Questa la decisione assunta dal consiglio comunale nell’ultima seduta del massimo consesso cittadino. Compatta la maggioranza che ha votato favorevolmente l’abbassamento del 30% della Tares rispetto a quanto era stato già preventivato nel novembre scorso. “Ciò è stato possibile grazie ad una bonifica della banca dati con l’accertamento di tutti i metri quadrati degli immobili. – si legge in una nota del Comune di Santa Croce Camerina – Il tutto ha permesso di recuperare ben oltre 900 mila euro. Una buona notizia per gli utenti che potranno fra l’altro pagare la Tares in due rate, una con scadenza 28 febbraio e l’altra con scadenza 31 marzo. Il Comune di Santa Croce è uno dei pochi in Sicilia che, con la riduzione della Tares, sta permettendo di venire incontro alle difficoltà economiche dei suoi cittadini”.
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Scicli, nominato assessore
E’ l’ingegnere Pino Savarino il quarto assessore della giunta Susino: sarà vice sindaco.
DESTINAZIONE ITALIA
Nino Minardo, deputato alla Camera per il Nuovo Centro Destra, ha presentato una serie di emendamenti al decreto Destinazione Italia” finalizzati al soddisfacimento del fabbisogno infrastrutturale su scala provinciale e intercomunale. Gli emendamenti presentati riguardano: la strada di collegamento per l’aeroporto di Comiso, strada statale 115 tratto Comiso-Vittoria e la strada statale 514 Ragusa-Catania. Altro emendamento sull’ammodernamento della strada provinciale n. 46 da Ispica a Pozzallo ai fini del collegamento stradale tra l’autostrada ed il porto di Pozzallo. E infine la realizzazione della variante della statale 115 nel tratto compreso fra il Km 294, svincolo Vittoria Ovest e la strada provinciale 20 Comiso Sud.
UNITI IN UN PATTO I 38 COMUNI UNESCO
Nel corso di un vertice svoltosi a Catania a cui ha preso parte il Sindaco di Ragusa Federico Piccitto, si è costituito ufficialmente il nuovo coordinamento di 38 comuni siciliani che vantano siti Unesco nel proprio territorio. L’organismo, denominato Cunes (Comuni Unesco Sicilia), coinvolge un’ampia fascia di enti locali siciliani, compresi alcuni comuni del versante occidentale dell’Isola, ormai prossimi ad ottenere l’ambito riconoscimento. “Tra le finalità principali del nuovo coordinamento – dichiara il primo cittadino di Ragusa – rientra in particolare la valorizzazione del patrimonio culturale, artistico ed ambientale dei territori coinvolti, da realizzare attraverso azioni di promozione condivise. Tale strumento permetterà un accesso più agevole ai fondi strutturali europei residui a valere sulla programmazione 2007-2013, nonchè, in prospettiva, un coordinamento organico degli interventi a valere sui fondi 2014-2020. L’organismo appena costituito, consentirà inoltre lo sfruttamento dei benefici specifici derivanti dalle normative legate agli interventi economici di promozione dei comuni in cui insistono siti Unesco”. Un’altra interessante possibilità, in vista di Expo 2015, riguarda la possibilità di ottenere un importante spazio nel padiglione Italia allestito in occasione dell’evento internazionale. La riunione, promossa dal sindaco di Catania Enzo Bianco, ha registrato la presenza, fra gli altri, del sindaco di Agrigento Marco Zambuto e dei rappresentanti dei comuni del versante aretuseo ed occidentale dell’isola, insieme al presidente di Unesco Italia, Giovanni Puglisi, e del rappresentante del Ministero dei Beni Culturali, Gianni Bonazzi.
RAGUSA, NUOVI COLOMBARI NEI TRE CIMITERI
Il Vicesindaco con delega ai servizi cimiteriali, Massimo Iannucci, interviene in merito ai progetti di realizzazione dei colombari nei tre cimiteri cittadini, e di ampliamento del cimitero di Ragusa Ibla illustrato durante un recente confronto alla presenza dei vertici territoriali della Cna. “Il lavoro silenzioso svolto durante gli ultimi mesi ci consente oggi di essere pronti a fornire ad una larga fetta di cittadini quelle risposte che da troppo tempo giacciono inevase. Fin dal proprio insediamento, l’Amministrazione Comunale – spiega il vicesindaco di Ragusa, Massimo Iannucci – ha infatti affrontato la questione legata alla realizzazione dei colombari dei cimiteri cittadini. Una vicenda che da tempo sembrava essersi arenata, senza soddisfare le pressanti esigenze manifestate dai cittadini. Abbiamo sbloccato la situazione, affidando ad altre professionalità interne all’ente, la soluzione di problemi progettuali riscontrati rispetto al precedente iter e che ne avevano determinato il persistente blocco. Entro pochi mesi provvederemo quindi ad appaltare le opere previste nelle tre strutture e di consegnarle entro settembre, così come procederemo – dichiara il vicesindaco di Ragusa – all’ampliamento del cimitero di Ibla. Un processo che genererà inoltre una importante ricaduta economica per il nostro territorio. Insieme alla realizzazione delle strutture cimiteriali, secondo le richieste presentate dai cittadini, abbiamo previsto, nel cimitero di Ragusa Ibla, un tempio crematorio. Un progetto che sarà inserito nel piano triennale delle opere pubbliche per l’anno in corso e che rappresenterà probabilmente l’unica struttura di questo tipo funzionante nel territorio siciliano”.
RAGUSA: SERVIZIO DI VOLONTARIATO COMUNALE
La Giunta Municipale ha approvato un nuovo regolamento per il servizio di volontariato comunale, utile alla creazione di un gruppo di volontari denominato “MiImpegnoARagusa”. “Il cuore e la generosità che caratterizzano storicamente i cittadini ragusani – dichiara il Sindaco Federico Piccitto – potranno confluire, finalmente, in un unico contenitore attivo; quanti lo vorranno potranno infatti offrire una parte del proprio tempo a scopi sociali per attuare quegli interventi ritenuti più urgenti al servizio della collettività”. Entro il 31 marzo prossimo è prevista la formazione dell’albo dei volontari comunali aperto all’adesione di tutti i cittadini tra i 18 ed i 75 anni. Entro tale data l’Amministrazione Comunale provvederà inoltre, secondo quanto previsto, alla pubblicazione dell’elenco dei settori di attività nei quali si prevede la necessità di utilizzo dei volontari. L’assicurazione, nonché eventuali rimborsi spese per documentazione, durata e modalità specifiche del servizio, saranno a carico della Amministrazione. Il regolamento disciplina, in sintesi, la partecipazione in forma volontaria di cittadini, gruppi spontanei, associazioni regolarmente e formalmente costituite ed imprese, fermo restando la possibilità di intraprendere l’attività di volontariato anche al di fuori di tale iniziativa. “Obiettivo principale sancito nel documento approvato – afferma il primo cittadino di Ragusa- è l’integrazione e la qualificazione quindi dei servizi resi ai cittadini, senza sostituire le strutture ed i servizi di competenza del Comune, né le mansioni proprie svolte dal personale municipale”.
Santa Croce, slitta la Tares
Tirano un sospiro di sollievo i cittadini di Santa Croce. Con una riduzione della Tares, in bolletta, pari al 35 per cento rispetto a quanto preventivato. L’aggiornamento della banca dati, con gli immobili e le utenze fantasme, ha portato al recupero di oltre 900 mila euro. Il pagamento del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi indivisibili slitta di un mese. Con la possibilità di pagare in due tranche. Il consiglio comunale, nella seduta di venerdì sera, ha preso atto della variazione della tariffazione. “L’unico comune della provincia e uno dei pochi in Sicilia che ha voluto abbassare in maniera drastica la tariffa sui servizi indivisibili – assicura l’assessore al bilancio, Giansalvo Allù – L’aggiornamento della banca dati ci ha consentito di raggiungere un doppio risultato. La riduzione delle tariffe in maniera considerevole e il recupero di alcune utenze. Abbiamo voluto rideterminare le tariffe per dare un segnale importante ai nostri concittadini che vivono in difficoltà economiche”. La Tares, prima di tutto, dovrà finanziare integralmente il costo di raccolta e smaltimento rifiuti, garantendo una copertura piena che spesso non era ancora stata raggiunta nei Comuni in cui fino a ieri si pagava la Tarsu. Oltre a questo, con la Tares, si dovranno pagare anche i servizi indivisibili, cioè quelli che il Comune eroga a tutti (per esempio l’illuminazione delle strade o la sicurezza) senza che ci sia una domanda individuale (come invece avviene per l’asilo nido o il trasporto scolastico). Morale della favola: la Tares finanzierà un ventaglio di attività maggiori rispetto alla Tia o alla Tarsu, e quindi costerà di più. In aula, venerdì sera, non sono mancate le polemiche. “Ho contestato l’operato del presidente del consiglio – spiega il consigliere Rosario Pluchino – che non ha voluto convocare una conferenza di servizio consultando i gruppi consiliari”.
Finanziaria Ars M5S: “Governo incapace di legiferare, si torni subito al voto”
“La sonora bocciatura del Commissario dello Stato, che ha praticamente stroncato la Finanziaria, è la certificazione della totale incapacità di questo governo di legiferare. Preso atto di ciò e del fatto che il Pd ha voltato le spalle all’esecutivo, si dica chiaramente ai siciliani che è ora di tornare subito al voto”. E’ durissimo il commento del gruppo parlamentare all’Ars del Movimento Cinque Stelle alle decisioni di Aronica, peraltro, per nulla inattese dai deputati. “In diverse occasioni – affermano i parlamentari – abbiamo definito la manovra completamente inadeguata sotto tutti i punti di vista. L’unica cosa che ci consola e di cui andiamo fieri è che parecchie delle norme proposte da noi non sono state impugnate. E c’è di più, se fossero passati alcuni nostri sub emendamenti il disastro poteva essere contenuto. Ci riferiamo ad alcune norme sui forestali, per le quali avevamo presentati sub-emendamenti che sono stati bocciati in aula”. Tra le tantissime note negative una nettamente positiva per i deputati Cinquestelle è quella della bocciatura della norma salva-petrolieri, che abbassava le royalties sulle estrazioni di idrocarburi, per le quali i deputati del Movimento si erano battuti a partire dalla scorsa Finanziaria.
SUD EST SICILIA, I SINDACI INCONTRANO A ROMA IL MINISTRO TRIGILIA
Catania, Siracusa, Ragusa insieme per il progetto della macro-area del Sud-Est. “Grazie alla preziosa collaborazione del mondo imprenditoriale, sociale e lavorativo ibleo possiamo ora gettare basi concrete per immaginare un nuovo modello di sviluppo condiviso”. Sono queste le parole del Sindaco, Federico Piccitto, a Roma per prendere parte all’importante vertice con il Ministro della coesione territoriale Carlo Trigilia, alla presenza dei sindaci di Catania, Enzo Bianco e Siracusa, Giancarlo Garozzo, insieme ai rappresentanti delle Camere di Commercio dei tre territori coinvolti. “Il ministro Trigilia durante l’incontro – dichiara il primo cittadino – ha parlato dell’importanza del progetto, che si svilupperà nel corso del semestre di presidenza europea del governo italiano, denominato “Cultura in movimento”, per la valorizzazione del patrimonio culturale e naturalistico nel Val di Noto. I fondi per lo sviluppo e la coesione, messi a disposizione del Ministero, permetteranno così l’avvio di piani culturali ed ambientali tra i comuni delle tre province coinvolte, soprattutto attraverso il potenziamento degli itinerari legati al Barocco. Opportunità estese – spiega Federico Piccitto – anche all’innovazione nel settore agroalimentare, specie in vista di Expo 2015, evento che riguarderà da vicino tutto il Sud-est siciliano. Nell’ambito del progetto “Expo nelle regioni”, infatti, è prevista la selezione di quei comuni in grado di aggregare le singole offerte culturali della medesima area, con l’obiettivo di far conoscere ai visitatori del grande evento internazionale, anche altre realtà del territorio nazionale. Un progetto, – spiega Federico Piccitto – strettamente legato quindi all’azione comune tra le tre province, nell’ottica della rapida realizzazione dei piani strategici di area vasta”. Tale percorso era stato già attivato nei mesi scorsi dall’ex-commissario della Camera di Commercio di Ragusa, Iano Gurrieri. Il progetto, ora, grazie al forte impegno del sindaco di Catania, Enzo Bianco, sta ricevendo un’importante accelerazione. Entro la prima decade di febbraio, è prevista la stipula di un protocollo d’intesa a Catania tra i tre sindaci, unitamente alla presentazione ufficiale dei piani strategici di area vasta, elemento centrale anche nell’ottica della programmazione per i fondi europei 2014-2020. “Durante il confronto con il Ministro Trigilia – dichiara il Sindaco Piccitto – è stata inoltre affrontata la necessità di un programma di interventi di lungo periodo che, oltre alla valorizzazione del patrimonio culturale della Val di Noto, si concentrino sullo sviluppo dei collegamenti viari tra i tre territori, specie attraverso il potenziamento della linea ferroviaria. Un aspetto, quest’ultimo, ribadito nel corso del mio intervento, – dice Federico Piccitto – specie per quanto riguarda lo sviluppo dei collegamenti tra l’area urbana e quella rurale del comune capoluogo, da realizzare attraverso il progetto della metropolitana di superficie”.
ABOLIZIONE DEL REATO DI CLANDESTINITA’
L’azione del gruppo del Partito Democratico, al Senato, è stata decisiva per l’abolizione del reato di clandestinità. “Abbiamo cancellato – dice la senatrice Venera Padua che ha partecipato alla votazione – una misura contraria al senso di umanità. E’ un fatto di giustizia che non cancella né il divieto dell’immigrazione clandestina, trasformato in illecito amministrativo sanzionato con l’espulsione, né la rilevanza penale della reiterazione della violazione del divieto di immigrazione clandestina e della violazione dei provvedimenti amministrativi del prefetto e del questore”. La senatrice Padua precisa che, al contrario, “con questa disposizione l’espulsione si rende più effettiva e rapida perché la decisione è rimessa alla Pubblica amministrazione e non al giudice, i cui tempi di risposta sono più lenti. Abbiamo voluto puntare su una riforma che potesse contare soprattutto su determinati obiettivi legati alla razionalizzazione e alla effettività. Non possiamo fare a meno di ricordare, inoltre, – dice la senatrice Venera Padua – le parole di Papa Francesco che hanno spinto il Governo, e il Parlamento ha dato attuazione, a cancellare una misura contraria al senso di umanità e alla Costituzione. Abbiamo avuto, altresì, l’opportunità di compiere un’operazione di verità: la retorica della lotta all’immigrazione legata all’introduzione del reato non per combattere l’immigrazione clandestina, ma per far credere che il problema è stato assunto. L’immigrazione clandestina – dice la Padua – da oggi non sarà più facile, gli immigrati abusivi non avranno vita più facile, ma maggiore rispetto della dignità senza sconti. Lo diciamo a ragion veduta in considerazione del fatto che l’abrogazione è inserita in una legge che introduce misure molto significative sul piano giudiziario”.
Scicli: nominata la nuova giunta
Il sindaco di Scicli Franco Susino ha nominato la nuova giunta comunale. Tre gli assessori designati, in attesa di conferimento delle deleghe. Il primo cittadino si è riservato la nomina di un quarto assessore. I tre delegati sono il dottor Gianni Trovato, funzionario del Ministero dell’Interno, sciclitano, da anni residente a Roma per ragioni di lavoro. Il professor Giampaolo Schillaci, docente alla facoltà di agraria di Catania e l’uscente Lina Basilico. Intanto, si è insediato il commissario ad acta inviato dalla Regione per l’approvazione del bilancio 2013, all’ordine del giorno del consiglio comunale del 28 gennaio. Si tratta del dottore Antonio Garofalo.
Impugnativa Commissario dello Stato Giorgio Assenza plaude alla bocciatura su diminuzioni royalties
La legge finanziaria della Regione Siciliana è stata impugnata dal Commissario dello Stato per più di 30 articoli. “Nel fiume di norme impugnate dal Commissario dello Stato – dice il deputato del Pdl Giorgio Assenza – saluto con viva soddisfazione la bocciatura dell’indegna norma che riduceva le royalties alle compagnie petrolifere. Il mio plauso – dichiara Giorgio Assenza vuole essere quello di tutti i siciliani che, insieme con il proprio territorio, non avrebbero in nessun caso goduto di una degna contropartita: era un semplice regalo che la sedicente rivoluzione di Crocetta voleva fare alle multinazionali, in barba agli interessi economici e ambientali dell’Isola”.
Ragusa, in attesa del registro unioni civili
La tecnica degli interventi fiume e degli emendamenti ha sortito l’effetto sperato. Almeno per chi lunedì sera non voleva discutere dei registri delle unioni civili. Il consiglio comunale, quindi, trascina ancora la discussione su un punto che la giunta aveva trasmesso poco meno di quattro mesi fa. Lunedì sera discussione infinita su alcuni ordini del giorno sul bilancio di previsione, tra questi uno di maggioranza, votato anche dall’opposizione, per misure di microcredito per i cittadini che ne avessero bisogno. Si è anche discusso di un ordine del giorno su lavori già iniziati, ma da perfezionare al campo di Marina. Asse Pd – Pdl, con Giorgio Massari e Maurizio Tumino che hanno presentato ben dodici emendamenti al regolamento relativo all’archivio storico comunale. Uno pure per chiarire che in casi di necessità la struttura può rimanere chiusa. Anche il presidente Gianni Iacono è rimasto alquanto perplesso su questo punto. Poco prima delle 23, dopo oltre cinque ore di dibattiti infiniti, è stato Mario Chiavola a dare l’assist a chi voleva rinviare la trattazione sulle unioni civili. E’ tardi, ci vuole tempo per approfondire il tema. In estrema sintesi il suo ragionamento, con palla colta al balzo da Giorgio Massari. Se ne parlerà il 28. Ma questa volta sarà il primo punto all’ordine del giorno.
Sinistra Ecologia Libertà negli organismi regionali
Importanti riconoscimenti e gratificazioni per la federazione provinciale di Sinistra Ecologia Libertà di Ragusa. Il congresso regionale che si è svolto a Palermo sabato 18 ha eletto ben 5 componenti iblei all’interno dell’assemblea regionale ed 1 componente nel comitato di garanzia regionale. Per quanto riguarda l’assemblea regionale, che coadiuverà il neo segretario Massimo Fundarò, a rappresentare le istanze e i bisogni dei cittadini ragusani saranno la coordinatrice provinciale Resi Iurato, Salvatore Garofalo, Maria Grazia Mezzasalma, Gianluca Floridia e Concetta Giurdanella. Del comitato di garanzia farà parte Filippo Dicara (recentemente eletto segretario cittadino di Sel Comiso). Per le Europee Sel ha già deciso: a sinistra con “Syriza” e Alexis Tsipras alla guida della Commissione parlamentare europea.
IL DRAMMA FARSESCO DEL CONCORDIA E LA SAGGEZZA DEI GRILLINI
Vi ricordate il divertentissimo romanzo di Camilleri “Il birraio di Preston” con tutto il paese mobilitato per l’inaugurazione del teatro, e la prima che finisce con cariche di cavalleria, svenimento della soprano, incendio dell’immobile e pure due amanti avvolti dalle fiamme? Ritrae una piccola comunità isolata, scatenata e divisa nel giudizio e nell’attesa di un evento, un’opera lirica, ostinatamente chiusa dentro un conflitto partigiano che finisce in fumo. A Ragusa per il Concordia i profondi conoscitori di storia patria hanno invaso il campo, contagiato le masse al grido “teatro-teatro”, issato barricate d’onore e di memoria contro i grillini poco convinti della validità dell’investimento. Persino il partito democratico ha deciso di buttarsi, seppur timidamente, da quella parte proConcordia non per autentico convincimento (solo le guerre interne lo animano) ma per rigustare la gioia del respiro seppur da sotto le ampie gonne della signora Rosanna Bocchieri, musa della tragedia e promotrice della cordata di intellettuali che chiedono al sindaco, con una petizione popolare, di rifare tale e quale il teatro com’era. Ci troviamo di fronte ad una triplice negazione della realtà. Del Concordia non esiste più niente e l’unica forma d’arte che i luoghi ci restituiscono sono gli ansimi dei nostri vivacissimi vecchietti, ora defunti, che si godevano il cinema porno del Marino. I teatri contemporanei dove si fa la musica e la prosa (basti pensare all’auditorium di Roma che tutti conosciamo) sono strutture non solo tecnologicamente avanzatissime, con acustiche mirabili, ma grandi spazi. Terza realtà negata i ragionevolissimi dubbi dell’amministrazione Piccitto secondo cui spendere milioni di euro per un contenitore che non accoglierebbe né le grandi compagnie né orchestra alcuna è questione da affrontare con cautela. Ci ritroviamo un rudere con una bella facciata e l’interno da demolire per poi costruire uno spazio costosissimo e sacrificato per altezza, per profondità, per sicurezza, dove una compagnia come si deve non potrebbe esibirsi. E’ vero che una città è tale se ha un teatro, epperò non tutte le città vantano un Regio, un Carignano, un Petruzzelli, una Fenice, una Scala, un San Carlo, e la Ragusa dell’ottocento non era Torino, né Bari, né Venezia, né Milano, né Napoli. Lo sviluppo urbanistico e socio economico di Ragusa ha in verità concepito un teatro, anzi due: il 2000 e La Licata; questi sono i teatri da aprire. L’acquisto del Concordia è stato solo un azzardo dell’ex sindaco Dipasquale che nell’atmosfera megalomane della Ragusa grande di nuovo non ha esitato a sborsare un milione e mezzo di euro al proprietario del Marino, Carlo Grana, che poi con una rivisitazione del prezzo ne ha ottenuti molti di più. La tesi “Ormai l’abbiamo spesi” sembra fare il paio con la distrazione ed il disinteresse, al limite della tolleranza, per i vizi e le abitudini spendaccione delle amministrazioni centrali e locali. Forse non è un caso che i partiti e le personalità di spicco che si stanno dando un gran da fare in questa battaglia pro Concordia non sentano l’esigenza e la voglia di commentare gli accadimenti della Regione dove i nostri deputati, tutti, usavano il danaro a piacimento per cene, coppe d’argento, borse, e cristallerie. “Ormai i soldi si sono spesi!”- è questa una ragione per spenderne altri dissennatamente? La domanda è una sola: perché la cultura ufficiale del piccolo paese, e persino i partiti, non hanno la sensibilità civica e morale che invece l’amministrazione Piccitto sta dimostrando nel porsi degli interrogativi sull’efficacia e sull’efficienza di un progetto? Il sindaco e l’assessore all’urbanistica incredibilmente stanno trovando enormi resistenze nel fare capire le loro perplessità, e ad ogni loro saggia parola sull’argomento viene risposto con appassionato cinismo: “Ci sono i soldi, spendiamioli!”. Dovremmo essere contenti di questi giovani che ci governano e che intendono riportare la misura negli affari pubblici ed invece non vogliamo neanche sentirli e ci trinceriamo, con supponenza e alterigia, nel passato glorioso del nostro teatro – tanto paga Pantalone. I grillini ce l’hanno le idee chiare: salvare la facciata dell’immobile di via Ecce Homo, mantenerla si vedrà come e incastonarla in un progetto diverso e con una funzione più appropriata e moderna, il tutto con una cifra minore. La sfida vera non è la gara per spendere i finanziamenti, bensì riuscire a concludere una intesa con Grana per ottenere la fruizione continuata dei suoi due teatri; questo sì che per quantità ridarebbe vita a Ragusa superiore! Lì deve orientarsi l’amministrazione comunale, confrontarsi con l’esistente e modificarlo a favore del bene comune. L’euforia degli anni 80, 90 e del primo decennio 2000 ci ha indebolito nella lunga durata. Se i soldi ci sono spendiamoli bene; di farse, Ragusa, ne ha avute sin troppe, e il dramma è stato accettare uno spettacolo indecente senza battere ciglio.
Forconi contro Crocetta
Dimissioni immediate del governo regionale. “La classe politica ha disatteso gli impegni con gli elettori. Non ultimo gli scandali alla regione, con spese ingiustificate, che hanno screditato il parlamento regionale. Una presa d’atto di una situazione, oramai, senza vie d’uscita. Il movimento dei forconi, con l’ala oltranzista che fa capo a Martino Morsello, lancia la disobbedienza civile”. Così Mario Coco, forcone ibleo, che aggiunge: “E’ una crociata pacifica contro la “casta” rea di aver creato un sistema di potere che ha ignorato le richieste d’aiuto del mondo produttivo. Le imprese chiudono – spiega il leader ragusano del movimento, Mario Coco – Le famiglie sono in grosse difficoltà e i politici di turno sperperano il denaro pubblico in spese folli. Se a questo aggiungiamo la totale inefficienza di politiche attive del lavoro, di sgravi fiscali sulle aziende che producono, siamo di fronte ad uno scenario drammatico”. Il movimento dei forconi parla dello abbattimento delle accise sui carburanti che incidono, e di molto, sulle aziende. “Un euro al litro sono le tasse sui carburanti – aggiunge Coco -una enormità che non è giustificata in alcun modo dalla situazione economica in confronto con i prezzi sui carburanti nei paesi dell’unione europea”. Tra le richieste che il movimento avanza alla classe politica siciliana, l’approvazione del progetto di legge di iniziativa popolare per l’istituzione della moneta siciliana, il “Grano”, e il blocco di tutte le procedure esecutive per impedire la messa all’asta dei beni sequestrati per fallimento. “La classe politica non è più rappresentativa – tuona il leader ragusano dei Forconi Mario Coco – hanno fallito nel loro obiettivo e le dimissioni immediate sono l’unica vera alternativa. Tanti imprenditori si sono tolti la vita per la crisi e la vendita all’asta dei loro beni”. Martino Morsello, leader dell’ala oltranzista del movimento, va avanti: “A causa della crisi che stritola la Sicilia, noi agricoltori e artigiani chiediamo ai politici di applicare la legge 25 art.32 del 2011 per il blocco delle procedure esecutive, che il governo regionale non ha mai messo in campo, e il disegno di legge sulla moneta siciliana”.
DI RANDAGISMO SI MUORE
Sinistra, ecologia, e libertà aderisce all’iniziativa delle associazioni animaliste della provincia di Ragusa che si terrà martedì 21 davanti al Comune di Ragusa dalle 16 alle 18, in Piazza Poste. “E’ incredibile, – scrive Sel – come la morte del piccolo Giuseppe Brafa a Sampieri il 15 marzo 2009, che ha dato vita al Progetto Pilota, venga dimenticata da quelle Istituzioni chiamate, alcune, a risolvere il problema del randagismo, altre a controllare. Troppo spesso nei tagli che i bilanci dei Comuni presentano, gli stanziamenti per la lotta al randagismo già esigui, se esistono, diminuiscono, con le conseguenze che hanno portato la nostra provincia – scrive Sel – sulle prime pagine dei giornali nazionali per l’incapacità di gestire il fenomeno. Un fenomeno antico, ma che le amministrazioni del Nord Italia hanno gestito in maniera lungimirante. La pratica virtuosa della sterilizzazione, la presenza di rifugi per l’accoglienza dei cani in attesa di adozione, e un tasso di civiltà che non conosce la pratica dell’abbandono ha portato quelle realtà – scrive Sel – all’azzeramento del randagismo. Nella nostra provincia si sono mossi i primi passi, si sterilizzano i randagi, si è aperto il rifugio sanitario di Ragusa che sta vivendo giorni difficili. Ma, a fronte di questo, rimangono ancora chiusi per lentezze burocratiche, i rifugi sanitari di Vittoria e Modica, condannando i comuni di due dei tre distretti della provincia a vivere quotidianamente l’incubo di “ospitare” i cani e i gatti abbandonati, le cucciolate, e soprattutto quegli animali vittime di incidenti stradali. Troppo spesso il peso di questa problematica – scrive Sel – è sulle spalle dei volontari che si sostituiscono a tutti quegli attori chiamati dalle legge a contrastare il randagismo. Uffici per la tutela degli animali che spesso non esistono o che contano su un solo impiegato, corpo di Polizia Municipale che a volte solo sotto minaccia di denuncia si attiva per effettuare i sopralluoghi, funzionari che per rimborsare le spese anticipate, quando vengono rimborsate, si fanno scudo della trasparenza che l’amministrare la cosa pubblica richiede, e solo dopo estenuanti rendicontazioni, rimborsano parte di ciò che è stato speso! Non si capisce che di randagismo si muore! Non si capisce – dice Sel – che va affrontato come emergenza!”.
Santa Croce, il circolo Meridiana contro il sindaco Iurato
Un affondo politico all’indomani delle dimissioni dell’assessore Rosalba Varacadipane con l’esplicita richiesta di dimissioni rivolte al sindaco Franca Iurato, giunge dal circolo cittadino di Meridiana con parole durissime verso l’intero operato di questi anni. “Dal maggio 2012 ad oggi abbiamo assistito ad un’instabilità politica forse senza precedenti nella storia della nostra città. In così poco tempo si contano già tre assessori dimissionari, dei quattro iniziali, per motivi più o meno personali. Le nuove nomine fin qui svelate, sono state tese a caratterizzare questa amministrazione da una maggioranza appartenente al Pd e non più ad una lista civica. Un’amministrazione – incalzano i componenti del circolo Meridiana di Santa Croce – che appare sempre più paralizzata e isterica, oggetto dei continui ricatti politici da parte di un gruppo di consiglieri, il cui unico obbiettivo sembra esclusivamente quello di difendere una determinata categoria, dimenticando di avere il dovere di rappresentare tutti i cittadini. Ed ora si vuole nominare il nuovo assessore pescando nelle fila di liste avversarie: insomma un grottesco inciucio”. Il circolo Meridiana si sofferma poi sui provvedimenti adottati dall’amministrazione Iurato. “Sono la dimostrazione della incapacità sia politica che amministrativa – aggiungono i membri del circolo Meridiana – vedi ordine pubblico, ztl a Punta Secca, ordinanza sulle bevande alcoliche, tutte idee partorite male e che si sono concretizzate in maniera ancora peggiore. Per non parlare dell’ormai famoso Marchio Collettivo, unico motivo che tiene ancora i tre consiglieri del gruppo Agricoltori seduti ai loro posti. Speriamo vivamente che anche l’ultima scelta dell’Amministrazione, quella dell’acquisto del telelaser, serva veramente a garantire la sicurezza dei cittadini e che non sia solamente uno strumento di vessazione ulteriore dei santacrocesi per rimpinguare le casse comunali. Dalla conferenza stampa del Sindaco, durante la quale venivano ufficializzate le dimissioni della Varcadipane – scrivono i rappresentanti del circolo Meridiana – apprendiamo con un po’di stupore che si sta attuando anche una ridistribuzione delle deleghe assessoriali. Non vorremo di certo ritrovare la delega allo sport assegnata a qualche personaggio, direttamente o indirettamente coinvolto in vicende societarie poco piacevoli e fallimentari oppure l’ennesimo consulente a titolo gratuito con delega agli spettacoli”. Peppe Dimartino, componente del circolo Meridiana, parla di una eventuale apertura con le forze politiche di opposizione. “Forse il sindaco – aggiunge Dimartino – dovrebbe valutare l’opportunità di dimettersi”.
Ragusa, Opere di metanizzazione zona artigianale: deliberate nel 2009 ma mai eseguite
La riunione a Palazzo dell’Aquila in commissione per parlare della zona artigianale fa scoprire altre angoscianti verità sul passato. La denuncia arriva dai consiglieri pentastellati che scrivono: “Le imprese sono in difficoltà, le altre hanno chiuso i battenti. A chiacchiere siamo tutti fenomeni. Quando a parlare, però, sono i fatti, la situazione cambia e non basta attribuire la responsabilità del nulla assoluto a presunte mancanze dei dirigenti. Una scusa un po’ goffa, quando la politica invece di lavorare preferisce la parte dello struzzo. Abbiamo scoperto – scrivono i consiglieri 5 stelle- spulciando le delibere, che c’era un progetto di metanizzazione dell’area artigianale (delibera 339 del 2009) per 3 milioni di euro di cui però non si trova traccia concreta. Per ben sette anni non si è fatto alcunchè e le aziende – come dice la Cna – man mano falliscono. L’amministrazione Piccitto ha subito provveduto, nell’area artigianale, alla scerbatura e alla sostituzione delle lampade per l’illuminazione pubblica, in una zona che per lungo tempo è rimasta completamente al buio. Agli interventi già realizzati, secondo quanto ci è stato riferito in commissione, – scrivono i consiglieri 5 stelle – seguiranno quelli futuri, come la modifica del regolamento per gli insediamenti nella zona artigianale, compresi i criteri di assegnazione dei punteggi per i nuovi lotti, eliminando ogni discrezionalità. Ed ancora l’attivazione di un sistema di videosorveglianza per il controllo dei due ingressi nell’area. Un intervento, anche questo, promesso e mai realizzato, – scrivono i 5 stelle – che aiuterebbe concretamente gli insediati, limitando i furti in azienda. Nel rispetto del ruolo che ci è stato affidato, sosterremo l’amministrazione comunale per il completamento, nel più breve tempo possibile, di opere che le aziende iblee hanno atteso fin troppo a lungo. Una Ragusa grande di nuovo, che si scopre fin troppo piccola per contenere il nulla assoluto, non ci interessa: è un’immagine – concludono la nota i consiglieri comunali 5 stelle – che preferiamo lasciare al passato”.
Legge su Ibla, altri particolari sull’assenza di Nello Dipasquale
L’emendamento 7.27.1, per il rifinanziamento della legge su Ibla, porta la firma del capogruppo dei 5 stelle all’Ars Giancarlo Cancelleri (primo firmatario) e di Enzo Vinciullo del Nuovo Centro Destra. A chiarirlo è lo stesso deputato siracusano. Dalla copia dell’emendamento, approvato poi dall’aula, emerge che vi sono soltanto le due firme citate, non c’è quella dell’ex sindaco di Ragusa ed ora deputato del Megafono Nello Dipasquale. Ma come sono andati i fatti? Un primo emendamento, sempre primo firmatario Giancarlo Cancelleri, era stato messo nero su bianco al momento della discussione in commissione Bilancio. Aveva raccolto numerosi sostenitori, compreso l’onorevole Dipasquale, che era secondo firmatario, e altri deputati. Un emendamento che prevedeva uno stanziamento maggiore.
Come sempre accade, però, anche i deputati di altri centri dell’Isola
hanno chiesto finanziamenti analoghi per i centri storici. E così è iniziata l’attività di mediazione. La vera e propria “battaglia” per difendere il finanziamento per Ibla, che poi è arrivato con quattro milioni (2,7 presi
dalla spesa corrente e 1,3 dal fondo per gli investimenti). E’ proprio in questa fase delicata che è proseguita l’azione a sostegno del rifinanziamento. Tuttavia in quei giorni l’onorevole Nello Dipasquale era assente, ha chiesto un congedo come risulta dagli atti. E così è toccato a Cancelleri e a Vinciullo mettere la firma in quell’emendamento che è poi passato senza troppe resistenze. Vinciullo ha anche dichiarato soddisfazione per il finanziamento da 1,3 milioni di euro per rifinanziare la legge speciale su Ortigia.