Il nuovo presidente del consiglio comunale di Ragusa è Antonio Tringali, grillino con sfumature azzurre- un tempo stava dalle parti di Forza Italia- votato da 12 colleghi cinquestelle e da sei dell’opposizione nelle persone di Mario D’Asta, Mario Chiavola, Maurizio Tumino, Giorgio Mirabella, Elisa Marino, Peppe Lo Destro. Il voto era segreto ma la verità è comunque evidente: la formazione inedita è un Pd Insieme ai Cinquestelle. Un capolavoro di idiozia politica; stavolta i pentastellati hanno veramente toccato il fondo per imperizia, incultura governativa, presunzione, infantilismo. Non è poco riuscire a sfoggiare tutte queste qualità in un’unica sera, loro ce l’hanno fatta. In un colpo solo hanno rotto di fatto l’alleanza con Partecipiamo, offeso la persona – Giovanni Iacono – che si era distinta in una battaglia nobilissima contro Nello Dipasquale, condiviso con l’acerrimo nemico una elezione, indebolito Piccitto. La cosa ancor più grave è che questa farraginosa operazione a perdere, a sentir loro, è una prova di maturità. Lo hanno persino comunicato all’aula: lo ha dichiarato la loro capogruppo, certa Nella Disca, che chissà cosa ha tastato per certificare alla città l’avvenuta maturazione che, osservando meglio, sembra proprio aver raggiunto un grado eccessivo al limite dello spappolamento. Volevano levarsi dalle scatole l’unico grillo sensato e parlante, Iacono appunto, che fra un rimbrotto, un suggerimento, e quel minimo di giustificabilissima alterigia – che ci sta tutta considerata la platea! – aveva stressato i “ragazzi”. Raccontare la settimana di fuoco che ha preceduto l’elezione di Tringali è faticoso ed inutile, diciamo solo che si è innescata una eccitazione crescente, un insistente urlo per la presa totale, un dai che ce la facciamo anche da soli, un non ci ferma nessuno, che è stato attizzato a dovere da un’altra pulsione, quella di Tringali, primo degli eletti, che questo giro di valzer non se lo voleva perdere. E il sindaco in questo harakiri? Assente. Più volte ha ribadito la sua estraneità ai fatti. Spettatore innocente? No. Ha approfittato della gran confusione per placare la sua unica ossessione: il salvataggio di Stefano Martorana, non comprendendo che la tenuta dell’intera giunta ora traballa più di prima. Doveva essere Federico Piccitto a ricomporre il quadro imponendo alla sua maggioranza l’atto doveroso, utile ed elegante della rielezione di Iacono. Non c’è autonomia di consiglio che tenga, di fronte ad un’alleanza, e l’alleanza con Partecipiamo era la priorità assoluta e non solo in termini di immagine – l’unica esperienza cinquestelle in Italia di condivisione di governo – ma di sostanza. L’apporto di Martorana Salvatore è prezioso e saggio in giunta, e questa collaborazione oggi rischia di saltare. E’ stato miope il sindaco a non vedere oltre il suo cortile preferito – l’oratorio salesiano – provando ad allontanare il fastidio di quella richiesta che lo assilla da mesi – sostituire l’assessore al bilancio – piuttosto che affrontare con determinazione la questione Iacono. Piccitto ha pensato che dare in pasto ai consiglieri quella rigida poltrona – fra l’altro ben remunerata – li avrebbe tenuti lontani dal suo assessore preferito. Non è detto che ciò sia una certezza giacchè i consiglieri seppur sazi e in parte depotenziati – Tringali non potrà più essere parte attiva della fronda – possono tornare all’attacco. Come si fa – ci riferiamo al sindaco – a non considerare che l’operazione “prendiamoci tutto” è funzionale allo spirito di vendetta di Nello Dipasquale? che infatti un minuto prima del voto ha telefonato a qualche consigliere di opposizione invitandolo a votare senza indugio Tringali pur di vedere Iacono messo alla porta da quelle cime dei cinquestelle. Piccitto ha sbagliato a fare il Ponzio Pilato: il gruppo consiliare senza regia, senza leader, ha solo prodotto questo orribile pasticcio. Non è bello per Tringali aver ottenuto i voti degli amici di Nello Dipasquale. Dalla votazione si scopre tutto. Non è un caso che Angelo La Porta, l’unico consigliere di Insieme a dichiararsi nemico giurato del’ex sindaco, abbia votato in modo tale che la scheda risultasse nulla; stessa cosa con votazione diversa – Iacono – per Giorgio Massari il cui intervento chiaro è servito a rimarcare la distanza tra lui e il Pd dipasqualiano, sottolineando il ruolo dell’opposizione e sputtanando i due lacchè che hanno obbedito immediatamente alla chiamata del deputato regionale per il prescelto cinquestelle. Brutta questa elezione di Tringali. Brutto essere eletti con quei voti di opposizione! Era nell’aria l’amorevole sostegno di Insieme e Pd, ed è stato ipocrita non cogliere la portata politica devastante di questo appoggio. Non ha importanza se l’appoggio sia stato spontaneo o studiato da giorni: il dato politico è che l’onore grillino è stato irrimediabilmente violato. I sei voti a Tringali sono una macchia: gli hanno voluto mettere un timbro, l’hanno usato come un grimaldello per sfasciare, penetrare, insinuarsi, dare segnali, mostrare la debolezza di questa stupida conquista cinquestelle. Cosa farà ora Giovanni Iacono? Dipende dal sindaco spiegare se l’alleanza ha ancora un senso. Per il resto solo una gran delusione vedere i cinquestelle impiastricciati con certi tipi, “truppe di complemento” – questa la azzeccata definizione di Massari. Troppi maturi, ci son cascati come le pere.
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Nino Minardo incontra il Sottosegretario ai Beni culturali
Risultanze importanti dall’incontro al Ministero dei BB.CC con il Sottosegretario di Stato, Dorina Bianchi, su iniziativa dell’on. Nino Minardo, per affrontare due questioni che riguardano la città di Modica per le quali il parlamentare nazionale ha anche chiesto la presenza del Soprintendente di Ragusa, Calogero Rizzuto e del Sindaco, Ignazio Abbate. Recuperato il progetto di 6 milioni di euro e confermata la base d’asta per la valorizzazione e riqualificazione dell’importante sito di Cava Ispica. “Ho ritenuto fondamentale la presenza del Soprintendente, sottolinea Minardo, per i necessari chiarimenti tecnici sul progetto Cava Ispica vista l’importanza del sito e l’urgenza di un intervento di ristrutturazione e valorizzazione che richiede però anche di un rilancio in termini di servizio, promozione e fruibilità da un punto di vista turistico. Salvo anche l’Archivio di Stato di Modica e la sua storia da eventuali futuri accorpamenti con altre sedi, considerata la valenza storica e l’importanza del materiale contenuto che è di costante interesse per gli studiosi che arrivano in città. La proposta è stata quella di far si che il comune si faccia carico del fitto (circa 12 mila euro l’anno) e doti l’istituzione di altre sue unità di personale per un servizio più efficiente. Un incontro proficuo per il quale ringrazio Dorina Bianchi, conclude Nino Minardo, che presto ospiteremo a Modica, il prossimo 14 Maggio, per una strategia di rilancio del patrimonio culturale e turistico del sud est siciliano”.
Interruzione trasporto disabili in provincia di Ragusa, Mauro (FI): “Si pensi a tagliare sprechi, come i premi ai dirigenti”
“Siamo alle solite: l’ex Provincia regionale ha dovuto sospendere il servizio per gravi carenze finanziarie e, sempre per l’assenza di liquidità, già i Commissari di Agrigento e Caltanissetta si sono dimessi. La questione economica è grave, certo, ma lo sarà sempre di più senza quella famosa legge di riforma che Crocetta ha sbandierato pur non avendola mai fatta”. Lo dichiara il sen. Giovanni Mauro, commissario di Forza Italia per la provincia di Ragusa. “Gli unici responsabili – commenta ancora Mauro – non possono essere che Crocetta e tutti quelli che hanno sostenuto l’idea malsana di dismettere un ente che funzionava per sostituirlo con un mostro di incertezza e precarietà”. “Bisognerebbe mandare loro ad accompagnare i diversamente abili a scuola – conclude il senatore azzurro – e contemporaneamente a ripetizioni di programmazione e buona politica. Invece, per risolvere il problema, invito a fare qualsiasi sforzo, a tagliare dove è possibile, cominciando proprio dai premi ai dirigenti, sempre meno indaffarati, ma sempre più retribuiti”.
On. Nino Minardo: niente trasporto e assistenza agli studenti disabili
Una storia che si ripete e che puntualmente mette in gravi difficoltà le famiglie degli studenti diversamente abili della provincia di Ragusa che ancora una volta si sono visti negare il diritto di frequentare la scuola per i tagli al trasporto e all’assistenza. “La Regione siciliana – sostiene Minardo – continua a provocare danni ai cittadini ed in questo caso a quella fascia più debole di persone che dovrebbe essere maggiormente tutelata applicando semplicemente il concetto della solidarietà intesa come partecipazione e impegno che si traducono nella rimozione di tutti gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana. Concetto semplice che la Regione siciliana continua a disattendere mettendo a repentaglio la prosecuzione della frequenza scolastica per oltre 150 ragazzi della provincia di Ragusa con bisogni speciali”. “Dal canto suo, il commissario Dario Cartabellotta, – suggerisce il deputato modicano – dovrebbe dare un senso alla sua presenza in provincia facendo il possibile e l’impossibile per trovare un modo per garantire questo fondamentale servizio all’utenza, magari “sforbiciando” in altri capitoli di spesa meno essenziali”.
Nuovi assessori a Vittoria: Nadia Fiorellini e Claudio La Mattina
A seguito delle dimissioni dalla carica assessoriale di Filippo Cavallo, il sindaco, Giuseppe Nicosia, ha ricomposto la squadra assessoriale ed ha nominato assessori i dipendenti comunali Nadia Fiorellini e Claudio La Mattina. A Fiorellini sono state attribuite le seguenti deleghe: Bilancio, Pari opportunità e Diritti Civili, Protezione animali. A La Mattina sono stati assegnati i settori Manutenzioni e Protezione civile. L’incarico di vicesindaco è stato conferito all’assessore alla Cultura e all’Istruzione, Gaetano Bonetta.
Unione Comunale Pd Ragusa: “Prevale la ragione: bocciato emendamento royalties”
Gianni Battaglia, segretario cittadino Pd, esprime soddisfazione per il voto espresso, a larghissima maggioranza, dal Parlamento siciliano con il quale è stato bocciato il comma 19 dell’articolo 8 della Legge di stabilità, in discussione all’Ars, “inopinatamente introdotto su iniziativa dell’on. Nello Dipasquale, con il quale si operava una ingiusta, e mio avviso illegittima, ripartizione dei provenienti derivanti dallo sfruttamento e coltivazione dei giacimenti petroliferi”. “La norma, – prosegue l’ex senatore – fortunatamente, soppressa arrecava un ingiusto danno ad un solo comune in Sicilia, quello di Ragusa, appunto, e si muoveva in controtendenza non solo con le norme vigenti, ma, anche, con decenni di lotte e di iniziative politiche e sindacali che hanno visto protagonisti i lavoratori e le popolazioni iblee”. “Adesso il comune di Ragusa si dimostri all’altezza, – prosegue l’esponente Pd – utilizzando le somme delle royalties, rigorosamente ed efficacemente, per i fini indicati dalla legge”. “Il Partito Democratico propone, quindi, – conclude Battaglia – che si apra un serio e trasparente confronto in città che veda protagonisti Partiti, Sindacati, Associazioni, Gruppi consiliari e la Cittadinanza tutta per un uso concordato e partecipato di queste risorse a sostegno del lavoro, dello sviluppo, della crescita e degli interventi di green economy”.
La norma Dipasquale? M5S: “Anche il Pd lo ha abbandonato”
“Il tentativo di avvio di una campagna elettorale nel modo più becero possibile che esista”. Il gruppo parlamentare del Movimento 5 stelle all’Ars definisce così il goffo tentativo del deputato Nello Dipasquale, bocciata in finanziaria. “Che questa fosse una norma sbagliata – dicono i parlamentari Cinquestelle – non lo diciamo solo noi, lo dicono i numeri (45 voti contro 28) e il fatto che non sia stata nemmeno votata dai suoi compagni di partito, a conferma dei dubbi e del disappunto che persino il Pd ha manifestato nei confronti di questo provvedimento”. Il M5S aveva presentato in commissione un emendamento per finanziare tutti i siti Unesco presenti in Sicilia. “Se avesse voluto, l’ex sindaco di Ragusa, – affermano i 5 Stelle – avrebbe potuto impiegare le sue forze per sostenere il nostro emendamento. E oggi, probabilmente, si parlerebbe di una nuova ed efficace legge per tutelare il nostro importantissimo patrimonio storico e naturalistico”.
On. Assenza sulla legge su Ibla: “I miracoli dell’on. Dipasquale”
“Ci mancavano solo l’on. Nello Dipasquale e le sue trovate “geniali” perché la città di Ragusa perdesse, dopo averne usufruito per decenni, esattamente dal 1981, gli stanziamenti previsti dalla Legge su Ibla”. Lo dichiara il deputato regionale Giorgio Assenza e aggiunge che “Con il voto dell’Aula viene bocciata la bieca operazione, tentata in Commissione Bilancio dal deputato ragusano, di barattare i fondi della Legge su Ibla con un cervellotico emendamento sulle royalties delle compagnie petrolifere che aveva il solo scopo di mettere in ginocchio gli amministratori e il bilancio del Comune capoluogo. E con essi la città tutta”. “L’operazione, – ricorda l’esponente di Forza Italiua – pur sventata da un voto di buon senso, ha prodotto tuttavia l’infausto esito. Sconnessa e scomposta la reazione dell’on. Dipasquale che, dopo essersi inimicato un’intera città, tenta di scaricare su altri il peso delle sue evidenti ed esclusive responsabilità”. “Per quanto riguarda la Legge su Ragusa Ibla, – aggiunge Assenza – ho presentato parecchi emendamenti specifici, prima in Commissione Bilancio e successivamente in Aula, che prevedevano risorse reali e non entrate comunali come quelle derivanti dalle royalties, puntualmente bocciati dalla Commissione, di cui l’on. Dipasquale è Vicepresidente, e dal Governo che, lo stesso, sostiene”.
INSIEME RAGUSA, TUTELIAMO IL NOSTRO OLIO
“L’apertura al mercato dell’olio tunisino senza dazio anche solo per due anni e per 70.000 tonnellate approvato dal Parlamento Europeo rappresenta un danno incalcolabile per le nostre produzioni e soprattutto per l’olio Dop Monti Iblei. Questo import va fermato e mi appello a tutti i deputati nazionali ed europei dell’Italia. Le nostre produzioni vanno salvaguardate”. Lo dice Giovanni Occhipinti, leader del Movimento Insieme in provincia di Ragusa. “Capisco che si tratta di un periodo temporale e di olio solo tunisino per lo sviluppo della Tunisia e della riduzione dei flussi migratori, ma mi chiedo qualcuno ha pensato all’olio che produciamo in Sicilia ed in provincia di Ragusa? Qualcuno ha pensato al crollo dei prezzi dell’olio Dop Monti Iblei in questo periodo di crisi? Credo che l’Europa deve tutelare anche noi. E poi non mi fido sul fatto che valga solo due anni. Alla fine si potranno trovare soluzioni per ampliare il periodo. E sarebbe un dramma per le nostre coltivazioni”.
A RAGUSA PD DISCUTE DI SANITA’, AGRICOLTURA, EUROPA E FORMAZIONE
Una folla straripante, tale da non riuscire ad entrare nell’auditorium della Camera di Commercio, ha partecipato alla conferenza del Partito Democratico che si è svolta sabato. Il presidente della Sesta Commissione Sanità, on. le Pippo Digiacomo, ha, tra l’altro, riscontrato positivamente l’invito accorato dell’Associazione delle famiglia dei Talassemici. L’on.le Bruno Marziano, Assessore alla Formazione, ha incontrato i ricercatori e i lavoratori del Corfilac, i dirigenti scolastici della provincia, i vertici della Camera di Commercio e i lavoratori della Formazione professionale. Solo alla fine dei lavori è arrivato il segretario regionale del Pd, on.le Fausto Raciti, in ritardo perché intrattenuto a Palermo con il ministro all’agricoltura Martina e l’assessore Cracolici. Il segretario dell’Unione Comunale di Ragusa, sen. Gianni Battaglia, che ha moderato il dibattito ha dichiarato: «Ringrazio tutti i partecipanti e mi scuso con quelli che non sono potuti entrare. Ringrazio la Federazione del Partito per avere scelto Ragusa come città ospitante questa iniziativa di grande valore politico e sociale; i compagni che si sono attivati per la riuscita della manifestazione e i relatori che hanno reso possibile con i loro qualificati e puntuali interventi questa straordinaria occasione caratterizzata da buona e vera politica.»
Gruppo consiliare 5 stelle del Comune di Ragusa sulle dimissioni di Iacono
“Apprezziamo il valore politico e il messaggio morale che il Dottore Giovanni Iacono ha voluto imprimere con il suo gesto di dimissioni nelle coscienze dei concittadini ragusani. Come consiglieri del movimento cinque stelle riteniamo che l’azione di lotta rivendicata dal Dottore Iacono sia la strada giusta per un risveglio civico della comunità offesa dal vuoto e dannoso protagonismo del deputato Dipasquale che non ha avuto capacità e volontà alcuna nel porre le necessità dei ragusani in primo piano nella fase di elaborazione della finanziaria regionale. L’alleato Partecipiamo, il Dottore Iacono, l’assessore Salvatore Martorana, che da subito hanno compreso la ventata di pulizia e innovazione del nostro Movimento, tessendo una alleanza all’insegna del bene collettivo e dell’onestà amministrativa, non sono soli in questa battaglia. Noi consiglieri comunali cinque stelle crediamo da sempre nell’allargamento concreto della democrazia e nella intelligenza fattiva per un reale cambiamento della mentalità, delle relazioni, del Paese. Saremo insieme fianco a fianco in questa battaglia di libertà per rimarcare che le royalties non sono un regalo della Regione, o un pozzo di San Patrizio a cui qualche sconsiderato deputato può attingere a piacimento. Le royalties- che il nostro Movimento ha avuto la capacità di raddoppiare con una legge accolta dalla Regione- e qui si vede la diversità di condotta e di idealità fra noi e il Pd che ci affossa – sono il dovuto risarcimento per lo sfruttamento petrolifero che è purtroppo una strategia energetica arcaica che noi vogliamo superare. Siamo vicini e solidali al Dottore Iacono per una lotta che riteniamo una valida speranza di crescita democratica della nostra Ragusa e non un becero motivo per smarcarsi da Piccitto”. Firmato Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle.
GOOD MORNING RAGUSA!
Ha fatto benissimo Giovanni Iacono a dimettersi da presidente del consiglio comunale provando così a scuotere i ragusani dal quel senso di impotenza che ci affligge guardando il mondo. Ha fatto benissimo a denunciare l’ignoranza, l’approssimazione, le furberie meschine di chi dall’Ars gestisce il destino politico della nostra città non vantando alcuna capacità e non nutrendo neppure lo straccio di un’idea spendibile per accompagnarci in questi anni incerti. La cancellazione di fatto della legge speciale su Ibla ci ha sbattuto in faccia quel cumulo di immondizia che è diventata la politica regionale. Tutto brucia, tutto puzza, tutto è infetto, non c’è soluzione di salvezza, e gli eletti vogliono solo trovare un cantuccio riparato dove accovacciarsi sperando che qualcuno premi il loro silenzio. Ha fatto benissimo Giovanni Iacono a parlare di Nello Dipasquale con disprezzo, chiedendo ai ragusani di svegliarsi, di informarsi, di leggere le norme, di prendere coscienza di un emendamento alla legge Finanziaria che mortifica e uccide la nostra comunità. Ha fatto benissimo Giovanni Iacono a denunciare quanto questa sparata del consigliere Dipasquale – azzeccato e significante il non pronunziare mai il titolo “onorevole”- ecciti il campanilismo riducendo i sindaci delle città limitrofe nella condizione di vampiri assetati del sangue estratto dal capoluogo. Bisogna ascoltare le parole di Iacono- su you tube si trova l’intera conferenza stampa – così come va ascoltato lo splendido intervento del senatore Gianni Battaglia che a Tele Nova – rintracciabile sempre sulla rete – spiega i meccanismi tecnici e la portata politica di questa truffa. In queste ore però il pensiero di paese sta fluttuando in modo vertiginoso spostandosi dalla profondità del gesto delle dimissioni ai possibili complotti, distacchi, strategie di Iacono in relazione al governo cinquestelle. Non è un caso che la prima reazione di Nello Dipasquale sia stata subito quella di lanciare in pasto ai ragusani il “tradimento”, la pugnalata alla schiena – materia in cui il consigliere regionale potrebbe ergersi a professore emerito – insomma una diserzione di Iacono dal governo Piccitto. La politica però è un insieme di atti e di parole; i sottopensieri, i complotti, le ipotesi non possono mai sostituire o mascherare l’evidenza di realtà. A Dipasquale serve solo deviare, sminuire, sporcare l’appello di Iacono, seminare zizzania, intrappolare i ragusani nel dubbio di mille congetture per fermare qualsiasi impeto di ribellione civica, di interesse per la questione che invece deve rimanere bloccata a livello della trovata falsa e propagandistica della distribuzione equanime delle royalties. Ciononostante, come mai la città è vogliosa di sapere cosa c’è dietro, cosa covi tra Iacono e Piccitto? E qui entriamo nel cuore del problema. Esiste un limite che non è comunicativo- ne abbiamo fin sopra i capelli di comunicazione cinquestelle – ma politico nel governo Piccitto, ed è un limite di parola. Non possono permettersi la parola ampia, quella che lega pensiero con visione globale dei fenomeni essendo privi di ideologia politica. Oscillano continuamente tra la perfettibilità di una socialdemocrazia spinta, alle certezze di un sano liberismo e si ritrovano tra l’altro a governare una città agricola e clericale; il tutto ulteriormente miscelato dal vincolo della purezza ancorato ai due sacri principi di onestà e fede nella tecnologia. Cosa ne esce fuori? Una gabbia di sofferenza per loro e per noi. L’ideologia è libertà ed è purezza: fuori dall’ideologia siamo soli animali umani. Il governo cinquestelle rifugge invece ogni riferimento ideologico perché inesplorato, sconosciuto, temuto, e negato dai vertici, e ciò comporta un limite di pensiero e di parola. Da qui la mancata espansione del movimento, se non in ambito di rete che, ricordando Umberto Eco, è luogo che ha dato diritto di parola a legioni di imbecilli – e la mancanza di partecipazione e condivisione delle masse al progetto amministrativo. Appena si tratta di coniugare una azione ad una visione politica sbandano: vedi l’urbanistica dal passo felpato e lento -parliamo di Ragusa – alla ambiguità tattiche sulle unioni civili dove pur di non individuare che la corruzione e l’arretratezza del Paese sono frutto innanzitutto della presenza storica della Chiesa si aggrovigliano sul canguro del Pd deludendo i cittadini progressisti. I mesi di crisi interna al governo Piccitto si sarebbero felicemente risolti se la parola di dissenso, di contrasto, di rivolta fosse emersa e tracimata oltre al recinto cinquestelle. Giovanni Iacono senz’altro avrà riflettuto su questa condizione asfittica – c’è anche una lettera di Partecipiamo ai colleghi di maggioranza, purtroppo non diffusa alla stampa- ed avrà sentito l’urgenza di distinguersi. No, nun è peccato. Cosa faranno ora i cinquestelle? Una mossa politica, finalmente! ossia adeguarsi e accodarsi alla protesta – magari non sentendola e non credendoci. Com’è bella la finzione in nome di un principio! Non scandalizziamoci, va bene, li fa crescere. Molto meglio fingere di essere rivoluzionari e comportarsi da tali, che sostenere di essere puri e comportarsi da impostori. Concludiamo con la cronaca dei purissimi. In commissione trasparenza la maggioranza cinquestelle nella persona della capogruppo Signora Nella Disca ha presentato la relazione sul caso Campo. Sapete chi l’ha scritta, 9 pagine, e poi spedita alla consigliera che pari pari l’ha depositata come atto redatto dai membri della commissione? Il dottore Paolo Sottile marito della ex assessora Campo, insomma il letturista la cui assunzione ha scatenato il caso. Parlare di indecenza è poco. Ottusità, presunzione di purezza, inganno. Un minimo di cultura politica avrebbe evitato questo indecoroso passaggio. Meschinità e miseria morale sono sempre in agguato se non si ha nel cuore il respiro del mondo. Partendo da Nello Dipasquale che adora solo se stesso, e arrivando a certa mentalità grillina di onanismo cerebrale compiaciuto, il segnale di Iacono può esserci utile per risentire il richiamo della politica buona. Viva la legge su Ibla, viva la democratica Ragusa!
DIMISSIONI IACONO – INSIEME RAGUSA: NON È MAI TROPPO TARDI
“Il movimento Partecipiamo, approfittando dell’emendamento regionale sulle Royalties, si smarca dalle Istituzioni e forse anche dal sindaco Piccitto. Un passo indietro per tornare in trincea. Finalmente qualcuno si è accorto che Ragusa sta affondando”. Il gruppo consiliare di Insieme esprime un plauso “alla maturità dell’oramai ex presidente Iacono per avere saputo cogliere un malessere generale di cui però anche lui e il suo movimento sono in parte responsabili”. “La città di Ragusa – proseguono i consiglieri comunali Maurizio Tumino, Elisa Marino, Angelo La Porta, Peppe Lo Destro, Giorgio Mirabella – in questi anni di amministrazione Piccitto ha solo potuto registrare un innalzamento straordinario delle tasse e dei tributi locali”. Insieme fa appello alla deputazione Iblea affinché venga fatta chiarezza sull’emendamento alla finanziaria e auspica che la decisione di spalmare il 30% del “contributo” possa essere cancellata perché iniqua ed operata contro la nostra comunità.
LE GRANDI SFIDE DEL PD IN SICILIA
Organizzato per questo sabato alle ore 17:00, presso la Camera di Commercio di Ragusa in piazza Libertà, un incontro sui seguenti temi: Sanità, Agricoltura, Formazione, Europa. Interverranno: Gianni Battaglia, Segretario Cittadino Pd Ragusa, Giovanni Denaro, Segretario Provinciale Pd, Pippo Digiacomo, Presidente VI Commissione Servizi Sociali e Sanitari Ars, Bruno Marziano, Assessore alla Formazione Regione Sicilia, Concetta Raia, Presidente Commissione Unione Europea Ars, Fausto Raciti, Segretario Regionale del partito.
Poesia su web: a Rausa c’arristau sta zonna!
I muricani finalmente sunu tutti priati
picchi i sordi ro pitrolio ci fuorru rati.
Duoppu Novantanni ri sfuttenza
bisognava sulu purtari pazienza…
Pennavaria a Rausa avia fattu provincia
e a Muorica c’avia arristatu sulu sta mincia.
Dipasquale pi salvarisi a poltrona ri sutta o culu
si vinniu i scecchi e macari u mulu .
Co libero consorzio ora Iusu i sordi se sonna,
e a Piccitto anveci re picciuli c’arristau sta Zonna !
(Anonimo Vigatese)
VITTORIA, ITALIA DEI VALORI CON CICCIO AIELLO
“Proponiamo di costruire un progetto di rinascita delle nostre città, per un modello di sviluppo, nel rispetto della domanda e dell’offerta di servizi, dei beni comuni, dei diritti e dei doveri – le unione di fatto, la cittadinanza onoraria ai bambini stranieri nati in Italia – in ambito di valori ideologici capaci di essere forze di governo per l’attuazione programmatica. Il Partito di Italia dei Valori è una forza politica ricca sul piano ideologico e portatori di grandi valori etici e morali, la nostra azione è rivolta a sostenere per la città di Vittoria le candidate e i candidati, che sostengono la candidatura a Sindaco dell’On. Ciccio Aiello, i quali condividono la nostra azione progettuale per un grande polo riformista – progressista , contro le ammucchiate o gruppi di persone, con la partecipazione attiva dei movimenti di base, insieme con la gente comune, fuori dal palazzo e vicini alla gente”.
Nuovo segretario per i Giovani Democratici di Ragusa, Enrico La Rosa succede a Gabriele Licitra
I Giovani Democratici stanno affrontando, da qui a marzo, la fase congressuale che partirà dai circoli fino ad arrivare all’elezione del segretario nazionale. A Ragusa i Giovani Democratici hanno svolto il loro congresso venerdì scorso che ha portato all’elezione all’unanimità di Enrico La Rosa e di 15 delegati per l’elezione del segretario provinciale.
DIFENDIAMO I VALORI DELLA REPUBBLICA!
UNA MAGGIORANZA DI PARLAMENTARI NOMINATI, GRAZIE A NORME DICHIARATE INCOSTITUZIONALI , STA DEMOLENDO I PRINCIPI ISTITUZIONALI CON UNA LEGGE ELETTORALE ANTIDEMOCRATICA, ASSOCIATA ALL’ABOLIZIONE DEL SENATO, E LA RIDUZIONE DEI POTERI DEL PARLAMENTO. SI VUOLE CONSENTIRE AD UN SOLO PARTITO, PUR SOSTENUTO DA UNA SPARUTA MINORANZA DEGLI ELETTORI, DI DETERMINARE L’ELEZIONE DELLA CORTE COSTITUZIONALE, DEL CAPO DELLO STATO, DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA E DI TUTTI GLI ORGANI DI GARANZIA COSTITUZIONALE. INOLTRE LA RIDEFINIZIONE DEI COLLEGI ELETTORALI RISCHIA DI ESCLUDERE DALLA RAPPRESENTANZA MOLTI TERRITORI COME IL NOSTRO. Facciamo appello a tutti i cittadini, ai rappresentanti della società civile, agli intellettuali, perché aderiscano al Coordinamento Democrazia Costituzionale della provincia di Ragusa, senza alcuna differenziazione di appartenenza partitica, politica o religiosa, ma solo uniti dall’esigenza di salvaguardare lo Stato Democratico e sostenere la campagna referendaria a difesa della Costituzione. Venerdì 12 all’Hotel Kroma alle ore 18. Intereverranno: Avv. Cesare Borrometi – Referente del Coordinamento Democrazia Costituzionale, On. Franco Antoci – già Sindaco di Ragusa e Presidente della Provincia, rof. Giovanni Iacono – Presidente del Consiglio Comunale di Ragusa, Prof.ssa Tina Petrolito – Docente presso Liceo Scientifico “ E. Fermi”, Sen. Concetto Scivoletto – già Presidente della Commissione Agricoltura del Senato.
I VERTICI DELL’UDC A RAGUSA
Dirigenti dell’Udc regionale e nazionale saranno presenti nei giorni di venerdì 12 e sabato 13 febbraio in provincia di Ragusa. Venerdì l’assessore regionale alle Infrastrutture Giovanni Pistorio a mezzogiorno, terrà un incontro all’aeroporto di Comiso sulle infrastrutture in provincia di Ragusa. Nel pomeriggio alle 16 si sposterà a Pozzallo alla sala Assenza per un incontro sul porto di Pozzallo promosso dalla Cgil provinciale. Sabato 13 febbraio sarà la volta dell’assessore regionale al Lavoro, Famiglia e Servizi sociali, nonché segretario regionale dell’Udc siciliano, on. Gianluca Miccichè, e del presidente nazionale del partito on. Gianpiero D’Alia. Assieme, alle 10, inaugureranno la sede dell’agenzia lavoro presso l’Anmil di Ragusa quindi incontreranno il direttivo dell’ordine e del sindacato dei Consulenti del Lavoro della provincia di Ragusa. Alle 16 si sposteranno a Comiso per un incontro con famiglie e associazioni di volontariato per concludere infine alle 17,30 a Ragusa presso Villa Fortugno per i lavori del comitato provinciale dell’Udc.
ACATE: CIRIACONO COORDINATORE CITTADINO DI INSIEME
Il leader provinciale di Insieme Giovanni Occhipinti ha nominato coordinatore cittadino di Insieme Gianfranco Ciriacono. Una nomina effettuata di concerto con il gruppo consiliare che è formato da Gino Licitra, l’attuale presidente del Consiglio, Silvia Terranova e Michele Casì. Ciriacono afferma: “Accetto l’incarico mettendo al centro dell’attenzione i problemi della gente, i problemi dell’imprenditoria agricola che sono stati dimenticati dall’amministrazione comunale. Inoltre vogliamo attenzionare come gruppo Insieme le nuove povertà che sono sempre maggiori dando un occhio di attenzione particolare a questa immigrazione disordinata. Acate da 7-8 mila abitanti è passata a 12 mila abitanti. Questa immigrazione non regolamentata e controllata crea sconvolgimenti di tipo economico. Ringrazio Giovanni Occhipinti – dice Ciracono – che mi ha voluto investire di questa carica e tutto il gruppo consiliare”.