A Sinistra Ragusa propone che alle morti in mare, da Ragusa, si risponda con l’integrazione. “Non è possibile – afferma A Sinistra Ragusa – in un Paese civile, che una persona nata in Italia attenda 20 anni per ottenere la cittadinanza. Che differenza c’è tra un bambino di genitori stranieri nato in Italia e un bambino di genitori italiani nato nello stesso Paese? I bambini non vedono tra loro nessuna differenza. Sono nati nella stessa città, frequentano gli stessi luoghi, fanno gli stessi giochi. Perché allora non riconoscere la cittadinanza onoraria a tutti i bambini, figli di genitori stranieri, nati in Italia? Anche se la cittadinanza onoraria non ha in concreto alcun valore reale, si tratta di un gesto politico e sociale molto forte. Un segnale lanciato al governo nazionale: tutti i bimbi nati e residenti in Italia sono italiani. Ragusa è terra di frontiera, terra di sbarchi, di approdo, di accoglienza. Anche a Ragusa il numero di bambini e ragazzi, nati nella nostra città ma privi di cittadinanza italiana, iscritti nelle scuole di ogni ordine e grado aumenta in modo sostanzioso”.
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Emaia Vittoria: deficit di 2 milioni?
Mariella Garofalo, capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà del Comune di Vittoria, ha presentato una interrogazione al Sindaco di Vittoria, al direttore e al presidente dell’A.M. F.M. perché sul sito dell’Emaia non sono consultabili i bilanci preventivi e consuntivi. Considerato che l’A.M.F.M., pur essendo una azienda speciale, è sempre una azienda partecipata per cui l’Amministrazione comunale deve rendere conto pubblicamente della situazione finanziaria, l’esponente di Sel sollecita la presentazione in Consiglio Comunale dei bilanci preventivi e consuntivi del 2013 e chiede di conoscere la reale situazione finanziaria dell’ente fiera Emaia, “dato che corrono voci di un probabile deficit pari a circa 2 milioni di euro”.
PORTO DI SCOGLITTI: RICHIESTA ACCESSO AGLI ATTI
I FORCONI INCONTRANO IL SINDACO DI RAGUSA
L’impegno da parte del sindaco Federico Piccitto a convocare una riunione con le cooperative zootecniche ragusane rispetto ai temi principali della protesta che il Popolo dei Forconi intende organizzare a Messina per contestare le politiche agricole europee che stanno danneggiando la Sicilia. Questo è il risultato dell’incontro che si è tenuto a Palazzo dell’Aquila tra il primo cittadino ed una delegazione del Movimento dei Forconi guidata dal leader Mariano Ferro. “Condividiamo quanto ha dichiarato il presidente della Regione Crocetta – ha sottolineato Mariano Ferro – sulla necessità di prevedere norme di salvaguardia per i paesi dell’Unione europea che si affacciano sul Mediterraneo. Gli accordi internazionali che sono stati fatti hanno danneggiato il comparto produttivo della nostra regione perché non ci sono state misure di salvaguardia o compensative, per cui accade che moltissime produzioni di ortofrutta non vengono raccolte perché il costo di produzione è di gran lunga superiore a quello di vendita, mentre importiamo gli stessi prodotti, che lasciamo al macero, dagli altri paesi che si affacciano sul Mediterraneo, provocando una crisi drammatica del settore e migliaia di operatori e lavoratori sottoposti a procedure di pignoramento. All’appuntamento di Messina vogliamo coinvolgere le istituzioni e le aziende di tutte le province siciliane per sostenere la battaglia a difesa del Made in Italy ed il blocco delle aste”. Il Sindaco Piccitto ha quindi manifestato la volontà dell’amministrazione comunale di organizzare un confronto con il comparto più sviluppato del territorio ragusano, quello zootecnico, che vive la stessa sofferenza del settore agricolo relativamente alla produzione del latte, sui temi ribaditi dai Forconi, a cui hanno già aderito molti rappresentanti delle istituzioni.
A Scicli Spazi condivisi
La Direttiva “Spazi Condivisi” approvata dall’Amministrazione Comunale il 20 giugno scorso apre alla collaborazione fra Ente Comunale e privati, in linea con quanto accade nelle maggiori città d’arte e di turismo e di fatto lancia una iniziativa che può essere chiamata “Scicli Estate Aperta 2014”. L’’Amministrazione apre alla possibilità di condividere spazi e impianti con i cittadini desiderosi di adottarli per partecipare, in tal modo, al decoro della città. Spazi comunali potranno essere richiesti in affidamento, concordando di volta in volta le condizioni e comunque sempre nei limiti della direttiva, e sempre con l’obiettivo di favorirne la fruizione, anche in via sperimentale, per l’estate 2014. Questa estate quanti più concittadini potranno compartecipare al decoro e alla fruizione della Città, per esempio mediante l’adozione di aiuole e aree di verde prospicienti i loro esercizi commerciali, le gallerie d’arte, le botteghe artigiane, le strutture di ristorazione e di ospitalità, solo per citare alcune delle possibilità che si offrono. La direttiva consente altresì di “adottare” tratti di spiaggia,e apre alla fruizione sperimentale persino aree di grande interesse come Chiafura e la monumentale Villa Penna.
Ragusa, proposta 5 stelle: Tasi zero
A Ragusa per il 2014 la Tasi non si pagherà. È questa la proposta del gruppo consiliare 5 stelle, attualmente all’esame della Giunta municipale contestualmente al bilancio di previsione, che nei giorni scorsi è stata sottoposta all’attenzione dei rappresentanti delle associazioni di categoria della città, nel corso di un apposito incontro convocato a Palazzo dell’Aquila. Scrivono i cinque Stelle: “Mentre nel resto d’Italia legittimamente cresce la preoccupazione dei cittadini per questo nuovo balzello che solo in parte andrà a sostituire l’Imu, limitatamente alle prime case, pur configurandosi nella forma di una tassa sui servizi, noi abbiamo spinto l’amministrazione comunale affinché in fase di predisposizione del bilancio si trovassero le coperture necessarie ad abbattere e possibilmente ad azzerare la pressione fiscale su questo fronte. L’occasione, del resto, ci viene data dalla proroga al 16 ottobre per il pagamento della prima rata della Tasi e dalla libertà per i Comuni di applicare le aliquote che vorranno. Mantenendo quasi invariati i saldi delle previsioni di entrata e ferma restando la necessità di definire quanto prima l’Imu per le seconde case limitatamente alle agevolazioni (dato che le aliquote resteranno invariate), oltre alle modalità della nuova Tari che sostituirà la tassa sui rifiuti, confidiamo nel fatto – scrivono i 5 stelle – che nel contesto della nuova “Iuc” (Imposta Unica Comunale), che riunirà tutti i tributi locali, sarà possibile mantenere a quota zero la Tasi per il 2014.
Pd ibleo immobile
Alcuni dirigenti del Pd provinciale di Ragusa hanno scritto al Segretario Provinciale e, per conoscenza, al Segretario Regionale, denunciando che “sono trascorsi oltre sette mesi dalla celebrazione del congresso provinciale del nostro partito e tutto resta fermo, cristallizzato, vittima di una sorta di incantesimo dell’incomunicabilità cui stentiamo a riconoscere dignità politica, atteso che tutto resta appeso a un infinito braccio di ferro su nomi e veti”. Il documento è stato firmato da Venerina Padua, senatrice Pd, Giovanni Lauretta, segretario circolo Pippo Tumino Ragusa, Tony Francone, segretario circolo Rinascita Democratica Ragusa, Giovanni Spadaro, segretario Pd Modica, Armando Cannata, segretario Pd Scicli, Gaetano Farina, segretario Pd Santa Croce, Sergio Failla, segretario circolo Pd Chiaramonte Gulfi, Pino Amato, segretario circolo Pd Monterosso Almo, Carmelo Ferraro, segretario circolo Pd Giarratana, Gianni Stornello, reggente secondo circolo Ispica, Daniele Del Piano, segretario Pd Acate. “In un momento in cui – continua la nota – le altre formazioni partito vivono un momento di crisi o addirittura di disfacimento, la crisi morde dolorosamente famiglie e imprese che implorano una rappresentanza non trovandola in nessun interlocutore e l’elettorato si affida al nostro partito in una logica da ultima spiaggia, noi rischiamo clamorosamente di perdere una occasione storica, quella di rimetterci in sintonia con il nostro popolo, di mancare l’appuntamento con un momento “topico” della storia della nostra comunità e di deludere profondamente e irrimediabilmente le aspettative di cui siamo diventati depositari: sarebbe un disastro politico di cui ci verrà presentato il conto. Alla luce dello scenario conseguente al voto europeo, il Pd nazionale ha deciso di imprimere una forte impronta unitaria alla gestione del partito perché è passato il tempo di sprecare energie in “dialettica interna”, oggi si deve tutti insieme cambiare l’Italia. Possibile che a livello periferico questo messaggio stenti a passare? Non possiamo più permetterci l’immobilismo politico che ha caratterizzato questi mesi. Per questo chiediamo al segretario provinciale di archiviare definitivamente questa sterile fase di veti e contrapposizioni, riconoscendo alla minoranza congressuale il diritto di esprimere il presidente dell’Assemblea provinciale senza porre altre condizioni che l’impegno a cooperare unitariamente per produrre nuova e incisiva iniziativa politica, cosa che ci viene chiesta a gran voce dai territorio e che finora abbiamo disinvoltamente disatteso”.
Superstrada Ragusa-Catania: ultimi giorni per la firma?
A seguito di una interrogazione presentata alla Camera da Marialucia Lorefice, deputata pentastellare di Ispica, il sottosegretario Del Basso De Caro ha evidenziato che “lo scorso 29 maggio l’ATI ha comunicato l’attivazione delle attività prodromiche alla firma della Convenzione, in qualità di società di Progetto, ed in considerazione delle tempistiche richieste per il completamento di tali attività, la possibilità di procedere alla stipula della convenzione a far data da domani 27 giugno”. Mancano pochi giorni alla scadenza del finanziamento e la deputata del Movimento 5 Stelle attende con ansia, ma fiduciosa, la firma della convenzione, pronta a dar battaglia qualora si fosse trattato “della solita vana promessa”.
Recesso Provincia dal Consorzio Universitario: il Comune di Ragusa ricorre al Tar
Il Comune presenterà un ricorso al Tar competente per chiedere l’annullamento della delibera di recesso dal Consorzio Universitario ibleo, approvata, lo scorso 28 aprile, dal Commissario Straordinario dell’ex-Provincia Regionale. A disporlo con apposita delibera è stata la Giunta Municipale, nella seduta di martedì scorso. “Un atto – spiega il Sindaco, Federico Piccitto – che si pone in linea con quanto proposto dal Consiglio Comunale nel corso della seduta aperta sul tema”. Il sindaco Piccitto ha inoltre chiesto ufficialmente ai vertici dell’Ente la convocazione dell’assemblea ordinaria per il rinnovo del Consiglio d’Amministrazione del Consorzio Universitario ibleo, ferma restando la necessità di ulteriori approfondimenti per quanto concerne la questione delle modifiche statutarie. “Come avevo già affermato – spiega il primo cittadino – questa Amministrazione intende percorrere ogni strada per giungere ad una soluzione immediata, concreta e condivisa tra i soci del Cui, che contribuisca a superare al più presto, l’attuale fase di stallo. Auspico, altresì, analoghi passi in avanti da parte degli altri attori istituzionali coinvolti, perché si dimostri, con i fatti, quell’interesse alla salvaguardia del futuro dell’università iblea, più volte ribadita in linea di principio e che il Comune ha, fin dall’inizio dell’attuale mandato, sempre dimostrato in maniera concreta e tempestiva”.
A SCOGLITTI ESTATE IMPOSSIBILE: TROPPE CARENZE. IN VIA KAMARINA BRANCO DI RANDAGI PERICOLOSI.
“L’estate ormai è arrivata. Ma Scoglitti è assolutamente impreparata ad accogliere villeggianti e turisti. Quella che un tempo era considerata la perla costiera della Sicilia sud-orientale, oggi sconta una serie di disattenzioni che ne hanno acuito lo stato di degrado e di abbandono. Noi non ci stiamo”. Lo denunciano i consiglieri comunali dell’Udc di Vittoria, Santo Cirica e Franco Caruso, secondo cui, ancora una volta, l’Amministrazione comunale ha perso una grande occasione. “Sarebbe bastato poco – aggiungono Cirica e Caruso – per assicurare i servizi minimi che tutti si attendono. Ma è evidente che la Giunta Nicosia non vuole o non sa fare. E si badi bene che la nostra non è una denuncia isolata. Perché su più fronti si registrano voci di insoddisfazione che mettono in evidenza come questa Amministrazione tiri a campare solo per onore di firma, senza alcuna prospettiva programmatica”. I consiglieri Cirica e Caruso, sempre a proposito di Scoglitti, puntano in particolare l’attenzione sulla zona di via Kamarina, dove da giorni si registra il presidio di un branco di randagi. “Ci sono sei-sette cani – proseguno gli esponenti dell’Udc – che terrorizzano l’intera via: alcuni residenti sono stati inseguiti dai randagi. Sappiamo che alcuni cittadini hanno segnalato la cosa agli uffici comunali competenti ma non è accaduto nulla”.
Università Ragusa, sen. Mauro : “Assenza coordinamento politico mette a rischio il futuro”
“La gestione dell’affare Consorzio Universitario a Ragusa è l’esempio più lampante di quanto manchi al territorio un Ente in grado di coordinare le scelte e gli interventi nell’aerea provinciale”. Lo dichiara il senatore di Forza Italia Giovanni Mauro, in merito alle notizie di stampa che negli ultimi giorni hanno riguardato le sorti del Consorzio Universitario Ibleo.“Il continuo rimpallo di responsabilità tra il neo Libero Consorzio dei Comuni – spiega Mauro – retto da un commissario in attesa che a Palermo si concluda l’iter legislativo che darà competenze a questi nuovi enti, e il Comune di Ragusa, oltre a mettere in pericolo il destino del Consorzio e, a cascata, quello di lavoratori, docenti, studenti e famiglie, evidenzia come l’assenza della Provincia Regionale, con la sua opera di raccordo politico istituzionale, debba mettere nelle condizioni di avviare una nuova riflessione su tutto ciò che concerne la nascita dei Consorzi”. “Collateralmente – prosegue l’esponente ibleo di Forza Italia – è da censurare il comportamento del Commissario Elda Floreno che come amministratore provvisorio di una struttura altrettanto provvisoria, forse erroneamente consigliata da qualcuno, continua a occuparsi di temi che dovranno spettare a chi verrà dopo di lei. E’ mio parere, infatti, che il commissario avrebbe dovuto raccogliere le esigenze del territorio riferendo a tutte le forze politiche e sociali i punti cruciali della problematica per poi rappresentare al Governo Regionale l’esigenza di un intervento economico ad hoc per garantire i trasferimenti dall’ex Provincia al Cui. Non risulta che questo sia stato fatto, ma anzi, l’atteggiamento ‘oltranzista’ che la Floreno rimprovera al Comune di Ragusa è riscontrabile quasi unilateralmente in chi regge il palazzo di viale del Fante”. “Tuttavia, al di là delle critiche che possono essere rivolte direttamente al commissario per la gestione del caso Cui – conclude Mauro – questa vicenda ha evidenziato come l’assenza della politica dall’ex Provincia regionale, abbia reso più complicati i rapporti tra gli enti e continua a gettare ombre sul futuro amministrativo dei nostri territori dato che sulle competenze da attribuire ai Liberi Consorzi dei Comuni da mesi, ormai, è sceso il silenzio”.
SI AL BANDO RACCOLTA RIFIUTI A RAGUSA DAI 5 STELLE
Ciò che sta accadendo in queste ore al Comune di Ragusa, con l’occupazione dell’aula consiliare da parte dei dipendenti della Ditta Busso, sembra al gruppo consiliare 5 stelle “sintomo di una troppo diffusa – e grave – tentazione di far leva su aspettative e timori dei lavoratori”. “Le contestazioni sulla presunta illegittimità del bando – affermano i pentastellari - risultano tanto più infondate quando si concentrano sulla vicenda dei 13 dipendenti della ditta Busso che secondo i consiglieri comunali di opposizione rischierebbero il licenziamento nel passaggio al nuovo affidamento”. “E la verità dei fatti – continua il gruppo consiliare di maggioranza al Comune di Ragusa – è che l’assunzione di questi 13 lavoratori da parte della Ditta Busso è avvenuta palesemente al di fuori dei parametri previsti per l’organico da impiegare nel servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani. I nostri enti locali soffrono già abbastanza per le indiscriminate assunzioni che nel corso dei decenni sono state fatte presso enti pubblici e parapubblici, all’esclusivo servizio dei bacini elettorali di certi soggetti politici: i lavoratori, certo, non c’entrano nulla e oggi siamo chiamati a fare il possibile per tutelarli, ma continuare ad avallare questo sistema, nel totale dispregio delle norme, non è più possibile. Non se lo può permettere il nostro Comune, non se lo possono permettere i cittadini ragusani”. L’allegato C del bando – secondo cui, se sarà necessario assumere più dei 168 lavoratori previsti, la ditta dovrà dare priorità assoluta a questi 13 – “è il massimo che possiamo fare – sostengono i grillini – per tutelare questi lavoratori e le loro famiglie, agendo nella legittimità e nella trasparenza: chiunque indichi loro qualunque altra strada, qualunque altra possibilità, mente sapendo di mentire e non fa altro che speculare sulle loro aspettative e i loro timori”.
Scicli, sulla facciata del Comune uno schermo
Uno schermo sul palazzo municipale, per consentire ai clienti di una pizzeria di guardare le partite. Ma a qualche cittadino la cosa non piace: “Un fatto che non era mai successo. Visitando la sezione dedicata alla pubblicazione online degli atti all’albo pretorio del Comune di Scicli, si può apprezzare la “trasparenza” del Sindaco Susino, con la delibera n.100 del 20 giugno.dal titolo “Affidamento di spazi condivisi in aree di proprietà comunale” Ma c’era già un regolamento comunale che disciplina le modalità (anche con patrocinio gratuito se con finalità di pubblico interesse) di affidamento (meglio concessione). Con questa direttiva sembra che il Sindaco Susino abbia “fatto terno al lotto” in materia di promozione turistica e valorizzazione della via Francesco Mormina Penna”. Il piccolo impianto tecnologico risulta appeso sul Palazzo Comunale, in Via Penna, dall’inizio dei Mondiali di calcio.
CONSORZIO UNIVERSITARIO, GIOVANNI IACONO ATTACCA LA FLORENO
La difficile situazione venutasi a creare al Consorzio Universitario di Ragusa a seguito del recesso da socio dell’ex Provincia Regionale di Ragusa, ha spinto il Presidente del Consiglio Giovanni Iacono a rilasciare la seguente dichiarazione: “Il 19 maggio scorso il Consiglio Comunale di Ragusa, in seduta aperta, ha affrontato la vicenda, politicamente ed istituzionalmente irresponsabile e giuridicamente illegittima, del recesso dal Consorzio Universitario di Ragusa da parte del Commissario dell’ex Provincia Regionale di Ragusa oggi Libero Consorzio di Ragusa. Il recesso assunto unilateralmente dal Commissario scelto dal Presidente della Regione Crocetta è illegittimo – dice Giovanni Iacono – in quanto la Provincia ha sottoscritto, solidalmente al Comune, sia nel giugno 2010 che nel febbraio 2013 impegni formali e finanziari fino all’anno accademico 2026-2027. Voglio ricordare, e lo farò con nota formale al Presidente della Regione, che in occasione dell’ultima campagna elettorale delle Europee durante il suo tour a Ragusa, Crocetta ha anche annunciato che avrebbe risolto la questione del recesso. Visti i risultati ottenuti, è legittimo chiedersi: è possibile che il Presidente della Regione che ha nominato il Commissario alla provincia e al quale il commissario risponde istituzionalmente, non abbia incidenza presso il Commissario nominato ? Non credo – dichiara Giovanni iacono – che un Commissario inviato dalla Regione possa avere un comportamento difforme rispetto a quanto votato in Assemblea Regionale e diverso da altri Commissari provinciali. E’ credibile che un Commissario provinciale possa decidere di fare tutto da sola, di recedere da socio, di essere inadempiente, di chiudersi a riccio e non ascoltare nessuno? Abbiamo necessità di capire subito – dice Giovanni Iacono – chi vuole che quel che rimane dell’Università a Ragusa cessi definitivamente. E’ necessario un atto formale, immediato ed urgente, del Presidente della Regione Crocetta e dei deputati regionali nella direzione annunciata per il ripristino degli impegni assunti dal socio provincia; viceversa, apparirà fin troppo chiaramente chi vuole che a Ragusa l’Università scompaia per sempre”.
VIABILITA’ A MODICA
Una delegazione del Pd e di cittadini ha avuto un incontro con l’amministrazione per discutere delle difficoltà alla circolazione urbana che derivano dai provvedimenti adottati a causa dei lavori di manutenzione del ponte Guerrieri.La delegazione ha chiesto la riapertura del doppio senso di circolazione sul corso Umberto o, come alternativa qualora la prima ipotesi non appaia praticabile, l’inversione del senso unico di marcia in via Vittorio Veneto.
Megafono chiede a Ragusa il ritiro del bando del servizio di igiene ambientale
“Chiediamo al sindaco di considerare seriamente, visto anche l’andamento della conferenza dei capigruppo, la possibilità di ritirare l’iniquo bando che penalizzerebbe 13 lavoratori e che, in ogni caso, non soddisfa i desiderata delle maestranze iscritte alle varie sigle sindacali e anche di quelle non iscritte”. E’ quanto afferma il consigliere comunale del movimento “Il Megafono”, Mario Chiavola, a proposito del bando sul servizio di igiene ambientale di prossima pubblicazione.
All’Emaia di Vittoria grottesca censura
La Direzione dell’Emaia ha negato a Sinistra Ecologia Libertà l’autorizzazione a tenere un banchetto negli spazi dell’Emaia per la raccolta di firme dei cittadini vittoriesi contro il pagamento di 1 euro per il parcheggio “A”. Le motivazioni fanno rabbrividire, oltre che offendere il senso comune: “La richiesta non può essere autorizzata perché vengono professate con accanimento idee di parte, nonché una ragione fittizia con cui si cerca di nascondere quella vera”. “Ogni commento – dichiara il circolo Sel di Vittoria – è superfluo: arroganza insulsa del potere, sberleffo di uno dei diritti fondamentali della Costituzione, paura di una semplice manifestazione visibile delle proprie idee, rabbia per la situazione economica disastrosa dell’Emaia, nonostante le ostentate dichiarazioni di successo delle varie manifestazioni realizzate. Si tratta di una censura del libero pensiero di Sel che non accetta il sistema fortemente politico-clientelare su cui si regge l’Emaia. Il pagamento del parcheggio è un sistema finalizzato a far cassa, altro che per gestire servizi a vantaggio del mercatino”.
Nello Dipasquale pronto al salto nel Pd
E anche Crocetta fece la fine degli altri uomini di Nello Dipasquale, abbandonato. Da ieri il Megafono non esiste più, non c’è il gruppo e non ci sono deputati; la lista del presidente della Regione s’è squagliata assumendo un nuovo nome “Territorio e Socialisti” che consentirà ai 5 onorevoli, incluso l’ex sindaco di Ragusa , di avviarsi a passo felpato nel partito democratico di Matteo Renzi. Da mesi, ossia da quando nel Pd ha trionfato il Fiorentino, Dipasquale si sente ancor più motivato al trapasso definitivo, ma ha atteso insieme agli altri – tutti, al par suo, degnissimi trasformisti provenienti da ogni dove – di capire gli eventi, poi precipitati. Crocetta infatti ha ricevuto l’ordine dalla nuova segreteria Pd di darsi una mossa ed eliminare l’ambiguità della sua appartenenza ossia la lista Megafono poichè il giochetto della doppia identità non regge più in tempi di solido regime. Il presidente della Regione sia per il diktat romano, sia per l’evidente paralisi dell’isola – ormai in stato di default chissà sino a che punto nascondibile – è di fatto isolato. Gli alleati hanno accerchiato Crocetta facendogli intendere che o si prendono in mano la Regione o il presidente, da solo, si incarta. E così quelli del Megafono da buoni Bruto hanno dato le prime cinque pugnalate tagliando la corda. C’è stato un forte attrito tra Dipasquale e Crocetta quando, qualche giorno addietro, in assemblea, il deputato ragusano accelerando il distacco ha detto chiaramente che forse occorreva, vista la situazione, salvare la pelle e passare al vincitore consegnandosi al Pd, e Crocetta però l’ha presa malissimo. Cose che capitano, anzi che si ripetono, signor Presidente! Lo chieda a Leontini, il trattamento subito dal suo figliol prodigo! La posizione di Nello Dipasquale, al netto della coerenza e della condotta morale, tutte qualità trascurabili e comunque attinenti alla moda dello “stai sereno” è al momento l’unica possibilità praticabile e garantisce se Crocetta affossa o se Crocetta cambia squadra di trovarsi non più in aria, ma in un gran partito. Che la situazione a Palermo sia al capolinea lo certifica il silenzio di Lumia – testimonial di Crocetta – che aveva fatto dell’insulso Megafono una bandiera e che ora si accontenta di rimanere al Senato a far numero. Insomma all’Ars i deputati sopravvivono – e bene, visto che con un singolo stipendio si garantirebbe la campata a 8 persone – e Nello Dipasquale politicamente è sfiorito; lo si è visto dal risultato della sua candidata Stancheris, e dalla opacità assoluta – in linea peraltro con le prestazioni degli altri 89 – del suo soggiorno a Sala d’Ercole, e comunque un futuro trasloco nel Pd non gli restituirebbe neppure un punto di brillantezza.
NO ALL’ABOLIZIONE DEL TAR CATANIA
Venerdì 13 giugno il Governo ha approvato un disegno di legge di riforma della Pubblica amministrazione che dispone a decorrere dal 1° ottobre 2014 la soppressione delle sezioni staccate di tribunale amministrativo regionale. Resta ferma la sezione autonoma per la Provincia di Bolzano. In definitiva, il Governo intende sopprimere otto Tribunali Amministrativi – Catania, Lecce, Salerno, Brescia, Reggio Calabria, Latina, Pescara, Parma. L’Associazione avvocati amministrativisti per la Sicilia Orientale ha immediatamente convocato un’adunanza, che si è tenuta martedì 17 presso la sede del Tar Catania, a cui hanno partecipato numerosi esponenti della Società civile, i Giudici ed il personale amministrativo del TAR Catania, gli avvocati amministrativisti, le autorità politiche locali. L’intento è quello di modificare il decreto prima che venga pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Secondo gli avvocati amministrativisti ” il Governo non ha ancora chiarito quali siano gli obiettivi della norma sulla soppressione. Non è comprensibile nessuna riforma di un sistema giudiziario che passi esclusivamente attraverso la riduzione del numero di tribunali, se non si accompagna ad altre misure di razionalizzazione e snellimento. Ciò che temiamo, in verità, è che, dietro questa riforma, in questo senso meditata e per nulla frettolosa, ci sia l’esigenza Governativa di un maggiore controllo politico dell’operato dei Tribunali Amministrativi. La cattiva reputazione della Giustizia Amministrativa è solo uno “specchio per le allodole”; la giustizia amministrativa garantisce tutt’oggi un sistema di tutela assai efficiente, soprattutto nella materia degli appalti pubblici, dove la corruzione spesso si “nasconde” alle indagini penali, ma viene fuori nei processi amministrativi. I Tar distaccati – scrivono gli avvocati amministrativisti – , invece, insistono su grossi centri urbani, crocevia di rapporti sociali ed economici, la cui soppressione minerebbe l’esigenza, affermata dalla Corte Costituzionale, della “permanenza di un presidio giudiziario in luoghi che hanno assunto nel tempo una maggiore centralità nella vita del territorio. La riforma non garantisce alcuna economia di spesa in ambito nazionale. I Tar soppressi dalla norma in questione sono solo otto: va da sé che tale operazione nulla possa avere a che fare con i dettami della spending review. Al contrario, l’accesso ad un giudice amministrativo più lontano può determinare solo un progressivo aumento dei costi a carico degli utenti della giustizia: si pensi in particolare agli enti locali per la loro difesa in giudizio”. Riguardo alla soppressione della sezione Tar di Catania gli avvocati amministrativisti sottolineano la pericolosità di simile trasferimento, in termini organizzativi ed economici; impossibile che l’attuale sede del TAR Palermo possa ospitare le quattro sezioni interne di Catania più l’archivio, di circa 700 metri quadri. Anche la situazione geografica ed infrastrutturale delle Regioni del Mezzogiorno non è compatibile con la soppressione dei TAR distaccati. La Sicilia e la Puglia sono tra le Regioni più grandi d’Italia, con notevolissime distanze tra il capoluogo e le altre città e a ciò si aggiunge anche la carenza di infrastrutture: in particolare, autostrade e ferrovie”. Il sindaco di Catania discuterà la questione a Roma con il ministro Graziano Del Rio.
NO MUOS: SICILIA SVENDUTA E TRADITA
Il sistema di comunicazione satellitare, al suo primo passaggio in un’aula del parlamento, riceve il benestare dal governo e dalla maggioranza. Scrive il comitato regionale No Muos: “Il Partito Democratico ha presentato e fatto approvare una mozione in palese contrasto con le richieste portate in aula dai comitati No Muos attraverso la mozione presentata da Sel e M5S. La mozione approvata non solo non ferma i lavori del mostro, ma si limita a prevedere compensazioni pecuniarie in caso di “danni accertati alla popolazione” e monitoraggi. Prima ci ammazzano e poi ci risarciscono. Non sono state tenute in alcun conto le richieste dei comitati No Muos riguardanti la salute umana, attraverso l’applicazione del principio di precauzione, l’impatto ambientale e l’utilizzo del sistema satellitare per scopi bellici da parte degli Stati Uniti. Un asservimento totale alla politica bellica degli Usa, una visione miope di fronte a quanto sta accadendo nel mondo e che relega la Sicilia e l’Italia all’eterna schiava del padrone americano. La mozione inoltre esclude i comitati No Muos da ogni luogo di dibattito, delegittimando chi da anni si batte contro l’installazione delle parabole e delegando a rappresentare la popolazione gli stessi enti locali che l’hanno svenduta e tradita”. Il 9 Agosto si terrà una manifestazione a Niscemi.