Le criticità e le problematiche della Sanità iblea, che purtroppo continuano ad emergere con sempre maggiore insistenza, sono state al centro di un incontro tenutosi nei giorni scorsi a Palermo tra l’assessore regionale Baldo Gucciardi e la senatrice Venera Padua. Quest’ultimo ha messo in evidenza, in particolare, tutta una serie di questioni che già mesi addietro erano state oggetto di una interlocuzione avviata dalla stessa senatrice con il Governo Crocetta e, rispetto a cui, però, non sono ancora arrivate le risposte attese. “A cominciare dalla delicata vicenda del pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Modica – sottolinea la senatrice – che, tornata di nuovo alla ribalta proprio in queste ore, merita di essere affrontata con una certa urgenza una volta per tutte. Il problema, a quanto riferiscono gli operatori, è anche legato all’organizzazione del personale oltre che alla mancata ampiezza dei locali in cui si agisce. Il pronto soccorso del Maggiore fa riferimento a un vasto bacino di utenza ragion per cui si deve puntare a rafforzare il più possibile l’organico”. A Gucciardi, la senatrice Padua ha anche posto altre questioni come quella riguardante la carenza del personale che opera nel contesto dei consultori. “Alcuni tra questi operatori – dice – sono ormai andati in pensione e non si è provveduti alla loro sostituzione. Significa che il servizio non è in grado di dare le risposte dovute soprattutto in un momento di crisi economica in cui gli accessi sono di certo aumentati e in cui il servizio pubblico deve assolutamente garantire la prevenzione per evitare l’ulteriore insorgere di problemi legati alla salute. Ma anche ora che è venuto a scoppiare il caso della divisione di Neurologia all’ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa, con l’indisponibilità di alcuni medici a potere garantire il proprio servizio, si rende indispensabile un intervento a sostegno dei soggetti più fragili quali per esempio i malati di Alzheimer e di Sla. L’assessore regionale si è impegnato ad essere presente, a individuare le soluzioni alle numerose criticità poste. Ci aspettiamo risposte concrete rispetto ai sempre più numerosi bisogni di una popolazione che vive disagi ancora più consistenti rispetto al passato”.
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ADDIO A FORZA ITALIA, UN ALTRO CHE ESCE
Un’altra emorragia in Forza Italia. Lascia il partito anche il coordinatore provinciale dei giovani Danilo Farina. Condivide le dichiarazioni di Giovanni Occhipinti con cui ha iniziato a fare politica. Anche Farina afferma: “Non ci sono le condizioni per restare in questo partito. Continuerò a fare politica nello spirito di servizio delle comunità lavorando in prospettive civiche al fine di offrire alla gente della nostra provincia delle reali alternanze agli attuali governi dei territori”. Con l’abbandono di Farina sale il numero degli abbandoni. Oltre a Occhipinti e Farina ci sono stati dieci consiglieri che hanno lasciato il partito. E anche Farina adesso sposerà il progetto civico “Insieme”.
GIOVANNI OCCHIPINTI ED IL SUO GRUPPO LASCIANO FORZA ITALIA
Un altro pezzo da “90” lascia Forza Italia. Giovanni Occhipinti, che ha cominciato proprio a fare politica con il partito di Silvio Berlusconi, già presidente del Consiglio provinciale, assessore al Turismo del Comune di Ragusa e vice presidente regionale di Forza Italia, lascia il partito degli azzurri. “Prendo questa decisione con amarezza, ma con la consapevolezza che non ci sono le condizioni per restare in questo partito. Continuerò a fare politica nello spirito di servizio delle comunità lavorando in prospettive civiche al fine di offrire alla gente della nostra provincia delle reali alternanze agli attuali governi dei territori”. Quella di Giovanni Occhipinti non è una scelta solitaria, ma assolutamente condivisa da numerosi rappresentanti delle istituzioni. Hanno già maturato la stessa scelta di Occhipinti i consiglieri del Comune di Ragusa Maurizio Tumino, Giuseppe Lo Destro e Giorgio Mirabella, del Comune di Comiso Salvatore Romano e Valentina Damiata, del Comune di Acate Gino Licitra, Silvia Terranova e Michele Casì, del Comune di Monterosso Almo Giovanni D’Aquila, del Comune di Chiaramonte Gulfi Giovanni Vivera, oltre a numerosi esponenti che a vario titolo si sono sempre impegnati nel partito a fianco di Occhipinti. “Occorre andare oltre – afferma Giovanni Occhipinti – guardare ad una prospettiva che abbia regole e contenuti precisi. Nei prossimi giorni verrà ufficializzata e presentata alla stampa la nascita di una nuova formazione civica “Insieme” perchè possa diventare un luogo dove continuare un percorso di crescita, dove dibattere e proporre, affrontare e risolvere, custodire ed alimentare progetti per le nostre comunità. L’obiettivo è quello di coinvolgere più voci, in maniera tale da far diventare l’azione politica corale e condivisa”. Giovanni Occhipinti aggiunge: “Insime” si rivolge a chi si sente a più livelli impegnato in ambito civile, per attuare processi di crescita e di cambiamento di cui la provincia di Ragusa non potrà più fare a meno”.
Il circolo “Pippo Tumino” del Pd di Ragusa consegna al sindaco2.500 firme per chiedere di eliminare le anomalie presenti nei tre camposanti
Una delegazione del Pd è stata ricevuta venerdì pomeriggio dal sindaco Federico Piccitto e dal vice Massimo Iannucci ed ha consegnata la petizione in cui si richiede un intervento dell’Amministrazione comunale per la costruzione di ascensori nei colombari multipiano dei tre cimiteri di Ragusa al fine di abbattere le barriere architettoniche e permettere a tutti i cittadini anziani o con difficoltà motorie di potere raggiungere i sepolcri dei propri cari. Vengono inoltre richiesti interventi per l’eliminazione dell’acqua piovana dai pavimenti dei colombari, la manutenzione dei numerosi vialetti, la rivisitazione delle modalità del servizio di accompagnamento per le persone invalide, la predisposizione dell’apertura del cancello posteriore del cimitero centrale, il restauro del soffitto dei colombari posti sotto la cappella centrale, la sistemazione decorosa del campo militare e l’acquisizione da parte del Comune del cosiddetto “campo dei minatori o picialuori”, la rivisitazione del criterio di assegnazione dei sepolcri abbandonati e rivenduti con il sistema di asta pubblica a buste chiuse.
Provincia iblea: ripresa dei servizi per gli studenti disabili
Una disposizione straordinaria del commissario Dario Cartabellotta consentirà di far ripartire i servizi per gli studenti disabili, probabilmente da martedì e sino al 28 febbraio, in attesa che si concretizzi il contributo straordinario della Regione siciliana che possa evitare l’attuale dis-equilibrio finanziario dell’Ente in questo momento, dopo il mancato trasferimento di 2,4 milioni di euro rispetto al bilancio di previsione approvato lo scorso novembre.
LAVORI DI MANUTENZIONE DELLE CHIESE DEL CENTRO STORICO DI RAGUSA
E’ stata indetta una procedura, mediante cottimo fiduciario, per l’affidamento dei lavori di manutenzione del patrimonio monumentale e delle chiese del centro storico dell’importo a base di gara di €116.133,39.“Gli interventi – spiega il Vice sindaco ed assessore ai centri Storici Massimo Iannucci – riguarderanno l’eliminazione di erbacce su cornicioni e grondaie, delle sconnessioni del tegolato, del guano dei piccioni di grondaie e pluviali, lo scrostamento di piccole parti di intonaco, la sistemazione degli infissi e delle pavimentazioni ed interventi nelle parti obsolete degli impianti tecnologici”.Sul sito del Comune è pubblicato l’avviso del bando di gara ed i relativi allegati. Il termine per la presentazione delle offerte è fissato per giorno 8 febbraio 2016.
EX PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA – Dario Cartabellotta riconfermato commissario straordinario
Dario Cartabellotta, riconfermato commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa. “Sarò già venerdì a Ragusa per cercare una soluzione tecnica per far ripartire i servizi per gli studenti disabili – ha detto – e poi accelereremo il confronto con i sindaci dei comuni iblei per far decollare il Libero Consorzio che è un ente di area vasta che non si pone in contrapposizione con i Comuni ma è uno strumento per aiutarli a declinare politiche di sviluppo e di crescita di tutta la provincia di Ragusa”.
A FUEGO LENTO
Lo scontro in atto tra il sindaco Federico Piccitto e i consiglieri comunali cinquestelle che si trascina da ben sei mesi è una faccenda politica rilevante e coinvolgente che tocca quella parte di comunità che mantiene ancora interesse, passione, curiosità nelle storie della residuale democrazia che ci tocca vivere. Partiamo dal sindaco. Sappiamo che l’elezione diretta dei primi cittadini è un grandissimo guaio in quanto crea, anche se i soggetti eletti sono brave ed oneste persone – figuriamoci poi se l’indole è aggressiva, egotica, ed affaristica! – un principato assoluto, un’autarchia che riduce i sindaci a fidarsi solo di se stessi e a confrontarsi con pochissimi prescelti; un’atmosfera riscontrabile là dove si gestisce il potere e che giustamente viene definita cerchio magico. A Ragusa tutti i sindaci hanno vissuto questa terribile malattia di solitudine e sospettosità, dove l’unico conforto agli affanni e alle beatitudini del governo era la possibilità di specchiarsi in qualcuno e ricevere assenso e pace. E’ capitato a Giorgio Chessari che si rifletteva in Gaetano Barone, è capitato a Mimmo Arezzo che si rifletteva in Anna Blanco, è capitato a Solarino che si rifletteva in Gian Piero Saladino, è capitato a Nello Dipasquale che si rifletteva in se stesso, ed ora anche a Federico Piccitto che si riflette in Stefano Martorana. Oltre allo specchio delle brame, però, nei castelli fantastici c’è anche la corte ossia il partito del sindaco composto da tutti quei consiglieri che per debolezza, tornaconto, ambizioni, leccaculaggine, condivisione, prendono il volo dai partiti e vanno a sistemarsi come degli angioletti attorno al loro signore. Cosa sta accadendo con i cinquestelle? Che il fenomeno migratorio non è scattato poiché la natura del movimento comporta l’ingannevole illusione della democrazia dal basso, degli eletti “portavoce”, delle scelte condivise, e l’intero pacco pieno zeppo di regole e passaggi che servono comunque a tenere salda nella mente e nell’animo una ricerca di freschezza nella immagine e nella linearità della “diversità”, costruendo un argine di contenimento alla deriva potenziale incombente sul sindaco. Quando il movimento – purtroppo coincidente con il gruppo consiliare, ma qui l’analisi si allargherebbe troppo – ha constatato che man mano Piccitto agiva noncurante delle emozioni del movimento – ed usiamo il termine emozioni perché i consiglieri in gran parte non vantano una struttura politica densa o ricca di contenuti, ma solo un sentimento primordiale di aspirazione e sogno per una politica alternativa – è nato il malcontento strisciante. Federico Piccitto ha scelto di soppesare il suo gruppone e con fare sbrigativo ha tirato per la sua strada certo che un’armonia superficiale e il coinvolgimento nella vita amministrativa di una Zaara Federico deputata al taglio del nastro tricolore, bastasse e avanzasse per riempire di dignità quei cuori semplici. Non è stato così, il sindaco ha commesso un errore. Non ha creduto che il Movimento fosse con il suo bagaglio di speranze, di rigore, di utopia, prevalente rispetto all’appagamento dato dalle morbidezze quotidiane dello stare al Comune di Ragusa. Perché allora il movimento non vuole Stefano Martorana e si è accanito su questo assessore? Per due motivi. Il primo l’abbiamo già spiegato, ed è l’intuizione felice di scardinare il cerchio magico – non a caso nelle richieste del Movimento c’è pure il rifiuto all’addetto stampa personale del sindaco, Allocca, un ragazzo che scatta foto, invia post su Facebook, fa da consigliere al primo cittadino scavalcando e disprezzando i consiglieri, e all’esperta al turismo, tale Tuzzolino, altra figura inutile, entrambi però pagati con i soldi pubblici – il secondo motivo del no a Stefano Martorana è assolutamente pieno di sostanza. Stefano Martorana ha gestito male la questione della Tasi il primo anno eliminandola e il secondo anno rimettendola in un andamento insensato che ha deluso e confuso i cittadini elettori; ha gestito male il risultato della sentenza che ha condannato il Comune a pagare quasi 9 milioni di euro per le speculazioni edilizie avvenute negli anni 90 nella zona di Pianetti – parliamo della causa per l’esproprio dei terreni cosiddetta Cascone Veli – che era un’ottima occasione per ricordare la delinquenziale politica del passato che ha divorato e distrutto Ragusa cementificandone la periferia. La vicenda è stata invece incellofanata in un dato tecnico, debiti fuori bilancio, senza cogliere l’opportunità politica della propaganda e della riflessione. Sono solo due esempi che danno però corpo ad un malumore che punta giustamente al nocciolo della gestione amministrativa: il bilancio comunale. Quale fantasia, quale progettualità oltre l’ordinario, quale innovazione – a partire dal baratto amministrativo per chi non può più pagare le tasse – come si sta coniugando la saggezza e l’equilibrio necessari in questo settore con un respiro moderno che vede il contribuente ridivenire cittadino? Dovrebbe essere – sostengono i consiglieri – il movimento e di conseguenza in qualche modo la città a decidere le linee guida della spesa pubblica, l’impegno delle royalties petrolifere, per dare il segnale di una compartecipazione alle scelte del Palazzo. Ed hanno ragione. Il fascino dei cinquestelle è la possibilità di intravedere oltre i due elementi base – lotta alla corruzione, ed efficienza del sistema pubblico, i primi faticosi scalini da risalire per uscire dal tunnel delle società malate come la nostra – la promessa di un mondo nuovo. Perché lo scontro tra consiglieri e Piccitto si è acuito dopo il caso Campo? I consiglieri, alcuni increduli, amareggiati e confusi, si sono chiesti come mai una volta avvenuta questa estromissione non si poteva procedere ad una rivisitazione complessiva come da loro richiesto da tempo, e così tutto è precipitato. Il sindaco come abbiamo già detto non ha capito che i consiglieri facevano sul serio e si è arroccato sulla sua posizione, e Stefano Martorana non ha avuto il buon gusto di capire quanto la cosa fosse seria e profonda e pur essendo amico di Federico Piccitto ha scelto di danneggiarlo invece di liberarlo da ogni legame. Si dirà che la legge dispone fra le prerogative dei sindaci la scelta degli assessori, vero! ma è altrettanto vero che i consiglieri comunali sono determinanti con il loro voto, e rappresentano – nel caso dei cinquestelle ancor di più considerato il loro posizionamento morale ed ideale in questa fase storica – l’asse di un progetto radicale di cambiamento assolutamente non realizzabile se affidato ad un’unica persona benchè intrisa di qualità. Ci sono stati decine di incontri estenuanti ed inconcludenti tra le parti. Il Movimento sbaglia a non rendere pubblica e palese la propria nobile posizione. Questo timore dovuto anche all’assurdità di un impegno puerile e carbonaro alla riservatezza imposto dai vertici del partito – quanto sarebbe stato salutare e piacevole sentire Luigi Di Maio parlare ai ragusani invece di saperlo qui in città nel chiuso di un locale a scervellarsi con i suoi sugli assetti della giunta! – ha indotto Federico Piccitto a giocare sporco mirando alle divisione del gruppo consiliare, stuzzicando le sensibilità specifiche e piazzando sul tavolo delle trattative lo scambio. Piccitto infatti ha usato la tattica di rompere il fronte dei consiglieri proponendo di riprendersi la Campo in giunta, – alla faccia del sacro principio di trasparenza! – e di mantenere inviolato il ruolo di Martorana. La mossa è sporca perché abbassa il livello della protesta politica dei cinquestelle riducendola a piccoli soddisfacimenti individuali – alcuni consiglieri erano e forse sono ancora vicini all’ex assessora – annacquando la portata che è invece prorompente, e garantendo al proponente, il sindaco, la continuazione del suo governare senza scossoni e fastidiose intrusioni. Insomma un ritorno alla “normalità” di stampo assolutamente conservatore. Piccitto potrà chiedere ancora altro tempo – sarebbe tristissimo sapere che tra i tanti problemi di un primo cittadino ci possa essere anche l’angoscia di trovare un posto di lavoro ad un assessore in uscita – e se lo farà e se i consiglieri accetteranno questo “patto a tempo” l’azione amministrativa verrà indebolita da questo nodo durissimo, da questa tensione reciproca irrisolta. A questo punto spetta a Stefano Martorana comprendere che la sua permanenza non vale questa dolorosa frattura fra sindaco e movimento. Il presidente Mao diceva: “grande è la confusione sotto il cielo, perciò la situazione è favorevole”. Ce lo auguriamo; Piccitto è un buon sindaco, e l’esperienza cinquestelle è ancora tutta da vivere.
Comune di Vittoria – Ennesima mancanza d’attenzione
Carmelo Comiso, presidente Movis scrive: “Inauguriamo il 2016 con la segnalazione di una ennesima disattenzione da parte di chi dovrebbe impedire la realizzazione di ostacoli (barriere architettoniche) che impediscono la viabilità alle persone disabili. In questo caso la sporgenza della facciata di un negozio, realizzata pochi giorni fa, restringe il marciapiede proprio laddove si trova un piccolo arbusto, rendendo difatti impossibile il passaggio con una sedia a rotelle o con un passeggino. L’impedimento c’è stato segnalato da un cittadino che, forse ingenuamente, crede ancora che una denuncia a mezzo stampa possa servire per risolvere il problema. Per quanto ci riguarda è da diversi anni che facciamo denunce di questo genere ma davvero poco siamo riusciti a cambiare in città, tant’è che il dirigente e i dipendenti del settore Urbanistica continuano ad infischiarsene di quelli che sono i problemi relativi alle barriere architettoniche, non applicano le norme correnti e non si sognano minimamente di crearne altre ad hoc per migliorare le lacune della normativa in materia, come da me opportunamente e dettagliatamente suggerito in quest’anno di consulenza presso il Comune di Vittoria. Con l’augurio che la prossima amministrazione possa agire in maniera più incisiva a favore dell’eliminazione delle barriere architettoniche, ci limitiamo per oggi ad allegare al comunicato le foto che segnalano l’ennesimo impedimento in città”.
COMUNE DI MODICA, SEL: 2015 ANNO DISASTROSO
Il Consigliere Comunale di Modica Vito D’Antona (Sel) traccia un bilancio dell’anno appena trascorso al Comune di Modica. “Ricordiamo ai cittadini che con il Sindaco Abbate” – espone l’esponente di Sinistra Ecologia e Libertà – Modica è diventata tra le città a più alta tassazione: dalla Tasi, che con l’Imu raggiunge l’aliquota del 10,45 per mille, vicina al massimo consentito del 10,60 per mille, volutamente senza alcuna riduzione per reddito o carico familiare, e la Tari con l’aliquota tra le più alte degli ultimi anni ed una somma di circa cinquecentomila euro richiesta ai modicani in più sul costo del servizio del 2014 e mai restituita”. Vito D’Antona aggiunge che “il Comune di Modica, per la prima volta nella sua storia sugli adempimenti finanziari, è stato commissariato dalla Regione Siciliana (che è tutto dire) due volte nello stesso anno; il Comune di Modica, anche qui per la prima volta nella sua storia, rimane privo del bilancio di previsione dell’anno già passato; l’Orto del Piombo, costituente parte del bellissimo complesso architettonico e monumentale del Duomo di San Giorgio, viene concesso ai privati; l’Amministrazione Comunale approva una deliberazione che affida all’esterno il servizio di riscossione tributi con oneri a carico dei cittadini; il progetto dell’ampliamento della zona artigianale di Michelica è bloccato e ormai è diventato difficile evitare il rischio di perdere i finanziamenti ex Insicem e i conseguenti posti di lavoro; strade importanti e costantemente transitate, come quelle del Polo commerciale, Via San Giuliano e del Quartiere Dente, inspiegabilmente non vengono asfaltate”.
Mancano fondi per l’ex Provincia regionale di Ragusa. On. Ragusa “Rischio blocco servizi a sostegno dei disabili e stipendi ai dipendenti”
Nell’ultima seduta dell’anno all’Assemblea regionale siciliana, l’on. Orazio Ragusa, con il sostegno degli altri deputati dell’area iblea, ha posto la questione della mancata assegnazione di fondi adeguati al Libero consorzio comunale di Ragusa, l’ex Provincia regionale. Rivolgendosi al governatore Crocetta, all’assessore al Bilancio Baccei e all’assessore agli Enti locali Lantieri, l’on. Ragusa ha voluto mettere in risalto come, con l’adozione dell’esercizio provvisorio, è stata fatta un’assegnazione all’area iblea che non consente all’ente territoriale in questione di garantire i servizi di competenza. “Ciò vuol dire – ha chiarito l’on. Ragusa manifestando il proprio disappunto – che in questo mese di gennaio saranno sospesi tutti i servizi che il Libero consorzio comunale di Ragusa sta erogando. Ecco perché riteniamo necessario un sostegno ulteriore per quanto riguarda l’assegnazione di fondi. Non è possibile che i servizi siano sospesi. E tra questi ci sono anche quelli concernenti il sostegno per l’attività igienico-personale agli studenti disabili. Per non parlare del rischio di non potere pagare gli stipendi al personale dipendente. Una situazione davvero complessa che chiediamo al Governo regionale di intestarsi e di risolvere. Sarebbe un grave atto politico. E, per quanto mi riguarda, come ho già avuto modo di dire nei giorni scorsi, ne nascerebbe un vero e proprio caso essendo un deputato che sostiene questa maggioranza”. L’assessore Lantieri ha chiarito in aula che, in occasione della conferenza delle autonomie locali con i commissari delle nove ex Province, è stato riferito come ci sono, al momento, 19 milioni in conto capitale, 10 milioni per i mutui e 20 per gli investimenti. “Non avevamo voglia di togliere niente a nessuno – ha affermato l’assessore regionale – abbiamo usato lo stesso criterio del 2014, abbiamo erogato le stesse somme. Purtroppo, l’ex Provincia regionale di Ragusa, non avendo un avanzo di amministrazione, si trova in difficoltà. Possiamo solo dire che nella nuova Finanziaria cercheremo di fare il possibile per garantire un aiuto all’ente locale in questione”.
GRADUATORIA SUPPLENZE ASSISTENTE ALL’INFANZIA PER ASILI NIDO COMUNALI DI RAGUSA
E’ stata approvata la graduatoria finalizzata all’assunzione a tempo determinato con incarico di supplenza di assistente all’infanzia Asili Nido Ctg C con riserva di modifica se alla verifica dei requisiti risulti la non conformità a quanto richiesto o dichiarato. Detta graduatoria fa seguito alla procedura di selezione pubblica per soli titoli disposta con precedente determina dirigenziale del 6 ottobre scorso.
COMUNE DI RAGUSA – SI RINNOVA IL PARCO SCUOLABUS
Saranno acquistati dall’amministrazione comunale quattro scuolabus nuovi, di cui due alimentati a diesel e due a metano, da adibire per i servizi di trasporto scolastico a favore degli alunni della scuola materna, elementare e media. L’importo posto a base di gara ammonta a 244.881 euro per la fornitura dei mezzi. I soggetti interessati potranno far pervenire le offerte entro le 12 del prossimo 22 febbraio, mentre la procedura di apertura delle buste avverrà alle ore 9 del 23 febbraio. L’acquisto rientra nella programmazione di sostituzione graduale del parco scuolabus, essendo alcuni in attività da più di 20 anni. Il bando di gara, il capitolato, l’istanza , allegato e i moduli dell’offerta sono scaricabili e consultabili nel sito internet dell’ente (www.comune.ragusa.gov.it), nella sezione “Bandi di gara, incarichi e concorsi di prossima scadenza” dell’homepage.
M5S Sicilia: “ Esercizio provvisorio, prova dell’incompetenza di questo governo del nulla”
“L’esercizio provvisorio deciso all’Ars è la conferma, ove ce ne fosse bisogno, della totale incapacità amministrativa di questo governo, che alla valanga delle reiterate e corpose promesse fa seguire puntualmente il nulla”. Il gruppo parlamentare del M5S all’Ars commenta così la decisione assunta in sede di conferenza dei capigruppo. “La prova dell’assoluta incompetenza dell’esecutivo – dice il capogruppo Giorgio Ciaccio – è il fatto di non sapere distinguere, come ha dimostrato, tra gestione provvisoria dei Comuni ed esercizio provvisorio della Regione”. “Per quanto riguarda il Dpef – continua Ciaccio – stiamo cercando di riempire di contenuti il vecchio, vuoto documento, tentando di inserire alcune proposte costruttive, che a nostro avviso sono fondamentali per la Sicilia, e cioè il reddito di cittadinanza, un fondo per le piccole e medie imprese e l’esenzione ticket per gli inoccupati”.
LADRI IN CASA A SAN GIACOMO LA SERA DELLA VIGILIA DI NATALE
Torna l’allarme sicurezza nella frazione di Ragusa. A lanciarlo è il consigliere comunale Mario Chiavola. “A distanza di un anno esatto – dice il con sigliere comunale del Pd – da quando era stata perpetuata una vile aggressione ai danni di due anziani, stavolta, durante la vigilia di Natale, una famiglia che risiede nella frazione rurale, dopo essere rientrata nella propria abitazione avendo trascorso la serata altrove con i familiari, ha trovato la casa a soqquadro oltre che svaligiata a opera dei soliti ignoti”. “Sarebbe opportuno – prosegue Chiavola – attivare l’installazione di telecamere di sorveglianza negli incroci principali della frazione. Si tratta di una promessa che il sindaco aveva fatto, un anno fa, ai residenti di San Giacomo e adesso vogliamo sperare che non si debbano attendere le calende greche prima che questi dispositivi possano essere effettivamente attivati”.
RIMOSSO UN IMPIANTO PUBBLICITARIO ABUSIVO A MARINA DI RAGUSA
L’impianto rimosso, composto da 2 pali in ferro 15×15 cm, 6 pannelli in alluminio 1×3 m, 6 pezzi con taglio terminale di 45° (che compongono la cornice), 4 staffe reggi strutture, è stato depositato all’interno del cortile recintato del serbatoio d’acqua “Palazzello” di proprietà del Comune. Tutte le spese saranno addebitate alla ditta proprietaria dell’impianto. Il Comando di Polizia Municipale comunica che stesso provvedimento sarà attuato nei confronti di altri impianti che risultano essere abusivi. L’assessore alla Polizia Municipale, Massimo Iannucci, ha espresso viva soddisfazione per l’operazione condotta dagli agenti dell’Unita Operativa Decoro Urbano, invitandoli a continuare in tale attività.
CANONE IDRICO E SPAZZATURA DURANTE LE FESTIVITA’ – IL REGALO DI NATALE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI VITTORIA
Giuseppe Nicastro di Azione Sociale critica l’amministrazione comunale di Vittoria affermando che “In un periodo di profonda crisi,succede che a Vittoria i cittadini non solo siamo vittime dello sperpero di danaro in cantanti, pista di pattinaggio in Piazza del Popolo, di contributi che ammontano a 25.000 euro dati a ISOCI (quelli del Beach Soccer) e dei prezzi delle primizie sempre piu’ bassi”. “Noi Vittorie- continua Nicastro – siamo vittime delle solite prese per i fondelli da parte dell’amministrazione comunale Nicosiana”. Nicastro lamenta che, insieme a tante feste, sono arrivate “tantissime tasse sotto Natale, una media di 300 euro a famiglia in anticipo per il canone idrico, fognatura e depurazione”.
TEATRO SCUOLA QUASIMODO DI RAGUSA – SCHEMA D’INTESA PER L’UTILIZZO
Approvato dalla giunta municipale lo schema di protocollo d’intesa tra Comune ed istituto comprensivo per l’utilizzo del teatro recentemente inaugurato. Il protocollo è finalizzato alla regolamentazione dell’utilizzo del teatro da parte dell’istituto scolastico in vista della futura gestione della struttura, ed intende promuovere una cultura dell’impegno teatrale specie tra le giovani generazioni, consentendo l’utilizzo gratuito del teatro per le finalità didattiche dell’istituto in una serie di giornate specifiche concordate tra il Comune e l’istituto scolastico stesso. “Un altro passaggio fondamentale – spiega il sindaco Federico Piccitto – verso la piena operatività della struttura. Come ho avuto modo di ricordare anche in occasione dell’inaugurazione ufficiale, infatti, il nuovo teatro non è un corpo a sé stante rispetto all’istituto comprensivo “Quasimodo”, anzi ne è parte integrante e fondamentale, specie a fini didattici. Peraltro la nuova struttura, oltre ad assicurare ai giovani uno spazio adeguato per far crescere la passione teatrale e quindi culturale e sociale, può rappresentare, a livello educativo, un esempio di tutela di un bene comune da conservare, curare e valorizzare in quanto patrimonio di tutta la comunità”.
NUOVI ARREDI E ATTREZZATURE PER LA BIBLIOTECA CIVICA DI RAGUSA E PER L’ALLESTIMENTO DI UNA NUOVA ECOSTAZIONE
Saranno acquistati nuovi libri e scaffalature per la Biblioteca Civica di via Zama, nonché 4 nuovi personal computer per aumentare le postazioni disponibili nella struttura, a cui si aggiungeranno altri 6 pc da destinare all’attivazione di una nuova ecostazione nel territorio comunale. E’ quanto previsto con una serie di determinazioni dirigenziali, rispettivamente del settore VII e II, pubblicate nei giorni scorsi. Tali interventi, per una spesa complessiva di oltre 13.000 euro, saranno finanziati, per la maggior parte, con fondi derivanti dalla decurtazione del 30% delle indennità di carica di sindaco e giunta municipale, riferita al periodo compreso tra gennaio ed aprile 2015 ed inserite nel bilancio comunale. Previsto inoltre l’acquisto di una serie di arredi per l’allestimento della nuova ecostazione, tra cui un lettore per i codici a barre e per smart card, nonché una stampante per gli scontrini e di bidoncini per la raccolta differenziata. “Ancora una volta – afferma il sindaco Federico Piccitto – si tratta di un intervento in linea con le finalità che avevamo fissato per l’utilizzo delle risorse relative alla riduzione delle nostre indennità di carica, ossia quelle di donare alla città strumenti utili allo sviluppo ed alla crescita della comunità ragusana”. Soddisfatto anche l’assessore comunale all’Ambiente, Antonio Zanotto, il quale coglie l’occasione per sottolineare come “il successo dell’Ecostazione di largo San Paolo ad Ibla, e gli ottimi risultati ottenuti con il sistema della bilancia pesarifiuti nei Centri Comunali di Raccolta, hanno reso non solo utile, ma perfino indispensabile l’attivazione di un’altra struttura a disposizione dei cittadini”.
CASO CAMPO, UNA VICENDA TRISTE E COMPLESSA
La storia dell’assunzione del marito dell’allora assessora in carica Stefania Campo in una cooperativa vincitrice di appalto al Comune di Ragusa che ha portato il 13 novembre alle dimissioni della signora e alla inchiesta della commissione trasparenza con una serie di audizioni in cui è stato confermato a pieno quanto raccontato da Tele Nova – ricostruzioni e dichiarazioni che i fans della Campo ancora tentano di non capire e di sminuire facendo apparire l’ex assessora come una vittima di chissà quale complotto o cattiveria giornalistica nonostante l’evidenza di meccanismi ed abitudini che purtroppo si perpetuano a Palazzo. La commissione trasparenza si è conclusa; ci sarà ora una o più relazioni finali, e l’invio degli atti alla Procura della Repubblica. Si tratta di passaggi chiari e lineari che giustamente vengono rispiegati da una componente della commissione, la Migliore, che scrive: “Nessuna assoluzione e nessuna condanna si aspettino i cittadini dalla Commissione Trasparenza in merito al cosiddetto caso Campo, semplicemente perché la Commissione non svolge inchieste, ma cerca di chiarire solo alcuni aspetti di una vicenda che, invece, conserva tantissime ombre di carattere amministrativo e politico. Dunque, non si strumentalizzi la Commissione per fornire “alibi politici” al sindaco, per l’eventuale reintegro dell’assessore in Giunta: i 5 stelle risolvano da soli i loro problemi interni. Una vicenda triste e complessa che ha sancito il criterio dei due pesi e due misure nei confronti di due gare dello stesso servizio, quello dei letturisti, espletate dal Comune nel 2014, che vede un capitolato redatto dalla mamma dell’ex assessore Campo, che inserisce la clausola di obbligatorietà di assunzione dei 3 letturisti storici, e quello del 2015, dove, invece, il capitolato, redatto da un altro funzionario, stabilisce l’assunzione in via prioritaria dei letturisti “storici”, purché siano “armonizzabili con le esigenze della nuova ditta”. E così, nel 2015, di armonizzabile è risultato essere solo il marito dell’ ex assessore, mentre gli altri due – spiega Sonia Migliore – vengono palesemente discriminati e lasciati fuori, perdendo così, per il futuro, ogni prerogativa e ogni diritto a poter essere assunti da una nuova ditta. Una vicenda che ci ha raccontato di “incontri al bar” fra i lavoratori, l’impresa e l’assessore; incontri in Comune fra gli stessi, dirigente e il funzionario, mamma dell’ex assessore, per discutere impropriamente dei compensi dei letturisti. Acclarate le dichiarazioni contraddittorie e discordanti fra i vari dirigenti, fra lavoratori e le due imprese; sindacalisti che smentiscono le dichiarazioni dell’impresa. Sancito l’utilizzo di 5 lavoratori assunti dall’impresa, in forza a “Garanzia giovani” per il servizio dei letturisti, i quali erano stati autorizzati solo per i servizi cimiteriali e, qualche giorno fa, sospesi e revocati dalla Regione stessa (pare che ci siano altri sei tirocini in quota alla stessa impresa). Sancite gravi colpe del Comune che non ha vigilato sull’utilizzo del personale né sulle assunzioni. In merito alla vicenda abbiamo ascoltato, nell’ultima seduta della Commissione, l’assessore competente, Stefano Martorana, che rimanda tutte le responsabilità ai funzionari (compresa la mamma della Campo), dicendo che lui non avrebbe partecipato ad un incontro con i lavoratori. Tutti i fattacci amministrativi vengono addirittura messi nero su bianco, dal neo dirigente Scrofani, nella risposta alla mia interrogazione, – spiega la consigliera Migliore – rimandandomi a ulteriori chiarimenti, a verifiche che si stanno attuando fra Inps, Ufficio del Lavoro e Regione. Cosa ci si aspettava di più, dalla Commissione Trasparenza? Di quale “restituzione di decoro e dignità” parla l’ex assessore Campo? Qual è di preciso la “scatoletta di tonno” che i 5 stelle dovevano aprire al Comune? Quali prove cercavano i consiglieri pentastellati? Le impronte della Campo? Due sole vittime in tutta questa “storiaccia”: Miciluzzo e Iacono, gli anelli più deboli della catena”.