“Mentre l’assessore Baccei comunica all’Aula la drammatica situazione finanziaria della Regione siciliana, nera al punto da paventare il blocco della spesa a partire dal mese di novembre, continuiamo ad assistere a guerre fratricide all’interno di una maggioranza Brancaleone e poltronista. Solo ieri Ferrandelli aveva chiesto al Partito democratico romano di bloccare una maggioranza fatta di uffici di gabinetto, di nomine, di prebende e compromessi vari. Oggi, Cardinale chiede invece a Crocetta di fermare il mercato degli assessorati. Di fronte a tutto ciò, vediamo un Partito democratico impassibile, che potrebbe staccare la spina ad un’esperienza di governo devastante, e che invece è l’artefice della sopravvivenza dell’esecutivo Crocetta e pertanto del disastro della Sicilia”, lo dichiara l’onorevole Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars.
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Forza Italia Comune di Ragusa: biIancio senza parere dei revisori dei conti
PICCOLI LABORATORI ANALISI, LA PROPOSTA DI FORZA ITALIA ALL’ARS
Giovanni Mauro sostiene il Comitato per la sospensione e la riforma delle aste giudiziarie
“In occasione della Fiera Agroalimentare Mediterranea non si può evitare di notare che esistono timidi segnali di ripresa nel settore dell’agricoltura e della zootecnia, ma dall’altra si deve evidenziare che molte aziende sono ancora in crisi, con risvolti spesso drammatici. Per questo continuo ad appoggiare il lavoro del Comitato per la sospensione e la riforma delle aste giudiziarie”. Lo dichiara il sen. Giovanni Mauro, commissario e portavoce di Forza Italia in provincia di Ragusa, che è stato presente a un momento di riflessione organizzato da Marcello Guastella del Comitato contro le aste. “Da tempo ormai mi batto per la difesa della prima casa e per l’abolizione dell’IMU agricola imposta dal Governo Renzi – ha detto Mauro – e il caso raccontato da Guastella è emblematico di un sistema bancario che non funziona. Gli istituti di credito sono nati con lo scopo di incrementare lo spirito imprenditoriale, ma ultimamente non possiamo che sottolineare come proprio l’incapacità di non saper distinguere tra chi non vuole pagare i propri debiti e chi, invece, non è nelle condizioni di onorarli genera condizioni di ingiustizia che, purtroppo, vengono legittimate dalla Giustizia ordinaria. Il racconto dell’allevatore che ha subìto l’abbattimento dei propri capi di bestiame per colpa della brucellosi – ha aggiunto il senatore – e che a causa di questa situazione non è più nelle condizioni di poter continuare a lavorare, con la conseguente messa all’asta della propria abitazione, non è un mero episodio drammatico davanti al quale mostrare solo un po’ di indignazione. Deve essere, anzi, uno dei punti di partenza per ripensare il sistema delle aste giudiziarie”. Riguardo il tema del rilancio e dell’agricoltura Mauro ha inoltre dichiarao: ““A proposito di questo – ha continuato – non si comprende, ad esempio, come mai mentre in alcune aree d’Italia le produzioni di olio di oliva attraversano una crisi senza precedenti mettendo in ginocchio un’incredibile quantità di aziende, si decide di facilitare l’importazione di olio dalla vicina Tunisia. Per solidarietà nei confronti di quel paese, dicono. Ma la solidarietà alle nostre aziende dov’è?”.
Giugno 1991, Pietro Ingrao a Pozzallo
RAGUSA, ASSO PIGLIATUTTO PER I 5 STELLE
“Nel gioco dell’asso pigliatutto che la maggioranza grillina sta portando avanti dopo le modifiche dello statuto consiliare, con l’accaparramento delle presidenze di quasi tutte le commissioni (a quanto pare sarà risparmiata solo quella del collega Ialacqua), c’è un aspetto politico che è doveroso sottolineare: l’assunzione di piena responsabilità su tutte le procedure che riguardano i meccanismi operativi a palazzo dell’Aquila. Da questo momento in poi, in pratica, i grillini non avranno più alibi alcuno. Tutto quello che accadrà, o non accadrà, a Ragusa, dal punto di vista amministrativo, sarà frutto della loro azione”. E’ quanto afferma il presidente, fino a questa mattina, della commissione Affari generali del Comune, il consigliere Gianluca Morando, dopo la scalata ai vertici degli organismi consiliari da parte della maggioranza pentastellata. “Speriamo che i neopresidenti M5S favoriscano l’attività consiliare, così come abbiamo cercato di fare noi, e non paralizzino tutto e tutti”.
RIORGANIZZAZIONE OSPEDALI IBLEI, IL NO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI RAGUSA
La conferenza dei capigruppo convocata con urgenza dal Presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Iacono per discutere sul piano aziendale presentato dai vertici dell’ASP, ha approvato alla unanimità un documento che è stato trasmesso al Sindaco Federico Piccitto , nella sua qualità di presidente della Conferenza dei sindaci. ed al Direttore generale Aricò. “L’atto aziendale è carente di una base dati sugli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza sanitaria ed in contrasto con i principi ed i dettami del decreto dell’Assessorato della salute laddove riduce gravemente ed illogicamente i servizi, elimina la struttura delle ‘malattie infettive’ che è risultata per ricoveri (868) il secondo in Sicilia dopo il Civico-Palermo, elimina la struttura di gastroenterologia, di pneumologia, di diabetologia – che seguono la nefrologia già soppressa – svuotando così l’Area Medica con grave rischio e nocumento per la salute dei Cittadini. L’atto aziendale sopprime il Dipartimento di Oncologia che, storicamente, è stato ed è un punto di riferimento sovraprovinciale, dotato di due acceleratori lineari donati dai cittadini di Ragusa per lo scopo originario, che accompagna il malato oncologico nell’intero percorso terapeutico; elimina la struttura di otorinolaringoiatria e la struttura complessa di ‘farmaceutica territoriale”. Nel documento si ricorda inoltre che per il nuovo Ospedale ‘Giovanni Paolo II’ si sono già spesi 47 milioni di euro e quindi per tutti questi motivi si chiede al direttore Aricò di fermarsi e di non adottare questo sciagurato piano aziendale e di avviare un nuovo percorso di dialogo per arrivare a scelte che tutelino la salute dei cittadini., altrimenti il consiglio comunale impugnerà l’atto presso il tribunale di giustizia amministrativa.
L’Ars boccia referendum su trivellazioni
“Per qualche barile di petrolio hanno svenduto la Sicilia”. Così il deputato di SEL Erasmo Palazzotto dopo il voto dell’Assemblea Regionale che boccia il sostegno della Sicilia al referendum abrogativo sulle trivellazioni previste nello Sblocca Italia. “Questo Parlamento e questo Governo regionale dimostrano ancora una volta di lavorare per la tutela dei grandi interessi economici e non per la difesa degli interessi dei Siciliani” prosegue il deputato che sottolinea come “La Sicilia sarà una delle regioni più colpite dalle trivellazioni ed è surreale che sia l’unica a non chiedere un referendum affinché siano i cittadini a decidere del proprio futuro. É evidente che questa classe dirigente ha paura della democrazia – conclude Palazzotto – ma il referendum si farà lo stesso nonostante la pagina vergognosa scritta oggi, e saranno i cittadini siciliani a difendere con lo strumento democratico del voto la propria terra”.
La salute è un diritto e non una partita a scacchi
“Il diritto alla salute è sancito dalla Costituzione e non se ne può fare una questione di campanile”. La parlamentare del M5S, Marialucia Lorefice, e la deputata all’Ars del M5S, Vanessa Ferreri intervengono sulla sanità iblea: “Le recenti polemiche sulla bozza di atto aziendale presentato dalla Direzione Generale dell’ASP di Ragusa meritano un approfondimento. dobbiamo segnalare con rammarico che, nonostante la richiesta inoltrata all’Ars, a tutt’oggi non disponiamo della proposta di atto aziendale. Possiamo, tuttavia, esprimere alcune considerazioni di carattere generale. La conferenza dei sindaci si è spaccata sulla relazione da presentare non riuscendo a trovare un punto d’accordo. Inoltre, e questo è forse l’aspetto più interessante, molti dimenticano di appartenere a forze politiche che sul territorio si battono per la conservazione delle realtà comunali, mentre a livello nazionale determinano “tagli” alla Sanità per 2.5 miliardi di euro spacciandoli per “risparmi”. La riduzione dei posti letto è dovuta a provvedimenti nazionali. Questi tagli ai posti letto sono il frutto di tali provvedimenti ai quali il M5S si è opposto in tutte le sedi. Coloro che in questi giorni esprimono contrarietà sono gli stessi che o governano il Paese, o non mancano di fare da stampella al Governo al momento opportuno. Dovrebbero ricordarsi che ciò sta accadendo è anche frutto di politiche scellerate, di continui tagli in sanità. E i tagli non possono che avere come conseguenza situazioni del genere, in cui gli operatori non lavorano, la gente non si cura, gli ospedali vengono chiusi».
SONIA MIGLIORE: UN CONSIGLIERE CHE NON HA MEMORIA, NON HA FUTURO
Arriva puntuale la verità dei fatti, ossia la storia, e si scoprono i ruoli dei politici e gli sbagli dell’abusivismo nella fascia costiera appartenente a Ragusa. Oggi la protesta dei proprietari di case a Passo Marinaro viene appoggiata e cavalcata dalla consigliera Sonia Migliore che trascina in consiglio comunale delegazioni che chiedono a gran voce diritti ed attenzione; e però la situazione è complessa e la consigliera sembra assai poco titolata per divenire la portabandiera di questa lotta. E’ il gruppo Ragusa attiva 5 stelle che ci ricorda come sono andate le cose. “Non v’è dubbio che la memoria dei fatti e degli accadimenti fa parte della storia di un popolo. Altresì e soprattutto chi fa e ha fatto politica dovrebbe, per onestà intellettuale e senso delle Istituzioni, stare ai fatti, avere un minimo di pudore, senza prendere in giro i cittadini. Con una delibera – la 169 del 18/5/2012 la giunta comunale di Ragusa, durante l’amministrazione Dipasquale, compreso l’allora assessore Sonia Migliore, approva la variante relativa al ristudio delle zone stralciate e relative ai piani particolareggiati di recupero ex l.r. 37/85. Si tratta dell’epilogo di una vicenda relativa agli agglomerati abusivi presenti sul territorio comunale, iniziata nel 1985 e che viene affrontata dopo l’approvazione del Piano Regolatore del 2006. Durante l’approvazione di tali atti il consigliere Sonia Migliore era presente “in corpo e mente”, salvo assentarsi per la votazione dei singoli piani particolareggiati di recupero. Tutte le delibere del 2009 e del 2012 riportano, alla relazione generale allegata, l’elenco degli agglomerati ammessi al piano di recupero. Tra gli agglomerati esistenti mancavano in elenco Branco Piccolo, Punta Braccetto e Passo Marinaro perchè non erano considerati tra gli agglomerati soggetti alla redazione dei PPRU (Piani Particolareggiati di Recupero Urbanistico), in quanto ricadenti all’interno della fascia di inedificabilità di 150 mt. dalla battigia ai sensi dell’art. 15 l.r. 78/76. Non si riesce a capire in base a quale norma il consigliere Sonia Migliore pretende di portare servizi in una zona che, per la Regione Siciliana non è stata sanata urbanisticamente. E non si capisce perché questa sua battaglia emerge solo oggi a favore dei residenti. Perché questa battaglia non l’ha portata avanti, la Migliore, quando faceva parte della giunta Dipasquale? Si sappia che nessuna amministrazione potrà portare servizi in zone urbanisticamente abusive” – conclude il gruppo Ragusa attiva 5 stelle.
M5S: Fronte antimafia ormai in frantumi
“Altro che puntare ai mercati esteri con Unioncamere Sicilia, come dichiara ai quattro venti in questi giorni, Montante deve dimettersi da questo ente. Deve lasciare pure i vertici di Confindustria Sicilia e la Camera di Commercio di Caltanissetta. Anche i vertici dell’Irsap vanno azzerati”. Il M5S all’Ars torna a chiedere le dimissioni di Montante dopo le recenti notizie divulgate dalla stampa che raccontano l’implosione dell’antimafia di facciata. “Crocetta – dicono – i deputati non può accampare più scuse. Azzeri i vertici dell’istituto regionale per lo sviluppo delle Attività produttive e dia seguito alla nostra legge, mettendo ai vertici dell’Irsap un imprenditore di fama e comprovata moralità. Per quanto riguarda Montante, indagato per mafia, non può continuare a parlare in nome degli imprenditori siciliani, anzi ci meravigliamo come possano questi continuare a farsi rappresentare da una figura che in questo momento dovrebbe avere solo il buon senso e il dovere morale di farsi da parte”. “Continuiamo a rimanere letteralmente basiti – continuano i deputati – che una persona indagata per mafia possa continuare a far parte dell’organico dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati, dalla quale Montante si è solamente sospeso e non dimesso, come invece sarebbe stato sacrosanto” Dal Movimento 5 stelle parte anche un attacco a Crocetta. “Il presidente continua a sventolare il vessillo della legalità e trasparenza, ma poi non è per nulla conseguente. Un esempio su tutti? Continua a tenere sul gradino più alto della burocrazia regionale Patrizia Monterosso, sui cui pende una condanna, ormai definitiva, della Corte dei conti per oltre un milione e duecentomila euro”.
PD ACCHIAPPAVOTI, LA SENATRICE PADUA CHIEDE A RENZI “L’ULTRAUMANO” DI INTERVENIRE
Ci voleva la trasmissione Presa diretta per far capire alla senatrice Venerina Padua chi sono alcuni dei suoi autorevoli “non compagni” di partito. Ora per fortuna si è accorta che, ad esempio, tra le sue fila, ci sono onorevoli come Nello Dipasquale che molta armonia con i valori del socialismo non hanno. Comunque l’importante è che seppur tardivamente una presa di coscienza identitaria ci sia. La Padua oggi scrive a Renzi, uomo che notoriamente rifugge ogni tipo di contaminazione con la destra. Questo il testo dell’accorata missiva. “Caro segretario, ti scrivo la presente per ripeterti ancora una volta (e stavolta l’ultima) che la situazione del Pd regionale siciliano è fortemente intaccata da presenze estranee al percorso da te e da noi seguito da qualche anno a questa parte, che ti vede condurre sia il Pd nazionale che il Governo dell’Italia. Ho già avuto modo di chiederti una personale attenzione e decisione sulla organizzazione del Pd regionale e, di conseguenza, di quelli locali di questo lembo isolano dell’Italia. Capisco e condivido i tuoi forti e ultraumani impegni sul piano politico e governativo e ciò che riesci a condurre con energia, capacità e fantasia idonea alla preesistente situazione politico-sociale dell’intera nazione”. “Con altrettanta limpidezza e fermezza, tuttavia – continua la lettera aperta – devo dirti – sia a nome mio personale che di tanti amici, amiche e compagni – che il livello della “fiumara” ha superato i ponti ed i confini. La precisa ricostruzione delle modalità di conduzione e svolgimento dell’attività “para politica” in ambito siciliano e, particolarmente, riguardante le rappresentanze all’Ars e le gestioni personalistiche di territori di ampia attrattiva, quali Catania, Siracusa e Ragusa, ricavabile dalle inchieste giornalistiche e, oggi, anche televisive, non mi consentono di rimanere inerte e di essere – senza alcuna volontà, scelta o discussione democratica – assimilata a persone e personaggi piombati – a braccia aperte – all’interno del Pd per usi loro non conosciuti ma conoscibili attraverso il loro passato e presente. Ho lavorato e da tempo, senza alcun interesse personale o “familiare”, nell’ambito della Margherita e, quindi, del Pd e vorrei continuare a farlo se tu, quale segretario politico, dirai subito e con chiarezza come il Pd siciliano possa essere condotto e aperto al “nuovo” piuttosto che al “vecchio”. Ti chiedo di farlo subito e con nitidezza, perché il tempo e la gente che ha nutrito fiducia in un partito gestito da persone nuove, giovani e limpide non vengano sopraffatti da sotterranei giochi di convenienza e captazione di voti e adesioni da parte di soggetti che la politica “conveniente” hanno – da tempo – praticato e che, naturalmente, continuerebbero a guardare al “proprio” anziché al “collettivo” interesse”. “Attendo presto, e con ragionevole ansia – conclude la lettera aperta – un tuo personale riscontro alla presente”. Bella lettera, si chiede di ritrovare candore e passione. Solo una cosa non capiamo, che significa impegni ultraumani? Che fa la Padua, sfotte il premier? oppure crede che il segretario presidente abbia i superpoteri? Vuoi vedere che l’ultimo viaggetto a New York per assistere alla partita di tennis sia stato effettuato con un propulsore infilato nel culo e mantellina con le ali? Ultraumano. Ha le visioni la Padua. Forse la lentezza nella analisi è proprio dovuta a queste immagini fortissime che la colpiscono. Può darsi che persino Nello Dipasquale a lei fosse sembrato un angioletto.
Niente bonifiche per 12 discariche siciliane fuorilegge, scattano maxi multa dall’Europa e due esposti del M5S contro Regione e Comuni
Non sono arrivate le bonifiche richieste dall’Europa per le 12 discariche fuorilegge siciliane, scattano una maxi multa da 2,6 milioni di euro e un doppio esposto del M5S alla Procura della Repubblica e alla Corte dei conti contro Regione e Comuni inadempienti. Gli esposti sono stati predisposti dai deputati M5S alla Camera, all’Ars e a Bruxelles, Mannino, Ciaccio, Foti e Corrao, dopo una diffida a vuoto fatta dagli stessi parlamentari alla Regione, per sollecitare la corsa ai ripari.”All’indomani della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea – afferma la deputata a Montecitorio Claudia Mannino – avevamo sollecitato per iscritto l’Assessorato regionale Energia e rifiuti ad intervenire nei successivi sei mesi per mettere in sicurezza le 12 discariche siciliane oggetto della condanna. L’assessore Contrafatto ci aveva rassicurato, affermando che erano stati elaborati degli accordi di programma col Ministero dell’ambiente. Purtroppo l’intervento non è stato né tempestivo né sufficiente, in quanto tutte le 12 discariche risultano ad oggi ancora nell’elenco di quelle non conformi e per il primo semestre del 2015 saremo costretti come siciliani a pagare una multa di 2,6 milioni di euro. Insistiamo sul pretendere che chi nell’amministrare la cosa pubblica sbaglia debba pagare ed assumersi le responsabilità del caso. Per questo abbiamo depositato un esposto alla Corte dei conti affinché possa valutare la responsabilità amministrativa di questo danno erariale di 2,6 milioni di euro”. L’azione dei 5 stelle non si è fermata alla Corte dei conti. “Stiamo depositando pure – continua la Mannino – un esposto presso la Procura di Palermo per omessa bonifica, un reato previsto dalla legge varata recentemente grazie alla proposta del nostro collega Salvatore Micilllo. La prossima scadenza è il 2 dicembre 2015, momento in cui la Commissione Europea quantificherà la prossima sanzione semestrale. Vedremo cosa riusciranno a fare Regione e Comuni nei prossimi 3 mesi e saremo pronti a segnalare ogni ulteriore responsabilità alla Corte dei conti”. Le 12 discariche abusive siciliane nel mirino dell’Europa sono queste: San Filippo del Mela (contrada sant’Agata), Cammarata (contrada San Martino), Racalmuto (Oliva Troiana), Siciliana (Contrada Scalilli), Leonforte (contrada Tumminelli/Granfonti), Augusta (Campo sportivo), Augusta (Rada di Augusta), Paternò (contrada Petulenti Scillicone), Monreale (contrada Zabbia), Mistretta (contrada Muricello), Cerda (Contrada Caccione), Priolo (Penisola Magnesi)
UNA SINISTRA VERA: POSSIBILE
Questa la nota stampa della nuova formazione promossa dall’onorevole Pippo Civati, che ha preso il nome “Possibile”, per spiegare le ragioni di questo progetto della sinistra italiana e per sottolineare il mutamento in atto nel Pd, soprattutto quello siciliano, meta di transfughi e trasformisti come ha ben raccontato la trasmissione Presa Diretta rendendo plastiche al Paese intero le acrobazie di personaggi alla Nello Dipasquale passati dai valori del berlusconismo alla corte di Renzi. “In Sicilia il trasformismo politico ha ormai raggiunto dimensioni epocali: più di 43 su 90 deputati all’assemblea regionale siciliana hanno cambiato casacca dall’inizio della legislatura ad oggi, il Partito Democratico governa stabilmente con l’UDC e il segretario regionale del PD Raciti ritiene ormai prossima – e invoca, addirittura – un’alleanza solida con il Nuovo Centrodestra di Alfano in Sicilia. La riproposizione in salsa siciliana del Patto del Nazareno, insomma. Il “fu” partito di Enrico Berlinguer tira dritto verso le tappe conclusive della sua mutazione genetica: da partito attento ai valori della solidarietà, dei diritti dei lavoratori e delle classi più disagiate a partito della Nazione. Un carrozzone dei vincitori dove chiunque può, aderendo all’opa su ricordata, dimenticare il passato da cuffariano/ lombardiano / forzista e ottenere il lasciapassare necessario per una riabilitazione politica istantanea finalizzata all’elezione al prossimo turno elettorale. Esponenti che fino a ieri affermavano “il PD mi fa schifo”, fieri della loro militanza forzista, ed oggi aderiscono al Partito Democratico con estrema nonchalance. Giuseppe Tomasi di Lampedusa, se potesse, troverebbe spunti per una trilogia intera, altro che Gattopardo. In questo desolante contesto, il dissenso interno al Centro-Sinistra – o quel che ne rimane – siciliano si fa sempre più intenso. I militanti e gli elettori sono insofferenti, disillusi e amareggiati da una classe dirigente che antepone gli interessi di bottega agli interessi dei cittadini e da un governo regionale che ha dimostrato ormai ampiamente la propria inadeguatezza. Ed è qui che si inserisce il progetto di Possibile. Intendiamo ridare voce ai cittadini, ricreare spazi aperti, plurali, di confronto, in cui il dissenso non venga liquidato con una battuta al vetriolo, ma ascoltato, capito, affrontato. Vogliamo ritornare ai valori che contraddistinguono la nostra azione politica: non gli inceneritori e le trivelle, non l’abbattimento dello Statuto dei lavoratori e l’accentramento del potere nelle mani dei Presidi, non una politica fatta da pochi e per pochi, ma un progetto di governo condiviso, puntuale, imperniato sul rilancio del Sud, sul sostegno alle aziende agricole e alle imprese, su una nuova politica energetica sostenibile e moderna, sul riconoscimento dei diritti, a qualsiasi latitudine. E’ per questo che lanciamo un appello ai militanti e agli elettori delusi dal Partito Democratico, a quanti hanno convogliato il voto di protesta indirizzandolo verso altri movimenti, a quanti non trovano più una rappresentanza politica valida e si rifugiano nell’astensionismo e a tutti coloro che, come noi, hanno a cuore le sorti del Mezzogiorno: non dobbiamo sperare, possiamo.”
IL CIRCOLO SEL DI VITTORIA SOSTIENE GLI OTTO REFERENDUM LANCIATI DA POSSIBILE
Il circolo cittadino di Sinistra Ecologia Libertà di Vittoria sostiene e si impegna a favore della campagna referendaria lanciata a livello nazionale dal movimento “Possibile” di Pippo Civati. Otto i quesiti per i quali entro la fine del mese di settembre bisognerà raccogliere le firme per consentire l’indizione dei relativi referendum. In particolare due riguardano l’eliminazione del carattere strategico delle trivellazioni petrolifere sia in mare che sulla terraferma. Altri due concernono la legge elettorale e specificatamente i punti che riguardano i capilista bloccati, le candidature plurime nelle varie circoscrizioni ed il premio di maggioranza per una lista singola. Ed ancora, il quinto riguarda la cosiddetta “buona scuola” a favore della tutela dell’apprendimento e contro il “preside-manager”. Inoltre altri due quesiti intendono modificare il “Jobs Act” nei punti che colpiscono i lavoratori sui licenziamenti facili, il demansionamento e gli ammortizzatori sociali. Infine, l’ultimo vuole impegnare il Governo nazionale al superamento della politica delle “grandi opere”. Sarà possibile firmare i referendum presso la sede di Sel in via Garibaldi 101 da martedì 15 settembre a sabato 19 settembre ogni pomeriggio dalle 18 alle 20.
A MARINA DI RAGUSA NUOVA SEZIONE SCUOLA MATERNA
Lunedì 14 settembre, alle ore 10, in Via Brin, verrà inaugurata una nuova sezione della Scuola materna appartenente all’Istituto comprensivo “Salvatore Quasimodo”. L’Amministrazione Comunale ha infatti disposto che 230 metri quadrati del grande immobile comunale che accoglie la sede della delegazione municipale e nel periodo estivo la sede staccata della Polizia Urbana, venga destinata alla quarta sezione della locale scuola materna. Per tale motivo sono state allestite diverse sale ed i nuovi servizi igienici.
Corso di Medicina ad Enna, è rabbia a 5 stelle
Reazioni congiunte da Camera ed Ars contro il paventato avvio di due nuovi corsi di studio a Enna in “Medicina e Farmacia” e “Professioni Sanitarie”. “La retta annuale di 9mila euro che gli studenti dovrebbero sostenere per i nuovi corsi, nati ad Enna da una collaborazione tra la Fondazione Proserpina e l’Università Dunarea de Los di Galati in Romania, rappresenta l’ennesimo schiaffo all’uguaglianza ed alla possibilità di tutti di accedere allo studio”. Commentano così l’operazione i portavoce 5 Stelle in commissione Cultura di Montecitorio. “Ad Enna – dicono i deputati – stanno succedendo cose sconcertanti. Vengono attivati nuovi corsi privati, con rette altissime, ed al centro di tutto spicca la figura di Vladimiro Crisafulli, coordinatore provinciale del PD, ex senatore nonché amministratore delegato della stessa Fondazione Proserpina, quella che si è attivata per l’accordo con l’Università romena”. “Tra l’altro – proseguono i deputati della Camera – non sono neanche chiari i criteri con cui verranno selezionati gli studenti – e quel che è certo è che l’unica vera discriminante sarà quella economica: chi non potrà permettersi di pagare la cifra esorbitante di 9mila euro l’anno, non tenterà neanche i test”. Il portavoce a Montecitorio Francesco D’Uva annuncia la presentazione di un’interrogazione scritta indirizzata al Miur. “Siamo al paradosso e, ancora una volta, assistiamo all’uccisione dell’uguaglianza, della meritocrazia e semplicemente del buonsenso. Agli studenti facoltosi verrà così dato modo di partecipare non solo ai normali test di medicina per l’accesso alle facoltà italiane, ma anche a questi nuovi corsi. E tutto perché questa piccola percentuale di fortunati ha la possibilità di permettersi economicamente gli studi. E gli altri? Come a dire: se sei ricco puoi studiare, se no lascia stare”. Dura la reazione anche all’Ars, che arriva per bocca di Valentina Zafarana. “Queste manovrine dal sapore fortemente elettorale dimostrano la totale assenza di programmazione dell’offerta universitaria sul territorio siciliano e costituiscono un’offesa da parte della Regione alle nostre università, che quest’anno avevano ridotto del 50 per cento il numero dei posti da mettere in palio per le scuole di medicina, e adesso vedono autorizzati invece altri 120 posti solo per studenti ‘paganti’. Oltre a invocare una verifica immediata da parte del Miur ci chiediamo: a che titolo questi studenti faranno il tirocinio nelle strutture sanitarie della Regione? E, ancora, questo titolo avrà lo stesso valore del nostro? Hanno avuto i pareri dei ministeri?”.
RAGUSA, IN ATTESA DEL BILANCIO COMUNALE
“La scadenza fissata è al 30 settembre, eppure non abbiamo alcuna contezza di ciò che sarà il nuovo bilancio di previsione e abbiamo pochissime informazioni, con una notevole mole di incertezze, relativamente al piano triennale delle opere pubbliche. Non vorremmo essere messi a conoscenza degli atti a ridosso della scadenza, senza poter avere la possibilità di studiare i documenti”. E’ la forte lamentela dei consiglieri del gruppo di Forza Italia di Ragusa, Maurizio Tumino, Giuseppe Lo Destro e Giorgio Mirabella. “La pratica del bilancio di previsione non è stata ancora istruita tant’è che non è inserito all’ordine del giorno delle commissioni competenti, né ai consiglieri è stata fornita alcuna nota nel merito. Ancor più confusionaria la situazione riguardante il piano triennale delle OO.PP. Il deliberato di giunta, a differenza degli altri anni, – proseguono i tre consiglieri forzisti – è oggi sprovvisto del parere dei revisori, ma arricchito di un irrituale carteggio tra revisori dei conti, amministrazione e segretario generale in merito alla sua obbligatorietà, prevista tra l’altro per legge. Siamo stanchi – hanno concluso i tre consiglieri – di non poter mai essere messi nelle condizioni, nei tempi regolamentari, di poter esaminare gli atti. Evidentemente l’amministrazione Piccitto si augura di trovarci impreparati sul bilancio, ma si metta l’anima in pace… Noi non ci sottrarremo dal compiere interventi o presentare emendamenti per eventualmente migliorare un atto che la nostra comunità attende da troppi mesi. Non vorremmo comunque mai giungere a ridosso della scadenza imposta per legge, e dover prendere atto della documentazione più volte richiesta. Chiediamo, dunque, – scrivono Tumino, Lo Destro, e Mirabella – al Presidente del Consiglio di sollecitare gli atti necessari e al Segretario Generale di farsi interprete della richiesta di trasparenza, quale passaggio necessario per affrontare la discussione sugli strumenti finanziari”.
CAMPAGNA REFERENDARIA “POSSIBILE” DI PIPPO CIVATI
La federazione provinciale di Sinistra Ecologia Libertà di Ragusa sostiene e si impegna a favore della campagna referendaria lanciata a livello nazionale dal movimento di Pippo Civati “Possibile”. Otto i quesiti per i quali entro la fine del mese di settembre bisognerà raccogliere le firme per consentire l’indizione dei relativi referendum. In particolare due riguardano l’eliminazione del carattere strategico delle trivellazioni petrolifere sia in mare che sulla terraferma. Altri due concernono la legge elettorale e specificatamente i punti che riguardano i capilista bloccati, le candidature plurime nelle varie circoscrizioni ed il premio di maggioranza per una lista singola. Ed ancora, il quinto riguarda la cosiddetta “buona scuola” a favore della tutela dell’apprendimento e contro il “preside-manager”. Inoltre altri due quesiti intendono modificare il “Jobs Act” nei punti che colpiscono i lavoratori sui licenziamenti facili, il demansionamento e gli ammortizzatori sociali. Infine, l’ultimo vuole impegnare il Governo nazionale al superamento della politica delle “grandi opere” a favore della piccola e media impresa made in Italy. Sinistra Ecologia Libertà a livello nazionale, regionale e locale si impegna a raccogliere le firme per contrastare le politiche del governo Renzi su scuola, lavoro, legge elettorale e ambiente: argomenti diversificati tra loro ma legati da un unico filo, ovvero lo smantellamento dei diritti dei lavoratori e l’attacco dissennato al territorio.
Ex Provincia di Ragusa – Dario Cartabellotta confermato commissario straordinario
Il presidente della Regione siciliana ha firmato il decreto di nomina del commissario straordinario che reggerà il Libero Consorzio Comunale di Ragusa, ex provincia regionale, sino all’insediamento dei nuovi organi istituzionali che dovranno essere eletti entro il 30 novembre di quest’anno. Alla guida del Libero Consorzio è stato confermato il direttore generale del Dipartimento Pesca della Regione siciliana, Dario Cartabellotta, che svolge la funzione a titolo gratuito senza alcuna indennità aggiuntiva per il suo incarico di commissario straordinario.