, Venerina Padua, Ettore Di Paola e Marco Nanì hanno chiesto che l’ordinanza venga inserita fra i temi di discussione del prossimo Consiglio provinciale.
PMI E COMUNE DI RAGUSA, QUANTE SONO CREDITRICI?
Attività d’inizio anno per il consigliere comunale del Partito Democratico di Ragusa, Nino Barrera, che ha presentato una interrogazione per conoscere il numero di piccole e medie imprese che vanterebbero crediti nei confronti del Comune di Ragusa. Secondo i dati diffusi da Barrera, infatti, le somme non pagate da Palazzo dell’Aquila agli artigiani e ai piccoli e medi imprenditori, che con le loro aziende hanno fornito servizi al Comune, ammonterebbero a circa 280.000 euro a carico del Bilancio cui si dovrebbero sommare 340.000 euro a carico di mutui e 190.000 euro a carico della legge regionale 61/81 su Ibla. Barrera chiede di sapere qual è la natura degli eventuali ritardi nei pagamenti e quali siano i settori che ritardono a pagare. “Sono state previste le soglie massime di mantenimento del Patto di Stabilità – chiede Barrera – prima degli impegni assunti allo scopo di evitare le difficoltà di pagamento successive? In che modo – chiede ancora il consigliere comunale del Pd – e quando si intende far fronte ai debiti in atto accumulati? Quali azioni l’amministrazione intende porre in essere per aiutare le imprese che non hanno potuto riscuotere i loro crediti, in attesa di eventuali trasferimenti dovuti al Comune da parte di altri Enti?”
Catene e pneumatici da neve, Riccardo Minardo scrive al Prefetto Cagliostro
Continua a tener banco in provincia la vicenda legata all’obbligo di catene o pneumatici da neve a bordo degli automezzi che dal 15 dicembre al 15 marzo transitano da Ragusa a Modica e viceversa. Martedì, l’on. Riccardo Minardo del Mpa, ha scritto al Prefetto Giovanna Cagliostro e al Ministro Corrado Passera per chiederne un intervento presso l’Anas al fine di provvedere ad effettuare interventi quali piazzole di sosta, macchine spargisale e spalaneve e manutenzione ordinaria e straordinaria dell’arteria stradale. “In attesa di ciò – specifica l’on. Riccardo Minardo – il provvedimento venga sospeso. Sono certo che nel momento in cui l’Anas stessa adempirà ai propri obblighi anche gli automobilisti ragusani saranno ben lieti di rispettare il provvedimento in atto”.
Provincia: incarichi dirigenziali, proroghe sino al 2013
Nati mali alcuni incarichi dirigenziali del governo Antoci, fra raccomandazioni, evidenze pubbliche disattese, selezioni prevedibili, una “mappazza” molto sicula digerita a fatica e comunque ormai incorporata nel tessuto dell’ente Provincia. Nonostante la ipotesi assai concreta del commissariamento, Franco Antoci ha prorogato al settembre 2013 gli incarichi. Per il Partito democratico uno scandalo, per gli interessati un atto dovuto in quanto sostengono che il periodo minimo per il raggiungimento degli obiettivi che stanno alla base del contratto sia quello dei tre anni. Qualche dirigente incriminato si spinge oltre congetturando che i consiglieri di opposizione siano stati convinti a denunciare questa “inutile” proroga, dal capogruppo del Pdl Silvio Galizia, come se questi fosse stato improvvisamente colto da un impulso da giustiziere. Non si comprende, però, il fine di questa intesa trasversale o del suggerimento, se risponde al vero la possibilità che Galizia subentri al posto di Mallia o di Mandarà nella squadra di Antoci. Coltivare nell’animo il disprezzo per un procedere amministrativo e nel frattempo sognare di fare parte del giro sembra una schizofrenia politico-sentimentale: meglio, allora, il tutti a casa, anche i dirigenti. Veniamo al Pd con Fabio Nicosia, Angela Barone e Venera Padua che scrivono: “Del tutto inopportuna appare la recentissima decisione assunta dal Presidente Antoci con determina n.642 di prorogare sino al settembre 2013 due contratti di incarichi dirigenziali, quindi ben oltre la scadenza del suo mandato. Tale scelta si rivela ancor più grave perchè il termine del settembre 2013 supera non solo l’attuale termine di scadenza del Presidente Antoci (maggio 2012), ma anche l’eventuale termine di proroga (giugno 2013), nelle more della definizione del procedimento di riforma degli enti provinciali. Il tutto per altro senza neanche tenere in debito conto – scrive il Pd – che al settembre 2013 potrebbe non esserci più l’istituzione Provincia Regionale di Ragusa, perchè sostituita da altri enti, e che, se nulla cambia nel panorama istituzionale, a maggio 2012 i cittadini iblei saranno chiamati all’integrale rinnovo degli organi provinciali. Così come il Partito Democratico contesta tale operato dal parte del Presidente Lombardo, che ogni giorno non perde l’occasione di nomimare consulenti e dirigenti della Regione Siciliana, amministratori ed ex amministratori del suo partito, con la stessa forza – scrivono Angela Barone, Fabio Nicosia e Venera Padua – il Pd contesta anche l’operato del Presidente Antoci”.
Incompatibilità parentale tra consiglieri e assessori. A Santa Croce non ci credono e se la prendono comoda
Il termine è perentorio. Entro il primo gennaio, in seguito all’entrata in vigore della legge numero 6 del 5 Aprile 2011, al comma 4, non possono fare parte della giunta i parenti dei consiglieri fino al secondo grado di parentela. Al Comune di Santa Croce ci sono due casi: uno tra i fratelli Agnello con Giovanni che ricopre la carica di vicesindaco e Francesco, consigliere comunale, e un secondo caso nella famiglia Brullo, tra il padre Giuseppe, consigliere comunale, e il figlio Gianni che ricopre la carica di assessore alle politiche giovanili. Un termine perentorio che a Santa Croce, fino ad ora, è stato disatteso. “Stiamo valutando il da farsi – dice il vicesindaco Agnello – .Al rientro dalle vacanze, insieme a mio fratello Francesco, cercheremo di capire cosa fare per non stravolgere gli equilibri in seno al consiglio comunale”. Non hanno fretta, pare. Secondo il sindaco Schembari la norma è poco chiara e la giunta, con gli assessori di riferimento, ha bisogno di tempo per riflettere.
NELLO DIPASQUALE AUMENTA LE TARIFFE IDRICHE E CIMITERIALI
Sarebbe bastato rispettare la legge e non nominare tutta la marea di dirigenti alla corte del sindaco o evitare illegittime stabilizzazioni di personale ed invece ha preferito nutrire bene il Palazzo e rifarsi sui cittadini aumentando il costo di alcuni servizi. Le nuove tariffe entrano in vigore da questo mese, una befana di carbone imposta da Nello Dipasquale ai ragusani. Questi i colpi di mannaia per chi effettua lavori idrici: autorizzazioni scavi: da 6,20 a 20 euro; nuovi allacci da 74,52 a 100 euro; autorizzazione allo scarico da 25,82 a 50 euro; verifiche ai contatori idrici (sigilli, rimozione, tagli) 15 euro (finora non c’era pagamento) infine espurgo pozzi neri 62 euro. Passiamo ai cimiteri. Inumazioni da 19,37 a 50 euro; tumulazione in colombario da euro 30,99 a 100 euro; esumazione da 23,24 a 100 euro; tariffa per la concessione di suoli cimiteriali 400 euro a metro quadrato. Il tariffario aggiornato è stato disposto a dicembre attraverso una lettera del sindaco inviata all’ufficio competente, l’ottavo settore. Non c’è stato annuncio alla popolazione, né fanfara: aumenti sotto voce. Nello Dipasquale è spavaldo, si sa, e pure girofrittatista, ma questo stile sotto traccia ci fa capire che qualcosa la teme. L’insurrezione dei cadaveri e dei poveri parenti sarebbe roba fastidiosa assai: la città dolente infestata da fantasmi incazzati sembrerebbe il coro degli Adelchi: dagli atri muscosi, dai fori cadenti, dai boschi, dall’arse fucine stridenti, dai solchi bagnati di servo sudor. Un volgo disperso repente si desta, intende l’orecchio, solleva la testaà Ecco spiegata la nomina cimiteriale di Tasca Michele: un sacrificio al mondo occulto.
PROVINCIA, SI DIMETTE ANCHE MALLIA
L’assessore provinciale al Territorio, ambiente e Protezione civile Salvo Mallia, ha rassegnato le dimissioni dall’incarico. Dopo le dimissioni di Piero Mandarà, anche Mallia, in ottemperanza al disposto legislativo 6 del 2011 che, prevede l’incompatibilità con un parente di primo grado presente in consiglio provinciale, in questo caso il fratello Giovanni eletto tra le file del Pdl, ha rimesso il mandato nelle mani del presidente della Provincia Franco Antoci. Nella sua missiva Mallia ha rivolto frasi di ringraziamento al presidente per la stima e fiducia che gli ha mostrato in questi anni di lavoro. “Fiducia – scrive l’ex assessore – indispensabile per il raggiungimento dei risultati conseguiti”. Mallia ha ringraziato anche i dirigenti e i collaboratori del suo assessorato per l’impegno profuso nel corso dell’ultimo decennio.
Il regalo di Capodanno del sindaco Dipasquale. Aumento del 334 per cento delle tariffe spurgo pozzi neri
Da 18 a 60 euro. Centinaia di cittadini ragusani, che vivono nelle zone urbane prive di rete fognaria, dal primo gennaio stanno facendo i conti con l’aumento di 42 euro, sul costo singolo per ogni spurgo del proprio pozzo nero. A denunciarlo è il consigliere comunale del Pd, Gianni Lauretta. “Tra un panettone di Natale con il nuovo assessore al Bilancio, Michele Tasca, e l’Epifania, il sindaco Dipasquale si è dato da fare per spremere i cittadini con l’applicazione di nuove tariffe. Subito dopo il Capodanno, un’amara sorpesa per alcuni cittadini che, recatisi all’ufficio comunale competente per la consegna dei bollettini (anche se già pagati a dicembre) per l’espurgo dei pozzi neri – dice il consigliere Lauretta – hanno scoperto un aumento del 334 per cento del servizio di espurgo delle fosse biologiche. Si tratta qualora ci fosse bisogno di dimostrarlo, di una ulteriore scelta vergognosa dell’amministrazione Dipasquale perchè quelle famiglie non servite da rete fognaria dovranno pagare, oltre il canone di depurazione già previsto nella bolletta idrica, anche 60 euro anzichè 18, per ogni intervento di espurgo. Questa amministrazione – aggiunge Lauretta continua a sperperare decine di migliaia di euro per affidare senza gara l’organizzazione di manifestazioni natalizie svuotando le casse ed in contemporanea decide l’aumento di un servizio a domanda individuale in modo, a mio parere, illegittimo in quanto l’incremento delle tariffe deve essere presentato in Consiglio in sede di approvazione del bilancio di previsione – conclude Lauretta – e questo sindaco forse pensa che i cittadini subiranno ancora, senza dire niente, ma noi del Pd non ci stiamo ad accettare questo modo di amministrare”.
CENTRI COMMERCIALI NATURALI ARRIVANO I FONDI DELLA REGIONE
Quasi venti milioni di euro è quanto la Befana sta per portare ai centri commerciali naturali della regione. L’assessorato regionale alle Attività Produttive, guidato da Marco Venturi, ha pubblicato il decreto che stanzia le somme erogate dall’Unione europea nell’ambito dei centri commerciali naturali. In provincia di Ragusa sono 12 i centri commerciali naturali già approvati dall’Ente di Palermo. Le somme saranno erogate attraverso piccoli contributi in conto capitale fino a 35 mila euro per finanziare il 50% di vari investimenti che riguardino anche la riqualificazione delle aree interessate, la realizzazione di servizi comuni per la promozione di produzioni locali, un sito web e un marchio comune, oltre alla riqualificazione delle vetrine e dei prospetti, l’acquisto di arredi, macchinari e impianti.
DIECI ANNI PER I COMUNI PER RESTITUIRE I FONDI ALLA REGIONE
Approvato in Commissione Bilancio all’Ars un emendamento a favore degli Enti locali che hanno ricevuto anticipazioni dalla Regione. Su sollecitazione dell’on. Riccardo Minardo del Mpa e dell’assessore regionale Gaetano Armao è stato approvato dal Governo il decreto di legge 829 per l’esercizio provvisorio riferito alle anticipazioni fatte ai Comuni da parte della Regione secondo cui saranno restituiti con impegno decennale. “Anche le anticipazioni fatte al Comune di Modica – sottolinea l’on. Riccardo Minardo – verranno restituite in 10 anni, naturalmente questo permette una maggiore tranquillità rispetto alla gestione economica dell’Ente”.
Nope del Comune di Modica. Il bilancio dell’attività nel 2011
Sono 67 persone denunciate all’autorità giudiziaria, 801 le pratiche espletate complessivamente dal Nucleo operativo di polizia edilizia, ecologica e pubblicità del Comando di Polizia Municipale di Modica, nel 2011. Dati che rilevano l’attività intensa del Nope, diretto dal tenente Egidio Santaera, durante l’anno appena trascorso, che spazia dall’abusivismo edilizio, all’ecologia e alle infrazioni pubblicitarie. Delle 801 pratiche complessive espletate, 95 sono di polizia giudiziaria, 696 amministrative. Riguardo all’attività di polizia edilizia, i controlli e le verifiche sono stati 227 mentre 77 sono stati quelli presso siti e aziende connessi ad attività ecologiche. Le violazioni amministrative contestate sono state 187, quelle di carattere penale 76. Il Nope ha ricevuto 40 deleghe d’indagini da parte della Procura della Repubblica di Modica. Undici sono stati gli immobili e le aree sottoposti a sequestro di polizia giudiziaria. Riguardo al settore Pubblicità, i controlli sono stati 370 a seguito dei quali sono stati elevati 117 verbali per violazioni dell’articolo 24 del decreto legislativo 507 del ‘ 93 sulla revisione e armonizzazione dell’imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni, della tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche, e 47 per violazione dell’art. 23 del decreto 285 del ’92.