Si è scelto un luogo simbolo di Vittoria per la protesta itinerante dei sindaci iblei contro le politiche di smantellamento delle autonomie locali decise dal governo nazionale. Lunedì mattina, i sindaci dei dodici Comuni della provincia, accompagnati dai presidenti dei Consigli comunali, si sono dati appuntamento nella tenda della parrocchia dello Spirito Santo, nel quartiere Forcone, per dire no ai tagli decisi dallo Stato nei confronti dei Comuni. Ad aprire la manifestazione è stato il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, che ha rivendicato attenzione e risorse per gli enti locali. “Registriamo un totale scollamento – ha detto il primo cittadino, che ha ringraziato padre Beniamino Sacco per avere acconsentito ad ospitare la manifestazione – tra la catena delle istituzioni e la politica e non ci sentiamo rappresentati da chi governa Stato e Regione. Vittoria un tempo era una città ricca, che ce la faceva con le proprie risorse. Ora che l’agricoltura è in crisi, e che l’intera economia è in crisi, facciamo fatica a garantire le manutenzioni e i servizi. A causa dei drastici tagli decisi dai governi, ci troviamo in forte difficoltà. Pretendiamo una posizione più decisa da parte dell’Anci nazionale, che non può e non deve appiattirsi sulla linea scelta dal governo. Bisogna recuperare risorse e attenzione nei confronti dei Comuni”. Anche padre Sacco ha rivendicato attenzione nei confronti delle persone e, in particolare, delle fasce deboli. “Ho voluto accogliere i sindaci iblei nella tenda che sostituisce la chiesa – ha affermato – per dire che la precarietà è un elemento importante. Questa è una specie di piazza dove la gente si incontra: qui vengono in tanti a bussare, e per tutti dev’esserci una risposta. La battaglia dei sindaci è la nostra battaglia”. “Questa protesta – ha dichiarato il primo cittadino di Ragusa, Federico Piccitto – ha un alto valore simbolico. Oggi noi sindaci viviamo nell’incertezza e all’orizzonte vediamo una notte cupa. Non poter garantire servizi essenziali come gli scuolabus e l’assistenza alle famiglie in difficoltà significa essere al capolinea della democrazia, alla vigilia della barbarie. Non siamo più disposti a fare i sicari, e continueremo con questa protesta: domani saremo a Chiaramonte, dopodomani a Modica”.
Archivio della categoria: Politica
Ragusa – Catania, coro di proteste per l’esclusione dalle opere nazionali
L’esclusione della Ragusa – Catania tra le opere strategiche di rilevanza nazionale ha suscitato un immaginabile vespaio di polemiche. La segreteria del secondo Circolo di Ragusa dichiara di condividere la posizione della Federazione del Partito di “assumere l’impegno di ottenere nel più breve tempo possibile diretta interlocuzione per ottenere l’immediato inserimento dell’opera tra quelle strategiche. Infatti a nulla è valsa la recentissima presenza nel territorio ibleo di autorevoli esponenti del Governo Nazionale, quali sottosegretario Faraone e il Ministro Boschi, direttamente invocati dalla deputazione locale, se poi il risultato è quello di un totale disinteresse per opere strategiche per lo sviluppo socio economico della nostra provincia. Sarà la base del Partito, a impegnarsi per la realizzazione dell’opera, coinvolgendo gli organi nazionali del PD che hanno a cuore lo sviluppo della Sicilia e del nostro territorio”. Assai più critica Sel: “Se il risultato deve essere questo chiediamo alla senatrice del Partito democratico Venerina Padua di non invitare più ministri in provincia di Ragusa. Dopo le visite a Scicli e Modica di Poletti e Boschi solo brutte anzi pessime notizie per il territorio ibleo da parte del governo nazionale. Prima l’introduzione dell’Imu agricola e adesso il taglio dell’autostrada Ragusa –Catania dalle opere di importanza strategica così come leggiamo dai media per bocca del neo ministro alle infrastrutture Graziano Del Rio. Non è mistero che più volte deputati e senatori dell’isola abbiano votato contro gli interessi dei siciliani e dei ragusani in particolar modo mentre i ministri vengono a fare passerella nella nostra provincia per spiegarci il Jobs Act oppure le riforme costituzionali mentre gli interessi economici e produttivi della terra iblea e siciliana vengono colpiti in maniera diretta con i provvedimenti del governo guidati dal premier Renzi”. Interviene anche Sebastiano Gurrieri, coordinatore provinciale di Sicilia Democratica. “E’ perlomeno paradossale – afferma Gurrieri – che tra le grandi escluse dalla priorità realizzativa tra le opere che stanno andando in gare ci sia anche la SS 514 Catania – Ragusa sia perché riguarda un’infrastruttura strategica attesa da decenni, sia perché si tratta di un progetto di finanza che è solo in parte a carico dello Stato e il cui stato va ben oltre quello di opera che sta andando in gara in quanto lo scorso 7 novembre è già stata firmata la convenzione con il consorzio di imprese, dopo il completamento di tutti gli approfondimenti e le verifiche necessarie”. E conclude: “Non abbasseremo la guardia e il territorio non si fermerà a proteste formali ma rifarà tutto quello che ha fatto nel passato per smuovere la palude che ancora una volta si sta riformando attorno a questo asset strategico, proprio nel momento in cui da una parte stanno decollando le potenzialità dell’aeroporto di Comiso e, dall’altra, la Sicilia si trova squarciata da gravissimi dissesti stradali”.
L’esclusione della Ragusa-Catania dal Piano delle Infrastrutture Strategiche è un’offesa nei confronti del nostro territorio
“Un gesto di grande arroganza istituzionale e di offesa morale e politica verso un territorio che da decenni aspetta quest’opera da parte di chi dimostra di non conoscere la storia di questa infrastruttura e l’importanza strategica che riveste per i territori ibleo, aretuseo e catanese”. E’ il commento del deputato nazionale di Ncd-Area Popolare, Nino Minardo, alla esclusione dell’autostrada Ragusa-Catania dal Piano delle Infrastrutture Strategiche contenuto nel Def, approvato venerdì sera. Il Ministro Delrio, sottolinea Minardo, con un colpo di spugna ha cancellato quanto invece aveva assicurato e su cui aveva seriamente lavorato il suo predecessore, Maurizio Lupi. “Una vicenda che ha dell’incredibile – continua il parlamentare nazionale – e che conferma tutta l’arroganza del Partito Democratico che, per l’ennesima volta, si fa beffa della provincia di Ragusa, mutilandola in un sol colpo di un’opera così importante”. L’on. Nino Minardo ha parlato oggi con il capogruppo Ncd, Maurizio Lupi, sottolineando l’assurdità della decisione, trovando conferma ed appoggio dallo stesso pronto, insieme a tutto il partito, ad opporsi in commissione e a chiederne la rettifica ed il reinserimento, come a suo tempo fece il Ministro Lupi e non è escluso anche un confronto diretto con il Ministro Delrio. La notizia dell’esclusione della superstrada Ragusa – Catania dalle opere pubbliche da realizzare con priorità così come deciso dal neo Ministro alle Infrastrutture, Graziano Del Rio, ha determinato la ferma protesta della Cgil di Ragusa. Il segretario generale Giovanni Avola ha così commentato: “ La decisione di escludere la superstrada Ragusa – Catania è un atto di dileggio e di offesa morale e politica nei confronti della comunità ragusana e siciliana tutta. Dopo venticinque anni di discussione, di lotte, di mobilitazioni ci si ferma all’ultimo miglio dall’obiettivo dal realizzare l’opera. Questo marca il mancato interesse di questo governo, che condanniamo senza ma e senza se, nei confronti del sud e della Sicilia confermando l’intenzione di non determinare processi di crescita atteso che non si vuole colmare il gap infrastrutturale tra questa provincia e il resto del Paese”. “Una vera vergogna nazionale” – dichiara il sen. Giovanni Mauro, commissario e portavoce di Forza Italia per la provincia di Ragusa. “La decisione del neoministro delle Infrastrutture Delrio – dice Mauro – rappresenta una autentica mortificazione delle aspettative del popolo siciliano che vive nelle province di Catania, Siracusa e Ragusa. Si parla di un’opera pubblica che era a un passo dal via: solo lo scorso novembre era stata firmata la convenzione di concessione tra il Ministero e la Società di progetto Autostrada Ragusa Catania. Oltre a rappresentare una concreta opportunità di lavoro per migliaia di persone si guarda alla realizzazione di questo asse viario come alla concreta possibilità di interrompere l’isolamento della provincia di Ragusa, priva di collegamenti decenti con il resto della Sicilia”. “Grave colpa, secondo me – continua il senatore – è da imputare al Governo Crocetta che ha perso la capacità di esercitare autorevolezza nei confronti del Governo nazionale e di spingere per le questioni importanti, impegnato com’è a cercare quattrini per colmare i buchi generati dalla sua inadeguatezza amministrativa e a raccattare i pezzi della sua maggioranza andata in frantumi”. Un appello alle istituzioni locali e regionali ma anche a tutti i deputati iblei, regionali e nazionali, affinchè la Ragusa – Catania torni di interesse strategico nazionale, lo lancia l’associazione Youpolis Sicilia formata da giovani impegnati in ambito sociale. “Soprattutto la deputazione locale, specie chi sposa le idee e il programma del Governo Renzi, si adoperi per far tornare indietro il Governo centrale. Non possiamo continuare ad essere fortemente penalizzati – dichiarano Simone Digrandi, presidente di Youpolis Sicilia insieme al vice Francesco Scollo, al segretario Michael Cabibbo e ai referenti di Ragusa, Santa Croce, Chiaramonte e Rosolini – La nostra terra ha già pagato tantissimo in termini di vite umane su quella strada della morte sperando che si potesse arrivare davvero ad una svolta con il raddoppio”.
DOMENICO ROMEO, CONSOLE ONORARIO DELLA TURCHIA IN ITALIA, IN VISITA AL COMUNE DI RAGUSA
Avviare una serie di gemellaggi e scambi culturali tra la città di Ragusa e la Turchia. Ad auspicarlo è stato il Console Onorario della Turchia in Italia, Domenico Romeo nel corso di una visita di cortesia resa stamane al Comune. L’illustro ospite, accompagnato da una delegazione della quale facevano parte anche l’artista turco Kubilay Eralp Dincer, è stata ricevuta dal Sindaco Federico Piccitto. “Tra le attività che potrebbero essere portate avanti a Ragusa – ha spiegato il Console Romeo – potrebbe esserci quella di creare una scuola in cui artisti turchi potrebbero insegnare la tecnica Ebru della pittura marmorizzara, un’arte dell’antica civiltà e cultura turca che si sviluppò tra Oriente ed Occidente, tra Asia ed Europa”. Proprio far conoscere questa tecnica in questi giorni, presso il Liceo artistico Galileo Ferraris di Ragusa, è stata allestita una mostra con alcune opere di Kubily Eralp Dincer.
IL MINISTRO PER LE RIFORME BOSCHI SABATO A MODICA
Un’occasione per fare il punto sulle attività del Governo nazionale ma anche per focalizzare l’attenzione sulle riforme costituzionali in fase di attuazione. Sono alcuni degli argomenti che saranno trattati sabato in occasione della visita che il ministro per le Riforme costituzionali e i Rapporti con il Parlamento, on. Maria Elena Boschi, farà a Modica. Accogliendo l’invito della senatrice del Partito Democratico, Venera Padua, il ministro arriverà nel pomeriggio. Alle 17, all’auditorium Pietro Floridia di piazza Matteotti, ci sarà l’incontro dell’esponente del Governo Renzi con la comunità iblea. Ad aprire i lavori sarà il segretario cittadino del Pd di Modica, Giovanni Spadaro, mentre, subito dopo, è previsto l’intervento della senatrice Padua, anche nella qualità di componente della commissione Sanità al Senato. Quindi, sarà dato spazio alla relazione del ministro Boschi.
I SINDACI IBLEI PER I CITTADINI, CONTRO I TAGLI
Questo il testo del volantino dei sindaci iblei per protestare contro i tagli dei trasferimenti dello Stato e dfella regione agli enti locali: “NO alla cancellazione dei trasferimenti da parte della Regione: i Comuni Iblei non vogliono rispondere del fallimento di altri! NO alla decurtazione dei trasferimenti da parte dello Stato: i Comuni Iblei non possono pagare da soli gli effetti della crisi! NO allo scarico, da parte della Regione e dello Stato sulle spalle dei Comuni Iblei, della pressione fiscale sui cittadini: la Politica dello Scaricabarile non può essere attribuita agli enti locali (vedi questione IMU Agricola!) Senza correttivi immediati ai Comuni iblei, già costretti a tagliare in questi anni qualsiasi spesa non assolutamente vitale, non basterà nemmeno aumentare la pressione fiscale nei confronti dei cittadini. I Comuni saranno costretti a ridurre drasticamente: – la spesa per il sociale (assistenza economica delle persone bisognose, assistenza sociale per anziani e disabili, risorse per lo studio e la ricerca); – la spesa per gli investimenti (turismo, sviluppo economico, internazionalizzazione delle imprese); – la spesa per le manutenzioni ordinarie e straordinarie (riparazione manto stradale, illuminazione moderna, verde pubblico, potenziamento energie rinnovabili). A questo si aggiungono vere e proprie emergenze all’orizzonte, tipicamente siciliane, ovvero la questione dei rifiuti, la gestione e l’impiego dei fondi europei 2007-2013, la programmazione europea 2014 – 2020 ed il potenziamento della mobilità e dei trasporti. Non possiamo assistere inermi alla morte degli enti locali!!!”.
Ragusa, regolamento polizia mortuaria
“Il regolamento di polizia mortuaria deve essere rivisto. Perché ci sono delle iniquità che non hanno ragione d’essere. E vanno rimosse”. Lo dice il consigliere comunale di Ragusa Angelo Laporta dopo avere ricevuto, da parte di numerosi cittadini, alcune segnalazioni sul fatto che chi, per necessità, si trova costretto a essere ricoverato, ad esempio, in un ospedale situato al di fuori del territorio comunale e poi, purtroppo, viene a mancare, diventa l’oggetto di un’applicazione delle tariffe legate ai diritti comunali che può diventare insostenibile per i familiari. “Mentre, infatti, di norma – aggiunge Laporta – le cifre in questione ammontano a centocinquanta euro per la tumulazione in tombe oppure mausolei presenti nei cimiteri comunali e a cinquant euro per l’inumazione nei campi comuni, le stesse aumentano, e di parecchio, oltre alla produzione di un certificato di residenza, se lo sventurato ha la sfortuna di morire al di fuori del territorio cittadino e viene avanzata una richiesta per la sepoltura a Ragusa. Si tratta – scrive Laporta- di un regolamento datato e che evidenzia delle disparità senza senso. Ecco perché è opportuno che lo stesso possa essere rivisto in seno alla commissione competente, per poi approdare in Consiglio comunale, appianando tutte quelle divergenze, sul piano economico, tuttora esistenti”.
M5S: “Liberi consorzi, un bluff che non cambia nulla, voteremo contro”
“Un bluff buono solo per i titoli sui giornali, che non cambia nulla. La legge che stiamo per votare non è che una spolveratina alla legge 9 del 1986, un’alchimia che porterà a chiamare liberi consorzi le ex Province e nulla più. Non possiamo prendere in giro i cittadini spacciando qualcosa per quello che non è, pertanto voteremo contro”. E’ un no senza riserve quello annunciato dal M5S all’Assemblea Regionale siciliana sulla legge del governo Crocetta che istituisce i liberi consorzi. “Quella in discussione – ha detto in aula il capogruppo Salvatore Siragusa- è tutt’altro che una rivoluzione, è pura restaurazione e conservatorismo. Si poteva fare tantissimo nel solco della legge 7 e anche delle legge 8 ed invece si è avuto paura di toccare interessi politici e di potere e i collegi regionali, si è preferito toccare il meno possibile assecondando i desiderata dei sindaci di Catania e Palermo, con tre città metropolitane di cartapesta e con con grossi buchi sul fronte della gestione, della governance e perfino della salvaguardia dei posti di lavoro. E’ una spending review che inizia dal cittadino e là si ferma e che non dà nemmeno l’assoluta certezza che non si andrà al voto per eleggere i presidenti dei liberi consorzi e i presidenti delle città metropolitane. Ci batteremo per migliorare la legge e per fare rispettare la volontà dei Comuni che hanno tentato di decidere il loro futuro col referendum e che, giustamente, sentono traditi dalla marcia indietro del governo”.
Vittoria, esenzione ticket sanitari
Per i consiglieri di Sinistra ecologia e libertà ci sono disparità tra disoccupati e inoccupati. “Per quanto riguarda gli inoccupati, – spiega Sel – cioè le persone alla ricerca della prima occupazione, che non hanno mai lavorato, i soggetti autonomi quali artigiani, commercianti, imprenditori che hanno chiuso la loro azienda e sono sprofondati in un grave stato di inattività, non vengono considerati disoccupati e quindi risultano essere privi del diritto di avere l’esenzione. È chiaro che tutto ciò rappresenta una forte ingiustizia sociale, per la evidente disparità di trattamento dello Stato verso i suoi cittadini. Tra l’altro, in molte parti d’Italia, in Trentino Alto Adige, in Friuli Venezia Giulia, in province come Pesaro ed Urbino, gli inoccupati usufruiscono dell’esonero dal pagamento del ticket sanitario. Deve essere accettata l’equivalenza tra soggetti disoccupati e inoccupati. È urgente ed auspicabile – dichiarano i consiglieri Sel Mustile e Garofalo – che le istituzioni regionali competenti , in coerenza con la potestà dell’autonomia regionale mettano in cantiere ed adottino i provvedimenti più idonei per garantire un livello equo e dignitoso in materia di diritto alla salute di tutti i siciliani ed impedire così il rischio sempre più concreto che migliaia di giovani, donne, lavoratori autonomi senza lavoro e senza risorse economiche rinuncino alla tutela della salute e all’attivazione di adeguate cure sanitarie in caso di malattie”. La materia sarà discussa questo mercoledì al consiglio comunale di Vittoria.
AD ACATE GRUPPO CONSILIARE FORZA ITALIA
Consorzio Universitario, la Provincia conferma il disimpegno
Il commissario straordinario Dario Cartabellotta, in scadenza di mandato, a meno che non vi sia una ulteriore proroga che dovrà determinare l’Assemblea Regionale Siciliana, nella conferenza stampa che ha tenuto per un bilancio della sua gestione, ha dichiarato riguardo la vicenda consorzio universitario: “Al mio arrivo la Provincia era fuori dal Consorzio Universitario ma accettando l’invito del nuovo presidente del Cui ho promosso un incontro con i sindaci e la deputazione regionale per verificare le possibilità di un rilancio del Consorzio ed ho deliberato un atto di indirizzo per un possibile rientro nel Consorzio. Un atto condizionato all’ingresso di nuovi soci, alla chiusura del contenzioso con la Provincia, ad una rigida politica di spending review. Di queste tre condizioni nessuna è stata portata a termine e il compito e l’iniziativa politica non possono essere caricate a questo Commissario. Chiarito questo va anche detto che l’attuale quadro normativo-finanziario della Provincia non consente alcun atto amministrativo di revoca del recesso. C’è una legge che deve essere approvata per la costituzione dei Liberi Consorzi Comunali, non abbiamo al momento alcuna comunicazione sui trasferimenti regionali e secondo la programmazione degli uffici per chiudere il bilancio 2015 sono necessari 6,7 milioni di euro. Di fronte a questi scenari, mi sembra pleonastico aggiungere qualcosa”. A noi ragusani però il commissario Cartabellotta dovrebbe spiegarci come mai lui ed i suoi predecessori non sono mai intervenuti nel ridimensionare la spesa pubblica alla voce dirigenti. Bastava portare lo stipendio base a 50 mila euro l’anno, eliminare i premi di produzione, – anche perchè l’ente da tempo non produce granchè – risparmiare una media di 50 mila euro a dirigente e ricavare per la nostra Università quei 400 mila euro l’anno che servono ai nostri ragazzi. Una cricca di dirigenti interni di ruolo confeziona bilanci solo per garantire a se stessa il massimo di indennità (posizione e risultato). La Provincia di Ragusa è l’unica in Italia a pagare stipendi tanto alti ai suoi dirigenti epperò alla voce sviluppo – ed è questo che fa la differenza nel lavoro di un dirigente – c’è il deserto. Possiamo comprendere che non ci sono risorse pubbliche, ma dov’è finita la capacità di intercettare i finanziamenti comunitari? Insomma abbiamo un ente che per mantenere se stesso, ovvero i suoi alti burocrati, taglia un bene primario: il futuro dei nostri figli. Anche ai ragusani sembra pleonastico aggiungere altro.
L’AVVOCATO ANGELA BARONE NOMINATA CONSULENTE PER IL PIANO OSPEDALIERO
RAGUSA, IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA IL REGOLAMENTO SULLA GESTIONE E L’USO DEGLI IMPIANTI SPORTIVI
Un nuovo regolamento che disciplina le modalità di affidamento degli impianti sportivi di proprietà del Comune di Ragusa: è stato questo l’importante punto esaminato ed approvato dal Consiglio Comunale nella seduta di lunedì pomeriggio. Tra le novità principali previste dall’importante strumento, figura la possibilità di esternalizzare la gestione delle strutture, secondo forme e modalità specifiche appositamente indicate. Sono 32 gli articoli di cui è composto detto regolamento collegati alle modalità sia di esternalizzazione degli impianti sportivi, sia di gestione degli stessi, secondo i criteri di efficacia, trasparenza e diffusione dell’attività sportiva, con forme di gestione specifiche. Prevista inoltre la possibilità di affidare le strutture, in via preferenziale, alle società sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva e federazioni nazionali che abbiano un significativo radicamento territoriale e dimostrino adeguata capacità operativa. “Un provvedimento atteso da diversi anni – afferma il vicesindaco e assessore allo Sport, Massimo Iannucci – più volte richiesto dalle sodalizi sportivi attivi nella nostra città, che disciplina, finalmente, un aspetto centrale, come l’utilizzo delle strutture sportive presenti nel nostro territorio. Oltre a consentire un miglioramento deciso della gestione delle strutture sportive comunali, tale regolamento permetterà inoltre, aspetto sicuramente non trascurabile, una concreta riduzione dei costi finora sostenuti dal Comune”.
BRUCELLOSI A RAGUSA, AMMONTANO GIA’ A VENTISEI I FOCOLAI
Fenomeno brucellosi, ventisei i focolai sul territorio comunale di Ragusa. E’ indispensabile un intervento immediato per evitare che la malattia possa diffondersi. A lanciare l’allarme il circolo Rinascita Democratica del Pd insieme con i consiglieri comunali Mario D’Asta e Mario Chiavola, i quali ci tengono a sottolineare che i controlli sono stati avviati dalle autorità sanitarie preposte in maniera efficace con l’obiettivo di contrastare la malattia che colpisce gli allevamenti. “E’ da mesi che l’emergenza è presente sul nostro territorio – afferma il segretario del circolo Tony Francone con D’Asta e Chiavola – ma registriamo l’assenza di interventi da parte dell’Amministrazione. Ci sarebbero un paio di soluzioni che sottoporremo all’attenzione degli assessorati regionali Attività produttive e Sanità oltre a confrontarci, in merito, con il direttore generale dell’Asp 7, Maurizio Aricò, per gli aspetti di sua pertinenza, ma anche con tutti gli operatori che girano attorno al comparto, ossia con gli allevatori stessi e con l’Ordine dei veterinari. Il problema principale è come individuare i fondi, considerato che ogni abbattimento comporta una spesa di circa quattrocento euro, per contenere il fenomeno e debellarlo in maniera definitiva. Chiediamo di aprire un tavolo a palazzo dell’Aquila, facendo intervenire gli operatori competenti”.
Corte dei Conti dice no alla nomina di portavoce e esperto marketing del Comune di Modica
Il Consigliere Comunale di Sel Vito D’Antona dichiara che “la Corte dei Conti blocca la decisione del Sindaco di Modica nominare un portavoce e un esperto di marketing della comunicazione, col tentativo di caricare sul bilancio del Comune sessantottomila euro; infatti, con la deliberazione n. 140/2014, la Corte dei Conti dichiara inammissibile la richiesta di parere trasmessa dal Comune di Modica sulla volontà di nominare i due esperti”. D’Antona ricorda che “da una parte il Sindaco e la sua maggioranza consiliare approvavano il 18 luglio l’introduzione della Tasi, con una aliquota tra le più alte e senza detrazioni, oltre al carico della Tari, la tassa sui rifiuti, con un aggravio sui cittadini di oltre un milione di euro rispetto al costo del servizio, ponendo la città di Modica tra quelle dove più alta è la tassazione e, negli stessi giorni il Sindaco decideva di nominare due esperti nel suo staff, a fronte di 521 dipendenti, tra i quali non mancano certo le professionalità richieste, determinazioni per le quali i consiglieri di opposizione chiedevano l’immediata revoca. Adesso la Corte dei Conti ci dà ragione”. Il consigliere di Sel ribadisce che il Comune di Modica ha un Piano di Riequilibrio, “che rappresenta l’unica alternativa alla procedura di dissesto, piano non ancora approvato da parte della Commissione ministeriale, sul quale è caduto da parte dell’Amministrazione un assoluto e preoccupante silenzio. Invece di una rigorosa politica di contenimento della spesa ci troviamo di fronte ad una pericolosa disinvoltura nella gestione finanziaria, ad una deriva verso scelte scellerate del Sindaco e della sua Amministrazione che potrebbero compromettere i sacrifici dei cittadini in questi anni, mentre si impone, viceversa, una politica di risanamento vera caratterizzata dalla riduzione delle tasse e dal contenimento della spesa”.
A RAGUSA RIAPPARIRA’ LA STATUA DELL’ATLETA
La statua, realizzata dall’artista ragusano Nunzio Dipasquale, sarà sistemata nell’area della rotatoria di via Magna Grecia. La Giunta Municipale ha approvato la delibera che autorizza le ditte iblee interessate ad assumersi a proprie spese l’onere della sistemazione dell’area in questione, come da progetto approvato dal Settore Verde Pubblico. “Finalmente – afferma l’Assessore comunale alla Cultura, Stefania Campo – restituiamo alla città l’opera scultorea del Maestro Nunzio Dipasquale, che da tempo giaceva dimenticata e di conseguenza esclusa alla pubblica fruizione, in un contesto, quale la rotatoria di via Magna Grecia, ideale non solo perché si trova in una delle principali via d’accesso alla città, ma anche nella zona che può essere considerata una vera e propria “cittadella dello sport” in cui sono presenti lo stadio comunale “Aldo Campo”, il maneggio, il Palaminardi, la piscina e la Scuola Regionale dello Sport”.
DIGA SANTA ROSALIA DA VALORIZZARE
“La tutela e la valorizzazione di aree naturali uniche come l’invaso di Santa Rosalia, devono essere una priorità per tutte le istituzioni. L’indifferenza ed il silenzio, unite ad una politica dello scaricabarile, che finora la Regione Siciliana ha scelto come linea guida per la gestione dell’area, semplicemente non può essere più tollerata”. E’ quanto afferma il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Maurizio Porsenna. “Lo stato di abbandono e l’incuria in cui versa l’area di coronamento del lago artificiale della diga di S. Rosalia, – spiega il consigliere Porsenna – è sotto gli occhi di tutti. Basti pensare che nell’ultimo fine settimana, l’associazione Carpfishing di Scordia, con una meritoria iniziativa di tutela ambientale, peraltro sostenuta dal Comune di Ragusa, ha raccolto oltre 500 kg di rifiuti sparsi che giacevano abbandonati lungo il sito. Eppure quest’area avrebbe enormi potenzialità, se ben gestita soprattutto sotto il profilo turistico”. A questo proposito, il consigliere Porsenna ha presentato uno specifico ordine del giorno, che verrà discusso nelle prossime sedute del Consiglio Comunale, in cui si impegna l’Amministrazione Comunale a chiedere alla Regione Siciliana quali siano gli intendimenti futuri in merito alla gestione dell’invaso. “La Regione non può più tergiversare ma deve spiegare come intende gestire e soprattutto migliorare la fruizione dell’intera area. O attraverso una gestione diretta, o in alternativa, mediante l’affidamento, ad esempio con apposita manifestazione d’interesse, ad associazioni e soggetti privati interessati. Numerose, in questo senso, sono infatti le richieste presentate anche nel recente passato, da associazioni di pescatori, sportive e di escursionisti, che non solo potrebbero valorizzare al meglio il sito, mantenendolo integro e pulito, ma anche creare occasioni importanti di potenziamento dell’offerta turistica nella zona, con ovvie ricadute economiche”.
Comune di Ragusa, Partecipiamo vuole una verifica amministrativa
A distanza di 6 mesi dalla sottoscrizione del ‘Patto di responsabilità per il Bene Comune’, l’Associazione Partecipiamo chiede formalmente al Sindaco e al capogruppo in Consiglio Comunale del Movimento ‘5 stelle’, l’apertura di un confronto approfondito sullo stato di attuazione del patto sottoscritto e su alcune problematiche ritenute fondamentali e strategiche. Per l’Associazione Partecipiamo è necessario confrontarsi su ciò che si è potuto realizzare, sulle motivazioni che hanno determinato ciò che è rimasto incompleto, le azioni correttive sull’eventuali scelte errate che esigono di modificare ciò che deve essere cambiato.
IL PD SECONDO MATTEO
Organizzato dal “Centro Studi Feliciano Rossitto”, dall’associazione Itinerari e dall’associazione “La fabbrica del bene comune”, si svolgerà venerdì 27 marzo, presso il “Piccolo Teatro della Badia”, alle 18, un incontro dibattito con il Senatore Vannino Chiti, già vice presidente del Senato, che insieme al prof. Francesco Raniolo dell’università della Calabria e al prof. Giorgio Massari dell’università Pegaso, discuterà delle riforme istituzionali ed elettorali, delle politiche più significative messe in atto dal governo, attraverso la chiave di lettura delle trasformazioni e delle caratteristiche che il partito democratico ha assunto con la segreteria di Matteo Renzi. L’incontro sarà condotto da Vito Piruzza.
Modica, defunti “sommersi” dalla spazzatura
Sono decine le segnalazioni ricevute, nelle ultime settimane, dai componenti del Comitato “Cittadini Liberi “ che hanno spinto il coordinatore, Giorgio Iabichella, a fare un sopralluogo al Cimitero di Modica. “E’ una vergona! – ha detto Iabichella – Non è ammissibile vedere le tombe dei nostri cari sommerse letteralmente dai rifiuti”. Iabichella chiede alla massima autorità sanitaria del Comune di Modica, “ovvero al Sindaco Abbate (che ha anche la delega del Cimitero), di ordinare immediatamente la pulizia di tutti i colombari”.