Nella seduta di lunedì 2 dicembre, la Giunta regionale ha approvato, facendone interamente proprio il testo, il disegno di legge sulla impignorabilità delle uniche abitazioni e degli immobili strumentali all’esercizio delle imprese e sulla riforma del sistema di riscossione, proposto alcuni mesi fa da un ampio cartello di amministrazioni locali e di associazioni. La delibera della Giunta siciliana sarà nelle prossime ore trasmessa all’Ars e successivamente, in caso di approvazione dello schema da parte del Parlamento regionale, ai presidenti delle due Camere. Questo il commento dell’assessore alla Trasparenza del Comune di Vittoria, nonché coordinatore della Conferenza dei sindaci, Piero Gurrieri: “La delibera della Giunta di Governo della Sicilia apre scenari di assoluta importanza. Da ieri, infatti, la nostra proposta è ufficialmente condivisa dalle formazioni politiche che sostengono il Governo regionale, e analoga condivisione si registra anche da altri gruppi parlamentari di opposizione, a partire da quello del M5S che si è fatto carico del deposito della stessa proposta. La soddisfazione per questo provvedimento non può farci dimenticare – dice l’assessore del Comune di Vittoria, Gurrieri, – la disperazione di decine di migliaia di cittadini sui quali incombe il concreto pericolo di perdere, a seguito del protrarsi delle aste immobiliari, le proprie uniche case e gli immobili strumentali all’esercizio delle imprese, senza i quali in molti si ritroverebbero, da qui a poco, sull’orlo del baratro. La politica e le istituzioni hanno quindi il dovere di assumere misure immediate qui e ora. Sarebbe necessario, e questa è la precisa richiesta della Conferenza dei sindaci, che alla luce del clima di ampia convergenza manifestatosi, il Governo Letta predisponesse, entro la fine dell’anno, un decreto legge diretto a sospendere per sei mesi i procedimenti di esecuzione immobiliare in attesa della discussione parlamentare della proposta e delle conseguenti determinazioni finali. Chiedo quindi tanto al Governo siciliano che ai parlamentari di ogni schieramento – scrive l’assessore Gurrieri del Comune di Vittoria – di adoperarsi per il conseguimento di questo risultato”.
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Modica, Vito D’Antona (Sel): “Piazza Matteotti patrimonio della comunità”
“La reazione quasi unanime della città contraria ad una ipotesi di divieto per manifestazioni politiche e religiose al di fuori delle campagne elettorali in Piazza Matteotti ha ottenuto il suo effetto”. Il consigliere comunale di Modica per Sel, Vito D’Antona, inizia così una sua dichiarazione alla stampa su piazza Matteotti. “Piazza Matteotti è patrimonio della comunità modicana e la sua utilizzazione, al di fuori di casi limitati – ha detto ancora D’Antona -, straordinari e fortemente motivati, non può essere inibita allo svolgimento di iniziative politiche, religiose, sindacali, sociali, democraticamente richieste e nel rispetto delle leggi. In merito alla dichiarazione del Sindaco, come riportata nel sito istituzionale del Comune, nella quale si accenna a futuri interventi sull’utilizzo di piazze e luoghi ribadiamo che l’uso di Piazza Matteotti, per quello che rappresenta per la città, deve ritenersi al di fuori della disponibilità dell’Amministrazione Comunale; l’Amministrazione può benissimo, ed è nel suo diritto, ampliare la possibilità di utilizzazione di spazi appositamente attrezzati da valorizzare – ha dichiarato ancora D’Antona -, ma non deve tradursi in provvedimenti che possano limitare l’uso di piazze, come Piazza Matteotti, che rappresentano luoghi simbolo di una città”.
Resi Iurato è la nuova coordinatrice provinciale di Sel
La Federazione di Ragusa di Sinistra Ecologia Libertà ha una nuova coordinatrice: si tratta di Resi Iurato che succede ad Enzo Cilia. Presidente del partito è stato eletto Salvatore Garofalo, mentre Gianfranco Motta sarà il tesoriere. Resi, 50 anni, di professione logopedista, lavora presso l’ospedale di Scicli, vive a Donnalucata. Sposata, ha due figlie. Da tanti anni è impegnata nel mondo dell’associazionismo. Il congresso si è svolto sabato 30 novembre a Ragusa. La platea congressuale ha proceduto ad eleggere gli organismi ed i delegati per il congresso regionale e per il congresso nazionale. Dell’assemblea provinciale faranno parte 34 componenti in rappresentanza di tutti i circoli; 9 saranno i delegati regionali e 3 i delegati nazionali.
Pensare ibleo Ragusa aderisce al Nuovo Centrodestra
L’Associazione politico-culturale “Pensare ibleo” di Ragusa aderisce al progetto politico di Angelino Alfano. E’ il presidente del movimento, Enzo Pelligra, a darne comunicazione dopo una serie di incontri e confronti con l’on. Nino Minardo. “Pensare Ibleo, lista civica che ha partecipato alle scorse elezioni amministrative a Ragusa, ha osservato con molto interesse in questi giorni – sottolinea Pelligra – la nascita del Nuovo Centrodestra condividendo scopi e azioni da attuare che contribuiscono a finalizzare ancora meglio la nostra linea politica che ben si accorda con questo nuovo progetto”.
GIARRATANA, IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA L’AUMENTO DELL’IRPEF
Un atto propedeutico per l’approvazione definitiva del bilancio di previsione. Il consiglio comunale di Giarratana, nella seduta di sabato mattina, ha approvato l’aumento dell’addizionale Irpef dallo 0.5 allo 0.8 per mille. Con un gettito previsto, per le casse dell’ente, di circa 80 mila euro. Un bilancio, quello preventivo, che risente dei tagli drastici imposti dal Governo nazionale e dei debiti pregressi contratti senza alcuna copertura finanziaria. Il presidente del consiglio comunale Giuseppe Busso, in aperta polemica con l’amministrazione ed il sindaco, ha abbandonato la seduta in segno di protesta. “Non posso votare un atto assurdo che va contro gli interessi della nostra comunità – ha detto Busso -. L’aumento dell’Irpef poteva essere evitato ritagliando le somme da altri capitoli di spesa”. Una seduta straordinaria ed urgente del consiglio comunale che ha sollevato dubbi e perplessità. Il presidente del consiglio, più volte, ha contestato l’operato del primo cittadino. “Gli amministratori non hanno rinunciato alle indennità di carica – aggiunge il presidente del consiglio comunale – e sono stati chiamati a votare l’aumento del carico fiscale per i nostri concittadini che vivono in una situazione molto difficile”. Il sindaco Lino Giaquinta spiega che l’aumento era indispensabile per evitare il dissesto. “Abbiamo ereditato una situazione economica difficile – tiene a precisare il primo cittadino – con un debito di ben 350 mila euro con l’Ato ambiente. Questi debiti il Comune li sta pagando grazie ad un anticipo da parte della Regione. Altra anomalia, con una parcella di ben 30 mila euro ad un legale, il ricorso al piano paesistico che la precedente amministrazione ha voluto adottare”.
Ragusa, Piccitto e Martorana: “Stiamo risanando il nostro Comune, nessun taglio per i Servizi sociali”
L’amministrazione comunale di Ragusa rispedisce al mittente le critiche dell’opposizione sul Bilancio di previsione approvato qualche giorno fa. “Non accettiamo lezioni e non ci faremo intimidire”. Il riferimento del sindaco, Federico Piccitto, è alla minaccia di parte dell’opposizione di rivolgersi alla Corte dei Conti. “Andiamoci insieme”, ha replicato il primo cittadino, con riferimento alla gestione della passata amministrazione. E’ toccato all’assessore alle Risorse economiche, Stefano Martorana, ribattere alle critiche della minoranza. Ha chiarito che i 350mila euro derivanti dalla tassa di soggiorno andranno interamente per il turismo, divisi tra spese correnti (depliant, apertura delle chiese) e spese di investimenti, come la realizzazione di pensiline per accogliere i turisti al Pala Zama dove c’è la fermata dei bus. Nessuna irregolarità, ha aggiunto Martorana, per quanto riguarda le somme appostate per gli Lsu. Somme appostate due volte, aveva lamentato l’opposizione, ma l’assessore ha spiegato che questo è legato al fatto che il bilancio si è approvato a fine anno. Ed ha ribadito che non esiste alcun problema per il pagamento degli stipendi dei lavoratori. Si è parlato anche di debiti fuori bilancio, prodotti dalle precedenti gestioni. Si parla di circa un milione e mezzo di euro. “Perché queste somme non sono state inserite come debiti maturati nel 2011? Perché, ad esempio, la precedente Amministrazione in quell’anno non ha pagato la quota di 25 mila euro per il Corfilac?” – si è chiesto Martorana. Tasto dolente anche il recupero dell’evasione. Riferendosi al precedente bilancio, ha detto: “Perché si è inserita la cifra di recupero dell’Ici pari a un milione e mezzo di euro e poi si è recuperato poco più di 100 mila euro? L’unico motivo era forse quello di non aumentare le tasse ma il bilancio non era dunque ben equilibrato”, ha detto Martorana. Niente tagli per i servizi sociali, ma una diminuzione delle somme del bilancio in quanto, per anziani e minori, sono arrivati fondi, pari a circa 1,2 milioni di euro, dai piani di azione e coesione. Infine, la questione del “tesoretto”. “Non c’è da nessun parte – hanno chiarito sindaco e assessore -. E nel consuntivo si vedrà chiaramente”. Piccitto ha concluso: “Noi stiamo risanando il Comune. Il nostro lavoro va in questa direzione. Accettiamo ogni intervento che miri a questo obiettivo, ma non accettiamo lezioni di correttezza e legalità, perchè noi ci sentiamo diversi da tutto ciò che ci ha preceduti”.
SANTA CROCE, APPROVATO IL BILANCIO
Un bilancio ingessato con buona parte delle somme impegnate già spese. Il consiglio comunale di Santa Croce, nella seduta di giovedì sera, ha approvato il bilancio di previsione con i voti della maggioranza. Otto i voti favorevoli cinque i contrari. Previsti interventi cospicui a sostegno delle categorie svantaggiate, attraverso un aiuto economico in forma diretta, e servizi di assistenza domiciliare per gli anziani e i disabili. Una manovra pari a 14 milioni di euro con 9 milioni e 700 mila di spesa corrente. “Si può parlare di un bilancio consuntivo – spiega l’assessore al bilancio, Giansalvo Allù – poiché il 95% delle somme sono state già spese. L’amministrazione comunale, comunque, continuerà a tenere alta l’attenzione sui servizi sociali garantendo l’assistenza domiciliare, l’assistenza per gli handicap gravi, il trasporto agli alunni, i contributi straordinari alle famiglie bisognose”. Approvato anche lo stanziamento delle somme per mettere in funzione la rete idrica realizzata 15 anni orsono nei tre quartieri Fontana, Belpiano e Mazzarelli. Particolare attenzione sarà rivolta all’igiene urbana. Entro la fine dell’anno sarà avviata una campagna informativa per promuovere la raccolta differenziata. I gruppi di minoranza hanno bocciato il bilancio. Il consigliere comunale indipendente Giovanni Puglisi non ha esitato a criticare l’amministrazione per la nomina di consulenti esterni. Gaetano Pernice, nel suo intervento, ha rimarcato l’eccessivo impegno di spesa per gli incarichi esterni. Il consiglio comunale ha votato, poi, le tariffe sulla Tares e il regolamento sul fondo di garanzia sui consumi anomali dell’acqua.
GIARRATANA, Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO CONTRO IL SINDACO
“Le indennità degli amministratori non sono state dimezzate ma i tributi locali sono in costante aumento”. Spara a zero sull’operato della giunta e del sindaco Lino Giaquinta il presidente del consiglio comunale di Giarratana, Peppe Busso. Una frattura politica oramai insanabile. Busso parla dell’aumento dell’Irpef dallo 0,2 per cento allo 0,8 e dell’adeguamento della Tares agli standard previsti dalla legge. Di contro, secondo il presidente del consiglio, nella riunione di giunta le indennità di carica sono state confermate. Si preannuncia, dunque, una seduta del consiglio comunale assai movimentata. Gli amministratori, secondo Busso, devono rinunciare alle indennità.
Violenza di genere Dall’Ars il si della commissione per l’erogazione dei finanziamenti ai centri antiviolenza
“Finalmente le giustificate richieste dei centri antiviolenza dell’isola avranno una risposta. La commissione Sanità ha dato, all’unanimità, parere favorevole all’erogazione dei fondi per l’applicazione della legge 3 del 2012. La lotta alla violenza delle donne fa parte delle priorità dell’agenda politica e la concessione dei finanziamenti a centri antiviolenza e case d’accoglienza, impegnate in prima linea nella difesa dei diritti fondamentali della vita e della dignità della donna non poteva ulteriormente essere bloccata”. Lo dice Pippo Digiacomo, presidente della commissione sanità all’Ars che aggiunge: “La commissione ha espresso un parere di merito a favore dell’assegnazione dei 490 mila euro relativi all’esercizio finanziario 2012. I criteri per l’assegnazione variano e le sovvenzioni non verranno ripartite esclusivamente nei distretti socio sanitari più grandi di Palermo e Catania, ma serviranno a finanziare progetti ed attività anche nel resto della regione. E’ un passo importante – conclude Pippo Digiacomo – un atto di responsabilità che assicura ai centri sparsi sul territorio l’assistenza adeguata ed indispensabile per avviare percorsi di prevenzione e di assistenza”.
Bilancio Comune di Modica, dimenticato il rigore imposto dal rischio default
Il tempo è galantuomo. Con questa affermazione i consiglieri del Partito Democratico di Modica hanno concluso la discussione in consiglio comunale del bilancio di previsione 2013, preannunciando il voto contrario e prendendo le distanze dallo strumento finanziario. Nei giorni precedenti il gruppo Pd aveva analizzato il bilancio di Abbate La bozza aveva incassato il parere contrario del collegio dei revisori per numerose infrazioni e mancanze. “Solo allora l’amministrazione Abbate è corsa ai ripari – scrive il Pd – fronteggiando le infrazioni con una ipotetica ed improbabile maggiorazione delle entrate Imu le cui statistiche danno un introito medio degli anni precedenti in 7.8 milioni di euro e che oggi passerà a 12.3 milioni attraverso l’aumento delle aliquote e l’improbabile recupero di evasione in tempi strettissimi (entro il 16 dicembre)! Dall’analisi era emerso – scrive il Pd di Modica – che il bilancio di Abbate fonda la propria essenza sull’incremento della spesa corrente dell’ente comunale che passa dai 43 milioni previsti nel piano di riequilibrio finanziario, approvato nel 2012, ad una spesa di 47 milioni corretta in extremis a 45.5 milioni grazie all’intervento dei revisori dei conti; ed altrettanto, incrementa le entrate tributarie aumentando le aliquote Imu, addizionale Irpef, costi di acquedotto, costi di occupazione di suolo pubblico da una previsione del piano di riequilibrio di 23 milioni di euro a una cifra di circa 30 milioni di euro. Abbiamo provato a ricordare in aula – dice il Pd di Modica – il rigore imposto dal piano di riequilibrio finanziario approvato nel 2012 grazie al quale l’ente comunale è sopravvissuto ad un default finanziario ed ha ottenuto un prestito di 40 milioni di euro. Inutilmente abbiamo cercato – scrive il Pd di Modica – di fare passare una linea di rigore in cui la riduzione della spesa deve essere la priorità. Solo sorrisi e spavalderia sono giunte come risposte da una amministrazione che appare motivata solo da scelte populiste. Temiamo che il futuro di Modica sia ancora più buio”.
RAGUSA, APPROVATO IL BILANCIO 2013
Il presidente del Consiglio Comunale Giovanni Iacono esprime soddisfazione per l’approvazione del bilancio di previsione 2013. “Alle 6 di mercoledì, dopo 19 ore ininterrotte di dibattito, è terminata la seduta del consiglio comunale con l’approvazione del bilancio. Una lunghissima maratona che ha visto approvato il bilancio preventivo da parte della maggioranza dei consiglieri, mentre la minoranza in larga parte ha preferito lasciare l’aula al momento del voto. Un bilancio di 132.153.288 euro di cui quasi il 60% rappresentato da spese correnti, il 6,61% da spese per rimborso di prestiti, il 15% da spese in conto capitale e il resto da spese per servizi per conto di terzi e che è di fatto il bilancio consuntivo dell’anno in corso. Gli emendamenti sono stati 97 con 17 sub emendamenti. Esprimo la mia soddisfazione, – scrive Giovanni Iacono – unitamente a quella dell’amministrazione comunale, per l’approvazione dell’importante strumento economico entro i termini previsti dalla Legge anche se, al contempo, non posso che dispiacermi del fatto che il Consiglio ha avuto pochi margini di iniziativa a causa degli impegni già assunti sui tanti titoli e capitoli in 11 mesi su 12 (e in buona parte durante la gestione commissariale), margini ristrettissimi che hanno anche influito sulla dialettica interna al Consiglio tra maggioranza e opposizione irrigidendo e radicalizzando fortemente le posizioni e facendo sì che gli emendamenti approvati fossero pochi e di lieve entità. Sono certo che il prossimo bilancio preventivo 2014 – scrive Giovanni Iacono – sarà elaborato in tempi congrui in modo che il Consiglio possa riappropriarsi del ruolo di indirizzo e di controllo che gli è proprio”.
Consiglio comunale Ragusa
Convocazione a Palazzo dell’Aquila giorno 29 alle ore 17 per discutere le comunicazioni e interrogazioni.
Green Italia
Giorno 30 alle ore 10 presso l’Auditorium ex chiesa di Santa Teresa, via delle Suore a Ragusa Ibla, presentazione del movimento politico ecologista Green Italia, un nuovo soggetto politico ecologista che raduna politici, imprenditori e professionisti che provengono da esperienze e partiti diversi, anche se molti hanno un passato nella Federazione dei Verdi e in Legambiente. Sarà anche occasione per dibattere sul tema “Dal parco degli iblei alla valorizzazione del Sud est: un green new deal per Ragusa”. Al convegno interverranno Fabio Granata, Claudio Conti, Salvatore Mancini, Paolo Pantano, Paolo Uccello, Paolo Guarnaccia, Piero Torchi, Corrado Giuliano, Salvo Cocina.
Il Pdl di Acate aderisce al Nuovo Centrodestra
Il coordinamento cittadino del Pdl di Acate aderisce compatto al nuovo soggetto politico di Angelino Alfano. E’ Gianni Iacono, già vice sindaco nella scorsa legislatura e candidato a sindaco alle ultime elezioni amministrative, a dichiarare ufficialmente l’adesione e la piena condivisione al Nuovo Centrodestra dopo un confronto avvenuto con Nino Minardo.
APRE LA NUOVA SEDE SEL DI VITTORIA
Inaugurata sabato pomeriggio la nuova sede del circolo di Sinistra ecologia libertà di Vittoria. La nuova sede si trova in via Garibaldi 101. Ad aprire la cerimonia è stata la segretaria cittadina Francesca Randazzo che nel suo intervento ha dichiarato che “la nuova sezione si apre alla città. Sarà uno spazio che non servirà solo a fare politica ma anche cultura e altre attività”.
NICOSIA COMMENTA LE POSIZIONI DI TERRITORIO
Il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, ha commentato la notizia relativa alla posizione politica assunta dal parlamentare regionale Nello Dipasquale e dal movimento Territorio. “Leggo che Nello Dipasquale, insieme a Patto per Vittoria – ha dichiarato Nicosia – sarebbe all’opposizione nella nostra città. Mi appare veramente strano, e stento a crederlo, che un parlamentare che ha sempre espresso stima per l’amministrazione comunale di Vittoria possa occuparsi della modestissima attività ostruzionistica di pochi esponenti dell’opposizione – ha dichiarato ancora Nicosia -. Tale presunta posizione mi appare ancora più strana, oltre che contraddittoria, se teniamo conto del fatto che Dipasquale è stato eletto in una lista che a Vittoria è stata sostenuta unicamente da appartenenti al Pd e sostenitori del sindaco, che entrambi sosteniamo il Governo Crocetta e che il parlamentare in questione ha spesso dichiarato la sua disponibilità a seguire le tematiche vittoriesi alla Regione – ha dichiarato ancora Nicosia -. Perciò continuo ad esprimere stima e fiducia nella coerenza di Dipasquale, non ritenendo possibile che lo stesso possa essersi espresso su temi di basso profilo come quelli trattati due giorni fa da Patto per Vittoria. Tuttavia, se la notizia dovesse rivelarsi fondata, ne prenderemo atto”.
IL GRAN NOCCHIERO, LA BUSSOLA, E LA TELEVISIUN
Scatenati quelli di Nello Dipasquale contro il bilancio redatto dalla giunta Piccitto. Da Sonia Migliore alla Elisa Marino, a Suizzo, a Ilardo, a Maurizio Tumino (a proposito di quest’ultimo sarebbe bello sapere se finirà in Forza Italia o nel Nuovo Centro Destra, essendo attualmente capogruppo di un partito, il Pdl, che non esiste più), tutta la crème de la crème della derelitta compagnia dell’onorevole si è tuffata in questa operazione di salvataggio della propria onorabilità politica schiantatasi sotto i colpi della realtà che li ha ritratti con un tratto definito, il voto di giugno, nella loro intima sostanza: l’adesione al sistema clientelare che li ha tutti pervasi, tanto da cancellare in loro ogni traccia di pensiero libero e autonomo in effetti inconciliabile con la spregiudicatezza d’azione dell’ex sindaco. Gli attacchi al bilancio non sono la normale e doverosa critica sui conti che servono a tirare la carretta (non ci sono più i margini per pretendere visioni e progettualità dato che ovunque, dalla legge di stabilità romana all’ultimo dei comuni italiani, è solo un triste procedere per la sopravvivenza), ma l’estremo tentativo di negazionismo dettato dalla colpa inconfessata, e tuttavia ribollente in qualche buco della coscienza, di avere lasciato tale sfascio ai ragazzi grillini che han preso il comando. La vecchia cricca ha gioco facile: il messaggio da veicolare è fluido se si punta sulla ripetitività ossessiva che i pentastellati sono impreparati, maleducati, estranei alla politica, barbari, e poi da questo asse fisso di giudizio basta far discendere come catena di conseguenze l’assenza di qualità politica e si arriva al gran finale della interdizione perpetua dal governo. Questa favola che attraversa il Paese si è costruita, anche qui a Ragusa, per resistere, per non mollare, per rinviare ogni radicale mutamento che solo una freschezza movimentista può stimolare affinche il cambiamento diventi la linea chiara della sinistra che, ahinoi, non vediamo. Vorremmo a questo punto sfruttare la frase che imperversa in questi giorni fra i vecchi tromboni che hanno accesso ai mezzi di comunicazione a cui sembra elegante, dopo un gran sospiro eruttivo, atteggiare il viso a profonda amarezza e declamare: ànave senza nocchiero in gran tempestaà ” per rammentarci chi era, invece, il gran nocchiero di prima. Era un tipo che ha dato una botta mortale alla città, consegnandola ai costruttori e ostentando un legame indissolubile con loro, tanto da partire in vacanza in barca – essendo gran nocchiero – per festeggiare insieme l’abbuffata di cemento che doveva arricchire non certo la comunità. Era un tipo che ha fatto del porto roba sua e della Tecnis: un luogo inviolabile dove casualmente si è abbattuta la Finanza. Era un tipo che usava i servizi comunali, cimiteri, raccolta rifiuti, gestione idrica, come personale ammortizzatore sociale per sollevare le pene della clientela di disoccupati a lui vicini. Era un tipo che spergiurò, nella seconda campagna elettorale e per mesi dopo la rielezione nel 2011, che mai avrebbe lasciato Ragusa, e che poi se ne andò a fare l’onorevole, incurante dei costi di organizzazione di una elezione e di un commissariamento. Era un tipo che preferiva tenerlo riservato il più possibile che l’acqua era inquinata, tanto per non creare malumori agli elettori massari (stanotte quando è successo un guaio a Lusia, invece, il sindaco della nave in gran tempesta, senza mistero alcuno è stato lì fino a mezzanotte per riparare il guasto). E’ un tipo, il gran nocchiero di prima, che pur essendo nel Megafono a Palermo, crea alleanze contro Megafono a Vittoria, mentre, forse preso da nostalgia, lancia sms di ammirazione all’indirizzo di Alfano. E’ un tipo, il gran nocchiero, che si è assicurata nomina e rinomina del cognato alla Soaco, perchè dopo il mare aspira a navigare anche sui cieli. E’ un tipo che ci ha raccontati che doveva andare a salvare la Sicilia, e i ragusani, brava gente, gli hanno creduto consentendogli di incassare per questa impresa 15 mila euro al mese. E’ un tipo che ha avvolto nella sua ombra l’intera città imponendole il ritmo del suo respiro. Ciò che è accaduto alla Piscina comunale è il sintomo dei danni prodotti da quel sistema. Allora il gran nocchiero evitò la gara pubblica per consegnare la struttura al Coni di Sasà Cintolo, un affidamento che rispondeva esclusivamente al mantenimento dei ruoli dei componenti del giro che conta in città. Il Comune non solo non fece la gara, ma assegnò un minimo annuo di 60 mila euro al Coni. Sul fatto che Cintolo fosse consigliere di maggioranza e aspirante al ruolo di assessore allo sport non spostò di un sol capello la formidabile chioma della Marino, né fece arrochire ulteriormente in un moto di ira le fragili corde vocali della Migliore, mentre ora le due signore trasudano – grazie anche al super lavoro del loro comune addetto stampa che si affanna nel presentarle angosciate ad ogni incedere grillino – indignazione per la “impalcatura” del bilancio che entrambe – ovviamente – riscontrano debole. Peccato che Piccitto non sia un cattivo ragazzo, se lo fosse stato avrebbe tolto subito la gestione a Cintolo e invece ha preferito, alla faccia dell’ingenuità, fare il giro largo. Gli ha tolto i soldi, ha stabilito che dovevano essere le società ad uscire il denaro, quelli delle società con il cavolo che hanno dato i soldi al Coni, e così ora la gara pare si imponga sovrana. La città è crollata, la rete clientelare affaristica regge e funziona solo se la verità è occultata dalla propaganda, ma se salta una maglia emerge la squallida dimensione del privilegio per pochi e del nulla per i più. Per fortuna c’erano ‘sti ragazzi grillini pronti ad accollarsi i nostri disastri. La sinistra vera, solida, matura, responsabile dov’era, dov’è ? Chiusa al Feliciano Rossitto? Al circolo arsenico e vecchi merletti di Gianni Battaglia? Alla sezione cattolici incompresi di Giorgio Massari e Vito Piruzza, con Mario D’Asta bamboccio di abbellimento? Solo due parole sul Pd – meglio avvicinarsi solo a guerra finita. Calabrese deve partecipare alle primarie e deve puntare su Renzi per far vedere che il partito almeno dal punto di vista quantitativo c’è. E’ vero, sarebbe stato incredibile averlo come segretario provinciale del partito dopo il disastro provocato dalla sua ottusità e svendita che lo ha alleato con Dipasquale, tuttavia il Pd non può misconoscere che nella corrente di Calabrese c’è ancora gran parte della migliore tradizione della sinistra ragusana, quella proveniente dal Pci. In ogni caso Denaro sino a che il partito non troverà identità e forza sarà solo un fantoccio di Nicosia e comunque un segretario dimezzato. Passiamo alla Venerina Padua. Qualcuno le dia una bussola, per farle capire dove sta la sinistra e come fare meno cazzate. Basterebbe farla sedere in Senato vicino all’unico parlamentare del Pd – Corradino Mineo – che osa dire la sua senza temere di tradire le larghe intese, e ritroverebbe l’orientamento. E i grillini? Goffi, teste dure, estremamente positivi. Il sindaco Piccitto si è arrabbiato perché in un sito internet gli hanno pubblicato un’intervista lasciando tutta la forma libera della conversazione. Voleva fosse trascritto in buon italiano; ci tengono questi ragazzi a fare le cose per bene, e la forma è cosa importante. Giusto. Anche evitare il contatto con la volgarità del berlusconismo ed i suoi rappresentanti seppur ripuliti e travestiti è importante, ed è quindi buono trattare la televisione per quello che è. Ha fatto bene l’ingegnere al timone a non incontrare in Tv il gran nocchiero. E qui scatta la citazione lieve, non siamo tipi da Dante, conosciamo Jannacci. Introduzione a Quelli che. “La televisiun la g’ha na forsa de leun, la televisiun la g’ha paura de nisun, la televisiun la t’endormenta come un cuiun”.
ITALIA DEI VALORI DICE NO AL GIOCO D’AZZARDO
L’Italia dei Valori, tramite il suo segretario nazionale Ignazio Messina, già dal 2 agosto scorso, ha depositato in Cassazione, a Roma, una proposta di legge d’iniziativa popolare contro il gioco d’azzardo che prevede il divieto di tutti i giochi nei quali ricorre il fine di lucro, sono previste puntate in denaro e quelli nei quali la vincita o la perdita è interamente o quasi interamente aleatoria. L’Italia dei Valori di Ragusa ha fatto la sua parte con poco più di 1000 firme raccolte in tutta la provincia, ben oltre l’obiettivo minimo prefissato dal coordinamento regionale. L’8 dicembre le firme verranno depositate alla Consulta che ne esaminerà la validità.
Modica, bilancio illusorio sostiene Sel
Il consigliere comunale di Sel Vito D’antona scrive: “L’Amministrazione Comunale continua a sottovalutare la gravissima situazione finanziaria del Comune di Modica. A seguito della drastica riduzione dei trasferimenti dello Stato, a causa della quale si deve rimodulare il bilancio di previsione per recuperare la cifra di oltre tremilionicinquecentomila euro, l’Amministrazione sorprendentemente presenta in Commissione Bilancio una proposta di emendamento, nella quale viene prevista nelle entrate una ulteriore cifra di unmilionecinquecentomila euro relativa al recupero di Ici e Tarsu anni precedenti, che si aggiunge a quella già contenuta nella prima bozza di bilancio di duemilionicinquecentomila euro, senza alcun intervento sulla riduzione della spesa non obbligatoria. Ribadiamo – scrive Vito D’Antona – le nostre preoccupazioni e i nostri dubbi che le somme previste possano essere recuperate, stante il fatto che esistono già in bilancio circa cinque milioni di euro di residui, sempre per Ici e Tarsu, la cui riscossione registra tempi lunghissimi, anche a fronte del fatto che la grave crisi economica che sta colpendo sempre più famiglie ed imprese non consente pagamenti regolari. Confermiamo – scrive il consigliere modicano di Sel Vito D’Antona – il nostro giudizio sul fatto che il comportamento dell’Amministrazione Comunale va in direzione opposta di quanto la situazione finanziaria del Comune imporrebbe: a fronte di un Piano di riequilibrio, tuttora sottoposto all’attenzione del Ministero ed ancora non esitato ed a fronte dei diversi rilievi della Corte dei Conti, che anche recentemente, in merito al Conto consuntivo dell’anno 2011, ha espresso un giudizio fortemente negativo sui dati finanziari del Comune, andrebbero adottate – sostiene Vito D’Antona di Sel – misure rivolte a ridimensionare la spesa e a prevedere entrate certe e per le quali mettere in campo misure straordinarie per la lotta all’evasione, invertendo la strada intrapresa della spesa incontrollata. Invitiamo i Consiglieri Comunali di Modica, soprattutto della maggioranza, a modificare la proposta, richiamando l’Amministrazione Comunale ad una politica di rigore e di risanamento”.
L’IRRISOLTA QUESTIONE DI VIA LINOSA E DI VIA USTICA A MARINA DI RAGUSA
“I cittadini hanno fatto a gara per mettermi a conoscenza di tutte le cose che non vanno, pur sapendo che, non avendo un ruolo attivo in seno all’esecutivo, posso limitarmi a evidenziare le anomalie e sollecitare l’amministrazione comunale a risolverle”. Lo afferma il consigliere comunale di Territorio, Angelo Laporta, secondo cui è indispensabile che la Giunta Piccitto possa mettere mano, e in tempi rapidi, sulla delicata materia. “Anche perché si tratta – continua Laporta – di garantire da un lato la sicurezza dei ragusani e dall’altro le casse del Comune, mettendole al riparo da eventuali richieste di indennizzo per danni. A Marina di Ragusa, in particolare, è irrisolta la questione di via Linosa e di via Ustica, intersecanti via Donnalucata, che sto seguendo da anni. Si tratta di due arterie stradali che, pur trovandosi a un centinaio di metri dalla rotatoria che immette in via Portovenere, quindi nel cuore nuovo di Marina, scontano un degrado che dura in pratica da sempre. Le due strade, infatti, inserite in una zona di edilizia abusiva successivamente risanata, non sono mai state prese in considerazione per la realizzazione di un collegamento degno di tal nome con la rete viaria della frazione. Erano stati gli stessi residenti dell’area, una quindicina d’anni fa, – dice Laporta – a realizzare un battuto di cemento. Per cui le vie in questione sono rimaste senza asfalto, senza alcun marciapiede, piene di buche e, quando piove, si vengono a creare pericoli. Ecco perché, d’accordo con le trenta famiglie presenti in zona, mi sono adoperato per invitare il vicesindaco Massimo Iannucci, persona disponibile al dialogo, ad effettuare un sopralluogo in zona così da valutare, assieme, quali potrebbero essere le possibili soluzioni. L’importante è che in un modo o nell’altro si possa chiudere questa vicenda infinita”. Tra le altre problematiche annose, sempre a Marina, anche quella concernente via Ammiraglio Rizzo, collegamento cruciale tra l’ingresso di Marina e la litoranea per Donnalucata. Laporta sottolinea che anche qui il manto stradale è ridotto ai minimi termini e l’illuminazione pubblica risulta, invece, praticamente inesistente.