Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale delle delibere del Cipe riguardante la procedura di project financing della RagusaCatania, il presidente della Provincia di Ragusa, Franco Antoci, nella qualità di presidente del comitato ristretto che segue l’iter del raddoppio della s.s. 514, ha contattato il dirigente generale dell’Anas per la Programmazione e le concessioni, Settimio Nucci, che gli ha assicurato che la procedura di gara per l’individuazione del concessionario è stata già riavviata. Per quanto riguarda invece la Siracusa-Gela ed in particolare i lotti 6-7-8 che consentiranno la realizzazione dell’autostrada sino a Modica, si è avuta notizia dal Consorzio Autostrade Siciliano che per il completamento dell’iter progettuale si attende da Bruxelles l’ok della scheda ‘grandi progetti’ per l’attivazione della quota di finanziamento comunitario.
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SCICLI, ARRIVA IL COMMISSARIO
Alle 11,40 di mercoledì mattina la dottoressa Margherita Rizza, nominata commissario straordinario del Comune di Scicli sino a nuove elezioni, si è insediata. Ad accoglierla a palazzo di città c’erano la segretaria generale del Comune, dottoressa Francesca Sinatra, e il presidente del consiglio comunale Antonino Rivillito.
STABILIZZAZIONE PRECARI REGIONALI
L’on. Riccardo Minardo del Mpa ha fatto sapere che in Commissione Affari Istituzionali alla Regione, da lui presieduta, è passato il decreto di legge per il personale della Regione e per il contenimento di spesa che prevede, fra gli altri punti, anche l’assunzione di circa 1600 persone e la proroga di un anno dei contratti per 720 precari regionali che avranno l’opportunità di partecipare ai concorsi che la Regione Sicilia bandirà nel 2012. “Questo primo si ha dichiarato l’on. Riccardo Minardo – assume grande importanza in quanto porterà all’azzeramento del precariato regionale con la stabilizzazione di questo personale che la richiede da anni e che comprende anche i lavoratori dei consorzi di bonifica. Con questo ddl parte anche la stabilizzazione di 400 catalogatori, 49 lavoratori ex Ital-Sirap e di 70 della Protezione Civile. Con i bandi di concorso si assumeranno circa 1600 persone – ha detto ancora l’on. Riccardo Minardo – per lo più in categoria C e D e saranno avviati al lavoro circa 100 tra tecnici e archeologi vincitori del concorso del 2000 ai Beni Culturali. Nei concorsi entreranno di diritto i precari per i quali è assicurata una quota pari al 40% dei posti, mentre il 10% è riservato al personale interno in mobilità da altre amministrazioni”.
Strappata la targhetta Fli. Il coordinatore presenta denuncia
Il coordinatore provinciale di Futuro e Libertà, Enzo Pelligra, ha presentato formale denuncia alla Digos di Ragusa dopo il misterioso atto vandalico compiuto in danno alla stanza che ospita il gruppo consiliare del partito, al piano terra del palazzo della Provincia. “La nostra targhetta è stata malamente strappata, accartocciata – afferma – e abbandonata a terra, lungo il corridoio”.
Italia dei Valori chiede le dimissioni del vice sindaco di Ragusa, Cosentini
“La vicenda del rinvio a giudizio del vice sindaco di Ragusa Giovanni Cosentini conferma, ancora una volta, come la questione morale nella politica siciliana sia la vera origine del sottosviluppo economico dell’isola”. E’ il commento di Italia dei Valori di Ragusa che ritiene necessario ridare alla politica siciliana una dimensione etica e chiede le dimissioni dall’incarico istituzionale del vice sindaco di Ragusa. “La vicenda trae origine da una serie di delibere la n. 583 e la n. 608 del 19 novembre 2007 e la n. 620 del 10 dicembre del 2007 con cui furono stipulati dal Consorzio di bonifica di Ragusa dei contratti di lavoro a termine; in particolare con la numero 583 del 19 novembre 2007 il Consorzio di Bonifica procedette all’assunzione di personale – spiega Italia dei valori – per la figura professionale di ausiliario di ufficio di terza qualifica funzionale a tempo determinato dal 26 novembre al 31 dicembre 2007. Si trattava di cinque contratti a tempo pieno e cinque part-time, che furono poi prorogati il 27 dicembre dello stesso anno fino al 30 giugno 2008 ma poi sospesi il 4 giugno dello stesso anno – afferma Italia dei Valori – per mancanza di fondi. E seppure al Consorzio di Bonifica siano convinti della legittimità degli atti in quanto sostengono che trattandosi di un ente privato poteva assumere per chiamata diretta e nominativa, saranno apparse quanto meno sospette ai magistrati inquirenti oltre alle modalità di assunzioni, (per chiamata diretta e nominativa appunto), anche il grado di parentela e/o affinità politica di alcuni “chiamati” con la dirigenza del Consorzio di Bonifica e la tempistica delle assunzioni, – conclude Idv – a poco meno di cinque mesi dalle elezioni regionali dell’Ars del 13 e 14 aprile 2008 cui il Direttore del Consorzio partecipava direttamente”.
Il consiglio provinciale vota contro la soppressione delle Province
Il consiglio provinciale ha votato un ordine del giorno con il quale ha espresso una posi-. zione contraria alla soppressione delle Province e, riguardo allo specifico caso della Provincia Regionale di Ragusa, la convinzione che la soluzione da adottare debba essere quella della proroga, atteggiamento rispondente proprio alle necessità derivanti dall’evoluzione delle norme in materia, sia nazionali che regionali. L’ordine del giorno approvato dai consiglieri sarà trasmesso a tutti i Consigli provinciali della Sicilia perché, a loro volta, lo facciano proprio. Nel prossima seduta utile, il Consiglio discuterà dell’inopportuna ordinanza dell’Anas che impone agli automobilisti l’obbligo del possesso delle catene da neve in alcuni tratti della rete viaria iblea, fra cui in particolare la strada Ragusa-Modica.
Il futuro delle ferrovie Padua: “La politica si interroghi”
“Dobbiamo porci un interrogativo. La politica ha fatto tutto ciò che era possibile per scongiurare quella che è annunciata come la chiusura definitiva della ferrovia in provincia? Di certo no. La politica ha mancato le occasioni più grosse e importanti per rilanciare l’infrastruttura”. E’ il senso del mea culpa della consigliera provinciale del Partito Democratico Venera Padua. “Ma non possiamo dimenticare che l’area iblea – continua Padua – rientra nel progetto complessivo di dismissione della ferrovia che interessa non solo la Sicilia ma anche il resto del Meridione. Eppure, questa scelta comporterà un aumento del trasporto sul gommato e quindi maggiori costi e maggiore inquinamento. E, ancora una volta, una penalizzazione per le famiglie già alle prese con una stretta senza precedenti. La politica locale avrà sicuramente fatto poco. Non sarà, forse, stata all’altezza della situazione. Avrà più di qualcosa da farsi perdonare e chi critica ha ragione. Ma le indicazioni che arrivano da Roma, sono evidenti. La ferrovia, in provincia di Ragusa, nel resto della Sicilia, ha i giorni contati. Ci vorrebbe una mobilitazione senza precedenti per scongiurare questa ipotesi. Al momento, – conclude la Padua – siamo solo in grado di denunciare l’ennesimo scippo che sarà perpetrato ai danni del nostro territorio”.
Coordinamento Pd Ragusa Nominati i delegati di quartiere
Il coordinamento cittadino del Partito Democratico di Ragusa ha votato all’unanimità il bilancio consuntivo 2010. E’ stata anche votata all’unanimità l’istituzione dei delegati di quartiere, in linea con il programma politico presentato al congresso dal segretario Giuseppe Calabrese. Si tratta di figure che andranno a sostituire i consiglieri di quartiere che adesso non esistono più.
POZZALLO, UNA CONVENZIONE PER SUPERARE LA CRISI NEL SETTORE DELLA PESCA
Nuovi processi operativi per superare la crisi creando nuove formule per rimanere sempre competitivi. Se oggi il mercato mette a dura prova tutti, bisogna trovare nuove strade, uscire fuori dai cliché precostituiti e attivare percorsi di crescita. La cooperazione, lo stare assieme tra imprese, può essere uno tra questi. Soprattutto se rivolto ad un settore, come quello della pesca, che si sta internazionalizzando al massimo. Sono alcuni dei temi affrontati durante il meeting tenutosi alla zona industriale Asi di Modica-Pozzallo dove è stata sottoscritta una convenzione tra la Tec – azienda del settore nautico – e Lega Pesca Sicilia. Si tratta di un accordo innovativo che potrà servire a migliorare la resa degli operatori della nautica e della pesca. La Tec metterà a disposizione tutti quegli strumenti – dalla costruzione di imbarcazioni alla rettifica dei motori, all’assistenza, alle riparazioni – che costituiscono un valore aggiunto per chi intende investire in questo ambito. Noi crediamo Giovedì 22 alle 15 al centro servizi culturali di Comiso la deputata nazionale Giorgia Meloni – già ministro della gioventù del governo Berlusconi – presenterà il libro Noi crediamo.
GIARRATANA, LA SCIVOLA IN CEMENTO CHE DETURPA
Scoppia il caso della scivola in cemento al consiglio comunale di Giarratana. Un’opera realizzata lungo la scalinata di via Roma, angolo via Cavallotti, nel centro storico, che ha sollevato un vespaio di polemiche. Adesso la soprintendenza ai beni cultrurali, con una diffida, ha intimato al sindaco Pino Lia e all’amministrazione, di demolire l’opera. “Si tratta di una vicenda semplicemente assurda – tuona il capogruppo del Partito Democratico, Lino Giaquinta -.Una cittadina disabile, ha inoltrato, lo scorso anno, una richiesta all’amministrazione per accedere alla propra abitazione lungo le scalinata “ro cuozzu”. Si tratta di una nostra concittadina che necessita di cure appropriate. Il caso non è stato attenzionato nelle dovute maniera da parte dell’amministrazione e il sindaco Lia, così come lui stesso ha riferito in consiglio comunale ad una nostra precisa interrogazione, ha pensato di realizzare, a proprie spese, l’opera ignorando le normative che regolano tali interventi nel centro storico e in barba a qualunche progetto o autorizzazione”. Il sindaco Pino Lia spiega che la scivola è stata realizzata per risolvere il problema: “Ringrazio la Soprintendenza che ha concesso 30 giorni di tempo per demolire l’opera – afferma il sindaco -; nel frattempo, insieme agli uffici, stiamo studiando altre soluzioni”.
Pneumatici da neve o catene sulla Ragusa- Modica Il Sindaco Buscema: “Se l’Anas non revoca, impugno il provvedimento”
Se l’Anas non revoca il provvedimento circa l’obbligo agli automobilisti dell’uso degli pneumatici da neve o delle catene a bordo per percorrere il tratto Modica- Ragusa sia con la 194 che con la vecchia ss 115, il sindaco di Modica aderirà alle vie legali per impugnare il provvedimento. Il sindaco contesta alla direzione regionale Anas di avere assunto l’inopportuno provvedimento relativo all’obbligo di dotare le auto che dovranno percorrere il tratto della 194 Modica – Ragusa ma anche la vecchia SS 115, di pneumatici da neve o di catene a bordo senza avere avuto, prima di applicarlo, un raccordo con gli enti interessati. La nota di protesta, inviata alla direzione regionale Anas di Palermo e per conoscenza al Prefetto di Ragusa, rileva la necessità di dover individuare insieme soluzioni tali da garantire maggiore sicurezza stradale e meno pericolo per gli automobilisti, evitando, così, l’inopportuno provvedimento che altro non è che un aggravio per le tasche dei cittadini.
Auguri infrastrutture!!!
Sono partite le 1200 cartoline di auguri natalizi con annessa critica per lo stato di empasse che vive il sistema economico ibleo a causa dell’arretratezza infrastrutturale del territorio. L’iniziativa di auguri “speciali”, che vuole scuotere la politica sulla tematica delle infrastrutture tanto attese dalle forze produttive ragusane, è partita lunedì mattina con l’invio delle prime cartoline di auguri da parte delle 36 sigle che rappresentano forze sociali ed economiche del territorio. La cartolina natalizia è il primo passo del “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” per l’avvio di un confronto col mondo della politica per il completamento del puzzle infrastrutturale che, fra le altre opere, comprende l’aeroporto di Comiso, le autostrade Siracusa – Gela e Ragusa – Catania, il porto di Pozzallo, la rete informatica a banda larga.
CARTELLONISTICA PER CATENE E PNEUMATICI DA NEVE. CHIESTA LA RIMOZIONE
Le autorità locali hanno chiesto all’Anas la revoca immediata dell’Ordinanza che obbliga catene o pneumatici per la neve a bordo delle vetture che transitano sulla Ragusa-Modica. I sindaci iblei e il presidente della Provincia hanno inoltrato al presidente dell’Anas ed ai direttori nazionali e compartimentali una vibrata lettera di protesta per l’ordinanza con cui la stessa Anas ha imposto, per tutto il periodo invernale, praticamente su tutta la rete stradale di sua competenza in provincia di Ragusa, l’obbligo di portare a bordo le catene da neve o essere dotati di pneumatici invernali. “L’iniziativa – secondo sindaci e presidente della Provincia – oltre che provocatoria è assolutamente inopportuna per una provincia che si trova a sud di Tunisi e penalizza oltremodo tutti gli automobilisti e l’intera economia iblea”, sostengono presidente Antoci e sindaci iblei. All’Anas le autorità locali chiedono, dunque, la revoca dell’ordinanza, trasformando, al massimo, il “divieto” in “raccomandazione”.
Cipe, pubblicate le delibere sulla Ragusa – Catania
Sulle Gazzette Ufficiali del 16 e 17 dicembre 2011 sono state pubblicate le due delibere del Cipe, con le quali è stato approvato lo schema di convenzione che dovrà essere sottoscritto con il soggetto che si aggiudicherà la gara per attività di progettazione, realizzazione e successiva gestione del nuovo collegamento viario Ragusa-Catania. “C’era grande attesa – dichiara il presidente della Provincia, Franco Antoci – per questa pubblicazione delle delibere Cipe sulla Gazzetta. Questo indispensabile passaggio permetterà ora all’Anas di poter fare la comparazione fra le offerte presentate da varie società che sono interessate alla costruzione e gestione della nuova s.s. 514. Delle due delibere, una risaliva al luglio del 2010 e l’altra all’agosto di quest’anno ed era il compendio di atti il cui inizio è stato l’approvazione del Cipe, nel gennaio del 2010, del progetto preliminare del collegamento stradale Ragusa – Catania, per un costo dell’opera pari a 815 milioni di euro, di cui 448 a carico dei privati. Ora – conclude Antoci – non dovrebbero esserci più ostacoli per il completamento dell’iter che porterà all’assegnazione della sospirata infrastruttura”.
Università, l’API pensa a Salvo Andò
Un comitato scientifico con a capo l’ex Rettore dell’Università Kore di Enna per risollevare le sorti dell’Università di Ragusa. L’idea è dell’Api che in conferenza stampa, presenti il coordinatore provinciale Tuccio Di Stallo e l’on. Sebastiano Gurrieri, lancia la proposta di portare l’on. Andò a Ragusa, dopo che lo stesso, nei giorni scorsi ha chiuso il proprio mandato ad Enna. L’on. Salvo Andò, lo ricordiamo, è stato uno degli artefici della crescita dell’università privata di Enna. Ma l’Api rimarca anche le carenze che la politica ragusana avrebbe avuto nello sviluppo dell’università iblea. Secondo Di Stallo e Gurrieri, la politica ragusana si è avvitata su se stessa lasciando dei vuoti che oggi la società civile chiede che vengano riempiti: al nodo delle infrastrutture si somma quello dell’università. Per risolvere la vicenda IV Polo universitario pubblico, infatti, secondo i rappresentanti del partito di Rutelli, bastava un intervento politico a livello regionale che portasse la Kore di Enna a non tirarsi fuori dal progetto e a garantire i requisiti, insieme a Siracusa, Ragusa ed Agrigento, per lo sviluppo di un ulteriore ateneo pubblico nel panorama universitario siciliano. Da qui l’affondo dell’on. Gurrieri al Partito Democratico a cui è stato chiesto di fare chiarezza sulla presenza del senatore Battaglia all’interno del CdA del Consorzio Universitario Ibleo. Poi, per quanto riguarda l’apertura dello statuto del Consorzio all’ingresso di soci privati, secondo l’on. Gurrieri non sono stati fatti i passi giusti per coinvolgere quanti avessero potuto essere interessati ad entrare in società con il Consorzio. Insomma, l’Api vuole dire la sua nel dibattito sull’università e l’idea di Salvo Andò alla guida di un comitato scientifico per il fututo dell’università ragusana è il primo passo.
No al commissariamento della Provincia di Ragusa
I Consiglieri provinciali di Ragusa hanno ribadito la loro concorde posizione contraria alla soppressione delle Province e, riguardo allo specifico caso della Provincia di Ragusa, la convinzione che la soluzione da adottare debba essere quella della proroga. La posizione emersa ha registrato la condivisione di tutte le rappresentanze coinvolte, dal Presidente del Consiglio al Presidente della Provincia, ai deputati regionali e tutti i consiglieri provinciali intervenuti, a prescindere dalla diversa appartenenza. Il documento finale è stato sottoscritto da Giovanni Occhipinti, Presidente del Consiglio Provinciale e Franco Antoci, Presidente della Provincia, dai consiglieri Barone, Padua, Mandarà, Galizia, Pelligra, Colandonio, Di Paola, Ignazio Nicosia, Fabio Nicosia, Ficili, Pitino, Abbate, Di Martino e dai deputati Leontini, Ragusa, Ammatuna.
Infrastrutture, Ragusa invia cartoline alla politica
Cartoline di Natale molto particolari, quelle che 36 sigle del mondo dell’agricoltura, dell’artigianato, delle costruzioni, del commercio, della cooperazione, dell’industria, degli ordini e dei collegi professionali, delle associazioni, delle diocesi di Noto e Ragusa, delle organizzazioni sindacali, dei consumatori invieranno a 1200 politici per chiedere le infrastrutture necessarie alla ripresa economica del territorio ragusano. L’iniziativa parte dal cuore dell’economia iblea e tende a scuotere la politica e a chiedere risposte immediate ed efficaci per quei problemi infrastrutturali e quelle carenze che da anni esistono e che da anni attendono soluzioni. Dal porto di Pozzallo, all’aeroporto di Comiso, dalle ferrovie alle strade telematiche, dal completamento della SiracusaRagusa-Gela, al raddoppio della Ragusa- Catania, queste le tessere del puzzle infrastrutturale che attendono di essere inserite per completare il quadro economico e creare i collegamenti necessari alle imprese iblee. La spedizione massiccia di cartoline è solo il primo passo della piattaforma di protesta messa su dalle 36 sigle. Il 14 gennaio si terrà, infatti, una manifestazione di carattere provinciale nel capoluogo ibleo per chiedere un piano straordinario per il lavoro, infrastrutture coerenti ed integrate, misure contro l’evasione fiscale e una politica contro ogni azione di abusivismo, la semplificazione burocratica e la puntualità dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, l’abbattimento dei costi della politica. Ragusa vuole uscire dalla crisi e chiede alla politica di svegliarsi dal torpore in cui è piombata da anni.
NELLO DIPASQUALE E LA DEMOCRAZIA MINORE
Il 24 si aspetta il Bambin Gesù, ma noi ragusani già dal giorno prima giubileremo: è attesa, tra venerdì e sabato, la rinascita assessoriale di Michele Tasca. Prenderà il posto della signora Teresa Tumino, la quale sta per scendere dalla giostra a denti stretti, costretta dal sindaco. E’ leggermente scossa, le si è storto il ghigno, comunque abbozza: il buon umore e la leggerezza le consentono perpetua permanenza nel carrozzone dell’università. Ci deve confortare questa immutabilità della nostra arena ragusana? Al potere inossidabile della compagnia di Nello Dipasquale corrisponde un po’ di felicità collettiva? La voce strozzata di Sonia Migliore, la quale tutti i santi giorni riempie la città di comunicati sullo sforzo ed i successi ottenuti per ridare aria all’economia ragusana, è convincente, è credibile? Da tutti i nodi cerebrali spunta rabbioso un No stratosferico rintuzzato da solida educazione perbenista che ci impedisce la fuoriuscita del sentimento naturale. Al ragusano spetta la parte dello stitico strutturato: contratto, nervoso, contenuto, che non molla mai. Ora è arrivato il rinvio a giudizio per Giovanni Cosentini, e lo si deve far passare per una minchiatella, un piccolo cedimento nel passo valoroso di questo condottiero di tutte le repubbliche; e comunque un processo per abuso d’ufficio vale una medaglia di bronzo, da certe parti. La nostra parte, invece, l’ha stabilita il sindaco: lacrime e sangue, e gratitudine. D’altronde la macchina congegnata è perfetta: al governo le mezze calzette che con il danaro pubblico alimentano una piccola corte, e tutti insieme dirigono la propaganda non disturbando ciò che resta del sistema degli affari, ormai al collasso. Ecco come funziona il meccanismo: 2 esempi. Un privato – fidatissimo del sindaco – che possiede uno straccio di associazione o di società presenta un progetto al Comune; i dirigenti di settore – o perché già allertati dal sindaco o perché indirizzati dallo stesso – approvano il progetto e preparano un atto deliberativo in cui, accogliendo la proposta assolutamente coincidente con l’interesse della pubblica amministrazione, danno il via all’operazione che è sempre la stessa: sviluppiamo l’economia degli amici. E’ accaduto 2 volte questo mese con due manifestazioni: Ragusa oggi e domani e Magie di Natale. Per la prima 13 mila euro a Maurizio Nicastro, curatore delle campagne elettorali di Nello Dipasquale, per la seconda 12 mila euro sempre a Maurizio Nicastro. Consistenza dei progetti: il primo un fallimento totale in piazza San Giovanni attrezzata con un tendone frigorifero per ospitare le mummie del passato, ed un palco per spettacoli vari (alcuni non si sono neanche tenuti). Secondo progetto: operazione casetta di legno. Nicastro si becca i soldi, noleggia 16 casette al prezzo di 500 euro l’una (è la cifra che si usa in tutta Italia per un affitto di tale prodotto nel periodo natalizio) poi, a sua volta, affitta le casette a 650 euro l’una ai commercianti che vogliono esporre la merce. Quindi si parte da 12 mila euro, ne spende 8000 per il noleggio iniziale, e ne riottiene 10400. Non è finita la magia del Natale. Per gli spettacoli – fate, circensi, musica – ci sono 8 mila euro che vanno ad una società, Medialive, di un giornalista del quotidiano La Sicilia, Michelangelo Barbagallo, che assicura con il modico prezzo non solo il divertimento ai ragusani – peccato che di settimana non ci sia un cane in quella piazza – ma l’uscita sul giornale con interviste al sindaco e alla Migliore, titoli meravigliosi sull’iniziativa, battute sferzanti a chi usa dubitare della bontà della manifestazione, analisi entusiastiche sulla riuscita dell’evento. E’ corretto? E’ trasparente? No, però c’è un modo per fare apparire pulito l’inganno. E’ semplice, basta firmarsi con altro nome, e tutto scorre nella scia dell’onestà. Barbagallo scrive gli articoli e si firma con nome e cognome di altri colleghi. E’ tutto un trucco, è tutto un imbroglio. Non ci sono mai le gare, non c’è traccia di sviluppo economico se non per le tasche di qualche servitore, non c’è chiarezza nella stampa. Ricordiamo – a proposito di spettacoli e cultura – che lo stesso Maurizio Nicastro gestisce l’auditorium di San Vincenzo Ferreri ad Ibla prendendo soldi da coloro che organizzano convegni e manifestazioni varie. Ah, dimenticavamo che la gestione è stata affidata alla velocità della luce, ma la struttura non ha l’agibilità per gli spettacoli. E’ il modello Ragusa. L’unico auditorium al mondo in cui non si possono tenere concerti. In una città del genere, alla fine è normale che un Nello Dipasquale arrivi a sfoggiare l’impudenza. L’altro giorno ha “stoppato” – come ha scritto una giornalista – un prete, Giuseppe Antoci, che aveva osato ringraziare il consiglio comunale nella sua interezza per il voto dell’aula che aveva indirizzato l’amministrazione a destinare alcuni fondi al recupero di un dipinto di proprietà della chiesa. Nello Dipasquale è scattato per aria, non ha sopportato di essere messo nel mucchio dell’agire democratico e gli ha detto: “Noi manco li prendiamo in considerazione gli atti dei consiglieri”. Vengono i brividi davanti a tanta esaltazione. Tutta la nostra solidarietà, ovviamente, a Padre Antoci sperando che riesca con le sue preghiere ad otnere da qualche santo una goccia di umiltà per il nostro sindaco. Il prete – prudente ed educato – si è ripiegato, non ha risposto, non ha reagito. Si è comportato come noi, come la massa che assiste a questo indecoroso spettacolo e si ritrae vergognata e avvilita. Sonia Migliore l’altra sera in un duetto telefonico in una tv locale con un consigliere dell’opposizione che la incalzava chiedendole chi era la persona a cui era stata affidato tutto il giochetto delle casette di Natale – per spingerla ad ammettere che si trattava di un uomo del sindaco, Nicastro – è arrivata a dire che non se lo ricordava: come Scajola che non sapeva chi aveva uscito i denari per la sua casetta. Può risultare credibile questa allegra comitiva capitanata da Nello Dipasquale? Eppure c’è a chi piace. La madre di chi vi scrive – malata di Alzheimer e ricoverata in una casa di riposo – ha balbettato sognante: “E’ venuto il sindaco, com’è bravo, ha detto che ama i vecchi ed i bambini”. Buon Natale, Ragusa.
Porto di Pozzallo, dati negativi nel 2011 L’on. Ammatuna: “Occorre rilanciare la struttura”
Sono numeri che destano preoccupazione quelli della movimentazione merci del porto di Pozzallo, che vengono fuori dal raffronto fra il 2010 ed il 2011. Sono dati reali fino al 13 dicembre 2011, con proiezioni fino al 31 dicembre. “Siamo davanti ad un calo di attività vistoso – commenta l’on. Ammatuna – un meno 5,55% sulla merce importata, un meno 31,87% per quella esportata, per arrivare ad un totale di -17,84% che, tradotto in numeri assoluti significa una diminuzione di oltre 255 mila tonnellate di merci rispetto all’anno scorso. Non va meglio nemmeno ai containers, che fanno segnare un calo del -26,75% rispetto al 2010. Anche le navi transitate nella struttura portuale – aggiunge l’on. Roberto Ammatuna – sono diminuite di ben 92 unità nel 2011, facendo registrare un calo del 23,29% rispetto al 2010”. Tengono i dati relativi al transito passeggeri da e per Malta, che fanno registrare un leggero aumento di 10.000 unità, passando dai 130 mila del 2010 ai 140.000 del 2011 ed un piccolo aumento va registrato anche nel transito dei mezzi verso l’isola dei Cavalieri che passa da 7.000 a 10.000 mezzi. “I dati non lasciano margine di interpretazione: siamo davanti ad un trend negativo che va affrontato con celerità e convinzione. E’ necessario intervenire urgentemente per un rilancio commerciale della struttura portuale che passi attraverso una nuova politica di promozione. Così come è altrettanto importante – conclude l’on. Ammatuna – accelerare la progettazione della messa in sicurezza e dell’ampliamento delle banchine, opere per le quali esiste già un finanziamento di 40 milioni di euro e per fare tutto ciò è necessaria la collaborazione di tutti”.
L’Ascom di Ragusa contesta sindaco e assessore Migliore “Superato ogni limite di decenza”
“Con questa iniziativa il Comune ha superato ogni limite di decenza e sopportazione”. Così commenta il presidente dell’Ascom di Ragusa, Cesare Sorbo, la nascita della “Fiera di Natale” ad opera di una organizzazione sindacale di ambulanti in collaborazione con l’Amministrazione comunale. “Ci riferiamo all’iniziativa che si tiene nello slargo di via Paestum, alla cui inaugurazione hanno presenziato i rappresentanti istituzionali. Ci si domanda: con quale faccia questi ultimi si sono presentati al taglio del nastro ben sapendo che gli operatori economici ivi insediatisi non hanno pagato il suolo pubblico e perciò sono privi di autorizzazione? In virtù di quale norma – chiede Sorbo – è stato consentito di ampliare il mercatino rionale e perchè scegliere un’organizzazione sindacale, anzichè, come sarebbe stato più regolare, – aggiunge il presidente dell’Ascom Ragusa – assegnare i posteggi seguendo la graduatoria degli aventi diritto predisposta dal settore Sviluppo economico di questo Comune?”. Sorbo non nasconde la propria irritazione, dichiarando che “non dialogherà più con questa amministrazione, in particolar modo con questo assessore, fino a quando la stessa non dimostrerà concretamente di voler collaborare”.